Seduzione Italiana

Seduzione e società => Off topic => Discussione aperta da: Naddolo il 26 Agosto 2009, 00:43:45

Titolo: SONO ANDATO A pu**anE di Paolo Barnard
Inserito da: Naddolo il 26 Agosto 2009, 00:43:45
Copio-incollo questo articolo, che, pur non trovando in toto condivisibile, esprime una realtà comune a (penso)troppi uomini; l'articolo mostra quanto rancore gli uomini possono provare nei confronti delle gentili donzelle, e di quanto possa dar fastidio il fatto di non sapere come fare ad approcciarle, ad avvicinarle; mi verrebbe da dire che questo è il risultato di una società che non funziona piu' bene, che non fornisce modelli adeguati per l'approccio alle donne (si ricorderà che l'uomo, a differenza degli animali, non dispone di modelli istintuali per fare la corte alle donne; da quando i padri hanno smesso di occuparsi dell'educazioni dei figli, lasciando il tutto alle madri, alle femmine, pensate anche a quanto elevato è il tasso di insegnanti nelle scuole, ove nelle elementari è addirittura soverchiante; la nostra, come diceva un noto autore, è la società dei senza padri!). Mi interesserebbe sapere cosa ne pensate! Buona lettura!

DI PAOLO BARNARD

Questo scritto è per voi donne, parla della spaventosa degenerazione del sesso commerciale, e della mancata risposta di quello 'sano'. Vorrei sentire le vostre reazioni.

Non sono un ipocrita, per cui inizio raccontandovi che tempo fa ho caricato una prostituta e l'ho portata a casa mia. Pagata subito, lei si spoglia, si lava e mi dice "ti faccio di bocca e poi mi scopi, ok?, mezzora, ok?". E' piuttosto bella, ma dico sul serio, decisamente superiore alla media italiana, e non è l'unica là fuori. Rimane sul letto ad aspettare la mia carica, ma io le chiedo a bruciapelo "Perché fai sto mestiere?". La mia sintesi potrà apparire banale, eppure in un Paese come l'Italia dove la Cultura della Visibilità è tutto, una donna così bella deve proprio passare le notti a caricar gente (come me o peggio)? Mi dice: "Con 100 euro in Romania mangi un mese in quattro persone, ecco perché". Lo immaginavo, ma insisto: "Certo, se però ti trovi un uomo benestante qui... e bella così te lo trovi subito... non è un po' meglio?". Lei: "Come faccio? Con chi esco? Da sola? Non conosco nessuno". "Ok," replico "iscriviti a un'agenzia di modelle per intimo, per le fiere o cose del genere".

La ragazza mi fissa come se stessi parlando di Marte e di volare lassù. Il messaggio di quello sguardo, credetemi, era di una disistima terribile; il marciapiede è il target che la sua storia le ha trasmesso in eredità, non le è concesso neppure contemplare un mezzo gradino più alto. La giovane mi sollecita a consumare l'incontro nei minuti restanti, ma io a quel punto ho altri pensieri e la mia serata di sesso rapido svanisce. Sulla via del ritorno apprendo che non ha uno sfruttatore, lo ha avuto ma, dice lei, "se una ha le palle alla fine può sbarazzarsene, garantito". Le credo, o meglio, le crede il mio senso di colpa.

Il senso di colpa. Perché l'ho fatto? Mi voglio rispondere. L'ho fatto perché volevo avere fra le mani una giovane ragazza nuda senza impazzire per trovarne una, esercizio che per il maschio medio normalmente significa trenta serate nei locali, cento abbordi sempre difficili, e altre mille assurde peripezie che noi uomini dobbiamo inventarci per avere finalmente una o due magre occasioni di sesso. L'ho fatto perché l'alternativa praticamente non esiste, e l'alternativa si chiamerebbe Sesso Ludico. Ludico significa eros veloce, fuori dal sesso di casa (che ora non ho), senza allegati, laccioli, sgambetti, commediole da recitare eccetera. Insomma, un aperitivo, una partita a carte, solo che al posto del Campari o degli amici/amiche c'è il sesso, puro relax da scambiare con chi ne ha altrettanta voglia lì per lì. Nel mondo del sesso ludico la donna che desidera un'ora di svago si comporta come l'uomo, tale e quale. Invece della palestra o della cioccolata in tazza con l'amica, essa adocchia un bel tipo ovunque si trovi, lo squadra, decide 'ok, quello mi attizza' e gli si avvicina per chiedergli "Che fai stasera? Domani? Ti va un'uscita?". Sì?, bene. No?, ok passo al prossimo. Una cosa pressoché inesistente qui, oggi, fra noi. Ne riparlo più sotto.

Il fatto è che noi uomini corriamo quasi ogni giorno della nostra vita adulta dietro al sesso ludico, lo necessitiamo come l'aria, perché il nostro DNA ci ha fatti così. Siamo degli 'inseminatori' che dai tempi in cui camminavamo a quattro zampe in qualche punto della Tanzania dobbiamo inseminare il più possibile. Lo fanno i leoni, i topi, i pipistrelli e praticamente ogni specie di sesso maschile sul Pianeta. Questo ci ha 'regalato' un desiderio sessuale molto, molto superiore a quello femminile (per le donne, stesso marchio da DNA in direzione opposta, visto che siete programmate per figliare e conservare la specie). Ecco perché vi sembra sempre che gli uomini 'ce l'abbiano piantata nella testa' (la gnocca); non è una mania, è genetica. Ma qui sorge il problema dei problemi. Al mondo ci sono solo maschi e femmine (salvo rare eccezioni), e se i primi necessitano di sesso dieci volte le seconde, che accade?

Accade un disastro, e cioè un giro di prostituzione e di pornografia per un valore cumulativo mondiale di 120 miliardi di dollari. Accade che la quasi totalità degli uomini che voi donne conoscete o che vi giacciono accanto fa uso di porno, ga-ran-ti-to, e che una percentuale spaventosa va a prostitute, o ci è andato, o ci andrà, o ci ritornerà. Accadono le vite veramente buttate delle ragazze come la mia rumena, e tutta la mafia e orrore correlati. Accade che vivete, voi donne, in un mondo dove la vostra immagine è artificiosamente ridotta a perenni orgasmi e voluttà mentre mangiate uno yogurt in tv, o toccate una lavastoviglie o una scatoletta di tonno. Vivete in un mondo dove dal giornalaio è meglio non guardare a sinistra/destra perché è zeppo di cosce spalancate e bocche deformate da arnesi immensi, tette culi capezzoli come coriandoli (immagino l'inverso, io che compro il giornale immerso fra cazzi, pettorali gonfi, testicoli plasticati, ecc.). Vivete in un mondo dove vostro figlio al 99% imparerà come si fa sesso dal dvd più porco del momento (e fosse solo uno). E in un mondo strano dove esiste l'espressione "gliela do o non gliela do", ma non l'espressione "glielo do o non glielo do", e un mondo così vi condanna a una vita grama, pensateci. Ve la spiego: c'è una legge di mercato, bieca come sempre è quella legge, dove la domanda (di gnocca) è cento volte l'offerta, e voi donne (detentrici della preziosa materia) avete così un potere immenso di frustrare noi uomini sempre tormentati da quel DNA maledetto. Salvo poi che dopo averci fatto spellare la testa e altro per finalmente 'averla', noi ve la facciamo pagare in mille modi da veri beceri quali sappiamo essere. Bello schifo. E poi ci sono le vili chat erotiche (faccia a faccia macché, dietro il pc di tutto), gli scambisti, i privé dei locali Lap Dance con ancora altre orde di rumene o nere e coi vostri mariti/fidanzati lì a plotoni. Ci sono le migliaia di anonime studentesse che si prostituiscono in ogni città con gli annunci sulle riviste di settore, le escort di lusso, e poi la miserabile piaga del porno turismo di Cuba, Tailandia ecc. Insomma, un quadro osceno. Una realtà colossale, ciclopica, oggi deviante oltre il limite dell'assurdo, che troneggia sulle nostre vite ma che riceve da voi donne quasi nessuna attenzione, né proposte di soluzioni. Vivete accanto a uomini ridotti, loro malgrado, così. La vostra vita è zuppa di questa malattia erotica da DNA sfasato rispetto all'evoluzione dei tempi, e cosa fate?

