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Ulisse e le Sirene

Aperto da Edward Bloom, 23 Ottobre 2009, 12:44:22

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Ehilà Edward, avevo già letto con piacere il tuo post venerdi' pomeriggio mentre ero in viaggio (generalmente nei weekend leggo ma non scrivo); sono contento che il tema del "perchè la stragrande maggioranza delle persone non migliora per nulla" venga affrontato da te e altri in versione positiva, e non solo nel mio tipico modo distruttivo.
Il tuo concetto di gerarchizzazione mi ha fatto pensare, e mi trova perfettamente d'accordo; solo vorrei aggiungere la solita nota stonata. Io credo che occorra anche capire il perchè la stragrande maggioranza delle persone non riesca a gerarchizzare in modo corretto, e quindi perda tempo con le azioni di livello 3 invece che focalizzarsi principalmente sul livello 1.
Tu dici sostanzialmente che queste persone ci provano, ma non sanno come identificare le priorità e quindi possono essere aiutate; io sfortunatamente nel corso degli anni ho verificato che semplicemente a questo discorso le persone sono sorde o fingono di non capire.
Sanno benissimo che cose come il NEG, il "io sono il premio", "la regola dei 3 secondi" ecc... sono cazzate che non servono a nulla senza le doti primarie di livello 1, eppure insistono perchè le vedono piu' "alla loro portata". E' come se molti ormai vedessero la vita come un videogioco role play collaborativo, con pergamene magiche risolutive per quanto relativamente difficili da ottenere. Quello che manca realmente nella loro testa è la capacità di analisi e di mettere insieme le mille sfaccettature dell'esistente.
Quindi io posso anche contribuire dicendo che le mie 3 regole fondamentali sono:
1) essere persone interessanti
2) capire che non si puo' piacere a tutti, e identificare quindi precisamente a chi si puo' risultare interessanti
3) accettare la propria natura di Uomo e compiacersene (qui sono d'accordo con te!)
Tuttavia sono ormai disilluso e abbastanza stufo di vedere che non serve a nulla...


-eFFe-: quando parli di figa, mi trovi sempre :)
TermYnator:Gli unici soggetti irrecuperabili sono i morti. Sei vivo? Allora esci, rimorchia e tromba! E se non è oggi, sarà domani.

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Micione

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Il nostro amico ha preso in considerazione una cosa che, per fortuna, qui non sono molti a subire del tutto, altri subiscono un po, altri hanno superato abbastanza da non avvertire la necessità di interiorizzare quanto proposto, beati gli ultimi, quindi ;D

Ma ci sono le altre due categorie, con un esagerato numero di vie di mezzo dove, diciamolo, sguazza il 75% del genere umano, compreso il sottoscritto.
Sto parlando di direzionare la propria vita per essere migliori, ma soprattutto per sentirsi e percepirsi migliori, che se ci pensate è uno dei sensi della vita, sebbene qualcuno la sprechi a far soldi che poi non si godrà perchè troppo vecchio per farlo.
Ma migliorare se stessi, come espresso dagli altri, ha un suo fine più elevato del semplice guadagnare tanto, o scopare di più, o avere più conoscenze in più CS, o diventare "qualcuno", cioè essere famosi.

Per fare questo occorre non sapere come fare, cosa sbagliata come dice anche kleos, del resto ognuno ha le sue peculiarità, i suoi interessi ed i suoi problemi vari.
Bensì come organizzarsi, perchè per noi tutti genere umano, e cito testualmente una frase che merita di essere incisa nel marmo a lettere d'oro:

Citazione
L'obiettivo di ognuno di noi, è "migliorare", raggiungendo lo status del "miglior te stesso possibile": cioè quello che sei ora, depurato dai difetti, dalle debolezze che non vuoi, dai limiti che non sei disposto ad accettare.
Per dirla in un altro modo, diminuire lo iato tra quello che sono e quello che vorrei essere, raggiungendo un'immagine di come voglio essere.

