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TermYdelirio 18) Fé minus

Aperto da TermYnator, 23 Giugno 2010, 13:01:29

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TermYnator

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Salve Marpions.
Recenti discussioni in questa terra consacrata attuate at opera di infedeli, mi hanno indotto a produrre un novello TermYdelirio. Il tema è la femina.

Le aspirazioni delle femine
Qualche tempo fa, scrissi introducendo il TermYpensiero questo post:
http://seduzioneitaliana.com/forum/generale/termypensiero-3-luomo/
con il quale evidenziavo le differenze fra uomo e donna. La lettura di quel post, e del TermYdelirio sulla donna, dovrebbero aver gia chiarito quali siano le aspirazioni delle donne. Ma mi sembra che i riassunti paghino ultimamente, quindi riassumo me stesso.
Le donne vogliono il massimo a prescindere da quello che effettivamente è il loro valore.
Certo, non essendo stupide, si rendono perfettamente conto che cedendo ad un maschio di valore enormemente superiore corrano il rischio di essere sedotte ed abbandonate.  In un contesto evolutivo, questo implica uno sforzo tremendo per allevare la prole. Ma in una ottica evolutiva, comunque hanno un vantaggio enorme: quello di unire il proprio pool genetico ad un pool che consente ai loro geni di essere difesi da un essere (il figlio) che possiede una marcia in più.
Le femine quindi, tenderanno a scegliersi il miglior provider sul mercato, ma non disdegneranno il supermaschio per una notte.

Inibire il maschio come garanzia dagli abbagli
Cosa succederebbe se tutti i maschi cominciassero a "rubare", andando in palestra ( e quindi simulando un genotipo da supermaschio), studiando comunicazione, e allenandosi alla reattività?
L'esito di questa rivoluzione sarebbe una confusione delle femine, che non saprebbero più distinguere un supermaschio da un maschio comune o da una mezzasega.
Per quanto scritto in precedenza, tenderebbero a darsi per una notte, ma il vantaggio evolutivo verrebbe a mancare: la donna quindi si darebbe inutilmente.
il maschio va quindi inibito nella crescita, va frustrao per principio, in modo che solo quelli effettivamente dotati di caratteristiche superiori possano emergere chiaramente.
Inibire i maschi con l'educazione, è quindi un vantaggio evolutivo per le femine, e per la specie in genere, visto che sono le femine a partorire nuovi maschi e nuove femine.

Il compito delle madri nei confronti dei figli maschi e delle figlie femine
Per quanto detto, l'educazione della prole subisce un netto dimorfismo: istigare il maschio al rispetto della femina mortodipippinzandolo ed istruendolo al dovere, e istigare la femina a tenersela in modo che solo i maschi che si sono resi indipendenti da condizionamenti vadano a chiedergliela spudoratamente.
In questo modo, i supermaschi si riprodurranno molto di più, mentre i maschi ordinari si legheranno ad eternum ad una sola femina accudendo lei, e l'eventuale prole illegittima dei supermaschi.
Il condizionamento genetico, è quindi tramandato anche sul piano culturale.

La società cattolica, il feminismo e l'eguaglianza.
La società cattolica perpetua il meccanismo con le sue leggi: il peccato e la conseguente punizione, sono mirati a tenere a bada i maschi medi, in modo che non possano diffondere il loro seme se non all'interno della coppia.
Va da se che i supermaschi, indipendenti per natura, se ne sbattano e continuino imperterriti a fecondare femine altrui.
Il feminismo, vede il maschio come oppressore e stupratore mentale e fisico. Obiettivo del feminismo, celebrato con feste della stessa natura della "giornata mondiale del Panda", e con leggi tanto protezionistiche quanto ridicole (leggi quote rosa), è l'imposizione culturale che le femine siano eguali agli uomini e viceversa.
Uno dei capisaldi della "liberazione" della femina, è la cultura della libertà sessuale.
Cultura che però, cozza con la genetica: basti pensare alla rapidità con cui avvenivano i contatti fra gay maschi prima della comparizione dell'aids, comparandola con la lentezza del corteggiamento che avviene con le "femine liberate": minuti contro ore o giorni. Non siamo eguali, e non lo saremo mai.
Il feminismo è quindi un movimento basato su presupposti mendaci, e riveste a livello di costumi sessuali la stessa valenza scientifica del razzismo germanico che ha portato al nazismo.

