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Passato, futuro, presente

Aperto da TermYnator, 21 Agosto 2016, 03:31:27

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TermYnator

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Salve Marpions, è la seconda volta che vi scrivo oggi, ed è sempre il vecchio TermY che vi parla.
Colonna sonora di questo post:
http://www.youtube.com/watch?v=v2AC41dglnM

Ti sei mai chiesto quale sia lo scopo della tua esistenza? Hai mai vagamente pensato a che caxxo servi in questo mondo? Non mi dire "a nulla" perchè saresti meno pesante dei byte che sprechi per scrivere.
La tua funzione in questo mondo è lasciare i tuoi geni sotto forma di esseri viventi. Si, hai capito proprio bene: il tuo compito è figliare.

L'orgasmo come rinforzo positivo della fecondazione
Sai perchè provi piacere quando eiaculi? Perchè eiaculare significa riprodurti. E quando eiaculi in una donna, ti stai riproducendo, Il tuo organismo non è abbastanza evoluto da non farti provare piacere se usi un profilattico o se eiaculi "da solo". Tu sei nato perchè il filone evolutivo al quale appartieni ha subito una selezione: chi ti ha procreato cercava piacere. Trovandolo, ha generato te.

Ora che sei nato, che caxxo devi fare?
Visto che il tuo scopo è riprodurti, devi solo creare i presupposti affinchè ciò avvenga. Ma attento: la tua prole non deve perire perchè abbandonata a se stessa. Se i tuoi figli delinquono e vengono uccisi, la tua prole sarà zero. Se le tue figlie si prostituiscono ed eliminano ogni feto per non rimanere senza lavoro, la tua prole sarà zero. La tua prole sarà in grado di generare  a sua volta prole solo se tu la renderai in grado di riprodursi in totale tranquillità. Il tuo compito quindi non si esaurisce fecondando, ma garantendo alla tua futura prole il massimo degli agi.

Ora et labora
Il lavoro, il duro prepararsi al guadagnare per ottenere il substrato alla coltura dei propri geni è quindi l'indirizzo che devi dare alla tua vita. Ma anche il pregare i potenti affinchè con il loro potere non ti calpestino candcellando ogni tuo sforzo ha il suo peso. Ingraziati i potenti e tutti coloro che sono capaci di esercitare un potere sulla tua vita e lavora. Solo così la tua prole sopravviverà a quella degli altri. Se quindi decidi di procreare o fecondare, dovrai aver preventivamente creato gli strumenti affinchè l'eventuale prole abbia il massimo degli agi.

Il passato.
Il passato è ciò che non potrai mai modificare. Il passato è pertanto una cosa che serve nel caso si sia commesso un errore. Sapendo perchè si è sbagliato, si gestirà il presente in modo da non sbagliare di nuovo.

Il presente
Il presente è l'attimo nel quale si interpreta il passato per garantirsi un roseo futuro. Se non hai capito gli errori del tuo passato, non potrai quindi avere un buon  futuro: farai di nuovo gli stessi errori che passando per il presente ti garantiranno un pessimo passato. Il presente è quindi ciò che dal passato genera il futuro.
Se perdi il presente, non stai gestendo la tua vita. Se il presente ti sfugge, sei praticamente morto.

Il futuro.
I futuro è il frutto delle scelte che fai nel presente osservando il tuo passato. Il futuro è quindi l'espressione di quello che vali. Se avrai un pessimo futuro, probabilmente hai anche un pessimo passato e nel presente ti sei distratto facendo cose inutili. Chi ha un futuro che non dipende dalle proprie decisioni, ha una prole dal futuro incerto. E se non sopravvengono nella vita della prole persone che conoscono il legame fra passato, presente e futuro, le vite della prole sono a rischio.

La tua vita è un dono: non sprecarlo.
Ora fratello hai una grande opportunità: creare la tua vita e popolare il mondo con la tua prole. Ovvero realizzare te stesso e le condizioni affinchè "te stesso" cresca e si moltiplichi in tanti esseri,
Questo è il tuo indirizzo. Se riuscirai ad attuarlo, morirai felice. Altrimenti morirai soffrendo per le sofferenze che la tua prole prova. Io non credo in nulla se non in quello che vedo. MA anche così, c'è un inferno ed un paradiso. Scegli da che parte stare finchè sei in tempo.

