Essere vendibili sul mercato del lavoro

Aperto da james.mar, 19 Ottobre 2010, 16:36:33

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Naddolo

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The Legend

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Quindi secondo te james.mar, oltre ad un voto >=95, serve avere un master  o comunque frequentare quei corsi post laurea caratterizzanti? e magari all'estero....

in modo da dimostrare di avere la flessibilità e la capacità di vedere diverse situazioni-esperienze.

e immagino che il tutto non sia applicabile solo a gestionale... :)
L'attrazione non è una scelta.

Il gioco non è uno schema ma nasce e si evolve.

james.mar

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Citazione di: The Legend il 23 Ottobre 2010, 12:34:53
Quindi secondo te james.mar, oltre ad un voto >=95, serve avere un master  o comunque frequentare quei corsi post laurea caratterizzanti? e magari all'estero....

in modo da dimostrare di avere la flessibilità e la capacità di vedere diverse situazioni-esperienze.


the legend, ti consiglierei di rileggere il mio post poichè a quanto pare ti sfugge qualcosa.
Infatti, non ho parlato di master o di corsi post laurea "caratterizzanti".
La maggior parte del mio post si riferisce a ciò che possiamo fare pre laurea per aumentare le chances di avere un curriculum valido.
Nel piccolo paragrafo post laurea, non parlo di corsi o master ma di quei settori e quei tipi di società in cui, una volta assunti, ci consentono di "bruciare le tappe" in modo da non farci trovare impreparati in un eventuale futuro non roseo.

Infine l'indicazione numerica (voto maggiore di 95) era prettamente spannometrica.


Citazione di: The Legend il 23 Ottobre 2010, 12:34:53





e immagino che il tutto non sia applicabile solo a gestionale... :)



Il mio post è valido per indirizzi economici e ingegneristici (d'altronde vi sono tantissimi ingegneri "tecnici" che scelgono da subito una carriera più "economico-manageriale").
Sicuramente alcune cose si applicano per tutti gli altri corsi di studio, ma magari con dei pesi minori (o anche maggiori, vedi esperienze all'estero per uno che studia lingue).
Quindi, bisognerebbe valutare i singoli casi.


AlterEgo

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Citazione di: james.mar il 19 Ottobre 2010, 16:36:33
Un voto di laurea alto non è condizione sufficiente perchè una persona abbia una cultura altrettanto alta e/o un valore alto nel mercato del lavoro.
E' però una condizione tendenzialmente (il motivo del tendenzialmente lo vediamo dopo) necessaria, perchè se non sei riuscito a laurearti con un voto alto, io impresa farei una scommessa abbastanza rischiosa nell'assumerti.
Perché è rischiosa?
Perché pur ammettendo che tale laureato con voto basso abbia un potenziale maggiore o uguale del secchione 110L, come posso io impresa rendermene conto?

Esperienza personale:
Sono "solo" diplomato e lavoro come programmatore all'interno di una società che si avvale anche di consulenti informatici esterni, tutti laureati a pieni voti. Ogni volta che chiedo loro come si sviluppa una certa funzione all'interno di un programma mi sento dire che la funzione che voglio non si può fare.
Avendo una certa esperienza ho imparato a capire quali meccanismi girino all'interno di un linguaggio di programmazione, a tal punto da sapere bene che quello che chiedo si può benissimo fare.
Puntualmente trovo da solo la soluzione, la svulippo e richiamo il consulente di turno per spiegargli come si fa.

Perchè questo contrasto enorme nel quale un diplomato ne sa più di un laureato?
Perchè semplicemente mentre loro si impegnavano a studiare sui libri per portare avanti gli esami io ero a far pratica sul pc entrando a diretto contatto con tutte le problematiche che si possono incontrare e che sui libri non trovi.
Aggiungiamo poi che il mondo informatico si evolve ogni giorno mentre le scuole non si evolvono per niente (basti pensare che in alcune scuole hanno ancora windows 98) ed otteniamo la risposta alla domanda sopra.

Se io fossi titolare di un'azienda informatica non guarderei il voto alto di laurea, indicativo al massimo del fatto che rischio di trovarmi uno che ha passato la vita sui libri e non sa nemmeno accendere un pc, prenderei invece persone da tenere in prova per valutare "sul campo" le loro capacità.

