x TermYnator: Uscire da soli

Aperto da jotaro_kujo, 09 Ottobre 2012, 17:55:55

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jotaro_kujo

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Ciao Termynator! Stavo leggendo il Termypensiero ed una riga di quello che hai scritto mi ha fatto sorgere un dubbio. La riga in questione è questa: "Ricordate sempre che se riuscite ad uscire da soli, sarete usciti due volte..."

C'è sempre stata una grande divisone riguardo a questo aspetto, e negli ultimi tempi inizio a vederne la veridicità. Uscire con chi hai sempre frequentato, ti rende la persona che sei sempre stata. Frequenterai gli stessi locali, userai le stesse abitudini e probabilmente rimarrai la stessa persona di cui ti lamenti da tempo.
Uscendo da soli invece ci si può reinventare, provare approcci diversi e trovarsi in situazioni nuove.

Ora ognuno ha le sue teorie sull'uscire da solo: come, quando, dove...

Vorrei conoscere il tuo punto di vista! Come imposti un'uscita da solo?
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L'impostazione delle uscite in solitaria segue dei principi molto semplici:
a) la reiterazione, in modo da sentirsi "a casa" in un determinato posto.
b) La presenza abbondante di donne nel posto scelto.
c) La ritualità delle serate: un posto dove vai abitualmente, è tipizzato per stile, fascia d'età, look, e non cambia da una settimana all'altra. INtendo dire, che se vai nel locale x di venerdì, ogni venerdì trovi lo stesso tipo di gente. Paradossalmente, nei locali avviati c'è più ricambio così rispetto a quelli che cambiano "pelle" ad ogni serata.

Impostata la serata e trovato il locale (Cerca "mappa tattica" fra i miei scritti per capire cosa intendo), ti fai figo, e vai... :)
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jotaro_kujo

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Forse il mio problema maggiore è come non dare l'idea del tipo che è lì da solo ed attacca bottone con le persone per cercare compagnia...
Come riesci a non dare quell'idea?
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Citazione di: jotaro_kujo il 17 Ottobre 2012, 19:53:34
Forse il mio problema maggiore è come non dare l'idea del tipo che è lì da solo ed attacca bottone con le persone per cercare compagnia...
Come riesci a non dare quell'idea?
Cominciando con il non pensarlo.
Eckman sosteneva che se mimi una espressione facciale e la mantieni per un tempo sufficiente, alla fine entri nello stato d'animo dell'espressione che mimi. Stanislavskij sosteneva invece che condividendo mentalmente le problematiche del personaggio, si finirà per comportarsi naturalmente come il personaggio, dandogli vita.
Se tu pensi che sia da sfigati uscire da soli, mettendo assieme gli scritti di questi due grandi, finirai per essere riconoscibile come uno sfigato. Ma non perchè chi esce da solo lo sia: perchè per te uscire da solo è l'incarnare un personaggio sfigato.
Non basta peràà "bombarsi il frame " come i bimbominkia della generazione "pua": dentro di te, continuerai a pensare che sei uno sfigato. Devi invece prepararti.
E qui ritorniamo al parallelo del cinema. Nel cinema, gli attori sono spesso più realistici che in teatro, perchè poer ogni battuta girata ci si ferma, l'attore si riprende, ripassa, si spostano oggetti e si rimette a posto, e si ricomincia a girare finchè l'attore non dice la battuta in modo perfetto. Tali pause sono ovviamente impossibili da fare in tempo reale. Ma si possono fare prima.
Ovvero prepararsi a casa prima di uscire (ecco perchè nel TM consiglio di chiudersi in casa e studiare prima di intraprendere la strada del campo).
Chiuditi in casa, fai i tuoi raccontini, prepara le tue storie, i dettagli del tuo personaggio e ciò che deve incuriosire di te. Quando sarai sul campo, non sarai più un rompipalle che cerca di attaccarsi ai discorsi, ma una persona che butta giu una frase che incuriosisce e desta interesse. Questo genererà interazione in modo naturale.
Altro punto fondamentale per attuare questa prassi mentale, è il sentirsi a casa. Per questo ti ho consigliato di trovarti un ambiente da frequentare in modo assiduo.
Il resto, lo trovi nel TM... ;)
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jotaro_kujo

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Grazie mille!
Più che esaustivo!  :)
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Lupo

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#5
Citazione di: TermYnator il 18 Ottobre 2012, 13:39:27
Chiuditi in casa, fai i tuoi raccontini, prepara le tue storie, i dettagli del tuo personaggio e ciò che deve incuriosire di te.
Per riprendere i tuoi esempi cinematografici/teatrali: c'è un lavoro ben strutturato e suddiviso in fasi, dietro la creazione di un film, di uno spettacolo, o di un personaggio. Insomma, non è che si scelgono prima le luci e poi gli attori. Allo stesso modo, suppongo ci sia una struttura per questo lavoro da fare a casa.
Quindi, visto che questo del chiudersi in casa come hai scritto, è un passaggio a dir poco essenziale, nella pratica come si procede per sviluppare il discorso che ti ho quotato? Faccio questa domanda perchè io personalmente non saprei da che parte iniziare, e lo farei andando proprio alla cieca, mandando presto il tavolo all'aria per la gran confusione. C'è un modo per strutturare ordinatamente questo lavoro importantissimo da fare a casa, anzichè mettersi a farlo a casaccio come un ascoltone?
Grazie :)

