Riporto il seguente link:
https://www.redhotcyber.com/post/una-donna-si-sposa-con-un-uomo-virtuale-creato-dalle-ai-quanto-siamo-vicini-alla-follia/
Una ragazza americana decide che il suo partner perfetto è un partner virtuale, perfetto a tal punto che decide di sposarlo.
Probabilmente è solo una trovata pubblicitaria, ma anche se questa notizia non fosse vera chi potrebbe escludere che qualcuno non decida di farlo realmente?
L'aspetto che ritengo più rilevante della notizia è il fatto che l'umano viene sostituito da una AI, ovvero un'entità che seppur virtuale viene modellata in base alle esigenze della persona, inserendo tutti i pregi che si vuole ed eliminandone i difetti.
Ma la vera domanda secondo me è il perché si arrivi ad una scelta del genere. È l'umano ad aver perso colpi negli ultimi tempi? O forse siamo noi ad avere dei limiti e oggi è stato creato qualcosa che questi limiti li supera, superando di fatto anche noi?
Sui giornali il tema dell'AI è un tema buono per spaventare le persone in questo contesto culturale
stile terminator in cui le macchine prendono il controllo tutto.
Il loro Terminator, per fortuna non il nostro :lol:
Questa storia è una storiella inventata, la storia è partita dal Daily mail ( qui addirittura daily loud ) che è ormai considerato inaffidabile al pari di un articolo-verità su lercio...
Comunque anche fosse credibile la relazione è una relazione di informazione al pari di qualsiasi altro canale. Come vedi un film e ti emozioni, anche l'AI può sorprenderti in tal senso ed è un accumulatore di informazioni veloce.
Pensa cosa avrebbe detto il tuo bisnonno vedendoti tutto il giorno parlare, gesticolare, ascoltare la voce di qualcun'altro che non conosci nelle orecchie per ore... ''Questa tecnologia ha preso il controllo del mio nipotino...''
Indubbiamente è un mezzo che se usato bene è un bell'acceleratore. Ma meglio stare attenti alle notizie leggere di questo periodo in cui si cavalca l'onda, meglio concentrarsi su quelle produttive per avere effettivamente un vantaggio reale.
Citazione di: AlterEgo il 05 Giugno 2023, 10:53:43Una ragazza americana decide che il suo partner perfetto è un partner virtuale, perfetto a tal punto che decide di sposarlo.
Probabilmente è solo una trovata pubblicitaria, ma anche se questa notizia non fosse vera chi potrebbe escludere che qualcuno non decida di farlo realmente?
L'americano è un popolo strano... Fanno cose strane.
Durante una ricerca sul tema parafilie di una mia ex-amica, venne fuori che un americano innamorato del proprio cavallo, fu citato in giudizio per danni per aver dato un pugno sul muso di un altro cavallo perchè, a suo dire, costui guardava con insistenza il suo.
Ma poi vogliamo citare le sparatorie nelle scuole?
E quelli che si sposano il cavallo o la moto?
Gente strana... Divertente ma strana. Perchè vivono in una società che probabilmente non tiene più conto dell'individuo, ma solo di quanto egli è in grado di pagare. Una società alienante e stressante, perchè nel momento in cui non produci più abbastanza danaro rischi di trovarti a dormire sotto ad un ponte, senza più nessuno che ti vuole. Non c'è quindi da stupirsi di amori per esseri programmabili che non pssano tradirti o chiederti mai nulla. E la responsabilità di tenere il mondo come lo conosciamo, malgrado esistano comunque teste di bigolo, è nostra. Ora.
Citazione di: AlterEgo il 05 Giugno 2023, 10:53:43Riporto il seguente link:
https://www.redhotcyber.com/post/una-donna-si-sposa-con-un-uomo-virtuale-creato-dalle-ai-quanto-siamo-vicini-alla-follia/
Una ragazza americana decide che il suo partner perfetto è un partner virtuale, perfetto a tal punto che decide di sposarlo.
Probabilmente è solo una trovata pubblicitaria, ma anche se questa notizia non fosse vera chi potrebbe escludere che qualcuno non decida di farlo realmente?
L'aspetto che ritengo più rilevante della notizia è il fatto che l'umano viene sostituito da una AI, ovvero un'entità che seppur virtuale viene modellata in base alle esigenze della persona, inserendo tutti i pregi che si vuole ed eliminandone i difetti.
Ma la vera domanda secondo me è il perché si arrivi ad una scelta del genere. È l'umano ad aver perso colpi negli ultimi tempi? O forse siamo noi ad avere dei limiti e oggi è stato creato qualcosa che questi limiti li supera, superando di fatto anche noi?
A me ricorda tantissimo quel tipo di persona che si prende un cane, "in quanto non tradisce il padrone".
Al di la della trovata pubblicitaria, io credo che il vero problema di fondo sia la necessità, da parte di alcune persone, di essere assecondati in modo da non incorrere in nuovi eventi traumatici, come quelli passati, che hanno creato/enfatizzato delle insicurezze.
Credo che ciò possa portare alcune persona a chiudersi in un loro mondo, in cui si sentono protetti e coccolati, e mai contradetti.
Aggiungo che sono ancora di più convinto, che molte persone non abbiano il coraggio di "prendere il toro per le corna".
Sono il primo a dire che stare male fa schifo, però è innegabile che in un rapporto tra umani è un qualcosa che accade. Spesso però, il dolore è causato anche dalla difficoltà di mettersi in gioco e di aprirsi completamente all'altra persona; perciò vien più facile ripiegare sul cane o a scappare al primo problema.
Citazione di: AlterEgo il 05 Giugno 2023, 10:53:43Riporto il seguente link:
https://www.redhotcyber.com/post/una-donna-si-sposa-con-un-uomo-virtuale-creato-dalle-ai-quanto-siamo-vicini-alla-follia/
Una ragazza americana decide che il suo partner perfetto è un partner virtuale, perfetto a tal punto che decide di sposarlo.
Probabilmente è solo una trovata pubblicitaria, ma anche se questa notizia non fosse vera chi potrebbe escludere che qualcuno non decida di farlo realmente?
L'aspetto che ritengo più rilevante della notizia è il fatto che l'umano viene sostituito da una AI, ovvero un'entità che seppur virtuale viene modellata in base alle esigenze della persona, inserendo tutti i pregi che si vuole ed eliminandone i difetti.
Ma la vera domanda secondo me è il perché si arrivi ad una scelta del genere. È l'umano ad aver perso colpi negli ultimi tempi? O forse siamo noi ad avere dei limiti e oggi è stato creato qualcosa che questi limiti li supera, superando di fatto anche noi?
