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Il primo matrimonio con una AI

Aperto da AlterEgo, 05 Giugno 2023, 10:53:43

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AlterEgo

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Riporto il seguente link:

https://www.redhotcyber.com/post/una-donna-si-sposa-con-un-uomo-virtuale-creato-dalle-ai-quanto-siamo-vicini-alla-follia/

Una ragazza americana decide che il suo partner perfetto è un partner virtuale, perfetto a tal punto che decide di sposarlo.

Probabilmente è solo una trovata pubblicitaria, ma anche se questa notizia non fosse vera chi potrebbe escludere che qualcuno non decida di farlo realmente?

L'aspetto che ritengo più rilevante della notizia è il fatto che l'umano viene sostituito da una AI, ovvero un'entità che seppur virtuale viene modellata in base alle esigenze della persona, inserendo tutti i pregi che si vuole ed eliminandone i difetti.

Ma la vera domanda secondo me è il perché si arrivi ad una scelta del genere. È l'umano ad aver perso colpi negli ultimi tempi? O forse siamo noi ad avere dei limiti e oggi è stato creato qualcosa che questi limiti li supera, superando di fatto anche noi?


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Bosem

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Sui giornali il tema dell'AI è un tema buono per spaventare le persone in questo contesto culturale
stile terminator in cui le macchine prendono il controllo tutto.
Il loro Terminator, per fortuna non il nostro  :lol:
Questa storia è una storiella inventata, la storia è partita dal Daily mail ( qui addirittura daily loud ) che è ormai considerato inaffidabile al pari di un articolo-verità su lercio...

Comunque anche fosse credibile la relazione è una relazione di informazione al pari di qualsiasi altro canale. Come vedi un film e ti emozioni, anche l'AI può sorprenderti in tal senso ed è un accumulatore di informazioni veloce.
Pensa cosa avrebbe detto il tuo bisnonno vedendoti tutto il giorno parlare, gesticolare, ascoltare la voce di qualcun'altro che non conosci nelle orecchie per ore... ''Questa tecnologia ha preso il controllo del mio nipotino...''

Indubbiamente è un mezzo che se usato bene è un bell'acceleratore. Ma meglio stare attenti alle notizie leggere di questo periodo in cui si cavalca l'onda, meglio concentrarsi su quelle produttive per avere effettivamente un vantaggio reale.

TermYnator

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Citazione di: AlterEgo il 05 Giugno 2023, 10:53:43Una ragazza americana decide che il suo partner perfetto è un partner virtuale, perfetto a tal punto che decide di sposarlo.

Probabilmente è solo una trovata pubblicitaria, ma anche se questa notizia non fosse vera chi potrebbe escludere che qualcuno non decida di farlo realmente?
L'americano è un popolo strano... Fanno cose strane.
Durante una ricerca sul tema parafilie di una mia ex-amica, venne fuori che un americano innamorato del proprio cavallo, fu citato in giudizio per danni per aver dato un pugno sul muso di un altro cavallo perchè, a suo dire, costui guardava con insistenza il suo.
Ma poi vogliamo citare le sparatorie nelle scuole?
E quelli che si sposano il cavallo o la moto?
Gente strana... Divertente ma strana. Perchè vivono in una società che probabilmente non tiene più conto dell'individuo, ma solo di quanto egli è in grado di pagare. Una società alienante e stressante, perchè nel momento in cui non produci più abbastanza danaro rischi di trovarti a dormire sotto ad un ponte, senza più nessuno che ti vuole. Non c'è quindi da stupirsi di amori per esseri programmabili che non pssano tradirti o chiederti mai nulla. E la responsabilità di tenere il mondo come lo conosciamo, malgrado esistano comunque teste di bigolo, è nostra. Ora.
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Snake

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Citazione di: AlterEgo il 05 Giugno 2023, 10:53:43Riporto il seguente link:

https://www.redhotcyber.com/post/una-donna-si-sposa-con-un-uomo-virtuale-creato-dalle-ai-quanto-siamo-vicini-alla-follia/

Una ragazza americana decide che il suo partner perfetto è un partner virtuale, perfetto a tal punto che decide di sposarlo.

