Paura di morire

Aperto da Lisandro, 05 Gennaio 2010, 16:46:37

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Lisandro

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Ogni tanto mi vengono come degli attacchi di paura.
Paura di morire.
Il tutto anche se sono giovane ed in buona salute.
Non è ipocondria perchè l'ipocondria è interpretare le sensazioni come sintomo di una malattia.
Io ho proprio paura che mi prenda una malattia all'improvviso o che mi succeda qualcosa e mi spazzi via.
Ciò penso sia dovuto al fatto che negli ultimi cinque anni ho perso 5 amici.
Uno si è suicidato mentre gli altri sono morti rispettivamente 2 di incidente stradale 1 di infarto e l'ultimo pochi mesi fa di cancro.
L'ultimo è stato quello che mi ha segnato di più perchè faceva sempre molta attenzione alla sua salute e da quando gli hanno diagnosticato la malattia in tre mesi è morto.
Non mi di parlarne con uno psicologo, volevo sapere se vi sono mai capitati casi simili.

a to z

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partendo dal presupposto che prima o poi si muore tutti, e purtroppo non siamo noi a decidere quando, vorrei essere riuscito a combinare qualcosa prima di tirare le cuoia.

E non parlo a buffo: ho avuto casi in famiglia di parenti morti di malattia a 12/16/17 anni, ho perso mia nonna a 60 anni e ora sto perdendo mio nonno e lo scorso anno hanno sparato a un mio amico.

Purtroppo non c'è niente da fare. :)

Lisandro

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Citazione di: a to z il 05 Gennaio 2010, 17:04:32
partendo dal presupposto che prima o poi si muore tutti, e purtroppo non siamo noi a decidere quando, vorrei essere riuscito a combinare qualcosa prima di tirare le cuoia.

E' quello che mi spaventa, il fatto di non avere combinato un caxxo nella mia vita.
Io penso al mio ultimo amico, aveva 27 anni e si era preso due lauree.
Ha studiato tutta la vita e appena presa la seconda laurea puf.

Non ho paura della morte in sè ho paura che essa mi sorprenda troppo presto prima di non aver costruito nulla.

a to z

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amico mio purtroppo non ci puoi fare niente.. quando arriva arriva.. personalmente credo sia meglio non stare seduti ad aspettare (non intendo che bisogna andare a cercarsela, eh :lol:) e ingannare l'attesa.. l'unica è convivere col pensiero che la morte è dietro l'angolo e contemporaneamente cercare di evitarla il più possibile :D

james.mar

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secondo me è molto più irrazionale avere paura di morire "senza aver combinato nulla".

voglio dire, una volta che siamo morti siamo morti. chissenefrega non ci accorgiamo di essere morti.

la paura di morire IMHO si limita al "sapere che stiamo per morire", all'idea che qualcuno o qualcosa ci sta privando della vita e noi ne siamo consapevoli.

Zerg010

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Tventi iears old boy - The Woman is NeverWing.
Spesso si sbatte su un vetro, come le mosche.

a to z

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Beh, non si sta discutendo tanto sulla razionalità della paura di morire quanto sul come superarla. E' vero che la messa in luce dell'irrazionalità delle paure è molto frequente nella prassi psicanalitica, ma è parimenti vero che non è l'unica via né la più giusta.
Di certo poi non si può eviscerare un discorso così complesso in quattro righe: pagine e pagine di filosofia sono state scritte dai più illustri pensatori della nostra storia a riguardo. Per Epicuro, non dobbiamo temere la morte in quanto quando c'è lei non ci siamo noi; per Kierkegaard il pensiero della morte risveglia l'uomo dal torpore, spingendolo all'azione (personalmente mi riconosco maggiormente in questa filosofia). Personalmente, ritengo che la paura della morte sia dovuta dal presentarsi al nostro cospetto di una situazione a noi completamente ignota, la più ignota di tutte: non abbiamo esperienza a riguardo, né diretta né indiretta. A ciò si aggiungono mille altre influenze: spirituali, religiose, "di costume".

Per quanto mi riguarda, penso sia una specie di orgoglio personale che mi spinge a muovermi.. sarà pure irrazionale ma è il mio motore, quindi lasciatemelo..  Azn

james.mar

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Citazione di: a to z il 05 Gennaio 2010, 17:52:16
Per Epicuro, non dobbiamo temere la morte in quanto quando c'è lei non ci siamo noi

che cavallo   :O

Lisandro

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#8
Citazione di: Zerg010 il 05 Gennaio 2010, 17:50:28
attacchi di panico ti dicon nulla?
http://www.ipsico.org/attacchi_di_panico.htm

No la mia situazione non è così grave.

CitazionePer Epicuro, non dobbiamo temere la morte in quanto quando c'è lei non ci siamo noi

è vero l'ho studiato anche io al liceo :)

Mi spaventa poi più che altro non la morte improvvisa, il classico "colpo" ma il fatto di trovarmi in una condizione in cui la morte è prossima (vedi cancro).
Questo mi spinge ad un eccesso di analisi, a sfogliare siti che parlano di cancro e varie malattie, di valutare la probabilità.
E una volta fatto questo mi ritrovo più sconfortato di prima.  :)
Le probabilità mi sembrano sempre troppe, anche se sono 1 su 25 mila per es.
Ultima modifica: 05 Gennaio 2010, 18:01:31 di Lisandro