Questo però dimostra anche il limite dell'obiezione di kleos, perchè io non è detto che voglio diventare come lui intende diventare.
Per dire, io posso voler essere il miglior karateka per me possibile, cosa che sto già facendo da diversi annetti, e che, se permettete, comincia a dare i suoi primi pallidi risultati, ma a lui non glie ne fotte un beneamato del karate.
Lui vuole, per dire, essere il miglior direttore di banca che potrà essere, o il miglior cuoco che potrà mai essere, o il miglior che caxxo ne so io... ma che si adatta a lui, non per questo a tutti.
Quindi il fatto che noi tutti si abbiano interessi ed obiettivi completamente diversi, unificati solo dalla smodata passione per la topa, fa si che non si possano dare regole da seguire del tipo:
1) smetti di camminare guardando per terra.
2) sii sempre sorridente.
3) che caxxo ne so...
Ma quello che propone edward è usabile da tutti, infatti lui dice di cercare e trovare le TUE regole, e di inserirle nelle tre categorie secondo il TUO miglior te stesso possibile.
Questo però, non lo dice ma almenpo a me sembra logico, ti obbliga a prendere tre fogli di carta ed una penna.
Lo scopo? capirti dentro :).
Devi scartabellare il tuo essere più profondo, intimo e nascosto, anche quello che non vuoi vedere per convincerti che non esiste, cosa che io sto facendo da un bel po, ed i cui frutti ora sto capendo come utilizzare grazie a due amici del forum, che sanno la strada e, anche se non sembra loro, mi stanno dando domande più precise a cui debbo rispondere.

Tutto ciò che viene fuori, è bene o male (spero per voi bene) inquadrabile in uno dei tre fogli:
- aspetto di me che mi piace\amo ed intendo conservare\migliorare
- aspetto di me che non mi piace molto, devo quindi capire come tararlo o se è il caso, ridurre fino ad eliminare
- aspetto di me che non mi piace\odio e che mi "mette in crash" a livello vario impedendomi di essere il "miglior me stesso possibile".


Togliere quel che non mi piace, equivale, in semplice percentuale, a migliorare quello che mi piace, cerco di spiegarmi:
-mi piace il 33% di me.
-non mi piace molto e devo quindi ritarare o eliminare il 34% di me.
-non mi piace\odio il 33% di me.

Data questa base di partenza, si intuisce come mi piaccio\amo solo il 33% di me stesso, MA ORA SO, "HO QUANTIFICATO" e con umiltà, comincio a lavorare su di me, ed ecco che, dimensionando, mi rendo conto che alcune cose sono semplici vizi\abitudini sbagliate o non corrette, elimino così il 5% di ciò che dovevo ritarare o che odiavo.
Quindi, per il fatto che adesso:
-non mi piace molto e devo quindi ritarare o eliminare il 31% di me.
-non mi piace\odio il 32% di me.

Se ne desume che, essendo la matematica un'opinione:
-mi piace il 38% di me.

Se poi mi tolgo dei pensieri limitanti reali, ma decisamente stupidi quando non assurdi, del tipo: "sono pelato ed ho solo quarant'anni, quindi sono uno sfigato che non può beccare neanche con le pu**ane" sembra incredibile, ma mi levo una certa  percentuale diu ciò che odio in me, cioè l'assenza di capelli, questo porta ad essere la calvizie poco influente sul mio non amarmi.
Non mi odio per il fatto di essere pelato, mi secca certo, ma anche termy è pelato, eppure becca più topa lui pelato, che zecche un cane in un fienile. :D ( :-? che paragone del caxxo, ma non avevo di meglio? :buck: )
Ecco che, di conseguenza, tolgo da due parti ed aggiungo dall'altra, fino ad accettarmi, rispettarmi, stimarmi ed infine amarmi, il che mi avvicina inevitabilmente al mio ideale di "migliore assoluto" il quale, nel tempo, levando la zavorra, potrebbe assumere contorni diversi, anche in relazione alla maturità che nel frattempo arriva.
Ma ciò che odio di me, sarebbe sempre e comunque minore di quando ho cominciato, rendendo il lavoro più facile.