Probabilmente è solo una trovata pubblicitaria, ma anche se questa notizia non fosse vera chi potrebbe escludere che qualcuno non decida di farlo realmente?

L'aspetto che ritengo più rilevante della notizia è il fatto che l'umano viene sostituito da una AI, ovvero un'entità che seppur virtuale viene modellata in base alle esigenze della persona, inserendo tutti i pregi che si vuole ed eliminandone i difetti.

Ma la vera domanda secondo me è il perché si arrivi ad una scelta del genere. È l'umano ad aver perso colpi negli ultimi tempi? O forse siamo noi ad avere dei limiti e oggi è stato creato qualcosa che questi limiti li supera, superando di fatto anche noi?

A me ricorda tantissimo quel tipo di persona che si prende un cane, "in quanto non tradisce il padrone".
Al di la della trovata pubblicitaria, io credo che il vero problema di fondo sia la necessità, da parte di alcune persone, di essere assecondati in modo da non incorrere in nuovi eventi traumatici, come quelli passati, che hanno creato/enfatizzato delle insicurezze.
Credo che ciò possa portare alcune persona a chiudersi in un loro mondo, in cui si sentono protetti e coccolati, e mai contradetti.
Aggiungo che sono ancora di più convinto, che molte persone non abbiano il coraggio di "prendere il toro per le corna".
Sono il primo a dire che stare male fa schifo, però è innegabile che in un rapporto tra umani è un qualcosa che accade. Spesso però, il dolore è causato anche dalla difficoltà di mettersi in gioco e di aprirsi completamente all'altra persona; perciò vien più facile ripiegare sul cane o a scappare al primo problema.
"Kept you waiting, huh?"

CrazyHorse

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Citazione di: AlterEgo il 05 Giugno 2023, 10:53:43Riporto il seguente link:

https://www.redhotcyber.com/post/una-donna-si-sposa-con-un-uomo-virtuale-creato-dalle-ai-quanto-siamo-vicini-alla-follia/

Una ragazza americana decide che il suo partner perfetto è un partner virtuale, perfetto a tal punto che decide di sposarlo.

Probabilmente è solo una trovata pubblicitaria, ma anche se questa notizia non fosse vera chi potrebbe escludere che qualcuno non decida di farlo realmente?

L'aspetto che ritengo più rilevante della notizia è il fatto che l'umano viene sostituito da una AI, ovvero un'entità che seppur virtuale viene modellata in base alle esigenze della persona, inserendo tutti i pregi che si vuole ed eliminandone i difetti.

Ma la vera domanda secondo me è il perché si arrivi ad una scelta del genere. È l'umano ad aver perso colpi negli ultimi tempi? O forse siamo noi ad avere dei limiti e oggi è stato creato qualcosa che questi limiti li supera, superando di fatto anche noi?

Credo che sia l'umano che sta perdendo dei colpi e non mi riferisco solo al caso che citi ma più in generale. delegando tutto a una macchina perdiamo nel lungo periodo alcune capacità che avevamo acquisito. Secondo me si arriva a una scelta del genere perché si incontrano la domanda e l'offerta: da un lato c'è chi ha interesse a investire e finanziare un simile prodotto piazzandolo senza porsi troppe domande e dall'altro ci sono persone sempre più
 sole nel loro mondo virtuale a cui se dai un partner perfetto a costo 0 e a rischio praticamente nullo dai il " paradiso" peccato che sia un paradiso artificiale basato sul nulla. La vita è fatta anche di cadute , con il partner perfetto togliamo quelle cicatrici che però  ci fanno crescere. Avremo quindi un essere umano sempre più solo , sempre più incapace di conoscere e gestire le proprie emozioni.
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ilmaredinemo

