Confidential: "Corriamo al Patata Shop"

Aperto da Lupo, 18 Gennaio 2013, 13:24:57

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Lupo

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#15
Non è stato il rammarico del bacio in una determinata età: ho menzionato questo particolare solo per mettere in evidenza come, una persona che tanto ci tenesse alle piccole cose, di colpo stesse andando dalle pu**ane senza rendersene conto. Davvero non riesco a realizzare come sia stato possibile, quello che è successo stanotte. Nè come faccia a vivere ancora in queste condizioni.
Ultima modifica: 23 Gennaio 2013, 11:57:29 di Lupo

Mr Lux

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Citazione di: Lupo il 23 Gennaio 2013, 11:55:11
Non è stato il rammarico del bacio in una determinata età: ho menzionato questo particolare solo per mettere in evidenza come, una persona che tanto ci tenesse alle piccole cose, di colpo stesse andando dalle pu**ane senza rendersene conto. Davvero non riesco a realizzare come sia stato possibile, quello che è successo stanotte. Nè come faccia a vivere ancora in queste condizioni.
altra piccola confidenza pubblica: anche io in passato pensai di andarci ma non l'ho fatto, piuttosto mi sono rimboccato le maniche e ho lavorato duro per migliorare la situazione.
Alla fine pensa questo, stavi per andarci ma non ci sei andato, cosa ti ha fatto cambiare idea? per caso la volontà di diventare una persona migliore? la volontà di non essere un fallito? Direi che i presupposti per cambiare in meglio ci sono tutti, sta a te ora utilizzare questa esperienza come trampolino di lancio verso qualcosa di più  :)
"Sii sempre come il mare che, infrangendosi contro gli scogli, trova sempre la forza di riprovarci" (Jim Morrison)
"Non avere paura di cadere nel fosso, piuttosto cadi, rialzati e ricorda dove era situato, eviterai di cascarci nuovamente"
"Le esperienze ci fortificano"-"Il Tempismo è fondamentale in seduzione"-""La conoscenza genera conoscenza""
"Non si nasce seduttori, lo si diventa attraversando la pioggia, la sabbia e il sudore"
:knuppel: NON provare a fare il falegname sul MIO avatar :knuppel:

Blixa

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Vi amo

Lupo

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#18
Citazione di: Mr Lux il 23 Gennaio 2013, 12:00:25
Alla fine pensa questo, stavi per andarci ma non ci sei andato, cosa ti ha fatto cambiare idea? per caso la volontà di diventare una persona migliore? la volontà di non essere un fallito?
No. Il fatto che mentre proseguivo, ho collegato il trovarmi su quella strada al fatto che su quella strada stavo per morirci... come se non sarei dovuto essere lì.
Ultima modifica: 23 Gennaio 2013, 12:31:34 di Lupo

Dylan

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era meglio se andavi a troie, almeno ti sfogavi

hartrock

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Forza amico, è soltanto un momento, anche io a volte penso che nella mia vita non ho combinato un caxxo e inizio a piangere come un cretino!

Vedrai che una volta approcciata la prima ragazza e una volta raggiunto un minimo di risultato vedrai che ti sentirai un Dio!
Sei nella classica situazione di non riuscire ad applicare la teoria che hai imparato.. Ma non ti abbattere! Gli ostacoli sono fatti apposta per dimostrare a te stesso che puoi superarli!

"Le fiabe non insegnano ai bambini che i draghi esistono, loro lo sanno già che esistono. Le fiabe insegnano ai bambini che i draghi si possono sconfiggere."


..Perchè è in questo tuo vagare, che risposte troverai..

