Seduzione Italiana

Seduzione e società => Best of the forum => Discussione aperta da: Edward Bloom il 23 Ottobre 2009, 12:44:22

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Titolo: Ulisse e le Sirene
Inserito da: Edward Bloom il 23 Ottobre 2009, 12:44:22
Cari ragazzi, il post che mi accingo a scrivere è sicuramente quello per me più importante. Probabilmente sarà anche l'ultimo di un certo "peso", perché contiene il risultato di quasi due anni di riflessioni, sperimentazioni, discorsi, momenti di esaltazione e di sconforto. In realtà mi piacerebbe anche scrivere un post sul mio percorso, passo-passo, dall'inizio alla fine, ma lo farò solo quando raggiungerò tutti i miei obiettivi, non prima. Tornando a questo post, come accennavo sopra qui c'è molto di me, del mio modo di pensare, quindi a ben osservare c'è un po' di pnl, un po' di seduzione, un po' di filosofia orientale, un po' di tutti voi che scrivete sul forum, di tutti gli scrittori che mi hanno influenzato, e persino un po' di diritto: insomma, quello che leggerete è stato il mio modo - personale, migliorabile, opinabile - di "mettere a sistema" tutto quanto ho imparato sul miglioramento personale e non.

Introduzione.
La difficoltà più grande che ho incontrato in questo cammino è stata complessa da inquadrare, da riconoscere: mi sfuggiva. Si tratta di quella che potrei chiamare "gerarchizzazione delle nozioni". Credo sia un problema comune, che risponde alla domanda: "Perché un ragazzo che accede a questa enormità di informazioni, che partecipa al forum, e prova, e legge, molte volte non ottiene risultati?". Io credo sia dovuto all'assenza di gerarchizzazione nelle informazioni che riceve. Ci si imbatte in un oceano di nozioni, tutte giuste, tutte sbagliate, tutte discutibili, spesso incompatibili le une con le altre, e non è facile uscirne se non si hanno particolari qualità o un aiuto esterno, fisicamente presente. Volendomi chiarire con un esempio: è un po' come se un ragazzetto entrasse per la prima volta in palestra, e ascoltasse 50 persone che contemporaneamente gli spiegano che esercizi fare e come farli. Cosa accadrà? Il ragazzino, stordito dalle nozioni, inizierà ad applicare qualcosa a caso, con risultati altalenanti. Ma anche chi è più esperto, chi diciamo ha già un bel fisico, potrebbe trovarsi nella condizione di non riuscire più a migliorare granché: qui la situazione è ancora più delicata, perché a differenza del ragazzetto questi ha "qualcosa da perdere" e spesso la presunzione di sapere "come si fa", e quindi si bloccherà. In realtà se per passare da 0 a 7 ci vogliono determinate qualità, per andare da 7 a 10 ce ne vogliono altre, e tentare di migliorare "alla rinfusa" potrebbe persino portare ad un peggioramento nei risultati.
Tornando alla gerarchizzazione e alle seduzione: è vero che è, ad esempio, importante evitare di aprire i set da dietro, ma è infinitamente più importante essere sicuri di se. E' vero che è importante utilizzare una voce ad hoc, ma è infinitamente più importante trasmettere passione in quello che si fa. Senza contare le regole che contrastano tra loro: es. da una parte si legge che bisogna aprire i set sorridendo, dall'altra che è meglio essere più seri ma sereni, oppure in certi post si enfatizza il modello "James Bond", in altri il "cucciolo" che suscita curiosità. Così uno prova tutto, magari tutto insieme, oppure più rigorosamente, ma ne escono dei megamix fuori tempo, e spesso ci si snatura, castrando delle proprie qualità belle, naturali, spontanee solo perché ci si convince che "non sono seduttive".

Come uscirne.
Come faccio quando sono in difficoltà nel trovare le giuste risposte, mi affido al ricalco, uno degli strumenti della pnl che apprezzo di più. Come si può mettere ordine in un insieme di regole a casaccio? Come ha fatto il genere umano a farlo? Le società civili hanno avuto lo stesso problema: mettere ordine in un insieme di regole, che non sono tutte uguali: il divieto di uccidere non è come il divieto di sosta. Prendiamo la nostra società, ha strutturato (semplificando enormemente) tre livelli di regole.

1. Regole fondamentali, neppure scritte, implicite nel sistema (es. la regola "Bisogna rispettare la costituzione")
2. Costituzione (regole di valore particolare, che possono essere cambiate solo con un procedimento complesso)
3. Leggi ordinarie (regole che possono essere cambiate da un'altra legge).

Finché non viene rispettato il livello 1, è del tutto inutile rispettare il livello 2 o il 3. A cosa servirebbe predisporre delle leggi, se la gente non rispettasse neppure la costituzione? A cosa serve studiare il body language, se non ti vuoi bene? A cosa serve pensare a come aprire, se poi per ogni set che va male ci soffri due settimane?
Diamoci quindi delle regole, delle direttive precise, che ci possano tenere saldi quando saremo "sul campo": un po' come Ulisse e le Sirene.
Quali sono queste regole fondamentali, applicate al miglioramento personale?

-continua-
Titolo: Re: Ulisse e le Sirene
Inserito da: Edward Bloom il 23 Ottobre 2009, 12:53:07
PRIMA CATEGORIA: LE REGOLE FONDAMENTALI
Queste regole ritengo siano uguali per tutti. Sono implicite, non vanno inventate, vanno riconosciute come necessarie e fatte proprie. Vanno interiorizzate.  Una per volta, ci può volere molto tempo, ma a parer mio non ha senso aggiungere altri concetti, seguire altri percorsi di miglioramento finché questi fondamentali non sono assorbiti.

1. Io mi amo.
Questa è la prima e fondamentale regola, superiore a tutte le altre. Finché non provi AMORE per te stesso, lascia perdere tutto il resto. Ci potrai mettere 1 giorno, 1 anno, 10 anni ma ti devi AMARE. Leggiti i miei post "Amore e morte" (http://seduzioneitaliana.com/forum/miglioramento-personale-a-360/amore-e-morte/) ma soprattutto "Felicità e rimorchio" (http://seduzioneitaliana.com/forum/miglioramento-personale-a-360/felicita-e-rimorchio/), e indirizza tutto quell'Amore verso te stesso. Guardati, osservati dall'esterno. Sei vivo! Ti accetti per quello che sei, perché sei il meglio che ti è riuscito di creare, perché sei TU, perché sei la cosa più importante per te stesso. L'Amore, quello vero, è incondizionato: tu ti ami a prescindere, non devi dimostrarti niente. Non vuoi migliorare per amarti di più, non vuoi scopare di più per dimostrare a te stesso che vali: no! Non sarebbe un miglioramento, sarebbe una sfida con te stesso, che ti farebbe soffrire e non ti farebbe felice. Se sei un morto di pippe e riesci ad avere 200 donne appaghi il tuo ego, ma il tuo ego vorrà qualcos'altro, e non ne uscirai. Mai. Tu vuoi migliorare per divertirti, ma ti accetti come sei, ti ami. Come puoi amare gli altri se non ti ami? La smetti di elemosinare amore dagli altri? Ti ami anche se il tuo naso è troppo grosso, la tua voce non ti piace e ti vedi insicuro. Beh chissenefrega! Puoi amarti anche se ti ritieni insicuro: l'amore non dipende dalle qualità che uno ha o non ha. Sei così perché sei così, tu ti accetti. Fanculo gli altri, fanculo la parte di te stesso che ti giudica di continuo. Se non ti ami non sei consapevole, perché non riesci a percepirti per quello che sei: una creatura unica.
Hai una sola possibilità di vivere, non sarai mai più giovane come oggi, perché essere così crudele da negarti l'Amore per te stesso? Fermati, accettati, amati per quello che sei. Finché non lo fai, non cercare altre vie di miglioramento. Se può servirti, vai davanti allo specchio, vestiti elegante, guardati negli occhi e dì solennemente "prometto di amarti e onorarti per il resto della vita, nella salute e nella malattia, finché morte non ci separi". Torno su questo aspetto fondamentale: non sono le tue azioni, i tuoi successi, che ti faranno amare di più te stesso. Al massimo ti stimerai di più, ma sarà solo perché hai saziato il tuo ego. E resti fragile, perché l'ego è mutevole, e sarai sempre in balia degli eventi.
Quando ti ami, passa alle altre due regole fondamentali, logicamente derivate da questa, e implicite nel tuo percorso di miglioramento personale, nella tua vita.

2a. Io sono Uomo.
Accetta la tua natura. Se hai il pisellino, sei un uomo. Accetta la tua natura ripeto, comportati da tale, accettane oneri e onori. Non sei una donna, non puoi permetterti determinate fragilità che loro sono concesse. Se un lupo ha sempre creduto di essere un'aquila, dovrà iniziare a comportarsi da lupo. Altrimenti rinneghi la sua natura, e nessun percorso di crescita, di miglioramento ha senso. L'uomo è diverso dalla donna. Accettalo con entusiasmo.

2b. Io sono in controllo.
Accetta di vivere avendo il controllo delle tue emozioni, dei tuoi stati, del tuo modo di essere. Altrimenti non ha senso che perdi tempo a pensare a come parlare, cosa dire, cosa fare: se non ti controlli, se non prendi in mano il timone, navighi a braccio, in balia delle correnti. Col tempo le cose diventano più automatiche, ma devi sempre tenere tutto sotto controllo. Altrimenti vai alla deriva.

SECONDA CATEGORIA: LE REGOLE COSTITUZIONALI
Queste regole sono personali. Ognuno scrive le proprie. Io ho scritto le mie, ne sono uscite 15. Vanno scritte dopo accurata meditazione, vanno ponderate bene. Io mi sono chiuso in camera 4 ore, e ne sono uscito con 15 regole. Vanno rispettate, possono essere cambiate solo dopo altrettanta meditazione. Se tra le tue regole inserisci, ad esempio, "dedicare 1 ora al giorno ad esercitarmi davanti allo specchio" poi lo devi fare, non basta dire "non ne ho voglia", se non lo vuoi fare ti devi sederti su quella sedia, pensarci due ore, e cambiare quella regola. Ovviamente, nessuna di queste regole può andare in contrasto con una della prima categoria.
Una delle mie regole, per fare un esempio: "Non essere mai scortese con nessuno, non incazzarti mai internamente. Agisci esternamente senza muoverti internamente. Se è il caso di aggredire fallo senza remore, ma sempre senza incazzarti".

TERZA CATEGORIA: LE REGOLE ORDINARIE
Solo dopo aver fatto proprie le regole della prima e della seconda categoria, puoi darti regole ordinarie, che possono essere cambiate semplicemente cambiando idea. Ad esempio la regola per cui: "non faccio kino", se ritieni puoi cambiarla in "faccio kino il prima possibile". Oppure se ti imponi una dieta e la decidi di porre in questa categoria, puoi cambiare idea quando vuoi. O ancora tutte le regole sul body language, postura, voce, possono essere messe in questa categoria. Non è necessario che le trascrivi. Si tratta delle direttive che ti dai giorno per giorno, le tue decisioni, che spesso è necessario cambiare ed adattare molto spesso, per adeguarsi alla realtà.

Sono disponibile ad approfondire ciò che necessariamente ho dovuto condensare.
Un abbraccio a tutti.
Titolo: Re: Ulisse e le Sirene
Inserito da: giorgius il 23 Ottobre 2009, 14:03:36
Ciao Edward, complimenti per la grande consapevolezza di te stesso che dimostri di avere in questo post !!!!  :up:
La mia curiosità è : quando ti sei chiuso in camera 4 ore per stilare la tua lista di "regole costituzionali", come hai fatto ad uscirne co 15 regole e non con 16... mi spiego, con quale criterio decidi che una regola può essere o non essere importante ... avrai sicuramente scremato molte idee che ti sono venute in mente!!!
Il +1 per il tuo post è d'obbligo... un ultima domanda, tutto questa disciplina che hai l'hai tirata fuori sicuramente da qualche insegnamento, dici di interessarti di letture orientali ecc... siccome mi sto avvicinando anch' io a questo mondo e in particolar modo al Reiki , hai qualo che libro da consigliarmi?!?
Ti ringrazio molto
Giorgius
Titolo: Re: Ulisse e le Sirene
Inserito da: Naddolo il 23 Ottobre 2009, 14:07:30
+1 e best of! Ora vado a mangiare, a dopo qualche riflessione!

Nad84
Titolo: Re: Ulisse e le Sirene
Inserito da: Naddolo il 23 Ottobre 2009, 19:59:21
Qualche considerazione sulle regole costituzionali: la costituzione nasce come mezzo per cingere, costringere, indirizzare i comportamenti; nell'ottica che proponi tu, porre delle regole costituzionali dovrebbe servire a dare un indirizzo alle nostre energie; ossia, stabilire a tavolino cosa fare, e come farlo; ossia, stabilire degli obiettivi, e, con questi, delle modalità d'azione, intese anche in senso etico (potrei volere ardentemente un televisore lcd a 40 pollici, ma escludo la possibilità di procurarmelo con mezzi illeciti!).

Quello che voglio dire è che alla base delle norme vi è un ben precisa idea di quello che si vuole perseguire; ad es, alla base dell'art 67 c'è l'idea di garantire la più ampia sfera di libertà all'azione del parlamentare eletto; così, alla base di ogni singola norma, o meglio, alla base del complesso normativo, ci sarà una determinata idea di noi stessi, di cosa vogliamo, di cosa non vogliamo; si tratterà di norme di natura generale, non tanto specifiche; per come la vedo io potrebbero essere anche norme comportamentali!

Quindi, la domanda: come sei arrivato a porre tali norme costituzionali? Hai un progetto di vita che ti convince? Degli obiettivi da perseguire? E come ci sei arrivato?
Grazie mille

Nad84
Titolo: Re: Ulisse e le Sirene
Inserito da: Acqua il 23 Ottobre 2009, 22:17:19
Citazione di: Edward Bloom il 23 Ottobre 2009, 12:53:07
1. Io mi amo.

2a. Io sono Uomo.
2b. Io sono in controllo.
Ormai ti considero una garanzia :)

Negli impliciti di base aggiungerei anche l'imperativo di andare fuori dal comfort, di affrontare i propri limiti. Il che cozza sempre un pochino con l'amore per sè stessi, ma non credo ci sia via d'uscita dal paradosso.
+1 e best of.

Acqua
Titolo: Re: Ulisse e le Sirene
Inserito da: Kant il 24 Ottobre 2009, 13:51:24
Ne stavamo parlando ieri sera al telefono io e Zlatan.
Ci sono dei fondamentali che nel mare delle idee e dei pensieri, delle tecniche e delle voci, alla fine si perdono.
Magari si ritrovano dopo un pò, leggendoli di nuovo. Ah si vabbè, questo lo so già... e invece pur sapendolo, non lo hai fatto tuo, non ti ci focalizzi, e lo perdi, magari per qualche "regola" non fondamentale che circola ultimamente, e sulla quale ti sei infatuato.
Capito Zlatan, gerarchizzazione delle idee. Ecco che termine dovevamo usare ieri sera.

Grazie Edward. Puoi venire a vivere da noi se vuoi.
Titolo: Re: Ulisse e le Sirene
Inserito da: Hitman il 24 Ottobre 2009, 18:59:09
Molto molto interessante! +1  :up:  ;)
Titolo: Re: Ulisse e le Sirene
Inserito da: a to z il 24 Ottobre 2009, 20:18:11
Questo è IL post da Best Of. Veramente la cosa che ognuno che si avvicina a questo mondo dovrebbe leggere in primis.
Titolo: Re: Ulisse e le Sirene
Inserito da: james.mar il 24 Ottobre 2009, 20:20:23
+1 e best of
Titolo: Re: Ulisse e le Sirene
Inserito da: zlatan il 25 Ottobre 2009, 10:55:01
Citazione di: kant il 24 Ottobre 2009, 13:51:24
Ne stavamo parlando ieri sera al telefono io e Zlatan.
Ci sono dei fondamentali che nel mare delle idee e dei pensieri, delle tecniche e delle voci, alla fine si perdono.
Magari si ritrovano dopo un pò, leggendoli di nuovo. Ah si vabbè, questo lo so già... e invece pur sapendolo, non lo hai fatto tuo, non ti ci focalizzi, e lo perdi, magari per qualche "regola" non fondamentale che circola ultimamente, e sulla quale ti sei infatuato.
Capito Zlatan, gerarchizzazione delle idee. Ecco che termine dovevamo usare ieri sera.

Grazie Edward. Puoi venire a vivere da noi se vuoi.

Non pensate male, ho telefonato a kant solo perchè era solo e mi faceva pena...

Mettendo da parte le burle...

Kant abbiamo parlato anche di questo passo vi:

Citazione di: Edward Bloom il 23 Ottobre 2009, 12:44:22
Ma anche chi è più esperto, chi diciamo ha già un bel fisico, potrebbe trovarsi nella condizione di non riuscire più a migliorare granché: qui la situazione è ancora più delicata, perché a differenza del ragazzetto questi ha "qualcosa da perdere" e spesso la presunzione di sapere "come si fa", e quindi si bloccherà. In realtà se per passare da 0 a 7 ci vogliono determinate qualità, per andare da 7 a 10 ce ne vogliono altre, e tentare di migliorare "alla rinfusa" potrebbe persino portare ad un peggioramento nei risultati.

Te ricordi?

Niente da dire a Ed, gran lavoro e grandi verità svelate. +1 e best (apro il sondaggio)

Zlatan
Titolo: Re: Ulisse e le Sirene
Inserito da: maxcavezzi il 25 Ottobre 2009, 13:00:34
Io ho votato NO, non sono contro nessuno ma rispetto a tanti altri post non sono riuscito a sentirlo immediatamente mio.. ho avuto la percezione di leggere una cosa di cui stasera già non mi ricorderò niente.

Ci sono spunti interessanti comunque, ma è un po' troppo costruito secondo me a tavolino appositamente per finire nel "best off.". non ha lo slancio emotivio che leggi in un post di vita vissuta.. troppo teorico per me. (personalissima opinione).

C'è un mio amico grande sostenitore della PNL (l' uso nella seduzione è solo un aspetto) grande sostenitore anche lui "dell' amare se stessi".. personaggio tutta introspezione.. e nessuna cura dell' esteriorità (look,body language, comunicazione verbale,forma fisica)
Tutte le HB della compagnia lo hanno tutte etichettate come un povero psycho sfigatello e si ammazza di seghe.: sincerametne dopo aver visto i risultati su di lui dei convegni PNL che segue costantemente.. non ho mai osato approfondire l' argomento.
Titolo: Re: Ulisse e le Sirene
Inserito da: Acqua il 25 Ottobre 2009, 18:46:24
@Kleos & Max:
Imho l'aspetto vincente del post è quello di aver detto esplicitamente che ci sono dei principi GERARCHICI su cui impostare il percorso seduttivo.
La PNL fa cagare anche me  :-x

Acqua
Titolo: Re: Ulisse e le Sirene
Inserito da: Edward Bloom il 25 Ottobre 2009, 18:56:11
Giorgius:
Grazie, mi fa piacere ti sia piaciuto il mio post. Ho scelto le regole "costituzionali" mantenendo in questa categoria quelle di cui sono del tutto certo che non cambieranno, scremando le altre. Ad esempio, sono assolutamente certo che sia giusto agire esternamente senza muoversi internamente, molto difficilmente cambierò quest'idea, mentre altri aspetti comunque importanti, ad esempio fare palestra o meditare, non li ho messi perché non è detto che li farò sempre. Insomma ho semplicemente considerato le regole di cui assolutamente certo, scartando le altre: ne sono uscite 15, ma potevano essere 5 o 30, fa lo stesso. L'importante è che le senti giuste per te.
La disciplina che mi parli non credo mi derivi tanto dalle letture orientali, da cui ho preso semmai altri aspetti, ma dal mio vissuto e dall'ambiente in cui sono cresciuto. Dall'Oriente ho preso tutto ciò che riguarda il concetto di consapevolezza: l'ho già scritto spesso in questo forum e non vorrei essere ripetitivo, ma la lettura che ritengo fondamentale è "Messaggio per un'aquila che si crede un pollo" di De Mello, dove troverai molto di quello che serve per vivere felicemente.
Sul reiki non ne so nulla, sorry!

Nad84:
Bella Nad! In effetti ho dato per scontato che l'obiettivo di ognuno di noi, che si sbatte per "migliorare", sia raggiungere lo status del "miglior te stesso possibile": quello che sei ora, depurato dai difetti, dalle debolezze che non vuoi, dai limiti che non sei disposto ad accettare. Per dirla in un altro modo, il mio scopo è quello di diminuire lo iato tra quello che sono e quello che vorrei essere. Ognuno credo abbia un'immagine di come vorrebbe essere, e nella strada per arrivarci credo ci siano delle regole da tenere bene a mente, sennò in ogni momento di difficoltà ti perdi e ritorni indietro.
Spero di averti risposto!

Acqua:
Devo pensarci un po' di più sulla tua osservazione, mi prendo qualche giorno!

Kant - Zlatan:
Aahaha grazie! Guarda che ci vengo a vivere con voi, la Toscana mi piace pure... ma vi avviso che sono uno strano personaggio, frequento anche dei forum per imparare a rimorchiare...!
In attesa delle convivenza potremmo farci una seratina, ci sentiamo in privato in qs giorni.

Hitman- AtoZ-James.Mar:
Grazie!

Maxacavezzi:
Ciao Max, ci sta tutta che non ti piaccia il mio post, anzi apprezzo la sincerità. Mi è dispiaciuto leggere una frase come "è un po' troppo costruito secondo me a tavolino appositamente per finire nel best off non ha lo slancio emotivio che leggi in un post di vita vissuta" perché, di fatto, metti in dubbio la mia buona fede e mi accusi, oltre a fare dei post inventati su cose che non ho vissuto, di farlo per fare il figo su un forum.
Anche associarmi al tuo amico "grande sostenitore anche lui dell' amare se stessi", oltretutto "povero psycho sfigatello e si ammazza di seghe" lo trovo ai limiti dell'offesa personale.
Stanotte dormirò lo stesso ovviamente, però non capisco il motivo di tutta questa acredine.

Kleos:
Ciao Kleos! E' normale che alcune cose siano scontate per una persona e non per un altra...io ci ho messo anni per capire l'importanza delle cose che ho scritto, e per mettere ordine nell'infinità quantità di nozioni che mi giravano per la testa...per altre persone, tra cui tu, possono ovviamente essere cose scontate, e anzi sono davvero contento per te perché se avessi avuto queste cose così chiare alla tua età avrei risparmiato un sacco di tempo.
Non capisco però quando scrivi: "in linea generale rinchiudere in delle categorie, in degli imperativi categorici alcuni principi cardine della seduzione, e quindi di quel caotico vortice di emozioni che è la vita, che per natura è sfuggevole e proprio per questo affascinante, lo trovo fallace"... siamo su un forum dove non facciamo altro che trascrivere tecniche e principi cardine della seduzione! O forse hai espresso male ciò che intendevi?
Titolo: Re: Ulisse e le Sirene
Inserito da: a to z il 25 Ottobre 2009, 18:57:28
Citazione di: Kleos il 25 Ottobre 2009, 18:19:33
Anche io ho votato no, come maxcavezzi.
Niente di personale, Edward, sia chiaro: ma a me sembrano tutte cose scontate, un po' banali.
Forse per un ragazzo che per la prima volta logga IL possono essere utili, ma dopo che aprirà qualche set e farà le sue esperienze, comincierà pian piano ad arrivarci da solo.

Ti dirò, in contrasto con quanto ho detto prima, rileggendo mi sono reso conto di come possa essere parecchio più utile ad un intermediate, più che a uno che logga la prima volta. Quando inizi sei più portato a farti una visione complessiva del tutto, senza concentrarti su niente in particolare e per forza di cose sbagliando; ed è una fase NECESSARIA, come tu stesso dici quaggiù:

CitazioneE qui apro una piccola parentesi: secondo me dare troppe indicazioni o direttive ben precise a un newbie è sbagliato. E' vero che sbaglierà meno e otterrà fin da subito più risultati, ma imparerà anche molto meno. E alla lunga, penso che l'esperienza sia il fattore chiave in tutte le cose.

Ma arrivi ad un punto in cui hai troppa confusione in testa, e il fatto, come è capitato anche a me, di avere meno risultati rispetto a quanti ne avevi prima di avvicinarti al game, può portarti a mollare tutto. Quindi diventa necessario fare un po' d'ordine in testa, rivedere quali sono le cose da tenere in maggiore considerazione e quali sono quelle non dico accessorie (perché tutto fa brodo), ma da mettere un attimo in secondo piano rispetto ad altre più rilevanti. Una volta che hai un quadro (anche non troppo preciso) del tutto, diventa necessario trovare il bandolo della matassa. Alcuni ci sono riusciti da autodidatti, altri necessitano di una guida!

Citazionein linea generale, rinchiudere in delle categorie, in degli imperativi categorici alcuni principi cardine della seduzione, e quindi di quel caotico vortice di emozioni che è la vita, che per natura è sfuggevole e proprio per questo affascinante, lo trovo fallace.

Se così fosse, sarebbe fallace tutta la struttura. Non credi? Pensiamoci un attimo: quello che si cerca di fare qui è dare una direzione a quel caotico vortice di emozioni che è la vita: canalizzare gli impulsi, sia nostri che del target, per sfruttarli al meglio. Se ci precludiamo questa possibilità cessa di esistere non solo la teoria della seduzione, ma un po' tutta la psicologia.

Titolo: Re: Ulisse e le Sirene
Inserito da: ^X^ il 26 Ottobre 2009, 12:01:50
Ehilà Edward, avevo già letto con piacere il tuo post venerdi' pomeriggio mentre ero in viaggio (generalmente nei weekend leggo ma non scrivo); sono contento che il tema del "perchè la stragrande maggioranza delle persone non migliora per nulla" venga affrontato da te e altri in versione positiva, e non solo nel mio tipico modo distruttivo.
Il tuo concetto di gerarchizzazione mi ha fatto pensare, e mi trova perfettamente d'accordo; solo vorrei aggiungere la solita nota stonata. Io credo che occorra anche capire il perchè la stragrande maggioranza delle persone non riesca a gerarchizzare in modo corretto, e quindi perda tempo con le azioni di livello 3 invece che focalizzarsi principalmente sul livello 1.
Tu dici sostanzialmente che queste persone ci provano, ma non sanno come identificare le priorità e quindi possono essere aiutate; io sfortunatamente nel corso degli anni ho verificato che semplicemente a questo discorso le persone sono sorde o fingono di non capire.
Sanno benissimo che cose come il NEG, il "io sono il premio", "la regola dei 3 secondi" ecc... sono cazzate che non servono a nulla senza le doti primarie di livello 1, eppure insistono perchè le vedono piu' "alla loro portata". E' come se molti ormai vedessero la vita come un videogioco role play collaborativo, con pergamene magiche risolutive per quanto relativamente difficili da ottenere. Quello che manca realmente nella loro testa è la capacità di analisi e di mettere insieme le mille sfaccettature dell'esistente.
Quindi io posso anche contribuire dicendo che le mie 3 regole fondamentali sono:
1) essere persone interessanti
2) capire che non si puo' piacere a tutti, e identificare quindi precisamente a chi si puo' risultare interessanti
3) accettare la propria natura di Uomo e compiacersene (qui sono d'accordo con te!)
Tuttavia sono ormai disilluso e abbastanza stufo di vedere che non serve a nulla...


Titolo: Re: Ulisse e le Sirene
Inserito da: Micione il 26 Ottobre 2009, 16:01:28
+1 :up: e best off

Il nostro amico ha preso in considerazione una cosa che, per fortuna, qui non sono molti a subire del tutto, altri subiscono un po, altri hanno superato abbastanza da non avvertire la necessità di interiorizzare quanto proposto, beati gli ultimi, quindi ;D

Ma ci sono le altre due categorie, con un esagerato numero di vie di mezzo dove, diciamolo, sguazza il 75% del genere umano, compreso il sottoscritto.
Sto parlando di direzionare la propria vita per essere migliori, ma soprattutto per sentirsi e percepirsi migliori, che se ci pensate è uno dei sensi della vita, sebbene qualcuno la sprechi a far soldi che poi non si godrà perchè troppo vecchio per farlo.
Ma migliorare se stessi, come espresso dagli altri, ha un suo fine più elevato del semplice guadagnare tanto, o scopare di più, o avere più conoscenze in più CS, o diventare "qualcuno", cioè essere famosi.

Per fare questo occorre non sapere come fare, cosa sbagliata come dice anche kleos, del resto ognuno ha le sue peculiarità, i suoi interessi ed i suoi problemi vari.
Bensì come organizzarsi, perchè per noi tutti genere umano, e cito testualmente una frase che merita di essere incisa nel marmo a lettere d'oro:

Citazione
L'obiettivo di ognuno di noi, è "migliorare", raggiungendo lo status del "miglior te stesso possibile": cioè quello che sei ora, depurato dai difetti, dalle debolezze che non vuoi, dai limiti che non sei disposto ad accettare.
Per dirla in un altro modo, diminuire lo iato tra quello che sono e quello che vorrei essere, raggiungendo un'immagine di come voglio essere.

Questo però dimostra anche il limite dell'obiezione di kleos, perchè io non è detto che voglio diventare come lui intende diventare.
Per dire, io posso voler essere il miglior karateka per me possibile, cosa che sto già facendo da diversi annetti, e che, se permettete, comincia a dare i suoi primi pallidi risultati, ma a lui non glie ne fotte un beneamato del karate.
Lui vuole, per dire, essere il miglior direttore di banca che potrà essere, o il miglior cuoco che potrà mai essere, o il miglior che caxxo ne so io... ma che si adatta a lui, non per questo a tutti.
Quindi il fatto che noi tutti si abbiano interessi ed obiettivi completamente diversi, unificati solo dalla smodata passione per la topa, fa si che non si possano dare regole da seguire del tipo:
1) smetti di camminare guardando per terra.
2) sii sempre sorridente.
3) che caxxo ne so...
Ma quello che propone edward è usabile da tutti, infatti lui dice di cercare e trovare le TUE regole, e di inserirle nelle tre categorie secondo il TUO miglior te stesso possibile.
Questo però, non lo dice ma almenpo a me sembra logico, ti obbliga a prendere tre fogli di carta ed una penna.
Lo scopo? capirti dentro :).
Devi scartabellare il tuo essere più profondo, intimo e nascosto, anche quello che non vuoi vedere per convincerti che non esiste, cosa che io sto facendo da un bel po, ed i cui frutti ora sto capendo come utilizzare grazie a due amici del forum, che sanno la strada e, anche se non sembra loro, mi stanno dando domande più precise a cui debbo rispondere.

Tutto ciò che viene fuori, è bene o male (spero per voi bene) inquadrabile in uno dei tre fogli:
- aspetto di me che mi piace\amo ed intendo conservare\migliorare
- aspetto di me che non mi piace molto, devo quindi capire come tararlo o se è il caso, ridurre fino ad eliminare
- aspetto di me che non mi piace\odio e che mi "mette in crash" a livello vario impedendomi di essere il "miglior me stesso possibile".


Togliere quel che non mi piace, equivale, in semplice percentuale, a migliorare quello che mi piace, cerco di spiegarmi:
-mi piace il 33% di me.
-non mi piace molto e devo quindi ritarare o eliminare il 34% di me.
-non mi piace\odio il 33% di me.

Data questa base di partenza, si intuisce come mi piaccio\amo solo il 33% di me stesso, MA ORA SO, "HO QUANTIFICATO" e con umiltà, comincio a lavorare su di me, ed ecco che, dimensionando, mi rendo conto che alcune cose sono semplici vizi\abitudini sbagliate o non corrette, elimino così il 5% di ciò che dovevo ritarare o che odiavo.
Quindi, per il fatto che adesso:
-non mi piace molto e devo quindi ritarare o eliminare il 31% di me.
-non mi piace\odio il 32% di me.

Se ne desume che, essendo la matematica un'opinione:
-mi piace il 38% di me.

Se poi mi tolgo dei pensieri limitanti reali, ma decisamente stupidi quando non assurdi, del tipo: "sono pelato ed ho solo quarant'anni, quindi sono uno sfigato che non può beccare neanche con le pu**ane" sembra incredibile, ma mi levo una certa  percentuale diu ciò che odio in me, cioè l'assenza di capelli, questo porta ad essere la calvizie poco influente sul mio non amarmi.
Non mi odio per il fatto di essere pelato, mi secca certo, ma anche termy è pelato, eppure becca più topa lui pelato, che zecche un cane in un fienile. :D ( :-? che paragone del caxxo, ma non avevo di meglio? :buck: )
Ecco che, di conseguenza, tolgo da due parti ed aggiungo dall'altra, fino ad accettarmi, rispettarmi, stimarmi ed infine amarmi, il che mi avvicina inevitabilmente al mio ideale di "migliore assoluto" il quale, nel tempo, levando la zavorra, potrebbe assumere contorni diversi, anche in relazione alla maturità che nel frattempo arriva.
Ma ciò che odio di me, sarebbe sempre e comunque minore di quando ho cominciato, rendendo il lavoro più facile.


Ecco, la genialità che vi è sfuggita è tutta li, sotto il nostro naso, come quando cerchiamo gli occhiali e non ci accorgiamo che li abbiamo in testa...
Titolo: Re: Ulisse e le Sirene
Inserito da: zlatan il 04 Novembre 2009, 13:09:10
Sondaggio scaduto da tempo. Best of.

Zlatan
Titolo: Re: Ulisse e le Sirene
Inserito da: Edward Bloom il 07 Novembre 2009, 12:05:37
Cari ragazzi, chiedo scusa per la mia temporanea sparizione dal forum: ho dovuto darci dentro su altre cose in questo periodo, in primis sul lavoro, e non ho avuto tempo nè testa di dedicarmi a queste cose. Comunque è stato un bene perché staccarsi un po' dalla teoria aiuta sicuramente nella pratica, non è la prima volta che lo noto su di me.

Acqua:
Osservazione interessante sulla zona di comfort. Io però credo sia un gradino sotto i tre fondamentali, perché possono esserci persone sicure di se e soddisfatte con le donne, anche senza essersi mai sforzate di uscire dalla zona di comfort: questo perché l'estensione della zona è molto variabile da persona a persona, quindi credo che una persona che riesce, poniamo, ad acquisire nell'arco della sua vita una buona dose di sicurezza di se tramite la sua rete di amicizie, non è detto che non abbia una "sfera" sufficientemente ampia da aver necessità di allargarla ulteriormente. E' in realtà un discorso molto più complesso con un'infinità di sfumature e soprattutto molto variabile da persona a persona.
Sulla PNL: quando l'ho scoperta ero entusiasta, poi per un periodo l'ho ritenuta lo schifo assoluto, la falsità resa scienza. Però ha un vantaggio: funziona. Te lo testimonia ogni spot pubblicitario, e il fatto che la utilizzino quasi tutti i vincenti in ogni campo: sport, politica, imprenditoria. Troppa PNL frigge il cervello (e ne ho visti di fritti), perché ti porta a mostrare sempre una faccia "funzionale" allo scopo, non sei mai davvero te stesso. A me sembra un po' come vendere l'anima al diavolo, sacrificare la propria genuinità per ottenere dei risultati. Però al tempo stesso una conoscenza di base della PNL la consiglio a tutti, per riconoscerla, sapersi difendere, e saperne fare ricorso in determinati casi e campi della vita in cui conta solo il risultato e gli altri sono solo nemici da sconfiggere.

A to z:
Completamente d'accordo con te: è un post per "intermediate". Infatti non mi stupisce che sia stato apprezzato dagli utenti vicini a me come età, che quindi sono probabilmente in una fase simile alla mia. Intorno ai 25-26 anni cambiano tante cose, si passa da essere "ragazzi grandi" a "uomini piccoli", quindi molti schemi di comportamento vanno rivisti, molte cose vanno lasciate per strada. Insomma un gran casino, per questo a me è servito molto fare un po' di ordine. Se avessi letto un post del genere 2 anni fa non mi sarebbe servito, così come spero fra 2 anni lo sentirò come superato e implicito.

X:
Analisi interessante la tua, come sempre. Ti rispondo partendo da una tua frase: "Quello che manca realmente nella loro testa è la capacità di analisi e di mettere insieme le mille sfaccettature dell'esistente". Vero. Ma io credo che se non mi fossi entusiasmato per i neg, gli shit test, o non avessi provato molte sere a uscire col fare incazzato come un dannato alpha mannaro, non avrei poi saputo crescere. Sarei rimasto al punto di partenza. Non dico che sia impossibile migliorare senza prima perdersi in quelle cose (che peraltro non è che non funzionino del tutto, attenzione), però per un ragazzo timido, senza un insegnante, deluso dalle donne com'ero io qualche anno fa (ma credo molti di questo forum) credo che sia semplicemente troppo difficile essere in grado da subito di capire cosa funziona, di sapere cosa tenere e cosa buttare, di gerarchizzare.
Quindi uno inizia, crede saranno rose e fiori, e poi arrivano le difficoltà: a questo punto alcuni si rimoboccano le maniche e piano piano il loro posto nel mondo lo trovano, sicuramente. Altri, continuano a fare senza pensare, senza chiedersi ogni tanto "ma che caxxo sto facendo?", e continuano a prendersi legnate in testa. E' la vita, e dura ma è così, c'è poco da fare.

Sfigatto:
Davvero una bella analisi. Mi fa piacere tu abbia evidenziato un aspetto importante di quello che volevo trasmettere: "lui dice di cercare e trovare le TUE regole, e di inserirle nelle tre categorie secondo il TUO miglior te stesso possibile". Sembra interessante anche l'idea dei tre fogli con le percentuali... fammi sapere se funziona! Io nella mie regole non ho dato molta importanza a cosa non mi piace di me, ma ho cercato di delineare questo famoso "miglior me stesso possibile" e di capire in cosa siamo ancora diversi. Chiaramente la vita non è un puzzle perfetto come a volte vogliono farci credere, non è che dici voglio diventare A B C e automaticamente poi diventi A B C, ci sono di nuovo mille sfumature, mille variabili, ma sapere come vorresti essere è un qualcosa di saldo cui aggrapparsi quando la vita prova a cambiarti a suo piacimento...com'era quella canzone? "La cambio io la vita che non ce la fa a cambiare me".  ;)
Titolo: Re: Ulisse e le Sirene
Inserito da: The Legend il 14 Novembre 2009, 23:55:04
Bel post.

Una sola precisazione. Non sembra manchi la persistenza? Intendo una persona che vive una situazione negativa, dal punto di vista del sarge in particolare, e che magari è solo o mdp, non si vede davanti una montagna da scalare, e tanti passetti da recuperare che sembrano inutili...
certo con la pratica e il tempo i tasselli diventano abilità, e di qui fighe in abbondanza, ma non c'è da discutere anche il come, e in senso assoluto, come essere persistenti e continui con questo "nuovo te"?

Sono perfettamente d'accordo sui principi, e sull'esigenza di un percorso ragionato di base, ma imho è necessario un contorno sulla persistenza, e sul recupero della fiducia in genere (come uomo e come "metodo").