SONO ANDATO A pu**anE di Paolo Barnard

Aperto da Naddolo, 26 Agosto 2009, 00:43:45

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Naddolo

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Citazione di: ^X^ il 26 Agosto 2009, 11:40:01
I modelli istintuali di corteggiamento ci sono eccome, tantopiu' che io a 14 anni ero molto piu' seduttore di adesso. E' dopo che arrivano le sovrastrutture sociali limitanti...

Mi permetto di porre in dubbio questa affermazione; in primo luogo perchè non articolata; non si dimostra una teoria fornendo un campione statistico unitario (in questo caso la tua esperienza); in secondo luogo, è penso cosa nota a tutti che l'uomo, caso forse unico nel regno animale, sia  quello che dispone del corredo istintuale meno sviluppato; l'uomo non nasce tale, ma lo diventa solo grazie al contatto con la civiltà; senza farla lunga, gran parte di quello che diventa, è materiale appreso da chi ci sta intorno, a cominciare dal linguaggio; Lacan addirittura dice che lo stesso inconscio esiste solo perchè l'uomo è un essere parlante!
L'apprendimento si basa essenzialmente sulla mimemis, sull'imitazione di comportamenti di coloro che ci circondano! Questa carenza istintuale è, in realtà, da un altro punto di vista, il vero motore della crescita umana, in quanto ha affiancato all'evoluzione di tipo biologica, l'evoluzione di tipo culturale! Ma per andare al punto, tutto ciò implica che l'essere  umano sia l'unico tra gli animali che  nasce non  sapendo "per istinto" come amare, come  fare del sesso, come difendersi e come organizzare i propri affetti e le proprie relazioni. Lo psicanalista e antropologo Alexander Mitscherlich ricorda (in  "Società senza padri") che l'uomo: "non possiede un modello di comportamento ereditario né per far la corte, né per accoppiarsi, e la sua conoscenza  su  come riconoscere i nemici, non é innata". Per orientarsi e per orientarci nella vita abbiamo bisogno di una mappa, e si può addirittura affermare, sebbene la mappa sia sottoposta a continue revisioni, che la mappa è il nostro mondo; se una cosa non è contemplata nella mappa, allora per me non esiste! Se non vengo a contatto con determinate forme di comportamento, non me le posso neanche immaginare (a meno che non sia un pioniere, e in seguito a sforzi e ricerche, non sia io a mettere a punto nuovi modi di fare); se chi mi sta inotrno, e parlo di parenti, (mio padre su tutti, ma anche altri esseri maschili con cui vengo in contatto), gli amici, i conoscenti, non mi propongono modelli adeguati di approccio alle donne; se, per di più, si coltiva l'idea che "prima o poi succederà qualcosa, basta essere te stesso, e prima o poi troverai qualcuna", allora la nostra è una società che sforna AFC a ritmo continuo, perchè gli mette in testa queste scemenze! Rimane certo l'istinto base alla sessualità, ma, se non adeguatamente incanalato ed educato, fa si che mi sfondo di pippe dalla mattina alla sera, o, se ho un po' di soldi, che li riversi nel mercato della prostituzione. Ora non la voglio fare troppo lunga, ma mi pare che questa logica sociale sia in qualche modo volta a preservare la società stessa, il meccanismo familiare ecc; che se tutti nel mondo si comportassero come si fa (o perlomo, si invita a fare)in questo forum, vorrebbe dire che le persone andrebbero in giro costantemente a rompere le palle alle femmine, a divertirsi con loro, in definitiva se la spasserebberouna volta  capito come fare; ma ben pochi avrebbero intenzione di porsi sulle spalle il peso di una moglie, di figli, e di una famiglia; il fatto stesso che la maggior parte degli uomini sposati sappia, sotto sotto, di essere un povero AFC, fa si che non sfascino il matrimonio appena qualcosa non gli va più bene; mentre le femmine sanno di poter subito trovare un nuovo montone; da qui anche i dati sui divorzi, che nel 70% e piu' dei casi sono richiesti dalle femmine.

