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Schizofrenia umanista

Aperto da Humanist, 16 Dicembre 2009, 06:50:43

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Acqua

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Sebbene le opinioni siano contrastanti, ci sono alcune frasi in particolare su cui vale la pena di riflettere. Le quoto di seguito:

Citazione di: Humanist il 16 Dicembre 2009, 14:33:21
Il mio field e quello di ogni essere umano, umanista o meno, che vuole veramente vivere il suo tempo, ovvero l'era della globalizzazione, DEVE ESSERE secondo me il Pianeta Terra. Mi spiace ma io penso in grande, e nessuno può cercare di farmi tornare a sargiare al giardinetto dietro casa... Rispetto agli anni 90 il mondo è molto più piccolo e a portata di tutti. Non capisco perché ignorarlo.
...
In Italia c'è molta paura perché si sa, o si percepisce, che il proprio destino non lo decidi tu ma chi ha più potere vicino a te. E questo vale nel lavoro ma anche e soprattutto per la figa.

Citazione di: TermYnator il 16 Dicembre 2009, 12:48:02
l'Italia è un paese difficile per rimorchiare. Ma se diventi bravo qui, l'estero ti sembra una passeggiata.
Il che si traduce nell'inevitabile nomea di seduttori che abbiamo all'estero.
...
Non tutti possono scegliere di trasferirsi all'estero, chi ha le palle lo faccia.
Ma dal mio punto di vista, è una sconfitta. Quello che un Uomo Vero deve fare (imho) è cambiare la realtà che lo circonda. E' quindi qui che bisogna impegnarsi e combattere affinchè le cose cambino. ognuno nel suo settore, ed in base alle proprie competenze. E se ci vogliono 3 palle per cambiare paese, ce ne vogliono 5 per cambiare il proprio paese.
Io spero che ogni membro di questa community, nel suo piccolo, decida di cambiare il NOSTRO paese, affinchè sia questa L'America, ed il resto l'attuale "Italia".

Citazione di: Nova99 il 16 Dicembre 2009, 14:43:20
Dopo i cervelli in fuga, i piselli in fuga.

Citazione di: ^X^ il 16 Dicembre 2009, 14:02:08
Per vivere meglio non c'è che un metodo: fare chiarezza e priorità su cio' che si considera importante, e poi cercare un posto in cui questi valori siano accettati e largamente implementati. Siccome siamo tutti diversi, il posto migliore è differente per ognuno di noi.
...
Io sono convinto che l'80% degli italiani VUOLE essere piagnucolosa, irresponsabile, non meritocratica (perchè come già altri hanno detto, alla maggioranza NON conviene). E sinceramente non ho piu' voglia di lottare per far loro cambiare idea, visto che le stesse energie le posso spendere in altri parti del mondo per ottenere dei risultati MOLTO maggiori, non solo per me stesso ma per la società in generale.

Citazione di: festadanzante il 16 Dicembre 2009, 13:36:59
Nemo propheta in patria

E complimenti a tutti per la discussione...  8)
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Volevo solo aggiungere un piccolo chiarimento.
Per me essere all'estero non è affatto una resa, ma è -come dice giustissimamente TermY- un esigenza pragmatica di ottimizzazione delle energie.
Dove vivo e lavoro adesso ci sono due fattori:
1) la qualità globale dei servizi pubblici è molto piu' alta che in qualunque grande città italiana (=risparmio un sacco di energie e incazzature che posso incanalare altrove)
2) con la stessa fatica con cui in Italia spostavo un documento da un ufficio all'altro, qui faccio davvero la differenza per un gruppo molto ampio di persone. Ovvero a parità di fatica, la mia produzione a vantaggio del mondo è molto piu' elevata

Quindi idealismo o no, il fatto di vivere e lavorare in mezzo a persone che la pensano piu' o meno come me, è un vantaggio sia per me che per il mondo nella sua globalità.
-eFFe-: quando parli di figa, mi trovi sempre :)
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Citazione di: festadanzante il 16 Dicembre 2009, 13:36:59
Per quanto riguarda il rimorchio non è tanto l'essere italiano ma l'essere straniero che attrae. E' pieno di inglesi ed americani che rimorchiano a Milano la prima settimana che vengono qui... perchè so strangers :-)

Nemo propheta in patria

esatto, funziona proprio cosi':up:


Citazione di: Humanist il 16 Dicembre 2009, 14:33:21
Aqua, Zlatan e Effe non fanno parte dei miei target e certamente non voglio rimorchiarmeli...  ;D Forse Effe sì però  :lol:

ohe'!? :O
e io che pensavo di venirti a trovare... :lol:

Ci aggiorniamo caro, in bocca al lupo per tutto ;) :up:  :coolsmiley:
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Citazione di: -eFFe- il 16 Dicembre 2009, 18:24:28
esatto, funziona proprio cosi':up:


uhm.......non sono d'accordo sullo straniero, penso influisca in minima parte. e sinceramente non so quanto sia vero degli ammeregani che rimorchiano, a milano poi.

-effe-, secondo me basi il tuo giudizio su alcuni feedback negativi che devi aver avuto all'estero in quanto italiano, o mi sbaglio?
non è la prima volta che ti sento dire che il mito dell'italiano latin lover all'estero si è trasformato in "la sciagura dei pu**anieri all'estero".

i feedback che abbiamo ricevuto io e i miei amici italiani, per contro, sono molto migliori, e proprio in relazione al fascino italico.
Anche se, ammetto onestamente, tali feedback si limitano alla cultura nord europea in generale.

Trovo che in paesi come spagna o francia l'italianità abbia un peso minimo; nel regno unito non mi pronuncio perchè non ne ho idea; nei paesi esteuropei forse è maggiore l'idea che siamo pu**anieri.

Humanist

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#19
Citazione di: TermYnator il 16 Dicembre 2009, 15:46:50
Questo concetto, implica però che non tutti possano permettersi scelte drastiche come la tua e la sua.
Prendi ad esempio un ragazzo che ha studiato giurisprudenza per 5 anni.
Pensi che sia facile buttare tutto nel cesso, e riproporsi da zero in un paese del quale non conosce neanche la lingua? Pensi che realmente, dopo aver investito tutta la sua vita nel perseguire uno scopo, possa azzardare un cambiamento totale senza un minimo di garanzia? Va da se, che certe scelte non siano logisticamente alla portata di tutti. Personalmente apprezzo la tua scelta, ma non posso oggettivamente dire che chiunque possa fare lo stesso. E se non può fare lo stesso, ha come unica soluzione l'adattare a se stesso la realtà che lo circonda.

Questo è puro limiting belief ! TUTTO E' POSSIBILE. Su questo non transigo! Questo è il corretto mindset da avere nella community e bisogna diffonderlo il più possibile. Prima si decidono i propri obiettivi e poi si pianifica e si lavora per ottenerli. Io non sono un privilegiato, né lo è Yowriter. E se avessi ascoltato tutti quelli che dicevano: "ma tu non puoi" ecc sarei ancora nel club di "chi non può permetterselo". Il ragazzo laureato in giurisprudenza non deve buttare proprio niente del cesso. Parte costruendo su quello che ha già conseguito. Deve capire quali sono i suoi obiettivi, convincersi che li può raggiungere e poi lavorare per raggiungerli! Se aspira ad un sistema meritocratico è consigliabile andare all'estero. Ci vorrà un po' di piu per imparare la lingua ecc ma è solo questione di tempo. Lavorare secondo un metodo preciso, la cui base è che nulla è impossibile, in pochi lo insegnano. Non ho detto che sia facile e che non ci voglia tempo... Io quando torno in Italia vedo un sacco di potenziale inespresso. E troppi con questo mindset, "vabbè tu sei fortunato ma io non posso". BALLE! Tutto è possibile. "Avere un minimo di garanzie" significa solo seguire le proprie paure e limiting belief! Mi batterò fino alla fine su questo principio. Tutto è possibile e non c'è gente che può e gente che non può. Chi crede di non potere non vuole e mente a se stesso e agli altri. Limiting belief.

AMOGGING

Da premettere che sono ipersensibile all'amogging tra membri della community. Incluso quello aprioristico contro gli americani, incluso Mystery ecc. Non c'è niente di personale e riconosco che in Italia la soglia di tolleranza all'amogging aumenta perché "lo fanno tutti". Ammetto che ci sono delle amogging spikes nella mia risposta ma solo perché sono stato amoggato in precedenza. Avevo specificato all'inizio del post che volevo solo ringraziare la community italiana, rispondere a Zlatan e condividere alcune riflessioni sulla base della mia esperienza. Dopo le risposte di Zlatan e degli altri (amogging free anche se sono sicuro che non condividono tutto quello che ho scritto) mi ha risposto Termynator. (E ora passo alla seconda persona). Ti elenco i passaggi in cui l'amogging è EVIDENTE e evito quelli in cui è più velato, considerando il contesto. Ripeto niente di personale. Facciamo solo un po' di analisi semantica, che da linguista e esperto di dizionari mi riesce piuttosto bene.

