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Schizofrenia umanista

Aperto da Humanist, 16 Dicembre 2009, 06:50:43

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Humanist

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Era un po' che volevo scrivere questo post. Ora che ho un po' di tempo libero ne approfitto. Occhio perché è piuttosto lungo, prolisso e evidenzia rigurgiti schizoidi (forse anche schizofrenici!).  :uglystupid: E' il bilancio di un anno e mezzo di Game con riflessioni, pensieri e sensazioni. Per qualcuno può essere fonte di ulteriore riflessione ed ispirazione per altri una bella segona mentale piena di vulnerability spikes... In entrambi i casi può risultare utile.   :P Tuttavia i tempi sono maturi e mi sento in dovere di scriverla ora.

Però prima voglio ringraziare tutta la community italiana che ho avuto il piacere di conoscere e frequentare a intervalli irregolari negli ultimi 12 mesi, dopo il mio ritorno dal Canada. Un grazie particolare a Italian Lair & co per il forum che mi ha permesso di conoscere altri PUA e seduttori italiani con cui mi son fatto delle belle sargiate e ho creato belle amicizie. La mia parentesi italiana, come molti già sapranno si è già chiusa.

PREGAME ERA

Zlatan, se non sbaglio, mi aveva chiesto tempo fa quale fosse il mio background prima di entrare nel Game. Penso che questa sia l'occasione buona per rispondere.

Come molti nella community, per molto tempo sono stato un comune esemplare di AFC con varie LTR passive alle spalle ma sempre offuscato da mentalità autolimitante, esogena e endogena, in ogni mia azione. Avevo sviluppato una misantropia e un pessimismo cosmico che mi avevano portato ad una vita da autoisolamento, per altro razionalmente giustificato supportato da un belief system solidissimo nella sua negatività. Dopo un evento traumatico, per me e la mia famiglia, che ha scosso l'equilibrio artificiale del mio sistema di valori e la mia condizione di depresso latente cronico, ho dovuto avere il coraggio di distruggere e ricostruire gran parte del sistema, facendo un salto nel buio.  Ci sono voluti anni di lavoro, tra libri, azioni e viaggi all'estero. Sì, soprattutto i viaggi....

In questi anni ho scoperto valori importanti come l'amicizia, la gentilezza, l'onestà, l'ottimismo, l'altruismo sincero. Aspetti che avevo sempre ignorato e sottovalutato che ora sono dei capisaldi per me e per il mio benessere. Ho deciso di percorrere sentieri non battuti, mettermi alla prova, accettare sfide, andare controcorrente. Diciamo che avevo creato un nuovo "sistema operativo" solido, quello che poi avrei chiamato inner game, per far funzionare al massimo "l'hardware" a disposizione. Tutto ciò nel giro di 3 anni e le ripercussioni sono state incredibilmente positive sulla mia vita. Poi, dopo 3 anni è arrivato il Game, inteso come pick up,  ed è stato un catalizzatore eccezionale che ha accelerato e sistematizzato il tutto.

Paradossalmente lavorando su abilità più mirate come rimorchiare le donne, introducendo il concetto di Comfort Zone mi sono accorto di essere arrivato al mio next level, il livello successivo.  Dopo 5 anni da quel trauma che aveva scosso le fondamenta della mia vita posso dire di avere raggiunto traguardi importanti, di aver ottenuto quello che volevo, di poter essere soddisfatto e contento, di avere raggiunto l'illuminazione su quali dovessero essere i miei obiettivi nella vita. E ho imparato che se c'è qualcosa che voglio veramente è mio dovere andarla a prendere, senza mai mentire a me stesso con limiting beliefs e altre scuse... Nulla è impossibile...

Ma questo lo sappiamo già...

GAME- In principio era TWINS

Il libro The Game mi fu regalato da un backpacker inglese in un ostello di Riga, in Lettonia, nel 2007.  Avevo già capito che bisognava lasciare l'Italia, non solo per poter esprimere le proprie potenzialità professionali e realizzare le proprie ambizioni ma anche per esplorare nuove possibilità e affrontare nuove sfide, essenziali per la mia natura e la mia ricerca della felicità. Il mio prima nick nella community è stato Twins. Me lo aveva affibbiato nell'estate del 2007 un natural italiano perché indossavo spesso una maglietta con scritto "Toxic Twins" (a quel tempo c'erano gli Aerosmith in tour). ;)

Sono entrato "ufficialmente" nel Game a fine febbraio 2008 con la mia prima sargiata a Montreal. Ricordo benissimo quella sera e il mio primo wing (Solid), conosciuto con il mio primo post sulla sezione canadese del TAF, un ragazzo bassottello e piuttosto robusto, nel Game da solo un mese, un ingegnere di qualche anno meno di me con le idee davvero chiare sui suoi obiettivi nel Gioco. Ricordo il suo primo set quella sera... come smise improvvisamente di parlare con me e aprì un set di 2 9 alla nostra sinistra con cui rimase per 15 minuti. Il suo entusiasmo e il suo approccio sistematico e metodico cozzavano con la mia "creatività/improvvisazione" italiana ma alla fine i suoi fatti rispetto alle mie parole avevano tutt'altro valore... Per me si apriva un nuovo universo da esplorare... L'universo dell'impossibile che diventava possibile... In maniera sistematizzata e replicabile...  :O

La community che ho frequentato nei 9 mesi in nordamerica, Canada e Usa, mi ha ispirato molto. Al di là di quello che alcuni dicono soprattutto qui in Italia, la ritengo degna di rispetto e di ammirazione ed è fonte di profonda ammirazione, stando al mio vissuto e alle mie esperienze. E' difficile spiegare lo spirito che c'è dietro i loro incontri, considerando quelli a cui ho partecipato e che muove questa ricerca strutturata dell'automiglioramento senza conoscere i valori fondanti della cultura americana e senza averli vissuti sulla propria pelle. Valori che si possono trovare un po' in tutta la cultura nordamericana e nella sua storia, da Benjamin Franklin a Obama...

E nel giro di pochi mesi sono finito nei posti dove The Game era ambientato, tra il Canada e la California. Ho vissuto quello stile di vita, ho incontrato quelle persone, ho sargiato in quei locali e ho chiuso quegli stessi target... Per quanto possa sembrare incredibile o "fake", o una montatura commerciale, visti anche i miei incontri con i personaggi del libro, da Mystery a Zan Perrion, la mia esperienza personale mi permette di dire che la sostanza della storia riflette una verità di fondo comprovata, ovvero che si può IMPARARE ad avere successo con le donne. Anzi, si può IMPARARE ad avere successo in tutto! Punto. Non esistone se e ma. Non esistono limiti. Si trattava di una vera e propria rivoluzione copernicana per uno che fino a pochi anni prima era convinto di essere nato più "sfortunato" rispetto agli altri e condannato ad una vita di infelicità...