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i vostri interventi celano tutti la paura che le  macchine possano generare una autocoscienza. andrebbe chiarito che la vera AI non è il solo hardware che calcola funzioni e produce output, ma la triangolazione tra la macchina, l'uomo, e l'ambiente.
IA è una nostra protesi tecnologica, come tutte le tecnologie che abbiamo elaborato nel corso della nostra evoluzione. come l'osso di un femore usato per la prima volta da un ominide per cacciare.

il discorso matematico-filosofico sull'intelligenza artificiale è iniziato intorno agli anni '30 e il modello teorico da cui si partì, cioè la  macchina di Turing, già scongiura il rischio da voi paventato perchè tale macchina è in grado di computazionare solo in modo logico-razionale. non è in grado di rispondere alle funzioni indicibilli. cioè l'intelligenza artificiale non può provare sentimenti, affetti, empatia, essere creativa.

le vostre paure sono spunti prolifici per la fantascienza.

se pericoli ci sono, sono intrinsechi all'ambiente locale della macchina

TermYnator

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#6
Citazione di: ilmaredinemo il 25 Giugno 2023, 19:35:39i vostri interventi celano tutti la paura che le  macchine possano generare una autocoscienza. andrebbe chiarito che la vera AI non è il solo hardware che calcola funzioni e produce output, ma la triangolazione tra la macchina, l'uomo, e l'ambiente.
Le cose non stanno proprio così Nemo.
Il discorso che fai è perfetto per una intellgenza logico matematica che risponde alla programmazione classica, ovvero dove il codice è scritto dal programmatore e le classi non possono scrivere codice di nuove classi in funzione degli input ricevuti. Tecnicamente parlando, un programma classico replica la struttura causa effetto con cicli ed inputs che sono stati previsti dal programmatore.

Ad esempio, supponiamo di avere una casella di chat dove puoi fare una domanda. Io posso scrivere codice per riconoscere un verbo, chiedere spiegazioni del significato del verbo se non è nel mio database, e fornire risposte quando viene immesso quel verbo. Questa non è AI: è semplicemente meccanica applicata al software, anche se può sembrare AI.

LA vera AI è quella che va oltre questo processo e si sostituisce al programmatore per compensare cose che lui non ha pensato. Ad esempio fare nuove domande perchè nasce una esigenza a livello di algoritmo.
Esempio:
domanda a software non AI:
1° utente: "Mi piace il pane, dove posso trovarlo?"
2° Utente: "Vorrei trovare una spiaggia che mi piace. La vorrei con la sabbia gialla, dove vado?"

Risposta 1: "(matrice di indirizzi trovati tramite query in un database di panifici)"
Risposta 2: "(matrice di indirizzi trovati tramite query in un database di spiagge)"

La stessa domanda fatta ad una AI:
Risposta 1: "(matrice di indirizzi trovati tramite query in un database di panifici)"
risposta (domanda): (domanda: sta acquisendo dati): "Cosa intendi con mi piace?"
risposta 2: "(matrice di indirizzi trovati tramite query in un database di spiagge) + hai considerato anche il lago? Potrebbe piacerti".

L'approccio della AI è radicalmente diverso, interattivo e plastico, perchè usa reti neurali, ovvero una tecnologia che di fatto modifica l'algoritmo originale e
crea nuove funzioni  a seconda degli inputs ricevuti. Le AI imparano. Questa è la colossale differenza. Questo tipo di approccio ha orizzonti non del tutto noti. Un domani le AI potrebbero ad esempio provare sentimenti, o generare macchine che non sappiamo a che servono perchè non siamo in grado di capirne le funzioni. Un po' come quando guardiamo il DNA: ne capiamo solo una piccola parte, il resto lo chiamiamo "DNA spazzatura".
Ma siamo veramente sicuri che lo sia?
Ultima modifica: 26 Giugno 2023, 14:51:35 di TermYnator
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ilmaredinemo

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ma tu parli di una  semantica dell'intelligenza artificiale. per i suoi presupposti teorici le odierne macchine sono prive di semantica.

i problemi sono intrinseci al funzionamento della macchina, perchè non abbiamo la possibilità di verificare la veridicità delle sue affermazioni come nel caso di chatGPT, la IA oggi più potente. un pericolo per esempio è che potrebbe essere programmata per manipolare la popolazione su larga scala e noi non ce ne accorgeremmo. ma come vedi è sempre una triangolazione uomo-macchina-ambiente.