Essere maschio
Essere maschio, è quindi un peso enorme. Non dobbiamo combattere solo contro la natura ed i maschi più forti, ma contro una matrice culturale che tende ad aplificare il divario fra maschi forti e maschi deboli.
Giunti a questo punto, non solo è un obbligo morale migliorare se stessi nella misura più ampia possibile, ma diventa anche lecito barare: ovvero accamparsi meriti che non si possiedono completamente.
Per farlo, c'è un solo modo: tirare fuori i coglioni, e prendere il mondo a morsi.
E se qualcuno ti pesta un piede, strappagli la gamba in modo che non possa rifarlo.
E questo quello che ci viene chiesto.

T
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Naddolo

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Tutto fottutamente vero, tutto fottutamente giusto!

Una sola domanda: se un maschio riesce a rubare, a simulare tutte quelle caratteristiche ormai note che risultano vincenti a livello evolutivo, non si potrebbe pensare che ce le abbia?
Voglio dire, se sei in un campo di battaglia, e riesci a comportarti da uomo coraggioso, non sei, in fin dei conti, un uomo coraggioso a tutti gli effetti?

Se io ho la costanza di farmi un fisico scultoreo, di applicarmi nella comunicazione, di di migliorarmi costantemente in tutti i campi, non può forse voler dire che, di base, ho comunque delle grosse qualità, se non altro intese in senso di convinzione nei propri mezzi, caparbietà, intelligenza (si, che capire dove e come migliorare è sinonimo sicuramente di intelligenza); non sono forse già queste qualità vincenti?

Grazie mille per il post! +1

Kant

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Molto interessante il collegamento tra biologia e cultura.
L'idea che ci siano stretti legami tra le due mi è sempre apparsa plausibile, se non altro perchè la seconda è figlia della prima.
Quindi un educazione culturale che tende alla difesa della selezione naturale.
Quindi una programmazione inconscia dell'essere umano tesa alla protezione del miglioramento genetico, reprimendo i maschi ( in generale ) per far esser sicuri che coloro che bypassano la matrice (e si riproducano di più) siano effettivamente validi.
D'altra parte il mondo è fatto così veramente. Ci sono uomini che scopano molto e uomini che stanno con la stessa donna per una vita.
E' una argomentazione che cercavo ma non sapevo di cercare.

+1 sentito.

blackhat

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Citazione di: TermYnator il 23 Giugno 2010, 13:01:29
La società cattolica perpetua il meccanismo con le sue leggi: il peccato e la conseguente punizione, sono mirati a tenere a bada i maschi medi, in modo che non possano diffondere il loro seme se non all'interno della coppia.

Usassero solo il peccato come leva per inibire i maschi, sarebbe già buona... non hai idea delle zavorre che sono in grado di metterci.

+1  :up:
III TermYraduno: io c'ero!

La seduzione è l'arte che ci porta a conoscere realmente chi siamo.-TermY

Un Vero Uomo ha come Maestro ed Idolo solo se stesso.-TermY

L'armonia con se stessi, è il premio per aver fatto di se un'opera d'arte.-TermY

Il fare di te stesso un'opera d'arte, il conoscerti rispecchiandoti in una donna, il trovare in lei una complice, il diventare il suo punto di riferimento e l'uomo nelle cui braccia lei si abbandonerà-Me medesimo

-eFFe-

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Citazione di: TermYnator il 23 Giugno 2010, 13:01:29

