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Vestiti

Aperto da Dally85, 23 Novembre 2009, 12:35:09

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james.mar

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Citazione di: ^X^ il 25 Novembre 2009, 18:03:31
Già, sono d'accordo. Aggiungerei pero' che chi spende 200 euro per un paio di jeans, non lo ammetterà mai e in tutta buona fede si autoconvincerà che lo ha fatto per la "qualità".

faccio parte di questa schiera e lo ammetto con estrema sincerità.



rispondo a kleos: i jeans IMO sono il capo d'abbigliamento meno adatto per valutare la qualità, anche di un brand.
molto diverso prendere i maglioni di lana ( a patto di trattarli bene).

james.mar

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a me Armani Jeans fa schifo Azn

Dally85

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Citazione di: nad84 il 25 Novembre 2009, 17:22:14
Il problema di fondo è che non si vendono vestiti, si vendono marche; che un capo d'abbigliamento sia buono o meno, alla stragrande maggioranza delle persone importa una ceppa; quel che conta è che ci sia scritto su il brand, che sia Gucci, Armani o chicchessia.

Il discorso di fondo è giustissimo e Concordo, però fino ad un certo punto.
Il thread è stato proprio aperto per ridare importanza alla qualità e alla scelta consapevole del vestiario.
E non l'ho aperto a caso.
Ho deciso di aprirlo in seguito ad innumerevoli discussioni avute con le ragazze (che in teoria all'abbigliamento danno molta molta più importanza di noi) , e posso assicurarti che gran parte di loro sanno cosa comprano.
conoscono bene il potere che un marchio ha di far lievitare i prezzi e dell'influenza che ha sul pubblico.
Conoscono i tessuti, sanno come si lavano, sanno come farli durare ecc.
(Tutte cose che io ovviamente non so :) )
e anche le più benestanti ci pensano un po' prima di spendere 200 euro per una maglietta solo perchè c'è una sigla importante sopra.

BANNATO

Dally85

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Citazione di: Kleos il 25 Novembre 2009, 18:11:07
La mia esperienza:
- 2 jeans di armani mi sono durati neppure 6 mesi, poi si sono aperti.
Uno l'ho buttato, l'altro ce l'ho ancora in armadio, ha un buco ad altezza pacco.
- 1 jeans di cavalli è durato solo un'estate, poi si è aperto anche quello (dietro però).

Devi avere un gran culo (in senso fisico) oppure davvero poco (in senso figurato)  ;D

caxxo sei mesi sono davvero nulla..
BANNATO

james.mar

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Citazione di: Kleos il 25 Novembre 2009, 18:21:29
ci sono anche le linee emporio armani e giorgio armani. ;)
su che brand vai? d&g, cavalli, ck?

infatti apprezzo emporio e giorgio.
d&g mi fa letteralmente schifo, ck così così, cavalli boh non ho mai preso nulla.

preferisco lo zio Vale, VJC, LV e Chanel  8)

Beeblebrox

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La base dei tessuti è costituita dalla fibra tessile con la quale tali tessuti sono costituiti. Un breve elenco delle fibre comuni può essere:

Fibre Vegetali (la materia prima non influenza il prezzo del capo):
Cotone:
è la fibra vegetale più diffusa al mondo coltivata in Egitto, Turchia, Sudan, Perù, in alcune isole tropicali, in California e in Cina. I cotoni si classificano a seconda del titolo, mentre la lunghezza delle fibre ne determina la qualità: più è lunga più il cotone è lucente, resistente e pregiato. I Cotoni egiziano e Turco sono generalmente considerati i migliori per qualità, o almeno per la qualità percepita dagli europei, poiché di fibre lunghe e sottili si adattano facilmente al vestire europeo, mentre il cotone Americano o Cinese è molto utilizzato per il modo di vestire all'americana. Il marchio "Filo di scozia" è un ottima garanzia per la bontà della fibra.
Lino:
è la più antica e pregiata fibra naturale. Proviene dall'unica pianta tessile coltivata anche il Europa e varia a seconda della sua provenienza (Belgio, Russia, Irlanda, Italia). Dal punto di vista chimico le cellule che compongono le fibre sono sia tenaci che elastiche, rendendo le fibre resistenti all'usura, tenaci, resistenti a lavaggi ad alta temperatura, danno comfort a contatto sulla pelle per la sua freschezza. Marchi: il marchio "Master of Linen" garantisce la qualità del lino prodotto, filato e tessuto in Europa Occidentale.