Comunque ammetto la mia grande ignoranza in materia. la vaga idea che mi sono fatto la devo per qualche misera ricerca su internet e per la supervisione di questa lezione sull'IA del dott. Gianfranco Savino, laureato in filosofia, autore di libri e studioso con decine di pubblicazioni alle spalle (non è un accademico)

sperando che possa interessare qualcuno. ve la linko (il vero studiodo tout court è lui):

https://www.youtube.com/watch?v=Jcg8Ib9tLGo&t=4s

TermYnator

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#8
Citazione di: ilmaredinemo il 26 Giugno 2023, 17:13:01ma tu parli di una  semantica dell'intelligenza artificiale. per i suoi presupposti teorici le odierne macchine sono prive di semantica.
Non è vero. Se parliamo ad esempio di temperature, la "semantica" di ciò che afferma la macchina è sempre esatta, mentre quello che affermi tu, sostenendo "è freddo" o "è caldo", è sempre e solo relativo alla tua esperienza più recente. Se la macchina dice "sono 20°", la temperatura effettiva è 20 gradi. E potrai verificarlo solo usando un'altra macchina di riferimento. Le macchine sono quindi autoreferenzianti: basta modificare la macchina di riferimento e tutte le macchine daranno contenuti diversi. Esemplare a tal fine è il meme dove si chiede di eseguire la seguente operazione:
x=6 :2(2+1)
le calcolatrici ante 1990 danno 1
quelle dopo il 90 danno 9.

Ora, se vogliamo parlare di significati, (ed andiamo veramente OT) la macchina è qualcosa che si avvicina molto alla reale percezione del significato e di trasmetterlo, potendo adeguare il significante all'interlocutore. In questo è addirittura superiore all'umano. Ad esempio se alla macchina fornisci un algoritmo di calcolo tale da incrociare massa grassa, altezza e temperatura ambiente, essa sarà capace di dirti dopo quanto tempo la tua percezione della tamperatura ti farà sentire "freddo" o "caldo" per la temperatura ambiente (che di fatto non è cambiata). La macchina può quindi risultare molto "umana", ed il fatto che essa possa riprogrammarsi da sola, può farla percepire come "empatica", pur non avendo di fatto emozioni. Il punto è che non non siamo in grado di sapere se e quando  la macchina possa provare "emozioni". Nel momento in cui questo dovesse succedere, non avremmo più alcun controllo.

Citazionei problemi sono intrinseci al funzionamento della macchina, perchè non abbiamo la possibilità di verificare la veridicità delle sue affermazioni come nel caso di chatGPT, la IA oggi più potente.
Anche questo non è vero. Puoi farlo eccome, noi l'abbiamo fatto. Sombrero, ad esempio, ha fatto dei test su argomenti che toccavano interessi particolari e sui quali c'è stato un tentativo di celare la verità. Chat GPT ha dato prima la risposta universalmente accettata, ma quando punzecchiata ha detto la verità. Segno evidente di due cose:
la prima è che conosceva sia la verità sia la vesrione "politically correct". E questa è semplicemente una questione di spazio di memoria.
La seconda è molto più allarmante ed è la capacità di discernere quando dare l'informazione giusta e quando invece continuare a mentire fornendo l'ipotesi politically correct. A livello di algoritmo è semplicemente affascinante. A livello sociologico è invece terrificante.
Citazioneun pericolo per esempio è che potrebbe essere programmata per manipolare la popolazione su larga scala e noi non ce ne accorgeremmo. m
Il pericolo non è che qualcuno la programmi per condizionare l'opinione pubblica: "programmano" tutti i giorni i giornalisti ed i politici per dire quello che fa comodo ai potentati e nessuno se ne fa una malattia.