Le aspirazioni delle femine
Le donne vogliono il massimo a prescindere da quello che effettivamente è il loro valore.

generalmente vero.
con tutte le puntualizzazioni di seguito


CitazioneInibire il maschio come garanzia dagli abbagli
Cosa succederebbe se tutti i maschi cominciassero a "rubare", andando in palestra ( e quindi simulando un genotipo da supermaschio), studiando comunicazione, e allenandosi alla reattività?
L'esito di questa rivoluzione sarebbe una confusione delle femine, che non saprebbero più distinguere un supermaschio da un maschio comune o da una mezzasega.
Per quanto scritto in precedenza, tenderebbero a darsi per una notte, ma il vantaggio evolutivo verrebbe a mancare: la donna quindi si darebbe inutilmente.
il maschio va quindi inibito nella crescita, va frustrao per principio, in modo che solo quelli effettivamente dotati di caratteristiche superiori possano emergere chiaramente.
Inibire i maschi con l'educazione, è quindi un vantaggio evolutivo per le femine, e per la specie in genere, visto che sono le femine a partorire nuovi maschi e nuove femine.

molto interessante :up:
Cio' che descrivi e' la societa' matriarcale, alla base della cultura romana (non greca) e di altre zone mediterranee; sopravvive oggi presso alcune tribu' ma molti meccanismi permeano anche la nostra societa' (che fino al '68 era di stampo essenzialmente patriarcale)

Citazione
Il compito delle madri nei confronti dei figli maschi e delle figlie femine
Per quanto detto, l'educazione della prole subisce un netto dimorfismo: istigare il maschio al rispetto della femina mortodipippinzandolo ed istruendolo al dovere, e istigare la femina a tenersela in modo che solo i maschi che si sono resi indipendenti da condizionamenti vadano a chiedergliela spudoratamente.

vero.
Attenzione pero' che manca un pezzo:
l'educazione delle ragazze era (fino alla generazione scorsa) altrettanto castrante se non di piu'; esse dovevano divenire delle buoni mogli e madri, fedeli accondiscendenti coi mariti e severe coi figli... non potevano uscire da sole la sera, figuriamoci frequentare ragazzi (da presentare eventualmente subito in casa, previo assenso dei genitori).
Di mettere la gonna corta non se ne parlava nemmeno!


CitazioneLa società cattolica, il feminismo e l'eguaglianza.
La società cattolica perpetua il meccanismo con le sue leggi: il peccato e la conseguente punizione, sono mirati a tenere a bada i maschi medi, in modo che non possano diffondere il loro seme se non all'interno della coppia.
Va da se che i supermaschi, indipendenti per natura, se ne sbattano e continuino imperterriti a fecondare femine altrui.

tutto vero fin qui.


CitazioneIl feminismo, vede il maschio come oppressore e stupratore mentale e fisico. Obiettivo del feminismo, celebrato con feste della stessa natura della "giornata mondiale del Panda", e con leggi tanto protezionistiche quanto ridicole (leggi quote rosa), è l'imposizione culturale che le femine siano eguali agli uomini e viceversa.
Uno dei capisaldi della "liberazione" della femina, è la cultura della libertà sessuale.
Cultura che però, cozza con la genetica: basti pensare alla rapidità con cui avvenivano i contatti fra gay maschi prima della comparizione dell'aids, comparandola con la lentezza del corteggiamento che avviene con le "femine liberate": minuti contro ore o giorni. Non siamo eguali, e non lo saremo mai.

qui hai semplificato molto, tacendo alcune delle ragioni che hanno scatenato il movimento femminista:
essenzialmente la ribellione ad un sistema (patriarcale) che imponeva alle donne l'ubbidienza assoluta al padre-padrone o al marito (fotocopia dispotica del padre), nessuna voce in capitolo in tema di procreazione/educazione dei figli, nessuna possibilita' di lavorare liberamente o fare carriera (quindi negazione dell'indipendenza economica), la prosecuzione ideale del movimento delle suffragette (per il diritto di voto alle donne, che forse non lo sapete ma fino al 1946 non potevano votare).
Insomma essere donna al tempo dei nostri genitori/nonni era dura: casalinga, madre e se dicevi di no al marito erano botte da orbi. :knuppel:
Un po' come fanno i talebani oggi.