Ecco, la genialità che vi è sfuggita è tutta li, sotto il nostro naso, come quando cerchiamo gli occhiali e non ci accorgiamo che li abbiamo in testa...
per la forza di volontà che ci metti nel superarti sempre©beeblebrox
Sono convinto che ce la farai©^X^
Bello come descrivi il sesso, dovrebbe essere sempre così©Acqua
Sei una splendida persona, dentro, fuori e ricoperto@Amica
Ottimo osservatore@Termynetor
Si vede che stai diventando forte. Continua così e tra poco ce l' avrai fatta@Shark
mi piaci, uno che dice le cose dirette come stanno, fanculo il politically correct @Kleos
Sfigatto è uno che ci prova incessamente a differenza di moltissimi altri @ SunBeam
Sei un porco @ amichette

zlatan

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Ogni ostacolo che si pone tra te e i tuoi sogni non è altro che una prova per verificare quanto veramente desideri raggiungerli


Se le persone che non si comprendono, comprendessero almeno di non comprendersi, si comprenderebbero meglio di quando, non comprendendosi, non comprendono nemmeno che non si comprendono - Gustave Ichheiser

Edward Bloom

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Cari ragazzi, chiedo scusa per la mia temporanea sparizione dal forum: ho dovuto darci dentro su altre cose in questo periodo, in primis sul lavoro, e non ho avuto tempo nè testa di dedicarmi a queste cose. Comunque è stato un bene perché staccarsi un po' dalla teoria aiuta sicuramente nella pratica, non è la prima volta che lo noto su di me.

Acqua:
Osservazione interessante sulla zona di comfort. Io però credo sia un gradino sotto i tre fondamentali, perché possono esserci persone sicure di se e soddisfatte con le donne, anche senza essersi mai sforzate di uscire dalla zona di comfort: questo perché l'estensione della zona è molto variabile da persona a persona, quindi credo che una persona che riesce, poniamo, ad acquisire nell'arco della sua vita una buona dose di sicurezza di se tramite la sua rete di amicizie, non è detto che non abbia una "sfera" sufficientemente ampia da aver necessità di allargarla ulteriormente. E' in realtà un discorso molto più complesso con un'infinità di sfumature e soprattutto molto variabile da persona a persona.
Sulla PNL: quando l'ho scoperta ero entusiasta, poi per un periodo l'ho ritenuta lo schifo assoluto, la falsità resa scienza. Però ha un vantaggio: funziona. Te lo testimonia ogni spot pubblicitario, e il fatto che la utilizzino quasi tutti i vincenti in ogni campo: sport, politica, imprenditoria. Troppa PNL frigge il cervello (e ne ho visti di fritti), perché ti porta a mostrare sempre una faccia "funzionale" allo scopo, non sei mai davvero te stesso. A me sembra un po' come vendere l'anima al diavolo, sacrificare la propria genuinità per ottenere dei risultati. Però al tempo stesso una conoscenza di base della PNL la consiglio a tutti, per riconoscerla, sapersi difendere, e saperne fare ricorso in determinati casi e campi della vita in cui conta solo il risultato e gli altri sono solo nemici da sconfiggere.

A to z:
Completamente d'accordo con te: è un post per "intermediate". Infatti non mi stupisce che sia stato apprezzato dagli utenti vicini a me come età, che quindi sono probabilmente in una fase simile alla mia. Intorno ai 25-26 anni cambiano tante cose, si passa da essere "ragazzi grandi" a "uomini piccoli", quindi molti schemi di comportamento vanno rivisti, molte cose vanno lasciate per strada. Insomma un gran casino, per questo a me è servito molto fare un po' di ordine. Se avessi letto un post del genere 2 anni fa non mi sarebbe servito, così come spero fra 2 anni lo sentirò come superato e implicito.