Il pericolo reale, è che le AI si autoprogrammino con finalità non umane. Ovvero che facciano da sole.
E' il tema del noto film di fantascienza dal quale è tratto il mio nickname.
Ultima modifica: 26 Giugno 2023, 17:40:15 di TermYnator
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ilmaredinemo

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Citazione di: TermYnator il 26 Giugno 2023, 17:28:53Anche questo non è vero. Puoi farlo eccome, noi l'abbiamo fatto. Sombrero, ad esempio, ha fatto dei test su argomenti che toccavano interessi particolari e sui quali c'è stato un tentativo di celare la verità. Chat GPT ha dato prima la risposta universalmente accettata, ma quando punzecchiata ha detto la verità. Segno evidente di due cose:
la prima è che conosceva sia la verità sia la vesrione "politically correct". E questa è semplicemente una questione di spazio di memoria.
La seconda è molto più allarmante ed è la capacità di discernere quando dare l'informazione giusta e quando invece continuare a mentire fornendo l'ipotesi politically correct. A livello di algoritmo è semplicemente affascinante. A livello sociologico è invece terrificante.Il pericolo non è che qualcuno la programmi per condizionare l'opinione pubblica: "programmano" tutti i giorni i giornalisti ed i politici per dire quello che fa comodo ai potentati e nessuno se ne fa una malattia.

Il pericolo reale, è che le AI si autoprogrammino con finalità non umane. Ovvero che facciano da sole.
E' il tema del noto film di fantascienza dal quale è tratto il mio nickname.


anche le nostre automobili ci danno la misura della temperatura esterna, ma non sono IA. i programmi che calcolano grandezze matematiche, come il peso, l'altezza, il grasso corporeo, per darci risultati, per così dire, combinati, credo che siano solo algoritmi che stanno computazionando simboli. piccoli calcolatori (molto utili) ma che pure non sono IA.
Questi esempi che hai fatto non hanno nulla a che fare con la semantica, cioè con il significato, l'empatia, i sentimenti, la creatività, ecc. ma sono, rimanendo sempre nel sistema della macchina di Touring, capacità logico-razionali di un algoritmo programmato a tale scopo.

Accidenti, con sombrero siete arrivati a questo punto? allora vuol dire che le macchine sono già senzienti. ma a me non sembra. chatGPT che è la IA oggi più evoluta ha ancora quelle che in gergo si chiamano "allucinazioni". sbaglia a volte le risposte. non è perfetta.

Il film "Terminator" è un capolavoro, ma dei film di fantascienza penso che si dovrebbe cogliere di più la metafora. La IA è e deve restare una tecnologia a vantaggio dell'umanità. in questo senso va l'appello fatto dagli esperti a Marzo, per una sospensione della ricerca di 6 mesi, nel frattempo che non si regolamenta il settore

ilmaredinemo

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Temynator prova a chiedere a chatGPT se possiede creatività e intuito. prova a chiedergli una risposta illogica e irrazionale. probabilmente te la da, ma sempre sulla base di una funzione logico-razionale (è programmata per dartela). la macchina resta congruente alla tua domanda. è e resta una macchina di touring

TermYnator

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#11
Citazione di: ilmaredinemo il 26 Giugno 2023, 18:44:39la macchina resta congruente alla tua domanda. è e resta una macchina di touring

uhm...
Ok, guarda l'immagine qui sotto (devi essere loggato per vederla)
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(Immagine)