Queste erano le ragioni all'origine del movimento, e le trovo sacrosante.
Che poi in seguito si sia andati fin troppo oltre non c'e' dubbio, ma e' il solito problema degli eccessi e della strumentalizzazione di certe cose.
D'altra parte anche la rivoluzione d'ottobre e' partita dal popolo che moriva di fame mentre gli zar lo sfruttavano, e poi ha prodotto tante altre cose belle e brutte  :-\

Citazione
Il feminismo è quindi un movimento basato su presupposti mendaci, e riveste a livello di costumi sessuali la stessa valenza scientifica del razzismo germanico che ha portato al nazismo.

qui hai un po' cagato fuori dal bulacco...
"ti avverto: stasera non ho intenzione di fare niente"
fclose ;-)
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AlterEgo

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Citazione di: TermYnator il 23 Giugno 2010, 13:01:29
Inibire il maschio come garanzia dagli abbagli

il maschio va quindi inibito nella crescita

Inibire i maschi con l'educazione, è quindi un vantaggio evolutivo per le femine

istigare il maschio al rispetto della femina mortodipippinzandolo ed istruendolo al dovere

Ottime motivazioni per uscire dalla matrice che ci inibisce della nostra stessa natura

Citazione di: TermYnator il 23 Giugno 2010, 13:01:29
il peccato

Adoro il peccato  >:D

Un post pieno di grinta! +1

Citazione di: nad84 il 23 Giugno 2010, 13:44:11
Voglio dire, se sei in un campo di battaglia, e riesci a comportarti da uomo coraggioso, non sei, in fin dei conti, un uomo coraggioso a tutti gli effetti?

Se riesci a comportarti da coraggioso è perchè lo sei già ma probabilmente non te ne rendevi conto o non hai mai vissuto una situazione che richiedeva un certo coraggio; se il solo fatto di dover scendere sul campo di battaglia di fa tremare di paura non riuscirai mai a comportarti da coraggioso.
Si tratta quindi di una qualità che riscopri in te stesso, non la puoi simulare.

Citazione di: nad84 il 23 Giugno 2010, 13:44:11
Se io ho la costanza di farmi un fisico scultoreo, di applicarmi nella comunicazione, di di migliorarmi costantemente in tutti i campi, non può forse voler dire che, di base, ho comunque delle grosse qualità, se non altro intese in senso di convinzione nei propri mezzi, caparbietà, intelligenza (si, che capire dove e come migliorare è sinonimo sicuramente di intelligenza); non sono forse già queste qualità vincenti?

Qualità di base che ti portano a sviluppare altre qualità (un certo fisico, una buona comunicazione, ecc..), ma per farlo devi già avere le qualità di base, quindi anche qui non c'è da rubare  ;)


.\ /.
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Edward Bloom

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Bello e originale! Mi piacerebbe un chiarimento su cosa tu intenda precisamente per "maschio di valore enormemente superiore", perché credo che una buona parte del discorso graviti su questo, e credo anche che molte incomprensioni uomo-donna nascano dall'assenza di chiarezza su questo punto, e cioè sul fatto che uomini e donne utilizzino criteri ben differenti per assegnare il valore ad un potenziale partner.
Un "maschio di valore enormemente superiore" è più alpha, più con le palle, più sexy, più brillante, o forse, in moltissimi casi, tutte queste caratteristiche servono perlopiù a "simulare" qualcos'altro, cioè l'appartenenza ad un'estrazione sociale superiore rispetto a quella cui la ragazza è abituata?
In fondo, il "principe azzuro" non è - anzitutto - un principe?
Non mi riferisco solo la ricchezza spicciola, intendo la posizione sociale, di cui sicuramente fa parte anche la ricchezza, ma è qualcosa di più complesso.
Precisazione importante: non è un discorso contro le donne, ci mancherebbe, noi maschietti da che mondo e mondo valutiamo le "prede" pressoché esclusivamente in base all'aspetto fisico. Solo mi sembra che nella coppia media un uomo cerchi una donna un po' più bella di lui, e la donna cerchi un uomo con un po' più successo di lei.
All'uomo di norma non interessa che la sua donna abbia successo: se ce l'ha meglio, basta che non sia troppo per non esserne offuscato.
Alla donna di norma non interessa che il suo uomo sia bello: se lo è meglio, basta che non sia troppo per non esserne offuscata.
Cosa ne pensi Termy di quest'aspetto?