Prevengo qui alcune obiezioni udite non di rado da donne coinvolte in questi dibattiti. Reclamate per esempio che non siete voi a restringere l'offerta di sesso, anzi, che sono gli uomini oggi a esserne sovente disinteressati. Mi sono persino sentito dire "ma io la darei eccome, è che non si trovano poi tutti sti uomini". Sono affermazioni fallate, dovute al fatto che la donna in queste cose tende a mentirsi, a operare una rimozione acrobatica della realtà, là dove essa non si accorge che alla sua eventuale disponibilità interiore corrisponde però un respingente istantaneo all'esterno, che scoraggia moltissimo il maschio nell'approccio. In parole povere, lei vorrebbe, ma poi 'se la tira' al momento del contatto con l'uomo, cioè si irrigidisce o pretende il solito preambolo per noi estenuante di un lungo rito corteggiatore anche per una semplice trombata, e noi spesso gliela diamo su. Altre donne sostengono che sono i pregiudizi maschili a bloccarle, cioè il timore di essere poi additate come quelle che 'la danno a tutti', le 'pompinare' ecc. In questo c'è un elemento di verità, ma si tratta oggi, nel mondo occidentale evoluto, di casi sporadici, e ciò non spiegherebbe in ogni caso l'imponente divario di domanda/offerta che domina il sesso fra i generi. Infine ci sentiamo dire da voi che l'uomo comunque non perderebbe il vizio del sesso commercial-mediatico anche se lo potesse ottenere tranquillamente dal mercato 'sano', poiché "in fondo voi maschi sognate sempre di possedere la donna, vi eccita comprarvela, la dovete immaginare serva e sporca". Di nuovo vi gabbate. Le ultime ricerche di settore puntano in primo luogo al bisogno fisiologico insoddisfatto come motivazione del cliente, poi al bisogno di essere accolti, e solo in ultimo al maschilismo irriducibile. Possiamo sicuramente dire che per tantissimi maschi la natura squallida dell'alternativa a pagamento - che si tratti della milionesima sega davanti al pc o, peggio, della trombata con una che ti mette fretta, ti succhia con il preservativo, e alla quale non puoi leccare la passera per paura dell'Aids, che non ti bacia, e sta lì a prendersi il tuo corpo come fosse un comodino da spostare – è una parte assai spiacevole di queste vie di fuga che volentieri si risparmierebbero. Poi, certo che ci sarebbe sempre una minoranza fisiologica di uomini recidivi che punterà comunque al degrado, ma chissenefrega, non fanno testo.

Un breve stop sui dati, vale la pena conoscerli. In Italia ci sono circa 70 mila prostitute rappresentati oltre 35 Paesi. I casi di violenze su queste donne in questi ultimi anni sono stati circa 700.000. Sono 9 milioni i clienti italiani delle prostitute (1 uomo su 2) con un giro d'affari di 1 miliardo e 80 milioni di euro all'anno. Nel mondo, il business della prostituzione raggiunge i 60 miliardi di euro (battuto solo da quello delle droghe), con circa 40 milioni di donne coinvolte; il giro d'affari del porno passa i 57 miliardi di euro, senza contare l'immenso mercato nero. I clienti italiani delle prostitute rispondono al seguente identikit: in prevalenza uomini fra i 35 e i 40 anni, lavoratori, nella maggioranza dei casi single con un'istruzione medio-alta; cercano le ragazze direttamente in strada in media una volta ogni 15 giorni. Per un nutrito gruppo, le mogli/compagne sono viste così: "Ti costringono ad andare in cerca di sesso a pagamento perché quando ti sposano ti promettono che farai sesso tutte le volte che ne avrai voglia, poi usano il sesso come una risorsa, un'arma". Il mercato globale del turismo sessuale incassa qualcosa come cinque miliardi di dollari all'anno, con Paesi come la Thailandia dove il turismo (a prevalenza sessuale) è stato la prima fonte di valuta estera e contribuiva per il 13 % al Pil. Cuba, che sotto il regime di Batista era soprannominata il bordello degli USA, è oggi nota come il bordello d'Europa, con gli italiani in prima fila. (fonti: Gruppo Abele, Dipartimento Pari Opportunità, Ministero degli Interni, Fondazione Ismu, Transcrime, Università di Trento e Cattolica di Milano)

Spaventoso. Il problema della disparità di domanda e offerta di sesso fra uomini e donne è una catastrofe, e credo che queste righe lo abbiano dimostrato. Allora, donne, le vie per affrontare tutto ciò sono per me due, salvo poi scoprirne delle altre se avrete l'intelligenza di aprire un ampio dibattito su questo immenso problema. O mantenere lo status quo, con miglioramenti cosmetici, se decidete che per tanti motivi non potete/volete cambiare il vostro approccio al sesso. Oppure fare la terza rivoluzione dei generi nella Storia. Va fatta in partnership con noi uomini, ma non vi nascondo che qui la parte maggiore tocca a voi. Eccola: dovete abbracciare il Sesso Ludico, imparare a farlo e a chiederlo con naturalezza. Dovete imparare a smettere di avere paura di 'far vedere' che lo volete quando lo volete, dovete soprattutto semplificarci immensamente il percorso che dallo stimolo erotico porta alla soddisfazione di quello stimolo, semplificarlo imparando ad accogliere con più morbidezza le nostre avances (indipendentemente dal sì o no-grazie finali), oppure e soprattutto cominciando a FARLE quelle avances. Sesso gioco, sesso aperitivo, sesso jogging, sesso semplice. Donne, siamo esasperati dalla fatica orribile che dai 15 anni in poi ci tocca fare ogni volta, ogni maledetta volta che una ragazza ci colpisce, che vorremmo una 'smanazzata', un divertissment, o anche solo parlarlvi con una birra in mano. Voi non sapete cosa significhi esse 'cacciatori' in questo campo, può essere emozionante per un po', poi ti distrugge, soprattutto quando nella normalità dei casi su cento tentativi al maschio tornano sbattuti in faccia come padellate 98 occhi scocciati, o girate di spalle, oppure i "non mi stressare", i "non è il caso", la rigidità, la freddezza o addirittura il disprezzo. Vi garantisco che sono tutte pugnalate alla nostra emotività, moltiplicatele per decenni, anche se noi poi fingiamo di sbattercene, ma non è vero. Una vita così ci indurisce, ci incattivisce dentro, e infatti, come scrivevo più sopra, poi le donne quel potere lo pagano carissimo, quando noi avvelenati ci vendichiamo da beceri chiamandovi troie o bocchinare con gli amici e nelle compagnie appena riusciamo finalmente ad averla. Qui entra in gioco la parte che tocca al maschio nella terza rivoluzione dei generi, cioè un impegno a dismettere per sempre, a seppellire negli inferi, lo stigma demenziale che appiccichiamo ancora oggi alle poche donne capaci di sesso ludico. Dobbiamo cancellare dal nostro cervello l'idea medievale che quelle che la danno sono una cosa, quella da sposare sono un'altra. Dobbiamo altresì piantarla con la pretesa idiota che tutte la diano con gioia ma non nostra moglie. Significa imparare in questo campo a non vedere, a non sentire, a non chiedere, ovvero il non detto anche se immaginiamo, e che valga per i giochi extra di lui come per quelli di lei. Questa rivoluzione va fatta in partnership, perché conviene a tutti.