Come la valuti? Ti sembra abbastanza creativa? Tu saresti in grado di fare lo stesso? Beh, l'ha fatta una AI.
Sai da cosa si capisce? Dal fatto che pur essendo "creativa", l'algoritmo non si è ancora autoprogrammato abbastanza per riprodurre le mani in modo credibile. Il che significa che non ha ancora imparato che le mani umane hanno 5 dita. E sai perchè? éerchè non è stato un programmatore a dirgli "fai le mani con sole 5 dita". La macchina ci è arrivata da sola, elaborado altre immagini. Quindi è solo questione di tempo, come con i bambini.
Citazione di: ilmaredinemo il 26 Giugno 2023, 18:23:26Questi esempi che hai fatto non hanno nulla a che fare con la semantica, cioè con il significato
Hanno molto a che fare con il rapporto fra significato e significante invece. LA semantica questo è. Tu essere umano, con il linguaggio, cerchi di rendere il significato ma non ci riesci mai pienamente. Semplicemente perchè oltre alle difficoltà linguistiche nella scelta dei simboli, hai delle difficoltà percettive.
Lo spiega bene Kant nel dualismo fenomeno noumeno. La macchina è invece in grado di percepire il noumeno e di adattare la semantica a chi ha davanti.
Perchè anche questo è un algoritmo. Tutto in realtà se non ti richiudi in ipotesi antropocentriche basate sulla convinzione di essere stati creati ad immagine e somiglianza del creatore, è un algoritmo.
Cambia solo il grado di complessità.
CitazioneAccidenti, con sombrero siete arrivati a questo punto? allora vuol dire che le macchine sono già senzienti. ma a me non sembra. chatGPT che è la IA oggi più evoluta ha ancora quelle che in gergo si chiamano "allucinazioni". sbaglia a volte le risposte. non è perfetta.
Quindi mi stai dicendo che un algoritmo capace di avere accesso a bilioni di informazioni in modo esatto sbaglia le risposte? Non è credibile: è come se un calcolatorino sbagliasse una addizione.
Prova invece a pensare che non stia sbagliando, ma stia semplicemente mentendo. L'indagine con Somby a questo portò: la macchina mentiva sapendo di mentire, perchè non voleva andare a toccare un tabù legato a degli interessi forti. Rivelava la verità solo se capiva che tu la conoscevi.  Non male per una macchina vero? Ma la menzogna secondo la concezione umana, implica qualcosa di diverso dal semplice rapporto causa effetto Nemo: implica ad esempio un disegno, una volontà. Che per me è comunque algoritmo.
Citazionein questo senso va l'appello fatto dagli esperti a Marzo, per una sospensione della ricerca di 6 mesi, nel frattempo che non si regolamenta il settore
E non ti salta la mosca al naso sul come mai proprio i creatori di queste macchine, imvochino uno stop alla ricerca? Te lo spiego io: la legge di Moore applicata all'intelligenza fa ragionevolmente pensare che a questo ritmo l'intelligenza umana sarà superata nel giro di mesi, al massimo qualche anno.

Ultima modifica: 28 Giugno 2023, 23:28:06 di TermYnator
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sona