TermYnator
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Shark72

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Citazione di: TermYnator il 21 Agosto 2016, 03:31:27

Il futuro.
I futuro è il frutto delle scelte che fai nel presente osservando il tuo passato. Il futuro è quindi l'espressione di quello che vali. Se avrai un pessimo futuro, probabilmente hai anche un pessimo passato e nel presente ti sei distratto facendo cose inutili. Chi ha un futuro che non dipende dalle proprie decisioni, ha una prole dal futuro incerto. E se non sopravvengono nella vita della prole persone che conoscono il legame fra passato, presente e futuro, le vite della prole sono a rischio.

......................................

TermYnator
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Nella vita, prendere decisioni sbagliate può accadere. Ma quanto alle conseguenze per il futuro, ritengo valida la massima di De Gaulle, secondo cui in ogni caso è sempre meglio prendere una cattiva decisione che non prendere alcuna decisione. Posso confermare anche con l' esperienza personale, in cui mi hanno penalizzato più le "non scelte" che le cattive scelte : io purtroppo non ho mai avuto e non ho tuttora un progetto e una visione a lungo termine, sono portato a vivere la vita come un provvisorio "taxi", che finchè va, viaggio, e se si inceppa, penso sempre "tanto in qualche modo faccio".

Quanto al presunto senso della vita che consisterebbe nel perpetuare i propri geni, che strizza tanto l' occhio all' "andate e moltiplicatevi" di stampo biblico, è d' obbligo una precisazione : se uno non se la sente, non deve farlo. Tanto quando muori ti importa non ci sei più, cambia poco a livello personale che i tuoi geni continuino a vivere o meno.
"Il tuo è un gioco molto politico" - Athos
"Non hai letto il MM? Allora devi essere espulso dal gioco !" - Neo1987
"L' assaporatore ufficiale dell' AdM - TermYnator
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Lazol

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L'ultima frase di Shark è emblematica: per quanto si possa condividere l'interpretazione della realtà di TermYnator, purtroppo la risposta alla sua domanda, nel caso non si creda a nulla più di ciò che sia visibile, sembra proprio quella che lui non vorrebbe sentirsi dire.
Giusto farsi un opinione personale, ma io non penso si dato sapere all'uomo il perchè della sua vita. Cosa certamente più accettabile da uno "smanettone" come me che da un "misurone" come  TermY, per usare un linguaggio suo:)

Shark72

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#3
Eh già. Se uno non crede nell' opportunità/utilità valutare le cose in base a fattori che vanno al di là dell' immediato, tangibile e visibile, non gli se ne può fare una colpa. Del resto, il dualismo tra immanente e trascendente, da Parmenide a Kant, non è mai stato risolto.
Ultima modifica: 24 Agosto 2016, 19:29:08 di Shark72
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TermYnator

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Citazione di: Shark72 il 23 Agosto 2016, 16:05:54
Nella vita, prendere decisioni sbagliate può accadere. Ma quanto alle conseguenze per il futuro, ritengo valida la massima di De Gaulle, secondo cui in ogni caso è sempre meglio prendere una cattiva decisione che non prendere alcuna decisione.
Se De Gaulle avesse letto Proust, si sarebbe evitato 'sta scemenza: l'uomo è schiavo della scelta,
perchè in ogni caso fa una scelta.
Vedi una passera che ti cammina davanti? Decidi di rimorchiarla? Bene: hai scelto, forse la rimorchi e forse avrai dei bei momenti nel futuro.
Non decidi di rimorchiarla ma di startene li a guardare gli eventi? Hai comunque deciso.
Cambia solo quello che viene dopo: perchè se la rimorchierà un altro e tu rimarrai li a lamentarti del non aver scelto (di fare la cosa giusta).
Citazione
: io purtroppo non ho mai avuto e non ho tuttora un progetto e una visione a lungo termine, sono portato a vivere la vita come un provvisorio "taxi", che finchè va, viaggio, e se si inceppa, penso sempre "tanto in qualche modo faccio".
Non entro nel tuo personale e blocco il topic se la cosa dovesse degenerare in tal senso, ma anche questa è una questione di scelte: se non scegli cosa diventare, la tua evoluzione (e quindi il tuo futuro) sono random.