Acqua

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Complimenti per questo post TermY, e uno spunto di riflessione per tutti:

Citazione di: TermYnator il 23 Giugno 2010, 13:01:29
Per quanto detto, l'educazione della prole subisce un netto dimorfismo: istigare il maschio al rispetto della femina mortodipippinzandolo ed istruendolo al dovere, e istigare la femina a tenersela in modo che solo i maschi che si sono resi indipendenti da condizionamenti vadano a chiedergliela spudoratamente.
In questo modo, i supermaschi si riprodurranno molto di più, mentre i maschi ordinari si legheranno ad eternum ad una sola femina accudendo lei, e l'eventuale prole illegittima dei supermaschi.
Il condizionamento genetico, è quindi tramandato anche sul piano culturale.

Che cosa ci guadagnano i maschi da un meccanismo del genere?
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Citazione di: Edward Bloom il 23 Giugno 2010, 19:04:29
Solo mi sembra che nella coppia media un uomo cerchi una donna un po' più bella di lui, e la donna cerchi un uomo con un po' più successo di lei.
All'uomo di norma non interessa che la sua donna abbia successo: se ce l'ha meglio, basta che non sia troppo per non esserne offuscato.
Alla donna di norma non interessa che il suo uomo sia bello: se lo è meglio, basta che non sia troppo per non esserne offuscata.

La mia esperienza conferma quanto scrivi al 100%.
-eFFe-: quando parli di figa, mi trovi sempre :)
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Citazione di: TermYnator il 23 Giugno 2010, 13:01:29
Inibire il maschio come garanzia dagli abbagli

il maschio va quindi inibito nella crescita, va frustrato per principio, in modo che solo quelli effettivamente dotati di caratteristiche superiori possano emergere chiaramente.
Inibire i maschi con l'educazione, è quindi un vantaggio evolutivo per le femine, e per la specie in genere, visto che sono le femine a partorire nuovi maschi e nuove femine.

Credo di capire a cosa alludi ma concordo parzialmente.

Scriveva una famosa psicanalista junghiana, M-L. Von Franz: "la madre che vuole trattenere o distruggere il figlio combatte istintivamente la sua spontaneità virile."

Alla luce di questa illuminante osservazione, sarei più propenso ad affermare che non tutte le donne abbiano una tendenza repressiva nell'educare il figlio maschio, bensì soltanto coloro che sono vittime della loro "Ombra" (sempre per adoperare una terminologia junghiana). Ecco perchè - appare evidente - lo sviluppo psichico di un bambino sarà tanto più sereno ed equilibrato, quanto maggiori e completi saranno i suoi referenti educativi: ciò deve implicare in primis la presenza positiva ed autorevole di entrambi i genitori.