Difficile convincere un italiano che viaggia poco nei paesi di cultura anglosassone di questa verità lapalissiana... Lo ammetto.... Di recente ho trovato un filmato, apparentemente del 2002, di un workshop di Mystery, in cui c'erano Tyler e Papa ancora semi-afc, Neil Strauss veniva nominato e Mystery semisfigato in fase prepeacocking che usava ancora i trucchi di magia per fare DHV. Preistoria della rivoluzione PUA. Il format era tipicamente anglosassone, il workshop, basato sulla condivisione e sul mettersi tutti sullo stesso livello, roba che è ancora fantascienza nel sistema italiano dove tutto è ancora così accademico, autoreferenziale, frontale, teorico e conflittuale. Eppure quel video, dopo aver letto The Game, evitando teorie complottiste da finto sbarco sulla luna, era la dimostrazione che gente semplice e normalissima poteva raggiungere grandi traguardi se messi nel giusto contesto e a contatto con le giuste persone...

MATRIX ALL'ITALIANA

Poi sono dovuto tornare in Europa e in Italia. Si presentava una nuova sfida che ho voluto accettare, nonostante i pregiudizi verso la realtà limitante del nostro paese. Ovviamente ero curiosissimo di vedere quanto questo mio nuovo sistema operativo potesse funzionare qui. Come già detto in altri post il sistema è falsato da dinamiche volte a mantenere immutabile lo status quo e impedire il pieno sviluppo del potenziale dell'individuo. La mia impressione è che qui in Italia si va su fino ad un certo punto, nel Game come nella vita, poi se non trovi qualcuno che ha più potere di te che ti permette di continuare devi fermarti, e ci saranno quelli che ti riporteranno giù. E questa è un'altra delle peculiarità dell'Italia. L'Invidia. Per carità, si tratta di generalizzazioni, ma cmq, come mi descrisse un PUA polacco l'anno scorso a Amsterdam dopo aver vissuto un anno a Bologna,  si ha l'impressione che mentre altrove sia una corsa a chi va più su, in Italia ci si preoccupa che chi ti è vicino non ti superi e se ti supera si investono energie non per risuperarlo ma per portarlo di nuovo giù. Si tratta di un AMOGGING costante volto a screditare l'altro per valorizzare se stessi. Lo si fa anche altrove, naturalmente, ma trovo che in Italia sia una costante, dal bar sotto casa alla politica istituzionale... Alla fine è DLV per tutti. Vince chi ne ha di meno.... Ma queste sono le regole del gioco in Italia... All'estero non funziona bene. E' fieldtestato...

Qui in Italia siamo impregnati da millenni di una cultura cristiana-cattolica che prevede il peccato e il perdono all'infinito. Oltre che un senso di colpa costante. Non possiamo lamentarci quindi della mancanza di meritocrazia o di sviluppo della propria persona. Il problema è culturale... Ma anche politico e, al momento, economico...

Ma, se ci piacciono i paradossi alla fine non si tratta neanche di un problema. Dopotutto dipende da cosa uno voglia dalla vita e dalle proprie priorità... Diciamo che i sistemi sono diversi, ma entrambi funzionali se restano indipendenti e autoreferenziali. Il problema può nascere per qualcuno quando i due sistemi vengono raffrontati... O quando si tentano di applicare i valori di un sistema nell'altro (es. meritocrazia in Italia). In breve, il sistema può essere facilmente decrittato anche in Italia, e le regole del Gioco possono essere estrapolate, sia con le donne che nella vita in generale. Ma non è una scelta lungimirante.... E' come volersi ostinare a lavorare con Windows 98 quando ci sono sistemi operativi più funzionali al momento.
Ma, lo ripeto, dipende comunque dalle priorità che uno ha. L'importante è essere onesti con se stessi.

Quanto durerà? Il sistema sotto questo punto di vista è poco lungimirante... Ed è limitante soprattutto in un contesto sempre più globalizzato in cui si viaggia, ci si sposta e sono la produttività, l'efficienza e la qualità a determinare il successo.

THE RIGHT WAY, THE WRONG WAY AND THE WAY THAT I DO IT

Ho deciso di tornare a postare anche sulle board internazionali come Twins. Un ritorno alle origini dopo la parentesi italiana. Una sorta di sintesi Hegeliana.... Postare FR e ottenere feedback e condividere i propri successi e insuccessi per me rimane una delle conditio sine qua non di ogni PUA, o cmq dei membri della seduction community. Etichette a parte la condivisione penso che sia proprio una delle innovazioni di questo "movimento culturale" di seduttori ex geek. Inoltre per me la Community va concepita come un'entità internazionale. Rimanere confinati alla propria realtà geografica secondo me è limitante e anacronistico, soprattutto in tempi di globalizzazione dove il potenziale è enormemente maggiore rispetto a prima.

Io viaggio costantemente perché ho finalmente imparato ad ascoltarmi e a capire cosa veramente voglio dalla vita, senza mentire, e ho capito quanto sia importante uscire dalla comfort zone per stare bene. Diciamo che mi piace giocare in anticipo. Non è certo facile : servono capacità analitiche, intuito, lavoro, gestione del rischio, coraggio e programmazione. Ma la buona notizia è che si può imparare! Io ho imparato. Basta esserne consapevole e volerlo! Non serve vincere al superenalotto come vogliono farvi credere per realizzare i propri sogni.

Mi ritengo un "exception to the rule" ma alla fine non sto facendo nulla di trascendentale. Difficile ma non impossibile. Ma non potete neanche immaginare quante persone mi chiedono "Ma come fai?", "Ma dove lavori?", "Dove abiti?" "Beato te", "Magari potessi farlo io" ed altre st*onzate simili. Il Game mi ha fatto capire quanto sia veramente importante essere  "exception to the rule" di cui parla Style. Come è scritto "If you keep doing what you've always done, you'll keep getting what you've always gotten!

E quindi... Humanist ha lasciato e l'Italia e si ha trasferito in Australia. Certo, chi mi conosce sa che sono hardcore nelle scelte, ma anche tremendamente concreto e pragmatico. Con onestà devo dire che in Italia non esistono, almeno per me, le condizioni ambientali per potere conseguire i miei obiettivi, senza sprecare inutilmente energie, tempo e risorse. E comunque i miei obiettivi mi portano comunque lontano dal mio paese. Ma la verità, ed è triste ammetterlo, è che l'Italia mi ha fatto più male che bene. Sicuramente come PUA. Ma forse anche come professionista. Il contesto si è rivelato in troppi frangenti intossicante, macchinoso, frustrante e deprimente... Almeno agli occhi di chi aveva visto cosa c'era oltreoceano.