Comunque in generale, per questo post ti sgancio un + :up: trovo sempre riscontro presso altre fonti di quello che dici. Grazie di non essere un cazzaro TermY :)
Ultima modifica: 21 Marzo 2015, 23:21:26 di Lupo

Alpacino90

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Citazione di: Lupo il 21 Marzo 2015, 23:14:21
Per riprendere i tuoi esempi cinematografici/teatrali: c'è un lavoro ben strutturato e suddiviso in fasi, dietro la creazione di un film, di uno spettacolo, o di un personaggio. Insomma, non è che si scelgono prima le luci e poi gli attori. Allo stesso modo, suppongo ci sia una struttura per questo lavoro da fare a casa.
Quindi, visto che questo del chiudersi in casa come hai scritto, è un passaggio a dir poco essenziale, nella pratica come si procede per sviluppare il discorso che ti ho quotato? Faccio questa domanda perchè io personalmente non saprei da che parte iniziare, e lo farei andando proprio alla cieca, mandando presto il tavolo all'aria per la gran confusione. C'è un modo per strutturare ordinatamente questo lavoro importantissimo da fare a casa, anzichè mettersi a farlo a casaccio come un ascoltone?
Grazie :)

Comunque in generale, per questo post ti sgancio un + :up: trovo sempre riscontro presso altre fonti di quello che dici. Grazie di non essere un cazzaro TermY :)
Se è come si prepara un personaggio per il teatro ti posso dare due consigli anch'io (ma quante cose del TM faccio già a recitazione??), se poi vuoi termy ti capisco, magari c'è qualcosa di diverso.. ;)
"O me o vita, domande come queste mi perseguitano. Infiniti cortei di infedeli. Città gremite di stolti. Che v'è di nuovo in tutto questo, o me o vita? Risposta. Che tu sei qui, che la vita esiste, e l'identità, che il potente spettacolo continua e che tu puoi contribuire con un verso. Che il potente spettacolo continua e che tu puoi contribuire con un verso."

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Citazione di: Lupo il 21 Marzo 2015, 23:14:21
Per riprendere i tuoi esempi cinematografici/teatrali: c'è un lavoro ben strutturato e suddiviso in fasi, dietro la creazione di un film, di uno spettacolo, o di un personaggio. Insomma, non è che si scelgono prima le luci e poi gli attori. Allo stesso modo, suppongo ci sia una struttura per questo lavoro da fare a casa.
Quindi, visto che questo del chiudersi in casa come hai scritto, è un passaggio a dir poco essenziale, nella pratica come si procede per sviluppare il discorso che ti ho quotato?
Creare un film non è esattamente eguale al creare un seduttore, ma è molto più simile al creare un quadro.
Da quando ho abbandonato i corsi dal vivo (che conto di riprendere molto presto perchè mi divertivo un casino)  sebbene attui sempre lo stesso programma non ho fatto un corso eguale all'altro. Per ogni persona ho cambiato la scaletta, gli accenti o le parti da mettere in luce rispetto a quelle da evidenziare.  Il motivo è semplice: quando ascolto un ragazzo per la prima volta non ascolto mai una persona priva di idee o di dialettica. Ma trovo una persona che ha un suo modo di esprimere le idee tramite la dialettica.
Questo suo modo non è seducente, ma non è detto che sia del tutto errato. Ci sono cose da salvare, altre da cambiare, altre ancora da impiantare ed alcune da eliminare.
Il percorso quindi dipende dalla persona. Ci sono persone che faccio cominciare tecnicamente dal tono della voce, altre dalla prossemica, altre ancora dalla capacità di astrarre o ancora dai racconti veri e propri.
Parte di questo lavoro viene fatto in one to one, il resto lo fanno a casa da soli.
Alla fine sanno tutti le stesse cose, quel che cambia è però il modo con cui sono riuscito  (o meno) a farle attecchire.
Tornando al nostro quadro, c'è un modo solo per fare un quadro? NO.
C'è chi inizia da un disegno geometrico da riempire, chi da una macchia di colore da circondare, chi invece dalla punta di un dito che porta direttamente alla figura che rappresenta Dio.
La tua domanda diventa quindi "Come formo me stesso?"
La mia risposta è: "Imparerai a formarti vedendo come ti formo".
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Rispondo ad entrambi: la mia domanda era sia per la seduzione che per il teatro, ecco perché mi interessava conoscere un metodo di lavoro. Per strutturato non intendo una scaletta, intendo proprio un metodo di lavoro. E il metodo, a differenza di una scaletta, è appunto adattabile da persona a persona. Il mio maestro a teatro fa qualcosa di simile, la sua codirettrice del corso prende spesso appunti su di noi del corso, non so di cosa, e poi vengono utilizzati per guidarci. Quello che io cercavo era questo metodo di lavoro, perché come ho detto io inizierei alla cieca e poi manderei presto tutto affanculo per il casino :D perché così non so proprio da dove partire. A uno che non sa da dove partire, cosa si può consigliare?

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Citazione di: Lupo il 22 Marzo 2015, 09:42:21
Rispondo ad entrambi: la mia domanda era sia per la seduzione che per il teatro, ecco perché mi interessava conoscere un metodo di lavoro. Per strutturato non intendo una scaletta, intendo proprio un metodo di lavoro. E il metodo, a differenza di una scaletta, è appunto adattabile da persona a persona. Il mio maestro a teatro fa qualcosa di simile, la sua codirettrice del corso prende spesso appunti su di noi del corso, non so di cosa, e poi vengono utilizzati per guidarci. Quello che io cercavo era questo metodo di lavoro, perché come ho detto io inizierei alla cieca e poi manderei presto tutto affanculo per il casino :D perché così non so proprio da dove partire. A uno che non sa da dove partire, cosa si può consigliare?
Banalmente di iniziare da qualche parte, poi a forza di farlo, con l'esperienza, scopri se per te è più comodo partire da qualcosa piuttosto che altro..   ;)
"O me o vita, domande come queste mi perseguitano. Infiniti cortei di infedeli. Città gremite di stolti. Che v'è di nuovo in tutto questo, o me o vita? Risposta. Che tu sei qui, che la vita esiste, e l'identità, che il potente spettacolo continua e che tu puoi contribuire con un verso. Che il potente spettacolo continua e che tu puoi contribuire con un verso."

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Citazione di: Alpacino90 il 22 Marzo 2015, 09:50:39
Banalmente di iniziare da qualche parte, poi a forza di farlo, con l'esperienza, scopri se per te è più comodo partire da qualcosa piuttosto che altro..   ;)
Codesto si chiama "metodo random" è tutto è tranne che un metodo che fa risparmiare tempo...
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Citazione di: TermYnator il 22 Marzo 2015, 16:49:44
Codesto si chiama "metodo random" è tutto è tranne che un metodo che fa risparmiare tempo...
Eh io infatti mi perderei soltanto così. Puoi fare random solo se già padroneggi la cosa.

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Ahahah allora a questo punto voglio sapere pure io come fare per risparmiare tempo!! ;D
"O me o vita, domande come queste mi perseguitano. Infiniti cortei di infedeli. Città gremite di stolti. Che v'è di nuovo in tutto questo, o me o vita? Risposta. Che tu sei qui, che la vita esiste, e l'identità, che il potente spettacolo continua e che tu puoi contribuire con un verso. Che il potente spettacolo continua e che tu puoi contribuire con un verso."

Mylo

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Ciao Termy, scusa ma non mi aspettavo proprio che dicessi di chiudersi in casa e recitare. Dal momento che ti prendo sul serio, ti chiedo come può essere fruttuoso a livello reale recitare in maniera solipsistica? Dovrei immaginarmi le situazioni e recitarle nella mia mente? Capisco il vedersi allo specchio, il sentire la propria voce registrata, parlare tra sé e sé osservando la propria dialettica... ma intendi altro oltre a questi fattori visibili?

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Citazione di: Mylo il 31 Marzo 2015, 00:00:12
Ciao Termy, scusa ma non mi aspettavo proprio che dicessi di chiudersi in casa e recitare. Dal momento che ti prendo sul serio, ti chiedo come può essere fruttuoso a livello reale recitare in maniera solipsistica? Dovrei immaginarmi le situazioni e recitarle nella mia mente? Capisco il vedersi allo specchio, il sentire la propria voce registrata, parlare tra sé e sé osservando la propria dialettica... ma intendi altro oltre a questi fattori visibili?
Più o meno tutti coloro che si qualificano come "seduction coach" ti diranno che la seduzione è questione di tecnica. Pochi ti diranno che la tecnica aiuta, ma se non c'è conoscenza non vai da nessuna parte.
Io ti dico invece che la seduzione è per il 90% una questione di autocoscienza.
Prendi coscienza di te stesso e diventerai un seduttore.
In quest'ottica, persino esperienze come lo scolpire un pezzo di legno aiutano a capire quali sono i tuoi limiti.
Un dialogo fra se  e se quindi, non può che aumentare la tua reattività e la tua confidenza con il tuo modo di organizzare e gestire i pensieri. Ovviamente, una guida aiuta enormemente.
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