Seduzione Italiana

Seduzione e società => Generale => Discussione aperta da: Humanist il 16 Dicembre 2009, 06:50:43

Titolo: Schizofrenia umanista
Inserito da: Humanist il 16 Dicembre 2009, 06:50:43
Era un po' che volevo scrivere questo post. Ora che ho un po' di tempo libero ne approfitto. Occhio perché è piuttosto lungo, prolisso e evidenzia rigurgiti schizoidi (forse anche schizofrenici!).  :uglystupid: E' il bilancio di un anno e mezzo di Game con riflessioni, pensieri e sensazioni. Per qualcuno può essere fonte di ulteriore riflessione ed ispirazione per altri una bella segona mentale piena di vulnerability spikes... In entrambi i casi può risultare utile.   :P Tuttavia i tempi sono maturi e mi sento in dovere di scriverla ora.

Però prima voglio ringraziare tutta la community italiana che ho avuto il piacere di conoscere e frequentare a intervalli irregolari negli ultimi 12 mesi, dopo il mio ritorno dal Canada. Un grazie particolare a Italian Lair & co per il forum che mi ha permesso di conoscere altri PUA e seduttori italiani con cui mi son fatto delle belle sargiate e ho creato belle amicizie. La mia parentesi italiana, come molti già sapranno si è già chiusa.

PREGAME ERA

Zlatan, se non sbaglio, mi aveva chiesto tempo fa quale fosse il mio background prima di entrare nel Game. Penso che questa sia l'occasione buona per rispondere.

Come molti nella community, per molto tempo sono stato un comune esemplare di AFC con varie LTR passive alle spalle ma sempre offuscato da mentalità autolimitante, esogena e endogena, in ogni mia azione. Avevo sviluppato una misantropia e un pessimismo cosmico che mi avevano portato ad una vita da autoisolamento, per altro razionalmente giustificato supportato da un belief system solidissimo nella sua negatività. Dopo un evento traumatico, per me e la mia famiglia, che ha scosso l'equilibrio artificiale del mio sistema di valori e la mia condizione di depresso latente cronico, ho dovuto avere il coraggio di distruggere e ricostruire gran parte del sistema, facendo un salto nel buio.  Ci sono voluti anni di lavoro, tra libri, azioni e viaggi all'estero. Sì, soprattutto i viaggi....

In questi anni ho scoperto valori importanti come l'amicizia, la gentilezza, l'onestà, l'ottimismo, l'altruismo sincero. Aspetti che avevo sempre ignorato e sottovalutato che ora sono dei capisaldi per me e per il mio benessere. Ho deciso di percorrere sentieri non battuti, mettermi alla prova, accettare sfide, andare controcorrente. Diciamo che avevo creato un nuovo "sistema operativo" solido, quello che poi avrei chiamato inner game, per far funzionare al massimo "l'hardware" a disposizione. Tutto ciò nel giro di 3 anni e le ripercussioni sono state incredibilmente positive sulla mia vita. Poi, dopo 3 anni è arrivato il Game, inteso come pick up,  ed è stato un catalizzatore eccezionale che ha accelerato e sistematizzato il tutto.

Paradossalmente lavorando su abilità più mirate come rimorchiare le donne, introducendo il concetto di Comfort Zone mi sono accorto di essere arrivato al mio next level, il livello successivo.  Dopo 5 anni da quel trauma che aveva scosso le fondamenta della mia vita posso dire di avere raggiunto traguardi importanti, di aver ottenuto quello che volevo, di poter essere soddisfatto e contento, di avere raggiunto l'illuminazione su quali dovessero essere i miei obiettivi nella vita. E ho imparato che se c'è qualcosa che voglio veramente è mio dovere andarla a prendere, senza mai mentire a me stesso con limiting beliefs e altre scuse... Nulla è impossibile...

Ma questo lo sappiamo già...

GAME- In principio era TWINS

Il libro The Game mi fu regalato da un backpacker inglese in un ostello di Riga, in Lettonia, nel 2007.  Avevo già capito che bisognava lasciare l'Italia, non solo per poter esprimere le proprie potenzialità professionali e realizzare le proprie ambizioni ma anche per esplorare nuove possibilità e affrontare nuove sfide, essenziali per la mia natura e la mia ricerca della felicità. Il mio prima nick nella community è stato Twins. Me lo aveva affibbiato nell'estate del 2007 un natural italiano perché indossavo spesso una maglietta con scritto "Toxic Twins" (a quel tempo c'erano gli Aerosmith in tour). ;)

Sono entrato "ufficialmente" nel Game a fine febbraio 2008 con la mia prima sargiata a Montreal. Ricordo benissimo quella sera e il mio primo wing (Solid), conosciuto con il mio primo post sulla sezione canadese del TAF, un ragazzo bassottello e piuttosto robusto, nel Game da solo un mese, un ingegnere di qualche anno meno di me con le idee davvero chiare sui suoi obiettivi nel Gioco. Ricordo il suo primo set quella sera... come smise improvvisamente di parlare con me e aprì un set di 2 9 alla nostra sinistra con cui rimase per 15 minuti. Il suo entusiasmo e il suo approccio sistematico e metodico cozzavano con la mia "creatività/improvvisazione" italiana ma alla fine i suoi fatti rispetto alle mie parole avevano tutt'altro valore... Per me si apriva un nuovo universo da esplorare... L'universo dell'impossibile che diventava possibile... In maniera sistematizzata e replicabile...  :O

La community che ho frequentato nei 9 mesi in nordamerica, Canada e Usa, mi ha ispirato molto. Al di là di quello che alcuni dicono soprattutto qui in Italia, la ritengo degna di rispetto e di ammirazione ed è fonte di profonda ammirazione, stando al mio vissuto e alle mie esperienze. E' difficile spiegare lo spirito che c'è dietro i loro incontri, considerando quelli a cui ho partecipato e che muove questa ricerca strutturata dell'automiglioramento senza conoscere i valori fondanti della cultura americana e senza averli vissuti sulla propria pelle. Valori che si possono trovare un po' in tutta la cultura nordamericana e nella sua storia, da Benjamin Franklin a Obama...

E nel giro di pochi mesi sono finito nei posti dove The Game era ambientato, tra il Canada e la California. Ho vissuto quello stile di vita, ho incontrato quelle persone, ho sargiato in quei locali e ho chiuso quegli stessi target... Per quanto possa sembrare incredibile o "fake", o una montatura commerciale, visti anche i miei incontri con i personaggi del libro, da Mystery a Zan Perrion, la mia esperienza personale mi permette di dire che la sostanza della storia riflette una verità di fondo comprovata, ovvero che si può IMPARARE ad avere successo con le donne. Anzi, si può IMPARARE ad avere successo in tutto! Punto. Non esistone se e ma. Non esistono limiti. Si trattava di una vera e propria rivoluzione copernicana per uno che fino a pochi anni prima era convinto di essere nato più "sfortunato" rispetto agli altri e condannato ad una vita di infelicità...

Difficile convincere un italiano che viaggia poco nei paesi di cultura anglosassone di questa verità lapalissiana... Lo ammetto.... Di recente ho trovato un filmato, apparentemente del 2002, di un workshop di Mystery, in cui c'erano Tyler e Papa ancora semi-afc, Neil Strauss veniva nominato e Mystery semisfigato in fase prepeacocking che usava ancora i trucchi di magia per fare DHV. Preistoria della rivoluzione PUA. Il format era tipicamente anglosassone, il workshop, basato sulla condivisione e sul mettersi tutti sullo stesso livello, roba che è ancora fantascienza nel sistema italiano dove tutto è ancora così accademico, autoreferenziale, frontale, teorico e conflittuale. Eppure quel video, dopo aver letto The Game, evitando teorie complottiste da finto sbarco sulla luna, era la dimostrazione che gente semplice e normalissima poteva raggiungere grandi traguardi se messi nel giusto contesto e a contatto con le giuste persone...

MATRIX ALL'ITALIANA

Poi sono dovuto tornare in Europa e in Italia. Si presentava una nuova sfida che ho voluto accettare, nonostante i pregiudizi verso la realtà limitante del nostro paese. Ovviamente ero curiosissimo di vedere quanto questo mio nuovo sistema operativo potesse funzionare qui. Come già detto in altri post il sistema è falsato da dinamiche volte a mantenere immutabile lo status quo e impedire il pieno sviluppo del potenziale dell'individuo. La mia impressione è che qui in Italia si va su fino ad un certo punto, nel Game come nella vita, poi se non trovi qualcuno che ha più potere di te che ti permette di continuare devi fermarti, e ci saranno quelli che ti riporteranno giù. E questa è un'altra delle peculiarità dell'Italia. L'Invidia. Per carità, si tratta di generalizzazioni, ma cmq, come mi descrisse un PUA polacco l'anno scorso a Amsterdam dopo aver vissuto un anno a Bologna,  si ha l'impressione che mentre altrove sia una corsa a chi va più su, in Italia ci si preoccupa che chi ti è vicino non ti superi e se ti supera si investono energie non per risuperarlo ma per portarlo di nuovo giù. Si tratta di un AMOGGING costante volto a screditare l'altro per valorizzare se stessi. Lo si fa anche altrove, naturalmente, ma trovo che in Italia sia una costante, dal bar sotto casa alla politica istituzionale... Alla fine è DLV per tutti. Vince chi ne ha di meno.... Ma queste sono le regole del gioco in Italia... All'estero non funziona bene. E' fieldtestato...

Qui in Italia siamo impregnati da millenni di una cultura cristiana-cattolica che prevede il peccato e il perdono all'infinito. Oltre che un senso di colpa costante. Non possiamo lamentarci quindi della mancanza di meritocrazia o di sviluppo della propria persona. Il problema è culturale... Ma anche politico e, al momento, economico...

Ma, se ci piacciono i paradossi alla fine non si tratta neanche di un problema. Dopotutto dipende da cosa uno voglia dalla vita e dalle proprie priorità... Diciamo che i sistemi sono diversi, ma entrambi funzionali se restano indipendenti e autoreferenziali. Il problema può nascere per qualcuno quando i due sistemi vengono raffrontati... O quando si tentano di applicare i valori di un sistema nell'altro (es. meritocrazia in Italia). In breve, il sistema può essere facilmente decrittato anche in Italia, e le regole del Gioco possono essere estrapolate, sia con le donne che nella vita in generale. Ma non è una scelta lungimirante.... E' come volersi ostinare a lavorare con Windows 98 quando ci sono sistemi operativi più funzionali al momento.
Ma, lo ripeto, dipende comunque dalle priorità che uno ha. L'importante è essere onesti con se stessi.

Quanto durerà? Il sistema sotto questo punto di vista è poco lungimirante... Ed è limitante soprattutto in un contesto sempre più globalizzato in cui si viaggia, ci si sposta e sono la produttività, l'efficienza e la qualità a determinare il successo.

THE RIGHT WAY, THE WRONG WAY AND THE WAY THAT I DO IT

Ho deciso di tornare a postare anche sulle board internazionali come Twins. Un ritorno alle origini dopo la parentesi italiana. Una sorta di sintesi Hegeliana.... Postare FR e ottenere feedback e condividere i propri successi e insuccessi per me rimane una delle conditio sine qua non di ogni PUA, o cmq dei membri della seduction community. Etichette a parte la condivisione penso che sia proprio una delle innovazioni di questo "movimento culturale" di seduttori ex geek. Inoltre per me la Community va concepita come un'entità internazionale. Rimanere confinati alla propria realtà geografica secondo me è limitante e anacronistico, soprattutto in tempi di globalizzazione dove il potenziale è enormemente maggiore rispetto a prima.

Io viaggio costantemente perché ho finalmente imparato ad ascoltarmi e a capire cosa veramente voglio dalla vita, senza mentire, e ho capito quanto sia importante uscire dalla comfort zone per stare bene. Diciamo che mi piace giocare in anticipo. Non è certo facile : servono capacità analitiche, intuito, lavoro, gestione del rischio, coraggio e programmazione. Ma la buona notizia è che si può imparare! Io ho imparato. Basta esserne consapevole e volerlo! Non serve vincere al superenalotto come vogliono farvi credere per realizzare i propri sogni.

Mi ritengo un "exception to the rule" ma alla fine non sto facendo nulla di trascendentale. Difficile ma non impossibile. Ma non potete neanche immaginare quante persone mi chiedono "Ma come fai?", "Ma dove lavori?", "Dove abiti?" "Beato te", "Magari potessi farlo io" ed altre st*onzate simili. Il Game mi ha fatto capire quanto sia veramente importante essere  "exception to the rule" di cui parla Style. Come è scritto "If you keep doing what you've always done, you'll keep getting what you've always gotten!

E quindi... Humanist ha lasciato e l'Italia e si ha trasferito in Australia. Certo, chi mi conosce sa che sono hardcore nelle scelte, ma anche tremendamente concreto e pragmatico. Con onestà devo dire che in Italia non esistono, almeno per me, le condizioni ambientali per potere conseguire i miei obiettivi, senza sprecare inutilmente energie, tempo e risorse. E comunque i miei obiettivi mi portano comunque lontano dal mio paese. Ma la verità, ed è triste ammetterlo, è che l'Italia mi ha fatto più male che bene. Sicuramente come PUA. Ma forse anche come professionista. Il contesto si è rivelato in troppi frangenti intossicante, macchinoso, frustrante e deprimente... Almeno agli occhi di chi aveva visto cosa c'era oltreoceano.

Senza allontanarmi troppo dal Game e dalla Figa, altrimenti divaghiamo troppo e andiamo fuori tema, ;D qui a Sydney mi sento finalmente di nuovo tranquillo e padrone del mio destino, come lo ero a Montreal. Ed è una bella sensazione.... Con poche email a membri della community e un minimo di networking dopo un paio di settimane già mi ritrovo alle feste VIP a sargiarmi le modelle (9 e 10!!!) un po' di neg theory e active disinterest semplicissimo e routine stacking... O natural game... Alla fine non serve tecnologia aliena... Con un'abundance del genere puoi scazzare e calibrare quanto ti pare... Alla fine tutti i metodi in circolazione sono solo pretesti per stare sul campo. La differenza la fa il campo. E servono migliaia di set prima di diventare competenti... Le chiacchiere se le porta il vento....

Come mi disse Yowriter una volta: "un weekend posso affittarmi anche un porno e starmene a casa ma non perché non ho scelta, tipo non c'è niente da fare in giro. Perché lo decido io". L'importante è avere opzioni e sapere che nessuna via è preclusa a priori, compreso sargiarsi i 9 e i 10. Conoscendo yowriter e sapendo cosa fa nella vita, come professionista e come seduttore, sapevo che era totalmente onesto. Il problema è per chi ancora mente a se stesso.... Come mi è stato confermato dalla mia breve esperienza romana e da voci autorevoli come Sunbeam e GuyMontag per potersi sargiare target di questo calibro a Roma devi far parte di circoli sociali praticamente impenetrabili (limiting belief? Penso di no. io non ci sono riuscito...). O magari essere amico del sottosegretario di turno o del Giampaolo Tarantini della situazione (fieldtested!)... Si fottano... L'anomalia è l'Italia. Non il resto del mondo... E' dovere di ogni PUA avere l'opzione di sargiarsi i 9 e i 10 prima o poi. E bisogna mettersi nelle condizioni di farlo...

Riguardo all'esperienza in Italia, ho sicuramente ripassato per bene l'amogging e il bragging. Per esempio l'altro giorno è successo che il mio wing mi ha fatto notare che mi ero appena isolato a kinoescalarmi il suo target. In pratica l'avevo amoggato incosciamente... Humanist che amogga....  :O Mi sono scusato e gli ho spiegato probabilmente questo dipendeva dal field italiano...

IT'S A LONG WAY TO THE TOP IF YOU WANNA ROCK'N'ROLL...

Chi mi conosce di persona sa che non è facile organizzare tutto in maniera da poter vivere come una rockstar, nel mio caso anche a contatto con le rockstar... In attesa del mio ebook, che scriverò quando avrò messo la testa a posto, one of these days,  :D se qualcuno è interessato e si chiede come si può fare a realizzare i propri sogni senza vincere al superenalotto vi consiglio la lettura di "THE 4 HOUR WORKWEEK" che in molti già conosceranno. Il libro è un bestseller di divulgazione ed è scritto da Tim Ferris, per altro anche lui un PUA californiano, ho scoperto, amico di Style, Zan, SteveP. C'è anche una sua intervista con David De Angelo in circolazione. Il tizio è molto più hardcore di me ma è di scuola californiana... comunque ci sono ottimi spunti e mi sono accorto che gran parte di quello che scrive io lo faccio già da anni. Compreso il discorso lavorativo-professionale, che pare sia il più grande mistero di Humanist...  ;)

Sempre per la realizzazione dei propri sogni per l'innergame vi consiglio la lettura di "The Luck Factor" di Richard Wiseman. Così vi sbarazzate una volta per tutte del concetto di fortuna/destino. Per me questo libro è stato essenziale... Ha un'impostazione piuttosto scientifica/accademica ma è una piacevole lettura (esiste anche una traduzione in ita). Non credo che venga nominato molto nella community....

Ovviamente se volete farvi un viaggetto qui in Australia fatemi sapere che vi ospito senza problemi e vi porto in un paio di posti niente male a King's Cross o Bondi Beach... Ovviamente compatibilmente col tour degli AC/DC che a febbraio ricomincia....  >:D

Humanist aka Twins
Titolo: Re: SCHIZOFRENIA UMANISTA
Inserito da: Guen il 16 Dicembre 2009, 10:40:58
Che dire... bel post...;mi ritrovo molto in quello che hai scritto, anche se io in questo momento penso di trovarmi ancora nella fase che tu hai intitolato "PREGAME ERA ": ho deciso di fare un grande lavoro su me stesso...perchè mi sono stancato di non ottenere ciò che voglio. Ho capito che se non mi sono realizzato è stato sempre colpa delle "mie paure e dei miei limiti", mentre prima preferivo attribuirlo al caso o la fatto che fossi veramente destinato a soffrire. Tuttavia ora ho deciso di cambiare stile di vita, mettermi in gioco e fare nuove esperienze: non è sicuramente una strada facile, ma penso che sia l'unica possibile per ottenere la felicità
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: zlatan il 16 Dicembre 2009, 11:44:19
Citazione di: Humanist il 16 Dicembre 2009, 06:50:43

Zlatan, se non sbaglio, mi aveva chiesto tempo fa quale fosse il mio background prima di entrare nel Game. Penso che questa sia l'occasione buona per rispondere. 

Direi che sei stato esaustivo...anche se in netto ritardo!!  ;D   :P

Bèh, questo post è trascinante. Sarebbe quasi da metterlo nella sezione inner game!  >:D
Queste storie hanno tutte del potenziale e credo che facciano molto bene per se stessi e per gli altri utenti del forum.

Sicuramente non hai avuto una situazione facile ma, con la tua personalità che in questo 3d traspare, anche se un'idea su di te ce l'eravamo già fatta ( ::)) hai saputo farti forza, capire cosa volevi dalla vita, quali erano i tuoi obiettivi ed hai fatto di tutto per raggiungerli. E per molti il solo fatto di essere consapevoli razionalmente della situazione è già una cosa difficile.

Per non parlare di esperienze di vita che ti sarai fatto con tutti i tuoi viaggi. Avrai milioni di storie da poter raccontare. Ma se devo dire quale sia il tuo pregio maggiore, per quello che ho letto dai tuoi post e da quel pochissimo che ho visto al TermYraduno di giugno 2009, è la passione che metti nelle cose. Quando credi in una cosa ci metti dentro anima e corpo. E finchè non hai eviscerato tutti i tuoi dubbi risolvendoli insisti perchè senti che raggiungerai dei risultati positivi. Questa è un'ottima qualità.


Citazione di: Humanist il 16 Dicembre 2009, 06:50:43

vi consiglio la lettura di "THE 4 HOUR WORKWEEK" che in molti già conosceranno. Il libro è un bestseller di divulgazione ed è scritto da Tim Ferris,

Tra l'altro ho visto che c'è anche in Italiano:
http://www.lafeltrinelli.it/products/9788860521477/4_ore_alla_settimana/Timothy_Ferriss.html

Questo invece:

Citazione di: Humanist il 16 Dicembre 2009, 06:50:43
vi consiglio la lettura di "The Luck Factor" di Richard Wiseman.

era già conosciuto da qualcuno. Emperor fece una recensione che postai qui sul forum e sembra interessante:

http://seduzioneitaliana.com/forum/recensioni/fattore-fortuna-di-wiseman-riassunto/


Citazione di: Humanist il 16 Dicembre 2009, 06:50:43
Humanist aka Twins

Anche qui su IL, se non ricordo male, ti registrasti col nick Twins no? Poi sappiamo tutti perchè lo hai cambiato... ::)

Ti lascio un +1 sperando in un futuro (non troppo prossimo) di venire a trovarti in Australia.

Mi raccomando non ci abbandonare, aggiornaci sulla tua situazione.

Zlatan
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: Acqua il 16 Dicembre 2009, 12:01:33
Premetto che il post mi è piaciuto moltissimo, mi accingo anzi mi appresto anzi mi appropinquo a commentare i passaggi in cui ho avuto un'erezione.
Nel frattempo ecco il -----> +1

Citazione di: Humanist il 16 Dicembre 2009, 06:50:43
La community che ho frequentato nei 9 mesi in nordamerica, Canada e Usa, mi ha ispirato molto. Al di là di quello che alcuni dicono soprattutto qui in Italia, la ritengo degna di rispetto e di ammirazione ed è fonte di profonda ammirazione, stando al mio vissuto e alle mie esperienze. E' difficile spiegare lo spirito che c'è dietro i loro incontri, considerando quelli a cui ho partecipato e che muove questa ricerca strutturata dell'automiglioramento senza conoscere i valori fondanti della cultura americana e senza averli vissuti sulla propria pelle.
...
il workshop, basato sulla condivisione e sul mettersi tutti sullo stesso livello, roba che è ancora fantascienza nel sistema italiano dove tutto è ancora così accademico, autoreferenziale, frontale, teorico e conflittuale. Eppure quel video, dopo aver letto The Game, evitando teorie complottiste da finto sbarco sulla luna, era la dimostrazione che gente semplice e normalissima poteva raggiungere grandi traguardi se messi nel giusto contesto e a contatto con le giuste persone...
Ultimamente ho rivalutato anche io la cultura americana. Il loro pragmatismo è indiscutibilmente superiore al nostro, ma è come se mancassero di charme, sembra tutto un pochino plastificato. Sto cercando una via di sintesi tra la nostra creatività e la loro concretezza.
Ti andrebbe di andare più a fondo nel descrivere il sistema di valori che hai trovato negli USA?

Citazione
Come già detto in altri post il sistema è falsato da dinamiche volte a mantenere immutabile lo status quo e impedire il pieno sviluppo del potenziale dell'individuo. La mia impressione è che qui in Italia si va su fino ad un certo punto, nel Game come nella vita, poi se non trovi qualcuno che ha più potere di te che ti permette di continuare devi fermarti, e ci saranno quelli che ti riporteranno giù. E questa è un'altra delle peculiarità dell'Italia. L'Invidia.
...
Si tratta di un AMOGGING costante volto a screditare l'altro per valorizzare se stessi. Lo si fa anche altrove, naturalmente, ma trovo che in Italia sia una costante, dal bar sotto casa alla politica istituzionale... Alla fine è DLV per tutti.
...
Qui in Italia siamo impregnati da millenni di una cultura cristiana-cattolica che prevede il peccato e il perdono all'infinito. Oltre che un senso di colpa costante. Non possiamo lamentarci quindi della mancanza di meritocrazia o di sviluppo della propria persona. Il problema è culturale... Ma anche politico e, al momento, economico...
Sono mesi che questi pensieri ronzano nella mia testa, con relative controargomentazioni. E' tipico di chi se ne va dall'Italia sputare cacca sul paese in cui è nato, e chi ha vissuto all'estero (me compreso) sa che ci sono ottime ragioni per farlo. Mi domando se però questo non derivi dal fatto che 'nessuno è profeta in patria'; all'estero fa comodo dire di essere italiani, si rappresenta una cultura invidiata e si ottengono vantaggi in molti ambiti (soprattutto con le donne). Uscire dal paese vuol dire esportare la nostra tradizione più che rinnegarla... e questo lo saprai benissimo.
D'altro canto, da quando anche io sono tornato in Italia, mi sento asfissiato. Mi ruba l'ossigeno soprattutto il nepotismo, la burocrazia e le lamentele di tutti (ancora una volta, me compreso). E' una nazione anziana, vecchia, logorroica, morta.
Nel rimorchio mi è spesso capitato di dover stare attento più alle wing che agli AMOG esterni, e per giunta al cospetto di target parecchio al di sotto di quelli che ho ficcato in passato. Target spesso in preda a deliri cattolici.
Sembra che da queste parti ogni piccola conquista sia qualcosa che togli a persone che ti sono direttamente vicino. La codardia, la superficialità e il bigottismo delle persone è lampante. Ma è anche evidente che l'Italia sembra più reale del resto del mondo, se non altro perchè non sei ospite.
Questa Italia... che dobbiamo fare? Ce ne dovremmo andare tutti? Ma poi ritorniamo?

Citazione
Io viaggio costantemente perché ho finalmente imparato ad ascoltarmi e a capire cosa veramente voglio dalla vita, senza mentire, e ho capito quanto sia importante uscire dalla comfort zone per stare bene. Diciamo che mi piace giocare in anticipo. Non è certo facile : servono capacità analitiche, intuito, lavoro, gestione del rischio, coraggio e programmazione. Ma la buona notizia è che si può imparare! Io ho imparato. Basta esserne consapevole e volerlo! Non serve vincere al superenalotto come vogliono farvi credere per realizzare i propri sogni.
Grande... magari ci scrivi sopra un post? ;)

Citazione
Ma la verità, ed è triste ammetterlo, è che l'Italia mi ha fatto più male che bene. Sicuramente come PUA. Ma forse anche come professionista. Il contesto si è rivelato in troppi frangenti intossicante, macchinoso, frustrante e deprimente...
Ancora a malincore, ma non posso che darti ragione.
Sembra che i giovani qui stiano sul caxxo a tutti.

Citazione
Come mi è stato confermato dalla mia breve esperienza romana e da voci autorevoli come Sunbeam e GuyMontag per potersi sargiare target di questo calibro a Roma devi far parte di circoli sociali praticamente impenetrabili (limiting belief? Penso di no. io non ci sono riuscito...). O magari essere amico del sottosegretario di turno o del Giampaolo Tarantini della situazione (fieldtested!)... Si fottano... L'anomalia è l'Italia. Non il resto del mondo... E' dovere di ogni PUA avere l'opzione di sargiarsi i 9 e i 10 prima o poi. E bisogna mettersi nelle condizioni di farlo...
Se glielo hai chiesto dopo le 11 di sera non credergli, ho le prove che dimostrano il loro stato di incoscienza in quella specifica fascia oraria. :D

Citazione
Riguardo all'esperienza in Italia, ho sicuramente ripassato per bene l'amogging e il bragging..
Le regole del wingaggio non se le incula nessuno. E' tutti contro tutti. Imho hai tre opzioni:
1 - ti prendi un niubbo e lo istruisci per bene; lui fa quello che dici nei set e tu gli insegni a rimorchiare. La relazione è win-win finchè non diventa bravo.
2 - vivi le cose così come vengono, senza prenderti a cuore certe situazioni.
3 - uscire in solitaria. Scelta più efficiente, ma se esci una sola volta a settimana è da scartare.

Citazione
se qualcuno è interessato e si chiede come si può fare a realizzare i propri sogni senza vincere al superenalotto vi consiglio la lettura di "THE 4 HOUR WORKWEEK" che in molti già conosceranno.
Qual è il segreto? Buttare il sangue? ;)

Citazione
Sempre per la realizzazione dei propri sogni per l'innergame vi consiglio la lettura di "The Luck Factor" di Richard Wiseman. Così vi sbarazzate una volta per tutte del concetto di fortuna/destino. Per me questo libro è stato essenziale... Ha un'impostazione piuttosto scientifica/accademica ma è una piacevole lettura (esiste anche una traduzione in ita). Non credo che venga nominato molto nella community....
A questo do un'occhiata. Grazie per i consigli ;)

In bocca al lupo per tutte le tue attività... resta in contatto con IL!
Acqua
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: festadanzante il 16 Dicembre 2009, 12:12:57
http://www.youtube.com/watch?v=s9W6qE19Vvo

me lo fai un riassunto?  :lol:
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: TermYnator il 16 Dicembre 2009, 12:48:02
D'accordo su tante cose, in completo disaccordo su altre.
Trovo questo post molto bello, anche se, lo considero un post di critica politica e sociale, più che un post sul rimorchio.

Sulla situazione italiana nel campo del lavoro, nulla da ridire, se non che prima era ancora peggio
Negli anni '90, quando decisi di riprendere a fare il grafico, mi ricordo che l'idea del mondo lavorativo che mi ero fatto, era che gli uffici fossero tutti al primo piano, ma che si fossero dimenticati di fare le scale per arrivarci.
Le "scale" erano conoscenze che ti consentivano di far valutare il tuo curriculum (che potevi tranquillamente non mandare).
Sta cambiando, malgrado una grande fetta d'Italia, che vede la meritocrazia come la fine della pacchia.
E si, perchè non tutti sono bravi, non tutti sono dotati, e non tutti, in un contesto diverso, potrebbero permettersi la vita che fanno. Le aberrazioni derivate dal teorema "siamo tutti uguali" è quello che inchioda l'Italia da questo punto di vista, e c'è poco da fare.
Nella figa, non cambia molto.
Ma nessuno ha ancora preteso la "figa politica" (per chi non lo sapesse, nel '68, per eliminare le differenze dovute alle capacità nello studio, fu proposto il "6 politico", ovvero la sufficienza d'ufficio per tutti).
Qui la meritocrazia conta di più: se non ci sai fare, non trombi.

Riguardo alla storia dell'amoggaggio totale, penso che tu sia stato sfortunato.
Non è come dici, nel senso che ci sono molte persone che pur non seguendo regole scritte, hanno criteri comportamentali piuttosto rigidi in questo senso.
Parlo ovviamente di persone che non provengono dalla "community", che non costituisce la regola in Italia, quanto una recente eccezione.

Riguardo alle femine, è vero che in Italia se la tirino molto di più, e che trovare donne molto belle in giro sia più difficile. A Londra, le trovavi tranquillamente sull'autobus o in metro, qui è un po' diverso.
Ma questa difficoltà, non fa che confermare un mio vecchio assunto, largamente condiviso dalla vecchia generazione marpionica: l'Italia è un paese difficile per rimorchiare. Ma se diventi bravo qui, l'estero ti sembra una passeggiata.
Il che si traduce nell'inevitabile nomea di seduttori che abbiamo all'estero.
Questa difficoltà, spiega anche come teorie piuttosto banali dal punto di vista italiano, possano trovare un buon riscontro in altre realtà, ma non nella nostra: in sintesi,  la nostra è la scuola più difficile e quindi la più formativa. In 2 parole, la migliore :)

La tua valutazione sul tuo essere "involuto" da un punto di vista rimorchiatorio in Italia, secondo me va interpretata in modo diverso: forse non eri preparato a difficoltà di questo tipo, e ti sei trovato senza armi.
Per lo stesso motivo, c'è chi porta gli italiani in tour di rimorchio in Russia: li scopano molto più che qui.
E si può dire la stessa cosa degli States: un mio caro amico MdP (in Italia) mi diceva che in America si scopa una cifra. Ma qui è diverso...

Non tutti possono scegliere di trasferirsi all'estero, chi ha le palle lo faccia.
Ma dal mio punto di vista, è una sconfitta. Quello che un Uomo Vero deve fare (imho) è cambiare la realtà che lo circonda. E' quindi qui che bisogna impegnarsi e combattere affinchè le cose cambino. ognuno nel suo settore, ed in base alle proprie competenze. E se ci vogliono 3 palle per cambiare paese, ce ne vogliono 5 per cambiare il proprio paese.
Io spero che ogni membro di questa community, nel suo piccolo, decida di cambiare il NOSTRO paese, affinchè sia questa L'America, ed il resto l'attuale "Italia".

TermYnator


Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: Naddolo il 16 Dicembre 2009, 13:33:50
Citazione di: TermYnator il 16 Dicembre 2009, 12:48:02

Non tutti possono scegliere di trasferirsi all'estero, chi ha le palle lo faccia.
Ma dal mio punto di vista, è una sconfitta. Quello che un Uomo Vero deve fare (imho) è cambiare la realtà che lo circonda. E' quindi qui che bisogna impegnarsi e combattere affinchè le cose cambino. ognuno nel suo settore, ed in base alle proprie competenze. E se ci vogliono 3 palle per cambiare paese, ce ne vogliono 5 per cambiare il proprio paese.
Io spero che ogni membro di questa community, nel suo piccolo, decida di cambiare il NOSTRO paese, affinchè sia questa L'America, ed il resto l'attuale "Italia".

Sante parole! Ma si potrebbe anche pensare  di passare un po' di tempo all'estero per allargare e far evolvere la propria visione delle cose, e tornare a casa piu' forti di prima!

Ovviamente +1!

Nad84
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: festadanzante il 16 Dicembre 2009, 13:36:59
Citazione di: nad84 il 16 Dicembre 2009, 13:33:50
Sante parole! Ma si potrebbe anche pensare  di passare un po' di tempo all'estero per allargare e far evolvere la propria visione delle cose, e tornare a casa piu' forti di prima!

Ovviamente +1!

Nad84

Non vi illudete però che l'estero sia un paradiso, sotto molti punti di vista. Si conoscono i problemi dell'Italia, ma non quelli delle altre nazioni.

Per quanto riguarda il rimorchio non è tanto l'essere italiano ma l'essere straniero che attrae. E' pieno di inglesi ed americani che rimorchiano a Milano la prima settimana che vengono qui... perchè so strangers :-)

Nemo propheta in patria
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: Naddolo il 16 Dicembre 2009, 13:42:52
Non mi illudo proprio di nulla, ma ritengo che sia un esperienza che vale la pena, perlomeno per poter dire qualcosa che si sia sperimentato in prima persona, e che non sia solo il "sai, si dice che all'estero bla bla, invece qui da noi bla bla..."; io non l'ho (ancora) fatta, e penso che in un futuro, non troppo lontano, la farò!

Nad84
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: festadanzante il 16 Dicembre 2009, 13:46:23
Citazione di: nad84 il 16 Dicembre 2009, 13:42:52
Non mi illudo proprio di nulla, ma ritengo che sia un esperienza che vale la pena, perlomeno per poter dire qualcosa che si sia sperimentato in prima persona, e che non sia solo il "sai, si dice che all'estero bla bla, invece qui da noi bla bla..."; io non l'ho (ancora) fatta, e penso che in un futuro, non troppo lontano, la farò!

Nad84


Sono molto pochi i paesi dove si vive meglio che in Italia. Se devi emigrare fai un pensierino a Svizzera e Benelux, ma non crederti che in Francia, Germania, Inghilterra troverai meno problemi che qui.

Per quanto riguarda meritocrazia e raccomandazioni, la mia esperienza personale e di molti miei amici è che certo malcostume riguarda chi è mezzo-mezzo, non chi merita che in Italia trova comunque spazio.

Esempio concorso per 10 posti, il piu' bravo vince, ma quelli dal settimo in poi che so tutti uguali li decide l'amicizia...

e farsi dei buoni amici (senza per questo cadere in logiche mafiosette)  è comunque un merito. Non è uno skill, il networking?

Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: ^X^ il 16 Dicembre 2009, 14:02:08
Citazione di: festadanzante il 16 Dicembre 2009, 13:46:23
Sono molto pochi i paesi dove si vive meglio che in Italia. Se devi emigrare fai un pensierino a Svizzera e Benelux, ma non crederti che in Francia, Germania, Inghilterra troverai meno problemi che qui.

Per vivere meglio non c'è che un metodo: fare chiarezza e priorità su cio' che si considera importante, e poi cercare un posto in cui questi valori siano accettati e largamente implementati. Siccome siamo tutti diversi, il posto migliore è differente per ognuno di noi.
Per esempio io dopo piu' di un anno in Svizzera me ne sono andato infastidito dalla stupidità media, dall'arroganza e dal razzismo strisciante (peccato, ci sono certe fighe da paura!).
Par contre, i problemi tipici dei singoli stati possono essere, a seconda dei casi personali, irrilevanti oppure fortemente destabilizzanti.
Per quanto riguarda l'Italia, non concordo per una volta con TermYnator: il vero uomo cerca di cambiare quanto gli sta intorno si, ma a patto che ci sia attorno a lui una voglia di cambiamento. Altrimenti è solo un combattere contro un mulino a vento. Ho passato i miei migliori anni a cercare di convincere le persone intorno a me che alcune cose erano da cambiare, ottenendo sberleffi e bastoni tra le ruote. Ad un certo punto mi sono detto "vaffanculo, cazzi vostri" perchè eroe ok, ma martire proprio no. Io sono convinto che l'80% degli italiani VUOLE essere piagnucolosa, irresponsabile, non meritocratica (perchè come già altri hanno detto, alla maggioranza NON conviene). E sinceramente non ho piu' voglia di lottare per far loro cambiare idea, visto che le stesse energie le posso spendere in altri parti del mondo per ottenere dei risultati MOLTO maggiori, non solo per me stesso ma per la società in generale.

Quindi ribadisco: fate come Humanist. Viaggiate molto, informatevi, capite e poi scegliete con criterio dove investire le vostre energie in modo che il ritorno sia il massimo possibile. Questo posto puo' benissimo essere l'Italia, ribadisco, perchè la misura del ritorno dell'investimento è completamente soggettiva.
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: TermYnator il 16 Dicembre 2009, 14:32:45
Citazione di: ^X^ il 16 Dicembre 2009, 14:02:08
Per quanto riguarda l'Italia, non concordo per una volta con TermYnator: il vero uomo cerca di cambiare quanto gli sta intorno si, ma a patto che ci sia attorno a lui una voglia di cambiamento. Altrimenti è solo un combattere contro un mulino a vento. Ho passato i miei migliori anni a cercare di convincere le persone intorno a me che alcune cose erano da cambiare, ottenendo sberleffi e bastoni tra le ruote. Ad un certo punto mi sono detto "vaffanculo, cazzi vostri" perchè eroe ok, ma martire proprio no.

Il tuo prammatismo, come al solito dettato da solide questioni di praticità e di vissuto, fa un po' a botte con la mia natura di idealista. Nota bene, che penso che in una ottica di risultato, abbia ragione tu.
Rimane però la soddisfazione personale, lo smisurato Ego (Cit Acqua) che va nutrito, e che è la molla che ti fa fare i salti quantici. La stessa molla che ti fa osare in presenza di fighe impossibili, e che decreta la differenza fra Lizt e Mozart.
Concordo con te che spesso si abbia voglia di abbandonare tutto, colti da momenti di disperazione.
Citando la mia personale esperienza, dopo tre anni di innovazioni come presidente di una pro-loco abbandonai perchè ero sempre solo a far le cose. Nessuno me ne riconosce il merito, ma ora tutti seguono l'impostazione che detti io.
Dopo qualche anno, riprese le energie, mi sono rigettato nella mischia come amministratore (ovviamente d'opposizione). Ma ho anche conseguito tanti successi, tante piccole cose ottenute discutendo (spesso animatamente), hanno migliorato la vita dei miei compaesani. Per una questione puramente amministrativa, non ho potuto ricandidarmi (stavolta a sindaco), ma non ho mollato l'osso: la guerra è dura, ma va avanti anche come privato cittadino. Ogni piccola conquista è stata un grande rimorchio virtuale.
E questo non ha prezzo per darti energia in un mondo che sembra costruito per togliertela.
Ecco, io penso che se non prendi energia da questo tipo di conquiste, alla fine soccombi e ti arrendi:
e comincia la vecchiaia...

