Essere fisico, essere spirituale, essere virtuale.

[TermYnator]

Nell'ottica di stimolare le vostre menti per fare discorsi intrippanti, vi lancio questa osservazione.

I rinchiusi in casa
Spesso si legge di ragazzi che stanno ore davanti al pc, preferendo di gran lunga la clausura digitale al mondo reale. A loro piace questo modo di passare il tempo: giocano con i loro personaggi preferiti, si vestono nel modo che preferiscono, diventano ciò che sono sempre voluti essere. I giochi in fondo non sono mai veramente feroci e ti lasciano sempre una via d'uscita. MAgari pagando qualche soldino.
E così, l'essere umano inizia a vivere due esistenze parallele, come nell'intramontabile romanzo di Stevenson: una perdente, dove non sei nessuno, bullizzato e fantozziano, l'altra lucente e brillante, con un nome epico e dei superpoteri (...).

Il problema universale.
Questa nuova forma di narcisi, ipnotizzati dal monitor, non si accorge che ciò che il monitor illumina con la sua luce immutabile, muta. L'umano virtualizzato è sempre eguale nella sua extravita, ma davanti allo specchio sta lentamente ed inesorabilmente cambiando. Il vero problema è che ce ne accorgiamo con difficoltà nella vita reale, ma in quella virtuale nessun segnale avvisa del fatto che gli anni passano. E così, un bel giorno, il nostro Don Chischotte digitale passa davanti allo specchio è si accorge che non è più giovane.
"caxxo, ho le rughe, le borse e la panza".

La crisi
E si, caro giocatore, sei invecchiato pure te. Rompevi tanto le balle con il tuo sano divertimento che non fa male a nessuno, per poi accorgerti che la prima vittima sei stata tu. E ora che si fa?
Ti senti troppo vecchio per iniziare a frequentare una cerchia sociale, i tuoi amici si sono tutti sposati, hai il fisico di un tricheco pieno di sardine, l'alito di una foca svizzera, la buzza di un hyppo incazzato e la voglia di combattere di un bradipo al primo sonno. Sei praticamente finito.

Il pezzo che ignoriamo.
In realtà, noi siamo spirito e corpo. Lo spirito vive sempre in un contenitore. Ed il contenitore può essere la carcassa che chiami "io" oppure il tuo lucente personaggio virtuale. La differenza è che il lucente personaggio si updata con un click. A te invece serve il chirurgo, la clinica le medicine... Ulteriore problema è il fatto che la gente ritiene che per ogni anno della tua vita passato, debbano essere accadute determinate cose. Quindi uno che magari è diventato straricco a 42 anni, conoscendo una distinta pettegole, si beccherà sempre l'intramontabile shit test: "come mai non ti sei mai sposato?"
Perchè alla gente non gli importa un fico secco di come si è evoluto il tuo pensiero, se hai passato gli anni ad amare una st*onza che ti ha mollato a seccare come una cagata in mezzo al deserto senza un perchè, a prenderti tre lauree o a sintetizzare la teoria filosofica che stravolgerà le menti dell'intera umanità.
Alla gente frega che tu ti sia diplomato a 18 anni, laureato a 24, assunto a 25, sposato a 30, sfornato il maschietto a 32, la feminuccia a 35, la casa al mare a 45, e la pensione a 97. Non lo fai? Il tuo fisico non corrisponderà al tuo curriculum sociale e la gente dirà che sei anormale. Quindi qualcosa in te non va, sennò saresti normale, come tutti gli altri. Ed a nulla varranno i tuoi racconti sulle innevate pendici delle montagne di Orionzo, che hai conquistato in anni di lotta abbarbicato alla tua postazione di gioco: se lo dici ti daranno pure del coglione.

Ergo...
Ti hanno chiuso in casa due anni con il terrore dandoti la scusa per continuare a stare attaccato a quell'ammasso di chips del caxxo. Ora è il momento di riprendere a vivere pienamente e se non l'hai mai fatto, totalmente. Butta quella caxxo di pleisteshò, cancellati da Tinder, congela instagram e porta le tue lardellose chiappe in mezzo alla strada. Sparati un gin lemon e non appena ti sentirai un po' più allegro, allarga le braccia, senti il tuo fisico e respira l'odore della gente che ti sta intorno: questa è la vita.

T.

[The DJ]

Forse a causa delle innumerevoli conversazioni con un caro amico toscano, forse per aver recentemente toccato il fondo e aver ripreso a risalire intravedendo i raggi di luce passare attraverso la superficie a cui sto puntando, forse per aver capito finalmente la chiave di lettura del mio ES freudiano e quindi poter lavorare sul mio IO ...forse per tutto questo e molto altro, sono giunto a delle osservazioni molto simili.
Tant'è che sul mio mobile, tinder a parte, ho eliminato tutte le distrazioni virtuali, sto provando a riprendere in mano la cura del mio fisico e a darmi delle nuove regole personali, disciplinarmi, evitando di farmi coinvolgere dalle regole sociali che hai egregiamente elencato.