Citazione di: TermYnator il 16 Dicembre 2009, 12:48:02
La tua valutazione sul tuo essere "involuto" da un punto di vista rimorchiatorio in Italia, secondo me va interpretata in modo diverso: forse non eri preparato a difficoltà di questo tipo, e ti sei trovato senza armi.

Amogging. Non ho detto che mi sono involuto. L'hai detto tu. E' un frame che non accetto. Così come respingo il frame di "essere senza armi" davanti a "difficoltà" per me insormontabili in Italia. Io funziono bene anche in Italia professionalmente e come PUA perché conosco le regole del gioco ma non sono soddisfatto perché in Italia si disperdono energie e risorse e so che posso funzionare meglio, per il bene mio e della comunità. Il matrix italiano è cmq obsoleto e anacronistico. Evoluzionisticamente destinato a scomparire.

Citazione di: TermYnator il 16 Dicembre 2009, 12:48:02
Non tutti possono scegliere di trasferirsi all'estero, chi ha le palle lo faccia.
Ma dal mio punto di vista, è una sconfitta. Quello che un Uomo Vero deve fare (imho) è cambiare la realtà che lo circonda.

Amogging. Si inferisce che chi si trasferisce all'estero come me è uno sconfitto e/o un Uomo non Vero.

Citazione di: TermYnator il 16 Dicembre 2009, 12:48:02
E' quindi qui che bisogna impegnarsi e combattere affinchè le cose cambino. ognuno nel suo settore, ed in base alle proprie competenze. E se ci vogliono 3 palle per cambiare paese, ce ne vogliono 5 per cambiare il proprio paese.

Amogging. Stai dicendo che ho 2 palle in meno. Non è giusto. Potrebbero farmi comodo...  :coolsmiley:

Ripeto. E' solo un gioco di semantica e spero che non la prendi sul personale. Però voglio che questo concetto sia chiaro a tutti e che si capisca che l'amogging nella community come questa è DLV soprattutto per chi lo fa, e soprattutto in una dimensione globalizzata. Poi per il resto ribadisco la mia stima per l'impegno profuso da te per aiutare la community italiana. Suggerisco solo meno ostilità verso la community internazionale che penso sia solo controproducente e potenzialmente limitante.

Ora vado a rimettere a posto la mia disordinatissima lista di num di tel fatta tramite yowriter method e cerco di trasformarla in un foglio Excel ordinato... Devo ricominciare anche io con i pasta date...  :D
Ultima modifica: 17 Dicembre 2009, 08:42:38 di Humanist
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#20
Guarda che coincidenza, apro la posta stamane e mi scrive uno da New York e mi chiede se sono interessato a lavorare li'  :lol:
Erano 15 mesi che non succedeva.
E' ufficialmente finita la crisi.
Ultima modifica: 17 Dicembre 2009, 09:14:27 di festadanzante

TermYnator

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Citazione di: Humanist il 17 Dicembre 2009, 08:22:16
Questo è puro limiting belief ! TUTTO E' POSSIBILE. Su questo non transigo! Questo è il corretto mindset da avere nella community e bisogna diffonderlo il più possibile. Prima si decidono i propri obiettivi e poi si pianifica e si lavora per ottenerli. Io non sono un privilegiato, né lo è Yowriter. E se avessi ascoltato tutti quelli che dicevano: "ma tu non puoi" ecc sarei ancora nel club di "chi non può permetterselo". Il ragazzo laureato in giurisprudenza non deve buttare proprio niente del cesso. Parte costruendo su quello che ha già conseguito.

Humanist, è bello parlare di grandi aspirazioni. Ma con una tesi in diritto romano comparato, non credo tu vada molto lontano all'estero...
Un conto è parlare di rimorchiarsi fighe impossibili, un altro è rischiare di trovarsi a fare il lavapiatti a Londra con una laurea in tasca. Cortesemente, siamo realistici.

Citazione
AMOGGING
Da premettere che sono ipersensibile all'amogging tra membri della community. Incluso quello aprioristico contro gli americani, incluso Mystery ecc. Non c'è niente di personale e riconosco che in Italia la soglia di tolleranza all'amogging aumenta perché "lo fanno tutti". Ammetto che ci sono delle amogging spikes nella mia risposta ma solo perché sono stato amoggato in precedenza.

a) L'amogging è sulla persona, non sui concetti. Io ritengo il 70% dei concetti importati ridicoli ed inapplicabili,
e nel mio pieno diritto di esprimere una opinione, li contesto.
A differenza di altri, fornisco una alternativa.
Non è amogging, ma "building".

b) Se sei particolarmente sensibile all'amogging, tanto da vederlo dove non c'è, non reagisci amoggando... :)

Citazione
Avevo specificato all'inizio del post che volevo solo ringraziare la community italiana, rispondere a Zlatan e condividere alcune riflessioni sulla base della mia esperienza. Dopo le risposte di Zlatan e degli altri (amogging free anche se sono sicuro che non condividono tutto quello che ho scritto) mi ha risposto Termynator.

Fammi capire Huma, amogging free significa che uno che non è d'accordo con le tue tesi non le commenta?
Hai scritto "volevo condividere". Bene, condividere significa anche accettare (ed eventualmente controbattere) tesi non allineate alla tua. E' un principio basilare della democrazia, non un teorema di termYnator.

Citazione
(E ora passo alla seconda persona). Ti elenco i passaggi in cui l'amogging è EVIDENTE e evito quelli in cui è più velato, considerando il contesto. Ripeto niente di personale. Facciamo solo un po' di analisi semantica, che da linguista e esperto di dizionari mi riesce piuttosto bene.

Ottimo.

Citazione
Amogging. Non ho detto che mi sono involuto. L'hai detto tu. E' un frame che non accetto. Così come respingo il frame di "essere senza armi" davanti a "difficoltà" per me insormontabili in Italia. Io funziono bene anche in Italia professionalmente e come PUA perché conosco le regole del gioco ma non sono soddisfatto perché in Italia si disperdono energie e risorse e so che posso funzionare meglio, per il bene mio e della comunità. Il matrix italiano è cmq obsoleto e anacronistico. Evoluzionisticamente destinato a scomparire.

Ma la verità, ed è triste ammetterlo, è che l'Italia mi ha fatto più male che bene. Sicuramente come PUA. Ma forse anche come professionista. Il contesto si è rivelato in troppi frangenti intossicante, macchinoso, frustrante e deprimente...

Dichiararsi in troppi frangenti frustrato e depresso, significa trovarsi pesce fuor d'acqua: ovvero poco adatto all'ambiente. Visto che descrivi queste sensazioni solo rispetto all'ambniente italiano, va da se che tu provi un senso di involuzione.
E siccome c'è chi non prova le tue sensazioni, ma qui sta benissimo, il tuo disagio nei confronti delle donne italiane evidentemente è una questione di modo di porsi, che tu lo accetti o meno.

Citazione
Amogging. Stai dicendo che ho 2 palle in meno. Non è giusto. Potrebbero farmi comodo...  :coolsmiley:

No. Ho detto che hai una palla in più rispetto alla massa (quindi un complimento).

Concludendo, l'analisi semantica non mi sembra favorisca la tua tesi. Tornando in ambito rimorchiatorio, ribadisco che dovresti riflettere un attimo sulle cose, e prendere i normali commenti per quello che sono, e non come un tentativo di amoggarti.
Visto che ti dichiari "sensibile", se dovessi usare il tuo metro di giudizio, dovrei farti notare che l'intero tuo post è un amoggaggio all'Italia intera, che descrivi come un ambiente di sottosviluppati simili ai neanderthal.
In sintesi, dovrei dirti che sei tu che con questo post hai amoggato tutti noi, oltretutto qualificandoti con cose cone le tue Ltr o FB o fogli di excel pieni di numeri, di cui nessuno ha dubitato... :)

SE passo per l'Australia, ti vengo a trovare.

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Citazione di: james.mar il 16 Dicembre 2009, 18:39:23
-effe-, secondo me basi il tuo giudizio su alcuni feedback negativi che devi aver avuto all'estero in quanto italiano, o mi sbaglio?
non è la prima volta che ti sento dire che il mito dell'italiano latin lover all'estero si è trasformato in "la sciagura dei pu**anieri all'estero".

no, mi basta osservare come si comportano le orde di italiani all'estero...esattamente come i marinai in licenza per le vie del centro quando vedono qualche ragazza :down:

Poi certo, ci sono le eccezioni, le distinzioni ecc, ma volendo semplificare facendo delle grossolane generalizzazioni, il succo e' quello: la maggioranza degli italiani all'estero si comporta da pu**aniere al grido di "abbona!" :uglystupid:
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Citazione di: -eFFe- il 17 Dicembre 2009, 13:47:50
no, mi basta osservare come si comportano le orde di italiani all'estero...esattamente come i marinai in licenza per le vie del centro quando vedono qualche ragazza :down:

Poi certo, ci sono le eccezioni, le distinzioni ecc, ma volendo semplificare facendo delle grossolane generalizzazioni, il succo e' quello: la maggioranza degli italiani all'estero si comporta da pu**aniere al grido di "abbona!" :uglystupid:


Il punto è proprio questo: e ti dirò di più, può essere sfruttato ancor più a nostro favore distinguendoci dalla massa. Se facciamo capire subito di non essere quelli di "mmazza che bbona", risulta essere molto più semplice utilizzare a nostro favore il fascino italico.
Perlomeno io la vedo così. Ma forse la penso così perchè ho ricevuto più commenti del tipo "wow italian", piuttosto che "you are too italian".


Poi ovvio, se una ragazza ha avuto "brutte esperienze" con i marinai in licenza allora è normale che sia più difficile sradicare tale giudizio.

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Citazione di: james.mar il 17 Dicembre 2009, 15:34:15
Il punto è proprio questo: e ti dirò di più, può essere sfruttato ancor più a nostro favore distinguendoci dalla massa. Se facciamo capire subito di non essere quelli di "mmazza che bbona", risulta essere molto più semplice utilizzare a nostro favore il fascino italico.

e' quello che faccio :)
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yowriter

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Arrivo anche io, on-line dall'allegra Svizzera nella quale, tanto per cambiare, mi fermerò un mesetto.

Mi sono letto tutto di fila, quindi senza stare a quotare, esprimo liberamente alcuni pensieri, anche se quello che penso è già stato in parte riassunto da alcune persone nei vari post.
Ma non potevo esimermi dal mettere il becco in un thread del genere.

Intanto la mia situazione è diversa da quella di Humanist.
Lui ha un tipo di lavoro che può seguire indipendentemente dal luogo in cui si trova, io invece sono radicato al territorio italiano, nella fattispecie la Rimini turistica, e dedico il cazzeggio invernale a location internazionali, sfruttando la permanenza all'estero per incrementare i miei skills linguistici, amicizie, successi sargistici, sensibilità sociale.

Anche io mi sento un abitante del Pianeta Terra, oltre che italiano.
E secondo me, più soft di Humanist e più o meno in linea con ^X^, non mi pongo la questione (e quindi non mi interessa verificarlo o constatarlo) se l'Italia sia il posto giusto dove stare per raggiungere determinati obiettivi oppure no.
Alcuni casi specifici:
Per un politico, ad esempio, l'Italia è in assoluto il migliore field del mondo, della galassia forse  :lol:
Per uno che in generale non ha obiettivi, o per uno che si accontenta, forse pure; laddove ultimamente crisi vere o presunte stanno incrinando anche l'umore pacato di persone che si accontenterebbero di arrivare a fine mese.
Per chi vuole vivere la vita a 360°, ottimizzando appunto risorse/energie, nella vita come nello specifico nel sarging, allora sì, forse l'Italia diventa più simile ad un gioco dell'oca ad ostacoli.

Riassumendo, come dice appunto ^X^, è fondamentale capire chi siamo e dove dobbiamo stare per avere il tipo di vita che desideriamo.

Più specifico riguardo al sarging.

Non penso che l'italiano all'estero abbia più o meno vantaggi.
Lo straniero in generale suscita di per sé una sorta di fascino esotico, e va a generare domande a più ampio raggio e di conseguenza un dialogo più vario e piacevole.

Se sei di Cesena e apri una ragazza a Cesena, dopo che hai detto che sei di Cesena la tipa al massimo ti chiede che lavoro fai.

Se sei di Cesena e apri una tipa canadese in Cambogia davanti ad un tempio buddista, dopo che hai detto che sei di Cesena la tipa ti chiede dov'è, cosa ci fai in Cambogia, dove sei stato prima e dove andrai dopo.
Il tutto di default, escludendo abilità dialettico/sargistiche del soggetto in questione.

Se 3 sfigati italiani cantano "forza juve alé alé" davanti al suddetto tempio buddista, le hb nei dintorni non si faranno avvicinare da italiani per il resto della vacanza.

Insomma, calibrando, si deve sfruttare al meglio il fattore della diversità nel contesto.

Io per esempio mi dichiaro SEMPRE italiano: se percepisco fascino/interesse/curiosità ne approfitto; se al contrario noto una certa perplessità sulla mia natura, mi impegno a dare un impressione che si discosta da quella negativa della mia interlocutrice, spostandola su un immagine sorprendentemente positiva rispetto alle sue credenze.

E' molto importante anche nella vita: partire da un dato negativo a proprio svantaggio, analizzarlo, capirlo, e trasformarlo in punto di forza.

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Tanto di cappello al post di Yowriter... +1  :up:
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Citazione di: yowriter il 17 Dicembre 2009, 20:37:06
Non penso che l'italiano all'estero abbia più o meno vantaggi.
Lo straniero in generale suscita di per sé una sorta di fascino esotico, e va a generare domande a più ampio raggio e di conseguenza un dialogo più vario e piacevole.

Ho l'impressione che ci sia un misunderstanding di fondo.
Non ho mai detto che il dichiararsi italiano, provochi in se dei vantaggi certi:
tanto sta, che a Londra, non giravo con un Arraps italiano-inglese, ma con uno Francese-Inglese.
Questo perchè come sostiene Effe, spesso gli italiani all'estero, fanno le stesse cose che fanno in Italia:
casino.
In altre parole, spesso mi sono spacciato per francese...
Non sempre però: perchè mi capitava anche di chiudere tipe che quando sapevano che ero italiano, dicevano immediatamente "ah, artist!". Il mio datore di lavoro, fece la stessa osservazione (e per lui facevo proprio l'artista).
Ne deduco che è l'immagine culturale dell'italiano che funziona, finchè lo straniero non viene a contatto con i tifosi di qualcosa, e rimane scioccato dall'inciviltà latente del nostro popolo.
Io ho avuto la fortuna di fare gli ultimi anni di liceo in un liceo internazionale, e di essere quindi venuto a contatto con le persone più disparate.
E quelli che rimorchiavano di più, erano gli italiani, poi i francesi, e poi tutto il resto.
Quando intendo che l'italiano all'estero funziona, non intendo quindi il dichiararsi italiano, ma l'ESSERE italiano.
Perchè la nostra cultura, e l'arte di arrangiarsi che ci viene tramandata fin dalla scolarità, nel rimorchio ci danno una marcia in più rispetto a culture più prammatiche, e conseguentemente più fredde nella comunicazione.

A tal proposito cito un banale esempio: il tema in classe, nel quale ho sempre preso 4/10 in Italia.
In Francia, nonostante la dissertation la facessi in francese, prendevo sempre voti sul 17-19/20.
I francesi erano bravissimi nell'organizzare le idee. E questo perchè veniva insegnato uno schema preciso per esporle. Ma non erano altrettanto capaci nel creare.

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Jason N. Dohring

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mi e' venuta voglia di viaggiare...

meglio australia o usa?

ps.so' il tuo lavoro :P

Jason
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#29
Citazione di: TermYnator il 17 Dicembre 2009, 23:57:21
Ho l'impressione che ci sia un misunderstanding di fondo.
Non ho mai detto che il dichiararsi italiano, provochi in se dei vantaggi certi...

[....]

E quelli che rimorchiavano di più, erano gli italiani, poi i francesi, e poi tutto il resto.
Quando intendo che l'italiano all'estero funziona, non intendo quindi il dichiararsi italiano, ma l'ESSERE italiano.
Perchè la nostra cultura, e l'arte di arrangiarsi che ci viene tramandata fin dalla scolarità, nel rimorchio ci danno una marcia in più rispetto a culture più prammatiche, e conseguentemente più fredde nella comunicazione.

Ma infatti non c'è stato nessun misunderstanding, perché, con altre parole, intendevo più o meno questo.
Ma serve sempre e comunque analisi, perché come appunto ho scritto, l'ESSERE italiano non genera né pro né contro, ma semplicemente un'emozione maggiore rispetto all'essere della stessa nazione da cui lei proviene.
In base ai feedback che si ricevono, si può variare la strategia traendone in qualsiasi caso dei vantaggi, come ri-per-l'appunto ho precisato nell'esempio del mio post precedente  Azn

PS: forse uno dei vantaggi che noi abbiamo è che siamo geneticamente malati di figa  :lol:

Citazione di: Jason N. Dohring il 18 Dicembre 2009, 01:23:03
mi e' venuta voglia di viaggiare...

meglio australia o usa?

Jason

Parti da più vicino.

Svizzera, Germania, Austria, Inghilterra... se vuoi andare un po' più in là... Russia, ma poi lì rischi di cambiare la tua visione del mondo  :coolsmiley:

Ultima modifica: 18 Dicembre 2009, 04:49:10 di yowriter
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