E' accaduto, invece, a partire dai tempi della rivoluzione industriale, che la comunità familiare fosse depauperata della presenza paterna. Il nuovo immaginario della matrice stabiliva che gli uomini dovessero adoperarsi nello spazio pubblico del lavoro e le donne nello spazio privato domestico.
Sul piano educativo-esistenziale, ciò ha provocato una costante scomparsa della presenza paterna, il quale, assorbito dagli oneri lavorativi, incontrava i figli per un breve e sterile periodo di tempo quotidiano.
Va da sè che in un simile contesto la crescita della prole fosse quasi esclusivamente affidata ad una donna, dunque ad un principio femminile. Però, fino all'instaurarsi della post-modernità (o per dirla alla Baumann della "modernità liquida"), i giovani maschi crescevano in una società in cui il "principio maschile"  che così poco vedevano nel padre, era ben presente sotto altre forme: i compagni più grandi, i vecchi saggi del luogo, i maestri. C'era dunque uno spirito iniziatico molto forte che sopperiva all'assenza del padre in famiglia.
In seguito a ciò che comunemente definiamo "68", si è avuto un altro radicale sconvolgimento.

Citazione di: TermYnator il 23 Giugno 2010, 13:01:29
La società cattolica, il feminismo e l'eguaglianza.
Il feminismo, vede il maschio come oppressore e stupratore mentale e fisico. Obiettivo del feminismo, celebrato con feste della stessa natura della "giornata mondiale del Panda", e con leggi tanto protezionistiche quanto ridicole (leggi quote rosa), è l'imposizione culturale che le femine siano eguali agli uomini e viceversa.
Uno dei capisaldi della "liberazione" della femina, è la cultura della libertà sessuale.
Cultura che però, cozza con la genetica: basti pensare alla rapidità con cui avvenivano i contatti fra gay maschi prima della comparizione dell'aids, comparandola con la lentezza del corteggiamento che avviene con le "femine liberate": minuti contro ore o giorni. Non siamo eguali, e non lo saremo mai.
Il feminismo è quindi un movimento basato su presupposti mendaci, e riveste a livello di costumi sessuali la stessa valenza scientifica del razzismo germanico che ha portato al nazismo.

E' ovvio che se osserviamo ora, sulla scorta dei costumi odierni, le rivendicazioni del femminismo sessantottino, quasi ci viene da sorridere. Ma il tutto dev'essere contestualizzato, come ricorda giustamente Effe.
La società patriarcale si era resa colpevole di numerose aberrazioni che, grazie ai movimenti di protesta, sono state sconfitte. L'errore, che tu giustamente sottolinei, non sta tanto nelle più che legittime rivendicazioni femminili di parità giuridco-civile, ma nella grottesca pretesa di una (impossibile) uguaglianza bio-psichica. Tutto ciò rientra a pieno titolo nella deriva alla quale un certo femminismo (è un movimento assai eterogeneo che non può essere ridotto ad un unico assioma), l'antiautoritarismo e il progressismo non hanno saputo sottrarsi. Ecco quindi che invece di abbattere le storture patriarcali della famiglia, si è iniziato a denigrare il concetto stesso di famiglia, che invece di abbattere le discriminazioni maschiliste, si è dato vita ad una mentalità misandrica (questo sì è razzismo), che invece di annientare i padri-padroni, si è voluto annientare la figura stessa del padre ecc ecc.

E' dunque vero, come scrivevi, che essere maschi è ben difficile. Lo è in virtù di una stupida forma mentis che si è creata dopo quegli anni e che vede ogni maschio come potenziale stupratore, potenziale pedofilo, potenziale violento ecc ecc
Basti guardare i processi per stupro: è sufficiente la parola di una donna contro la tua per far sì che tu finisca in un aula di tribunale. Che poi magari ti assolvono anche. Ma che provino loro a subire le pressioni e le gogne di un processo per violenza sessuale!




Kant

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Citazione di: Edward Bloom il 23 Giugno 2010, 19:04:29
Solo mi sembra che nella coppia media un uomo cerchi una donna un po' più bella di lui, e la donna cerchi un uomo con un po' più successo di lei.