Riequilibrare urgentemente lo squilibrio intollerabile fra domanda maschile e offerta femminile di sesso nel mondo moderno, conviene però soprattutto a voi donne. Come si diceva, il controllo dell'offerta (la do - non la do) vi dà un potere immenso, ma vi massacra pure. Oggi il corpo femminile è ipertroficamente valutato proprio a causa di quella sproporzione, e se non lo fosse più, se cioè a domanda 100 corrispondesse un'offerta adeguata, sparirebbe anche la commerciabilità oltraggiosa delle vostre parti corporee: mai più donne-pezzi di scottona nude e saltellanti che appaiono in tv ma non si odono; mai più deficienti televisive che 'vengono' mentre scartano il budino; mai più le 'Albe Parietti' invitate a parlare fra esimi intellettuali solo perché le telecamere possano offrirci due tette e una bocca da pompini fingendo però la parità intellettuale in televisione; fine del degrado grottesco della vostra immagine, in Italia in particolare. Dovete, in sintesi, svalutare la gnocca su questo mercato impazzito, rendendola molto molto più felicemente accessibile, e consegnare così al dimenticatoio della Storia le massime come 'tira più un pelo di figa che un carro di buoi', che infatti ispirano l'osceno concetto del gnocca-based marketing che vi insudicia la vita. E infine, pensateci, in un mondo di sesso ludico crollerebbe una fetta enorme del putrescente castello mondiale del commercio sessuale, portandosi al cimitero gli scempi planetari che causa.

Questa la mia sintesi di partenza. La penna a voi, datevi da fare, agite, proponete, fatevi sentire.

Paolo Barnard
Fonte: www.paolobarnard.info (http://www.paolobarnard.info)


P.S non so se tale mia idea sia contraria alle normative del sito; in quel caso, me ne scuso preventivamente, e ritenetevi liberi di leverlo, non mi offenderò!
Saluti
Titolo: Re: SONO ANDATO A pu**anE di Paolo Barnard
Inserito da: Acqua il 26 Agosto 2009, 10:44:14
Citazione di: nad84 il 26 Agosto 2009, 00:43:45
Copio-incollo questo articolo, che, pur non trovando in toto condivisibile, esprime una realtà comune a (penso)troppi uomini; l'articolo mostra quanto rancore gli uomini possono provare nei confronti delle gentili donzelle, e di quanto possa dar fastidio il fatto di non sapere come fare ad approcciarle, ad avvicinarle;
Perfettamente d'accordo con questa tua interpretazione. :)

Citazione
mi verrebbe da dire che questo è il risultato di una società che non funziona piu' bene, che non fornisce modelli adeguati per l'approccio alle donne (si ricorderà che l'uomo, a differenza degli animali, non dispone di modelli istintuali per fare la corte alle donne; da quando i padri hanno smesso di occuparsi dell'educazioni dei figli, lasciando il tutto alle madri, alle femmine, pensate anche a quanto elevato è il tasso di insegnanti nelle scuole, ove nelle elementari è addirittura soverchiante; la nostra, come diceva un noto autore, è la società dei senza padri!). Mi interesserebbe sapere cosa ne pensate! Buona lettura!
La società attuale, come tutte quelle passate (e probabilmente future), riflette delle regole biologiche ben precise e collaudate da millenni e millenni. La cultura contribuisce a mediare e stabilizzare le faccende umane, che rimangono sostanzialmente le stesse. I rituali di corteggiamento ci sono eccome, sono solo sepolti dalla coltre del buon costume.
Lamentarsi della società è troppo facile, ci caschiamo tutti per nervosismo e frustrazione, ma non porta da nessuna parte. C'è una canzone degli Afterhours (Baby fiducia) che dice:

"la mia generazione ha un trucco buono,
critica tutti per non criticar nessuno"


La fantomatica legge della domanda e dell'offerta dovrebbe essere vista anche dal punto di vista opposto: perchè io, donna, dovrei darla ad uno che si rifugia nel porno o nella prostituzione pur di non approcciarmi? Visto che hanno tanta voglia di figa, perchè questi maschi non si danno da fare? Perchè mi guardano tutti e si fanno avanti solo gli sfatti, gli ubriachi o i panzoni con la porche? Perchè nessuno si distingue dagli altri? Perchè la mia quarta di tette deve finire in mano ad un cagasotto bavoso?

Non dico di essere un seduttore, forse nemmeno un marpione, ma almeno le donne me le cerco con gusto e se mi va bene trombo alla faccia di tutti i sof che rimangono in casa a scaricare pornazzi da e-mule. Trombo ancora di più alla faccia di chi deve pagare per ottenere una donna. Questo Barnard è un ottimo esempio di AFC: tante seghe (sia fisiche che mentali) e pochi fatti. Bocciato.

Un +1 a Nad per il bello spunto  :-*

Il paritario,
Acqua
Titolo: Re: SONO ANDATO A pu**anE di Paolo Barnard
Inserito da: JBGrenouille il 26 Agosto 2009, 11:24:46
Avevo letto questo articolo tempo fá ed ero indeciso se postarlo o meno, quindi intanto +1 a Nad84 per averlo fatto :)

Sull' assenza di rituali di corteggiamento concordo e come, ma la nostra é una societa' bigotta che propone in apparenza la famiglia ma poi venera il tronista o la velina, quindi il seduttore é visto come qualcosa di esterno a certi schemi :-\

Il discorso prostituzione & porno é complesso, perché sembra riguardare soprattutto uomini over 40 sposati con famiglia, probabilmente con un passato da afc.

Tuttavia credo sia facile per noi, adesso, parlare di seduzione.
Ma come si fá a dire "impara a sedurre" ad una persona sui 40, sposata con figli e una moglie che ha smesso di dargliela (o lo fa' solo nelle feste comandate)?
Per queste persone é probabile che la prostituzione sia una alternativa comoda e "meno sconveniente" del marpionaggio, insomma una specie di valvola di sfogo per tenere comunque la famiglia unita (caposaldo di questa societá)
Titolo: Re: SONO ANDATO A pu**anE di Paolo Barnard
Inserito da: Acqua il 26 Agosto 2009, 11:36:47
Citazione di: JBGrenouille il 26 Agosto 2009, 11:24:46
Il discorso prostituzione & porno é complesso, perché sembra riguardare soprattutto uomini over 40 sposati con famiglia, probabilmente con un passato da afc.
I quarantenni sono nominati come clienti delle prostitute, il resto del discorso invece è più che generale.
Titolo: Re: SONO ANDATO A pu**anE di Paolo Barnard
Inserito da: ^X^ il 26 Agosto 2009, 11:40:01
I modelli istintuali di corteggiamento ci sono eccome, tantopiu' che io a 14 anni ero molto piu' seduttore di adesso. E' dopo che arrivano le sovrastrutture sociali limitanti...
Titolo: Re: SONO ANDATO A pu**anE di Paolo Barnard
Inserito da: ^X^ il 26 Agosto 2009, 11:55:12
Citazione di: JBGrenouille il 26 Agosto 2009, 11:24:46
Ma come si fá a dire "impara a sedurre" ad una persona sui 40, sposata con figli e una moglie che ha smesso di dargliela (o lo fa' solo nelle feste comandate)?