Citazione
Io sono convinto che l'80% degli italiani VUOLE essere piagnucolosa, irresponsabile, non meritocratica (perchè come già altri hanno detto, alla maggioranza NON conviene). E sinceramente non ho piu' voglia di lottare per far loro cambiare idea, visto che le stesse energie le posso spendere in altri parti del mondo per ottenere dei risultati MOLTO maggiori, non solo per me stesso ma per la società in generale.

Ma provare a stimolarli?  Un mio istruttore, ci diceva sempre:
"Io ora dico una cosa a voi, che siete 180. Domani ognuno di voi la ripeterà ad altri 180. Fra una settimana saremo in migliaia a dire la stessa cosa".

Se vuoi, il mondo lo cambi anche da solo.

Citazione
Quindi ribadisco: fate come Humanist. Viaggiate molto, informatevi, capite e poi scegliete con criterio dove investire le vostre energie in modo che il ritorno sia il massimo possibile. Questo posto puo' benissimo essere l'Italia, ribadisco, perchè la misura del ritorno dell'investimento è completamente soggettiva.

Consiglio che condivido, perchè viaggiare apre la mente in un modo impressionante.
Ma da persona che ha vissuto la propria infanzia all'estero, penso pure che spesso cerchiamo all'estero quello che non troviamo dentro di noi. Un po' come cercare il cavallo, e scoprire dopo lunghe ricerche che ci stavamo seduti sopra  :)

T
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: Humanist il 16 Dicembre 2009, 14:33:21
Ringrazio tutti per le risposte. Riguardo il post di Termynator sono d'accordo su molte cose di quello che dici. Ma anche io devo dissentire fortemente su altre. Faccio anche alcune precisazioni ai fini di una maggiore chiarezza.

Trasferirsi all'estero non è una sconfitta. E non è necessariamente una resa come dice ^X^. Significa essere consapevoli dei tempi che si vivono. I tempi cambiano velocemente... E non è facile essere al passo con i cambiamenti... Il rischio è mettere la testa sotto terra e vivere anacronisticamente. La realtà che mi circonda ovviamente non è più l'Abruzzo, il centro Italia, l'Italia (che di per sè è un concetto del tutto artificiale) o l'Europa. Per carità potrebbe esserlo, come per tanti altri... Ma ho scelto di no. Il mio field e quello di ogni essere umano, umanista o meno, che vuole veramente vivere il suo tempo, ovvero l'era della globalizzazione, DEVE ESSERE secondo me il Pianeta Terra. Mi spiace ma io penso in grande, e nessuno può cercare di farmi tornare a sargiare al giardinetto dietro casa... Rispetto agli anni 90 il mondo è molto più piccolo e a portata di tutti. Non capisco perché ignorarlo.

Non ho detto che mi sono involuto in Italia. Forse nel club game e nelle ONS. Ma chi ha sargiato con me sa delle mie MLTR e delle mie FB. Quello che volevo dire è che ho avuto la conferma che l'Italia non presenta le condizioni ambientali adeguate per il raggiungimento dei miei obiettivi senza unitile spreco di energie, risorse e tempo. Ma ognuno ha il suo budget di energie e tempi e la sua tabella di marcia. Quindi questo aspetto è molto relativo.

Non sono stato sfortunato sull'amogging. E' semplicemente la mia percezione basata sul raffronto con altre realtà culturali che ho studiato e in cui ho vissuto per anni. Senza raffronto il sistema è autoreferenziale e si regge bene, almeno per il momento. La regola che nessuna figa vale più del tuo wing sarebbe difficile se non impossibile da spiegare a qualsiasi natural italiano. Ma qui siamo in un caso estremo. Io trovo semplicemente poco produttivo affermare il proprio valore sminuendo quello degli altri... E poi mi da fastidio quando qualcuno parla male degli altri... Quelle energie possono essere investite altrove...

Le ragazze italiane non "se la tirano di più" delle altre. E' un'impostazione metodologicamente sbagliata. La mia opinione è che semplicemente hanno una paura incredibile di essere loro stesse, anche nei loro istinti sessuali. Più che in altre culture. In Italia c'è molta paura perché si sa, o si percepisce, che il proprio destino non lo decidi tu ma chi ha più potere vicino a te. E questo vale nel lavoro ma anche e soprattutto per la figa. L'Italia è piena di bellissime ragazze, forse anche di più di altri paesi, ma come dici tu non si vedono facilmente in giro. Perché hanno paura. Paura di esporsi. Le trovi magari alle feste di Palazzo Grazioli o al Billionaire, o come dicevano Sunbeam e Guymontag, blindatissime nei loro circoli sociali pariolini. Perché? Per paura. Non ho detto che in Italia non si possa avere successo, con le donne ecc. Ho detto semplicemente che le regole del gioco sono diverse. E anacronistiche rispetto al resto del mondo. Poi ognuno gioca dove vuole, nel giardinetto o a Miami Beach. Dipende ovviamente dagli obiettivi che uno ha. E poi se si è felici, soddisfatti e contenti in Italia perché andarsene? Ripeto i tempi cambiano e cambiano velocemente. Come diceva la mia professoressa di filosofia "E' facile fare l'errore dell'anacronismo".

Infine, perdonatemi la mia attitudine iperanalitica, mi conoscete... Non ce la faccio ;) Ma considerando i presupposti del mio post, e leggendo tra le righe, tra semantica e pragmatica, la risposta di Termynator potrebbe sembrare proprio un classico esempio esplicativo-didattico di AMOGGING all'italiana...  Magari inconscio e involontario, magari no, però pur sempre un modo di ribadire il proprio essere ALFA MALE OF THE GROUP qui in IL. (Il video di FestaDanzante è più ermetico invece... Ci devo riflettere...)  ;D Scherzi a parte, onestamente a me sta benissimo così perché Termy è indiscutibilmente l'ALFA MALE del gruppo. Io non credo di aver invaso il suo territorio con scopi ostili... E se ho dato questa impressione me ne scuso. Aqua, Zlatan e Effe non fanno parte dei miei target e certamente non voglio rimorchiarmeli...  ;D Forse Effe sì però  :lol:

Ho già detto in più occasioni che stimo Termynator per quello che sta facendo per la community italiana e soprattutto perché con me è stato sempre gentile, cordiale e disponibile. Siamo su percorsi diversi, obiettivi diversi, background diversi e apparteniamo a generazioni diverse. Penso sia normalissimo che la vediamo in maniera diversa...

Però ci tenevo a fare queste precisazioni... Non è sempre facile esprimere il proprio pensiero nei post ed è facile travisare i contenuti... Ribadisco che ci tengo a evitare qualunque flaming. Per un po' non mi sentirete perché ho troppo da fare sul field, tra logistica, clubgame, networking, day2 con il couchsurf game (colpa di Yowriter), calibrazioni e lair locale... Volevo fare anche qualche lezione di surf... Ma Sydney è carissima e mi tocca lavorare più del normale.

Ma mi trovate in giro sui forum internazionali o via email! Se qualcuno passa da queste parti è il benvenuto...

Grazie ancora a tutti.

Humanist aka Twins

humanist.mtl@gmail.com







Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: -Nova- il 16 Dicembre 2009, 14:43:20
Dopo i cervelli in fuga, i piselli in fuga.
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: TermYnator il 16 Dicembre 2009, 15:46:50
Citazione di: Humanist il 16 Dicembre 2009, 14:33:21
Trasferirsi all'estero non è una sconfitta. E non è necessariamente una resa come dice ^X^. Significa essere consapevoli dei tempi che si vivono. I tempi cambiano velocemente... E non è facile essere al passo con i cambiamenti... Il rischio è mettere la testa sotto terra e vivere anacronisticamente. La realtà che mi circonda ovviamente non è più l'Abruzzo, il centro Italia, l'Italia (che di per sè è un concetto del tutto artificiale) o l'Europa. Per carità potrebbe esserlo, come per tanti altri... Ma ho scelto di no. Il mio field e quello di ogni essere umano, umanista o meno, che vuole veramente vivere il suo tempo, ovvero l'era della globalizzazione, DEVE ESSERE secondo me il Pianeta Terra.

Quando Yowriter scrisse del suo stile di vita, e di come l'aveva realizzato, ho espresso un grande apprezzamento nei suoi confronti: ha fatto delle scelte difficili, ed alla portata di pochi.
Parli in un altro punto del tuo reply di risorse investite rispetto al risultato, ovvero di bilancio.
Questo concetto, implica però che non tutti possano permettersi scelte drastiche come la tua e la sua.
Prendi ad esempio un ragazzo che ha studiato giurisprudenza per 5 anni.
Pensi che sia facile buttare tutto nel cesso, e riproporsi da zero in un paese del quale non conosce neanche la lingua? Pensi che realmente, dopo aver investito tutta la sua vita nel perseguire uno scopo, possa azzardare un cambiamento totale senza un minimo di garanzia? Va da se, che certe scelte non siano logisticamente alla portata di tutti. Personalmente apprezzo la tua scelta, ma non posso oggettivamente dire che chiunque possa fare lo stesso. E se non può fare lo stesso, ha come unica soluzione l'adattare a se stesso la realtà che lo circonda.

Citazione
Non ho detto che mi sono involuto in Italia. Forse nel club game e nelle ONS. Ma chi ha sargiato con me sa delle mie MLTR e delle mie FB. Quello che volevo dire è che ho avuto la conferma che l'Italia non presenta le condizioni ambientali adeguate per il raggiungimento dei miei obiettivi senza unitile spreco di energie, risorse e tempo. Ma ognuno ha il suo budget di energie e tempi e la sua tabella di marcia. Quindi questo aspetto è molto relativo.

E il passo in neretto che contesto. Io penso che sia una questione di modo di porsi. Ma penso anche che, sebbene il modo italiano di porsi per avere successo sia uno dei più ostici, sia anche quello vincente.
E nell'ottica di essere sempre migliori, ritengo che sia un punto d'arrivo.
Ovviamente IMHO...

Citazione
La regola che nessuna figa vale più del tuo wing sarebbe difficile se non impossibile da spiegare a qualsiasi natural italiano. 

Ribadisco che devi essere stato sfortunato: perchè per "regole rigide" io intendevo proprio questo.
Tranne qualche quaquaraquà, presto scartato, con tutte le persone con le quali sono andato a rimorchiare
è sempre valsa la regola "meglio un amico che una topa qualsiasi".
Forse questa regola non si è estesa ai provenienti dalla community, ma in questo caso non parliamo più di "natural".

Citazione
Le ragazze italiane non "se la tirano di più" delle altre. E' un'impostazione metodologicamente sbagliata. La mia opinione è che semplicemente hanno una paura incredibile di essere loro stesse, anche nei loro istinti sessuali. Più che in altre culture. In Italia c'è molta paura perché si sa, o si percepisce, che il proprio destino non lo decidi tu ma chi ha più potere vicino a te.

Anche su questa analisi mi trovo in totale disaccordo, e sarebbe interessante che tu esprimessi in modo più accurato le basi sulle quali fai questa affermazione.
Per quanto mi riguarda, le italiane sono molto più coscienti delle altre donne europee del loro potere sugli uomini. Fatto sta, se possono permetterselo, scelgono il meglio.
Quindi vanno in posti fighi (tendenzialmente privi di coatti che le apostrofino platealmente), dove gli uomini le fanno entrare senza pagare una lira e non vanno in autobus ma si fanno scarrozzare in macchina dal MdP di turno e via dicendo. Quindi più che di paura, parlerei di eccesso di sicurezza.

Citazione
Infine, perdonatemi la mia attitudine iperanalitica, mi conoscete... Non ce la faccio ;) Ma considerando i presupposti del mio post, e leggendo tra le righe, tra semantica e pragmatica, la risposta di Termynator potrebbe sembrare proprio un classico esempio esplicativo-didattico di AMOGGING all'italiana...  Magari inconscio e involontario, magari no, però pur sempre un modo di ribadire il proprio essere ALFA MALE OF THE GROUP qui in IL. Scherzi a parte, onestamente a me sta benissimo così perché Termy è indiscutibilmente l'ALFA MALE del gruppo. Io non credo di aver invaso il suo territorio con scopi ostili... E se ho dato questa impressione me ne scuso. Aqua, Zlatan e Effe non fanno parte dei miei target e certamente non voglio rimorchiarmeli...   Forse Effe sì però   
Ho già detto in più occasioni che stimo Termynator per quello che sta facendo per la community italiana e soprattutto perché con me è stato sempre gentile, cordiale e disponibile. Siamo su percorsi diversi, obiettivi diversi, background diversi e apparteniamo a generazioni diverse. Penso sia normalissimo che la vediamo in maniera diversa...

Permettimi due note personali riguardo a questa tua affermazione, che onestamente non capisco.
Ho riletto tre volte il mio post, per trovarci dei punti nei quali avrei in qualche modo sminuito la tua persona, e non li ho trovati. L'unico punto potrebbe essere che riconosco 3 palle a chi cerca la propria realizzazione scegliendo un contesto con un bilancio favorevole (quindi un merito), riconoscendone però 5 a chi cambia la realtà che lo circonda facendosi un culo come un mazzo (quindi un merito maggiore). Ma è un principio generale, peraltro rispecchiante i valori base dell'inner game. Non è quindi questo il punto, ma un altro.
Se voglio dirti una cosa, mi rivolgo a te in prima persona, anche se siamo in pubblico.
Questo perchè il mio interlocutore sei tu, non gli spettatori.
Mi preoccupo di comunicare con gli spettatori, quando non mi interessa quello che pensa il mio interlocutore,
ma mi interessa il credito che assumo sui terzi commentando i concetti dell'interlocutore.
Ma questo è amoggaggio!
Tu non ti rivolgi a me nel rispondermi, ma alla platea, cosa che non faccio io.
Peraltro sostieni delle cose che non sono carine. Quindi, visto che sei un iperanalitico, ti do umilmente un piccolo spunto di riflessione: forse dovresti riconsiderare un po' i concetti sull'amoggaggio, ed in particolare la tua opinione sugli italiani. Non vorrei che questa idea che ti sei fatto sui natural, derivi in realtà da un tuo atteggiamento involontario, che genera rappresaglie sullo stesso piano nei tuoi confronti... ;)
Il che, chiarirebbe tutto.

T


Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: Acqua il 16 Dicembre 2009, 16:24:11
Sebbene le opinioni siano contrastanti, ci sono alcune frasi in particolare su cui vale la pena di riflettere. Le quoto di seguito:

Citazione di: Humanist il 16 Dicembre 2009, 14:33:21
Il mio field e quello di ogni essere umano, umanista o meno, che vuole veramente vivere il suo tempo, ovvero l'era della globalizzazione, DEVE ESSERE secondo me il Pianeta Terra. Mi spiace ma io penso in grande, e nessuno può cercare di farmi tornare a sargiare al giardinetto dietro casa... Rispetto agli anni 90 il mondo è molto più piccolo e a portata di tutti. Non capisco perché ignorarlo.
...
In Italia c'è molta paura perché si sa, o si percepisce, che il proprio destino non lo decidi tu ma chi ha più potere vicino a te. E questo vale nel lavoro ma anche e soprattutto per la figa.

Citazione di: TermYnator il 16 Dicembre 2009, 12:48:02
l'Italia è un paese difficile per rimorchiare. Ma se diventi bravo qui, l'estero ti sembra una passeggiata.
Il che si traduce nell'inevitabile nomea di seduttori che abbiamo all'estero.
...
Non tutti possono scegliere di trasferirsi all'estero, chi ha le palle lo faccia.
Ma dal mio punto di vista, è una sconfitta. Quello che un Uomo Vero deve fare (imho) è cambiare la realtà che lo circonda. E' quindi qui che bisogna impegnarsi e combattere affinchè le cose cambino. ognuno nel suo settore, ed in base alle proprie competenze. E se ci vogliono 3 palle per cambiare paese, ce ne vogliono 5 per cambiare il proprio paese.
Io spero che ogni membro di questa community, nel suo piccolo, decida di cambiare il NOSTRO paese, affinchè sia questa L'America, ed il resto l'attuale "Italia".

Citazione di: Nova99 il 16 Dicembre 2009, 14:43:20
Dopo i cervelli in fuga, i piselli in fuga.

Citazione di: ^X^ il 16 Dicembre 2009, 14:02:08
Per vivere meglio non c'è che un metodo: fare chiarezza e priorità su cio' che si considera importante, e poi cercare un posto in cui questi valori siano accettati e largamente implementati. Siccome siamo tutti diversi, il posto migliore è differente per ognuno di noi.
...
Io sono convinto che l'80% degli italiani VUOLE essere piagnucolosa, irresponsabile, non meritocratica (perchè come già altri hanno detto, alla maggioranza NON conviene). E sinceramente non ho piu' voglia di lottare per far loro cambiare idea, visto che le stesse energie le posso spendere in altri parti del mondo per ottenere dei risultati MOLTO maggiori, non solo per me stesso ma per la società in generale.

Citazione di: festadanzante il 16 Dicembre 2009, 13:36:59
Nemo propheta in patria

E complimenti a tutti per la discussione...  8)
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: ^X^ il 16 Dicembre 2009, 17:55:19
Volevo solo aggiungere un piccolo chiarimento.
Per me essere all'estero non è affatto una resa, ma è -come dice giustissimamente TermY- un esigenza pragmatica di ottimizzazione delle energie.
Dove vivo e lavoro adesso ci sono due fattori:
1) la qualità globale dei servizi pubblici è molto piu' alta che in qualunque grande città italiana (=risparmio un sacco di energie e incazzature che posso incanalare altrove)
2) con la stessa fatica con cui in Italia spostavo un documento da un ufficio all'altro, qui faccio davvero la differenza per un gruppo molto ampio di persone. Ovvero a parità di fatica, la mia produzione a vantaggio del mondo è molto piu' elevata

Quindi idealismo o no, il fatto di vivere e lavorare in mezzo a persone che la pensano piu' o meno come me, è un vantaggio sia per me che per il mondo nella sua globalità.
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: -eFFe- il 16 Dicembre 2009, 18:24:28
Citazione di: festadanzante il 16 Dicembre 2009, 13:36:59
Per quanto riguarda il rimorchio non è tanto l'essere italiano ma l'essere straniero che attrae. E' pieno di inglesi ed americani che rimorchiano a Milano la prima settimana che vengono qui... perchè so strangers :-)

Nemo propheta in patria

esatto, funziona proprio cosi':up:


Citazione di: Humanist il 16 Dicembre 2009, 14:33:21
Aqua, Zlatan e Effe non fanno parte dei miei target e certamente non voglio rimorchiarmeli...  ;D Forse Effe sì però  :lol:

ohe'!? :O
e io che pensavo di venirti a trovare... :lol:

Ci aggiorniamo caro, in bocca al lupo per tutto ;) :up:  :coolsmiley:
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: james.mar il 16 Dicembre 2009, 18:39:23
Citazione di: -eFFe- il 16 Dicembre 2009, 18:24:28
esatto, funziona proprio cosi':up:


uhm.......non sono d'accordo sullo straniero, penso influisca in minima parte. e sinceramente non so quanto sia vero degli ammeregani che rimorchiano, a milano poi.

-effe-, secondo me basi il tuo giudizio su alcuni feedback negativi che devi aver avuto all'estero in quanto italiano, o mi sbaglio?
non è la prima volta che ti sento dire che il mito dell'italiano latin lover all'estero si è trasformato in "la sciagura dei pu**anieri all'estero".

i feedback che abbiamo ricevuto io e i miei amici italiani, per contro, sono molto migliori, e proprio in relazione al fascino italico.
Anche se, ammetto onestamente, tali feedback si limitano alla cultura nord europea in generale.