Concordo sull'idea bellezza-successo.
Ma la coppia media è in realtà il frutto del compromesso maturo. E questo perchè invece, la prima comparsa di istinti sessuali e erotici è molto differente. Ovvero le bambine dodicenni iniziano a bagnarsi col divismo, ovvero di fronte ai divi del mondo dello spettacolo, cioè di fronte al massimo che esiste in circolazione, i maschi iniziano a segarsi un po su tutto (poichè sono maschi) ma in special modo sulle tettone ficone che vedono in tv o nei film/riviste porno (dove non a caso sono tutte fiche).
Crescendo quelle bambine inizieranno a capire che il divo non lo avranno mai, e il loro target scenderà nella realtà, ma andrà a concentrarsi sui maschietti di maggior valore, i primi bulletti ecc.., poi una volta capito che solo poche fortunate li possono avere caleranno ancora fino arrivare a fidanzarsi con l'uomo medio, poichè sono donne medie, attuando il compromesso, ma continuando a sognare i maschi che non possono avere. Cosi come l'impiegato del credito cooperativo continuerà a segarsi sulle stra-fiche.

Kant

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Tra l'altro questa considerazione di Termy mi chiude un cerchio che non sono mai riuscito a collegare.
Leggendo questo e quello, ho sempre sentito parlare di società e cultura come di qualcosa estraneo e superiore all'uomo, il quale vi è subordinato e sottomesso. C'era qualcosa che non mi tornava, mi dicevo che non poteva essere vero, poichè è l'uomo che crea la società e la cultura, e dunque perchè avrebbe dovuto creare qualcosa di reprimente e oppressivo?
La risposta l'ha data qua termynator. E' l'uomo che crea la società ma lo fa secondo le leggi che lo hanno generato e lo governano e dunque crea un sistema atto a salvaguardare quelle leggi, atto a farle esprimere al meglio. E' come se l'uomo fosse determinato completamente a livello più profondo, e agisse come un automa, differenziando il suo agire solo nella forma (credendo quindi di essere libero), ma non nella sostanza. (poichè l'uomo libero non è)
E' come se guardassimo un formicaio dall'alto. Vedremmo che le formiche sono tutte determinate e svolgono compiti precisi, con la precisa finalità di proteggere la specie. Eppure forse anche loro sono convinte di essere libere.... cosi come un ape che si immola nella protezione dell'alveare..

TermYnator

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Citazione di: nad84 il 23 Giugno 2010, 13:44:11
Una sola domanda: se un maschio riesce a rubare, a simulare tutte quelle caratteristiche ormai note che risultano vincenti a livello evolutivo, non si potrebbe pensare che ce le abbia?
Voglio dire, se sei in un campo di battaglia, e riesci a comportarti da uomo coraggioso, non sei, in fin dei conti, un uomo coraggioso a tutti gli effetti?

Se io ho la costanza di farmi un fisico scultoreo, di applicarmi nella comunicazione, di di migliorarmi costantemente in tutti i campi, non può forse voler dire che, di base, ho comunque delle grosse qualità, se non altro intese in senso di convinzione nei propri mezzi, caparbietà, intelligenza (si, che capire dove e come migliorare è sinonimo sicuramente di intelligenza); non sono forse già queste qualità vincenti?

Grazie mille per il post! +1

Grazie a te del +1.
Scrissi che le donne sono dapprima attrratte dalla fisicità, poi dalla concretizzazione delle capacità mentali di un maschio. E su questo principio ho costruito il TM, che aggira il problema della mancanza di attrazione pregressa (fisica), esibendo un comportamento teso a mostrare il resto, ovvero le capacità cerebrali evolutivamente vincenti.
La costanza nell'applicarsi, sicuramente migliorerà l'individuo che la possiede.
Ma non essendo tutti eguali, citando ad esempio la sola creatività, ci sarà comunque il supermaschio che senza per nulla sforzarsi sarà un creativo in assoluto. E' il suo DNA che lo porta a farlo, è più dotato a livello "hardware". Il fatto di diventare creativo con l'esercizio, non eliminerà il fatto che in presenza di un "più creativo", le donne guardino quello, e lo piazzino in cima alla piramide riproduttiva.
Il problema è che se colui che è in cima non è troppo lontano (inottenibile), le donne aspetteranno lui, e non cagheranno te. Questo è il motivo per cui pochi scopano tanto, e molti non scopano punto.

Se le donne fossero eguali agli uomini, si potrebbe pensare che potenziando tutto il genere maschile le donne potrebbero darla più facilmente: cazzata, perchè le donne non sono come gli uomini.
Le donne, non fanno un paragone fra il loro valore e quello dei maschi che gli stanno attorno: ma aspirano al migliore del gruppo. Se quindi il gruppo è di alto livello, se la tireranno comunque, e comunque tenderanno a focalizzare le loro aspirazioni sul migliore costringendo alla sega gli altri.
Il concetto di "valore" per le donne, è quindi relativo al gruppo, non assoluto.
Ed è quindi potenziando le proprie capacità in seno ad un contesto preciso, o astratto (TV), che diventiamo i migliori sempre.

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Citazione di: -eFFe- il 23 Giugno 2010, 15:06:01
Cio' che descrivi e' la societa' matriarcale, alla base della cultura romana (non greca) e di altre zone mediterranee; sopravvive oggi presso alcune tribu' ma molti meccanismi permeano anche la nostra societa' (che fino al '68 era di stampo essenzialmente patriarcale)
Patriarcale di facciata, non certo di sostanza.
Chi educava i futuri padri?
Citazione
qui hai semplificato molto, tacendo alcune delle ragioni che hanno scatenato il movimento femminista:
Non mi interessano le ragioni del movimento feminista: mi interessano gli effetti.
Citazione
qui hai un po' cagato fuori dal bulacco...
Ho parlato di valenza scientifica, non di implicazioni storiche: e da questo punto di vista, non c'è alcuna differenza fra la valenza dei due assunti citati...

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Citazione di: Edward Bloom il 23 Giugno 2010, 19:04:29
Bello e originale! Mi piacerebbe un chiarimento su cosa tu intenda precisamente per "maschio di valore enormemente superiore",

Un maschio di valore enormemente superiore è un tizio che per indole, patrimonio genetico ed esperienza, si stacca nettamente dalla massa. Donne comprese.
Molti maschi simulano questo valore, rivestendosi di attributi propri al mostrare quelli che definisco "valori di secondo livello", ovvero la riprova sociale come riconoscimento in seno al gruppo, delle proprie capacità fondamentali. Questo è il motivo per cui i maschi sono attaccati ai beni materiali: dimostrano potere, e quindi la capacità di avere le qualità per possederlo.
Citazione
Solo mi sembra che nella coppia media un uomo cerchi una donna un po' più bella di lui, e la donna cerchi un uomo con un po' più successo di lei.
All'uomo di norma non interessa che la sua donna abbia successo: se ce l'ha meglio, basta che non sia troppo per non esserne offuscato.
Alla donna di norma non interessa che il suo uomo sia bello: se lo è meglio, basta che non sia troppo per non esserne offuscata. Cosa ne pensi Termy di quest'aspetto?

Mi sono abbondantemente espresso nel TermYpensiero su questo punto.
Ma non è vero che le donne non prendono un uomo talmente bello da offuscarle: e che normalmente uno così bello, non si caga una che verrebbe offuscata dalla sua bellezza.
E invece vero il contrario: ovvero che gli uomini, si spaventano di fronte a grandi fighe, perchè temono di non poterle gestire, di avere continuamente competitors che gliela rubino e via dicendo.
E invece vero che un uomo tendenzialmente vuole una donna vera: ovvero una con la gonna che non si vergogni di portarla. Ed è vero che una donna in carriera, che spesso e volentieri cerca (con pessimi risultati) di comportarsi come un uomo, è il peggior unomo che si possa avere al fianco.
E' quindi normale che un uomo, non aspiri molto a questo tipo di donna...

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