Nad84

^X^

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Ciao,
senza dubbio le fonti che citi sono molto piu' autorevoli della mia singola esperienza, tuttavia non riesco a convincermi della cosa per due motivi.
1) tu scrivi "rimane l'istinto base della sessualità". Bene, secondo me è l'unica cosa che conta! Che altro ci serve per riprodurci? Proporci sessualmente finchè non veniamo accettati
2) il "sapere come si fa" non mi sembra che abbia una matrice culturale. Alla fine della fiera il maschio cerca di apparire come il migliore possibile, e la femmina cerca di capire se è vero (vedi anche tutte le riflessioni empiriche di TermYnator). Sono invece di matrice prettamente culturale tutte i fattori che impediscono o ostacolano il libero corteggiamento/accettazione tra i sessi
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Acqua

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So che comporta un certo sforzo mentale, ma biologia e cultura sono come i due poli dell'essenza umana, non sono opposti tra loro. Un po' come le abilità innate e quelle acquisite.
Ad un'analisi attenta, ciò che è culturale è radicato nel biologico; mentre ciò che è biologico è radicato nel culturale. Ogni singolo comportamento umano può essere espresso in entrambi i modi, ma prendendone una si annienta il significato dell'altra. Diciamo che sono livelli di analisi, non due cose contrapposte. Divengono contrapposte quando si vuole sintetizzare razionalmente le cose, soprattutto attraverso il linguaggio.

Esempio: UNA SCIMMIA SFASCIA IL CRANIO AD UN ALTRA SCIMMIA.

Interpretazione culturale: la scimmia ha rubato il mangiare dell'altra, atto da considerarsi contro le norme della buona convivenza. Ma cosa può fare una povera ed affamata scimmia, se non rivoltarsi al sistema e prendere quel che le spetta di diritto? La condanniamo per una mela?

Interpreatazione biologica: la scimmia che mena sta prevalendo geneticamente su quella che le prende. Buoni e cattivi non contano, conta chi sopravvive e tromba di più e più a lungo.

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ciao a te X!

Citazione di: ^X^ il 27 Agosto 2009, 16:17:21

1) tu scrivi "rimane l'istinto base della sessualità". Bene, secondo me è l'unica cosa che conta! Che altro ci serve per riprodurci? Proporci sessualmente finchè non veniamo accettati

Verissimo, ma devi vedere qualcuno fare quella cosa, e riuscire a sentirti nel ruolo di colui che la fa; io per esempio, dopo il mio primo due di picche subito a 13 anni (che non era manco un due di picche, ma un si, che è diventato no per motivi non ben ben chiari), mi convinsi che istinto sessuale e femmine fossero due cose diverse; m'ero convinto che le femmine non fossero cosa mia, e dirottai le mie energie verso altro (seghe a go go). E ci ho messo un po' a capire quanto era folle il mio pensiero. Ma il punto è un altro: tu hai presente come i ragazzini di 13, 14 15 anni si avvicinano, ci provano con le femmine? Ci provano nel modo in cui vedono attuare questo comportamento negli altri; quando ero piccolo io, andava di moda questo comportamento: per un po' facevi il carino, il simpatico; se pensavi potesse andare, le chiedevi di "metterti con te"; se ci stava, era fatta. Sospetto che tra i più piccoli vadano ancora comportamenti di questo tipo. Col passare del tempo, alcuni si rendono conto che non è sempre proficuo questo comportamento, e si passa ad altro, ma sempre in un percorso di prove ed errori, in cui si fa una cosa, si vede un'altro come la fa, ci si confronta ecc. Quindi, i modi in cui si incanala l'istinto sessuale contano, e nell'uomo ciiò segue una via che è sociale, frutto spesso dell'imitazione. Modelli sbagliati, portano ad approcci sbagliati; se poi a questo aggiungiamo che molti non hanno la forza di provare a ripetizione finchè non imbroccano la via giusta, si capisce il perchè degli afc.

Citazione di: ^X^ il 27 Agosto 2009, 16:17:21
2) il "sapere come si fa" non mi sembra che abbia una matrice culturale. Alla fine della fiera il maschio cerca di apparire come il migliore possibile, e la femmina cerca di capire se è vero (vedi anche tutte le riflessioni empiriche di TermYnator). Sono invece di matrice prettamente culturale tutte i fattori che impediscono o ostacolano il libero corteggiamento/accettazione tra i sessi