Fibre Animali (La materia prima influenza, anche molto, il prezzo del capo):
Seta:
è l'unica fibra animale prodotta da un baco serigeno la lavorazione della seta va dall'essicazione alla trattura, cioè all'ammorbidimento in acqua calda e alla dipanatura. Essendo un filamento continuo molto sottile e lucente è leggera, termoisolante, elastica, flessibile ed è considerata la più fine e morbida tra le fibre naturali. Il filo può essere lungo e ritorto e quindi resistente. Tra i due filati c'è il tipo "shappe" discontinuo, che offre una buona resistenza. In italia da decenni per questione di costi non vengono più allevati bachi da seta, per cui chiunque vi voglia vendere seta italiana sta tentando di truffarvi
Lana:
Le fibre della lana si ricavano dal vello di ovini, caprini e camelidi. Le fibre provenienti da altri animali affini alla pecora, ed in particolare da alcune razze di capre e di camelidi, anche se usualmente chiamate lana, prendono più propriamente il nome di "peli fini". Per definire commercialmente le fibre provenienti da questi mammiferi diversi dalla pecora è necessario, comunque, specificare la specie di provenienza. Occhio spesso la lana è rigenerata chimicamente il marchio pura lana vergine assicura che non sia rigenerata.
Più il pelo è fine più il costo è elevato. Tra questi possiamo distinguere:

La lana d'angora è la fibra ottenuta dalla lavorazione del pelo del coniglio d'angora, mentre si definisce mohair la fibra ottenuta dalla lavorazione del pelo della capra d'Angora
Lana Cashmere: Si ricava dalla capra omonima diffusa in Tibet, Cina, Mongolia, India, Iran ed Afganistan è molto pregiata per la sua sofficità e brillantezza, è poco resistente.
Pelo di Alpaca. Comunemente detto "Alpaca", si ricava dal vello di un camelide chiamato Lama, si usa per fabbricare tessuti misti di cotone e lana adatti soprattutto per le giacche. Questa fibra da sola, proprio per la sua lunghezza, si utilizza per tessuti ad imitazione della pelliccia; in mischia con lana (generalmente 80% lana-20% alpaca) viene impiegata per la fabbricazione di tessuti tipo loden.
Pelo di Vigogna. Questa fibra si ricava da un camelide chiamato Lama Vicuna o vicugna, si presenta di colore giallo rossiccio ed è molto fine lucente e morbida con resistenza simile a quella della lana; il suo pregio è notevole ma la sua produzione, già esigua, è destinata a calare per la netta diminuzione del numero di questi animali. (siete pronti a vendere un rene?)
Fibre Artificiali (low cost, cito solo la viscosa perché la gran parte sono utilizzate al di fuori dell'abbigliamento)
Rayon viscosa:
(è usata nelle cravatte, è citata anche in Animal house)
è ottenuta dalla cellulosa ed è disponibile sia in filo continuo che in fiocco. Ha mano dolce e aspetto serico, buona resistenza all'usura ed elevata capacità igroscopica. E', tra le fibre artificiali, quella di più largo uso; viene prodotta da linters di cotone o pasta di legno. Il rayon viscosa in fili è adoperato per biancheria intima, camiceria, foderami, ecc.; in fiocco è utilizzato da solo o in mischia con lana, cotone e poliestere in tessuti per abbigliamento.

Fibre Sintetiche

Acrilico:
E' leggera, morbida, voluminosa, dalla mano lanosa e calda, irrestringibile, inattaccabile da muffe e microrganismi, con ottima tingibilità e resistenza alla luce solare.