Lupo

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#21
Dopo aver assiduamente spaccato i maroni su questo forum per un mese intero, sono sparito di colpo per alcune settimane. Non vi interessa sapere cosa ho fatto? Ve lo dico lo stesso: ho studiato, ho preso un meritato 25 ad un esame ripetuto quattro volte causa "prof testa di minchia", ho stretto la mano a Severgnini, ho portato a casa un suo libro autografato, ho fatto pace con un'amica, ho ridotto le pippe, ho perso un chilo, faccio le ore piccole, e di conseguenza aspetto che un noto personaggio italiano mi restituisca le ore di sonno invece dell'IMU (vi prego, non censuratemela :D)...
Alcune cose più di rilievo ci sono: per esempio, sto utilizzando le cose lette dal TermY per fare chiacchiere interessanti con altri. Non è solo un metodo, è anche una ricca fonte di argomenti di conversazione. E mi sta educando alla razionalità. Inizio ad acquisire il suo modo di ragionare e lo applico a qualunque cosa mi capiti a tiro. Alla fin dei conti, io credo di essere un hiporazionale, ovvero un soggetto che ragiona per immagini e sensazioni, ma alla fine traduce comunque . Non mi fisso troppo su questo, però. Perchè sapete una cosa? Ragionare così mi piace da morire! È semplicemente fantastico, si riesce ad arrivare alla radice delle cose senza passare per deboli dogmi del caxxo!
E le cose belle in tutto questo sono tante:

- è bello perchè è TermY, e su questo non ci piove 8)
- è bello vedere che si è capaci di ragionare in maniera molto diversa e più dinamica, mettendo in piedi discussioni interessanti e proficue. Riesco proprio a sentire quanto lavora il mio cervello, ma soprattutto quanto lavora diversamente da prima, in modo più efficiente... e se ne appaga
- si riesce mostrare di essere persone che vanno contro il sistema MA senza passare per ribelli senza causa che in realtà ce l'hanno solo con se stessi
- è bello perchè fa presa sulle donne
- è bello perchè le tue argomentazioni logiche non riesce mai a contestarle nessuno, e quindi si ha sempre ragione :lol:

Vi riporto un mio commento aperto sotto un mio stato facebook questa sera. Lo stato diceva: "Qualcuno mi dica a cosa serve il matrimonio".
CitazioneAllora eccomi, con questo commento cercherò di rispondere un po' a tutti. Tutti quelli che avranno la pazienza di leggere.
Partiamo da una cosa fondamentale: il mio stato provocatorio non è volto ad insinuare che il matrimonio non abbia senso, anzi.
Detto questo, vado a sbriciolare l'assunto di **MARIO** quando dice "Per questo si pongono delle catene legali al matrimonio, per marchiare una persona e renderla un oggetto di proprietà". In realtà, il matrimonio con le sue catene legali non marchia un bel niente nè ti rende devoto ad un altrettanto bel niente. Nè tantomeno l'altra persona diventa una tua proprietà: se la tua donna vuole trombarsi l'idraulico nerboruto, può farlo benissimo, e l'unico limite a questa possibilità è la sua volontà, non il matrimonio o le catene legali. Il resto del tuo commento non l'ho capito O.O
Quanto a **GIOVANNA**, la tua è una questione di credenze personali e quindi posso anche accettarla, ma chiariscimi una cosa: per rendere l'unione eterna davanti a Dio, hai bisogno di un sacerdote, e tu dici di non credere nè nel matrimonio legale nè in quello davanti all'istituzione della chiesa...non mi è quindi chiaro cos'è per te un'unione davanti a Dio, e come può avvenire. Comunque, teniamo conto di un dato di fatto: che il potere del sacerdote di unire le persone davanti a Dio, glielo affibbiamo noi, perchè accettiamo che sia così. Ma oggettivamente parlando, non ce l'ha. Nessuno ce l'ha. Anche per questo non ho capito come ci si unisce davanti a Dio secondo te.
Ma passiamo al fulcro della questione che il mio omonimo ha inconsapevolmente messo in evidenza: scherzosamente, lui dice che il matrimonio è importante perchè in sostanza gli permette di lavorare e di avere un'entrata economica facendo il fotografo. Vi ricordate cosa ho detto all'inizio di questo commento? Che il mio stato non conteneva elementi che insinuassero l'inutilità del matrimonio... anche se qualcuno questo miraggio lo ha avuto. Io intendevo proprio il concetto espresso dal mio omonimo: il matrimonio un senso ce l'ha, ed è quello di creare professioni dal nulla o di dare maggior possibilità di lavoro a quelle che esistono già, e dare quindi vita ad un colossale giro d'affari che senza matrimonio non potrebbe originarsi. Ed è facilissimo dimostrarlo: la figura del fotografo continuerebbe ad esistere anche se il matrimonio non ci fosse; un atelier di abiti da sposa, senza l'invenzione del matrimonio non avrebbe senso di esistere: sarebbe come creare un'impresa che vende aria.
Dal lato legale, il matrimonio assolve ugualmente a fini di natura esclusivamente economica. E per sfruttare ancora di più la situazione, hanno inventato il divorzio, altra istituzione senza senso (perchè creare il matrimonio e poi il suo contrario? Facevi prima a non inventare nè l'uno nè l'altro... se lo hai fatto, è perchè sei sicuro del tuo tornaconto), che ha come scopo la prosecuzione del giro d'affari generato dal matrimonio, ovvero pagare gli alimenti al coniuge e agli avvocati. Voglio farvi osservare una cosa: avete mai notato la somiglianza tra le parole "matrimonio" e "patrimonio"? Il matrimonio è una cosa esclusivamente economica: non a caso, un tempo la donna stava in casa mantenuta dal marito. A quei tempi il matrimonio poteva servire alla donna, alla quale veniva impedito di costruirsi un futuro e quindi trovava nel matrimonio la sicurezza di non cadere in miseria: non era certo un bel ragionamento, perchè sarebbe stato meglio darle i mezzi per crearsi un futuro... ma almeno il matrimonio aveva un minimo senso di esistere. Ma oggi, la donna può realizzarsi come meglio crede e arrivare davvero dovunque nella società (vedi quella deficiente della d'Urso). Quindi il matrimonio non serve proprio a niente in termini di vincoli o certificazioni. Serve solo a far lucrare gli altri.
Con le ragazze riesco ad essere un po' più figlio di pu**ana, nel senso che trovo il coraggio di osare, di provocarle un po' sessualmente. E vedo che ci stanno, ridono. In particolare, c'è una LTR dell'università, la quale so per certo che è molto presa psicologicamente da me. Ci parliamo spesso e ci stiamo simpatici: la conosco da un anno... ma era fidanzata all'epoca. Quando poi si sono lasciati, ha continuato a desiderare il montone perduto (è una RMP a tutti gli effetti). Ora sembra aver superato questa fase: risponde meglio alle mie allusioni sessuali e anzi controbatte provocandomi a sua volta. Ora: è successo che l'altro giorno abbiamo preso a risentirci, le ho fatto intendere di volerla... e qualche giorno dopo, mi ha incontrato in facoltà cambiato da così :down: a così :up:
Abbiamo chiacchierato cinque minuti, scherzando, ma il momento più bello è stato quando se n'è andata: c'è stato uno strano passaggio in cui, dopo esserci salutati con i baci sulle guance, si è girata di spalle per andare verso la porta, e poi si è girata di nuovo verso di me, e mi ha sorriso con un'espressione meravigliosa che... oddio non so dirvi cosa fosse. Era raggiante. Le brillavano gli occhi letteralmente O.O mai vista una cosa del genere.
Io non mi faccio illusioni perchè so che il conoscersi da un anno è un handicap praticamente insormontabile. Però, questo avvenimento mi ha colpito. Boh, vedremo: se son fiori fioriranno, e se son cachi... :lol:
Di che altro parlo? Ah sì, di una tipa che penso abbia voglia di darmela, ma conoscendola meglio... già prima non è che mi piacesse tantissimo: ho deciso di tentare una manovra marpionica giusto per far pratica senza essere molto selettivo. Ma adesso mi rompe le palle, nel senso che nei messaggi esprime sempre un certo nervosismo, una certa asprezza... non è una che ti inonda con i suoi problemi e si lamenta di tutto, ma è un po' una leggera lagna continua... è insofferente. Quindi mi sa che se non concludo in tempi brevi, la scarico.
Tutto ciò che ho letto stando qui, pian piano si sta sedimentando, e anche se ancora non ha dato i suoi frutti, la mia psiche sta cambiando. E questo spesso porta nuove idee e nuovi punti di vista. Sto annotando tutto quanto in un documento, sotto il nome di "Marpionometria": non so cosa ne uscirà fuori, anche se una mezza idea ce l'ho... ma non un metodo. Come posso scrivere un metodo io che ancora devo impararne uno? Scrivo perchè è l'unico modo che mi fa apprendere davvero... quindi, al solo scopo di giungere al Patata Shop, farò un eccezione al fatto di non scrivere più, e proseguirò i miei studi marpionometrici scrivendo: in questo modo formerò un mio pensiero e perverrò a delle conclusioni, e infine troverò me stesso.
Per il momento, la Marpionometria non la pubblico... tra un paio di mesi, potrei trovarla una cagata pazzesca :lol: Chissà... sperando solo che qualche st*onzo speculatore fantomatico GURU non mi copi il termine, nel qual caso farò di tutto per punirlo con una strizzata di palle. Tanto questo post fa fede.
Bene, mi andava di condividere questa cosuccia con voi.
Che c'entra tutto questo con il titolo del post? Che ho perso il vizio di farmi le pippe, ma sono dettagli :lol: scherzi a parte, non sto avendo crisi, non sto rimuginando, ho fiducia nel futuro, iniziano a piacermi cose che prima detestavo (per esempio la politica), sento di riuscire a ragionare in maniera diversa, più razionale, sento di essere più padrone della mia vita. Sto cambiando. Ed è bellissimo.