Il sapere come si fa mi pare abbia proprio una matrice culturale; il contrario di cultura è istinto, ma da quanto ho scritto su l'uomo ha poco sviluppato l'istinto, e le cose le deve imparare. Lo stesso voler apparire "migliore", implica avere un'immagine, un'idea di chi è "il migliore"; e, neanche tanto paradossalmente, queste figure cambiano a seconda dei contesti (il che implica che non sono solo innate); si veda il concetto di maschio alpha di Termy, dove si è tale relativamente al contesto; se in un posto il migliore di tutti è quello che si infila piu' banale nel sedere, quello avrà allora le femmine; e lo stesso, se è considerato vincente colui che tira molto bene calci ad un pallone di cuoio al fine di indirizzarlo verso una porta rettangolare!  :lol:
Platone diceva che in realtà sappiamo tutto, ma alla nascita è come se lo avessimo scordato; il processo di apprendimento va quindi a scoprire cose che dentro di noi già sappiamo (l'anamnesi); usando questa teoria forse troviamo un punto d'incontro: dentro di noi, sepolto da qualche parte, c'è il come fare qualsiasi cosa ci si proponga di fare; ma dobbiamo riscoprirlo, e qui iserve il processo di apprendimento (che va avanti per imitazione, ma anche grazie ad analisi personali, indagini ecc).
Comunque l'argomento è affatto banale, e mi piacerebbe il parere di qualcuno altro, più preparato di me in merito!

saluti

Acqua

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Citazione di: nad84 il 27 Agosto 2009, 17:02:51
Il sapere come si fa mi pare abbia proprio una matrice culturale; il contrario di cultura è istinto, ma da quanto ho scritto su l'uomo ha poco sviluppato l'istinto, e le cose le deve imparare.
Un consiglio: per scopare è più proficuo rifarsi ad Aristotele che a Platone.
La tua attuale propensione a pensare per termini culturali deriva proprio dal fatto che dopo la botta dei 13 anni hai avuto difficoltà ad investire energie sessuali verso mete dirette (ossia le donne), ed ti sei quindi buttato sullo studio e altre attività di sublimazione.

Puoi anche dirmi: e tu che caxxo ne sai? A me è successa la stesa cosa. L'istinto non lo senti perchè è sepolto da una frande delusione, non perchè il genere umano ne sia privo.
Ti auguro di ritirarlo fuori e sfruttarlo come si deve.

Niente di personale ;)

Acqua
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Citazione di: Acqua il 27 Agosto 2009, 20:28:17
Un consiglio: per scopare è più proficuo rifarsi ad Aristotele che a Platone.
La tua attuale propensione a pensare per termini culturali deriva proprio dal fatto che dopo la botta dei 13 anni hai avuto difficoltà ad investire energie sessuali verso mete dirette (ossia le donne), ed ti sei quindi buttato sullo studio e altre attività di sublimazione.

Puoi anche dirmi: e tu che caxxo ne sai? A me è successa la stesa cosa. L'istinto non lo senti perchè è sepolto da una frande delusione, non perchè il genere umano ne sia privo.
Ti auguro di ritirarlo fuori e sfruttarlo come si deve.
Mi sa che in questo percorso si son passati in parecchi, me compreso.
Ma cosa c' entra Aristotele con l'istinto?

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Citazione di: Acqua il 27 Agosto 2009, 20:28:17
Un consiglio: per scopare è più proficuo rifarsi ad Aristotele che a Platone.
La tua attuale propensione a pensare per termini culturali deriva proprio dal fatto che dopo la botta dei 13 anni hai avuto difficoltà ad investire energie sessuali verso mete dirette (ossia le donne), ed ti sei quindi buttato sullo studio e altre attività di sublimazione.


Eh beh... verissimo

Naddolo

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Citazione di: Acqua il 27 Agosto 2009, 20:28:17
Un consiglio: per scopare è più proficuo rifarsi ad Aristotele che a Platone.


Dunque, vediamo se interpreto bene quello che dici: Platone, per quanto nel simposio abbia scritto che qualsiasi sentimento d'elevazione verso l'idea di bellezza passa, in principio, attraverso il godere dei bei corpi, in definitiva lo considera comunque un qualcosa di minore; sempre lui distingue tra afrondite pandemia (del volgo, quindi l'amore solo carnale) da afrodite urania ( che è invece un amore più intellettuale, anche se oggi gli uranici sono i gay, ma questa è un'altra cosa!); in Platone in definitiva vi è il percepire il corpo come una gabbia, una prigione per l'anima; Socrate nel Fedone dice esplicitamente che è contento di morire perchè, una volta morto, l'anima sarà finalmente libera dalla tirannia del corpo e della passioni. Tali concezioni male si accompagnano all'obiettivo di cui ora qui si parla: picconare come dei pazzi! E di certo non posso darti torto! Non ho mai fatti studi approfonditi su Aristotele, però intuisco che in lui vivesse un'animo decisamente più terreno e meno metafisico di Platone; di certo più vicino alle nostre esperienze comuni; tanto più che Aristotele era pure sposato, a differenza di Platone!