Gli si dice senza alcuna pietà "hai voluto la bicicletta? Ora pedala!".
Nessuno negli ultimi 20 anni puo' dire di non avere avuto ampia informazione preventiva e conoscenza delle dinamiche tipiche delle relazioni sociali, in particolar modo matrimonio e sessualità.
Hanno fatto le loro scelte di comodo, hanno seguito il buon costume sociale, e ora sono solo cazzi loro! Se vogliono uscire dal problema, lo affrontino con le palle. Altro che andare a pu**ane come scorciatoia e poi creare dei castelli teorici per autoassolversi.
Titolo: Re: SONO ANDATO A pu**anE di Paolo Barnard
Inserito da: nuke il 26 Agosto 2009, 11:56:45
CitazioneL'ho fatto perché volevo avere fra le mani una giovane ragazza nuda senza impazzire per trovarne una, esercizio che per il maschio medio normalmente significa trenta serate nei locali, cento abbordi sempre difficili, e altre mille assurde peripezie che noi uomini dobbiamo inventarci per avere finalmente una o due magre occasioni di sesso.
CitazioneVoi non sapete cosa significhi esse 'cacciatori' in questo campo, può essere emozionante per un po', poi ti distrugge, soprattutto quando nella normalità dei casi su cento tentativi al maschio tornano sbattuti in faccia come padellate 98 occhi scocciati, o girate di spalle, oppure i "non mi stressare", i "non è il caso", la rigidità, la freddezza o addirittura il disprezzo.

Acqua io penso che lui non sia proprio un afc se parla di 100 approcci, magari è uno che li fa veramente, non ha tecniche vere tramandate dai "padri" ( ma di questo ne parla anche il buon nad nella sua introduzione )

Però penso che mentre questo Paolo scrive queste riflessioni pensando alla donna e criticando i suoi comportamenti io penso che tutte queste critiche siano rivolte alla società, a ciò che manipola le menti, al modello del "tirarsela" come a quello del "voglio un tronista".
E la critica non si ferma nemmeno qui: in un altro thread qualcuno diceva che le giapponesi sono tra le più difficili IN ASSOLUTO: beh, se in giappone il fatturato del porno è VERAMENTE alto, se i giaponesi continuano a produrre hentai su hentai... qualcosa vorrà pur dire!  :uglystupid:

Approvo molto l'ultima parte, anche questa rivalutandola con la mia veduta: una donna a 20,25 può tirarla quanto vuole, ma avete mai confrontato una donna media di 50+ e un uomo medio di 50+ ? Chi è più attraente? Chi ha ancora possibilità di rimorchiare? La donna ha una data di scadenza molto breve, peccato che se ne accorge solo quando ha il culo che arriva ai talloni  :)

Insomma l'articolo mi ha dato diversi spunti, l'ho reinterpretato a modo mio e ne ho tratto belle conclusioni.
+1 a nad!  :up:
Titolo: Re: SONO ANDATO A pu**anE di Paolo Barnard
Inserito da: -Nova- il 26 Agosto 2009, 12:01:40
Citazione di: Acqua il 26 Agosto 2009, 10:44:14
La fantomatica legge della domanda e dell'offerta dovrebbe essere vista anche dal punto di vista opposto: perchè io, donna, dovrei darla ad uno che si rifugia nel porno o nella prostituzione pur di non approcciarmi? Visto che hanno tanta voglia di figa, perchè questi maschi non si danno da fare? Perchè mi guardano tutti e si fanno avanti solo gli sfatti, gli ubriachi o i panzoni con la porche? Perchè nessuno si distingue dagli altri? Perchè la mia quarta di tette deve finire in mano ad un cagasotto bavoso?

Citazione di: ^X^ il 26 Agosto 2009, 11:55:12
Gli si dice senza alcuna pietà "hai voluto la bicicletta? Ora pedala!".
Nessuno negli ultimi 20 anni puo' dire di non avere avuto ampia informazione preventiva e conoscenza delle dinamiche tipiche delle relazioni sociali, in particolar modo matrimonio e sessualità.
Hanno fatto le loro scelte di comodo, hanno seguito il buon costume sociale, e ora sono solo cazzi loro! Se vogliono uscire dal problema, lo affrontino con le palle.

va, che siete in forma oggi eh? ;D

:up:
Titolo: Re: SONO ANDATO A pu**anE di Paolo Barnard
Inserito da: -Nova- il 26 Agosto 2009, 12:06:30
azz.. ma Paolo Barnard..

(http://i4.ytimg.com/vi/7NI70I5EvWg/hqdefault.jpg)

..è Ross Jeffries  :O

:lol:
Titolo: Re: SONO ANDATO A pu**anE di Paolo Barnard
Inserito da: -eFFe- il 26 Agosto 2009, 12:07:31
Citazione di: nad84 il 26 Agosto 2009, 00:43:45
Oppure fare la terza rivoluzione dei generi nella Storia. Va fatta in partnership con noi uomini, ma non vi nascondo che qui la parte maggiore tocca a voi. Eccola: dovete abbracciare il Sesso Ludico, imparare a farlo e a chiederlo con naturalezza. Dovete imparare a smettere di avere paura di 'far vedere' che lo volete quando lo volete,...
Qui entra in gioco la parte che tocca al maschio nella terza rivoluzione dei generi, cioè un impegno a dismettere per sempre, a seppellire negli inferi, lo stigma demenziale che appiccichiamo ancora oggi alle poche donne capaci di sesso ludico. Dobbiamo cancellare dal nostro cervello l'idea medievale che quelle che la danno sono una cosa, quella da sposare sono un'altra. Dobbiamo altresì piantarla con la pretesa idiota che tutte la diano con gioia ma non nostra moglie. Significa imparare in questo campo a non vedere, a non sentire, a non chiedere, ovvero il non detto anche se immaginiamo, e che valga per i giochi extra di lui come per quelli di lei. Questa rivoluzione va fatta in partnership, perché conviene a tutti.

Queste parole sono da incidere nella pietra  :up:
Titolo: Re: SONO ANDATO A pu**anE di Paolo Barnard
Inserito da: Naddolo il 26 Agosto 2009, 12:46:05
Citazione di: ^X^ il 26 Agosto 2009, 11:55:12
Nessuno negli ultimi 20 anni puo' dire di non avere avuto ampia informazione preventiva e conoscenza delle dinamiche tipiche delle relazioni sociali, in particolar modo matrimonio e sessualità.
Hanno fatto le loro scelte di comodo, hanno seguito il buon costume sociale, e ora sono solo cazzi loro! Se vogliono uscire dal problema, lo affrontino con le palle. Altro che andare a pu**ane come scorciatoia e poi creare dei castelli teorici per autoassolversi.

Grande! Non posso che concordare! La gente, i maschi in modo particolare, si sposa tanto per "sistemarsi", perchè pare giusto, anche a causa delle pressioni familiari, farlo; c'è in piu' il pensiero di avere al fianco una che te la "darà" in modo piu' o meno costante; ma dimenticandosi che, se stai con una femmina, ma sai bene dentro di te che, nel momento in cui finisse con questa, con buona approssimazione solo per la nomina del nuovo papa (forse) te ne sarai riuscito a procurare un'altra, per forza di cose vivi male, vivi in una gabbia, dalla quale non puoi (o non vuoi) uscire, pena il doverti confrontare con la tua incapacità; e da qui l'inevitabile sofferenza! Un +1 a X!

P.S. Apprezzo molto il modo in cui ti esprimi: sintetico, incisivo, e diretto al punto! Mi pare d'intuire una persona molto determinata!
Titolo: Re: SONO ANDATO A pu**anE di Paolo Barnard
Inserito da: Kant il 26 Agosto 2009, 15:36:20
Quello che ha scritto questo Paolo è ovviamente vero, cioè riflette la realtà della maggior parte degli uomini. Quello che ha scritto è solo una delle tante forme che può prendere la legge di Natura che sta sopra tutti noi, e che ci governa (poichè ne siamo figli). Questa legge si chiama SELEZIONE NATURALE. Tantissima domanda, poca offerta.
Pensiamoci, se aveste una azienda che produce un prodotto, quale sarebbe la miglior situazione che vorreste: che quel prodotto lo facciate solo voi, e che sia richiestissimo. In questo modo diventereste ricchissimi, e quindi il RISULTATO di questa intersezione di mercato domanda - offerta sarebbe il MIGLIORE.