Lupo
Ultima modifica: 09 Febbraio 2013, 00:53:36 di Lupo

hartrock

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#22
Citazione di: Lupo il 09 Febbraio 2013, 00:34:42
Che ho perso il vizio di farmi le pippe

Un consiglio spassionato! Mai smettere! Io non ho mai smesso, pensa che tante volte dopo averlo fatto tre volte con la mia ragazza, dopo una giornata fantastica passata insieme a lei, tornavo a casa e... Beh si è capito.
E poi tieni a freno il testosterone, se ti togli il vizio sarai un allupato con lo sguardo famelico e la prima volta che dovrai fare sesso con una:

-Durerai dai 4 ai 5 secondi
-La inonderai in una maniera mostruosa del tuo caldo seme (e non è una bella cosa macchiare i vestiti.. Edit. Ah no cavolo forse userai i preservativi [Io li ho usati tre volte in vita mia. Forse ho l'aids. Non voglio fare le analisi :D ])

Una volta ci ho provato, la mia ragazza ha detto: "ma dai, cioè stai con me e ti masturbi?"
Io non l'ho fatto per una settimana..
Risultato?
Quando abbiamo fatto sesso la volta dopo (ovvero 5 volte, perchè avevo gli arretrati da recuperare), e dopo essere andata a casa con le gambe storte, mi ha detto che se non mi masturbo mi lascia. Valle a capire le donne.
Sciocchezze a parte, sono contento che tu stia trovando una tua dimensione, vedrai che i risultati non tarderanno ad arrivare!
Vado a farmi un giro su youporn se no domani sera parte l'inondazione ;)
Ultima modifica: 09 Febbraio 2013, 02:07:13 di hartrock
..Perchè è in questo tuo vagare, che risposte troverai..

Lupo

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#23
Non faccio in tempo a scrivere un post positivo, che già le cose iniziano ad incrinarsi. Mi sa che porta sfiga :buck:
Oggi voglio parlarvi di un problema tanto marginale quanto fastidioso, ovvero mia madre. Ho risolto il problema del mio conflitto interiore con la mia figura materna, cosa che mi portava ad un rapporto controverso con le donne che a volte rasentava la misoginia, come una volta ho scritto. Bene, il modo di fare di mia madre durante il periodo del mestruo, fa risalire questo problema dai meandri della mente.
È un giorno e mezzo che va avanti questa storia, e sto vivendo nel rancore, nella tensione... e tutto questo mi fa male. Lo sento, mi consuma dentro. Eppure quando sbraita proprio non ce la faccio a non provare odio, voglia di spaccare qualcosa per farla stare zitta con le sue st*onzate che servono solo a scaricare la sua frustrazione su di me! Non ne posso più, caxxo. Quando ha il mestruo arriva persino ad incazzarsi per come tengo i manici di una busta. Roba da manicomio, non sto scherzando. È prepotente e non sa fare altro che gridare.
Questa volta, sono riuscito a farle fare il primo monologo della sua vita nei miei confronti: parlava parlava parlava, faceva le domande e si dava le risposte da sola... e io tacevo, mostrando quiete. Tradotto, la prendevo molto alla cogliona. Dopo mezz'ora ha smesso, e le statistiche sono le seguenti:

- 95% del tempo: parlava lei
- 5% del tempo: mugolavo io

Mi sento soddisfatto, perchè questo tipo di discussioni finivano sempre con una gara a chi gridava più forte soggiogando fisicamente l'altro. Il peggio è iniziato quando se n'è andata: sono entrato in uno stato di rancore e rabbia repressa che non mi merito. E non me lo merito perchè stavo guardendo!!! E tutto per colpa sua!!!!!!
Perchè quando succedono queste cose, io regredisco: sento proprio che inizia ad annullarsi tutto il lavoro fatto.
Non so come fare: la soluzione che avevo trovato, era passare più tempo possibile fuori di casa non appena avevo il sentore che il ciclo fosse alle porte. Porto persino il suo calendario mestruale a questo scopo, anche se dovete ammettere che non è possibile vivere tenendo il conto dei giorni di mestruo della propria madre... ma a cosa mi sono ridotto.
Per di più, in questo periodo non ho lezione all'università ma è periodo di esami, e lei lo sa: quindi non ho la scusa di stare fuori di casa tutto il giorno, e per di più, essendo periodo di esami, se lo faccio si incazza perchè dice che non studio.
Non so come fare: vorrei mandarla affanculo e andare ad abitare da solo, ma non ci sono nè i soldi nè un lavoro che mi permetta di farlo (e dire che un mese fa ho consumato mezza risma di fogli in CV). E mio padre non mi aiuterebbe. Come posso risolvere secondo voi? Sono stanco di fare come il gambero per colpa sua, non fa altro che farmi regredire. È una zavorra.
Avete mai visto cosa succede quando le unghie di un gatto sfiorano il maglione? Si impigliano in maniera millimetrica ad ogni singolo pelo. Mia madre fa la stessa cosa: cerco di scrollarmi di dosso il mio passato e il rancore, ma lei trova sempre il modo di farmeli restare impigliati nel maglione in un modo o nell'altro. Sono stanco della sua presenza: io riempio il secchio e lei me lo rovescia, continuamente. E se glielo spiego, per lei sono tutte scuse.
A volte mi dice: "non mi piace come stai diventando, da quando leggi quelle cose che non mi vuoi far vedere (ovvero le stampe del TermY) stai diventando malato". E a volte pretende anche di sapere cosa siano queste carte, ma io lo difenderò con i denti questo segreto, perchè è una cosa mia personale, MIA SOLTANTO VAFFANCULO!!!
Lo so cosa state pensando, che questo post si può riassumere con due parole "condizionamento sociale". So bene che mia madre sta tentando di farmi tornare al mio posto ma io non sono abbastanza forte mentalmente nè economicamente per sbattermene i coglioni. E regredisco senza volerlo, cedo, perchè dipendo interamente da lei. I suoi sono ricatti morali, e usa lo strumento del terrore per prospettarmi un futuro nero se la tradisco ecc ecc... so bene che questo comportamento è quello di un cane che abbaia ma non morde... eppure è più forte di me: io di fronte alla sua doppia personalità, ora buona e premurosa ora cattiva, non so che fare. A volte arrivo ad augurarmi che muoia cadendo dalle scale, o di ricevere una telefonata che mi dice che è morta in un incidente... mi sembra l'unica soluzione per uscire da un vicolo cieco. Ma è possibile che un figlio debba arrivare a fare certi pensieri?
Mi fa piangere questa cosa, non so come fare... lei non capisce. Credetemi, NON CAPISCE. E quando provo a spiegarle le mie ragioni, la risposta è sempre la stessa "non me ne frega un caxxo, sono solo scuse".