Elastan: è una fibra composta da una base di poliuretano segmentato a elevata elasticità mescolato con altre componenti. Non si deforma ed è resistente ai lavaggi. Ha elevata elasticità e allungamento fino 6 volte la lunghezza iniziale e mantiene inalterata nel tempo la sua forza di rientro. E' resistente agli agenti ossidanti e all'acqua clorata. Può essere usata pura o, più spesso, in mischia con altre fibre conferendo loro elasticità.

Poliestere: si ottiene da macromolecole di polietilentereftalato (PET). Esiste anche in versione "flame retard" e come microfibra. Ha elevata resistenza alla rottura, elasticità e ripresa. E' ingualcibile ed è una "lava indossa" (si lava falcimente, asciuga rapidamente, non occorre stiro).

Alcantara: è un marchio della Alcantara che identifica una serie di tessuti realizzati in mischie a base di ultra-microfibre di poliestere/poliuretano.

maxcavezzi

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i jeans meritano un discorso a parte..
più sono trattati + sono modaioli.. meno durano..

è ovvio.. prendi un bel jeans carrera all' ipecoop, lo paghi 30 euro e ti dura 10 anni,al decimo anno sembra che ha subito un trattamento.

non dico di spendere 200 euro per un jeans.. io ne ho comprati anche online a 50 euro molto belli. di marca.
Donna de quarant'anni buttela a fiume co' tutti li panni. (proverbio romano)

yowriter

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Il jeans e' relativo, riguarda la parte bassa del body-language.

Giacca e camicia contano di piu'.
Ottime camicie attorno ai 30 euro. Durano quello che durano, poi cambi.
Giacca dai 50 ai 100, ma la porti pure con una t-shirt da 5 euro sotto :)

Provare per credere, il mio incontro con le giacche mi ha cambiato il look.
Non sembra vero, ma ci metti sotto TUTTO quello che vuoi e sembri sempre vestito diverso, anche se la giacca e' la stessa!

(e non scordatevi di catenina con dente di squalo e braccialetto di laccio con piccola chiave segreta)
°°°MyMethod°°°

F-chiudo come stile di vita  distorsione cerebrale  attitudine irreversibile  filosofia exceliana...

DylanDj: "La neve per i miei capelli è come la criptonite per Superman..."
Humanist: "A me non piace la figa... a me piace F-chiudere"
Sexypit: "...basta non perdere tempo a scopare"

Beeblebrox

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Come trattare i capi di seta
E' preferibile lavare a secco i capi di seta. In caso di lavaggio in acqua, prima di immergere interamente i capi, è opportuno verificare la solidità dei colori bagnando solo un angolo. I capi si lavano con acqua tiepida 30° e sapone neutro; non si strofinano e non si torcono. Si sciacquano in acqua tiepida 30° e si stendono ad asciugare in luogo ventilato e lontano da fonti di calore. Infine si stirano con ferro tiepido. Il crepe-de-Chine è un tessuto in seta che si restringe con il lavaggio, ma riprende la forma originaria con la stiratura.