Citazione di: Acqua il 27 Agosto 2009, 20:28:17
La tua attuale propensione a pensare per termini culturali deriva proprio dal fatto che dopo la botta dei 13 anni hai avuto difficoltà ad investire energie sessuali verso mete dirette (ossia le donne), ed ti sei quindi buttato sullo studio e altre attività di sublimazione.

E' verissimo: è esattamente come è andata! Per lungo tempo ho investito gran parte delle mie energie nello studio, nell'analisi continua di me, tra filosofia, psicologia, antropologia; "ove il tempo mio primo
e di me si spendea la miglior parte" diceva leopardi! Circa  tre anni fa mi sono reso conto di che razza di follia fosse divenuta la mia esistenza, e la mia personale evoluzione è partita lì! Ero totalmente senza amici, a parte quei due o tre che mi portavo da quand ero piccolo, senza vita sociale, soprattutto senza un'ombra di femmina! Mi sono rimesso in gioco, e qualcosa sono riuscito a cambiare! Ho trovato nuovi amici, ho iniziato a fare le prime esperienze con le ragazze, ad accumulare le prime soddisfazioni! ma son ben lungi dal considerarmi soddisfatto; non vivo più una vita di cacca come prima, ma ho ben altre ambizioni, soprattutto in ambito femminile!  :)

Citazione di: Acqua il 27 Agosto 2009, 20:28:17
Ti auguro di ritirarlo fuori e sfruttarlo come si deve.

Sono conscio di dover ritrovare il contatto con la mia parte istintuale, con la belva dentro di me per dirla alla Lù!
Un tentativo che metterò in atto è quello dello sport da combattimento: ammetto di averne abbastanza timore, e le persone a me vicino me lo stanno sconsigliando, non vedendo in me propriamente la stoffa del guerriero, prospettandomi botte a go go, nasi rotti, mascelle smascellate e chi più ne ha più ne metta! Ma lo farò uguale, percepisco quanto possa essere importante!
Grazie mille dei consigli, ed in generale dell'interessamento!  ;)
Ciao!

^X^

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Ciao, un veloce off-topic sulla questione sport da combattimento: puoi benissimo iniziare con quelli che non prevedono (almeno inizialmente) un eccessivo contatto fisico, per esempio Karate tradizionale, Aikido, Arnis/Kali. In questo modo puoi prendere confidenza con il tuo corpo prima di buttarti in qualcosa di piu' competitivo.
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TermYnator:Gli unici soggetti irrecuperabili sono i morti. Sei vivo? Allora esci, rimorchia e tromba! E se non è oggi, sarà domani.

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Citazione di: ^X^ il 28 Agosto 2009, 09:47:21
un veloce off-topic sulla questione sport da combattimento

Bizzaro l'off topic all'interno di un'off topic!  :)

Citazione di: ^X^ il 28 Agosto 2009, 09:47:21
puoi benissimo iniziare con quelli che non prevedono (almeno inizialmente) un eccessivo contatto fisico, per esempio Karate tradizionale, Aikido, Arnis/Kali. In questo modo puoi prendere confidenza con il tuo corpo prima di buttarti in qualcosa di piu' competitivo.

Non mi sembra affatto fuori luogo il tuo consiglio; anzi, penso che lo prenderò in seria considerazione!
Grazie mille!   ;D

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Citazione di: kant il 26 Agosto 2009, 15:36:20
Quello che ha scritto questo Paolo è ovviamente vero, cioè riflette la realtà della maggior parte degli uomini. Quello che ha scritto è solo una delle tante forme che può prendere la legge di Natura che sta sopra tutti noi, e che ci governa (poichè ne siamo figli). Questa legge si chiama SELEZIONE NATURALE. Tantissima domanda, poca offerta.
Pensiamoci, se aveste una azienda che produce un prodotto, quale sarebbe la miglior situazione che vorreste: che quel prodotto lo facciate solo voi, e che sia richiestissimo. In questo modo diventereste ricchissimi, e quindi il RISULTATO di questa intersezione di mercato domanda - offerta sarebbe il MIGLIORE.