Lupo
Ultima modifica: 11 Febbraio 2013, 21:24:32 di Lupo

travis

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Leggo sempre con molto interesse i tuoi post perchè spesso e volentieri mi ci vedo riflesso. Purtroppo non ho il tempo e le energie in questo periodo di articolare un pensiero profondo quanto quello che mi sguscia dentro da quando ho cominciato a frequentare il forum ad oggi.
DIrò solo questo: ho vissuto il tuo stesso problema, il tuo stesso condizionamento sociale (familiare) stretto e pressante e devo dire che le cose sono migliorate solo quando me ne sono andato di casa (grazie all'università). Mi ha stupito il commento di mio padre l'ultima volta che mi ha visto: "Sembra che ti trovi proprio bene a Torino, mi pare che ti stai creando una vita come un vero "scapolo" e non l'avrei detto, non così rapidamente". Ecco la fine del mio condizionamento. Grazie a questa relativamente nuova condizione sono migliorato esponenzialmente (molto lo devo al forum). Il punto è: senza condizionamenti sei libero di plasmarti, con i condizionamenti puoi plasmarti ma fai sempre un lavoro a metà. Costruisci un castello di sabbia che si asciuga e crolla prima che arrivi a fare le guglie della torre. Per quanto possibile, quindi, liberati di questo vincolo (esci dalla zona comfort) per quanto duro e faticoso possa essere, vedrai che non te ne pentirai.

P.S per l'appunto, concordo con  hartrock, mai smettere ;)

Lupo

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#25
Citazione di: travis il 11 Febbraio 2013, 21:33:57
Leggo sempre con molto interesse i tuoi post perchè spesso e volentieri mi ci vedo riflesso. Purtroppo non ho il tempo e le energie in questo periodo di articolare un pensiero profondo quanto quello che mi sguscia dentro da quando ho cominciato a frequentare il forum ad oggi.
DIrò solo questo: ho vissuto il tuo stesso problema, il tuo stesso condizionamento sociale (familiare) stretto e pressante e devo dire che le cose sono migliorate solo quando me ne sono andato di casa (grazie all'università). Mi ha stupito il commento di mio padre l'ultima volta che mi ha visto: "Sembra che ti trovi proprio bene a Torino, mi pare che ti stai creando una vita come un vero "scapolo" e non l'avrei detto, non così rapidamente". Ecco la fine del mio condizionamento. Grazie a questa relativamente nuova condizione sono migliorato esponenzialmente (molto lo devo al forum). Il punto è: senza condizionamenti sei libero di plasmarti, con i condizionamenti puoi plasmarti ma fai sempre un lavoro a metà. Costruisci un castello di sabbia che si asciuga e crolla prima che arrivi a fare le guglie della torre. Per quanto possibile, quindi, liberati di questo vincolo (esci dalla zona comfort) per quanto duro e faticoso possa essere, vedrai che non te ne pentirai.

P.S per l'appunto, concordo con  hartrock, mai smettere ;)
Il problema è che io non ho modo di sbarazzarmene. Sembra che io sia condannato a fare eternamente lavori a metà, ed è questo che spesso mi porta a scoppiare in lacrime dalla disperazione. È sfibrante.
Ultima modifica: 11 Febbraio 2013, 21:53:05 di Lupo

Lupo

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#26
Passato da -23 a -21 chili con la dieta epicurea, ma ho paura per domani... :buck:
Se riesco nel mio intento fino alla fine, spiegherò a tutti in cosa consiste e come ho fatto.
L'altra sera sono andato in un locale, e me la sono sentita di fottere: era perfetto per rimorchiare e l'ho sempre avuto sotto casa. Nel letto, la sera, ho iniziato a pensare a cosa avrei potuto fare in quel locale se soltanto avessi avuto il fisico che sogno da mesi e che sto cercando di avere.
Non voglio essere un adone, ma quel tanto che basta per andare da una donna dando per scontata la mia immagine estetica, perchè mi condiziona terribilmente: non mi fa osare, non mi lascia divertire, mi dice in continuazione "non puoi permetterti di comportarti così". Vaffanculo. La metterò a tacere.
Ultima modifica: 26 Febbraio 2013, 23:17:56 di Lupo