Senza allontanarmi troppo dal Game e dalla Figa, altrimenti divaghiamo troppo e andiamo fuori tema, ;D qui a Sydney mi sento finalmente di nuovo tranquillo e padrone del mio destino, come lo ero a Montreal. Ed è una bella sensazione.... Con poche email a membri della community e un minimo di networking dopo un paio di settimane già mi ritrovo alle feste VIP a sargiarmi le modelle (9 e 10!!!) un po' di neg theory e active disinterest semplicissimo e routine stacking... O natural game... Alla fine non serve tecnologia aliena... Con un'abundance del genere puoi scazzare e calibrare quanto ti pare... Alla fine tutti i metodi in circolazione sono solo pretesti per stare sul campo. La differenza la fa il campo. E servono migliaia di set prima di diventare competenti... Le chiacchiere se le porta il vento....

Come mi disse Yowriter una volta: "un weekend posso affittarmi anche un porno e starmene a casa ma non perché non ho scelta, tipo non c'è niente da fare in giro. Perché lo decido io". L'importante è avere opzioni e sapere che nessuna via è preclusa a priori, compreso sargiarsi i 9 e i 10. Conoscendo yowriter e sapendo cosa fa nella vita, come professionista e come seduttore, sapevo che era totalmente onesto. Il problema è per chi ancora mente a se stesso.... Come mi è stato confermato dalla mia breve esperienza romana e da voci autorevoli come Sunbeam e GuyMontag per potersi sargiare target di questo calibro a Roma devi far parte di circoli sociali praticamente impenetrabili (limiting belief? Penso di no. io non ci sono riuscito...). O magari essere amico del sottosegretario di turno o del Giampaolo Tarantini della situazione (fieldtested!)... Si fottano... L'anomalia è l'Italia. Non il resto del mondo... E' dovere di ogni PUA avere l'opzione di sargiarsi i 9 e i 10 prima o poi. E bisogna mettersi nelle condizioni di farlo...

Riguardo all'esperienza in Italia, ho sicuramente ripassato per bene l'amogging e il bragging. Per esempio l'altro giorno è successo che il mio wing mi ha fatto notare che mi ero appena isolato a kinoescalarmi il suo target. In pratica l'avevo amoggato incosciamente... Humanist che amogga....  :O Mi sono scusato e gli ho spiegato probabilmente questo dipendeva dal field italiano...

IT'S A LONG WAY TO THE TOP IF YOU WANNA ROCK'N'ROLL...

Chi mi conosce di persona sa che non è facile organizzare tutto in maniera da poter vivere come una rockstar, nel mio caso anche a contatto con le rockstar... In attesa del mio ebook, che scriverò quando avrò messo la testa a posto, one of these days,  :D se qualcuno è interessato e si chiede come si può fare a realizzare i propri sogni senza vincere al superenalotto vi consiglio la lettura di "THE 4 HOUR WORKWEEK" che in molti già conosceranno. Il libro è un bestseller di divulgazione ed è scritto da Tim Ferris, per altro anche lui un PUA californiano, ho scoperto, amico di Style, Zan, SteveP. C'è anche una sua intervista con David De Angelo in circolazione. Il tizio è molto più hardcore di me ma è di scuola californiana... comunque ci sono ottimi spunti e mi sono accorto che gran parte di quello che scrive io lo faccio già da anni. Compreso il discorso lavorativo-professionale, che pare sia il più grande mistero di Humanist...  ;)

Sempre per la realizzazione dei propri sogni per l'innergame vi consiglio la lettura di "The Luck Factor" di Richard Wiseman. Così vi sbarazzate una volta per tutte del concetto di fortuna/destino. Per me questo libro è stato essenziale... Ha un'impostazione piuttosto scientifica/accademica ma è una piacevole lettura (esiste anche una traduzione in ita). Non credo che venga nominato molto nella community....

Ovviamente se volete farvi un viaggetto qui in Australia fatemi sapere che vi ospito senza problemi e vi porto in un paio di posti niente male a King's Cross o Bondi Beach... Ovviamente compatibilmente col tour degli AC/DC che a febbraio ricomincia....  >:D

Humanist aka Twins
Ultima modifica: 16 Dicembre 2009, 10:43:10 di zlatan
"This Game is 100 times harder than you can imagine. But it's 1000 times more rewarding" - Mystery
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Guen

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Che dire... bel post...;mi ritrovo molto in quello che hai scritto, anche se io in questo momento penso di trovarmi ancora nella fase che tu hai intitolato "PREGAME ERA ": ho deciso di fare un grande lavoro su me stesso...perchè mi sono stancato di non ottenere ciò che voglio. Ho capito che se non mi sono realizzato è stato sempre colpa delle "mie paure e dei miei limiti", mentre prima preferivo attribuirlo al caso o la fatto che fossi veramente destinato a soffrire. Tuttavia ora ho deciso di cambiare stile di vita, mettermi in gioco e fare nuove esperienze: non è sicuramente una strada facile, ma penso che sia l'unica possibile per ottenere la felicità
-Ci sono due tipi di persone in questo mondo, i buoni e i cattivi. Il buono dorme meglio, ma il cattivo sembra godersi molto di più le ore diurne. (Woody Allen)

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zlatan

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Citazione di: Humanist il 16 Dicembre 2009, 06:50:43

Zlatan, se non sbaglio, mi aveva chiesto tempo fa quale fosse il mio background prima di entrare nel Game. Penso che questa sia l'occasione buona per rispondere. 

Direi che sei stato esaustivo...anche se in netto ritardo!!  ;D   :P

Bèh, questo post è trascinante. Sarebbe quasi da metterlo nella sezione inner game!  >:D
Queste storie hanno tutte del potenziale e credo che facciano molto bene per se stessi e per gli altri utenti del forum.

Sicuramente non hai avuto una situazione facile ma, con la tua personalità che in questo 3d traspare, anche se un'idea su di te ce l'eravamo già fatta ( ::)) hai saputo farti forza, capire cosa volevi dalla vita, quali erano i tuoi obiettivi ed hai fatto di tutto per raggiungerli. E per molti il solo fatto di essere consapevoli razionalmente della situazione è già una cosa difficile.

Per non parlare di esperienze di vita che ti sarai fatto con tutti i tuoi viaggi. Avrai milioni di storie da poter raccontare. Ma se devo dire quale sia il tuo pregio maggiore, per quello che ho letto dai tuoi post e da quel pochissimo che ho visto al TermYraduno di giugno 2009, è la passione che metti nelle cose. Quando credi in una cosa ci metti dentro anima e corpo. E finchè non hai eviscerato tutti i tuoi dubbi risolvendoli insisti perchè senti che raggiungerai dei risultati positivi. Questa è un'ottima qualità.


Citazione di: Humanist il 16 Dicembre 2009, 06:50:43

vi consiglio la lettura di "THE 4 HOUR WORKWEEK" che in molti già conosceranno. Il libro è un bestseller di divulgazione ed è scritto da Tim Ferris,

Tra l'altro ho visto che c'è anche in Italiano:
http://www.lafeltrinelli.it/products/9788860521477/4_ore_alla_settimana/Timothy_Ferriss.html

Questo invece:

Citazione di: Humanist il 16 Dicembre 2009, 06:50:43
vi consiglio la lettura di "The Luck Factor" di Richard Wiseman.

era già conosciuto da qualcuno. Emperor fece una recensione che postai qui sul forum e sembra interessante:

http://seduzioneitaliana.com/forum/recensioni/fattore-fortuna-di-wiseman-riassunto/


Citazione di: Humanist il 16 Dicembre 2009, 06:50:43
Humanist aka Twins

Anche qui su IL, se non ricordo male, ti registrasti col nick Twins no? Poi sappiamo tutti perchè lo hai cambiato... ::)

Ti lascio un +1 sperando in un futuro (non troppo prossimo) di venire a trovarti in Australia.

Mi raccomando non ci abbandonare, aggiornaci sulla tua situazione.

Zlatan
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Ogni ostacolo che si pone tra te e i tuoi sogni non è altro che una prova per verificare quanto veramente desideri raggiungerli


Se le persone che non si comprendono, comprendessero almeno di non comprendersi, si comprenderebbero meglio di quando, non comprendendosi, non comprendono nemmeno che non si comprendono - Gustave Ichheiser

Acqua

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Premetto che il post mi è piaciuto moltissimo, mi accingo anzi mi appresto anzi mi appropinquo a commentare i passaggi in cui ho avuto un'erezione.
Nel frattempo ecco il -----> +1

Citazione di: Humanist il 16 Dicembre 2009, 06:50:43
La community che ho frequentato nei 9 mesi in nordamerica, Canada e Usa, mi ha ispirato molto. Al di là di quello che alcuni dicono soprattutto qui in Italia, la ritengo degna di rispetto e di ammirazione ed è fonte di profonda ammirazione, stando al mio vissuto e alle mie esperienze. E' difficile spiegare lo spirito che c'è dietro i loro incontri, considerando quelli a cui ho partecipato e che muove questa ricerca strutturata dell'automiglioramento senza conoscere i valori fondanti della cultura americana e senza averli vissuti sulla propria pelle.
...
il workshop, basato sulla condivisione e sul mettersi tutti sullo stesso livello, roba che è ancora fantascienza nel sistema italiano dove tutto è ancora così accademico, autoreferenziale, frontale, teorico e conflittuale. Eppure quel video, dopo aver letto The Game, evitando teorie complottiste da finto sbarco sulla luna, era la dimostrazione che gente semplice e normalissima poteva raggiungere grandi traguardi se messi nel giusto contesto e a contatto con le giuste persone...
Ultimamente ho rivalutato anche io la cultura americana. Il loro pragmatismo è indiscutibilmente superiore al nostro, ma è come se mancassero di charme, sembra tutto un pochino plastificato. Sto cercando una via di sintesi tra la nostra creatività e la loro concretezza.
Ti andrebbe di andare più a fondo nel descrivere il sistema di valori che hai trovato negli USA?

Citazione
Come già detto in altri post il sistema è falsato da dinamiche volte a mantenere immutabile lo status quo e impedire il pieno sviluppo del potenziale dell'individuo. La mia impressione è che qui in Italia si va su fino ad un certo punto, nel Game come nella vita, poi se non trovi qualcuno che ha più potere di te che ti permette di continuare devi fermarti, e ci saranno quelli che ti riporteranno giù. E questa è un'altra delle peculiarità dell'Italia. L'Invidia.
...
Si tratta di un AMOGGING costante volto a screditare l'altro per valorizzare se stessi. Lo si fa anche altrove, naturalmente, ma trovo che in Italia sia una costante, dal bar sotto casa alla politica istituzionale... Alla fine è DLV per tutti.
...
Qui in Italia siamo impregnati da millenni di una cultura cristiana-cattolica che prevede il peccato e il perdono all'infinito. Oltre che un senso di colpa costante. Non possiamo lamentarci quindi della mancanza di meritocrazia o di sviluppo della propria persona. Il problema è culturale... Ma anche politico e, al momento, economico...
Sono mesi che questi pensieri ronzano nella mia testa, con relative controargomentazioni. E' tipico di chi se ne va dall'Italia sputare cacca sul paese in cui è nato, e chi ha vissuto all'estero (me compreso) sa che ci sono ottime ragioni per farlo. Mi domando se però questo non derivi dal fatto che 'nessuno è profeta in patria'; all'estero fa comodo dire di essere italiani, si rappresenta una cultura invidiata e si ottengono vantaggi in molti ambiti (soprattutto con le donne). Uscire dal paese vuol dire esportare la nostra tradizione più che rinnegarla... e questo lo saprai benissimo.
D'altro canto, da quando anche io sono tornato in Italia, mi sento asfissiato. Mi ruba l'ossigeno soprattutto il nepotismo, la burocrazia e le lamentele di tutti (ancora una volta, me compreso). E' una nazione anziana, vecchia, logorroica, morta.
Nel rimorchio mi è spesso capitato di dover stare attento più alle wing che agli AMOG esterni, e per giunta al cospetto di target parecchio al di sotto di quelli che ho ficcato in passato. Target spesso in preda a deliri cattolici.
Sembra che da queste parti ogni piccola conquista sia qualcosa che togli a persone che ti sono direttamente vicino. La codardia, la superficialità e il bigottismo delle persone è lampante. Ma è anche evidente che l'Italia sembra più reale del resto del mondo, se non altro perchè non sei ospite.
Questa Italia... che dobbiamo fare? Ce ne dovremmo andare tutti? Ma poi ritorniamo?

Citazione
Io viaggio costantemente perché ho finalmente imparato ad ascoltarmi e a capire cosa veramente voglio dalla vita, senza mentire, e ho capito quanto sia importante uscire dalla comfort zone per stare bene. Diciamo che mi piace giocare in anticipo. Non è certo facile : servono capacità analitiche, intuito, lavoro, gestione del rischio, coraggio e programmazione. Ma la buona notizia è che si può imparare! Io ho imparato. Basta esserne consapevole e volerlo! Non serve vincere al superenalotto come vogliono farvi credere per realizzare i propri sogni.
Grande... magari ci scrivi sopra un post? ;)

Citazione
Ma la verità, ed è triste ammetterlo, è che l'Italia mi ha fatto più male che bene. Sicuramente come PUA. Ma forse anche come professionista. Il contesto si è rivelato in troppi frangenti intossicante, macchinoso, frustrante e deprimente...
Ancora a malincore, ma non posso che darti ragione.
Sembra che i giovani qui stiano sul caxxo a tutti.

Citazione
Come mi è stato confermato dalla mia breve esperienza romana e da voci autorevoli come Sunbeam e GuyMontag per potersi sargiare target di questo calibro a Roma devi far parte di circoli sociali praticamente impenetrabili (limiting belief? Penso di no. io non ci sono riuscito...). O magari essere amico del sottosegretario di turno o del Giampaolo Tarantini della situazione (fieldtested!)... Si fottano... L'anomalia è l'Italia. Non il resto del mondo... E' dovere di ogni PUA avere l'opzione di sargiarsi i 9 e i 10 prima o poi. E bisogna mettersi nelle condizioni di farlo...
Se glielo hai chiesto dopo le 11 di sera non credergli, ho le prove che dimostrano il loro stato di incoscienza in quella specifica fascia oraria. :D

Citazione
Riguardo all'esperienza in Italia, ho sicuramente ripassato per bene l'amogging e il bragging..
Le regole del wingaggio non se le incula nessuno. E' tutti contro tutti. Imho hai tre opzioni:
1 - ti prendi un niubbo e lo istruisci per bene; lui fa quello che dici nei set e tu gli insegni a rimorchiare. La relazione è win-win finchè non diventa bravo.
2 - vivi le cose così come vengono, senza prenderti a cuore certe situazioni.
3 - uscire in solitaria. Scelta più efficiente, ma se esci una sola volta a settimana è da scartare.

Citazione
se qualcuno è interessato e si chiede come si può fare a realizzare i propri sogni senza vincere al superenalotto vi consiglio la lettura di "THE 4 HOUR WORKWEEK" che in molti già conosceranno.
Qual è il segreto? Buttare il sangue? ;)

Citazione
Sempre per la realizzazione dei propri sogni per l'innergame vi consiglio la lettura di "The Luck Factor" di Richard Wiseman. Così vi sbarazzate una volta per tutte del concetto di fortuna/destino. Per me questo libro è stato essenziale... Ha un'impostazione piuttosto scientifica/accademica ma è una piacevole lettura (esiste anche una traduzione in ita). Non credo che venga nominato molto nella community....
A questo do un'occhiata. Grazie per i consigli ;)

In bocca al lupo per tutte le tue attività... resta in contatto con IL!
Acqua
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Ultima modifica: 16 Dicembre 2009, 12:30:16 di festadanzante

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#5
D'accordo su tante cose, in completo disaccordo su altre.
Trovo questo post molto bello, anche se, lo considero un post di critica politica e sociale, più che un post sul rimorchio.

Sulla situazione italiana nel campo del lavoro, nulla da ridire, se non che prima era ancora peggio
Negli anni '90, quando decisi di riprendere a fare il grafico, mi ricordo che l'idea del mondo lavorativo che mi ero fatto, era che gli uffici fossero tutti al primo piano, ma che si fossero dimenticati di fare le scale per arrivarci.
Le "scale" erano conoscenze che ti consentivano di far valutare il tuo curriculum (che potevi tranquillamente non mandare).
Sta cambiando, malgrado una grande fetta d'Italia, che vede la meritocrazia come la fine della pacchia.
E si, perchè non tutti sono bravi, non tutti sono dotati, e non tutti, in un contesto diverso, potrebbero permettersi la vita che fanno. Le aberrazioni derivate dal teorema "siamo tutti uguali" è quello che inchioda l'Italia da questo punto di vista, e c'è poco da fare.
Nella figa, non cambia molto.
Ma nessuno ha ancora preteso la "figa politica" (per chi non lo sapesse, nel '68, per eliminare le differenze dovute alle capacità nello studio, fu proposto il "6 politico", ovvero la sufficienza d'ufficio per tutti).
Qui la meritocrazia conta di più: se non ci sai fare, non trombi.

Riguardo alla storia dell'amoggaggio totale, penso che tu sia stato sfortunato.
Non è come dici, nel senso che ci sono molte persone che pur non seguendo regole scritte, hanno criteri comportamentali piuttosto rigidi in questo senso.
Parlo ovviamente di persone che non provengono dalla "community", che non costituisce la regola in Italia, quanto una recente eccezione.

Riguardo alle femine, è vero che in Italia se la tirino molto di più, e che trovare donne molto belle in giro sia più difficile. A Londra, le trovavi tranquillamente sull'autobus o in metro, qui è un po' diverso.
Ma questa difficoltà, non fa che confermare un mio vecchio assunto, largamente condiviso dalla vecchia generazione marpionica: l'Italia è un paese difficile per rimorchiare. Ma se diventi bravo qui, l'estero ti sembra una passeggiata.
Il che si traduce nell'inevitabile nomea di seduttori che abbiamo all'estero.
Questa difficoltà, spiega anche come teorie piuttosto banali dal punto di vista italiano, possano trovare un buon riscontro in altre realtà, ma non nella nostra: in sintesi,  la nostra è la scuola più difficile e quindi la più formativa. In 2 parole, la migliore :)

La tua valutazione sul tuo essere "involuto" da un punto di vista rimorchiatorio in Italia, secondo me va interpretata in modo diverso: forse non eri preparato a difficoltà di questo tipo, e ti sei trovato senza armi.
Per lo stesso motivo, c'è chi porta gli italiani in tour di rimorchio in Russia: li scopano molto più che qui.
E si può dire la stessa cosa degli States: un mio caro amico MdP (in Italia) mi diceva che in America si scopa una cifra. Ma qui è diverso...

Non tutti possono scegliere di trasferirsi all'estero, chi ha le palle lo faccia.
Ma dal mio punto di vista, è una sconfitta. Quello che un Uomo Vero deve fare (imho) è cambiare la realtà che lo circonda. E' quindi qui che bisogna impegnarsi e combattere affinchè le cose cambino. ognuno nel suo settore, ed in base alle proprie competenze. E se ci vogliono 3 palle per cambiare paese, ce ne vogliono 5 per cambiare il proprio paese.
Io spero che ogni membro di questa community, nel suo piccolo, decida di cambiare il NOSTRO paese, affinchè sia questa L'America, ed il resto l'attuale "Italia".

TermYnator


Ultima modifica: 16 Dicembre 2009, 13:11:28 di TermYnator
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Citazione di: TermYnator il 16 Dicembre 2009, 12:48:02

Non tutti possono scegliere di trasferirsi all'estero, chi ha le palle lo faccia.
Ma dal mio punto di vista, è una sconfitta. Quello che un Uomo Vero deve fare (imho) è cambiare la realtà che lo circonda. E' quindi qui che bisogna impegnarsi e combattere affinchè le cose cambino. ognuno nel suo settore, ed in base alle proprie competenze. E se ci vogliono 3 palle per cambiare paese, ce ne vogliono 5 per cambiare il proprio paese.
Io spero che ogni membro di questa community, nel suo piccolo, decida di cambiare il NOSTRO paese, affinchè sia questa L'America, ed il resto l'attuale "Italia".

Sante parole! Ma si potrebbe anche pensare  di passare un po' di tempo all'estero per allargare e far evolvere la propria visione delle cose, e tornare a casa piu' forti di prima!

Ovviamente +1!

Nad84

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Citazione di: nad84 il 16 Dicembre 2009, 13:33:50
Sante parole! Ma si potrebbe anche pensare  di passare un po' di tempo all'estero per allargare e far evolvere la propria visione delle cose, e tornare a casa piu' forti di prima!

Ovviamente +1!