Allo stesso modo la natura si è così costituita, ha scelto per il suo mercato la miglior intersezione possibile, tanta domanda, e poca offerta (grazie alla stretta selettività femminile). Ne deriva quindi il miglior RISULTATO possibile, ovvero che chi riesce ad acquistare il prodotto porta in dono il valore più alto.
Così si perpetua il miglioramento genetico della specie.

E quindi è assolutamente regolare che ci sia una domanda altissima, e un offerta bassa.
Solo chi riesce a spiccare può comprare.
Il nostro obbiettivo nella vita è quello di spiccare il volo più alto possibile per le nostre capacità di base.


CHI NON HA CORAGGIO NON DORME CON LE DONNE BELLE (Proverbio napoletano)
Titolo: Re: SONO ANDATO A pu**anE di Paolo Barnard
Inserito da: ^X^ il 26 Agosto 2009, 15:50:44
Bella riflessione Kant! Un +1 a te e uno a Nad84 per aver sollevato una discussione antica con spunti nuovi.
Titolo: Re: SONO ANDATO A pu**anE di Paolo Barnard
Inserito da: Naddolo il 26 Agosto 2009, 16:09:23
+1 a kant! Riflessione ineccepibile!
Titolo: Re: SONO ANDATO A pu**anE di Paolo Barnard
Inserito da: Acqua il 26 Agosto 2009, 18:06:11
Citazione di: kant il 26 Agosto 2009, 15:36:20
Quello che ha scritto questo Paolo è ovviamente vero, cioè riflette la realtà della maggior parte degli uomini. Quello che ha scritto è solo una delle tante forme che può prendere la legge di Natura che sta sopra tutti noi, e che ci governa (poichè ne siamo figli). Questa legge si chiama SELEZIONE NATURALE. Tantissima domanda, poca offerta.
Pensiamoci, se aveste una azienda che produce un prodotto, quale sarebbe la miglior situazione che vorreste: che quel prodotto lo facciate solo voi, e che sia richiestissimo. In questo modo diventereste ricchissimi, e quindi il RISULTATO di questa intersezione di mercato domanda - offerta sarebbe il MIGLIORE.

Allo stesso modo la natura si è così costituita, ha scelto per il suo mercato la miglior intersezione possibile, tanta domanda, e poca offerta (grazie alla stretta selettività femminile). Ne deriva quindi il miglior RISULTATO possibile, ovvero che chi riesce ad acquistare il prodotto porta in dono il valore più alto.
Così si perpetua il miglioramento genetico della specie.

E quindi è assolutamente regolare che ci sia una domanda altissima, e un offerta bassa.
Solo chi riesce a spiccare può comprare.
Il nostro obbiettivo nella vita è quello di spiccare il volo più alto possibile per le nostre capacità di base.


CHI NON HA CORAGGIO NON DORME CON LE DONNE BELLE (Proverbio napoletano)
Quoto. Tantissima domanda e poca offerta = prezzo altissimo.
E rispondendo pure a Nuke, se proprio bisogna dare ragione a questo Barnard, gli si può dare quella del perdente.
Titolo: Re: SONO ANDATO A pu**anE di Paolo Barnard
Inserito da: Naddolo il 27 Agosto 2009, 16:01:21
Citazione di: ^X^ il 26 Agosto 2009, 11:40:01
I modelli istintuali di corteggiamento ci sono eccome, tantopiu' che io a 14 anni ero molto piu' seduttore di adesso. E' dopo che arrivano le sovrastrutture sociali limitanti...

Mi permetto di porre in dubbio questa affermazione; in primo luogo perchè non articolata; non si dimostra una teoria fornendo un campione statistico unitario (in questo caso la tua esperienza); in secondo luogo, è penso cosa nota a tutti che l'uomo, caso forse unico nel regno animale, sia  quello che dispone del corredo istintuale meno sviluppato; l'uomo non nasce tale, ma lo diventa solo grazie al contatto con la civiltà; senza farla lunga, gran parte di quello che diventa, è materiale appreso da chi ci sta intorno, a cominciare dal linguaggio; Lacan addirittura dice che lo stesso inconscio esiste solo perchè l'uomo è un essere parlante!
L'apprendimento si basa essenzialmente sulla mimemis, sull'imitazione di comportamenti di coloro che ci circondano! Questa carenza istintuale è, in realtà, da un altro punto di vista, il vero motore della crescita umana, in quanto ha affiancato all'evoluzione di tipo biologica, l'evoluzione di tipo culturale! Ma per andare al punto, tutto ciò implica che l'essere  umano sia l'unico tra gli animali che  nasce non  sapendo "per istinto" come amare, come  fare del sesso, come difendersi e come organizzare i propri affetti e le proprie relazioni. Lo psicanalista e antropologo Alexander Mitscherlich ricorda (in  "Società senza padri") che l'uomo: "non possiede un modello di comportamento ereditario né per far la corte, né per accoppiarsi, e la sua conoscenza  su  come riconoscere i nemici, non é innata". Per orientarsi e per orientarci nella vita abbiamo bisogno di una mappa, e si può addirittura affermare, sebbene la mappa sia sottoposta a continue revisioni, che la mappa è il nostro mondo; se una cosa non è contemplata nella mappa, allora per me non esiste! Se non vengo a contatto con determinate forme di comportamento, non me le posso neanche immaginare (a meno che non sia un pioniere, e in seguito a sforzi e ricerche, non sia io a mettere a punto nuovi modi di fare); se chi mi sta inotrno, e parlo di parenti, (mio padre su tutti, ma anche altri esseri maschili con cui vengo in contatto), gli amici, i conoscenti, non mi propongono modelli adeguati di approccio alle donne; se, per di più, si coltiva l'idea che "prima o poi succederà qualcosa, basta essere te stesso, e prima o poi troverai qualcuna", allora la nostra è una società che sforna AFC a ritmo continuo, perchè gli mette in testa queste scemenze! Rimane certo l'istinto base alla sessualità, ma, se non adeguatamente incanalato ed educato, fa si che mi sfondo di pippe dalla mattina alla sera, o, se ho un po' di soldi, che li riversi nel mercato della prostituzione. Ora non la voglio fare troppo lunga, ma mi pare che questa logica sociale sia in qualche modo volta a preservare la società stessa, il meccanismo familiare ecc; che se tutti nel mondo si comportassero come si fa (o perlomo, si invita a fare)in questo forum, vorrebbe dire che le persone andrebbero in giro costantemente a rompere le palle alle femmine, a divertirsi con loro, in definitiva se la spasserebberouna volta  capito come fare; ma ben pochi avrebbero intenzione di porsi sulle spalle il peso di una moglie, di figli, e di una famiglia; il fatto stesso che la maggior parte degli uomini sposati sappia, sotto sotto, di essere un povero AFC, fa si che non sfascino il matrimonio appena qualcosa non gli va più bene; mentre le femmine sanno di poter subito trovare un nuovo montone; da qui anche i dati sui divorzi, che nel 70% e piu' dei casi sono richiesti dalle femmine.

Nad84
Titolo: Re: SONO ANDATO A pu**anE di Paolo Barnard
Inserito da: ^X^ il 27 Agosto 2009, 16:17:21
Ciao,
senza dubbio le fonti che citi sono molto piu' autorevoli della mia singola esperienza, tuttavia non riesco a convincermi della cosa per due motivi.
1) tu scrivi "rimane l'istinto base della sessualità". Bene, secondo me è l'unica cosa che conta! Che altro ci serve per riprodurci? Proporci sessualmente finchè non veniamo accettati
2) il "sapere come si fa" non mi sembra che abbia una matrice culturale. Alla fine della fiera il maschio cerca di apparire come il migliore possibile, e la femmina cerca di capire se è vero (vedi anche tutte le riflessioni empiriche di TermYnator). Sono invece di matrice prettamente culturale tutte i fattori che impediscono o ostacolano il libero corteggiamento/accettazione tra i sessi
Titolo: Re: SONO ANDATO A pu**anE di Paolo Barnard
Inserito da: Acqua il 27 Agosto 2009, 16:47:33

So che comporta un certo sforzo mentale, ma biologia e cultura sono come i due poli dell'essenza umana, non sono opposti tra loro. Un po' come le abilità innate e quelle acquisite.
Ad un'analisi attenta, ciò che è culturale è radicato nel biologico; mentre ciò che è biologico è radicato nel culturale. Ogni singolo comportamento umano può essere espresso in entrambi i modi, ma prendendone una si annienta il significato dell'altra. Diciamo che sono livelli di analisi, non due cose contrapposte. Divengono contrapposte quando si vuole sintetizzare razionalmente le cose, soprattutto attraverso il linguaggio.