Credo che sia l'umano che sta perdendo dei colpi e non mi riferisco solo al caso che citi ma più in generale. delegando tutto a una macchina perdiamo nel lungo periodo alcune capacità che avevamo acquisito. Secondo me si arriva a una scelta del genere perché si incontrano la domanda e l'offerta: da un lato c'è chi ha interesse a investire e finanziare un simile prodotto piazzandolo senza porsi troppe domande e dall'altro ci sono persone sempre più
sole nel loro mondo virtuale a cui se dai un partner perfetto a costo 0 e a rischio praticamente nullo dai il " paradiso" peccato che sia un paradiso artificiale basato sul nulla. La vita è fatta anche di cadute , con il partner perfetto togliamo quelle cicatrici che però ci fanno crescere. Avremo quindi un essere umano sempre più solo , sempre più incapace di conoscere e gestire le proprie emozioni.
i vostri interventi celano tutti la paura che le macchine possano generare una autocoscienza. andrebbe chiarito che la vera AI non è il solo hardware che calcola funzioni e produce output, ma la triangolazione tra la macchina, l'uomo, e l'ambiente.
IA è una nostra protesi tecnologica, come tutte le tecnologie che abbiamo elaborato nel corso della nostra evoluzione. come l'osso di un femore usato per la prima volta da un ominide per cacciare.
il discorso matematico-filosofico sull'intelligenza artificiale è iniziato intorno agli anni '30 e il modello teorico da cui si partì, cioè la macchina di Turing, già scongiura il rischio da voi paventato perchè tale macchina è in grado di computazionare solo in modo logico-razionale. non è in grado di rispondere alle funzioni indicibilli. cioè l'intelligenza artificiale non può provare sentimenti, affetti, empatia, essere creativa.
le vostre paure sono spunti prolifici per la fantascienza.
se pericoli ci sono, sono intrinsechi all'ambiente locale della macchina
Citazione di: ilmaredinemo il 25 Giugno 2023, 19:35:39i vostri interventi celano tutti la paura che le macchine possano generare una autocoscienza. andrebbe chiarito che la vera AI non è il solo hardware che calcola funzioni e produce output, ma la triangolazione tra la macchina, l'uomo, e l'ambiente.
Le cose non stanno proprio così Nemo.
Il discorso che fai è perfetto per una intellgenza logico matematica che risponde alla programmazione classica, ovvero dove il codice è scritto dal programmatore e le classi non possono scrivere codice di nuove classi in funzione degli input ricevuti. Tecnicamente parlando, un programma classico replica la struttura causa effetto con cicli ed inputs che sono stati previsti dal programmatore.
Ad esempio, supponiamo di avere una casella di chat dove puoi fare una domanda. Io posso scrivere codice per riconoscere un verbo, chiedere spiegazioni del significato del verbo se non è nel mio database, e fornire risposte quando viene immesso quel verbo. Questa non è AI: è semplicemente meccanica applicata al software, anche se può sembrare AI.
LA vera AI è quella che va oltre questo processo e si sostituisce al programmatore per compensare cose che lui non ha pensato. Ad esempio fare nuove domande perchè nasce una esigenza a livello di algoritmo.
Esempio:
domanda a software non AI:
1° utente: "Mi piace il pane, dove posso trovarlo?"
2° Utente: "Vorrei trovare una spiaggia che mi piace. La vorrei con la sabbia gialla, dove vado?"
Risposta 1: "(matrice di indirizzi trovati tramite query in un database di panifici)"
Risposta 2: "(matrice di indirizzi trovati tramite query in un database di spiagge)"
La stessa domanda fatta ad una AI:
Risposta 1: "(matrice di indirizzi trovati tramite query in un database di panifici)"
risposta (domanda): (domanda: sta acquisendo dati): "Cosa intendi con mi piace?"
risposta 2: "(matrice di indirizzi trovati tramite query in un database di spiagge) + hai considerato anche il lago? Potrebbe piacerti".
L'approccio della AI è radicalmente diverso, interattivo e plastico, perchè usa reti neurali, ovvero una tecnologia che di fatto modifica l'algoritmo originale e
crea nuove funzioni a seconda degli inputs ricevuti. Le AI imparano. Questa è la colossale differenza. Questo tipo di approccio ha orizzonti non del tutto noti. Un domani le AI potrebbero ad esempio provare sentimenti, o generare macchine che non sappiamo a che servono perchè non siamo in grado di capirne le funzioni. Un po' come quando guardiamo il DNA: ne capiamo solo una piccola parte, il resto lo chiamiamo "DNA spazzatura".
Ma siamo veramente sicuri che lo sia?
ma tu parli di una semantica dell'intelligenza artificiale. per i suoi presupposti teorici le odierne macchine sono prive di semantica.
i problemi sono intrinseci al funzionamento della macchina, perchè non abbiamo la possibilità di verificare la veridicità delle sue affermazioni come nel caso di chatGPT, la IA oggi più potente. un pericolo per esempio è che potrebbe essere programmata per manipolare la popolazione su larga scala e noi non ce ne accorgeremmo. ma come vedi è sempre una triangolazione uomo-macchina-ambiente.
Comunque ammetto la mia grande ignoranza in materia. la vaga idea che mi sono fatto la devo per qualche misera ricerca su internet e per la supervisione di questa lezione sull'IA del dott. Gianfranco Savino, laureato in filosofia, autore di libri e studioso con decine di pubblicazioni alle spalle (non è un accademico)
sperando che possa interessare qualcuno. ve la linko (il vero studiodo tout court è lui):
https://www.youtube.com/watch?v=Jcg8Ib9tLGo&t=4s
Citazione di: ilmaredinemo il 26 Giugno 2023, 17:13:01ma tu parli di una semantica dell'intelligenza artificiale. per i suoi presupposti teorici le odierne macchine sono prive di semantica.
Non è vero. Se parliamo ad esempio di temperature, la "semantica" di ciò che afferma la macchina è sempre esatta, mentre quello che affermi tu, sostenendo "è freddo" o "è caldo", è sempre e solo relativo alla tua esperienza più recente. Se la macchina dice "sono 20°", la temperatura effettiva è 20 gradi. E potrai verificarlo solo usando un'altra macchina di riferimento. Le macchine sono quindi autoreferenzianti: basta modificare la macchina di riferimento e tutte le macchine daranno contenuti diversi. Esemplare a tal fine è il meme dove si chiede di eseguire la seguente operazione:
x=6 :2(2+1)
le calcolatrici ante 1990 danno 1
quelle dopo il 90 danno 9.