Nad84

Non vi illudete però che l'estero sia un paradiso, sotto molti punti di vista. Si conoscono i problemi dell'Italia, ma non quelli delle altre nazioni.

Per quanto riguarda il rimorchio non è tanto l'essere italiano ma l'essere straniero che attrae. E' pieno di inglesi ed americani che rimorchiano a Milano la prima settimana che vengono qui... perchè so strangers :-)

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Non mi illudo proprio di nulla, ma ritengo che sia un esperienza che vale la pena, perlomeno per poter dire qualcosa che si sia sperimentato in prima persona, e che non sia solo il "sai, si dice che all'estero bla bla, invece qui da noi bla bla..."; io non l'ho (ancora) fatta, e penso che in un futuro, non troppo lontano, la farò!

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#9
Citazione di: nad84 il 16 Dicembre 2009, 13:42:52
Non mi illudo proprio di nulla, ma ritengo che sia un esperienza che vale la pena, perlomeno per poter dire qualcosa che si sia sperimentato in prima persona, e che non sia solo il "sai, si dice che all'estero bla bla, invece qui da noi bla bla..."; io non l'ho (ancora) fatta, e penso che in un futuro, non troppo lontano, la farò!

Nad84


Sono molto pochi i paesi dove si vive meglio che in Italia. Se devi emigrare fai un pensierino a Svizzera e Benelux, ma non crederti che in Francia, Germania, Inghilterra troverai meno problemi che qui.

Per quanto riguarda meritocrazia e raccomandazioni, la mia esperienza personale e di molti miei amici è che certo malcostume riguarda chi è mezzo-mezzo, non chi merita che in Italia trova comunque spazio.

Esempio concorso per 10 posti, il piu' bravo vince, ma quelli dal settimo in poi che so tutti uguali li decide l'amicizia...

e farsi dei buoni amici (senza per questo cadere in logiche mafiosette)  è comunque un merito. Non è uno skill, il networking?

Ultima modifica: 16 Dicembre 2009, 13:51:29 di festadanzante

^X^

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Citazione di: festadanzante il 16 Dicembre 2009, 13:46:23
Sono molto pochi i paesi dove si vive meglio che in Italia. Se devi emigrare fai un pensierino a Svizzera e Benelux, ma non crederti che in Francia, Germania, Inghilterra troverai meno problemi che qui.

Per vivere meglio non c'è che un metodo: fare chiarezza e priorità su cio' che si considera importante, e poi cercare un posto in cui questi valori siano accettati e largamente implementati. Siccome siamo tutti diversi, il posto migliore è differente per ognuno di noi.
Per esempio io dopo piu' di un anno in Svizzera me ne sono andato infastidito dalla stupidità media, dall'arroganza e dal razzismo strisciante (peccato, ci sono certe fighe da paura!).
Par contre, i problemi tipici dei singoli stati possono essere, a seconda dei casi personali, irrilevanti oppure fortemente destabilizzanti.
Per quanto riguarda l'Italia, non concordo per una volta con TermYnator: il vero uomo cerca di cambiare quanto gli sta intorno si, ma a patto che ci sia attorno a lui una voglia di cambiamento. Altrimenti è solo un combattere contro un mulino a vento. Ho passato i miei migliori anni a cercare di convincere le persone intorno a me che alcune cose erano da cambiare, ottenendo sberleffi e bastoni tra le ruote. Ad un certo punto mi sono detto "vaffanculo, cazzi vostri" perchè eroe ok, ma martire proprio no. Io sono convinto che l'80% degli italiani VUOLE essere piagnucolosa, irresponsabile, non meritocratica (perchè come già altri hanno detto, alla maggioranza NON conviene). E sinceramente non ho piu' voglia di lottare per far loro cambiare idea, visto che le stesse energie le posso spendere in altri parti del mondo per ottenere dei risultati MOLTO maggiori, non solo per me stesso ma per la società in generale.

Quindi ribadisco: fate come Humanist. Viaggiate molto, informatevi, capite e poi scegliete con criterio dove investire le vostre energie in modo che il ritorno sia il massimo possibile. Questo posto puo' benissimo essere l'Italia, ribadisco, perchè la misura del ritorno dell'investimento è completamente soggettiva.
-eFFe-: quando parli di figa, mi trovi sempre :)
TermYnator:Gli unici soggetti irrecuperabili sono i morti. Sei vivo? Allora esci, rimorchia e tromba! E se non è oggi, sarà domani.

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Citazione di: ^X^ il 16 Dicembre 2009, 14:02:08
Per quanto riguarda l'Italia, non concordo per una volta con TermYnator: il vero uomo cerca di cambiare quanto gli sta intorno si, ma a patto che ci sia attorno a lui una voglia di cambiamento. Altrimenti è solo un combattere contro un mulino a vento. Ho passato i miei migliori anni a cercare di convincere le persone intorno a me che alcune cose erano da cambiare, ottenendo sberleffi e bastoni tra le ruote. Ad un certo punto mi sono detto "vaffanculo, cazzi vostri" perchè eroe ok, ma martire proprio no.

Il tuo prammatismo, come al solito dettato da solide questioni di praticità e di vissuto, fa un po' a botte con la mia natura di idealista. Nota bene, che penso che in una ottica di risultato, abbia ragione tu.
Rimane però la soddisfazione personale, lo smisurato Ego (Cit Acqua) che va nutrito, e che è la molla che ti fa fare i salti quantici. La stessa molla che ti fa osare in presenza di fighe impossibili, e che decreta la differenza fra Lizt e Mozart.
Concordo con te che spesso si abbia voglia di abbandonare tutto, colti da momenti di disperazione.
Citando la mia personale esperienza, dopo tre anni di innovazioni come presidente di una pro-loco abbandonai perchè ero sempre solo a far le cose. Nessuno me ne riconosce il merito, ma ora tutti seguono l'impostazione che detti io.
Dopo qualche anno, riprese le energie, mi sono rigettato nella mischia come amministratore (ovviamente d'opposizione). Ma ho anche conseguito tanti successi, tante piccole cose ottenute discutendo (spesso animatamente), hanno migliorato la vita dei miei compaesani. Per una questione puramente amministrativa, non ho potuto ricandidarmi (stavolta a sindaco), ma non ho mollato l'osso: la guerra è dura, ma va avanti anche come privato cittadino. Ogni piccola conquista è stata un grande rimorchio virtuale.
E questo non ha prezzo per darti energia in un mondo che sembra costruito per togliertela.
Ecco, io penso che se non prendi energia da questo tipo di conquiste, alla fine soccombi e ti arrendi:
e comincia la vecchiaia...

Citazione
Io sono convinto che l'80% degli italiani VUOLE essere piagnucolosa, irresponsabile, non meritocratica (perchè come già altri hanno detto, alla maggioranza NON conviene). E sinceramente non ho piu' voglia di lottare per far loro cambiare idea, visto che le stesse energie le posso spendere in altri parti del mondo per ottenere dei risultati MOLTO maggiori, non solo per me stesso ma per la società in generale.