Esempio: UNA SCIMMIA SFASCIA IL CRANIO AD UN ALTRA SCIMMIA.

Interpretazione culturale: la scimmia ha rubato il mangiare dell'altra, atto da considerarsi contro le norme della buona convivenza. Ma cosa può fare una povera ed affamata scimmia, se non rivoltarsi al sistema e prendere quel che le spetta di diritto? La condanniamo per una mela?

Interpreatazione biologica: la scimmia che mena sta prevalendo geneticamente su quella che le prende. Buoni e cattivi non contano, conta chi sopravvive e tromba di più e più a lungo.

Acqua
Titolo: Re: SONO ANDATO A pu**anE di Paolo Barnard
Inserito da: Naddolo il 27 Agosto 2009, 17:02:51
ciao a te X!

Citazione di: ^X^ il 27 Agosto 2009, 16:17:21

1) tu scrivi "rimane l'istinto base della sessualità". Bene, secondo me è l'unica cosa che conta! Che altro ci serve per riprodurci? Proporci sessualmente finchè non veniamo accettati

Verissimo, ma devi vedere qualcuno fare quella cosa, e riuscire a sentirti nel ruolo di colui che la fa; io per esempio, dopo il mio primo due di picche subito a 13 anni (che non era manco un due di picche, ma un si, che è diventato no per motivi non ben ben chiari), mi convinsi che istinto sessuale e femmine fossero due cose diverse; m'ero convinto che le femmine non fossero cosa mia, e dirottai le mie energie verso altro (seghe a go go). E ci ho messo un po' a capire quanto era folle il mio pensiero. Ma il punto è un altro: tu hai presente come i ragazzini di 13, 14 15 anni si avvicinano, ci provano con le femmine? Ci provano nel modo in cui vedono attuare questo comportamento negli altri; quando ero piccolo io, andava di moda questo comportamento: per un po' facevi il carino, il simpatico; se pensavi potesse andare, le chiedevi di "metterti con te"; se ci stava, era fatta. Sospetto che tra i più piccoli vadano ancora comportamenti di questo tipo. Col passare del tempo, alcuni si rendono conto che non è sempre proficuo questo comportamento, e si passa ad altro, ma sempre in un percorso di prove ed errori, in cui si fa una cosa, si vede un'altro come la fa, ci si confronta ecc. Quindi, i modi in cui si incanala l'istinto sessuale contano, e nell'uomo ciiò segue una via che è sociale, frutto spesso dell'imitazione. Modelli sbagliati, portano ad approcci sbagliati; se poi a questo aggiungiamo che molti non hanno la forza di provare a ripetizione finchè non imbroccano la via giusta, si capisce il perchè degli afc.

Citazione di: ^X^ il 27 Agosto 2009, 16:17:21
2) il "sapere come si fa" non mi sembra che abbia una matrice culturale. Alla fine della fiera il maschio cerca di apparire come il migliore possibile, e la femmina cerca di capire se è vero (vedi anche tutte le riflessioni empiriche di TermYnator). Sono invece di matrice prettamente culturale tutte i fattori che impediscono o ostacolano il libero corteggiamento/accettazione tra i sessi

Il sapere come si fa mi pare abbia proprio una matrice culturale; il contrario di cultura è istinto, ma da quanto ho scritto su l'uomo ha poco sviluppato l'istinto, e le cose le deve imparare. Lo stesso voler apparire "migliore", implica avere un'immagine, un'idea di chi è "il migliore"; e, neanche tanto paradossalmente, queste figure cambiano a seconda dei contesti (il che implica che non sono solo innate); si veda il concetto di maschio alpha di Termy, dove si è tale relativamente al contesto; se in un posto il migliore di tutti è quello che si infila piu' banale nel sedere, quello avrà allora le femmine; e lo stesso, se è considerato vincente colui che tira molto bene calci ad un pallone di cuoio al fine di indirizzarlo verso una porta rettangolare!  :lol:
Platone diceva che in realtà sappiamo tutto, ma alla nascita è come se lo avessimo scordato; il processo di apprendimento va quindi a scoprire cose che dentro di noi già sappiamo (l'anamnesi); usando questa teoria forse troviamo un punto d'incontro: dentro di noi, sepolto da qualche parte, c'è il come fare qualsiasi cosa ci si proponga di fare; ma dobbiamo riscoprirlo, e qui iserve il processo di apprendimento (che va avanti per imitazione, ma anche grazie ad analisi personali, indagini ecc).
Comunque l'argomento è affatto banale, e mi piacerebbe il parere di qualcuno altro, più preparato di me in merito!

saluti
Titolo: Re: SONO ANDATO A pu**anE di Paolo Barnard
Inserito da: Acqua il 27 Agosto 2009, 20:28:17
Citazione di: nad84 il 27 Agosto 2009, 17:02:51
Il sapere come si fa mi pare abbia proprio una matrice culturale; il contrario di cultura è istinto, ma da quanto ho scritto su l'uomo ha poco sviluppato l'istinto, e le cose le deve imparare.
Un consiglio: per scopare è più proficuo rifarsi ad Aristotele che a Platone.
La tua attuale propensione a pensare per termini culturali deriva proprio dal fatto che dopo la botta dei 13 anni hai avuto difficoltà ad investire energie sessuali verso mete dirette (ossia le donne), ed ti sei quindi buttato sullo studio e altre attività di sublimazione.

Puoi anche dirmi: e tu che caxxo ne sai? A me è successa la stesa cosa. L'istinto non lo senti perchè è sepolto da una frande delusione, non perchè il genere umano ne sia privo.
Ti auguro di ritirarlo fuori e sfruttarlo come si deve.

Niente di personale ;)

Acqua
Titolo: Re: SONO ANDATO A pu**anE di Paolo Barnard
Inserito da: JBGrenouille il 27 Agosto 2009, 20:42:00
Citazione di: Acqua il 27 Agosto 2009, 20:28:17
Un consiglio: per scopare è più proficuo rifarsi ad Aristotele che a Platone.
La tua attuale propensione a pensare per termini culturali deriva proprio dal fatto che dopo la botta dei 13 anni hai avuto difficoltà ad investire energie sessuali verso mete dirette (ossia le donne), ed ti sei quindi buttato sullo studio e altre attività di sublimazione.

Puoi anche dirmi: e tu che caxxo ne sai? A me è successa la stesa cosa. L'istinto non lo senti perchè è sepolto da una frande delusione, non perchè il genere umano ne sia privo.
Ti auguro di ritirarlo fuori e sfruttarlo come si deve.
Mi sa che in questo percorso si son passati in parecchi, me compreso.
Ma cosa c' entra Aristotele con l'istinto?
Titolo: Re: SONO ANDATO A pu**anE di Paolo Barnard
Inserito da: Kant il 27 Agosto 2009, 20:43:51
Citazione di: Acqua il 27 Agosto 2009, 20:28:17
Un consiglio: per scopare è più proficuo rifarsi ad Aristotele che a Platone.
La tua attuale propensione a pensare per termini culturali deriva proprio dal fatto che dopo la botta dei 13 anni hai avuto difficoltà ad investire energie sessuali verso mete dirette (ossia le donne), ed ti sei quindi buttato sullo studio e altre attività di sublimazione.