Come trattare i capi di lino
I capi bianchi si lavano in lavatrice a 60° C, mentre quelli colorati a temperature inferiori. I capi bianchi si stirano umidi con ferro ben caldo, anche a vapore, prima sul rovescio, poi sul diritto. I capi colorati, soprattutto se scuri, andranno stirati solo sul rovescio. Non serve inamidare il tessuto perchè con la stiratura il lino tornerà sostenuto. Se appenderete sopra la vasca da bagno i capi ripiegati in valigia, torneranno a posto: il vapore aiuterà ad ammorbidire le pieghe. Per capi da lavare a secco è preferibile seguire le indicazioni riportate sull'etichetta, evitando spiacevoli sorprese.
Come trattare i capi di cotone
I capi di cotone bianco per la casa o l'abbigliamento si lavano in lavatrice a 60°, mentre i tessuti colorati si lavano a temperature più basse. Solitamente si stirano sul diritto. I capi scuri vanno stirati prima sul rovescio poi sul dritto, con un panno, per evitare che il calore del ferro lucidi il tessuto. I capi di biancheria e di abbigliamento bianchi si possono inamidare per dare maggiore consistenza al tessuto ed evitare che si sgualciscano facilmente. Per il trattamento dei capi che non sono solo in cotone ma in mescola con altre fibre, è meglio seguire le indicazioni del fabbricante riportate sulla etichetta.
Come trattare i capi di Lana
Per trattare i capi di lana conviene lavarli a mano in acqua tiepida 30°, facendo lavaggi monocromatici, soprattutto per quanto riguarda i capi con lane a pelo fino. Usa detersivo per la lana specifico consigliabile il Woolite, questo può essere una buona procedura (trovata online), non usare ammorbidente:
1) Prepara una vaschetta per bucato. Immergi il maglione nella vaschetta con acqua fredda. Lascia in immersione per 5 minuti. Passati i 5 minuti fai sgocciolare il maglione, cerca di non farlo allungare, tienilo raccolto ma non strizzarlo. Questo, serve a dare alla lana l'umidita' naturale, ed evitare l'impatto troppo forte con i detergenti.
2) Riempi adesso la vaschetta di acqua pulita e fredda, versa un tappo pieno di detersivo per lana, immergi il maglione gia' bagnato, lascialo in ammollo per 30 minuti. Dopo trenta minuti sciacqua (sempre senza strizzare) ripeti l'operazione con acqua e detersivo lasciando in ammollo per altri 30 minuti. non strofinare e non girare lasciare soltanto in ammollo.
3) Esci il maglione dall'ammollo, mantieni il maglione tutto raccolto per evitare che la lana si allunga.
Immergi il maglione nella vaschetta con acqua corrente fredda senza strofinare. Metti il maglione a sgocciolare in un contenitore bucato tipo scolaverdure per 30 minuti. Questo sevira' a far sgocciolare senza modificare la fibra della lana.
4)Quando l'acqua sara' eliminata, poggia una asciugamani su un tavolo, e il maglione umido sopra l'asciugamani. Modella il maglione, ma senza stirare la lana. Dovrai fare attenzione a non tirare troppo il maglione, perche' quando la lana e' bagnata, tende a cedere. Dopo 5 - 6 ore, cambia la tovaglia dal piano di appoggio e piega il maglione come se lo dovessi conservare. Se non e' asciutto del tutto puoi esporlo al sole. Non si stira.

Beeblebrox il massaio

Beeblebrox

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Camicie

Cerchiamo di imparare, per chi ancora non lo sapesse, come poter vedere una camicia con occhio clinico mostrandoci più preparati sull'argomento, smascherando così la furbizia di alcuni addetti alle vendite. Una buona camicia si distingue dalla caratteristica primaria dello stile del colletto partendo da quello classico che si presenta senza bottoni ma rinforzato nelle punte, affinché a cravatta allacciata le punte del collo non tendono ad arcuarsi. Normalmente le bacchette di rinforzo inserite nel collo sono di materiale plastico e non estraibili. Durante la prova manuale il collo deve avere una circonferenza tale da impedire alle punte di sollevarsi dallo sparato durante la torsione del collo; inoltre il bordo esterno del colletto, così come le punte dello stesso, devono essere coperti dal risvolto della giacca per rendere il tutto molto armonioso,un altro punto da osservare è il carrè posteriore, detto così quella porzione di camicia fra il collo e la base delle spalle; se tale porzione è separata dal resto del tessuto ci troviamo di fronte ad un prodotto curato. Una camicia di buona fattura si distingue soprattutto dai suoi particolari come le giunture, ossia la perfetta coincidenza del motivo all'altezza dell'attaccatura fra manica e spalla.
Mentre per quanto riguarda la prova della sua vestibilità, il polsino deve appoggiare sull'attaccatura del pollice e rimanere in tale posizione anche a braccio piegato; altrimenti dopo 4/5 lavaggi il cotone si restringe di almeno 1cm e la manica potrebbe scomparire sotto la manica della giacca. Il risultato da ottenere è un polsino sporgente per almeno 1cm dal bordo della manica della giacca.