Ma provare a stimolarli?  Un mio istruttore, ci diceva sempre:
"Io ora dico una cosa a voi, che siete 180. Domani ognuno di voi la ripeterà ad altri 180. Fra una settimana saremo in migliaia a dire la stessa cosa".

Se vuoi, il mondo lo cambi anche da solo.

Citazione
Quindi ribadisco: fate come Humanist. Viaggiate molto, informatevi, capite e poi scegliete con criterio dove investire le vostre energie in modo che il ritorno sia il massimo possibile. Questo posto puo' benissimo essere l'Italia, ribadisco, perchè la misura del ritorno dell'investimento è completamente soggettiva.

Consiglio che condivido, perchè viaggiare apre la mente in un modo impressionante.
Ma da persona che ha vissuto la propria infanzia all'estero, penso pure che spesso cerchiamo all'estero quello che non troviamo dentro di noi. Un po' come cercare il cavallo, e scoprire dopo lunghe ricerche che ci stavamo seduti sopra  :)

T
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Ringrazio tutti per le risposte. Riguardo il post di Termynator sono d'accordo su molte cose di quello che dici. Ma anche io devo dissentire fortemente su altre. Faccio anche alcune precisazioni ai fini di una maggiore chiarezza.

Trasferirsi all'estero non è una sconfitta. E non è necessariamente una resa come dice ^X^. Significa essere consapevoli dei tempi che si vivono. I tempi cambiano velocemente... E non è facile essere al passo con i cambiamenti... Il rischio è mettere la testa sotto terra e vivere anacronisticamente. La realtà che mi circonda ovviamente non è più l'Abruzzo, il centro Italia, l'Italia (che di per sè è un concetto del tutto artificiale) o l'Europa. Per carità potrebbe esserlo, come per tanti altri... Ma ho scelto di no. Il mio field e quello di ogni essere umano, umanista o meno, che vuole veramente vivere il suo tempo, ovvero l'era della globalizzazione, DEVE ESSERE secondo me il Pianeta Terra. Mi spiace ma io penso in grande, e nessuno può cercare di farmi tornare a sargiare al giardinetto dietro casa... Rispetto agli anni 90 il mondo è molto più piccolo e a portata di tutti. Non capisco perché ignorarlo.

Non ho detto che mi sono involuto in Italia. Forse nel club game e nelle ONS. Ma chi ha sargiato con me sa delle mie MLTR e delle mie FB. Quello che volevo dire è che ho avuto la conferma che l'Italia non presenta le condizioni ambientali adeguate per il raggiungimento dei miei obiettivi senza unitile spreco di energie, risorse e tempo. Ma ognuno ha il suo budget di energie e tempi e la sua tabella di marcia. Quindi questo aspetto è molto relativo.

Non sono stato sfortunato sull'amogging. E' semplicemente la mia percezione basata sul raffronto con altre realtà culturali che ho studiato e in cui ho vissuto per anni. Senza raffronto il sistema è autoreferenziale e si regge bene, almeno per il momento. La regola che nessuna figa vale più del tuo wing sarebbe difficile se non impossibile da spiegare a qualsiasi natural italiano. Ma qui siamo in un caso estremo. Io trovo semplicemente poco produttivo affermare il proprio valore sminuendo quello degli altri... E poi mi da fastidio quando qualcuno parla male degli altri... Quelle energie possono essere investite altrove...

Le ragazze italiane non "se la tirano di più" delle altre. E' un'impostazione metodologicamente sbagliata. La mia opinione è che semplicemente hanno una paura incredibile di essere loro stesse, anche nei loro istinti sessuali. Più che in altre culture. In Italia c'è molta paura perché si sa, o si percepisce, che il proprio destino non lo decidi tu ma chi ha più potere vicino a te. E questo vale nel lavoro ma anche e soprattutto per la figa. L'Italia è piena di bellissime ragazze, forse anche di più di altri paesi, ma come dici tu non si vedono facilmente in giro. Perché hanno paura. Paura di esporsi. Le trovi magari alle feste di Palazzo Grazioli o al Billionaire, o come dicevano Sunbeam e Guymontag, blindatissime nei loro circoli sociali pariolini. Perché? Per paura. Non ho detto che in Italia non si possa avere successo, con le donne ecc. Ho detto semplicemente che le regole del gioco sono diverse. E anacronistiche rispetto al resto del mondo. Poi ognuno gioca dove vuole, nel giardinetto o a Miami Beach. Dipende ovviamente dagli obiettivi che uno ha. E poi se si è felici, soddisfatti e contenti in Italia perché andarsene? Ripeto i tempi cambiano e cambiano velocemente. Come diceva la mia professoressa di filosofia "E' facile fare l'errore dell'anacronismo".

Infine, perdonatemi la mia attitudine iperanalitica, mi conoscete... Non ce la faccio ;) Ma considerando i presupposti del mio post, e leggendo tra le righe, tra semantica e pragmatica, la risposta di Termynator potrebbe sembrare proprio un classico esempio esplicativo-didattico di AMOGGING all'italiana...  Magari inconscio e involontario, magari no, però pur sempre un modo di ribadire il proprio essere ALFA MALE OF THE GROUP qui in IL. (Il video di FestaDanzante è più ermetico invece... Ci devo riflettere...)  ;D Scherzi a parte, onestamente a me sta benissimo così perché Termy è indiscutibilmente l'ALFA MALE del gruppo. Io non credo di aver invaso il suo territorio con scopi ostili... E se ho dato questa impressione me ne scuso. Aqua, Zlatan e Effe non fanno parte dei miei target e certamente non voglio rimorchiarmeli...  ;D Forse Effe sì però  :lol:

Ho già detto in più occasioni che stimo Termynator per quello che sta facendo per la community italiana e soprattutto perché con me è stato sempre gentile, cordiale e disponibile. Siamo su percorsi diversi, obiettivi diversi, background diversi e apparteniamo a generazioni diverse. Penso sia normalissimo che la vediamo in maniera diversa...

Però ci tenevo a fare queste precisazioni... Non è sempre facile esprimere il proprio pensiero nei post ed è facile travisare i contenuti... Ribadisco che ci tengo a evitare qualunque flaming. Per un po' non mi sentirete perché ho troppo da fare sul field, tra logistica, clubgame, networking, day2 con il couchsurf game (colpa di Yowriter), calibrazioni e lair locale... Volevo fare anche qualche lezione di surf... Ma Sydney è carissima e mi tocca lavorare più del normale.

Ma mi trovate in giro sui forum internazionali o via email! Se qualcuno passa da queste parti è il benvenuto...

Grazie ancora a tutti.