Eh beh... verissimo
Titolo: Re: SONO ANDATO A pu**anE di Paolo Barnard
Inserito da: Naddolo il 27 Agosto 2009, 21:38:25
Citazione di: Acqua il 27 Agosto 2009, 20:28:17
Un consiglio: per scopare è più proficuo rifarsi ad Aristotele che a Platone.


Dunque, vediamo se interpreto bene quello che dici: Platone, per quanto nel simposio abbia scritto che qualsiasi sentimento d'elevazione verso l'idea di bellezza passa, in principio, attraverso il godere dei bei corpi, in definitiva lo considera comunque un qualcosa di minore; sempre lui distingue tra afrondite pandemia (del volgo, quindi l'amore solo carnale) da afrodite urania ( che è invece un amore più intellettuale, anche se oggi gli uranici sono i gay, ma questa è un'altra cosa!); in Platone in definitiva vi è il percepire il corpo come una gabbia, una prigione per l'anima; Socrate nel Fedone dice esplicitamente che è contento di morire perchè, una volta morto, l'anima sarà finalmente libera dalla tirannia del corpo e della passioni. Tali concezioni male si accompagnano all'obiettivo di cui ora qui si parla: picconare come dei pazzi! E di certo non posso darti torto! Non ho mai fatti studi approfonditi su Aristotele, però intuisco che in lui vivesse un'animo decisamente più terreno e meno metafisico di Platone; di certo più vicino alle nostre esperienze comuni; tanto più che Aristotele era pure sposato, a differenza di Platone!

Citazione di: Acqua il 27 Agosto 2009, 20:28:17
La tua attuale propensione a pensare per termini culturali deriva proprio dal fatto che dopo la botta dei 13 anni hai avuto difficoltà ad investire energie sessuali verso mete dirette (ossia le donne), ed ti sei quindi buttato sullo studio e altre attività di sublimazione.

E' verissimo: è esattamente come è andata! Per lungo tempo ho investito gran parte delle mie energie nello studio, nell'analisi continua di me, tra filosofia, psicologia, antropologia; "ove il tempo mio primo
e di me si spendea la miglior parte" diceva leopardi! Circa  tre anni fa mi sono reso conto di che razza di follia fosse divenuta la mia esistenza, e la mia personale evoluzione è partita lì! Ero totalmente senza amici, a parte quei due o tre che mi portavo da quand ero piccolo, senza vita sociale, soprattutto senza un'ombra di femmina! Mi sono rimesso in gioco, e qualcosa sono riuscito a cambiare! Ho trovato nuovi amici, ho iniziato a fare le prime esperienze con le ragazze, ad accumulare le prime soddisfazioni! ma son ben lungi dal considerarmi soddisfatto; non vivo più una vita di cacca come prima, ma ho ben altre ambizioni, soprattutto in ambito femminile!  :)

Citazione di: Acqua il 27 Agosto 2009, 20:28:17
Ti auguro di ritirarlo fuori e sfruttarlo come si deve.

Sono conscio di dover ritrovare il contatto con la mia parte istintuale, con la belva dentro di me per dirla alla Lù!
Un tentativo che metterò in atto è quello dello sport da combattimento: ammetto di averne abbastanza timore, e le persone a me vicino me lo stanno sconsigliando, non vedendo in me propriamente la stoffa del guerriero, prospettandomi botte a go go, nasi rotti, mascelle smascellate e chi più ne ha più ne metta! Ma lo farò uguale, percepisco quanto possa essere importante!
Grazie mille dei consigli, ed in generale dell'interessamento!  ;)
Ciao!
Titolo: Re: SONO ANDATO A pu**anE di Paolo Barnard
Inserito da: ^X^ il 28 Agosto 2009, 09:47:21
Ciao, un veloce off-topic sulla questione sport da combattimento: puoi benissimo iniziare con quelli che non prevedono (almeno inizialmente) un eccessivo contatto fisico, per esempio Karate tradizionale, Aikido, Arnis/Kali. In questo modo puoi prendere confidenza con il tuo corpo prima di buttarti in qualcosa di piu' competitivo.
Titolo: Re: SONO ANDATO A pu**anE di Paolo Barnard
Inserito da: Naddolo il 28 Agosto 2009, 11:24:35
Citazione di: ^X^ il 28 Agosto 2009, 09:47:21
un veloce off-topic sulla questione sport da combattimento

Bizzaro l'off topic all'interno di un'off topic!  :)

Citazione di: ^X^ il 28 Agosto 2009, 09:47:21
puoi benissimo iniziare con quelli che non prevedono (almeno inizialmente) un eccessivo contatto fisico, per esempio Karate tradizionale, Aikido, Arnis/Kali. In questo modo puoi prendere confidenza con il tuo corpo prima di buttarti in qualcosa di piu' competitivo.

Non mi sembra affatto fuori luogo il tuo consiglio; anzi, penso che lo prenderò in seria considerazione!
Grazie mille!   ;D
Titolo: Re: SONO ANDATO A pu**anE di Paolo Barnard
Inserito da: Shark72 il 28 Agosto 2009, 12:53:38
Citazione di: kant il 26 Agosto 2009, 15:36:20
Quello che ha scritto questo Paolo è ovviamente vero, cioè riflette la realtà della maggior parte degli uomini. Quello che ha scritto è solo una delle tante forme che può prendere la legge di Natura che sta sopra tutti noi, e che ci governa (poichè ne siamo figli). Questa legge si chiama SELEZIONE NATURALE. Tantissima domanda, poca offerta.
Pensiamoci, se aveste una azienda che produce un prodotto, quale sarebbe la miglior situazione che vorreste: che quel prodotto lo facciate solo voi, e che sia richiestissimo. In questo modo diventereste ricchissimi, e quindi il RISULTATO di questa intersezione di mercato domanda - offerta sarebbe il MIGLIORE.

Allo stesso modo la natura si è così costituita, ha scelto per il suo mercato la miglior intersezione possibile, tanta domanda, e poca offerta (grazie alla stretta selettività femminile). Ne deriva quindi il miglior RISULTATO possibile, ovvero che chi riesce ad acquistare il prodotto porta in dono il valore più alto.
Così si perpetua il miglioramento genetico della specie.


E quindi è assolutamente regolare che ci sia una domanda altissima, e un offerta bassa.
Solo chi riesce a spiccare può comprare.
Il nostro obbiettivo nella vita è quello di spiccare il volo più alto possibile per le nostre capacità di base.


CHI NON HA CORAGGIO NON DORME CON LE DONNE BELLE (Proverbio napoletano)

Trovo suggestiva la tua interpretazione "evolutiva", ma sono d' accordo solo in minima parte : il miglioramento della specie si perpetuerebbe solo se si riproducessero le femmine migliori, accoppiandosi ai maschi migliori, ma sfortunatamente,  un' altissima percentuale di matrimoni con figli è costituita da AFC e donne di nessun valore che si sono sposati per frustrazione (tanto io un' altra/un altro non la/lo trovo).

Tutti i giorni vedo in giro tante coppie che sono autentici obbrobri della natura, non solo a livello estetico : persone rozze, ottuse, ignoranti, e anche malvestite e maleodoranti. Quando procreano, cosa può venire fuori ? E infatti tutto questo miglioramento genetico della specie non lo vedo.

Quindi non sono d'accordo sul fatto che la natura abbia calibrato domanda e offerta nel modo migliore per l' evoluzione della specie.