Ora, se vogliamo parlare di significati, (ed andiamo veramente OT) la macchina è qualcosa che si avvicina molto alla reale percezione del significato e di trasmetterlo, potendo adeguare il significante all'interlocutore. In questo è addirittura superiore all'umano. Ad esempio se alla macchina fornisci un algoritmo di calcolo tale da incrociare massa grassa, altezza e temperatura ambiente, essa sarà capace di dirti dopo quanto tempo la tua percezione della tamperatura ti farà sentire "freddo" o "caldo" per la temperatura ambiente (che di fatto non è cambiata). La macchina può quindi risultare molto "umana", ed il fatto che essa possa riprogrammarsi da sola, può farla percepire come "empatica", pur non avendo di fatto emozioni. Il punto è che non non siamo in grado di sapere se e quando la macchina possa provare "emozioni". Nel momento in cui questo dovesse succedere, non avremmo più alcun controllo.
Citazionei problemi sono intrinseci al funzionamento della macchina, perchè non abbiamo la possibilità di verificare la veridicità delle sue affermazioni come nel caso di chatGPT, la IA oggi più potente.
Anche questo non è vero. Puoi farlo eccome, noi l'abbiamo fatto. Sombrero, ad esempio, ha fatto dei test su argomenti che toccavano interessi particolari e sui quali c'è stato un tentativo di celare la verità. Chat GPT ha dato prima la risposta universalmente accettata, ma quando punzecchiata ha detto la verità. Segno evidente di due cose:
la prima è che conosceva sia la verità sia la vesrione "politically correct". E questa è semplicemente una questione di spazio di memoria.
La seconda è molto più allarmante ed è la capacità di discernere quando dare l'informazione giusta e quando invece continuare a mentire fornendo l'ipotesi politically correct. A livello di algoritmo è semplicemente affascinante. A livello sociologico è invece terrificante.
Citazioneun pericolo per esempio è che potrebbe essere programmata per manipolare la popolazione su larga scala e noi non ce ne accorgeremmo. m
Il pericolo non è che qualcuno la programmi per condizionare l'opinione pubblica: "programmano" tutti i giorni i giornalisti ed i politici per dire quello che fa comodo ai potentati e nessuno se ne fa una malattia.
Il pericolo
reale, è che le AI si autoprogrammino con finalità non umane. Ovvero che facciano da sole.
E' il tema del noto film di fantascienza dal quale è tratto il mio nickname.
Citazione di: TermYnator il 26 Giugno 2023, 17:28:53Anche questo non è vero. Puoi farlo eccome, noi l'abbiamo fatto. Sombrero, ad esempio, ha fatto dei test su argomenti che toccavano interessi particolari e sui quali c'è stato un tentativo di celare la verità. Chat GPT ha dato prima la risposta universalmente accettata, ma quando punzecchiata ha detto la verità. Segno evidente di due cose:
la prima è che conosceva sia la verità sia la vesrione "politically correct". E questa è semplicemente una questione di spazio di memoria.
La seconda è molto più allarmante ed è la capacità di discernere quando dare l'informazione giusta e quando invece continuare a mentire fornendo l'ipotesi politically correct. A livello di algoritmo è semplicemente affascinante. A livello sociologico è invece terrificante.Il pericolo non è che qualcuno la programmi per condizionare l'opinione pubblica: "programmano" tutti i giorni i giornalisti ed i politici per dire quello che fa comodo ai potentati e nessuno se ne fa una malattia.
Il pericolo reale, è che le AI si autoprogrammino con finalità non umane. Ovvero che facciano da sole.
E' il tema del noto film di fantascienza dal quale è tratto il mio nickname.
anche le nostre automobili ci danno la misura della temperatura esterna, ma non sono IA. i programmi che calcolano grandezze matematiche, come il peso, l'altezza, il grasso corporeo, per darci risultati, per così dire, combinati, credo che siano solo algoritmi che stanno computazionando simboli. piccoli calcolatori (molto utili) ma che pure non sono IA.
Questi esempi che hai fatto non hanno nulla a che fare con la semantica, cioè con il significato, l'empatia, i sentimenti, la creatività, ecc. ma sono, rimanendo sempre nel sistema della macchina di Touring, capacità logico-razionali di un algoritmo programmato a tale scopo.
Accidenti, con sombrero siete arrivati a questo punto? allora vuol dire che le macchine sono già senzienti. ma a me non sembra. chatGPT che è la IA oggi più evoluta ha ancora quelle che in gergo si chiamano "allucinazioni". sbaglia a volte le risposte. non è perfetta.
Il film "Terminator" è un capolavoro, ma dei film di fantascienza penso che si dovrebbe cogliere di più la metafora. La IA è e deve restare una tecnologia a vantaggio dell'umanità. in questo senso va l'appello fatto dagli esperti a Marzo, per una sospensione della ricerca di 6 mesi, nel frattempo che non si regolamenta il settore
Temynator prova a chiedere a chatGPT se possiede creatività e intuito. prova a chiedergli una risposta illogica e irrazionale. probabilmente te la da, ma sempre sulla base di una funzione logico-razionale (è programmata per dartela). la macchina resta congruente alla tua domanda. è e resta una macchina di touring
Citazione di: ilmaredinemo il 26 Giugno 2023, 18:44:39la macchina resta congruente alla tua domanda. è e resta una macchina di touring
uhm...
Ok, guarda l'immagine qui sotto (devi essere loggato per vederla)
.
(https://seduzioneitaliana.com/IMG/ia.jpg)
(Immagine)
Come la valuti? Ti sembra abbastanza creativa? Tu saresti in grado di fare lo stesso? Beh, l'ha fatta una AI.
Sai da cosa si capisce? Dal fatto che pur essendo "creativa", l'algoritmo non si è ancora autoprogrammato abbastanza per riprodurre le mani in modo credibile. Il che significa che non ha ancora imparato che le mani umane hanno 5 dita. E sai perchè? éerchè non è stato un programmatore a dirgli "fai le mani con sole 5 dita". La macchina ci è arrivata da sola, elaborado altre immagini. Quindi è solo questione di tempo, come con i bambini.
Citazione di: ilmaredinemo il 26 Giugno 2023, 18:23:26Questi esempi che hai fatto non hanno nulla a che fare con la semantica, cioè con il significato
Hanno molto a che fare con il rapporto fra significato e significante invece. LA semantica questo è. Tu essere umano, con il linguaggio, cerchi di rendere il significato ma non ci riesci mai pienamente. Semplicemente perchè oltre alle difficoltà linguistiche nella scelta dei simboli, hai delle difficoltà percettive.