Allo stesso modo la natura si è così costituita, ha scelto per il suo mercato la miglior intersezione possibile, tanta domanda, e poca offerta (grazie alla stretta selettività femminile). Ne deriva quindi il miglior RISULTATO possibile, ovvero che chi riesce ad acquistare il prodotto porta in dono il valore più alto.
Così si perpetua il miglioramento genetico della specie.


E quindi è assolutamente regolare che ci sia una domanda altissima, e un offerta bassa.
Solo chi riesce a spiccare può comprare.
Il nostro obbiettivo nella vita è quello di spiccare il volo più alto possibile per le nostre capacità di base.


CHI NON HA CORAGGIO NON DORME CON LE DONNE BELLE (Proverbio napoletano)

Trovo suggestiva la tua interpretazione "evolutiva", ma sono d' accordo solo in minima parte : il miglioramento della specie si perpetuerebbe solo se si riproducessero le femmine migliori, accoppiandosi ai maschi migliori, ma sfortunatamente,  un' altissima percentuale di matrimoni con figli è costituita da AFC e donne di nessun valore che si sono sposati per frustrazione (tanto io un' altra/un altro non la/lo trovo).

Tutti i giorni vedo in giro tante coppie che sono autentici obbrobri della natura, non solo a livello estetico : persone rozze, ottuse, ignoranti, e anche malvestite e maleodoranti. Quando procreano, cosa può venire fuori ? E infatti tutto questo miglioramento genetico della specie non lo vedo.

Quindi non sono d'accordo sul fatto che la natura abbia calibrato domanda e offerta nel modo migliore per l' evoluzione della specie.

Quoto ovviamente che tale sproporzione abnorme tra domanda e offerta non debba costituire un alibi per mollare, o andare a pu**ane, ma al contrario spingerci a migliorare per cercare di intercettare la poca offerta che esiste. :up:

Ciao
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Citazione di: Shark72 il 28 Agosto 2009, 12:53:38
Trovo suggestiva la tua interpretazione "evolutiva", ma sono d' accordo solo in minima parte : il miglioramento della specie si perpetuerebbe solo se si riproducessero le femmine migliori, accoppiandosi ai maschi migliori,

Si, poniamo che le femmine migliori siano diciamo il 20% del totale, senza indagare sulle qualità che possiedono. Se gli uomni si focalizzassero solo su queste, la prima conseguenza sarebbe una drastica diminuzione della natalità! Il che, dal punto di vista delle esigenze della specie sarebbe assurdo, quando il primo comandamento è proprio l'autoconservazione dell'esistente. Anche volendo conservare l'idea di miglioramento della specie, questo avviene per combinazioni casuali, e divengono tanto più probabili quanto più elevato è il numero di tentativi
Più che parlare di tendenza al miglioramento genetico (che oltre a a farmi pensare agli X-man e agli esperimenti nazisti, ha un che di "troppo umano" per dirla con Nietzsche, dacchè se  dove e perchè si produca un miglioramento è tutto da vedere) io parlarei di una astuzia della natura per far si che il più alto numero si riproduca; e questo significa che ogni femmina, in base alle sue personali caratteristiche, abbia la capacità di accalappiare l'uomo più in alto possibile in un'ipotetica scala di valore! In questo modo, anche la Ug 4,5 che palleggia con le tette si riuscirà a trovare un maschione ansioso di ingropparsela!  Azn

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Citazione di: nad84 il 28 Agosto 2009, 13:42:25
Si, poniamo che le femmine migliori siano diciamo il 20% del totale, senza indagare sulle qualità che possiedono. Se gli uomni si focalizzassero solo su queste, la prima conseguenza sarebbe una drastica diminuzione della natalità! Il che, dal punto di vista delle esigenze della specie sarebbe assurdo, quando il primo comandamento è proprio l'autoconservazione dell'esistente. Anche volendo conservare l'idea di miglioramento della specie, questo avviene per combinazioni casuali, e divengono tanto più probabili quanto più elevato è il numero di tentativi
Più che parlare di tendenza al miglioramento genetico (che oltre a a farmi pensare agli X-man e agli esperimenti nazisti, ha un che di "troppo umano" per dirla con Nietzsche, dacchè se  dove e perchè si produca un miglioramento è tutto da vedere) io parlarei di una astuzia della natura per far si che il più alto numero si riproduca; e questo significa che ogni femmina, in base alle sue personali caratteristiche, abbia la capacità di accalappiare l'uomo più in alto possibile in un'ipotetica scala di valore! In questo modo, anche la Ug 4,5 che palleggia con le tette si riuscirà a trovare un maschione ansioso di ingropparsela!  Azn