La camicia – the day 2:

Lavaggio
Le camicie (in lino cotone e flanella) si possono lavare in lavatrice a 30-40 gradi, quando le si lava bisogna rivoltarle ai fini di evitare il contatto dell'esterno con il cestello di acciaio inox della stessa al fine di preservarne il colore
Stiratura:
Se si vuole aver facilità a stirarla bisogna appenderla su un omino e poi stirarla successivamente. Prima si stirano le maniche dal centro verso l'esterno, è cmq meglio stiurare prima le cose rovesciate e poi dal verso giusto, bisogna poi fare attenzione al retro della camicia soprattutto rispetto alla piega centrale che deve essere stirata in modo corretto. Il colletto bisogna stirarlo dalle punte verso l'interno, per evitare che si creino pieghe sulla parte esterna; mentre per il polsino semplice bisogna stirarlo con il bottone rivolto verso l'alto e nel caso di polsino doppio bisogna procedere in maniera diversa: tenendolo ben teso, passare una prima volta con il ferro, poi piegarlo nella forma desiderata e stirare i bordi per concludere bisogna piegarlo in due facendo combaciare le due asole e passare nuovamente il ferro. Dopo imho è meglio lasciarlo sull' omino e non piegarla, non sono mai stato capace a piegarla.

-eFFe-

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Citazione di: Beeblebrox il 25 Novembre 2009, 20:19:37
La base dei tessuti è costituita dalla fibra tessile con la quale tali tessuti sono costituiti. Un breve elenco delle fibre comuni può essere:
...

Best of e +1 al Presidente Zaphod  :up:


Citazione di: Dally85 il 25 Novembre 2009, 16:48:04
ad es. io jeans di solito prendo i levi's, cerco di prenderli magari in offerta.
Però mi è capitato di prendere anche jeans da 30/40 euro e come durata mi sembrano abbastanza simili.
Due settimane fa ho preso un paio di jeans da 15 euro per stare a casa e ho provato a confrontarli con i levi's.
Le cuciture i particolari ecc non mi sembrano molto differenti.
In certe vetrine poi vedo alcuni jeans a 180/200 euro di marche che neanche conosco e non mi sembrano differenti dai levi's.
Per quel prezzo si ha effettivamente una migliore qualità oppure il centone in più sul prezzo di un paio medio di levi's va solo per la marca?

esatto, ho riscontrato anch'io che la differenza di qualita' si nota tra livelli bassi e medi, mentre salendo ancora col prezzo la differenza tende a scomparire (presumo che entrino in gioco altri fattori come pubblicita', branding, principio di scarsita'-collezionismo ecc).
Ad esempio il paio di jeans piu' costosi che mi sia capitato di comprare furono della Diesel, tutti modaioli da 80 euro... risultato: sbragati dopo 4-5 mesi :O
Mentre ho dei Rifle da 30 euro (comprati prima ancora che li pubblicizzassero) che resistono tuttora anche ai miei viaggi in moto (l'attrito con la sella me ne ha rovinati a decine).

Ergo compro solo a buon mercato capi di qualita' media (ma ben fatti) e qualita' medio-alta (in saldo); talvolta prendo anche capi a prezzo stracciato ma ne faccio un uso piu' "sportivo" ;) e non pretendendo chissa' quale durata o resa da questi capi, a volte qualcuno si distingue per resistenza e qualita', come se non piu' di quelli di marca :O

Punto principalmente sul gusto ed una certa originalita' (non eccessiva), curo gli abbinamenti e qualche particolare; anche senza possedere nulla di marca, le ragazze notano, gradiscono e spesso si complimentano per il mio modo di vestire (che peraltro non ha nulla di eccezionale).