Quoto ovviamente che tale sproporzione abnorme tra domanda e offerta non debba costituire un alibi per mollare, o andare a pu**ane, ma al contrario spingerci a migliorare per cercare di intercettare la poca offerta che esiste. :up:

Ciao
Titolo: Re: SONO ANDATO A pu**anE di Paolo Barnard
Inserito da: Naddolo il 28 Agosto 2009, 13:42:25
Citazione di: Shark72 il 28 Agosto 2009, 12:53:38
Trovo suggestiva la tua interpretazione "evolutiva", ma sono d' accordo solo in minima parte : il miglioramento della specie si perpetuerebbe solo se si riproducessero le femmine migliori, accoppiandosi ai maschi migliori,

Si, poniamo che le femmine migliori siano diciamo il 20% del totale, senza indagare sulle qualità che possiedono. Se gli uomni si focalizzassero solo su queste, la prima conseguenza sarebbe una drastica diminuzione della natalità! Il che, dal punto di vista delle esigenze della specie sarebbe assurdo, quando il primo comandamento è proprio l'autoconservazione dell'esistente. Anche volendo conservare l'idea di miglioramento della specie, questo avviene per combinazioni casuali, e divengono tanto più probabili quanto più elevato è il numero di tentativi
Più che parlare di tendenza al miglioramento genetico (che oltre a a farmi pensare agli X-man e agli esperimenti nazisti, ha un che di "troppo umano" per dirla con Nietzsche, dacchè se  dove e perchè si produca un miglioramento è tutto da vedere) io parlarei di una astuzia della natura per far si che il più alto numero si riproduca; e questo significa che ogni femmina, in base alle sue personali caratteristiche, abbia la capacità di accalappiare l'uomo più in alto possibile in un'ipotetica scala di valore! In questo modo, anche la Ug 4,5 che palleggia con le tette si riuscirà a trovare un maschione ansioso di ingropparsela!  Azn
Titolo: Re: SONO ANDATO A pu**anE di Paolo Barnard
Inserito da: Shark72 il 28 Agosto 2009, 15:01:23
Citazione di: nad84 il 28 Agosto 2009, 13:42:25
Si, poniamo che le femmine migliori siano diciamo il 20% del totale, senza indagare sulle qualità che possiedono. Se gli uomni si focalizzassero solo su queste, la prima conseguenza sarebbe una drastica diminuzione della natalità! Il che, dal punto di vista delle esigenze della specie sarebbe assurdo, quando il primo comandamento è proprio l'autoconservazione dell'esistente. Anche volendo conservare l'idea di miglioramento della specie, questo avviene per combinazioni casuali, e divengono tanto più probabili quanto più elevato è il numero di tentativi
Più che parlare di tendenza al miglioramento genetico (che oltre a a farmi pensare agli X-man e agli esperimenti nazisti, ha un che di "troppo umano" per dirla con Nietzsche, dacchè se  dove e perchè si produca un miglioramento è tutto da vedere) io parlarei di una astuzia della natura per far si che il più alto numero si riproduca; e questo significa che ogni femmina, in base alle sue personali caratteristiche, abbia la capacità di accalappiare l'uomo più in alto possibile in un'ipotetica scala di valore! In questo modo, anche la Ug 4,5 che palleggia con le tette si riuscirà a trovare un maschione ansioso di ingropparsela!  Azn

Esatto, era questo il senso tra le righe che ho scritto sopra : con questo sistema la natura ottiene la perpetuazione della specie, non certo il miglioramento.

Oltretutto, il meglio e il peggio vanno catalogati in base alle esigenze della natura, non in base ai nostri canoni estetici e culturali : ad esempio, chiunque ha riscontrato che è molto più facile ingrassare che dimagrire, e la specie umana tende all' obesità. Ciò è perchè la natura non ha progettato il corpo umano secondo i nostri canoni estetici, ma lo ha costruito per la conservazione e la sopravvivenza, quindi nella plurimillenaria storia evolutiva dell' uomo, un periodo storico come quello attuale (poche decine di anni) in cui c'è il problema della sovralimentazione, più che della fame, è un battito di ciglia. La natura pensa che i periodi di carestie possano sempre tornare, e oltretutto in certe realtà ancora si muore di fame, pertanto finchè sulla terra ci sarà anche un solo individuo che rischia di morire di fame, la natura farà in modo che tendiamo ad ingrassare, infischiandosene altamente se ciò a livello estetico ci fa schifo.

E il ragionamento si può estendere ad altri ambiti.

Aggiungo : la Natura non sa che oggi esiste il controllo delle nascite, quindi può aver portato la femmina a "selezionare" perchè se così non fosse , con una femmina dotata di desiderio sessuale pari a quello del maschio, sarebbe stato un disastro demografico, con esplosione della popolazione rispetto alle risorse disponibili sulla terra.

In ogni caso, con le considerazioni svolte da tutti in questo 3d , siamo tutti d' accordo che a governare il tutto sia la legge della domanda e dell' offerta, pertanto ragionamenti basati sull' "io sono il premio" sono fandonie, idiozie totali.

Ciao
Titolo: Re: SONO ANDATO A pu**anE di Paolo Barnard
Inserito da: The Legend il 29 Agosto 2009, 18:33:13
Io aggiungerei che è necessario anche un equilibrio per il tutto, e ognuno decide per se.

Migliorarsi è necessario, ma fino a dove, e per cosa? cosa ci stimola? cosa vogliamo?

Domande, personali, non da poco.
Titolo: Re: SONO ANDATO A pu**anE di Paolo Barnard
Inserito da: Dylan il 03 Settembre 2009, 09:53:19
Citazione di: nad84 il 26 Agosto 2009, 00:43:45
Perché l'ho fatto? Mi voglio rispondere. L'ho fatto perché volevo avere fra le mani una giovane ragazza nuda senza impazzire per trovarne una, esercizio che per il maschio medio normalmente significa trenta serate nei locali, cento abbordi sempre difficili, e altre mille assurde peripezie che noi uomini dobbiamo inventarci per avere finalmente una o due magre occasioni di sesso. L'ho fatto perché l'alternativa praticamente non esiste, e l'alternativa si chiamerebbe Sesso Ludico. Ludico significa eros veloce, fuori dal sesso di casa (che ora non ho), senza allegati, laccioli, sgambetti, commediole da recitare eccetera. Insomma, un aperitivo, una partita a carte, solo che al posto del Campari o degli amici/amiche c'è il sesso, puro relax da scambiare con chi ne ha altrettanta voglia lì per lì. Nel mondo del sesso ludico la donna che desidera un'ora di svago si comporta come l'uomo, tale e quale. Invece della palestra o della cioccolata in tazza con l'amica, essa adocchia un bel tipo ovunque si trovi, lo squadra, decide 'ok, quello mi attizza' e gli si avvicina per chiedergli "Che fai stasera? Domani? Ti va un'uscita?". Sì?, bene. No?, ok passo al prossimo. Una cosa pressoché inesistente qui, oggi, fra noi. Ne riparlo più sotto.

banale e superficiale analisi del "perche' si va a peripatetiche".

L'autore dimentica di dire che l'evoluzione del mercato della prostituzione e' certamente figlia della cultura sessantottina della liberalizzazione dei costumi
Titolo: Re: SONO ANDATO A pu**anE di Paolo Barnard
Inserito da: merlin il 11 Aprile 2014, 16:07:51
Anche io molto spesso frequento escort (http://www.sexyincontri.xxx) nella mia città. Io per lavoro viaggio tra Bologna e Milano e quindi sono queste le città nelle quali incontro maggiormente escorts.
Devo dire che nella quasi totalità dei casi ho fatto incontri sexy molto divertenti con tante accompagnatrici...
Titolo: Re: SONO ANDATO A pu**anE di Paolo Barnard
Inserito da: Naddolo il 11 Aprile 2014, 17:57:28
LOL il mio primo post in assoluto su IL. un esordio col botto  O0
Titolo: Re: SONO ANDATO A pu**anE di Paolo Barnard
Inserito da: Shark72 il 11 Aprile 2014, 18:27:52
Citazione di: Albachiara il 11 Aprile 2014, 17:57:28
LOL il mio primo post in assoluto su IL. un esordio col botto  O0

E da allora quante volte sei andato a pu**ane ?  Azn