Esatto, era questo il senso tra le righe che ho scritto sopra : con questo sistema la natura ottiene la perpetuazione della specie, non certo il miglioramento.

Oltretutto, il meglio e il peggio vanno catalogati in base alle esigenze della natura, non in base ai nostri canoni estetici e culturali : ad esempio, chiunque ha riscontrato che è molto più facile ingrassare che dimagrire, e la specie umana tende all' obesità. Ciò è perchè la natura non ha progettato il corpo umano secondo i nostri canoni estetici, ma lo ha costruito per la conservazione e la sopravvivenza, quindi nella plurimillenaria storia evolutiva dell' uomo, un periodo storico come quello attuale (poche decine di anni) in cui c'è il problema della sovralimentazione, più che della fame, è un battito di ciglia. La natura pensa che i periodi di carestie possano sempre tornare, e oltretutto in certe realtà ancora si muore di fame, pertanto finchè sulla terra ci sarà anche un solo individuo che rischia di morire di fame, la natura farà in modo che tendiamo ad ingrassare, infischiandosene altamente se ciò a livello estetico ci fa schifo.

E il ragionamento si può estendere ad altri ambiti.

Aggiungo : la Natura non sa che oggi esiste il controllo delle nascite, quindi può aver portato la femmina a "selezionare" perchè se così non fosse , con una femmina dotata di desiderio sessuale pari a quello del maschio, sarebbe stato un disastro demografico, con esplosione della popolazione rispetto alle risorse disponibili sulla terra.

In ogni caso, con le considerazioni svolte da tutti in questo 3d , siamo tutti d' accordo che a governare il tutto sia la legge della domanda e dell' offerta, pertanto ragionamenti basati sull' "io sono il premio" sono fandonie, idiozie totali.

Ciao
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The Legend

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Io aggiungerei che è necessario anche un equilibrio per il tutto, e ognuno decide per se.

Migliorarsi è necessario, ma fino a dove, e per cosa? cosa ci stimola? cosa vogliamo?

Domande, personali, non da poco.
L'attrazione non è una scelta.

Il gioco non è uno schema ma nasce e si evolve.

Dylan

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Citazione di: nad84 il 26 Agosto 2009, 00:43:45
Perché l'ho fatto? Mi voglio rispondere. L'ho fatto perché volevo avere fra le mani una giovane ragazza nuda senza impazzire per trovarne una, esercizio che per il maschio medio normalmente significa trenta serate nei locali, cento abbordi sempre difficili, e altre mille assurde peripezie che noi uomini dobbiamo inventarci per avere finalmente una o due magre occasioni di sesso. L'ho fatto perché l'alternativa praticamente non esiste, e l'alternativa si chiamerebbe Sesso Ludico. Ludico significa eros veloce, fuori dal sesso di casa (che ora non ho), senza allegati, laccioli, sgambetti, commediole da recitare eccetera. Insomma, un aperitivo, una partita a carte, solo che al posto del Campari o degli amici/amiche c'è il sesso, puro relax da scambiare con chi ne ha altrettanta voglia lì per lì. Nel mondo del sesso ludico la donna che desidera un'ora di svago si comporta come l'uomo, tale e quale. Invece della palestra o della cioccolata in tazza con l'amica, essa adocchia un bel tipo ovunque si trovi, lo squadra, decide 'ok, quello mi attizza' e gli si avvicina per chiedergli "Che fai stasera? Domani? Ti va un'uscita?". Sì?, bene. No?, ok passo al prossimo. Una cosa pressoché inesistente qui, oggi, fra noi. Ne riparlo più sotto.

banale e superficiale analisi del "perche' si va a peripatetiche".

L'autore dimentica di dire che l'evoluzione del mercato della prostituzione e' certamente figlia della cultura sessantottina della liberalizzazione dei costumi