Questo ovviamente senza nulla togliere a chi si sbatte per meritarsi una laurea, in tanti settori potrà fare la differenza ed essere indicativo di determinate competenze, ma nel mondo informatico, paradossalmente, ho visto il contrario.


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sp33kix

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#19
ci sono un sacco di babbei pluricertificati che pensano di esssere degli dei della programmazione, peccato che in molti posti di lavoro sono le certificazioni che richiedono oltre all'esperienza e alla laurea.

EDIT: comunque basta poco a vendersi in questo campo anche se ormai ho lasciato per tutt'altro impiego O0
Ultima modifica: 23 Novembre 2010, 11:50:00 di sp33kix
belin!

AlterEgo

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Citazione di: sp33kix il 23 Novembre 2010, 11:48:00
peccato che in molti posti di lavoro sono le certificazioni che richiedono oltre all'esperienza e alla laurea.

questo è a mio avviso un problema, i datori di lavoro dovrebbero, in questo settore, abbandonare l'idea che le certificazioni siano alla base delle capacità di una persona.


.\ /.
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nevrotico

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Citazione di: AlterEgo il 23 Novembre 2010, 11:29:49
Esperienza personale:
Sono "solo" diplomato e lavoro come programmatore all'interno di una società che si avvale anche di consulenti informatici esterni, tutti laureati a pieni voti. Ogni volta che chiedo loro come si sviluppa una certa funzione all'interno di un programma mi sento dire che la funzione che voglio non si può fare.
Avendo una certa esperienza ho imparato a capire quali meccanismi girino all'interno di un linguaggio di programmazione, a tal punto da sapere bene che quello che chiedo si può benissimo fare.
Puntualmente trovo da solo la soluzione, la svulippo e richiamo il consulente di turno per spiegargli come si fa.

Lavoro anch'io nell'IT, e sono una persona molto curiosa...
Mi faresti l'esempio concreto di quello che hai detto? Raccontandolo come faresti con un collega, citando specifiche del requirement, linguaggio utilizzato, framework (se ne utilizzate) , DB e quant'altro serva per risolvere la richiesta
Sorridi ed il mondo sorriderà con te, piangi e piangerai da solo...

Emiliano

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La differenza tra un disoccupato ed un ragazzo che lavora??
Lo sfacciato lavora.
Chi manda i curricula da casa con internet non lavora.
Se poi lo sfacciato ha anche "stile" oltre a lavorare fa anche ciò che gli piace e prende pure un sacco di soldi.
Ho 22 anni non sono laureato, parlo solo inglese e italiano e faccio 3 lavori, prendo circa 23 euri l'ora, lavoro quando e quanto voglio e ho già trovato per quest'estate un lavoretto a Miami, a 4000 euro al mese con vitto e alloggio(hotel 4 stelle) pagato.
Nel frattempo studio con discreti risultati.
Sempre consapevole che la differenza la farò io, non la mia laurea, inflazionata tanto nel numero dei laureati quanto in quello dei lodati.
Dice bene kleos, la differenza sta nell'essere sfacciato con stile.

james.mar

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Più che sfacciato con stile, che è una definizione creata da un sof di dimensioni bibliche Azn , bisogna sapersi vendere al meglio. E se non si è in grado di farlo, bisogna imparare


Che caxxo de lavoro hai trovato a 4 k€ al mese? m4donn4 inf4me  :O

^X^

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Emiliano, tutto ok tutto bello.
Ma un giorno arriverai anche tu a 50 anni, e ti accorgerai che tante cose sulle quali adesso ridi sopra perchè non ti servono (assistenza sanitaria, possibilità di stare a casa in malattia, ecc..) in quel momento non le avrai.
E allora saranno cazzi acidi
-eFFe-: quando parli di figa, mi trovi sempre :)
TermYnator:Gli unici soggetti irrecuperabili sono i morti. Sei vivo? Allora esci, rimorchia e tromba! E se non è oggi, sarà domani.

Think globally, fuck locally!