Lo spiega bene Kant nel dualismo fenomeno noumeno. La macchina è invece in grado di percepire il noumeno e di adattare la semantica a chi ha davanti.
Perchè anche questo è un algoritmo. Tutto in realtà se non ti richiudi in ipotesi antropocentriche basate sulla convinzione di essere stati creati ad immagine e somiglianza del creatore, è un algoritmo.
Cambia solo il grado di complessità.
CitazioneAccidenti, con sombrero siete arrivati a questo punto? allora vuol dire che le macchine sono già senzienti. ma a me non sembra. chatGPT che è la IA oggi più evoluta ha ancora quelle che in gergo si chiamano "allucinazioni". sbaglia a volte le risposte. non è perfetta.
Quindi mi stai dicendo che un algoritmo capace di avere accesso a bilioni di informazioni in modo esatto sbaglia le risposte? Non è credibile: è come se un calcolatorino sbagliasse una addizione.
Prova invece a pensare che non stia sbagliando, ma stia semplicemente
mentendo. L'indagine con Somby a questo portò: la macchina mentiva sapendo di mentire, perchè non voleva andare a toccare un tabù legato a degli interessi forti. Rivelava la verità solo
se capiva che tu la conoscevi. Non male per una macchina vero? Ma la menzogna secondo la concezione umana, implica qualcosa di diverso dal semplice rapporto causa effetto Nemo: implica ad esempio un disegno, una volontà. Che per me è comunque algoritmo.
Citazionein questo senso va l'appello fatto dagli esperti a Marzo, per una sospensione della ricerca di 6 mesi, nel frattempo che non si regolamenta il settore
E non ti salta la mosca al naso sul come mai proprio i creatori di queste macchine, imvochino uno stop alla ricerca? Te lo spiego io: la legge di Moore applicata all'intelligenza fa ragionevolmente pensare che a questo ritmo l'intelligenza umana sarà superata nel giro di mesi, al massimo qualche anno.
Citazione di: TermYnator il 28 Giugno 2023, 23:14:36uhm...
Ok, guarda l'immagine qui sotto (devi essere loggato per vederla)
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(https://seduzioneitaliana.com/IMG/ia.jpg)
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Come la valuti? Ti sembra abbastanza creativa? Tu saresti in grado di fare lo stesso? Beh, l'ha fatta una AI.
Sai da cosa si capisce? Dal fatto che pur essendo "creativa", l'algoritmo non si è ancora autoprogrammato abbastanza per riprodurre le mani in modo credibile. Il che significa che non ha ancora imparato che le mani umane hanno 5 dita. E sai perchè? éerchè non è stato un programmatore a dirgli "fai le mani con sole 5 dita". La macchina ci è arrivata da sola, elaborado altre immagini. Quindi è solo questione di tempo, come con i bambini.Hanno molto a che fare con il rapporto fra significato e significante invece. LA semantica questo è. Tu essere umano, con il linguaggio, cerchi di rendere il significato ma non ci riesci mai pienamente. Semplicemente perchè oltre alle difficoltà linguistiche nella scelta dei simboli, hai delle difficoltà percettive.
Lo spiega bene Kant nel dualismo fenomeno noumeno. La macchina è invece in grado di percepire il noumeno e di adattare la semantica a chi ha davanti.
Perchè anche questo è un algoritmo. Tutto in realtà se non ti richiudi in ipotesi antropocentriche basate sulla convinzione di essere stati creati ad immagine e somiglianza del creatore, è un algoritmo.
Cambia solo il grado di complessità.Quindi mi stai dicendo che un algoritmo capace di avere accesso a bilioni di informazioni in modo esatto sbaglia le risposte? Non è credibile: è come se un calcolatorino sbagliasse una addizione.
Prova invece a pensare che non stia sbagliando, ma stia semplicemente mentendo. L'indagine con Somby a questo portò: la macchina mentiva sapendo di mentire, perchè non voleva andare a toccare un tabù legato a degli interessi forti. Rivelava la verità solo se capiva che tu la conoscevi. Non male per una macchina vero? Ma la menzogna secondo la concezione umana, implica qualcosa di diverso dal semplice rapporto causa effetto Nemo: implica ad esempio un disegno, una volontà. Che per me è comunque algoritmo.E non ti salta la mosca al naso sul come mai proprio i creatori di queste macchine, imvochino uno stop alla ricerca? Te lo spiego io: la legge di Moore applicata all'intelligenza fa ragionevolmente pensare che a questo ritmo l'intelligenza umana sarà superata nel giro di mesi, al massimo qualche anno.
Quindi termY anche noi siamo una sorta di complesissimo algoritmo dinamico, un'ai super avanzata con algoritmi per produrre anche invenzioni e creare?
Citazione di: sona il 01 Luglio 2023, 12:23:49Quindi termY anche noi siamo una sorta di complesissimo algoritmo dinamico, un'ai super avanzata con algoritmi per produrre anche invenzioni e creare?
Esattamente.
Il credere o il ritenere il contrario, è una impostazione filosofico religiosa che parte dal vedere l'uomo solo ed al centro dell'universo, fatto ad immagine e somiglianza di una divinità creatrice.
Ergo, il ritenere l'uomo inferiore al suo creatore richiede ben due dogmi:
il primo è che esista un essere sovrannaturale ed onniponente, al vertice della natura e quindi dell'universo.
Il secondo è che tale essere sia sempre esistito e nessuno lo abbia creato. Perchè se è stato creato, deve esserci un creatore. Il che stravolge il concetto di "eterno", proprio della figura divina.
Il secondo punto è il più importante:se Dio non ha bisogno di essere creato, allora anche l'universo non necessita di un creatore. Perciò, non esiste alcuna motivazione al ritenere la figura di Dio per spiegare l'universo: la fisica è più che sufficiente.
Se quindi l'uomo non è stato fatto ad immagine e somiglianza del Divino, anche la sua scintilla creatrice ha natura diversa: è un algoritmo.
LA dimostrazione di questo deriva dal semplice studio dell'evoluzione, constatando che le capacità di alto livello appaiono contemporaneamente allo sviluppo del cervello. Uno scarafaggio è un insieme di algoritmi molto semplici.
Un colibrì è gia molto più complicato nei comportamenti.
Un topo, può avere delle idee e fare dei progetti.
Un cane ha sicuramente la capacità di astrarre la realtà (sognano, come i gatti e molti altri animali)
Gli umani creano.
E' una banale piramide nella quale noi rappresentiamo il vertice.
Una AI, è sicuramente più intelligente di un topo. MA a differenza del topo, non ha avuto 60 milioni di anni per evolversi, ma un milione di volte meno. Ebbene pensa a dove potranno arrivare a questo ritmo.