Trovo che in paesi come spagna o francia l'italianità abbia un peso minimo; nel regno unito non mi pronuncio perchè non ne ho idea; nei paesi esteuropei forse è maggiore l'idea che siamo pu**anieri.
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: Humanist il 17 Dicembre 2009, 08:22:16
Citazione di: TermYnator il 16 Dicembre 2009, 15:46:50
Questo concetto, implica però che non tutti possano permettersi scelte drastiche come la tua e la sua.
Prendi ad esempio un ragazzo che ha studiato giurisprudenza per 5 anni.
Pensi che sia facile buttare tutto nel cesso, e riproporsi da zero in un paese del quale non conosce neanche la lingua? Pensi che realmente, dopo aver investito tutta la sua vita nel perseguire uno scopo, possa azzardare un cambiamento totale senza un minimo di garanzia? Va da se, che certe scelte non siano logisticamente alla portata di tutti. Personalmente apprezzo la tua scelta, ma non posso oggettivamente dire che chiunque possa fare lo stesso. E se non può fare lo stesso, ha come unica soluzione l'adattare a se stesso la realtà che lo circonda.

Questo è puro limiting belief ! TUTTO E' POSSIBILE. Su questo non transigo! Questo è il corretto mindset da avere nella community e bisogna diffonderlo il più possibile. Prima si decidono i propri obiettivi e poi si pianifica e si lavora per ottenerli. Io non sono un privilegiato, né lo è Yowriter. E se avessi ascoltato tutti quelli che dicevano: "ma tu non puoi" ecc sarei ancora nel club di "chi non può permetterselo". Il ragazzo laureato in giurisprudenza non deve buttare proprio niente del cesso. Parte costruendo su quello che ha già conseguito. Deve capire quali sono i suoi obiettivi, convincersi che li può raggiungere e poi lavorare per raggiungerli! Se aspira ad un sistema meritocratico è consigliabile andare all'estero. Ci vorrà un po' di piu per imparare la lingua ecc ma è solo questione di tempo. Lavorare secondo un metodo preciso, la cui base è che nulla è impossibile, in pochi lo insegnano. Non ho detto che sia facile e che non ci voglia tempo... Io quando torno in Italia vedo un sacco di potenziale inespresso. E troppi con questo mindset, "vabbè tu sei fortunato ma io non posso". BALLE! Tutto è possibile. "Avere un minimo di garanzie" significa solo seguire le proprie paure e limiting belief! Mi batterò fino alla fine su questo principio. Tutto è possibile e non c'è gente che può e gente che non può. Chi crede di non potere non vuole e mente a se stesso e agli altri. Limiting belief.

AMOGGING

Da premettere che sono ipersensibile all'amogging tra membri della community. Incluso quello aprioristico contro gli americani, incluso Mystery ecc. Non c'è niente di personale e riconosco che in Italia la soglia di tolleranza all'amogging aumenta perché "lo fanno tutti". Ammetto che ci sono delle amogging spikes nella mia risposta ma solo perché sono stato amoggato in precedenza. Avevo specificato all'inizio del post che volevo solo ringraziare la community italiana, rispondere a Zlatan e condividere alcune riflessioni sulla base della mia esperienza. Dopo le risposte di Zlatan e degli altri (amogging free anche se sono sicuro che non condividono tutto quello che ho scritto) mi ha risposto Termynator. (E ora passo alla seconda persona). Ti elenco i passaggi in cui l'amogging è EVIDENTE e evito quelli in cui è più velato, considerando il contesto. Ripeto niente di personale. Facciamo solo un po' di analisi semantica, che da linguista e esperto di dizionari mi riesce piuttosto bene.

Citazione di: TermYnator il 16 Dicembre 2009, 12:48:02
La tua valutazione sul tuo essere "involuto" da un punto di vista rimorchiatorio in Italia, secondo me va interpretata in modo diverso: forse non eri preparato a difficoltà di questo tipo, e ti sei trovato senza armi.

Amogging. Non ho detto che mi sono involuto. L'hai detto tu. E' un frame che non accetto. Così come respingo il frame di "essere senza armi" davanti a "difficoltà" per me insormontabili in Italia. Io funziono bene anche in Italia professionalmente e come PUA perché conosco le regole del gioco ma non sono soddisfatto perché in Italia si disperdono energie e risorse e so che posso funzionare meglio, per il bene mio e della comunità. Il matrix italiano è cmq obsoleto e anacronistico. Evoluzionisticamente destinato a scomparire.

Citazione di: TermYnator il 16 Dicembre 2009, 12:48:02
Non tutti possono scegliere di trasferirsi all'estero, chi ha le palle lo faccia.
Ma dal mio punto di vista, è una sconfitta. Quello che un Uomo Vero deve fare (imho) è cambiare la realtà che lo circonda.

Amogging. Si inferisce che chi si trasferisce all'estero come me è uno sconfitto e/o un Uomo non Vero.

Citazione di: TermYnator il 16 Dicembre 2009, 12:48:02
E' quindi qui che bisogna impegnarsi e combattere affinchè le cose cambino. ognuno nel suo settore, ed in base alle proprie competenze. E se ci vogliono 3 palle per cambiare paese, ce ne vogliono 5 per cambiare il proprio paese.

Amogging. Stai dicendo che ho 2 palle in meno. Non è giusto. Potrebbero farmi comodo...  :coolsmiley:

Ripeto. E' solo un gioco di semantica e spero che non la prendi sul personale. Però voglio che questo concetto sia chiaro a tutti e che si capisca che l'amogging nella community come questa è DLV soprattutto per chi lo fa, e soprattutto in una dimensione globalizzata. Poi per il resto ribadisco la mia stima per l'impegno profuso da te per aiutare la community italiana. Suggerisco solo meno ostilità verso la community internazionale che penso sia solo controproducente e potenzialmente limitante.

Ora vado a rimettere a posto la mia disordinatissima lista di num di tel fatta tramite yowriter method e cerco di trasformarla in un foglio Excel ordinato... Devo ricominciare anche io con i pasta date...  :D
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: festadanzante il 17 Dicembre 2009, 09:12:00
Guarda che coincidenza, apro la posta stamane e mi scrive uno da New York e mi chiede se sono interessato a lavorare li'  :lol:
Erano 15 mesi che non succedeva.
E' ufficialmente finita la crisi.
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: TermYnator il 17 Dicembre 2009, 12:37:41
Citazione di: Humanist il 17 Dicembre 2009, 08:22:16
Questo è puro limiting belief ! TUTTO E' POSSIBILE. Su questo non transigo! Questo è il corretto mindset da avere nella community e bisogna diffonderlo il più possibile. Prima si decidono i propri obiettivi e poi si pianifica e si lavora per ottenerli. Io non sono un privilegiato, né lo è Yowriter. E se avessi ascoltato tutti quelli che dicevano: "ma tu non puoi" ecc sarei ancora nel club di "chi non può permetterselo". Il ragazzo laureato in giurisprudenza non deve buttare proprio niente del cesso. Parte costruendo su quello che ha già conseguito.

Humanist, è bello parlare di grandi aspirazioni. Ma con una tesi in diritto romano comparato, non credo tu vada molto lontano all'estero...
Un conto è parlare di rimorchiarsi fighe impossibili, un altro è rischiare di trovarsi a fare il lavapiatti a Londra con una laurea in tasca. Cortesemente, siamo realistici.

Citazione
AMOGGING
Da premettere che sono ipersensibile all'amogging tra membri della community. Incluso quello aprioristico contro gli americani, incluso Mystery ecc. Non c'è niente di personale e riconosco che in Italia la soglia di tolleranza all'amogging aumenta perché "lo fanno tutti". Ammetto che ci sono delle amogging spikes nella mia risposta ma solo perché sono stato amoggato in precedenza.

a) L'amogging è sulla persona, non sui concetti. Io ritengo il 70% dei concetti importati ridicoli ed inapplicabili,
e nel mio pieno diritto di esprimere una opinione, li contesto.
A differenza di altri, fornisco una alternativa.
Non è amogging, ma "building".

b) Se sei particolarmente sensibile all'amogging, tanto da vederlo dove non c'è, non reagisci amoggando... :)

Citazione
Avevo specificato all'inizio del post che volevo solo ringraziare la community italiana, rispondere a Zlatan e condividere alcune riflessioni sulla base della mia esperienza. Dopo le risposte di Zlatan e degli altri (amogging free anche se sono sicuro che non condividono tutto quello che ho scritto) mi ha risposto Termynator.

Fammi capire Huma, amogging free significa che uno che non è d'accordo con le tue tesi non le commenta?
Hai scritto "volevo condividere". Bene, condividere significa anche accettare (ed eventualmente controbattere) tesi non allineate alla tua. E' un principio basilare della democrazia, non un teorema di termYnator.

Citazione
(E ora passo alla seconda persona). Ti elenco i passaggi in cui l'amogging è EVIDENTE e evito quelli in cui è più velato, considerando il contesto. Ripeto niente di personale. Facciamo solo un po' di analisi semantica, che da linguista e esperto di dizionari mi riesce piuttosto bene.

Ottimo.

Citazione
Amogging. Non ho detto che mi sono involuto. L'hai detto tu. E' un frame che non accetto. Così come respingo il frame di "essere senza armi" davanti a "difficoltà" per me insormontabili in Italia. Io funziono bene anche in Italia professionalmente e come PUA perché conosco le regole del gioco ma non sono soddisfatto perché in Italia si disperdono energie e risorse e so che posso funzionare meglio, per il bene mio e della comunità. Il matrix italiano è cmq obsoleto e anacronistico. Evoluzionisticamente destinato a scomparire.

Ma la verità, ed è triste ammetterlo, è che l'Italia mi ha fatto più male che bene. Sicuramente come PUA. Ma forse anche come professionista. Il contesto si è rivelato in troppi frangenti intossicante, macchinoso, frustrante e deprimente...

Dichiararsi in troppi frangenti frustrato e depresso, significa trovarsi pesce fuor d'acqua: ovvero poco adatto all'ambiente. Visto che descrivi queste sensazioni solo rispetto all'ambniente italiano, va da se che tu provi un senso di involuzione.
E siccome c'è chi non prova le tue sensazioni, ma qui sta benissimo, il tuo disagio nei confronti delle donne italiane evidentemente è una questione di modo di porsi, che tu lo accetti o meno.

Citazione
Amogging. Stai dicendo che ho 2 palle in meno. Non è giusto. Potrebbero farmi comodo...  :coolsmiley:

No. Ho detto che hai una palla in più rispetto alla massa (quindi un complimento).

Concludendo, l'analisi semantica non mi sembra favorisca la tua tesi. Tornando in ambito rimorchiatorio, ribadisco che dovresti riflettere un attimo sulle cose, e prendere i normali commenti per quello che sono, e non come un tentativo di amoggarti.
Visto che ti dichiari "sensibile", se dovessi usare il tuo metro di giudizio, dovrei farti notare che l'intero tuo post è un amoggaggio all'Italia intera, che descrivi come un ambiente di sottosviluppati simili ai neanderthal.
In sintesi, dovrei dirti che sei tu che con questo post hai amoggato tutti noi, oltretutto qualificandoti con cose cone le tue Ltr o FB o fogli di excel pieni di numeri, di cui nessuno ha dubitato... :)

SE passo per l'Australia, ti vengo a trovare.

TermYnator
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: -eFFe- il 17 Dicembre 2009, 13:47:50
Citazione di: james.mar il 16 Dicembre 2009, 18:39:23
-effe-, secondo me basi il tuo giudizio su alcuni feedback negativi che devi aver avuto all'estero in quanto italiano, o mi sbaglio?
non è la prima volta che ti sento dire che il mito dell'italiano latin lover all'estero si è trasformato in "la sciagura dei pu**anieri all'estero".

no, mi basta osservare come si comportano le orde di italiani all'estero...esattamente come i marinai in licenza per le vie del centro quando vedono qualche ragazza :down:

Poi certo, ci sono le eccezioni, le distinzioni ecc, ma volendo semplificare facendo delle grossolane generalizzazioni, il succo e' quello: la maggioranza degli italiani all'estero si comporta da pu**aniere al grido di "abbona!" :uglystupid:
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: james.mar il 17 Dicembre 2009, 15:34:15
Citazione di: -eFFe- il 17 Dicembre 2009, 13:47:50
no, mi basta osservare come si comportano le orde di italiani all'estero...esattamente come i marinai in licenza per le vie del centro quando vedono qualche ragazza :down:

Poi certo, ci sono le eccezioni, le distinzioni ecc, ma volendo semplificare facendo delle grossolane generalizzazioni, il succo e' quello: la maggioranza degli italiani all'estero si comporta da pu**aniere al grido di "abbona!" :uglystupid:


Il punto è proprio questo: e ti dirò di più, può essere sfruttato ancor più a nostro favore distinguendoci dalla massa. Se facciamo capire subito di non essere quelli di "mmazza che bbona", risulta essere molto più semplice utilizzare a nostro favore il fascino italico.
Perlomeno io la vedo così. Ma forse la penso così perchè ho ricevuto più commenti del tipo "wow italian", piuttosto che "you are too italian".


Poi ovvio, se una ragazza ha avuto "brutte esperienze" con i marinai in licenza allora è normale che sia più difficile sradicare tale giudizio.
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: -eFFe- il 17 Dicembre 2009, 16:40:57
Citazione di: james.mar il 17 Dicembre 2009, 15:34:15
Il punto è proprio questo: e ti dirò di più, può essere sfruttato ancor più a nostro favore distinguendoci dalla massa. Se facciamo capire subito di non essere quelli di "mmazza che bbona", risulta essere molto più semplice utilizzare a nostro favore il fascino italico.

e' quello che faccio :)
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: yowriter il 17 Dicembre 2009, 20:37:06
Arrivo anche io, on-line dall'allegra Svizzera nella quale, tanto per cambiare, mi fermerò un mesetto.

Mi sono letto tutto di fila, quindi senza stare a quotare, esprimo liberamente alcuni pensieri, anche se quello che penso è già stato in parte riassunto da alcune persone nei vari post.
Ma non potevo esimermi dal mettere il becco in un thread del genere.

Intanto la mia situazione è diversa da quella di Humanist.
Lui ha un tipo di lavoro che può seguire indipendentemente dal luogo in cui si trova, io invece sono radicato al territorio italiano, nella fattispecie la Rimini turistica, e dedico il cazzeggio invernale a location internazionali, sfruttando la permanenza all'estero per incrementare i miei skills linguistici, amicizie, successi sargistici, sensibilità sociale.

Anche io mi sento un abitante del Pianeta Terra, oltre che italiano.
E secondo me, più soft di Humanist e più o meno in linea con ^X^, non mi pongo la questione (e quindi non mi interessa verificarlo o constatarlo) se l'Italia sia il posto giusto dove stare per raggiungere determinati obiettivi oppure no.
Alcuni casi specifici:
Per un politico, ad esempio, l'Italia è in assoluto il migliore field del mondo, della galassia forse  :lol:
Per uno che in generale non ha obiettivi, o per uno che si accontenta, forse pure; laddove ultimamente crisi vere o presunte stanno incrinando anche l'umore pacato di persone che si accontenterebbero di arrivare a fine mese.
Per chi vuole vivere la vita a 360°, ottimizzando appunto risorse/energie, nella vita come nello specifico nel sarging, allora sì, forse l'Italia diventa più simile ad un gioco dell'oca ad ostacoli.

Riassumendo, come dice appunto ^X^, è fondamentale capire chi siamo e dove dobbiamo stare per avere il tipo di vita che desideriamo.

Più specifico riguardo al sarging.

Non penso che l'italiano all'estero abbia più o meno vantaggi.
Lo straniero in generale suscita di per sé una sorta di fascino esotico, e va a generare domande a più ampio raggio e di conseguenza un dialogo più vario e piacevole.

Se sei di Cesena e apri una ragazza a Cesena, dopo che hai detto che sei di Cesena la tipa al massimo ti chiede che lavoro fai.

Se sei di Cesena e apri una tipa canadese in Cambogia davanti ad un tempio buddista, dopo che hai detto che sei di Cesena la tipa ti chiede dov'è, cosa ci fai in Cambogia, dove sei stato prima e dove andrai dopo.
Il tutto di default, escludendo abilità dialettico/sargistiche del soggetto in questione.

Se 3 sfigati italiani cantano "forza juve alé alé" davanti al suddetto tempio buddista, le hb nei dintorni non si faranno avvicinare da italiani per il resto della vacanza.

Insomma, calibrando, si deve sfruttare al meglio il fattore della diversità nel contesto.

Io per esempio mi dichiaro SEMPRE italiano: se percepisco fascino/interesse/curiosità ne approfitto; se al contrario noto una certa perplessità sulla mia natura, mi impegno a dare un impressione che si discosta da quella negativa della mia interlocutrice, spostandola su un immagine sorprendentemente positiva rispetto alle sue credenze.

E' molto importante anche nella vita: partire da un dato negativo a proprio svantaggio, analizzarlo, capirlo, e trasformarlo in punto di forza.

Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: ^X^ il 17 Dicembre 2009, 22:22:09
Tanto di cappello al post di Yowriter... +1  :up:
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: TermYnator il 17 Dicembre 2009, 23:57:21
Citazione di: yowriter il 17 Dicembre 2009, 20:37:06
Non penso che l'italiano all'estero abbia più o meno vantaggi.
Lo straniero in generale suscita di per sé una sorta di fascino esotico, e va a generare domande a più ampio raggio e di conseguenza un dialogo più vario e piacevole.

Ho l'impressione che ci sia un misunderstanding di fondo.
Non ho mai detto che il dichiararsi italiano, provochi in se dei vantaggi certi:
tanto sta, che a Londra, non giravo con un Arraps italiano-inglese, ma con uno Francese-Inglese.
Questo perchè come sostiene Effe, spesso gli italiani all'estero, fanno le stesse cose che fanno in Italia:
casino.
In altre parole, spesso mi sono spacciato per francese...
Non sempre però: perchè mi capitava anche di chiudere tipe che quando sapevano che ero italiano, dicevano immediatamente "ah, artist!". Il mio datore di lavoro, fece la stessa osservazione (e per lui facevo proprio l'artista).
Ne deduco che è l'immagine culturale dell'italiano che funziona, finchè lo straniero non viene a contatto con i tifosi di qualcosa, e rimane scioccato dall'inciviltà latente del nostro popolo.
Io ho avuto la fortuna di fare gli ultimi anni di liceo in un liceo internazionale, e di essere quindi venuto a contatto con le persone più disparate.
E quelli che rimorchiavano di più, erano gli italiani, poi i francesi, e poi tutto il resto.
Quando intendo che l'italiano all'estero funziona, non intendo quindi il dichiararsi italiano, ma l'ESSERE italiano.
Perchè la nostra cultura, e l'arte di arrangiarsi che ci viene tramandata fin dalla scolarità, nel rimorchio ci danno una marcia in più rispetto a culture più prammatiche, e conseguentemente più fredde nella comunicazione.

A tal proposito cito un banale esempio: il tema in classe, nel quale ho sempre preso 4/10 in Italia.
In Francia, nonostante la dissertation la facessi in francese, prendevo sempre voti sul 17-19/20.
I francesi erano bravissimi nell'organizzare le idee. E questo perchè veniva insegnato uno schema preciso per esporle. Ma non erano altrettanto capaci nel creare.

T
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: Jason N. Dohring il 18 Dicembre 2009, 01:23:03

mi e' venuta voglia di viaggiare...

meglio australia o usa?

ps.so' il tuo lavoro :P

Jason
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: yowriter il 18 Dicembre 2009, 04:46:10
Citazione di: TermYnator il 17 Dicembre 2009, 23:57:21
Ho l'impressione che ci sia un misunderstanding di fondo.
Non ho mai detto che il dichiararsi italiano, provochi in se dei vantaggi certi...

[....]

E quelli che rimorchiavano di più, erano gli italiani, poi i francesi, e poi tutto il resto.
Quando intendo che l'italiano all'estero funziona, non intendo quindi il dichiararsi italiano, ma l'ESSERE italiano.
Perchè la nostra cultura, e l'arte di arrangiarsi che ci viene tramandata fin dalla scolarità, nel rimorchio ci danno una marcia in più rispetto a culture più prammatiche, e conseguentemente più fredde nella comunicazione.

Ma infatti non c'è stato nessun misunderstanding, perché, con altre parole, intendevo più o meno questo.
Ma serve sempre e comunque analisi, perché come appunto ho scritto, l'ESSERE italiano non genera né pro né contro, ma semplicemente un'emozione maggiore rispetto all'essere della stessa nazione da cui lei proviene.
In base ai feedback che si ricevono, si può variare la strategia traendone in qualsiasi caso dei vantaggi, come ri-per-l'appunto ho precisato nell'esempio del mio post precedente  Azn

PS: forse uno dei vantaggi che noi abbiamo è che siamo geneticamente malati di figa  :lol:

Citazione di: Jason N. Dohring il 18 Dicembre 2009, 01:23:03
mi e' venuta voglia di viaggiare...

meglio australia o usa?

Jason

Parti da più vicino.

Svizzera, Germania, Austria, Inghilterra... se vuoi andare un po' più in là... Russia, ma poi lì rischi di cambiare la tua visione del mondo  :coolsmiley:

Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: Humanist il 18 Dicembre 2009, 05:13:13
Citazione di: TermYnator il 17 Dicembre 2009, 12:37:41
Humanist, è bello parlare di grandi aspirazioni. Ma con una tesi in diritto romano comparato, non credo tu vada molto lontano all'estero...

E perché no? Non puoi lavorare per uno studio legale di Manhattan come consulente per le questioni legali in Italia/Europa? Attenzione non ho detto che è facile. Ci vuole tempo, programmazione e possibilmente qualche esempio e mentore da seguire/copiare. E' sbagliato invece dire che questa scelta non è alla portata di tutti... Limiting belief. Se poi uno decide di restare in Italia ed è contento e soddisfatto della sua scelta ha il mio totale rispetto.

Citazione di: TermYnator il 17 Dicembre 2009, 12:37:41
Un conto è parlare di rimorchiarsi fighe impossibili, un altro è rischiare di trovarsi a fare il lavapiatti a Londra con una laurea in tasca. Cortesemente, siamo realistici.

Quindi è meglio fare stage gratis in Italia con una laurea in tasca?? ... Sai quanti ingegneri conosco a 1000 euro con contratti precari... Paradossalmente è meglio fare il lavapiatti in un ambiente con abundance di opportunità che prima o poi, se tieni gli occhi aperti saprai cogliere, che lo stagista con sbocchi limitatissimi in Italia

Citazione di: TermYnator il 17 Dicembre 2009, 12:37:41
a) L'amogging è sulla persona, non sui concetti. Io ritengo il 70% dei concetti importati ridicoli ed inapplicabili,
e nel mio pieno diritto di esprimere una opinione, li contesto.
A differenza di altri, fornisco una alternativa.
Non è amogging, ma "building".

Non contesto il diritto di contestarli. Mi domando quale sia l'utilità e soprattutto i fini che si hanno nel farlo, in un forum come questo...

Citazione di: TermYnator il 17 Dicembre 2009, 12:37:41
b) Se sei particolarmente sensibile all'amogging, tanto da vederlo dove non c'è, non reagisci amoggando... :)

Sorry. Mi è venuto automatico. Troppo tempo in Italia... Mea culpa.

Citazione di: TermYnator il 17 Dicembre 2009, 12:37:41
Fammi capire Huma, amogging free significa che uno che non è d'accordo con le tue tesi non le commenta?
Hai scritto "volevo condividere". Bene, condividere significa anche accettare (ed eventualmente controbattere) tesi non allineate alla tua. E' un principio basilare della democrazia, non un teorema di termYnator.

Che c'entra la demo-crazia? C'è un ruolo di potere o di governo da esercitare in seduzioneitaliana.com? Ripeto... con quali fini contestare le opinioni di un post di vulnerability come il mio se non per mostrarsi alpha male of the group?

Citazione di: TermYnator il 17 Dicembre 2009, 12:37:41
Ma la verità, ed è triste ammetterlo, è che l'Italia mi ha fatto più male che bene. Sicuramente come PUA. Ma forse anche come professionista. Il contesto si è rivelato in troppi frangenti intossicante, macchinoso, frustrante e deprimente...

Dichiararsi in troppi frangenti frustrato e depresso, significa trovarsi pesce fuor d'acqua: ovvero poco adatto all'ambiente. Visto che descrivi queste sensazioni solo rispetto all'ambniente italiano, va da se che tu provi un senso di involuzione.
E siccome c'è chi non prova le tue sensazioni, ma qui sta benissimo, il tuo disagio nei confronti delle donne italiane evidentemente è una questione di modo di porsi, che tu lo accetti o meno.

Il pesce si è solo accorto di nuotare in acque inquinate dopo aver nuotato in acque cristalline... Tutto qui. Cmq nuota lo stesso...

Citazione di: TermYnator il 17 Dicembre 2009, 12:37:41
No. Ho detto che hai una palla in più rispetto alla massa (quindi un complimento).

No! Ora voglio anche le altre due!!! Perché a me no a qualcun altro sìi?? Stai forse implicando che sono inferiore a qualcuno? :knuppel:

Citazione di: TermYnator il 17 Dicembre 2009, 12:37:41
Concludendo, l'analisi semantica non mi sembra favorisca la tua tesi.

Secondo me sì.

E cosa mi dici dell'uso della parola "sconfitta" nel tuo post? Quella non l'hai commentata...

Citazione di: TermYnator il 17 Dicembre 2009, 12:37:41
Visto che ti dichiari "sensibile", se dovessi usare il tuo metro di giudizio, dovrei farti notare che l'intero tuo post è un amoggaggio all'Italia intera, che descrivi come un ambiente di sottosviluppati simili ai neanderthal.

Mai detto. Ho usato il termine anacronistico più volte... Magari siamo un po' indietro rispetto al resto della civiltà occidentale.... Ma cmq basta leggere cosa scrivono giornali autorevoli all'estero dell'Italia, non sono solo io a dirlo... Il sistema è datato... Le persone  hanno un potenziale inespresso enorme secondo me.

Citazione di: TermYnator il 17 Dicembre 2009, 12:37:41
In sintesi, dovrei dirti che sei tu che con questo post hai amoggato tutti noi, oltretutto qualificandoti con cose cone le tue Ltr o FB o fogli di excel pieni di numeri, di cui nessuno ha dubitato... :)

Non credo. Io ho ringraziato IL, sinceramente, per avermi dato l'opportunità di conoscere gente fantastica, illuminata. Iniziativa davvero lodevole. Ho raccontato di me e del mio vissuto e dei recenti successi che ho raggiunto (bragging? mea culpa) solo perché questo potrebbe essere di ispirazione per qualcuno che si trova nella mia situazione di 5-6 anni fa. Tutto qui. (Il foglio Excel serve a ordinare i numeri di tel che si ottengono tramite CS game con Yowriter method-semplice internet game).

Non ho mai avuto il piacere di sargiare insieme a te a Roma purtroppo. Intendo come wing, a figa. Quando ne parlammo alla Termipizza a fine 2008 mi dicesti che avevi una compagna e quindi il sargio lo usavi solo per puro diletto (mi parlasti della vigilessa, ricordi?). E ora per legittimo business. Di Pua/sargiatori in attività, a parte qualche vecchia conoscenza di IL ormai fuori dal circolo, ho sargiato con Nova, Innerllight, Yowriter, Effe, Jason... E mi scuso se mi dimentico qualcuno... Altri li ho incrociati anche se solo di sfuggita. Loro conoscono e/o hanno visto il mio gioco... E' un gioco ancora ruvido e con grandi margini di miglioramento, calibrato per le MLTR e il social circle... Considerando i miei obiettivi e il fatto che punto a uscire dalla CZ il più possibile sono ancora uno "student"... Ho ancora migliaia di set da fare prima di raggiungere i miei traguardi... Ma sono motivatissimo!  >:D

Citazione di: TermYnator il 17 Dicembre 2009, 12:37:41
SE passo per l'Australia, ti vengo a trovare.

TermYnator

Mi farebbe immensamente piacere.

Citazione di: Jason N. Dohring il 18 Dicembre 2009, 01:23:03
mi e' venuta voglia di viaggiare...

meglio australia o usa?

ps.so' il tuo lavoro :P

Jason

Fatti un erasmus/overseas innanzitutto. Così salvi capra e cavoli. Ti fai gli esami e vedi quello che c'è fuori dal giardinetto di casa... Poi chiamami quando conquisti il mondo!

PS Il mio lavoro è stato cambiato e ulteriormente calibrato di recente per questo caxxo di tour che non finisce più...   :P

Citazione di: yowriter il 17 Dicembre 2009, 20:37:06

Riassumendo, come dice appunto ^X^, è fondamentale capire chi siamo e dove dobbiamo stare per avere il tipo di vita che desideriamo.

....

E' molto importante anche nella vita: partire da un dato negativo a proprio svantaggio, analizzarlo, capirlo, e trasformarlo in punto di forza.


VANGELO!!

Citazione di: yowriter il 17 Dicembre 2009, 20:37:06

Lui ha un tipo di lavoro che può seguire indipendentemente dal luogo in cui si trova,


Ne parlammo in macchina Yo. Onestamente non conosco nessuno, neanche tra i miei ex colleghi di università, che faccia quello che faccio io. Il mio frame è che il lavoro è un mezzo per ottenere quello che voglio dalla vita e che mi permette di avere lo stile di vita che voglio. Non qualcosa che determina o mi impone uno stile di vita... Concetto forse difficile. Consiglio di leggervi Tim Ferris....

Ultimo punto sull'essere italiano all'estero. Qui l'italian opener non funziona manco per il caxxo...In Canada e in Califrogna apriva un buon 60-70% e eri già in hook point. Soprattutto a Montreal. Qui la diversità culturale è talmente normale che se ne sbattono di dove vieni. Anzi in molti pensano che sia francese!!!!  :O Il pasta date funziona ma è un compliance test potente. Se la riporti a casa per la pasta la chiudi. Fieldtestato.

In realtà la cosa interessante degli australiani è che sono talmente rilassati e laidback che gli va bene qualunque cosa. In più ci aggiungono quantità di alcol talmente elevate che le donne mi chiedono continuamente perché non bevo (devo calibrarmi su questo)... Ho difficoltà anche sul mio lavoro. Se dico che sono traduttore è DLV ed è incongruent col mio avatar. Se dico che lavoro per gli AC/DC è bragging. Se faccio child regression come Mystery ci vuole troppo tempo, però funziona. L'altro giorno ho incontrato Soul di LS che mi ha dato qualche buona idea, soprattutto sul day game. Guardando qualche suo video online ho visto che si definisce entrepreneur (quando non dice di essere dating coach).. Mi piace la radice semantica ed è applicabile al mio lavoro... Ora fieldtesto. Qualcuno ha qualche consiglio?

Ultima nota. Tornando a Termy. Qui, per quello che ho letto e capito del Termymetodo (purtroppo non ho trovato nessuno che lo applicasse in Italia sul campo, almeno non ancora) trovo che qui ci sia un gran potenziale di applicazione con esiti molto positivi. C'è una quantità inusuale, per la percezione di un italiano, di target di buon livello soli, non solo in day game. Quindi si può sargiare efficacemente anche senza wing...

Buona figa a tutti!

Aloha
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: ^X^ il 18 Dicembre 2009, 08:36:51
Citazione di: Jason N. Dohring il 18 Dicembre 2009, 01:23:03
mi e' venuta voglia di viaggiare...
meglio australia o usa?

Jason, ti dico la mia: dovunque ma per periodi mai inferiori alla settimana. Spero tu abbia la fortuna di abitare vicino ad un aeroporto con voli RyanAir: con 50 euro ti porta ovunque in Europa... non c'è bisogno di andare sulla luna, almeno all'inizio.
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: -eFFe- il 18 Dicembre 2009, 09:11:12
Citazione di: Humanist il 18 Dicembre 2009, 05:13:13
... Ho difficoltà anche sul mio lavoro. Se dico che sono traduttore è DLV ed è incongruent col mio avatar.

perche' e' DLV?
In Italia non lo sarebbe... perche' in Australia lo e'?
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: TermYnator il 18 Dicembre 2009, 13:44:00
Citazione di: yowriter il 18 Dicembre 2009, 04:46:10
Ma infatti non c'è stato nessun misunderstanding, perché, con altre parole, intendevo più o meno questo.
Ma serve sempre e comunque analisi, perché come appunto ho scritto, l'ESSERE italiano non genera né pro né contro, ma semplicemente un'emozione maggiore rispetto all'essere della stessa nazione da cui lei proviene.
In base ai feedback che si ricevono, si può variare la strategia traendone in qualsiasi caso dei vantaggi, come ri-per-l'appunto ho precisato nell'esempio del mio post precedente  Azn

E su questo c'è un indubbio diverbio di vedute: io sono invece convinto che l'appartenenza culturale degli italiani, garantisca un must comunicativo. E questo li rende più rimorchianti.
Poi possono anche dichiararsi svizzeri, ma comunque rimorchieranno più degli svizzeri.
(che nella mia scala gerarchica, stanno bassini...  :lol:  )

Citazione
PS: forse uno dei vantaggi che noi abbiamo è che siamo geneticamente malati di figa  :lol:

Su questo, andiamo a braccetto. Ma anche li è questione di cultura: l'italiano medio tendenzialmente è molto più propositivo degli altri nell'approcciare. Quindi, solo considerando la statistica, è favorito.

T
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: TermYnator il 18 Dicembre 2009, 14:09:50
Citazione di: Humanist il 18 Dicembre 2009, 05:13:13
E perché no? Non puoi lavorare per uno studio legale di Manhattan come consulente per le questioni legali in Italia/Europa? Attenzione non ho detto che è facile. Ci vuole tempo, programmazione e possibilmente qualche esempio e mentore da seguire/copiare. E' sbagliato invece dire che questa scelta non è alla portata di tutti... Limiting belief. Se poi uno decide di restare in Italia ed è contento e soddisfatto della sua scelta ha il mio totale rispetto.

caxxo Huma, ti rendi conto della bassissima possibilità di trovare il modo di sostentarsi a Manhattan, in un ambiente dove i legali sono al massimo del competitivo, (e non entri se non hai curriculum di rilievo), oltretutto appoggiati da un mentore, e con il problema dell'inglese (c'è ancora chi non parla quello corrente  ::) , figuriamoci quello tecnico...)?
Non è impossibile, ma non è neanche alla portata di tutti...
Per il solo fatto che ci vuole una determinazione che hanno 2 persone su 10.000...

Citazione
Quindi è meglio fare stage gratis in Italia con una laurea in tasca?? ... Sai quanti ingegneri conosco a 1000 euro con contratti precari... Paradossalmente è meglio fare il lavapiatti in un ambiente con abundance di opportunità che prima o poi, se tieni gli occhi aperti saprai cogliere, che lo stagista con sbocchi limitatissimi in Italia

Lavori comunque in un ambiente congruente a quello che fai. Ed hai molte più possibilità di trovare qualcosa di buono. Specialmente se non sei una cima. Non tutti sono dei geni capaci di andare all'estero e sfondare.
E' la realtà, Humanist, la dura realtà. Possiamo anche convincerci di essere il meglio, ma se sosse possibile essere il meglio solo convincendosene, sarenmmo tutti come Briatore, o come Rubbia.

Citazione
Non contesto il diritto di contestarli. Mi domando quale sia l'utilità e soprattutto i fini che si hanno nel farlo, in un forum come questo...

Ottima domanda.
Il fine è lo stesso per il quale scrivo da 11 anni per diletto: dare delle indicazioni che rendano più facile il rimorchio. Se tu scrivessi in un forum di traduttori, e qualcuno sostenesse che è stupido farsio il culo studiando semantica e vocabolari, perchè con google translator si fa prima, tu non diresti "siete fuori di testa"?
Io penso di si...

Citazione
Che c'entra la demo-crazia? C'è un ruolo di potere o di governo da esercitare in seduzioneitaliana.com? Ripeto... con quali fini contestare le opinioni di un post di vulnerability come il mio se non per mostrarsi alpha male of the group?

Semplicemente perchè non le condivido. Tra l'altro, la parte più succosa del tuo post, era la critica alla società italiana, che non è invece oggetto di questi reply, che si sono fossilizzati su un aspetto IMHO marginale ed opinabile.

Citazione
No! Ora voglio anche le altre due!!! Perché a me no a qualcun altro sìi?? Stai forse implicando che sono inferiore a qualcuno? :knuppel:

Io ho un'altissima considerazione di me. Ma di certo, se uno mi dice che Rubbia ha 6 palle in fisica ed io ne ho solo mezza, non me la prendo... Magari a figa è il contrario.
Ritenersi superiore a tutti, solo per il fatto di aver "impostato il frame", è dal mio punto di vista il primo passo verso l'autoillusione e la perdita di riferimenti.
Peraltro, mi fai notare che l'italiano medio è mosso da invidia.
Ma non è invidia il prendersela perchè nella scala di valori di uno qualsiasi (io, nella fattispecie), non sei al top?
Io non vedo il problema...

Citazione
E cosa mi dici dell'uso della parola "sconfitta" nel tuo post? Quella non l'hai commentata...

Se una persona si trova in un ambiente ostico, ha due soluzioni: vincere, facendo quello che dici (fissando obiettivi, e strategie atti a risolvere il GAP), o scappare.
Non mi interessa molto il fatto che ci siano dei fattori di bilancio nel mezzo.
Ma se abbandoni, su quel campo hai perso. Magari per ottenere risultati migliori da un'altra parte, ma in quel contesto hai comunque perso.
E se c'è qualcuno che invece ha vinto, devi accettare il fatto che in qualche cosa, quella persona è stata più brava di te. Punto.
Poi, potremmo disquisire sui compromessi ai quali sono dovuti sottostare i "vincenti" italiani.
Ma non  possiamo ignorare che ce ne siano, e da questi dobbiamo avere l'umiltà di imparare senza nasconderci dietro al fantasma del "frame". IO applico questo principio da sempre, con una sana quanto feroce autocritica nei miei confronti (non è amoggaggio, mi sto auto-dlv-ando).

Citazione
Mai detto. Ho usato il termine anacronistico più volte... Magari siamo un po' indietro rispetto al resto della civiltà occidentale.... Ma cmq basta leggere cosa scrivono giornali autorevoli all'estero dell'Italia, non sono solo io a dirlo... Il sistema è datato... Le persone  hanno un potenziale inespresso enorme secondo me.

Hai scritto che è un sistema destinato ad estinguersi, ma il sistema lo fanno le persone, non ipotetici vertici irraggiungibili. Ho citato la mia esperienza di amministratore al riguardo: chiunque siu sbatta, può cambiare il suo piccolo pezzo.

Citazione
Non credo. Io ho ringraziato IL, sinceramente, per avermi dato l'opportunità di conoscere gente fantastica, illuminata. Iniziativa davvero lodevole. Ho raccontato di me e del mio vissuto e dei recenti successi che ho raggiunto (bragging? mea culpa) solo perché questo potrebbe essere di ispirazione per qualcuno che si trova nella mia situazione di 5-6 anni fa. Tutto qui. (Il foglio Excel serve a ordinare i numeri di tel che si ottengono tramite CS game con Yowriter method-semplice internet game).

Ma io ringrazio te, che dopo un post nel quale sembrava tu sparissi, hai invece cominciato a postare con più frequenza. E ti dirò che è molto più interessante leggere un'opinione critica, che non un assenso incondizionato:
perchè sollevando questioni spinose, le menti si muovono e nascono thread interessanti come questo.
Che sono di indubbia utilità per capire la società che ci circonda.