Ad ogni modo, ottima osservazione (as always)

[AlterEgo]

Alla gente frega che tu ti sia diplomato a 18 anni, laureato a 24, assunto a 25, sposato a 30, sfornato il maschietto a 32, la feminuccia a 35, la casa al mare a 45, e la pensione a 97. Non lo fai? Il tuo fisico non corrisponderà al tuo curriculum sociale e la gente dirà che sei anormale.

Mi ero perso questo post.
La parte che cito la ritengo fondamentale, è il messaggio che ci manda la società nella quale viviamo. Messaggio che dobbiamo ignorare. Se siamo "anormali" ben venga, siamo felici? Allora rimaniamo anormali. Lasciamo che gli altri si adeguino nell'illusione che una qualche entità divina dia loro una ricompensa per il loro essersi adeguati allo standard.

Anche se a ben vedere oggi siamo in tanti ad essere fuori dallo standard 😎

[Shark72]

Sai, in realtà molto dipende da quanto è di successo la vita di una persona. Se sei un comune mortale insignificante, alla ragionier Fantozzi, allora viene applicata la cartina tornasole del diploma a 18 anni, laurea a 24, matrimonio a 30, ecc. Se viceversa sei una persona di successo, allora qualunque cosa tu faccia verrà giudicata fica e super interessante. Esempio banale, Alberto Sordi non si è mai voluto sposare, nè a 30 anni nè mai, ma nessuno su di lui na detto nè pensato che fosse anormale, nonostante all' epoca il non sposarsi fosse visto come tale : ma solo perchè è stato il più grande attore italiano di tutti i tempi. Fosse stato un povero cristo qualsiasi, la gente l' avrebbe trattato come un disadattato.

[Snake]

Anch'io vedo solo ora, mannaggia a me...
Detto questo, condivido in toto. Noto sempre di più, che molte persone, dai 30 in su, che non rispecchiano il canone del "sposato a 30 anni", si lasciano andare, facendosi comandare da pensieri distruttivi, che li spingono a chiudersi in un loro mondo autolesionista, che lentamente, li divora. E noto quanto sia difficile farglielo notare... perciò ho smesso, perché non ha senso parlare a chi non vuol sentire, e preferisco tenere il fiato per la mia maratona.

[AlterEgo]

Esempio banale, Alberto Sordi non si è mai voluto sposare, nè a 30 anni nè mai, ma nessuno su di lui na detto nè pensato che fosse anormale, nonostante all' epoca il non sposarsi fosse visto come tale : ma solo perchè è stato il più grande attore italiano di tutti i tempi. Fosse stato un povero cristo qualsiasi, la gente l' avrebbe trattato come un disadattato.

Concordo, anzi quando a rompere gli schemi sono persone di successo allora la cosa è pure considerata originale.

[JBGrenouille]

Mi unisco al coro di chi ha appena scovato questo post.

Sai, in realtà molto dipende da quanto è di successo la vita di una persona. Se sei un comune mortale insignificante, alla ragionier Fantozzi, allora viene applicata la cartina tornasole del diploma a 18 anni, laurea a 24, matrimonio a 30, ecc. Se viceversa sei una persona di successo, allora qualunque cosa tu faccia verrà giudicata fica e super interessante. Esempio banale, Alberto Sordi non si è mai voluto sposare, nè a 30 anni nè mai, ma nessuno su di lui na detto nè pensato che fosse anormale, nonostante all' epoca il non sposarsi fosse visto come tale : ma solo perchè è stato il più grande attore italiano di tutti i tempi. Fosse stato un povero cristo qualsiasi, la gente l' avrebbe trattato come un disadattato.

Hai ragione. M, sappiamo bene che, per le celebrità, non valgono le regole dei comuni mortali.
Ad esempio, relazioni con grossi gap son viste senza problemi.

Comunque scrivero' piu tardi il mio punto di vista.

[RuggY]

mi ritrovo in questa categoria, specialmente in alcune fasi della vita, hai perfettamente ragione, anche sulla gente incapace di andare oltre la matrice, ma come hai detto bene una volta, non siamo noi a sbagliare, ma loro a non vedere

[docs20]

Terribilmente vero che la matrice cerca solo di tenerti sulle tappe mainstream fino ad analizzarti come un semplice curriculum.
Bisogna avere il coraggio di deviare ed essere diversi, valorizzando la propria autenticità al di sopra delle opinioni di amici, genitori e parenti, del capo, dei colleghi.

Si prenderanno gli sguardi del "guarda che matto/strano questo", ma sono anche sguardi che spesso lasciano trasparire una certa ammirazione, un riconoscimento di aver avuto le palle di deviare dal mainstream che loro stessi sentono di non avere. Ne vale la pena.