Età: 36 37 38 39 anni

JBGrenouille

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Citazione di: james.mar il 27 Novembre 2010, 18:58:31
Più che sfacciato con stile, che è una definizione creata da un sof di dimensioni bibliche Azn , bisogna sapersi vendere al meglio. E se non si è in grado di farlo, bisogna imparare
La sfacciataggine con stile IMHO va bene per quel che riguarda il networking: se ti trovi ad una conferenza/fiera/riunione e magari vuoi andarti a conoscere (e farti conoscere) dal responsabile HR dell' azienda che ti piace tanto.
Poi è sacrosanto che tu debba anche saperti vendere.

esty75

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Innanzitutto complimenti per il post, carino ma ... secondo me vanno fatte ulteriori precisazioni,
ovvero:
- da dove si viene e dove si và
Da dove si viene non è cosa da poco conto perchè sembra che tutti al giorno d'oggi abbiano dimenticato la leva che fece dell'Italia il paese del Boom economico ... ovvero ... La Fame ... ciò che fece dell'italia uno dei G7  fù il lavoro in tutte le salse, legale ed illegale, il risparmio ma sopratutto il numero di giovani che avevano voglia di fare di correre rischi anche imprenditoriali, oggi si dà per scontato che, per il fatto che uno sia laureato magari con lode ci sia già il lavoro fuori ad aspettarti magari da duemila tremila euro al mese (altro che andare a fare l'operaio in fabbrica) .... mi spiace ragazzi, ma la realtà e ben diversa !!! (tranne che per il figlio di Bossi).
Dove si và sembra poco importante nell'epoca del precariato per eccelenza, ma al di là degli studi che uno fà deve darsi una direzione che sia la sicurezza, i trasporti, l'informatica, i servizzi .... non importa il settore, cosa fai nel frattempo, ma importa l'obbiettivo ...
... Ebbene sì, quoto anch'io  quanto detto da Emiliano ed Alter Ego;
Citazione di: Emiliano il 27 Novembre 2010, 18:35:08
La differenza tra un disoccupato ed un ragazzo che lavora??
Lo sfacciato lavora.
Chi manda i curricula da casa con internet non lavora.
Se poi lo sfacciato ha anche "stile" oltre a lavorare fa anche ciò che gli piace e prende pure un sacco di soldi.
Ho 22 anni non sono laureato, parlo solo inglese e italiano e faccio 3 lavori, prendo circa 23 euri l'ora, lavoro quando e quanto voglio e ho già trovato per quest'estate un lavoretto a Miami, a 4000 euro al mese con vitto e alloggio(hotel 4 stelle) pagato.
Nel frattempo studio con discreti risultati.
Sempre consapevole che la differenza la farò io, non la mia laurea, inflazionata tanto nel numero dei laureati quanto in quello dei lodati.
Dice bene kleos, la differenza sta nell'essere sfacciato con stile.
Citazione di: AlterEgo il 23 Novembre 2010, 11:29:49
Esperienza personale:
Sono "solo" diplomato e lavoro come programmatore all'interno di una società che si avvale anche di consulenti informatici esterni, tutti laureati a pieni voti. Ogni volta che chiedo loro come si sviluppa una certa funzione all'interno di un programma mi sento dire che la funzione che voglio non si può fare...

Questo ovviamente senza nulla togliere a chi si sbatte per meritarsi una laurea, in tanti settori potrà fare la differenza ed essere indicativo di determinate competenze, ma nel mondo informatico, paradossalmente, ho visto il contrario.

Purtroppo, la Laurea al giorno d'oggi e molto inflazionata ovvero il voto non sempre corrisponde a ciò che uno sà fare, e d'altro canto ci si confronta con altri Laureati d'italia che magari l'hanno comprata.