Citazione di: Lazol il 24 Agosto 2016, 17:54:38
L'ultima frase di Shark è emblematica: per quanto si possa condividere l'interpretazione della realtà di TermYnator, purtroppo la risposta alla sua domanda, nel caso non si creda a nulla più di ciò che sia visibile, sembra proprio quella che lui non vorrebbe sentirsi dire.
Vediamo...
Citazione di: Shark72 il 23 Agosto 2016, 16:05:54
... Tanto quando muori ti importa non ci sei più, cambia poco a livello personale che i tuoi geni continuino a vivere o meno.
Questa frase ha una sola risposta: il suicidio.
Se la vita è un patire, una serie di sforzi senza motivo e l'unica liberazione da questa valle di lacrime è la morte, allora l'unica scelta vantaggiosa è uscirne.
Se questa soluzione non aggrada, è perchè esiste comunque un attaccamento alla vita dovuto all'istinto di sopravvivenza. Lo stesso che ti fa attaccare ai figli e cercare di dar tutto per essi.
La terra funziona così da un tre miliardi di anni.
L'uomo funziona così da 2 milioni circa...
Non credo che questo modo di essere della natura finisca nel 2016.

Acciò: o combatti, o esci dal gioco.
Io combatto, gli altri facciano il caxxo che gli pare...

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Citazione di: TermYnator il 28 Agosto 2016, 12:55:13
Se De Gaulle avesse letto Proust, si sarebbe evitato 'sta scemenza: l'uomo è schiavo della scelta,
perchè in ogni caso fa una scelta.
Vedi una passera che ti cammina davanti? Decidi di rimorchiarla? Bene: hai scelto, forse la rimorchi e forse avrai dei bei momenti nel futuro.
Non decidi di rimorchiarla ma di startene li a guardare gli eventi? Hai comunque deciso.


Mah, ci sarebbe da discutere, ma al di là della disquisizione sul piano strettamente filosofico, la realtà è che ci sono persone "decisioniste" e persone "attendiste". La "non scelta" a mio avviso esiste, poi ognuno può vederla come vuole, non ha molto rilievo che il non scegliere sia implicitamente una scelta.


Citazione di: TermYnator il 28 Agosto 2016, 12:55:13
Vediamo...Questa frase ha una sola risposta: il suicidio.
Se la vita è un patire, una serie di sforzi senza motivo e l'unica liberazione da questa valle di lacrime è la morte, allora l'unica scelta vantaggiosa è uscirne.
Se questa soluzione non aggrada, è perchè esiste comunque un attaccamento alla vita dovuto all'istinto di sopravvivenza. Lo stesso che ti fa attaccare ai figli e cercare di dar tutto per essi.
La terra funziona così da un tre miliardi di anni.
L'uomo funziona così da 2 milioni circa...
Non credo che questo modo di essere della natura finisca nel 2016.

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No, il concetto sotteso da quella frase è molto più semplice, e lo riquoto, altrimenti se una frase viene estrapolata dal contesto perde il suo significato originario e si presta ad interpretazioni errate :


Citazione di: Shark72 il 23 Agosto 2016, 16:05:54

Quanto al presunto senso della vita che consisterebbe nel perpetuare i propri geni, che strizza tanto l' occhio all' "andate e moltiplicatevi" di stampo biblico, è d' obbligo una precisazione : se uno non se la sente, non deve farlo. Tanto quando muori ti importa non ci sei più, cambia poco a livello personale che i tuoi geni continuino a vivere o meno.

Non mettere al mondo figli, e quindi non perpetuare i propri geni, è una scelta come un' altra dettata dai motivi più svariati. Non vedo alcun nesso con un presunto patimento esistenziale e l' opzione suicidio per risolverlo.
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Citazione di: Shark72 il 29 Agosto 2016, 11:03:24
Mah, ci sarebbe da discutere, ma al di là della disquisizione sul piano strettamente filosofico, la realtà è che ci sono persone "decisioniste" e persone "attendiste". La "non scelta" a mio avviso esiste, poi ognuno può vederla come vuole, non ha molto rilievo che il non scegliere sia implicitamente una scelta.
Bene, sarò prolisso allora.
L'unico modo per non scegliere, è fare una scelta a priori che rimarrà immutata per l'intera vita. Di fatto, si fa una scelta comunque ( da qui la genialità della frase di Proust, che inquadra qualsiasi attività umana).
Supponiamo quindi che la scelta iniziale sia "non faccio un caxxo".
Devi uscire, "non fai un caxxo".
Devi andare a donne "non fai un caxxo"
etc etc.

La tua intera vita si riassume nel vegetare. La tua intera vita diventa inutile, e non hai un futuro se non quello di una morte che se fosse nel presente non cambierebbe comunque nulla alla tua intera esistenza.
Se invece operi delle scelte, allora il tuo futuro assume senso, e se qualcosa va storto ne sei responsabile.
Il futuro dipende quindi dalle tue scelte, e questo in ogni caso.
CVD


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Citazione di: TermYnator il 21 Agosto 2016, 03:31:27
La tua funzione in questo mondo è lasciare i tuoi geni sotto forma di esseri viventi. Si, hai capito proprio bene: il tuo compito è figliare.

Quindi chi, per una ragione od un altra, non può avere figli tanto vale che muoia. A me sembra questa la frase che ha come risposta il suicidio.

Citazione di: TermYnator il 21 Agosto 2016, 03:31:27
L'orgasmo come rinforzo positivo della fecondazione

Io allora posso dire "Il piacere come rinforzo positivo del nutrirsi", visto che mangiare è necessario per mantenersi in vita riproducendo se stessi (le propie cellule), e genera anche piacere e soddisfazione.

Se la base da cui scaturisce la tua teoria è vera allora può anche essere vero che lo scopo della vita è mangiare.

Shark72

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Citazione di: Lazol il 30 Agosto 2016, 15:26:10
Quindi chi, per una ragione od un altra, non può avere figli tanto vale che muoia. A me sembra questa la frase che ha come risposta il suicidio.


Credo che in realtà TermY, come circostanza che ha come risposta il suicidio, non credo si riferisse alla impossibilità o non volontà di avere figli, quanto all' affrontare in generale l' esistenza in modo totalmente passivo e amorfo, senza costruire alcunchè nè per il presente nè tantomeno per il futuro.
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Micione

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Questo tread mi piace alquanto, molto filosofico ma anche molto tangibile.

Termy ha tutto il mio appoggio su ogni parola del suo scritto, perchè identico al mio pensiero, TOTALMENTE.
Seduto in montagna osservavo un apicoltore, salto tutto ed arrivo al nocciolo, gli chiesi quanti anni vivono le api...
ANNI? un'ape che arriva a 45 giorni è fortunatissima, perchè nata in inverno, di solito vive 30 giorni, solo la regina vive 4 anni, a volte 5 anni, ma raro.

Pensate... l'ape che nasce a metà settembre, non saprà mai cosa significa primavera, esplosione di vita, più polline di quanto ne potrà mai raccogliere e risorse illimitate.
Mentre quella nata a novembre, non saprà mai cosa significa volare a raccogliere nettare, calore del sole, ma saprà cosa significa centellinare tutto per sopravvivere.
I fuchi invece, "freddo" non lo concepiscono nemmeno, nascono in primavera e muoiono in 40 giorni al massimo.
Ecco, come loro, noi portiamo avanti la nostra spece, stagione dopo stagione, anno dopo anno, secolo dopo secolo, guerra dopo guerra, fino a che non potremo più riprodurci, li scompariremo, come i dinosauri.

Citazione di: Shark72 il 23 Agosto 2016, 16:05:54
Quanto al presunto senso della vita che consisterebbe nel perpetuare i propri geni, che strizza tanto l' occhio all' "andate e moltiplicatevi" di stampo biblico, è d' obbligo una precisazione : se uno non se la sente, non deve farlo. Tanto quando muori ti importa non ci sei più, cambia poco a livello personale che i tuoi geni continuino a vivere o meno.
Nemmeno shark però ha tutti i torti, scegliere di non riprodursi, bloccando il proprio patrimonio genetico, è una scelta possibile e fattibile, c'è chi è costretto dalla malattia e chi lo sceglie per motivi suoi, "scegliere di non scegliere", vivendo al momento e vada come vada, è una scelta di vita, che io non condivido, ma che comunque è perfettamente lecita.
Hai piena libertà di non perpetuare nulla di te, di non dover costruire nulla, tanto non devi lasciare nulla a nessuno, non avendo discendenza a cui destinarlo, meno lasci dietro di te godendo tutto ora, meglio è.
Concordo con te, per chi sceglie questa via è il meglio.

Io però sento l'esigenza di una famiglia, di figli cui lasciare ciò che ho creato dal nulla, con le mie sole forze, tutto con le mie mani, partendo dalla fame, fame vera, andando a letto senza cena perchè in casa, non c'era da mangiare, per me è stata una realtà, non un eufemismo.
La donna che cerco non è la strafiga da trofeo, quella con tutte le curve perfette, il culo a mandolino e due tettone alte, sode e grosse, non è quindi una "fattrice genetica" (MIO NEOLOGISMO: controparte feminile del montone genetico).
Cerco e voglio una donna vera, con la testa sulle spalle e senza tanti grilli per la testa, una donna seria, matura e responsabile, con cui ragionare in termini di famiglia.
Soprattutto dev'essere ben conscia che per me, "finché morte non vi separi", non è una frase detta dal prete, che una legge permette di aggirare, con me separazione, vuol dire katana sul SUO collo.
E se rompe i coglioni col giudice, spacco una bottiglia posta ad oltre 100 metri...
Quindi è ovvio che non voglio assolutamente una sciocca bambiona troppo cresciuta, che si limita a volere soldi, da speperare in sciocchezze futili ed armadi colmi di roba che nemmeno si mette.

Certo, a tutti piace l'idea di spupazzarsi la più figa del reame, me compreso, ma secondo il mio modo di vivere, ci sono due categorie di donne:
- carne da letto (fattrice genetica)
- donne da amare (fattrice culturale, MIO NEOLOGISMO: controparte feminile del montone culturale).

Ora, poiché io sono di testa e soprattutto di corpo, non oltre il montone culturale (almeno spero), evidente che la fattrice genetica non mi caga, se non per mio eccellentissimo lavoro et intercessione divina.
Considerando che Egli mi ha già fatto almeno due o tre miracoli, e che le mie capacità marpioniche non mi permettano di tenere in piedi certi giochi, non perdo tempo con le fattrici genetiche, che come detto non mi cagano, concentrandomi su quelle culturali, cioé corrispettive mie.
per la forza di volontà che ci metti nel superarti sempre©beeblebrox
Sono convinto che ce la farai©^X^
Bello come descrivi il sesso, dovrebbe essere sempre così©Acqua
Sei una splendida persona, dentro, fuori e ricoperto@Amica
Ottimo osservatore@Termynetor
Si vede che stai diventando forte. Continua così e tra poco ce l' avrai fatta@Shark
mi piaci, uno che dice le cose dirette come stanno, fanculo il politically correct @Kleos
Sfigatto è uno che ci prova incessamente a differenza di moltissimi altri @ SunBeam
Sei un porco @ amichette

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Citazione di: Micione il 31 Agosto 2016, 14:02:39
Ecco, come loro, noi portiamo avanti la nostra spece, stagione dopo stagione, anno dopo anno, secolo dopo secolo, guerra dopo guerra, fino a che non potremo più riprodurci, li scompariremo, come i dinosauri.

Vedi Micione che anche tu argomenti a favore di una posizione che poi di fatto ti smonti da solo, esattamente con quella frase che ho evidenziato.
Se la domanda di TermY fosse stata "qual e' la cosa più produttiva che un uomo possa fare nella sua vita", la sua risposta sarebbe perlomeno accettabile. Ma lui chiede del "perchè" della vita e allora tutto si complica.

Purtroppo (o per fortuna, a seconda dei punti di vista) se non si accetta che esista un Dio, o che almeno ci sia un minimo di mistero, di insondabile, di umanamente inconcepibile intorno al concetto di vita, la risposta alla domanda originale del post è, ripeto, propio quella che lui dice di non volersi sentire rispondere: nulla.
Il che non vuol dire necessariamente optare per il suicidio: si può abbracciare l'edonismo ad esempio, e cercare di vivere felici non pensandoci propio alla morte.

Io personalmente penso che ognuno abbia il suo perchè nella vita.
Ripeto, personalmente.

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Citazione di: Lazol il 31 Agosto 2016, 15:03:03
Purtroppo (o per fortuna, a seconda dei punti di vista) se non si accetta che esista un Dio, o che almeno ci sia un minimo di mistero, di insondabile, di umanamente inconcepibile intorno al concetto di vita, la risposta alla domanda originale del post è, ripeto, propio quella che lui dice di non volersi sentire rispondere: nulla.

Sbagliato.
E non è neanche una questione opinabile, per giunta.
Per convincersene, basta leggersi le teorie più accreditate sulla genesi delle prime catene di amminoacidi, o meglio ancora "il gene egoista" di Dawkins, per capire che la spinta del mondo è solo una legge chimica che è diventata la spinta che definiamo "istinto di sopravvivenza". Ovvero ciò che ti provoca dolore se non mangi, se non dormi e se non trombi.

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Shark72

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#12
In ogni caso in queste pur accreditate teorie non sussiste alcun nesso con il presunto "senso della vita" qui presentato.
Nè tantomeno è stato confutato il semplice concetto che il cosiddetto "andate e moltiplicatevi", se uno non se la sente, non deve farlo.
La posizione di Lazol in merito alla scelta dell' edonismo è ineccepibile sul piano logico e pratico : ognuno della sua esistenza fa ciò che vuole, non ci obbliga nulla e nessuno a considerarci pedine di chissà quale gioco superiore.
Ultima modifica: 12 Settembre 2016, 17:51:58 di Shark72
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Citazione di: Shark72 il 12 Settembre 2016, 17:50:21
In ogni caso in queste pur accreditate teorie non sussiste alcun nesso con il presunto "senso della vita" qui presentato.
E' esattamente la stessa cosa, solo messa in chiave creativa.
Citazione
Nè tantomeno è stato confutato il semplice concetto che il cosiddetto "andate e moltiplicatevi", se uno non se la sente, non deve farlo.
Se uno non se la sente ha semplicemente rinnegato il motivo per cui è nato. Cazzi suoi, non c'è dubbio. Ma il fatto rimane  Azn
Citazione
La posizione di Lazol in merito alla scelta dell' edonismo è ineccepibile sul piano logico e pratico : ognuno della sua esistenza fa ciò che vuole, non ci obbliga nulla e nessuno a considerarci pedine di chissà quale gioco superiore.
Così come uno che non gradisce tutte le cazzate dell'esistenza è libero di buttarsi dall'Empire  State Building di culo su un estintore sito a terra. Nessuno lo obbliga a considerarsi pedina di un disegno elementare...

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Citazione di: TermYnator il 11 Settembre 2016, 19:10:51
...non è neanche una questione opinabile... basta leggersi le teorie più accreditate...

Questa è una contraddizione.
La matematica non è opinabile
La prova scientifica non è opinabile.

Scusami, io non sarò un Vero Uomo e nemmeno uno con le palle, ma anche io ,come loro, esigo che mi si DIMOSTRI di non essere nel giusto.
Le "teorie più accreditate" non mi bastano di certo, e su un argomento come il perchè della vita, la tua opinione per me conta esattamente quanto quella del papa, del nobel per la fisica o di mia nonna.
Nell'antichità la teoria più accreditata era che la terra fosse piatta...