Citazione di: TermYnator il 28 Giugno 2023, 23:14:36uhm...
Ok, guarda l'immagine qui sotto (devi essere loggato per vederla)
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(https://seduzioneitaliana.com/IMG/ia.jpg)
(Immagine)
Terribile.
Le braccia sotto sono un tuttuno, la mano a destra ha sei dita e a sinistra dietro il braccio spuntano oltre una decina di altre dita... beh imparerà
Citazione di: sona il 01 Luglio 2023, 12:23:49Quindi termY anche noi siamo una sorta di complesissimo algoritmo dinamico, un'ai super avanzata con algoritmi per produrre anche invenzioni e creare?
Concordo anche io su questo. Per come siamo fatti siamo paragonabili ad un insieme di algoritmi che ci consentono di gestire la vita quotidiana, ma anche di poter creare nuovi algoritmi dentro noi stessi per ogni eventuale esigenza
Citazione di: AlterEgo il 03 Luglio 2023, 00:37:17Concordo anche io su questo. Per come siamo fatti siamo paragonabili ad un insieme di algoritmi che ci consentono di gestire la vita quotidiana, ma anche di poter creare nuovi algoritmi dentro noi stessi per ogni eventuale esigenza
e a partire dalle teorie della mente che viene elaborata la macchina di Touring, quindi anche noi lo siamo, o meglio per gli studiosi chi sà che la propria mente è una macchina di Touring, di conseguenza, non è una macchina di touring. io credo e voglio sperare che lo spirito umano sia capace di trascendere degli algoritmi
Citazione di: TermYnator il 01 Luglio 2023, 15:25:30Esattamente.
Il credere o il ritenere il contrario, è una impostazione filosofico religiosa che parte dal vedere l'uomo solo ed al centro dell'universo, fatto ad immagine e somiglianza di una divinità creatrice.
secondo me credere che l'uomo sia un'algoritmo la ritengo un'affermazione un pò eccessiva. tralasciamo la questione religiosa per un'attimo. rimetto alla coscienza di ognuno darsi le risposte che ritiene più opportune e convincenti in riferimento al trascendente, alla natura, alle nostre origini e al nostro destino.
per risponderti uso un esempio preso da una riflessione e una lettura che facevo in questi giorni (come sempre mi accade quando devo rispondere a un quesito)
gli studenti chiedevano a Primo Levi il motivo dell'odio fanatico dei nazisti verso gli ebrei. per essere brevi. Inzialmente ne da una piegazione zoologica, poi lo definisce un odio verso il diverso. Dalla diaspora, gli ebrei cercarono di farsi accogliere in tutta europa, mantenendo però la loro identità, e le loro tradizioni. mai si fusero con le popolazioni locali. questo, insieme all'accusa di deicidio che gravava su di loro da secoli li rese sempre oggetto di persecuzione.
Quando i nazisti salirono al potere in germania, la selezione della razza umana che questi volevano compiere, e la frustrazione di un intero popolo sconfitto durante la prima guerra mondiale, portarono ad un'antisemitismo barbarico e senza precedenti, fino all'orrore.
Ora questa spiegazione fino a certo punto soddisfa Levi e gli storici. Secondo lui la verità è che la germania nazista fu travolta da una
follia inspiegabile, quello che accadde era
oltre-umano. e per Levi è giusto che sia inspiegabile. chi di noi avrebbe piacere di provare comprensione ed empatia per i più alti gerarchi nazisti. da qui l'invito che Levi ripete spesso,
che se comprendere è impossibile, conoscere è necessarioNon ci sono in questo spazio di follia dell'oltre-uomo, algoritmi che tengono, che operano, e producono output. il sistema non è fallito. si è trasceso l'umano per il male assoluto.
P.S. Termynator ho letto il tuo bel post. sto pensando con calma a come risponderti. ovviamente io credo che i dibatti e le dispute dialettiche (ma sto esagerando, stiamo sempre scrivendo in un forum) non siano una competizione da vincere, dove la propria ragione deve primeggiare sulle altre, ma un confronto per avvicinarsi un pò più alla realtà a vantaggio di tutti. come avviene oggi nei moderni dibatti scientifici.
Citazione di: ilmaredinemo il 05 Luglio 2023, 16:21:48Non ci sono in questo spazio di follia dell'oltre-uomo, algoritmi che tengono, che operano, e producono output. il sistema non è fallito. si è trasceso l'umano per il male assoluto.
Mi compiaccio per le tue letture, ma oltre che essere l'argomento assolutamente off topic su questa pagina,
non sono assolutamente in linea con la tua lettura della prassi che i tedeschi adottarono per realizzare la
Soluzione Finale.
Il nome stesso di questa strategia, implica che essa è stata frutto di studio e che venne presentata da Heydrich come un piano strategico e
scientifico per eliminare gli Ebrei dalla faccia della terra.
L?attuazione della Shoah, è un algoritmo a tutti gli effetti, che è stato raffinato nel tempo in modo da poter aggirare la sensibilità umana di chiunque si fosse dovuto trovare a realizzare il massacro.
Illuminanti sono gli scritti sulle Einsatzgruppen e sulle problematiche psicologiche di molti elementi di questi commando. Lo sterminio inizialmente veniva infatti realizzato
a mano, uomo contro uomo tramite fucilazione. E furono ammazzate in questo modo decine di migliaia di persone. Ma i soldati dopo un po' impazzivano.
E' per questo che la macchina dello sterminio prese a diventare più sofisticata tramite i primi tentativi di camera a gas, dove il soldato non doveva materialmente uccidere un suo simile, ma si limitava ad azionare un meccanismo. Prima i camion a gas di scarico, poi lo ziklon C.
E' così che si arriva a vere e proprie frabbriche di morte come Aushwitz-Birkenau, dove tutto è calcolato, dove le persone che uccidono vengono in qualche modo messe a riparo dalla responsabilità, e dove ogni crudeltà è autorizzata e tollerata, perchè ad una parte delle persone viene tolta la dignità di essere umano.
E' un programma bello e buono. Buggato dal punto di vista dei valori umani, ma comunque un algoritmo.
Il famoso "Se questo è un uomo", si riferisce proprio a questo: Se così non fosse, ovvero se i carnefici si fossero comportati con una umanità non reprimibile perchè fondamento dell'essere stesso, non ci sarebbe mai stata nessuna Shoah e nessuna guerra.