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#14
Citazione di: Humanist il 16 Dicembre 2009, 14:33:21
Trasferirsi all'estero non è una sconfitta. E non è necessariamente una resa come dice ^X^. Significa essere consapevoli dei tempi che si vivono. I tempi cambiano velocemente... E non è facile essere al passo con i cambiamenti... Il rischio è mettere la testa sotto terra e vivere anacronisticamente. La realtà che mi circonda ovviamente non è più l'Abruzzo, il centro Italia, l'Italia (che di per sè è un concetto del tutto artificiale) o l'Europa. Per carità potrebbe esserlo, come per tanti altri... Ma ho scelto di no. Il mio field e quello di ogni essere umano, umanista o meno, che vuole veramente vivere il suo tempo, ovvero l'era della globalizzazione, DEVE ESSERE secondo me il Pianeta Terra.

Quando Yowriter scrisse del suo stile di vita, e di come l'aveva realizzato, ho espresso un grande apprezzamento nei suoi confronti: ha fatto delle scelte difficili, ed alla portata di pochi.
Parli in un altro punto del tuo reply di risorse investite rispetto al risultato, ovvero di bilancio.
Questo concetto, implica però che non tutti possano permettersi scelte drastiche come la tua e la sua.
Prendi ad esempio un ragazzo che ha studiato giurisprudenza per 5 anni.
Pensi che sia facile buttare tutto nel cesso, e riproporsi da zero in un paese del quale non conosce neanche la lingua? Pensi che realmente, dopo aver investito tutta la sua vita nel perseguire uno scopo, possa azzardare un cambiamento totale senza un minimo di garanzia? Va da se, che certe scelte non siano logisticamente alla portata di tutti. Personalmente apprezzo la tua scelta, ma non posso oggettivamente dire che chiunque possa fare lo stesso. E se non può fare lo stesso, ha come unica soluzione l'adattare a se stesso la realtà che lo circonda.

Citazione
Non ho detto che mi sono involuto in Italia. Forse nel club game e nelle ONS. Ma chi ha sargiato con me sa delle mie MLTR e delle mie FB. Quello che volevo dire è che ho avuto la conferma che l'Italia non presenta le condizioni ambientali adeguate per il raggiungimento dei miei obiettivi senza unitile spreco di energie, risorse e tempo. Ma ognuno ha il suo budget di energie e tempi e la sua tabella di marcia. Quindi questo aspetto è molto relativo.

E il passo in neretto che contesto. Io penso che sia una questione di modo di porsi. Ma penso anche che, sebbene il modo italiano di porsi per avere successo sia uno dei più ostici, sia anche quello vincente.
E nell'ottica di essere sempre migliori, ritengo che sia un punto d'arrivo.
Ovviamente IMHO...

Citazione
La regola che nessuna figa vale più del tuo wing sarebbe difficile se non impossibile da spiegare a qualsiasi natural italiano. 

Ribadisco che devi essere stato sfortunato: perchè per "regole rigide" io intendevo proprio questo.
Tranne qualche quaquaraquà, presto scartato, con tutte le persone con le quali sono andato a rimorchiare
è sempre valsa la regola "meglio un amico che una topa qualsiasi".
Forse questa regola non si è estesa ai provenienti dalla community, ma in questo caso non parliamo più di "natural".

Citazione
Le ragazze italiane non "se la tirano di più" delle altre. E' un'impostazione metodologicamente sbagliata. La mia opinione è che semplicemente hanno una paura incredibile di essere loro stesse, anche nei loro istinti sessuali. Più che in altre culture. In Italia c'è molta paura perché si sa, o si percepisce, che il proprio destino non lo decidi tu ma chi ha più potere vicino a te.

Anche su questa analisi mi trovo in totale disaccordo, e sarebbe interessante che tu esprimessi in modo più accurato le basi sulle quali fai questa affermazione.
Per quanto mi riguarda, le italiane sono molto più coscienti delle altre donne europee del loro potere sugli uomini. Fatto sta, se possono permetterselo, scelgono il meglio.
Quindi vanno in posti fighi (tendenzialmente privi di coatti che le apostrofino platealmente), dove gli uomini le fanno entrare senza pagare una lira e non vanno in autobus ma si fanno scarrozzare in macchina dal MdP di turno e via dicendo. Quindi più che di paura, parlerei di eccesso di sicurezza.

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Infine, perdonatemi la mia attitudine iperanalitica, mi conoscete... Non ce la faccio ;) Ma considerando i presupposti del mio post, e leggendo tra le righe, tra semantica e pragmatica, la risposta di Termynator potrebbe sembrare proprio un classico esempio esplicativo-didattico di AMOGGING all'italiana...  Magari inconscio e involontario, magari no, però pur sempre un modo di ribadire il proprio essere ALFA MALE OF THE GROUP qui in IL. Scherzi a parte, onestamente a me sta benissimo così perché Termy è indiscutibilmente l'ALFA MALE del gruppo. Io non credo di aver invaso il suo territorio con scopi ostili... E se ho dato questa impressione me ne scuso. Aqua, Zlatan e Effe non fanno parte dei miei target e certamente non voglio rimorchiarmeli...   Forse Effe sì però   
Ho già detto in più occasioni che stimo Termynator per quello che sta facendo per la community italiana e soprattutto perché con me è stato sempre gentile, cordiale e disponibile. Siamo su percorsi diversi, obiettivi diversi, background diversi e apparteniamo a generazioni diverse. Penso sia normalissimo che la vediamo in maniera diversa...

Permettimi due note personali riguardo a questa tua affermazione, che onestamente non capisco.
Ho riletto tre volte il mio post, per trovarci dei punti nei quali avrei in qualche modo sminuito la tua persona, e non li ho trovati. L'unico punto potrebbe essere che riconosco 3 palle a chi cerca la propria realizzazione scegliendo un contesto con un bilancio favorevole (quindi un merito), riconoscendone però 5 a chi cambia la realtà che lo circonda facendosi un culo come un mazzo (quindi un merito maggiore). Ma è un principio generale, peraltro rispecchiante i valori base dell'inner game. Non è quindi questo il punto, ma un altro.
Se voglio dirti una cosa, mi rivolgo a te in prima persona, anche se siamo in pubblico.
Questo perchè il mio interlocutore sei tu, non gli spettatori.
Mi preoccupo di comunicare con gli spettatori, quando non mi interessa quello che pensa il mio interlocutore,
ma mi interessa il credito che assumo sui terzi commentando i concetti dell'interlocutore.
Ma questo è amoggaggio!
Tu non ti rivolgi a me nel rispondermi, ma alla platea, cosa che non faccio io.
Peraltro sostieni delle cose che non sono carine. Quindi, visto che sei un iperanalitico, ti do umilmente un piccolo spunto di riflessione: forse dovresti riconsiderare un po' i concetti sull'amoggaggio, ed in particolare la tua opinione sugli italiani. Non vorrei che questa idea che ti sei fatto sui natural, derivi in realtà da un tuo atteggiamento involontario, che genera rappresaglie sullo stesso piano nei tuoi confronti... ;)
Il che, chiarirebbe tutto.

T


Ultima modifica: 16 Dicembre 2009, 16:19:13 di TermYnator
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