Per il fenomeno della marca ha risposto egregiamente Nad84:

Citazione di: nad84 il 25 Novembre 2009, 17:22:14
Il problema di fondo è che non si vendono vestiti, si vendono marche; che un capo d'abbigliamento sia buono o meno, alla stragrande maggioranza delle persone importa una ceppa; quel che conta è che ci sia scritto su il brand, che sia Gucci, Armani o chicchessia.

Questo perchè, per quanto vada contro ogni legge del gusto (rimando a chi sia interessato al trattato dell'eleganza di balzac), la cosa importante che deve comunicare un capo è la capacità economica di chi lo compra; non importa altro; non importa che calzi bene; non importa che sia di buon di gusto (basta che sia di moda); tutto questo discorso porta a che le persone, disinteressandosi della qualità del capo e, col tempo, venendo meno la stessa capacità delle persone di riconoscere la qualità intrinseca di questo, si giunga ad un drastico calo della qualità dei capi.

Questo è spiegabile, volendo rispolverare l'economista che è in me, con la  teoria delle "asimmetrie dell'informazione",messa a punto dal prof. George Ackelof dell'Università di California, oltre che premio Nobel.

In breve la teoria recita:
se un acquirente non può giudicare le reali condizioni di un determinato oggetto che non conosce a fondo semplicemente guardandolo,allora il prezzo del mercato rifletterà la qualità media degli oggetti in vendita.

I venditori che sanno di avere oggetti analoghi migliori della media li toglieranno dal mercato, in quanto non sono in grado di trovare compratori in grado di capirne il vero valore.

Ne risulta che qualità e prezzo di quegli specifici oggetti scenderanno sempre di più, fino al collasso del mercato.

Nad84

+1 anche a Nad :up:
"ti avverto: stasera non ho intenzione di fare niente"
fclose ;-)
-
"Le conferme di effe sono come la panna sulle tette, sempre graditissima" - sfigatto

Dally85

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E' tutto ottimo Beeblebrox, non potevo chiedere di meglio  ;)
Grazie
BANNATO

Kierkegaard

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Citazione di: yowriter il 25 Novembre 2009, 21:08:30
Il jeans e' relativo, riguarda la parte bassa del body-language.

Giacca e camicia contano di piu'.
Ottime camicie attorno ai 30 euro. Durano quello che durano, poi cambi.
Giacca dai 50 ai 100, ma la porti pure con una t-shirt da 5 euro sotto :)

Provare per credere, il mio incontro con le giacche mi ha cambiato il look.
Non sembra vero, ma ci metti sotto TUTTO quello che vuoi e sembri sempre vestito diverso, anche se la giacca e' la stessa!

(e non scordatevi di catenina con dente di squalo e braccialetto di laccio con piccola chiave segreta)

Bella Zio.

Mi spiegheresti meglio sto braccialetto com'è fatto?

Ciao  :-*

Beeblebrox

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Citazione di: Dally85 il 26 Novembre 2009, 13:09:27
E' tutto ottimo Beeblebrox, non potevo chiedere di meglio  ;)
Grazie
Prego

JBGrenouille

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Citazione di: yowriter il 25 Novembre 2009, 21:08:30
Il jeans e' relativo, riguarda la parte bassa del body-language.

Giacca e camicia contano di piu'.
Ottime camicie attorno ai 30 euro. Durano quello che durano, poi cambi.
Giacca dai 50 ai 100, ma la porti pure con una t-shirt da 5 euro sotto :)

Provare per credere, il mio incontro con le giacche mi ha cambiato il look.
Non sembra vero, ma ci metti sotto TUTTO quello che vuoi e sembri sempre vestito diverso, anche se la giacca e' la stessa!
Non e' che tra una chat e l'altra in russo potresti postare un par di modelli delle giacche che usi? Grazie :)

Comunque ricordo che quando ti ho incontrato a marzo stavi con giacca, t-shirt E catenina di dente di squalo  ;D