X:
Analisi interessante la tua, come sempre. Ti rispondo partendo da una tua frase: "Quello che manca realmente nella loro testa è la capacità di analisi e di mettere insieme le mille sfaccettature dell'esistente". Vero. Ma io credo che se non mi fossi entusiasmato per i neg, gli shit test, o non avessi provato molte sere a uscire col fare incazzato come un dannato alpha mannaro, non avrei poi saputo crescere. Sarei rimasto al punto di partenza. Non dico che sia impossibile migliorare senza prima perdersi in quelle cose (che peraltro non è che non funzionino del tutto, attenzione), però per un ragazzo timido, senza un insegnante, deluso dalle donne com'ero io qualche anno fa (ma credo molti di questo forum) credo che sia semplicemente troppo difficile essere in grado da subito di capire cosa funziona, di sapere cosa tenere e cosa buttare, di gerarchizzare.
Quindi uno inizia, crede saranno rose e fiori, e poi arrivano le difficoltà: a questo punto alcuni si rimoboccano le maniche e piano piano il loro posto nel mondo lo trovano, sicuramente. Altri, continuano a fare senza pensare, senza chiedersi ogni tanto "ma che caxxo sto facendo?", e continuano a prendersi legnate in testa. E' la vita, e dura ma è così, c'è poco da fare.

Sfigatto:
Davvero una bella analisi. Mi fa piacere tu abbia evidenziato un aspetto importante di quello che volevo trasmettere: "lui dice di cercare e trovare le TUE regole, e di inserirle nelle tre categorie secondo il TUO miglior te stesso possibile". Sembra interessante anche l'idea dei tre fogli con le percentuali... fammi sapere se funziona! Io nella mie regole non ho dato molta importanza a cosa non mi piace di me, ma ho cercato di delineare questo famoso "miglior me stesso possibile" e di capire in cosa siamo ancora diversi. Chiaramente la vita non è un puzzle perfetto come a volte vogliono farci credere, non è che dici voglio diventare A B C e automaticamente poi diventi A B C, ci sono di nuovo mille sfumature, mille variabili, ma sapere come vorresti essere è un qualcosa di saldo cui aggrapparsi quando la vita prova a cambiarti a suo piacimento...com'era quella canzone? "La cambio io la vita che non ce la fa a cambiare me".  ;)

The Legend

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Bel post.

Una sola precisazione. Non sembra manchi la persistenza? Intendo una persona che vive una situazione negativa, dal punto di vista del sarge in particolare, e che magari è solo o mdp, non si vede davanti una montagna da scalare, e tanti passetti da recuperare che sembrano inutili...
certo con la pratica e il tempo i tasselli diventano abilità, e di qui fighe in abbondanza, ma non c'è da discutere anche il come, e in senso assoluto, come essere persistenti e continui con questo "nuovo te"?

Sono perfettamente d'accordo sui principi, e sull'esigenza di un percorso ragionato di base, ma imho è necessario un contorno sulla persistenza, e sul recupero della fiducia in genere (come uomo e come "metodo").

L'attrazione non è una scelta.

Il gioco non è uno schema ma nasce e si evolve.

carmageddon9546

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Citazione di: Edward Bloom il 23 Ottobre 2009, 12:53:07non sono le tue azioni, i tuoi successi, che ti faranno amare di più te stesso. Al massimo ti stimerai di più, ma sarà solo perché hai saziato il tuo ego. E resti fragile, perché l'ego è mutevole, e sarai sempre in balia degli eventi.
Quando ti ami, passa alle altre due regole fondamentali, logicamente derivate da questa, e implicite nel tuo percorso di miglioramento personale, nella tua vita.
Non ho ben capito cosa intendi per amare te stesso.
Ovviamente non "amo" avere una ferrari, una casa grande, una grande azienda, cibo pregiato, ma invece "amo" prendermi cura del mio corpo, fare cose che mi piace fare, e "mi piace" il lusso di potermi concedere quelle cose, solo se posso.