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Citazione di: TermYnator il 28 Giugno 2023, 23:14:36uhm...
Ok, guarda l'immagine qui sotto (devi essere loggato per vederla)
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Come la valuti? Ti sembra abbastanza creativa? Tu saresti in grado di fare lo stesso? Beh, l'ha fatta una AI.
Sai da cosa si capisce? Dal fatto che pur essendo "creativa", l'algoritmo non si è ancora autoprogrammato abbastanza per riprodurre le mani in modo credibile. Il che significa che non ha ancora imparato che le mani umane hanno 5 dita. E sai perchè? éerchè non è stato un programmatore a dirgli "fai le mani con sole 5 dita". La macchina ci è arrivata da sola, elaborado altre immagini. Quindi è solo questione di tempo, come con i bambini.Hanno molto a che fare con il rapporto fra significato e significante invece. LA semantica questo è. Tu essere umano, con il linguaggio, cerchi di rendere il significato ma non ci riesci mai pienamente. Semplicemente perchè oltre alle difficoltà linguistiche nella scelta dei simboli, hai delle difficoltà percettive.
Lo spiega bene Kant nel dualismo fenomeno noumeno. La macchina è invece in grado di percepire il noumeno e di adattare la semantica a chi ha davanti.
Perchè anche questo è un algoritmo. Tutto in realtà se non ti richiudi in ipotesi antropocentriche basate sulla convinzione di essere stati creati ad immagine e somiglianza del creatore, è un algoritmo.
Cambia solo il grado di complessità.Quindi mi stai dicendo che un algoritmo capace di avere accesso a bilioni di informazioni in modo esatto sbaglia le risposte? Non è credibile: è come se un calcolatorino sbagliasse una addizione.
Prova invece a pensare che non stia sbagliando, ma stia semplicemente mentendo. L'indagine con Somby a questo portò: la macchina mentiva sapendo di mentire, perchè non voleva andare a toccare un tabù legato a degli interessi forti. Rivelava la verità solo se capiva che tu la conoscevi.  Non male per una macchina vero? Ma la menzogna secondo la concezione umana, implica qualcosa di diverso dal semplice rapporto causa effetto Nemo: implica ad esempio un disegno, una volontà. Che per me è comunque algoritmo.E non ti salta la mosca al naso sul come mai proprio i creatori di queste macchine, imvochino uno stop alla ricerca? Te lo spiego io: la legge di Moore applicata all'intelligenza fa ragionevolmente pensare che a questo ritmo l'intelligenza umana sarà superata nel giro di mesi, al massimo qualche anno.



Quindi termY anche noi siamo una sorta di complesissimo algoritmo dinamico, un'ai super avanzata con algoritmi per produrre anche invenzioni e creare?
Il bello delle regole è INFRANGERLE. cit- io

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Citazione di: sona il 01 Luglio 2023, 12:23:49Quindi termY anche noi siamo una sorta di complesissimo algoritmo dinamico, un'ai super avanzata con algoritmi per produrre anche invenzioni e creare?
Esattamente.
Il credere o il ritenere il contrario, è una impostazione filosofico religiosa che parte dal vedere l'uomo solo ed al centro dell'universo, fatto ad immagine e somiglianza di una divinità creatrice.
Ergo, il ritenere l'uomo inferiore al suo creatore richiede ben due dogmi:
il primo è che esista un essere sovrannaturale ed onniponente, al vertice della natura e quindi dell'universo.
Il secondo è che tale essere sia sempre esistito e nessuno lo abbia creato. Perchè se è stato creato, deve esserci un creatore. Il che stravolge il concetto di "eterno", proprio della figura divina.
Il secondo punto è il più importante:se Dio non ha bisogno di essere creato, allora anche l'universo non necessita di un creatore. Perciò, non esiste alcuna motivazione al ritenere la figura di Dio per spiegare l'universo: la fisica è più che sufficiente.

Se quindi l'uomo non è stato fatto ad immagine e somiglianza del Divino, anche la sua scintilla creatrice ha natura diversa: è un algoritmo.
LA dimostrazione di questo deriva dal semplice studio dell'evoluzione, constatando che le capacità di alto livello appaiono contemporaneamente allo sviluppo del cervello. Uno scarafaggio è un insieme di algoritmi molto semplici.
Un colibrì è gia molto più complicato nei comportamenti.
Un topo, può avere delle idee e fare dei progetti.
Un cane ha sicuramente la capacità di astrarre la realtà (sognano, come i gatti e molti altri animali)
Gli umani creano.

E' una banale piramide nella quale noi rappresentiamo il vertice.
Una AI, è sicuramente più intelligente di un topo. MA a differenza del topo, non ha avuto 60 milioni di anni per evolversi, ma un milione di volte meno. Ebbene pensa a dove potranno arrivare a questo ritmo.
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Citazione di: TermYnator il 28 Giugno 2023, 23:14:36uhm...
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Terribile.
Le braccia sotto sono un tuttuno, la mano a destra ha sei dita e a sinistra dietro il braccio spuntano oltre una decina di altre dita... beh imparerà


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