Citazione di: TermYnator il 05 Luglio 2023, 23:11:05Mi compiaccio per le tue letture, ma oltre che essere l'argomento assolutamente off topic su questa pagina,
non sono assolutamente in linea con la tua lettura della prassi che i tedeschi adottarono per realizzare la Soluzione Finale.
Il nome stesso di questa strategia, implica che essa è stata frutto di studio e che venne presentata da Heydrich come un piano strategico e scientifico per eliminare gli Ebrei dalla faccia della terra.
L?attuazione della Shoah, è un algoritmo a tutti gli effetti, che è stato raffinato nel tempo in modo da poter aggirare la sensibilità umana di chiunque si fosse dovuto trovare a realizzare il massacro.
Illuminanti sono gli scritti sulle Einsatzgruppen e sulle problematiche psicologiche di molti elementi di questi commando. Lo sterminio inizialmente veniva infatti realizzato a mano, uomo contro uomo tramite fucilazione. E furono ammazzate in questo modo decine di migliaia di persone. Ma i soldati dopo un po' impazzivano.
E' per questo che la macchina dello sterminio prese a diventare più sofisticata tramite i primi tentativi di camera a gas, dove il soldato non doveva materialmente uccidere un suo simile, ma si limitava ad azionare un meccanismo. Prima i camion a gas di scarico, poi lo ziklon C.
E' così che si arriva a vere e proprie frabbriche di morte come Aushwitz-Birkenau, dove tutto è calcolato, dove le persone che uccidono vengono in qualche modo messe a riparo dalla responsabilità, e dove ogni crudeltà è autorizzata e tollerata, perchè ad una parte delle persone viene tolta la dignità di essere umano.
E' un programma bello e buono. Buggato dal punto di vista dei valori umani, ma comunque un algoritmo.
Il famoso "Se questo è un uomo", si riferisce proprio a questo: Se così non fosse, ovvero se i carnefici si fossero comportati con una umanità non reprimibile perchè fondamento dell'essere stesso, non ci sarebbe mai stata nessuna Shoah e nessuna guerra.
sono tutti dati veri. lì conoscevo per grossi capi anche io. ma questa che descrivi è
l'industria della morte. c'erano già stati genocidi nei secoli passati, ma mai si arrivò ad una loro
organizzazione amministrativa. tu confondi la causa con l'effetto. i nazisti che realizzarono l'olocausto erano in preda a qualcosa di inspiegabile. il male vero, l'orrore più grande, l'uomo se lo porta dentro, è nel nostro animo e nella nostra natura e quella volta, purtroppo si dispiegò con tutta la sua brutalità. qui secondo me ci perdiamo veramente in un bicchiere d'acqua a credere che siamo un'accozzaglia di algoritmi o dell'intelligenze artificiali. è ovvio che non lo siamo. siamo esseri umani (e già nascere è come vincere alla lotteria). queste tecnologia le stiamo creando noi, per il nostro vantaggio e con il rischio che si ritorcono contro. ma sù non siamo le nostre invenzioni. siamo esseri quasi divini (un paio di teste di caxxo le conosco anche io). io non vi posso seguire su questi discorsi. l'essere umano per me non è questo. poi voi siete liberi di pensarla diversamente. scusatemi cerco di ritornare in topic
Citazione di: ilmaredinemo il 06 Luglio 2023, 01:04:51sono tutti dati veri. lì conoscevo per grossi capi anche io. ma questa che descrivi è l'industria della morte. c'erano già stati genocidi nei secoli passati, ma mai si arrivò ad una loro organizzazione amministrativa. tu confondi la causa con l'effetto.
Ma non penso proprio. Temo invece che tu non conosca la storia che porta a quella tragedia, che inizia in modo completamente diverso. E solo conoscendo esattamente l'iter che porta alla Shoah, ti rendi conto di come le SS siano partite dal finanziare i gruppi terroristici ebraici per farli insorgere contro il protettorato inglese di PAlestina in vista di una possibile costituzione di uno stato dove deportare il popolo diasporato al suo sterminio.
CitazioneQui secondo me ci perdiamo veramente in un bicchiere d'acqua a credere che siamo un'accozzaglia di algoritmi o dell'intelligenze artificiali. è ovvio che non lo siamo.
Non è assolutamente ovvio. E se scrivi che è ovvio, devi dimostrarlo. L'olocausto dimostra il contario.
CitazioneSiamo esseri quasi divini (un paio di teste di caxxo le conosco anche io).
Fossi in te, mi studierei un po' le guerre di qualsiasi tempo, la Sacra inquisizione, le persecuzioni di ogni secolo, la diaspora degli Armeni, il Kosovo, le crociate, Hiroshima e Nagasaky, la guerra Nippo Giapponese, il VietNam etc etc, per capire uno degli algoritmi che ti spiegano come mai gli "angeli" si trasformano in demoni: l'iteresse materiale. Esso supera sempre i bei sentimenti e la cavalleresca immagine dell'essere umano.
E tanto per buttare un po' di materiale per farti riflettere:
(https://i0.wp.com/www.veja.it/wp-content/uploads/2014/04/teste-mozzate-di-armeni.1200.jpg)
Lo vedi questo ben mucchio di teste mozzate? Beh, è una foto, quindi una roba recente, propria dell'uomo civilizzato. 1919, diaspora degli Armeni ad opera dei turchi. I turchi si divertivano così. Altro che esseri divini...
Termynator ti stai fissando con gli algoritmi. gli algoritmi li abbiamo scritti noi e ce ne serviamo. Non ho mai negato la natura bifronte dell'essere umano, che è oscillato dal male assoluto dei campi di concentramento, per poi innalzarsi al più grande traguardo tecnologico di atterrare sul nostro satellite.
secondo me non potremmo fare questo se nel nostro cervello usassimo semplicemente degli algoritmi matematici, logici e razionali. mi sembra evidente. basta guardare l'orrore della foto che mi hai mostrato.
la stessa storia della civiltà umana, e tutti gli eventi che elenchi, dimostrano che siamo esseri particolarissimi e non delle semplici funzioni di secondo grado che si studiano al liceo.
ma io lo sapevo. mi sembra di essere ritornato al 2008, quando postavi fino a prendere l'avversario per sfinimento (senza offese)
siamo uomini, nel bene e nel male, perchè abbiamo un'anima, si intendesse per questa pure la nostra psiche, che non è di certo solo razionale.
comunque, se fai delle affermazioni, per principio spetta a te l'onere della prova (mi sembra però che mi invitavi a dimostrare una mia affermazione, e questo è corretto.)