Buona figa pure a te!  :D

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Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: festadanzante il 18 Dicembre 2009, 14:19:03
Citazione di: TermYnator il 18 Dicembre 2009, 14:09:50
C
E' la realtà, Humanist, la dura realtà. Possiamo anche convincerci di essere il meglio, ma se sosse possibile essere il meglio solo convincendosene, sarenmmo tutti come Briatore, o come Rubbia.

Nessuno dei due personaggi che hai scelto è il massimo della popolarita' e della simpatia pero' eh,
io spero che l'Italia abbia di meglio da esprimere, o se vogliamo più precisamente, entrambi sono campioni di un certo modo di essere italiani: furbi e faccendieri.
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: Humanist il 19 Dicembre 2009, 04:49:12
Citazione di: -eFFe- il 18 Dicembre 2009, 09:11:12
perche' e' DLV?
In Italia non lo sarebbe... perche' in Australia lo e'?

Nel 90% dei casi nessuno sa cosa sia. Nel 10% rimanente corrisponde a geek. Tra l'altro non esiste neanche un albo in italia... Posso dire... "Traduco siti internet, rigorosamente porno"....  :lol: A volte funziona... Tecnicamente, io non sono neanche traduttore. Sulla laurea c'è scritto interprete di conferenza. E vi assicuro che c'è una differenza abissale... E i miei colleghi non sarebbero tutti contenti della mia appropriazione indebita di titolo... Anche se a detta di molti è un downgrade. Ma in questo momento è più funzionale per i miei scopi...

In Italia come in Australia, quando rispondi "sono un illusionista", "sono un traduttore" mettono subito un'etichetta associandola a qualcosa che già conoscono, inclusi gli stereotipi. Sempre meglio evitare le etichette statiche nei set.

Citazione di: Nova99 il 18 Dicembre 2009, 18:04:42
parole grosse ;D

Tutto il bilancio personale e della tua esperienza ne fanno un signor post: + :up: quantomai doveroso.

D'accordo anche sul "tutto è possibile"... con le opportune smussature di TermYnator perché è vero che comunque, in tema di espatrio, tra un traduttore e altri profili non è esattamente la stessa cosa... in ogni caso è innegabile che ci sono volute idee chiare e un buon numero di palle (per il numero fai pure tu ;D).

Sui quinquipallidi approvo in pieno, e rimando direttamente alle parole di uno di essi ;):
http://pieroit.giovani.it/diari/2852501/decisioni_e_scissioni.html
Per allora sarò marpionico a regime :up: 8)

Intanto in bocca al lupo con la nuova avventura!!

Thanks Nova!

PS Stai aprendo???  :knuppel:

Citazione di: TermYnator il 18 Dicembre 2009, 14:09:50
caxxo Huma, ti rendi conto della bassissima possibilità di trovare il modo di sostentarsi a Manhattan, in un ambiente dove i legali sono al massimo del competitivo, (e non entri se non hai curriculum di rilievo), oltretutto appoggiati da un mentore, e con il problema dell'inglese (c'è ancora chi non parla quello corrente  ::) , figuriamoci quello tecnico...)?
Non è impossibile, ma non è neanche alla portata di tutti...
Per il solo fatto che ci vuole una determinazione che hanno 2 persone su 10.000...

Grazie a Dio che hai ammesso che non è impossibile. Mi fa specie cmq che qualcuno della community invece di sottolineare che tutto è possibile sottolineii le difficoltà... Mi ricorda i miei professori universitari...

Citazione di: TermYnator il 18 Dicembre 2009, 14:09:50

Lavori comunque in un ambiente congruente a quello che fai. Ed hai molte più possibilità di trovare qualcosa di buono. Specialmente se non sei una cima. Non tutti sono dei geni capaci di andare all'estero e sfondare.
E' la realtà, Humanist, la dura realtà. Possiamo anche convincerci di essere il meglio, ma se sosse possibile essere il meglio solo convincendosene, sarenmmo tutti come Briatore, o come Rubbia.


Io lavoro su internet e sono freelance. C'ho messo anni a creare questa carriera stranissima. Il modello è quello di Tim Ferris adattato a quello che avevo studiato, più o meno per inerzia come la maggiorparte dei laureati italiani. In Australia o all'estero non ci sto per lavoro, come priorità... Ci sto per lifestyle e perché è un target rich enviroment. Stimolante...

Sei pessimista. Il pessimismo in genere intossica e deprime. "La dura realtà" non esiste. E' solo un frame mentale. E ho conosciuto decine di persone in giro per il mondo con sciagure inimmaginabili alle spalle che grazie al loro inner game vanno per la loro strada e raggiungono i traguardi che vogliono. Questo è il pensiero positivo che deve essere diffuso su forum come questi. Non i limiting belief.

In merito agli esempi che hai fatto: Briatore più volte ha dichiarato che l'Italia non gli ha dato nulla e che non c'è meritocrazia. Non che lo stimi più di tampo ma comunque è uno che si è dato da fare dopo la partenza dall'italia e la conoscenza con Benetton...

Rubbia se non sbaglio è ancora in esilio in Spagna... In Italia non c'erano fondi per le sue ricerche. Tra l'altro fra un po' si ricomincia col nucleare... Altro che Rubbia...

Citazione di: TermYnator il 18 Dicembre 2009, 14:09:50
Ottima domanda.
Il fine è lo stesso per il quale scrivo da 11 anni per diletto: dare delle indicazioni che rendano più facile il rimorchio. Se tu scrivessi in un forum di traduttori, e qualcuno sostenesse che è stupido farsio il culo studiando semantica e vocabolari, perchè con google translator si fa prima, tu non diresti "siete fuori di testa"?
Io penso di si...

Che c'entrano le indicazioni per il rimorchio con la risposta che hai dato al mio post, che come dici neanche parlava di rimorchio? Il tuo intento, volontario o non volontario, era sottolineare che alcune mie opinioni erano sbagliate e che le tue erano giuste. Perché? A quale scopo? Dovevi mettere in guardia qualcuno? Riconquistare la platea? Perché darmi dello sconfitto in pubblico? Anche se lo pensavi, e magari è anche vero secondo il punto di vista di alcuni, evita di dirlo in pubblico... No? Guen, Zlatan e Acqua c'erano riusciti. E questo dimostra la mia teoria che in Italia si amogga anche quando si può evitare.

Esempio. Se qualcuno scrivesse che con google translator si fa prima sai cosa direi io con il mindset anglosassone che mi sforzo di usare ora: "google translator, ovvero la Machine Translation, è la nuova frontiera della traduzione assistita. In effetti, in attesa dell'intelligenza artificiale, può effettivamente aiutare il traduttore che può eseguire una revisione del testo invece che una traduzione rapida, migliorandone così la produttività. Al tempo stesso, penso che probabilmente la figura del traduttore sia al momento insostituibile". E' tutto vero. Non ho detto bugie. Ma ho cercato di mettere in evidenza i punti di contatto e non quelli di dissenso. Non gli direi "siete tutti fuori di testa"! Mi sforzo insomma di pormi in maniera costruttiva evidenziando quello che di vero e utile c'è nell'opinione dell'altra persona invece di criticarla e pormi come il depositario dell'unica verità. Questo mi consente di non "amoggare" qualcun altro a prioristicamente evidenziando i punti di disaccordo ma sottolineando quello che c'è di positivo. Ovviamente fantascienza in Italia... Pensa a quello che ha scritto Dale Carnagie negli anni 30. Un classico in Usa, fantascienza in Italia...

Citazione di: TermYnator il 18 Dicembre 2009, 14:09:50
Semplicemente perchè non le condivido. Tra l'altro, la parte più succosa del tuo post, era la critica alla società italiana, che non è invece oggetto di questi reply, che si sono fossilizzati su un aspetto IMHO marginale ed opinabile.

Io ho un'altissima considerazione di me. Ma di certo, se uno mi dice che Rubbia ha 6 palle in fisica ed io ne ho solo mezza, non me la prendo... Magari a figa è il contrario.
Ritenersi superiore a tutti, solo per il fatto di aver "impostato il frame", è dal mio punto di vista il primo passo verso l'autoillusione e la perdita di riferimenti.

La perdita di riferimento e l'essere visionari è il primo passo verso la genialità e la grandezza. Questo bisogna sottolinearlo in un forum come questo.

Citazione di: TermYnator il 18 Dicembre 2009, 14:09:50
Peraltro, mi fai notare che l'italiano medio è mosso da invidia.
Ma non è invidia il prendersela perchè nella scala di valori di uno qualsiasi (io, nella fattispecie), non sei al top?
Io non vedo il problema...

Il problema sta nell'implicare che sei al top e che sei superiore a me. Il che può essere vero nella tua testa e nella testa di 100mila persone. Ma secondo me non va scritto o inferito come hai fatto nel tuo primo post di risposta, soprattutto in forum come questo. Ma riconosco che in Italia lo fanno tutti, dal primo ministro all'ultimo degli sfigati...

Citazione di: TermYnator il 18 Dicembre 2009, 14:09:50
Se una persona si trova in un ambiente ostico, ha due soluzioni: vincere, facendo quello che dici (fissando obiettivi, e strategie atti a risolvere il GAP), o scappare.
Non mi interessa molto il fatto che ci siano dei fattori di bilancio nel mezzo.
Ma se abbandoni, su quel campo hai perso. Magari per ottenere risultati migliori da un'altra parte, ma in quel contesto hai comunque perso.
E se c'è qualcuno che invece ha vinto, devi accettare il fatto che in qualche cosa, quella persona è stata più brava di te. Punto.
Poi, potremmo disquisire sui compromessi ai quali sono dovuti sottostare i "vincenti" italiani.
Ma non  possiamo ignorare che ce ne siano, e da questi dobbiamo avere l'umiltà di imparare senza nasconderci dietro al fantasma del "frame". IO applico questo principio da sempre, con una sana quanto feroce autocritica nei miei confronti (non è amoggaggio, mi sto auto-dlv-ando).

Forse ti critichi troppo allora... Per la cronaca, da bravo idealista, io ho il passaporto e la PIVA italiani e le tasse le pago ancora in Italia.... Non sono scappato. Non ho abbandonato nulla. Vivo nel villaggio globale e ho già detto cosa penso dell'Italia in relazione ai miei obiettivi.

Citazione di: TermYnator il 18 Dicembre 2009, 14:09:50
Hai scritto che è un sistema destinato ad estinguersi, ma il sistema lo fanno le persone, non ipotetici vertici irraggiungibili. Ho citato la mia esperienza di amministratore al riguardo: chiunque siu sbatta, può cambiare il suo piccolo pezzo.

Il sistema lo fanno le persone? Naive.... So che non ci credi neanche tu. In Italia ci sono le cupole, comanda la mafia, la nuova P2, le caste ecc. Questo è il sistema. Non le persone comuni, né Termynator e Humanist. A meno che non si entri a far parte di uno di questi gruppi... E sono convinto che anche questo si possa fare con relativa facilità...  Ma i singoli individui non hanno grande margine di manovra, come in USA o altrove...

Per concludere:
- mi hai amoggato ribadendo che sei 'alpha male of the group in IL
- concordo che sei l'AMOG di IL
- se fossi una donna sarei ancora più attratto :-*
- credo che il thread sia stato interessante cmq
- ho investito troppo tempo nel thread togliendo tempo al field.   :buck: Fanculo la Comfort Zone del mio PC...  :mad:
- l'amogging a volte è divertente (ma sempre meglio evitare tra membri della community)

Ti stimo per l'impegno profuso a scrivere nella community, te l'ho già detto. Anche se non capisco questa chiusura aprioristica nei confronti della community internazionale, che secondo me, è controproducente anche per te. Hai 17 anni di successi e fallimenti in più di me. Immagino avrai vissuto la vita intensamente, tra viaggi, esperienze, conoscenze e fighe... Quindi per ovvi motivi hai più autorevolezza di me in molti ambiti della vita. Ma non sei superiore a me. Nè superiore all'ultimo dei newbie iscritti. Hai competenze e abilità che altri non hanno ma questo non ti rende più palledotato di altri. Sai semplicemente fare cose che altri non sanno fare e hai la generosità e la voglia di insegnarle. Le gerarchie imposte, soprattutto quelle mentali, non fanno altro che cristallizzare lo status quo e bloccare e/o rallentare l'evoluzione e il progresso.

Ora ovviamente l'ultima replica spetta a Termynator se ne ha voglia. Cerco di rientrare nel frame e mi rimetto a lavoro.
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: elango il 19 Dicembre 2009, 12:44:22
Comunque sia, sono affascinato sia dall'italiano che usate, sia dai toni civili e sopratutto dai contenuti di questo post.
Due persone che si confrontano a colpi di concetti  e con una dialettica chiara e forbita.
A prescindere dalla mia idea su chi ha ragione o torto, se di ragione o torto possiamo parlare, perchè secondo me sono due punti di visti soggettivi, sono veramente sorpreso da tanta coscienza di se e non lo dico a presa in giro, sono serio.......
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: Naddolo il 19 Dicembre 2009, 14:19:01
Citazione di: Humanist il 19 Dicembre 2009, 04:49:12
Che c'entrano le indicazioni per il rimorchio con la risposta che hai dato al mio post, che come dici neanche parlava di rimorchio? Il tuo intento, volontario o non volontario, era sottolineare che alcune mie opinioni erano sbagliate e che le tue erano giuste. Perché? A quale scopo? Dovevi mettere in guardia qualcuno? Riconquistare la platea? Perché darmi dello sconfitto in pubblico? Anche se lo pensavi, e magari è anche vero secondo il punto di vista di alcuni, evita di dirlo in pubblico... 

Domanda: ma tu reagisci sempre così quando qualcuno ti contraddice? Non ammetti forme di contraddittorio?
Pensi che il tuo pensiero esprima una verità assoluta, non passibile di contraddittorio? Fosse così sarebbe preoccupante, ma (credo e spero) che non sia il tuo caso.

L'errore (a mio avviso) che stai facendo è di confondere il piano delle argomentazioni, con quello personale; infatti, nelle risposte di termy tu vedi quasi un tentativo di screditarti, amoggaggio lo chiami tu!
Ma, vista così, non c'è possibilità di sintesi dei punti di vista, perchè rimarrai tu da una parte, termy dall'altra.

La tua concezione di dialettica è molto piu' vicina all'eristica (argomentare per vincere, con qualsiasi mezzo, lecito o meno) che alla conciliazione dei punti di vista  di platonica memoria, al fine di comprender meglio quello che ci sta intorno.

Comprendo che può esser fastidioso esser contraddetti, ma, se non volevi esporti a questa possibilità, potevi astenerti dal postare su un forum pubblico (ove per pubblico si intende che tutti hanno diritto di parola, ma chi parla può esser contraddetto da chi non è d'accordo); ma prima o poi ti capiterà di trovarti ad affrontare qualcuno che ti contraddice.

E poi, per quale ragione parli di vittoria e di sconfitta? vi state giocando qualcosa? vi state spartendo un'eredità a colpi di retorica? non mi pare!

Tu dici che Termy è l'alpha male del gruppo; tradotto in italiano, vuol dire che su questo forum termy è la persona piu' autorevole. Bene. Ma se l'è conquistato partendo dal nulla, a suon di post e di argomentazione, non è certo stato investito di tale autorità dallo spirito santo!

In definitiva non mi piace lo spirito che hai messo in questa discussione, non è produttivo e, per dirtela tutta, è intrinsecamente italiano; si, quell'italia che non ti piace, ma che rappresenti in tutto e per tutto, con questo spirito di campanilismo ad oltranza, e che vede campanilismi ovunque, e non riesce mai a lasciar perdere idee di gruppi, cospirazioni ecc; per finire quoto kleos, che ha avuto il merito di dire quello che dico io in 2 righe!

Nad84
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: james.mar il 19 Dicembre 2009, 18:16:24
nad84, hai espresso un pensiero che condivido in toto. ottimo!


Citazione di: Humanist il 19 Dicembre 2009, 04:49:12
Grazie a Dio che hai ammesso che non è impossibile. Mi fa specie cmq che qualcuno della community invece di sottolineare che tutto è possibile sottolineii le difficoltà... Mi ricorda i miei professori universitari...

termy mette semplicemente in guardia gli illusi che sono convinti che volere è potere senza agire, che essere visionari è sufficiente, e che impossible is nothing è un concetto che si applica in modo automatico credendoci.

volere è potere
impossible is nothing
le credenze limitanti non esistono

ma BISOGNA FARSI IL CULO e BISOGNA RIMANERE RAZIONALI.

questo è il punto

Citazione di: Humanist il 19 Dicembre 2009, 04:49:12
Sei pessimista.

e accusare termy di pessimismo è un'eresia. leggi la firma di ^X^ e vedrai se termy è pessimista o no ;)





James, che non ha amoggato nessuno ma ha solo espresso le sue opinioni che sono in contrasto con quelle di un altro utente di un forum pubblico
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: -Nova- il 19 Dicembre 2009, 20:16:01
Penso che se voleva amoggare i metodi americani, gli bastava citare il passo in cui tiri le somme di tutto l'ambaradan di metodi definendoli "solo pretesti per stare sul campo", che da solo spiega tutto (http://seduzioneitaliana.com/forum/Smileys/cool/azn.gif)

CitazionePS Stai aprendo??? (http://[url]http://seduzioneitaliana.com/forum/Smileys/cool/knuppel2.gif%5B/url%5D)
http://www.youtube.com/watch?v=HyrFRhimIKE#t=0m29s
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: Jason N. Dohring il 20 Dicembre 2009, 02:04:39
Citazione di: Kleos il 19 Dicembre 2009, 11:06:21
Scusa Humanist, ma i tuoi post non si possono leggere.
Incogruent, alpha male of the group, student, vulnerability...
Capisco quando devi usare i termini mysteryani, ma per il resto l'italiano ti fa così tanto schifo?

Poi con tutto il rispetto, TermY ha esposto le sue opinioni. Tu l'hai accusato di amogghing.
Se rispondo anche io dai dell'amog pure a me? Allora evito di rispondere e faccio prima.

Dico solo che una trafila di luoghi comuni così non la sento neppure al bar sottocasa.
come mi disse sumbeam poco tempo fa':

humanist ha ragione. Non rompergli il caxxo

tutto quello che ha detto lo condivido,e se non lo condividessi farei quello che ha fatto lui con termy

citazione Per concludere:
- mi hai amoggato ribadendo che sei 'alpha male of the group in IL
- concordo che sei l'AMOG di IL
- se fossi una donna sarei ancora più attratto
- credo che il thread sia stato interessante cmq
- ho investito troppo tempo nel thread togliendo tempo al field.    Fanculo la Comfort Zone del mio PC... 
- l'amogging a volte è divertente (ma sempre meglio evitare tra membri della community)

e' vero e lo si accetta anche se fa' girare le palle perche' vogliamo bene a termy:)

ma non rompere a humanist se lo fa' notare

inoltre i termini mysteryami sono quelli che usa humanist :)
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: Acqua il 20 Dicembre 2009, 04:11:19
E' chiaro che nessuno dei due vuole tirarsi indietro, qualsiasi sia il motivo del conflitto.
Probabilmente lo farà chi ha meno da perderci...
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: TermYnator il 20 Dicembre 2009, 21:21:56
Citazione di: Humanist il 19 Dicembre 2009, 04:49:12
Grazie a Dio che hai ammesso che non è impossibile.

Huma, gradirei tu rileggessi il thread: non ho mai scritto "è impossibile".
Ho scritto fin dal primo post: "non è alla portata di tutti". E sono due cose diverse.
Ritenere che una cosa non impossibile sia alla portata di tutti, è prendere per il culo la gente.
E se non è così, puoi dimostrarmelo vincendo le prossime olimpiadi in 4 specialità diverse,
(c'è chi l'ha gia fatto, quindi non è impossibile)
oppure prenderti un premio nobel per la fisica, oppure ancora diventare presidente della FIAT.
Se ci riesci, hai ragione tu. Se non ci riesci, ho ragione io.
Questa si chiama realtà.

Citazione
Sei pessimista. Il pessimismo in genere intossica e deprime. "La dura realtà" non esiste.