Kant

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Mi è capitato forse 3/4 volte nella mia vita di esser preso da uno stato di panico improvviso e profondissimo che durava meno di 6/7 secondi nel quale percepivo la sensazione di non esserci più. E' inspiegabile ed è anche un paradosso. Eppure in quel momento di estrema angoscia è come se avessi davvero realizzato che quando sono morto, non ci sarò più, non esisterò più, non sentirò più.
E' ovvio che razionalmente lo si capisce facilmente, eppure penso che pochi lo abbiano davvero "sentito" come l'ho "sentito" io. Nel profondo, nella sua verità ultima, nella sua essenza più vera.
Essere morto. Quindi non essere.
Pazzesco, terribile, sconcertante e affascinante nello stesso tempo. E' così che più volte ho ritentato di provare quella sensazione cercando di concentrarmi su quest'idea, ma invano. Non ci sono più riuscito volontariamente.
Mi sembra che Termynator parlò di qualcosa di simile da qualche parte.

james.mar

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Citazione di: kant il 05 Gennaio 2010, 19:16:58
Mi è capitato forse 3/4 volte nella mia vita di esser preso da uno stato di panico improvviso e profondissimo che durava meno di 6/7 secondi nel quale percepivo la sensazione di non esserci più. E' inspiegabile ed è anche un paradosso. Eppure in quel momento di estrema angoscia è come se avessi davvero realizzato che quando sono morto, non ci sarò più, non esisterò più, non sentirò più.
E' ovvio che razionalmente lo si capisce facilmente, eppure penso che pochi lo abbiano davvero "sentito" come l'ho "sentito" io. Nel profondo, nella sua verità ultima, nella sua essenza più vera.
Essere morto. Quindi non essere.
Pazzesco, terribile, sconcertante e affascinante nello stesso tempo. E' così che più volte ho ritentato di provare quella sensazione cercando di concentrarmi su quest'idea, ma invano. Non ci sono più riuscito volontariamente.
Mi sembra che Termynator parlò di qualcosa di simile da qualche parte.

una sola domanda: era assenzio o oppio?

pler

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spiega esattamente in che momenti ti vengono, i pensieri che hai e le sensazioni che provi..cerca di essere più dettagliato possibile, magari posso esserti d'aiuto

Lisandro

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Citazione di: kant il 05 Gennaio 2010, 19:16:58
Mi è capitato forse 3/4 volte nella mia vita di esser preso da uno stato di panico improvviso e profondissimo che durava meno di 6/7 secondi nel quale percepivo la sensazione di non esserci più. E' inspiegabile ed è anche un paradosso. Eppure in quel momento di estrema angoscia è come se avessi davvero realizzato che quando sono morto, non ci sarò più, non esisterò più, non sentirò più.
E' ovvio che razionalmente lo si capisce facilmente, eppure penso che pochi lo abbiano davvero "sentito" come l'ho "sentito" io. Nel profondo, nella sua verità ultima, nella sua essenza più vera.
Essere morto. Quindi non essere.
Pazzesco, terribile, sconcertante e affascinante nello stesso tempo. E' così che più volte ho ritentato di provare quella sensazione cercando di concentrarmi su quest'idea, ma invano. Non ci sono più riuscito volontariamente.
Mi sembra che Termynator parlò di qualcosa di simile da qualche parte.

Anche a me è capitato ed è vero, volontariamente non ci si riesce.

Lisandro

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Citazione di: pler il 05 Gennaio 2010, 21:25:32
spiega esattamente in che momenti ti vengono, i pensieri che hai e le sensazioni che provi..cerca di essere più dettagliato possibile, magari posso esserti d'aiuto

Mi capitano essenzialmente quando leggo sui giornali o ripenso a gente che conoscevo morta.
Mi chiedo "perchè a loro e non a me?Cos ho io di speciale in più di loro".
E poi realizzo che non ho nulla di speciale è solo una questione fortuita e che potrebbe succedere a me in qualunque momento.
E li scattano le paranoie "come reagirei se sapessi di avere un cancro che mi porta via nell'arco di pochi mesi ecc ecc"

PatrickJane

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Citazione di: kant il 05 Gennaio 2010, 19:16:58
Mi è capitato forse 3/4 volte nella mia vita di esser preso da uno stato di panico improvviso e profondissimo che durava meno di 6/7 secondi nel quale percepivo la sensazione di non esserci più. E' inspiegabile ed è anche un paradosso. Eppure in quel momento di estrema angoscia è come se avessi davvero realizzato che quando sono morto, non ci sarò più, non esisterò più, non sentirò più.
E' ovvio che razionalmente lo si capisce facilmente, eppure penso che pochi lo abbiano davvero "sentito" come l'ho "sentito" io. Nel profondo, nella sua verità ultima, nella sua essenza più vera.
Essere morto. Quindi non essere.
Pazzesco, terribile, sconcertante e affascinante nello stesso tempo. E' così che più volte ho ritentato di provare quella sensazione cercando di concentrarmi su quest'idea, ma invano. Non ci sono più riuscito volontariamente.
Mi sembra che Termynator parlò di qualcosa di simile da qualche parte.
Cazz pensavo di essere l'unico ad avere queste sensazioni... A me è capitato quasi una decina di volte credo, ma la maggior parte però non erano partite con il pensiero della morte... Alcune sì, altre partivano con il guardarmi dall'esterno, estraniarmi da me stesso: in pratica riuscivo per pochi secondi a non capire più un ca**o e sentirmi come se fossi al di fuori del mio corpo.
Una sensazione angosciante, però non nego che a volte provo a pensarci e riesco a riprovarla.