... La Mia ricetta per essere vendibili sul mercato del Lavoro:
- Aspetto: Curarsi, pare una st*onzata ma essa è la prima cosa che uno vede e un biglietto da visita che và arriva sempre prima della parola ovvero ... un selezionatore si è già fatto un'idea della tua persona dal come sei vestito al come cammini.
- Dialettica: Ovvero esprimersi in un italiano corretto, forbito, possibilmente esente da inflessioni dialettali, che sia in grado di esprimere in  modo sintetico ed allo stesso tempo competente per le propire esperienze formative e lavoritive.
- Lingue: Siamo in un mercato globale quindi cercare di imparare almeno una lingua (preferibilmente una lingua internazionale Inglese o Spagnolo ed, magari una dei paesi emergenti Cinese o Indiano);
- Computer: essere un pò sgaggio con i pacchetti più diffusi Office di Windos ma anche Open Office, e magari qualcosa con il Mac;
- Investire: E qui che Ti appoggio al 100% quando mi parli di cultura, di formazione, di università ...ecc perchè, nell'epoca del precariato per eccelenza l'unica forma utile di investimento e quella su sè stessi e le proprie inclinazioni professionali e di svago (perchè una azienda per investire su di Te deve penasare che sei Tu il primo ad investire su Te stesso).
- Rete conoscenze: Queste si formano e si disfano sia in base al nostro carattere, sia in base alla voglia, alla fame che abbiamo di raggiungere i nostri obbiettivi; per rete intengo tutte le persone con le quali siamo in grado di interagire ad avere un rapporto confidenziale che possa tornarci utile per avere informazioni (il postino che tutti i giorni vi porta la posta, la vicina di casa, parenti, amici, sindacalisati ... ecc). La rete a volte funziona meglio delle agenzie per il lavoro  e dell'ufficio collocamento.
- I sistemi classici per la ricerca di lavoro ovvero: Ufficio collocamento, Agenzie interinali, Siti Internet, Annunci su Giornali, domanda direttamente in Azienda... ecc.
- La zona: pare una st*onzata, ma la zona di lavoro e di fondamentale importanza, ovvero scigliete una zona dove ci siano due o tre città grandi ed economicamente forti e ... non vi mancherà mai il lavoro.
- Sapersi accontentare: che non significa demordere dai propri obbiettivi, ma sapersi accontenatare del lavoro che ti capita/to con il quale hai ''finanziamenti'' per realizzare i tuoi obbiettivi.

Infine per concludere, Ti posso solamente dire (per esperiennza personale) che il curriculum è l'ultima cosa che guardano prima di decidere se assumere una persona, esempio del sottoscritto assunto circa tre settimane fà in una Multinazionale di Chimica Farmaceutica come responasbile controllo qualità (sono Geometra) con contratto iniziale di quattro mesi.
"Se, Dio el xe, dappertutto ed in ogni luogo El xe anche in mona." (Giorgio Baffo)
"Io non conquisto, mi sottometto, non ho mai cercato la gloria come amante. . cerco un attimo che valga una vita intera.
L'infelicità non è attraente. Se volete essere amato, dovete meritare di essere amato, la prima regola. La seconda, siate la fiamma, non la falena".
Heath Ledger, nel film "Casanova".
''Le gambe delle donne sono dei compassi che misurano il globo terrestre in tutti sensi donandogli i suo equilibrio e la sua armonia''. Francois Truffaut nel film ''L'Uomo che amava le Donne''.

james.mar

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Citazione di: esty75 il 27 Novembre 2010, 22:10:42

Infine per concludere, Ti posso solamente dire (per esperiennza personale) che il curriculum è l'ultima cosa che guardano prima di decidere se assumere una persona, esempio del sottoscritto assunto circa tre settimane fà in una Multinazionale di Chimica Farmaceutica come responasbile controllo qualità (sono Geometra) con contratto iniziale di quattro mesi.

Come già scritto, il mio post aveva come target soprattutto i neolaureati in economia e in ingegneria che vogliono tentare una carriera non ingegneristica in senso stretto (ovvero progettazione) ma in un campo più manageriale.

Detto ciò, questa cosa che hai scritto non è affatto in contrasto con quanto scritto da me: il curriculum non serve per essere assunti e avere un contratto, ma per avere un colloquio di lavoro.
Ma per ottenere il colloquio ci vuole il curriculum giusto :)

a to z

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CitazioneE come mai moltissimi consulenti di McK o Bain vanno a fare l'MBA dopo 2 anni? Come sono stati assunti se non l'avevano?

questo perchè per fare un qualsiasi mba sono richiesti due anni di esperienza lavorativa alle spalle

Citazioneil curriculum non serve per essere assunti e avere un contratto, ma per avere un colloquio di lavoro.
Ma per ottenere il colloquio ci vuole il curriculum giusto

olè. parole sante.

Se posso dire la mia, due cose: studiate e non limitatevi a fare solo quello.

E best of per james

james.mar

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Citazione di: a to z il 29 Novembre 2010, 03:23:13
E best of per james

[approval seeking mode = on]prima del tuo post c'erano 3 si e 4 no, ora i no sono 5 Azn [approval seeking mode = off]

scherzo, grazie  :D




p.s. che io sappia i 2 anni di esperienza per l'MBA non sono strettamente necessari. Ma magari me sto a sbaglià :up: