Della differenza di età 1) Cosa valutare

Aperto da TermYnator, 14 Luglio 2020, 17:10:59

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TermYnator

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In quarantena uno dei miei allievi mi ha chiesto un parere su un video sulla differenza di età di una ditta che fa corsi di seduzione.  La sostanza del video è che una ragazza di 20 anni, non va con uno di trenta, e che la massima differenza di età tollerata è 6 anni. Cosa c'è di vero?

Perchè si guarda all'età?
In una società partiarcale, l'età della donna migliore è quella nella quale essa è più feconda e più incline a partorire figli sani. La donna biologicamente giovane è quindi quella che va dalla pubertà ai 38/40.
Se ci mettiamo qualche vincolo legale, abbiamo quindi 18/38. 20 anni di appetibilità.
L'uomo appetibile è quello che invece può procacciare il cibo ed il benessere per la propria famiglia oltre che essere fecondo.  Partiamo quindi dalla pubertà per arrivare alla pensione ed oltre. Con il solito, metro, abbiamo 18/68. Esiste ovviamente un limite superiore, che è però imponderabile. Il limite è costituito dall'età dell'ultimo figlio, che si troverà, in caso di grande differenza di età, a non avere un padre precocemente o a dovergli fare da badante... Un uomo di 60 anni, con una vita media dell'uomo italiano pari ad 80,6 anni, può portare il figlio alla maturità. Ma se longevo, può portarlo fino a quando inizierà a lavorare. Ergo, un uomo di 60 può essere considerato ancora papabile in caso di figli, mentyre è assolutamente papabile nel caso si voglia intraprendere un percorso privo di aspettative. Lo stesso percorso che una ventenne intraprende quando esce con il compagno di banco all'uni.
Abbiamo quindi 50 anni di appetibilità contro i 20 delle donne. Relazionando gli estremi, potremmo gia dire che se due diciottenni sono fatti l'uno per l'altra, analogo discorso potremmo fare per un sessant'ottenne ed una trentottenne. La massima differenza di età, diventa quindi 30 anni, ma potrebbe essere maggiore nel caso di maschi molto prestanti.

Bambini, adulti, anziani
In realtà, le cose non sono così semplici. L'istinto infatti, ci da degli indirizzi affinchè nel riprodurci si abbia il massimo risultato. E l'età biologica è un fattore oggettivo spesso più importante dell'estetica. La valutazione si complica a seguito di conbsiderazioni legate alla mortalità dei soggetti, che è sempre più probabile con l'intercedere degli anni. Un cinquantenne, ha sicuramente più probabilità di passare a miglior vita di un trentenne. Egoisticamente quindi, meglio un partner che lasci a soffrire che uno che dovrai piangere.
Entrambe i sessi, quindi, puntano ad accoppiarsi con un partner giovane, ma abile ad esercitare il compito che dovrà esercitare da genitore. Ricordo che questo è l'istinto, che nulla a a che vedere con il vostro modo di pensare: è quello che sentite di pancia.


In base all'età anagrafica e grossomodo a quella biologica, possiamo creare tre gruppi, contraddistini da un diverso potere biologico e contrattuale oltre che dal relativo modo di vedere il presente:

- Bambini
che vanno da 0 a 16/23 anni. La caratteristica dei bambini è quella di non essere completamente autosufficienti, e di esserte infertili o comunque incapaci di gestire ad una eventuale progenie per quastioni di maturità. Si è bambini finchè si pensa a cosa si farà da grandi. Prego notare che ci sono maschi assolutamente ritardati che sono bambini a 60 anni, ma non fanno testo... :lol: 

- Adulti
individui che vanno da 16/23 a 50/75 anni. Sono individui capaci di generare prole e di badare sia al sostentamento che all'educazione della stessa. Sono autosufficienti, si relazionano con il mondo in modo autonomo e sono ancora animati da progettualità per il futuro.

- Anziani
Sono le persone che vanno dai 50/75 al trapasso. Gli anziani, sono persone che hanno perso la progettualità. Vivono il momento, prendono quello che arriva, e sanno che dietro di loro incombe un'ombra sempre più vicina.

Nel prossimo pezzo, i fattori che concorrono all'età percepita.
Segue.

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Ultima modifica: 15 Marzo 2024, 16:22:57 di TermYnator
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Wild30

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#1
Argomento interessante per me in questo periodo... Io ho però un fatto particolare: dimostro molti meno anni di quelli che ho... e detto da molte persone, principalmente donne :P
Ho 35 anni e mi si dice che ne dimostro dai 25 ai 30 massimo... cosa che avevo scritto anche tempo fa: durante un mio approccio, una ragazza (di 23 anni) si stupì perchè pensava potessi lavorare con contratto di apprendistato! :D
Spero tu possa scrivere qualcosa anche relativo al mio caso di età dimostrata! Può aiutarmi nella seduzione di ragazze più giovani? E di quelle più grandi? Grazie :)
Ultima modifica: 14 Luglio 2020, 17:27:26 di Wild30

Shark72

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Citazione di: TermYnator il 14 Luglio 2020, 17:10:59
In quarantena uno dei miei allievi mi ha chiesto un parere un video sulla differenza di età di una ditta che fa corsi di seduzione.  La sostanza del video è che una ragazza di 20 anni, non va con uno di trenta, e che la massima differenza di età tollerata è 6 anni. Cosa c'è di vero?

Cosa c'è di vero, come emerge anche dalle tue considerazioni successive, è "dipende". Dipende da come è il trentenne (o quarantenne, o cinquantenne).




Citazione di: TermYnator il 14 Luglio 2020, 17:10:59
Perchè si guarda all'età?
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Partiamo quindi dalla pubertà per arrivare alla pensione ed oltre. Con il solito, metro, abbiamo 18/68.
Abbiamo 50 anni di appetibilità contro i 20 delle donne. Relazionando gli estremi, potremmo gia dire che se due diciottenni sono fatti l'uno per l'altra, analogo discorso potremmo fare per un sessant'ottenne ed una trentottenne. La massima differenza di età, diventa quindi 30 anni, ma potrebbe essere maggiore nel caso di maschi molto prestanti.

Oddio, un gap di 30 anni è tanta roba : io di 15 - 20 ne ho fatti, 30 no.  :O
Ma altri, tra cui te stesso, li hanno fatti.


Citazione di: TermYnator il 14 Luglio 2020, 17:10:59

- Bambini
che vanno da 0 a 16/23 anni. La caratteristica dei bambini è quella di non essere completamente autosufficienti, e di esserte infertili o comunque incapaci di gestire ad una eventuale progenie per quastioni di maturità. Si è bambini finchè si pensa a cosa si farà da grandi. Prego notare che ci sono maschi assolutamente ritardati che sono bambini a 60 anni, ma non fanno testo... :lol: 

- Adulti
individui che vanno da 16/23 a 50/75 anni. Sono individui capaci di generare prole e di badare sia al sostentamento che all'educazione della stessa. Sono autosufficienti, si relazionano con il mondo in modo autonomo e sono ancora animati da progettualità per il futuro.

- Anziani
Sono le persone che vanno dai 50/75 al trapasso. Gli anziani, sono persone che hanno perso la progettualità. Vivono il momento, prendono quello che arriva, e sanno che dietro di loro incombe un'ombra sempre più vicina.


A primo impatto sembra parecchio ampia la forchetta che separa adulti e anziani, ma a pensarci bene ci può stare : ci sono 50enni che appaiono, anzi, SONO, sia fuori che soprattutto dentro, già anziani, come 75enni che non lo sono, ne ho conosciuti di entrambe le categorie.
A tal fine rileva, oltre che l' età biologica, anche e direi soprattutto quella psicologica : io ad esempio ho fatto un test per calcolare la mia, e risulta essere sotto i 30 anni, quando in realtà sono prossimo al mezzo secolo.
Concordo che "anziano" può definirsi chi nella vita ha già tirato i remi in barca e in pratica non ha più molto da dire, e si limita a tirare avanti.
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