OK, io invece dico che esiste, e ci conviviamo tutti i giorni. Non è vero?
Diventa presidente della FIAT, prendi il premio nobel per la fisica, o vinci le olimpiadi in 4 specialità, ed io verrò a spazzarti casa gratis per il resto dei miei giorni.

Citazione
E' solo un frame mentale. E ho conosciuto decine di persone in giro per il mondo con sciagure inimmaginabili alle spalle che grazie al loro inner game vanno per la loro strada e raggiungono i traguardi che vogliono. Questo è il pensiero positivo che deve essere diffuso su forum come questi. Non i limiting belief.

In un forum come questo, va cercata la via migliore al successo personale.
Questo nobile fine, implica che compatibilmente alle capacità preesistenti, ed alla REALE capacità di svilupparne di nuove, ogni partecipante ottenga il meglio da se stesso grazie alla filosofia conquistata ed elaborata.
I criteri ai quali deve rispondere questa filosofia sono quindi:

a) scientificità in senso milleriano: se c'è una sola eccezione, la teoria non sta in piedi, e va rivista, o ristretti i criteri sperimentali per eliminare i disturbi che possono turbare la verifica.
Ovviamente senza fregare: il che significa creare un contesto ad hoc, per dimostrare la teoria.

b) (postulato di a) essere applicabile a tutti.

La teoria che porti tu ( e buona parte della community internazionale) non rispetta ne il punto A, ne quello B.
E per dimostrarlo, basta considerare che per quanto tu possa lavorare di frame, con estrema probabilità non diventerai mai ne il presidente della FIAT, ne un premio Nobel per la fisica, ne 4 medaglie olimpiche, anche se qualcuno l'ha gia fatto, e quindi non è impossibile farlo.
Questa è la realtà, non certo amogging.
E per dimostrarti anche questo, puoi tranquillamente sostituire alla parola "tu" che ho usato sin'ora, il nick TermYnator: condividerò comunque l'assunto.

Detto questo, è evidente che la ricerca di questa "teoria assoluta al miglioramento" sia il frutto di un contesto dialettico, e come tale CRITICO. Quello che vale è ciò che supera le critiche.
Esporre un pensiero teso a migliorare la vita degli altri, qui sopra, significa quindi esporlo a delle critiche.
Se il pensiero non sopravvive, nulla toglie che la teoria che proponi sia valida per te e su di te:
Rubbia può tranquillamente dire "è facile prendere un premio nobel": ma di certo non possiamo dirlo ne tu, ne io. Io di questo sono cosciente, e non me ne faccio certo un cruccio.

La community internazionale.
In una delle tante deviazioni sul personale del tuo post, hai scritto:
"Anche se non capisco questa chiusura aprioristica nei confronti della community internazionale, che secondo me, è controproducente anche per te."
Ti rispondo quindi a livello personale.
a) Me ne sbatto dei vantaggi o degli svantaggi del frequentare una community internazionale.
b) Le regole della community internazionale, non sono neanche autoreferenzianti, figuriamoci se sono dimostrabili. A tal proposito, invito chiunque a leggere attentamente la critica che ha fatto il vero promotore della community a livello mondiale (Style) in quello che è stato il portale d'accesso per molti: The Game.
Egli descrive i membri di alto rango della community, come persone che si sono staccate dalla loro vita normale, perdendo del tempo. Tranne rare eccezioni (realizzatesi nella seduzione a livello commerciale), che non fanno certo testo per integrità mentale (quindi il frame se lo sono ficcato in quel posto), i partecipanti al project hollywood ritornano alla loro vita normale.
E questo ha un solo perchè:

LA figa e la vita, hanno regole diverse.
Se in campo seduttivo tutto è possibile, nella vita le cose vanno in modo diverso.
Se prendi un palo, puoi tranquillamente provarci con altre mille. Ma se perdi un treno, dovrai aspettare che ne passi un altro, e non è detto che tu abbia l'età, la forza e le capacità per farlo, perchè il tempo passa, e NON TORNA INDIETRO. E questo, si chiama realtà.
Non esiste?
Prova a svegliare un morto, e te ne renderai conto.
L'abundance mentality, è una colossale truffa psicologica che ha fatto danni colossali.
Ed è ora di porci un freno, se realmente vogliamo costruire qualcosa con i forum.

TermYnator
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: TermYnator il 20 Dicembre 2009, 22:36:18
Citazione di: Acqua il 20 Dicembre 2009, 04:11:19
E' chiaro che nessuno dei due vuole tirarsi indietro, qualsiasi sia il motivo del conflitto.
Probabilmente lo farà chi ha meno da perderci...

Ti odio quando fai così...  :lol:

T.
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: TermYnator il 20 Dicembre 2009, 23:35:53
Citazione di: festadanzante il 18 Dicembre 2009, 14:19:03
Nessuno dei due personaggi che hai scelto è il massimo della popolarita' e della simpatia pero' eh,
io spero che l'Italia abbia di meglio da esprimere, o se vogliamo più precisamente, entrambi sono campioni di un certo modo di essere italiani: furbi e faccendieri.

Superuomini intesi nell'accezione che ho usato nel TermYdelirio.
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: Acqua il 21 Dicembre 2009, 03:10:10
Citazione di: TermYnator il 20 Dicembre 2009, 22:36:18
Ti odio quando fai così...  :lol:
L'amore è bello quand'è litigarello  :-*
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: Humanist il 21 Dicembre 2009, 06:48:57
Alcune precisazioni, non sistematizzate a causa della mancanza di tempo, ma cmq dovute a kleos, James, Nad84 e Termynator.

Nad84+James. Mi è dispiaciuto solo che sia stato inferito nel  primo post di Termynator che sono uno sconfitto e un incompetente per la realtà del rimorchio italiana. Per i miei parametri è amogging. Anche se lo si pensava non è carino amoggare pubblicamente in un forum come questo. Poi magari per voi non è amogging. Amen. Per me rimane amogging.

Kleos. Uso termini inglesi solo perché ho "studiato" all'estero e non amo usare le traduzioni scelte da gente che non è nella community. Per altro MM e The Game per me sono tradotti in maniera approssimativa. Inoltre il 99% del materiale sul pickup è in inglese. Speriamo che il gap venga colmato al piu presto con materiale originale e traduzioni di buon livello.

Riguardo la tua (Termynator) affermazione su Style mi pare di capire che quando parli di lui ti riferisci solamente al suo libro. Purtroppo in Italia si ha accesso limitato a tutta la letteratura tecnica anglofona per problemi linguistici. Ovviamente The Game di Style è solamente la punta dell'iceberg, la pillola blu del mondo PUA. Il Metodo Mystery è un polpettone troppo denso e indigeribile. Peggio di un dizionario enciclopedico. Ci sono decine e decine di ore di audio e di filmati, oltre che migliaia di post, solo di Style e Mystery in circolazione. La mia opinione è che se si decontestualizzano i due libri da questa mole immensa di materiale, testimone della loro reale esperienza sul campo, nascono solo fraintendimenti e una visione davvero limitata del fenomeno. Ovviamente bisogna conoscere l'inglese altrimenti si è tagliati fuori, ermeneuticamente parlando...

Riguardo la filosofia del "nulla è impossibile", volevo solo dire che secondo me è controproducente partire dall'assunto opposto, quando l'obiettivo è l'automiglioramento e/o sfruttare al massimo il proprio potenziale. Esempi concreti paradossali: presidente della FIAT, possibile, perché no? Non ho analizzato la situazione ma di primo acchitto direi che farei quanto segue. Ho 30 anni con una laurea. Primo passo spostarsi a Torino. Secondo passo trovare un lavoro in Fiat. 3° passo conoscere più gente possibile all'interno della azienda. Mentalità positiva, lavoro duro, calibrazione e occhi aperti. In 30-40 anni ci potrei arrivare, perchè no? Magari alla fine divento membro del CdA, invece che Amministratore Delegato ma cmq l'aver puntato in alto e l'aver lavorato per raggiungere il traguardo ambizioso sicuramente è stato più produttivo e mi ha reso un uomo migliore se avessi ambito solamente a lavorare come segretario. Lo stesso vale per le olimpiadi. Probabilmente non vincerò mai le olimpiadi (anche perché, in base alle conoscenze pregresse che abbiamo,  avrei dovuto iniziare ad allenarmi prima dei 30). Magari vincerò le gare aziendali in Fiat però!  :lol: In ogni caso l'allenamento mi avrà reso un uomo migliore di chi pensava che sarebbe stato impossibile e non si è messo neanche a lavoro per provarci. Riguardo però la metafora sportiva, ti consiglio di leggere proprio l'esempio addotto da Tim Ferriss che è diventato campione di un'arte marziale, non ricordo quale però, semplicemente sfruttando le regole del gioco a suo favore. Affascinante... E' l'uomo che plasma la realtà e non il contrario. Concetto tipicamente latino, opposto a quello greco... Umanista... Ora l'abbiamo un po' perso...

Citazione di: TermYnator il 20 Dicembre 2009, 21:21:56
Se prendi un palo, puoi tranquillamente provarci con altre mille. Ma se perdi un treno, dovrai aspettare che ne passi un altro, e non è detto che tu abbia l'età, la forza e le capacità per farlo, perchè il tempo passa, e NON TORNA INDIETRO. E questo, si chiama realtà.
Non esiste?
Prova a svegliare un morto, e te ne renderai conto.
L'abundance mentality, è una colossale truffa psicologica che ha fatto danni colossali.
Ed è ora di porci un freno, se realmente vogliamo costruire qualcosa con i forum.
TermYnator

Tra figa e business io ci vedo un sacco di similitudini...
Riguardo i treni chi mi conosce sa che io i treni non li aspetto più. Ora organizzo i treni charter... Partono  quando dico io e vanno dove dico io. Non ci vuole molto per organizzare un treno charter di questi tempi....

http://www.viaggiaimpara.trenitalia.com/catalogo/content/offerte/charter.html

Personalmente io volevo fare qualcosa che mi consentisse di viaggiare lavorando poco e a intervalli, garantendomi la massima flessibilità e libertà. Ci sono riuscito. I risultati sono andati oltre le mie aspettative. Sono riuscito ad creare un meccanismo tale da seguire uno dei miei gruppi preferiti in tour senza essere musicista o roadie, e senza lavorare direttamente per loro, sfruttando nuove idee e quello che avevo imparato in precedenza. Non è detto che duri. Non è detto che sia per tutti. E non so ancora se è replicabile. Ammetto che bisogna essere parecchio funamboli e fronteggiare una quantità di difficoltà notevole per farlo ma mi sono accorto che quando mi metto alla prova costantamente, affronto difficoltà e problemi, i risultati migliorano. E sono anche più lucido e sereno. Magari le olimpiadi non le vincerò mai ma allenarmi per farlo, ignorando chi mi dice che non ce la farò mai, cmq mi fa bene! Se fossi stato ad ascoltare quelli che mi dicevano che non potevo fare una cosa, compreso me stesso, ora non starei dove sono... E probabilmente sarei ancora depresso...

Tornando in Italia per me era come tornare nella Comfort Zone, avevo le mie donne, il mio circolo sociale, i miei clienti, il cibo (che mi manca dannatamente). Ma mi sentivo cmq limitato e rallentato nel mio automiglioramento dopo aver visto cosa c'era "fuori dalla caverna"... La CZ piace anche a me ma mi sforzo di uscire il più possibile perché so che mi fa bene... E' una questione metodologica e terapeutica. Io per conoscermi c'ho messo 25 anni... Almeno per capire quali fossero le mie attuali priorità esistenziali.

Io non smetterò mai di predicare questo tipo di pensiero ottimista e umanista. Sarebbe disonesto da parte mia, intellettualmente. Almeno per il momento. Poi, PANTA REI, per carità... Tutto cambia... Un giorno magari queste verità me le tengo per me e ridivento seguace di Eraclito...

A me piace la dialettica, piace il sofismo, l'accademia, i geni maligni cartesiani e i presupposti metodologici schopenaueriani. CZ pura. Ma non voglio creare e assolutizzare il mio sistema filosofico che per il momento rimane solo personale  (anche se come ho detto ho trovato molti punti in comune con Ferriss e i californiani/nordamericani). Diciamo che per il momento preferisco essere più socratico (scrivo poco) e un po' aristoteliano-cinico-peripatetico. Impegnato sul campo insomma, da solo e con altri della mia "scuola filosofica".

Ripeto il mio primo post è solo una testimonianza basata sulla mia esperienza personale che può essere di ispirazione per qualcuno o spunto di riflessione per altri. Ed è un ringraziamento per la community italiana. Ma associare il termine "sconfitta" al mio post è stato un amogging inopportuno che mi ha fatto perdere le staffe... Mi scuso se qualcuno si è offeso. Non volevo mancare di rispetto a nessuno.

Ascolto il criptico Acqua, tolgo le notifiche e cerco di evitare ulteriori polemiche.

PS Jason è il maestro indiscusso dello shit-testing! E se superi i suoi ST poi ti trovi una LMR granitica...  :lol: Plays hard to get...
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: TermYnator il 21 Dicembre 2009, 13:08:44
Citazione di: Kleos il 21 Dicembre 2009, 11:08:10
Prima bisognerebbe capire il pensiero di Eraclito, dato che possediamo solo pochi frammenti.
Ad esempio, visto che citi questo filosofo e che da quanto ho capito hai un debole per l'ermeneutica, ti riporto un frammento di Eraclito che vorrei che tu mi commentassi. E' uno dei più celebri.
In italiano suona "La natura ama il nascondimento". Non te lo cito in greco perché non so come si fa a scrivere in greco sul forum e perché, se sei un appassionato di Eraclito, dovresti conoscerlo. Come lo intendi, tu, questo frammento?

+ :up:
Te e Nad 84, mi state facendo venir voglia di riaprire questi testi  millenari...

T
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: zlatan il 21 Dicembre 2009, 14:25:10
Come sono ignorante, mamma mia...accidenti a chi ha studiato agraria... :mad:

Zlatan
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: TermYnator il 21 Dicembre 2009, 15:25:45
Citazione
Riguardo la tua (Termynator) affermazione su Style mi pare di capire che quando parli di lui ti riferisci solamente al suo libro. Purtroppo in Italia si ha accesso limitato a tutta la letteratura tecnica anglofona per problemi linguistici. Ovviamente The Game di Style è solamente la punta dell'iceberg, la pillola blu del mondo PUA.
Il Metodo Mystery è un polpettone troppo denso e indigeribile. Peggio di un dizionario enciclopedico. Ci sono decine e decine di ore di audio e di filmati, oltre che migliaia di post, solo di Style e Mystery in circolazione. La mia opinione è che se si decontestualizzano i due libri da questa mole immensa di materiale, testimone della loro reale esperienza sul campo, nascono solo fraintendimenti e una visione davvero limitata del fenomeno. Ovviamente bisogna conoscere l'inglese altrimenti si è tagliati fuori, ermeneuticamente parlando...

Un po' semplicistica come visione. E ti spiego il perchè di questa affermazione.
Style non è uno che si è letto l'MM: è uno che le pagine che "ermeneuticamente parlando" tagliano fuori chi
sostiene di non parlare l'inglese (amogging?), le ha vissute e le ha pure scritte.
Come tale, la sua conclusione è di massimo valore, perchè lui, quelle pagine, le conosce meglio di chiunque...
Se lui, che ha vissuto ed abbandonato la community, la descrive come un percorso illusorio destinato ad essere abbandonato non appena se ne percepiscono i limiti, vuol dire che chi ancora non si è accorto di questi limiti è ancora nello stato dell'illusione.
Eccezione: una community alternativa che si basi su valori diversi, e che come tale prenda le distanze dalla community internazionale. Questa, ad esempio...


Citazione
Riguardo la filosofia del "nulla è impossibile", volevo solo dire che secondo me è controproducente partire dall'assunto opposto, quando l'obiettivo è l'automiglioramento e/o sfruttare al massimo il proprio potenziale. Esempi concreti paradossali: presidente della FIAT, possibile, perché no? Non ho analizzato la situazione ma di primo acchitto direi che farei quanto segue.
....

L'assunto opposto è "tutto è impossibile". Non l'ha detto nessuno.
Io ho detto "non tutto è alla portata di tutti".

Citazione
Probabilmente non vincerò mai le olimpiadi (anche perché, in base alle conoscenze pregresse che abbiamo,  avrei dovuto iniziare ad allenarmi prima dei 30). Magari vincerò le gare aziendali in Fiat però! 

Non vincerai mai le olimpiadi, perchè se ti poni questo obiettivo vai contro alla realtà: dovevi cominciare prima dei 30, e dovevi avere un fisico superiore alla media.
Questa banale frase contiene 3 dimostrazioni evidenti delle contraddizioni della filosofia che esponi.

A) La realtà esiste, ed è incontrovertibile: non vincerai le olimpiadi perchè non puoi tornare indietro, e perchè non è detto che tu pur potendolo fare, abbia le basi genetiche per farlo.

b) Esistono persone che sono superiori a te in campi specifici, e per estensione in tutti i campi.

c) Non tutto è alla portata di tutti.

Teorema:
Se non posso vincere le olimpiadi perchè non ne ho i mezzi, ma voglio comunque vincere qualcosa,
abbasso il tiro, e mi accontento di target inferiori, o di campi alla mia portata (la gara aziendale).
Sul fronte olimpico sono sconfitto a tavolino (non posso competere ai massimi livelli), ma trovo comunque la mia realizzazione altrove.
Teorema che nega la tua filosofia, ma che applichi invece nelle tue scelte. Solo che non lo ammetti.

La questione, non è quindi che io ti amogghi o che mi ritenga superiore a te:
ma semplicemente che il tuo scritto, pur in totale buona fede, è estremamente contraddittorio.
E se il tuo intento era quello di: "dare uno spunto di riflessione" (cit)
devi pure accettare i feedbacks delle riflessioni che hai generato, mettano in evidenza queste contraddizioni.
Sta poi a te farmi capire se non ho afferrato quello che hai scritto, o se le mie note sono sbagliate
argomentando. Se ci riesci, la tua esperienza mi farà crescere, se non ci riesci, forse devi rivedere qualche tua convinzione.
Se invece lanci il sasso, e nascondi il braccio contestando ogni feedback negativo tacciandolo di "amoggaggio", oltretutto sottolineando la cosa come "amoggare è darsi un dlv", compi una manipolazione, e fai dell'euristica :)
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: -eFFe- il 21 Dicembre 2009, 17:25:45
Citazione di: Humanist il 21 Dicembre 2009, 06:48:57
Riguardo però la metafora sportiva, ti consiglio di leggere proprio l'esempio addotto da Tim Ferriss che è diventato campione di un'arte marziale, non ricordo quale però, semplicemente sfruttando le regole del gioco a suo favore. Affascinante... E' l'uomo che plasma la realtà e non il contrario.

splendido esempio di pensiero laterale :)
Diciamo anche, onestamente, che ha avuto culo: ha intravisto una falla nel sistema, e l'ha sfruttata; non e' detto che sia sempre cosi' in ogni situazione.
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: james.mar il 21 Dicembre 2009, 17:30:22
Citazione di: -eFFe- il 21 Dicembre 2009, 17:25:45
splendido esempio di pensiero laterale :)
Diciamo anche, onestamente, che ha avuto culo: ha intravisto una falla nel sistema, e l'ha sfruttata; non e' detto che sia sempre cosi' in ogni situazione.

tra l'altro, è stata un'iniziativa di puro bisogno di autosoddisfacimento dell'Ego.

Un conto è pensare out of the box al fine di avere un ritorno reale e tangibile, ma in questo caso ha speso tempo solo per potersi fregiare di quel titolo (immeritato).
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: SunBeam il 21 Dicembre 2009, 18:40:17
Non ho ancora letto gli altri post, ma solo quello iniziali di Humanist (e mi sono appena accorto di essermi perso una delle discussioni più interessanti degli ultimi tempi), quindi per adesso dico solo: quoto, e +1 e in bocca al lupo per Humanist/John Travolta ;D
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: TermYnator il 21 Dicembre 2009, 18:49:04
Citazione di: -eFFe- il 21 Dicembre 2009, 17:25:45
splendido esempio di pensiero laterale :)
Diciamo anche, onestamente, che ha avuto culo: ha intravisto una falla nel sistema, e l'ha sfruttata; non e' detto che sia sempre cosi' in ogni situazione.

E proprio per questo non può essere addotto come esempio dimostrativo...
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: Jason N. Dohring il 21 Dicembre 2009, 23:05:30
Citazione di: SunBeam il 21 Dicembre 2009, 18:40:17
Non ho ancora letto gli altri post, ma solo quello iniziali di Humanist (e mi sono appena accorto di essermi perso una delle discussioni più interessanti degli ultimi tempi), quindi per adesso dico solo: quoto, e +1 e in bocca al lupo per Humanist/John Travolta ;D

pensavo la stessa cosa...anche se li ho letti :P

+1 H
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: Jason N. Dohring il 21 Dicembre 2009, 23:15:04
Citazione di: TermYnator il 21 Dicembre 2009, 15:25:45
Un po' semplicistica come visione. E ti spiego il perchè di questa affermazione.
Style non è uno che si è letto l'MM: è uno che le pagine che "ermeneuticamente parlando" tagliano fuori chi
sostiene di non parlare l'inglese (amogging?), le ha vissute e le ha pure scritte.
Come tale, la sua conclusione è di massimo valore, perchè lui, quelle pagine, le conosce meglio di chiunque...
Se lui, che ha vissuto ed abbandonato la community, la descrive come un percorso illusorio destinato ad essere abbandonato non appena se ne percepiscono i limiti, vuol dire che chi ancora non si è accorto di questi limiti è ancora nello stato dell'illusione.
Eccezione: una community alternativa che si basi su valori diversi, e che come tale prenda le distanze dalla community internazionale.

limite numero 1

la gente puo' fare in un forum normalmente cosa vuole perche' e' libera di esprimersi

un forum puo' arrivare ad essere comandato da una sola persona che quindi porta a limitare l'autonomia dello stesso impedendo il progresso...

limite numero 2

nessuno e' perfetto,tutti sbagliano,nessuno sa' tutto

quindi chiunque limiti e imponga solo la sua visione limita il forum

limite numero 3

siamo in un mondo economico il che porta a molti bravi di non fottersene del forum se non per motivi economici
i motivi economici spingono persone a fare determinate scelte che spesso vanno verso i propri interessi e non erso quelli della collettivita'

limite numero 4

quando non ci si guadagna nulla spessio non si combatte contro i limiti 1-2-3 e non si fanno manco piu' notare dopo un po'

quindi essendo un'hobby le persone tendono ad evitare di incazzarsi e se ne fottono iniziando ad andare meno sul forum :)

limite 5

se non c'e' aiuto reciproco ma solo un guru e gli schiavetti(che comunq non chiudono in quanto beta) la cosa diventa noiosa





Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: Jason N. Dohring il 21 Dicembre 2009, 23:26:37
Citazione di: Kleos il 20 Dicembre 2009, 03:41:18
Jason stavolta hai pisciato fuori dal vaso.

:) mi dispiace che non vediamo le cose allo stesso modo (anche perche' lo faccio in modo distaccato visto che non me ne puo' fregar di meno) ma non posso importi nulla

il mio era un appunto...mi dispiace che te la sei presa
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: Jason N. Dohring il 21 Dicembre 2009, 23:27:59
Citazione di: Humanist il 21 Dicembre 2009, 06:48:57
PS Jason è il maestro indiscusso dello shit-testing! E se superi i suoi ST poi ti trovi una LMR granitica...  :lol: Plays hard to get...

si... ma poi abbiamo fatto dell'ottimo sesso :P

e si... ti amo anche io :)
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: -eFFe- il 22 Dicembre 2009, 11:57:23
Citazione di: TermYnator il 21 Dicembre 2009, 15:25:45
Style non è uno che si è letto l'MM: è uno che le pagine che "ermeneuticamente parlando" tagliano fuori chi
sostiene di non parlare l'inglese (amogging?), le ha vissute e le ha pure scritte.
Come tale, la sua conclusione è di massimo valore, perchè lui, quelle pagine, le conosce meglio di chiunque...
Se lui, che ha vissuto ed abbandonato la community, la descrive come un percorso illusorio destinato ad essere abbandonato non appena se ne percepiscono i limiti, vuol dire che chi ancora non si è accorto di questi limiti è ancora nello stato dell'illusione.

attenzione che da una premessa errata si possono trarre conseguenze di qualunque tipo (anch'esse errate).
Non e' corretto dire che Style ha preso le distanze dalla community basandosi su quanto scrive in The Game, per diversi motivi:

1) The Game e' il suo primo contatto con la community, da cui lascia intendere di prendere le distanze nel finale quando si innamora di Lisa Leveridge (espediente letterario? lieto fine politically correct? "l'amore vince sull'odio"? cit. :D )

2) Lisa Leveridge lo pianta per uno qualunque (Robbie Williams :O :lol: ) e Style quasi quasi ci ripensa... infatti scrive altri libri sulla seduzione, tra cui un vero manuale: "The Rules of The Game".

Ergo, non mi pare che Style sia uscito dalle community di seduzione, anzi...


Citazione di: TermYnator il 21 Dicembre 2009, 18:49:04
E proprio per questo non può essere addotto come esempio dimostrativo...

non e' un esempio dei piu' felici; diciamo che e' un caso limite per far riflettere, appunto, sui limiti veri o presunti che ci circondano.
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: Jason N. Dohring il 22 Dicembre 2009, 12:14:23
Citazione di: Kleos il 22 Dicembre 2009, 00:07:35
Questo l'ho letto dopo il tuo altro post, quello sulla tua proposta di inserire una nuova regola sul forum.

Ho pensato di rispondere punto su punto anche qui, perché lanci delle accuse non belle (ad esempio che TermY è il leader e noi siamo tutti beta).

Poi però ho pensato che ti avevo già risposto nell'altro topic, e che è meglio abbassare i toni e stemperare un po' la tensione. Magari hai scritto sull'onda dell'impulsività, ci sta alla fine. :)
Rileggilo tu stesso, ti accorgerai che la forma è un po' ruvida e che un post di quel tipo non può altro che portare a una catena infinita di flame.

Calmiamoci tutti quanti e cerchiamo di tenere dei toni moderati (parlo soprattutto per me  :))

E smettiamo di giocare a chi ce l'ha più lungo (anche perché io ce l'ho piccolino  :-\ :lol:)

termy chiede i limiti di una comunity e io gli elenco quelli che secondo me possono essere...

tu ci vedi cattiverie contro termy e contro il forum nonche' il mio desiderio di mostrare la lunghezza del mio pisello in un forum...

io credo che siano caratteristici di ognuno determinati comportamenti il che porta a limiti palesi che ho cercato di enunciare...

io parlavo tanto per parlare  :lol: :lol: :lol: come tutti quelli che mi conoscono sanno non ho un secondo fine se non quello di intrvallare lo studio con un momento di divertimento e relax per un'hobby

(per la cronaca quella dei beta era data ad un'altra scuola di pensiero :P)

Jason



Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: TermYnator il 22 Dicembre 2009, 14:01:18
Citazione di: -eFFe- il 22 Dicembre 2009, 11:57:23
attenzione che da una premessa errata si possono trarre conseguenze di qualunque tipo (anch'esse errate).
Non e' corretto dire che Style ha preso le distanze dalla community basandosi su quanto scrive in The Game, per diversi motivi:

1) The Game e' il suo primo contatto con la community, da cui lascia intendere di prendere le distanze nel finale quando si innamora di Lisa Leveridge (espediente letterario? lieto fine politically correct? "l'amore vince sull'odio"? cit. :D )

C'è un passo emblematico in The Game, a pag 427 dell'edizione italiana:
"Grazie a tutta la community...Possiate voi trovare ciò che state cercando, sia in amore che nella vita. Qualcuno di voi sosterrà che ho abbandonato il gioco troppo presto, ma non temete: ci sarà sempre un sistema per un uomo ed una donna di ioncontrarsi e fare sesso. Qualunque sia quel sistema, sta a voi scoprirlo."

Il senso è piuttosto chiaro: quel "sta a voi scoprirlo" indica che la community (ovviamente quella community) non fornisce la soluzione del problema.
Style si ritira dalla community internazionale, e prende le distanze nel 2005.
Nel 2007, e pubblica i suoi due libri e  fonda lo Stylelife Academy.
Ma non è un ritorno alla community internazionale, quanto la sua versione di cosa dovrebbe dare una community (ometto i dettagli pratici... :)   ) ed un ottimo sistema per monetizzare la popolarità conquistata nel  suo anno di community internazionale.
Citazione
non e' un esempio dei piu' felici; diciamo che e' un caso limite per far riflettere, appunto, sui limiti veri o presunti che ci circondano.

Dissento. E' pura speculazione, ovvero creare un contesto ad hoc, per dimostrare con falsi presupposti un teorema che si rivelerà altrettanto fasullo nel momento in cui lo applichi.
Ti faccio un parallelo.
Supponiamo di avere due ragazzi, e di mettergli a disposizione un budget eguale, per rimorchiare una donna bellissima nel più breve tempo possibile. Vince chi tromba la più figa.
Il primo, ci paga l'ingresso dei locali, una cena, e se è bravo rimorchia.
Il secondo, si paga direttamente una mignotta d'alto bordo senza sbattersi più di tanto.
Con estrema probabilità, vincerà il secondo, se non altro perchè ci mette pochissimo.
E' un campione di rimorchio? E' la dimostrazione del fatto che si possa rimorchiare qualsiasi donna bellissima?
NO.
Ha solo sfruttato una falla del bando di gara, rimorchiando col denaro invece che con delle capacità.

T
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: Jason N. Dohring il 22 Dicembre 2009, 14:10:58
Citazione di: TermYnator il 22 Dicembre 2009, 14:01:18

Supponiamo di avere due ragazzi, e di mettergli a disposizione un budget eguale, per rimorchiare una donna bellissima nel più breve tempo possibile. Vince chi tromba la più figa.
Il primo, ci paga l'ingresso dei locali, una cena, e se è bravo rimorchia.
Il secondo, si paga direttamente una mignotta d'alto bordo senza sbattersi più di tanto.
Con estrema probabilità, vincerà il secondo, se non altro perchè ci mette pochissimo.
ha vinto !!!!!

Citazione
E' un campione di rimorchio? E' la dimostrazione del fatto che si possa rimorchiare qualsiasi donna bellissima?
NO.
Ha solo sfruttato una falla del bando di gara, rimorchiando col denaro invece che con delle capacità.

ma infatti la sfida non era a chi rimorchiava meglio ma a chi scopava prima :)

inoltre posso dire che ' un'ottimo economo :)
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: -eFFe- il 22 Dicembre 2009, 14:14:18
Citazione di: TermYnator il 22 Dicembre 2009, 14:01:18
Style si ritira dalla community internazionale, e prende le distanze nel 2005.
Nel 2007, e pubblica i suoi due libri e  fonda lo Stylelife Academy.
Ma non è un ritorno alla community internazionale, quanto la sua versione di cosa dovrebbe dare una community (ometto i dettagli pratici... :)   ) ed un ottimo sistema per monetizzare la popolarità conquistata nel  suo anno di community internazionale.

ma sai, ognuno di quel mondo li' prima o poi ha preso le distanze da qualcun altro, per poi fondare la propria scuola... gli intenti sono piuttosto ovvi.


CitazioneSupponiamo di avere due ragazzi, e di mettergli a disposizione un budget eguale, per rimorchiare una donna bellissima nel più breve tempo possibile. Vince chi tromba la più figa.
Il primo, ci paga l'ingresso dei locali, una cena, e se è bravo rimorchia.
Il secondo, si paga direttamente una mignotta d'alto bordo senza sbattersi più di tanto.
Con estrema probabilità, vincerà il secondo, se non altro perchè ci mette pochissimo.
E' un campione di rimorchio? E' la dimostrazione del fatto che si possa rimorchiare qualsiasi donna bellissima?
NO.
Ha solo sfruttato una falla del bando di gara, rimorchiando col denaro invece che con delle capacità.

esatto, e' l'equivoco del confondere "rimorchiare" con "trombare", e se il bando di gara e' fallace, ben fa il furbo a sfruttare la cosa.
Il messaggio e' questo: nella vita, in generale, chi trova le scorciatoie arriva prima e accumula un enorme vantaggio sugli altri.
Poi saper capitalizzare il vantaggio e' tutto un altro paio di maniche.
Com'e' altro paio di maniche saper lavorare duro, bene e pulito, ottenendo risultati a lungo termine.
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: zlatan il 22 Dicembre 2009, 14:41:42
Citazione di: TermYnator il 22 Dicembre 2009, 14:01:18
C'è un passo emblematico in The Game, a pag 427 dell'edizione italiana:
"Grazie a tutta la community...Possiate voi trovare ciò che state cercando, sia in amore che nella vita. Qualcuno di voi sosterrà che ho abbandonato il gioco troppo presto, ma non temete: ci sarà sempre un sistema per un uomo ed una donna di ioncontrarsi e fare sesso. Qualunque sia quel sistema, sta a voi scoprirlo."


Parole Sante. Ed è quello che ho sempre pensato. La seduzione insegna a scavare dentro se stessi. E la community non serve ad altro che velocizzare l'operazione.

Grazie Termy per aver citato il paragrafo.

Zlatan
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: TermYnator il 22 Dicembre 2009, 14:52:22
Citazione di: zlatan il 22 Dicembre 2009, 14:41:42
Parole Sante. Ed è quello che ho sempre pensato. La seduzione insegna a scavare dentro se stessi.

E' quello che ho sempre sostenuto.
E per questo rifiuto categoricamente modelli imposti, che ti allontanano da questo percorso di conoscenza del se.

T
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: InnerLighT il 04 Gennaio 2010, 00:23:21
Citazione di: Humanist il 16 Dicembre 2009, 06:50:43

Humanist aka Twins
+1
per me una delle discussioni migliori da mesi.
Best of
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: -eFFe- il 12 Gennaio 2010, 10:30:11
Citazione di: InnerLighT il 04 Gennaio 2010, 00:23:21
+1
per me una delle discussioni migliori da mesi.
Best of

concordo: best of  :up:
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: nuke il 13 Gennaio 2010, 19:54:24
Citazione di: Humanist il 16 Dicembre 2009, 06:50:43
Avevo già capito che bisognava lasciare l'Italia, non solo per poter esprimere le proprie potenzialità professionali e realizzare le proprie ambizioni ma anche per esplorare nuove possibilità e affrontare nuove sfide, essenziali per la mia natura e la mia ricerca della felicità.
....
in Italia ci si preoccupa che chi ti è vicino non ti superi e se ti supera si investono energie non per risuperarlo ma per portarlo di nuovo giù. Si tratta di un AMOGGING costante volto a screditare l'altro per valorizzare se stessi.
...
Con onestà devo dire che in Italia non esistono, almeno per me, le condizioni ambientali per potere conseguire i miei obiettivi, senza sprecare inutilmente energie, tempo e risorse. E comunque i miei obiettivi mi portano comunque lontano dal mio paese. Ma la verità, ed è triste ammetterlo, è che l'Italia mi ha fatto più male che bene.

Un simbolico +1  :up: per la tua storia, per avermi motivato e permesso ancora di sognare vedendo chi come te, CE L'HA FATTA.

Non mi intrometto nel thread anche se ho molto apprezzato le discussioni che ci sono state, ho quotato solo la parte che mi ha veramente colpito e che hai saputo esprimere alla grande.

Buona fortuna carissimo, mi piacerebbe tantissimo venirti a trovarti nei prossimi x anni :)

The dreamer, Nuke.
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: Zerg010 il 15 Gennaio 2010, 04:35:40
Aaaaaaah sono soddisfatto e contento di questo posto!

Ci vedo una sorta di Copenhagen 2009 (spero ognuno ci possa leggere il senso che vuole).

Giusto due banalità:
Purtroppo credo di avere personalmente qualche carenza nella capacità di argomentare o capire certe argomentazioni (mi riferisco ANCHE a quelle filosofiche). Spesso non traggo le giuste conclusioni, traviso significati, sono contraddittorio e così via. Se qualcuno mi leggesse mi potrebbe percepire stupido. probabile, non lo escludo.

Quindi di conseguenza butto giù delle idee senza successione logica, ma che potrebbero averla con i discorsi fatti, come un schizzo di pennello buttato via lì:

io proprio non ce la faccio ancora a trovare un senso a me stesso. Ho lasciato un "work in progress" tempo fa e un cartello con su scritto "torno subito".

Forse non rifletto tanto su me stesso perché a volte mi scoraggio di non averne le capacità, a volte invece mi sento di averle, a volte le ho proprio. Sono cose che passano, momenti e attimi diversi.

La mentalità maestra dovrebbe essere io riesco a riflettere tutto di me stesso con facilità.

proprio per questo adottare una mentalità alternativa a questa mentalità "maestra" non è più facile o forse più alla portata? una mentalità differente dalla ricerca perfetta (la mentalità maestra) non è migliore se ci permette anche di fare cose banalissime che ci piacciono? Di andare in giro a fare anche le brutte figure?
A me sostanzialmente forse neanche va di conoscermi, a volte mi domando che ci sia da conoscere o cosa si possa sperare di conoscere; delle cose collegate forse.

Magari alcune persone se ne fregano se non hai una solidità alle spalle, una storia di "auto conoscerti" ...

E se le mentalità "impure" .... quello dell'americano che mi pare "senza un qualcosa dentro" e quello dell'italiano "con io sono quello" e quella del filosofi e quella delle persone... in realtà fossero delle impostazioni sbagliate? E' davvero un discorso che se non capisci il genio di Leopardi o le opere surrealiste è perché sei un ignorante?
Personalmente non credo e credo o credo e non credo

Che discorso è? Quante cazzate dico? Quante cazzate si dicono pur pensando che siano vere? Cos'è la realtà?
Non lo so e non ce la faccio a rispondere. Mi pare pure inutile.
Ognuno abbia la sua. Io mi spavento perché non vorrei sbagliare le risposte, ma al tempo stesso qualsiasi risposta potrei considerarla corretta.
Non è un disfattismo, il cartello torno subito e lavori in corso ancora sono presenti.

Poi ironia della sorte penso che i filosofi stessi iniziarono ad avere scuole differenti (sofisti, socratici,
pragmatisti, aristotelici chissà quanti altri).
E inoltre... se qualcuno produce risultati perché ha toccato involontariamente delle corde, non può insegnare l'attimo prima in cui riesce a farlo? Quante corde può insegnare a toccare? Lo sente lo strumento (potrebbe anche essere la persona o un algoritmo, perché no)?

Chiusi questi schizzi, Si, appunto, erano banalità.
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: Jason N. Dohring il 16 Gennaio 2010, 10:45:19
Citazione di: -eFFe- il 12 Gennaio 2010, 10:30:11
concordo: best of  :up:
idem
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: SunBeam il 20 Gennaio 2010, 10:40:37
Citazione di: Jason N. Dohring il 16 Gennaio 2010, 10:45:19
idem
A quanti best of siamo?
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: Kierkegaard il 20 Gennaio 2010, 11:40:40
Citazione di: SunBeam il 20 Gennaio 2010, 10:40:37
A quanti best of siamo?


Se non ho contato male 3
Titolo: Re: Schizofrenia umanista
Inserito da: InnerLighT il 20 Gennaio 2010, 11:44:26
Citazione di: SunBeam il 20 Gennaio 2010, 10:40:37
A quanti best of siamo?
io ne ho contati 3, ma forse il non sono stato il primo a suggerirlo...

Citazione di: Kleos il 20 Gennaio 2010, 11:23:08
Sun potresti fare la pubblicità della mentadent.  ;D
o del tonno insuperabile...  ;D
http://www.youtube.com/watch?v=279D9P2Cv3M