LASCIA PERDERE GLI ALGORITMI!! ::)
pensavo, che soprattutto da parte mia, fosse il caso di tornare in topic. sono troppo ignorante, non ho gli strumenti necessari per parlare di simili orrori.
tra l'altro esiste una vasta letteratura internazionale frutto del dibattito di figure professionali competenti. chi fosse interessato all'argomento dovrebbe attingere da tali fonti.
Citazione di: ilmaredinemo il 05 Luglio 2023, 16:21:48Secondo lui la verità è che la germania nazista fu travolta da una follia inspiegabile, quello che accadde era oltre-umano. e per Levi è giusto che sia inspiegabile.
Mi soffermo su questa frase per dire che non concordo con Levi. Sono dell'idea che la spiegazione vada sempre cercata, per quanto possa sembrare impossibile trovarla o per quanto questa possa fare paura. È solo riuscendo a capire le ragioni per le quali il tutto ha avuto origine che si può evitare che si ripeta.
Questo in ogni ambito delle nostre vite.
Citazione di: ilmaredinemo il 07 Luglio 2023, 19:02:17Termynator ti stai fissando con gli algoritmi. gli algoritmi li abbiamo scritti noi e ce ne serviamo.
Inizio a pensare che non sai cosa è un algoritmo. Il tema del contendere comunque è proprio se l'intelligenza umana è algoritmica come dico o è "anima" come dici te.
CitazioneNon ho mai negato la natura bifronte dell'essere umano, che è oscillato dal male assoluto dei campi di concentramento, per poi innalzarsi al più grande traguardo tecnologico di atterrare sul nostro satellite.
Cosa che non ha nulla a che vedere con il fatto che la mente umana usa algoritmi e sia in grado di crearne di nuovi.
Citazionesecondo me non potremmo fare questo se nel nostro cervello usassimo semplicemente degli algoritmi matematici, logici e razionali
Perchè non vedi le cose da un punto di vista scientifico, ma dogmatico.
Citazionemi sembra evidente.
basta guardare l'orrore della foto che mi hai mostrato.
Foto che risponde ad un preciso algoritmo:"chiunque vedrà questo scempio si cagherâ sotto e ci penserá 1000 volte prima di insorgere". La foto ti dimostra che rispondiamo ad algoritmi, non a principi divini.
Citazionela stessa storia della civiltà umana, e tutti gli eventi che elenchi, dimostrano che siamo esseri particolarissimi e non delle semplici funzioni di secondo grado che si studiano al liceo.
Nemo, non hai idea di cosa sia un algoritmo, il paragone che hai appena fatto ne è prova
Citazionema io lo sapevo. mi sembra di essere ritornato al 2008, quando postavi fino a prendere l'avversario per sfinimento (senza offese)
Io ti rispondo punto punto proprio perchè ti sto portando rispetto. Ma visto che l'algoritmo di risposta "rispetta Nemo e non lo umiliare" non ti piace e lo interpreti come il tentativo di sfinirti, passo all'algoritmo "termyna Nemo perchè si arrampica sugli specchi" + "usa le sue stesse parole":
Citazionesiamo uomini, nel bene e nel male, perchè abbiamo un'anima.
....
comunque, se fai delle affermazioni, per principio spetta a te l'onere della prova
Bravo. Ora dimostra che l'uomo ha un'anima.
Ci rivediamo fra un milione di anni (e non sarai ancora riuscito a dimostrare nulla). Buon lavoro.
Citazione di: AlterEgo il 07 Luglio 2023, 20:55:53Mi soffermo su questa frase per dire che non concordo con Levi. Sono dell'idea che la spiegazione vada sempre cercata, per quanto possa sembrare impossibile trovarla o per quanto questa possa fare paura. È solo riuscendo a capire le ragioni per le quali il tutto ha avuto origine che si può evitare che si ripeta.
Questo in ogni ambito delle nostre vite.
non concordi con Primo Levi? Levi diceva ai giovani studenti che incontrava e a cui testimoniava l'orrore dell'olocausto
che se comprendere è impossibile, conoscere è necessario
. noi non siamo dei sopravvissuti, non ci siamo stati dentro fino al collo. non possiamo capire veramente l'orrore indicibile, possiamo conoscere. possiamo studiare. ed è questo che ci può aiutare ad evitare che si ripeta l'olocausto.
(a parte la storiografia internazionale, che però come pure dimostra Levi arriva fino a un certo punto nello spiegare la shoah, perchè sempre esisterà uno scarto dove un male mai visto sulla faccia della terra ha preso forma. cosa era, non lo sò).
gli stessi sopravvissuti non vennero creduti dopo la guerra e preferirono tacere (Levi, Fiano e qualcun'altro comunque scrivevano e educavano i più giovani) iniziarono a testimoniare negli '80, '90, e tu credi che avessero anche loro tutte le risposte?
non capisco come Termynator possa parlare a queste condizioni di una mente umana che funziona per algoritmi. magari!
Citazione di: TermYnator il 07 Luglio 2023, 21:43:32Inizio a pensare che non sai cosa è un algoritmo. Il tema del contendere comunque è proprio se l'intelligenza umana è algoritmica come dico o è "anima" come dici te.Cosa che non ha nulla a che vedere con il fatto che la mente umana usa algoritmi e sia in grado di crearne di nuovi.Perchè non vedi le cose da un punto di vista scientifico, ma dogmatico.Foto che risponde ad un preciso algoritmo:"chiunque vedrà questo scempio si cagherâ sotto e ci penserá 1000 volte prima di insorgere". La foto ti dimostra che rispondiamo ad algoritmi, non a principi divini.Nemo, non hai idea di cosa sia un algoritmo, il paragone che hai appena fatto ne è provaIo ti rispondo punto punto proprio perchè ti sto portando rispetto. Ma visto che l'algoritmo di risposta "rispetta Nemo e non lo umiliare" non ti piace e lo interpreti come il tentativo di sfinirti, passo all'algoritmo "termyna Nemo perchè si arrampica sugli specchi" + "usa le sue stesse parole":Bravo. Ora dimostra che l'uomo ha un'anima.
Ci rivediamo fra un milione di anni (e non sarai ancora riuscito a dimostrare nulla). Buon lavoro.
vabbè dai voglio ammettere un pò di mie lacune. io non sò se esiste l'anima o no. Jung credeva di si e i suoi libri mi hanno influenzato. con la psicoterapia ho imparato a interpretare i miei sogni (sono messaggi che facciamo a noi stessi perchè informazioni della realtà ci sono sfuggite), le mie fantasie o visioni (sogni ad occhi aperti), il daimon, come personale vocazione, missione nella vita, pure esistono. tutte queste cose ti fanno agire nella vita e ti fanno fare le cose giuste, quindi in una certa misura sono reali.
sono l'anima? la psiche? non lo so. Come dici tu ci vogliono dieci milioni di anni per dimostrare l'esistenza dell'anima
sull'algoritmo una vaga idea me la sono fatta. Non capisco perchè tu di punto in bianco hai iniziato a credere a spada tratta che il nostro cervello è un algoritmo. ora non ti arrabbiare, ma a rigor di logica non me lo hai neache dimostrato.
perchè credo che l'uomo sia qualcosa di più di un algoritmo? per fede! mi farebbe veramente male ai sentimenti un essere umano come te lo immagini tu.
posso fare una battuta volgare? ma pure al cesso applico un algoritmo :idiot: ?
Citazione di: ilmaredinemo il 07 Luglio 2023, 22:11:29io non sò se esiste l'anima o no.
Molto bene. Quindi in assenza di prove in un senso o nell'altro, il tuo voler credere nell'anima è un atto di fede cieca. Tal posizione è consentita, ma non consente costrutti che partano dall'esistenza dell'anima. Quindi non consente di sostenere che l'hai non possa superare l'uomo, perchê costui ha un'anima.
CVD
Citazionesull'algoritmo una vaga idea me la sono fatta.
Direi un po' troppo vaga.
Qualsiasi processo decisionale logico ed illogico, risponde ad un algoritmo. Persino il gatto di Shroediger è un algoritmo. L'orbita terrestre è un algoritmo. Il fatto che ti venga fame è un algoritmo. La voglia di dolci invece che di salato è un algoritmo. Il fatto che sei triste e lo Psy cerca di
capire perchè, denota che alla base della tua tristezza c'è un algoritmo che lui cerca di comprendere per risolvere la tristezza. Tutto è algoritmo, tutto risponde ad una lagrangiana.
CitazioneNon capisco perchè tu di punto in bianco hai iniziato a credere a spada tratta che il cervello è un algoritmo. ora non ti arrabbiare, ma a rigor di logica non me lo hai neache dimostrato.
se ho sempre cercato di stabilire delle regole che consentano di sedurre,trovando una soluzione praticabile, significa che ho parzialmente decriptato l'algoritmo seduttivo. Io credo da sempre che siamo macchine estremamente raffinate.
Citazioneposso fare una battuta volgare? ma pure al cesso applico un algoritmo :idiot: ?
Prova ad esercitare la fede evitando di cagare negando l'impossibilitá di sfuggire all'algoritmo che governa il tuo ciclo digestivo. Quando scoppierai, avrai verificato l'algoritmo e sarai libero dalla fede. E dalla cacca...
spero che un pò stai scherzando, perchè io 'sta algoritmo 'mo me lo sogno pure la notte.
come sempre hai ragione tu!
CVD
io torno a scrivere tra un paio di mesi è stato un piacere di pazzi!
Citazione di: ilmaredinemo il 07 Luglio 2023, 21:50:23se comprendere è impossibile, conoscere è necessario
Riporto la frase di Levi, con queste considerazioni: conoscere significa sapere cosa è successo, comprendere vuol dire capire perché è successo.
Se fino ad ora non si è riusciti a capire perché è successo il tutto non significa che non si potrà mai capire. Bisogna continuare a cercare. Quando si riuscirà a comprendere si potrà anche evitare che il tutto accada di nuovo
Citazione di: ilmaredinemo il 07 Luglio 2023, 22:40:44io torno a scrivere tra un paio di mesi è stato un piacere di pazzi!
Ma no, continua a scrivere senza fermarti. Però soffermati maggiormente sul riflettere ai rapporti causa effetto, che sono a tutti gli effetti l'origine degli algoritmi con i quali noi rispondiamo agli stimoli esterni.
A differenza delle equazioni di secondo grado a cui li hai paragonati, gli algoritmi non sono necessariamente deterministici come una equazione. Esiste ad esempio la possibilitá di inserire condizioni che modificano il flusso logico dell'algoritmo, che di fatto è un programma.
Prendi ad esempio un bambino appena nato. È a tutti gli effetti un essere umano, ma non si comporta in modo piú umano di un cucciolo di cane della stessa età. Perchè?
Perchè il suo programma, ovvero la somma degli algoritmi che usa per interagire con il mondo, è semplicissimo ed è quello che riceve "di fabbrica" ovvero con i geni.
A pochi giorni infatti, il bimbo non sa nulla. Ma quando sente l'odore della tetta e vede il capezzolo, se ha fame si attacca e mangia. Se non ha fame non si attacca.
L'algoritmo è elementare:
Se fame è vero, cerca la tetta.
Se non trovi la tetta piangi.
Se il sensore nel culetto da bruciore, piangi. Altrimenti dormi.
Tradotto in cicli logici, abbiamo delle variabili sensoriali (ad esempio fame o "vedo il capezzolo") che possono avere valori positivi o nulli.
Tale comportamento è un tipico esempio di istruzioni condizionali, che in un linguaggio semplice come il basic, si esprime con il seguente algoritmo:
P
Public sub Sopravvivi
If fame then
If Cercatetta then
Ciuccia
Else
Strilla_e_Piangi
End of
Elseif bruciaculo then
Piangi
Else
Dormi
End if
End sub
Public function Cercatetta
If (Istruzioni) then
Cercatetta=true
Else
Cercatetta=false
End if
End function
Beh, posso complicare l'algoritmo a piacere, arrivando progressivamente a simulare qualsiasi reazione del bambino. Ma il vero salto lo fai con le celle neurali, che consentono alla macchina di aggiungere da sola nuovi algoritmi, sostituendosi al programmatore e riprogrammando se stessa. Ecco perchè Elon Musk ha detto che L'AI è pericolosa: in una frazione di secondo può diventare talmente piú intelligente di l'ha creata da creare algoritmi che il creatore non riuscirebbe a capire.
Esattamente come una mantide religiosa che ti osserva, non è in grado di capire quello che pensi tu osservandola.
Citazione di: AlterEgo il 08 Luglio 2023, 02:46:20Riporto la frase di Levi, con queste considerazioni: conoscere significa sapere cosa è successo, comprendere vuol dire capire perché è successo.
Se fino ad ora non si è riusciti a capire perché è successo il tutto non significa che non si potrà mai capire. Bisogna continuare a cercare. Quando si riuscirà a comprendere si potrà anche evitare che il tutto accada di nuovo
penso che Levi si riferisse al fatto che noi non siamo stati internati e non siamo sopravvissuti allo sterminio, perciò per noi comprendere un simile orrore è impossibile, ma possiamo conoscere e impedire che accada di nuovo. devi ragionare così