Shark72

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Lupo, 21 chili di sovrappeso sono tanti, non è un problema risolvibile con metodi fai da te. Devi affidarti a un dietologo, che valuti aspetti come la composizione corporea (impedenziometria, pliche cutanee, livelli ematici di ormoni della tiroide, glicemia, trigliceridi, colesterolo, ecc.) ,e parallelamente, svolgere attività fisica in palestra, altrimenti ogni tentativo è destinato a fallire miseramente.

"Il tuo è un gioco molto politico" - Athos
"Non hai letto il MM? Allora devi essere espulso dal gioco !" - Neo1987
"L' assaporatore ufficiale dell' AdM - TermYnator
"Non è il massimo?E che ti frega, se ti attizza vacci uguale! Piuttosto che niente, meglio piuttosto" - Athos
"Quando fai l' espressione giusta, sei quasi fico" - TermYnator
"Ty delaesh bisnes" - HB insegnante di russo
"Meglio una russa bona, che un' italiana cessa"  - TermYnator
"Sergente Hartman della Fregna" - Azimut, già Expeausition

Lupo

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Sì è vero, ma è già tanto che ho trovato i soldi per la palestra, non posso permettermi anche un dietologo.
E poi io non ho nessun problema: mi attacco al cibo per noia e frustrazione... conscio di ciò, mi regolo di conseguenza: da quando è ricominciata l'università sto tutto il tempo fuori casa, perchè così mi costringo a mangiare il giusto e a non andare sempre in frigorifero per noia.
Questa dieta l'ho scoperta per caso in estate (l'ho "inventata" io), e l'ho già sperimentata: non ti neghi nulla, mangi di tutto in porzioni assolutamente normali, e funziona. Pensa che persi 8 chili... poi andai a stare una settimana da mia nonna, e lì ho ripreso tutto. Ma si sa cosa succede andando dalle nonne. Se non lo avessi fatto, oggi sarei già sulla strada per diventare un adone. La frustrazione per questa cosa mi ha fatto passare la voglia di impegnarmici nuovamente, ma ora è ritornata e sono contento dei risultati.
E ovviamente è affiancata da un po' di attività fisica ;)

travis

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Parlo per esperienza diretta. Un mio amico l'anno scorso passò da 85 kg a 63 nel giro di 4 mesi. Mangiando poco o nulla e correndo molto (fino a 30km per volta che in 4 mesi sono una cosa fuori dal comune). Il risultato fu che alla fine del "trattamento" si ritrovò sì magro, ma un "falso magro", come si dice. La pelle non aveva avuto il tempo di adattarsi alla massa contenuta, ricadendo e creando smagliature. Il fisico fortemente debilitato era puro e semplice corpo di pelle e poco grasso rimasto, muscoli zero. Una buona idea sarebbe quella di aumentare in primis la massa muscolare (così da favorire il consumo calorico) aumentando di fatto il metabolismo basale e da lì attraverso una dieta mirata, gestire la minor assunzione di carboidrati e grassi possibile. Attivando poi un processo di allenamento aerobico ridurre al minimo le riserve in sovrappiù e ottenere così un bel fisico magro e asciutto, ma ben strutturato a livello muscolare. Non sono un dietologo ma sono 7 anni che vado in palestra e sebbene sia giovane ho visto un sacco di ragazzi perdere le speranze o la fiducia o la ciccia in modo repentino. Dopo l'iniziale boom di iperallenamento il corpo entra in "autoprotezione" e limita le attività periferiche. Purtroppo non esistono scappatoie: un fisico mal costruito negli anni fa rimodellato con lo stesso tempo se non si ricorre a trattamenti drastici che come avrete capito aborro completamente. Ovviamente con il tempo i risultati arrivano e sono tanto sudati quanto duraturi. Penso che volere bene al proprio corpo sia il punto di partenza e di arrivo di una vita sana e equilibrata, soprattutto per un seduttore. ;)