problema sguardi "molesti"

Aperto da dani56, 06 Giugno 2018, 22:13:32

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dani56

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buonasera ragazzi, vorrei chiedere un consiglio ed esporre un problema a cui penso da tempo, ma che ora torna in auge con questo "femminismo puritano".
Mi riferisco al fatto che in molte, ormai infettate da certe idee, vedano uno sguardo come "molestia". Parto a riguardo con una mia esperienza: alle superiori c'era una ragazza della mia città o dintorni (andavo al liceo in un'altra città) che si era convinta, su nessunissima base, che io la guardavo con "odio". senza peraltro aver mai avuto rapporti di alcun tipo con lei, anche perchè mi pare fosse un paio di anni più piccola. Il fatto che mi odiasse di riflesso lo venni a sapere da un mio compagno di classe che aveva una cotta per lei e ci parlava ogni tanto. Un giorno uscendo da scuola lei saluta il mio amico, e io scimmiotto il suo "ciao". Non l'avessi mai fatto! Si incazzò come una bestia e cominciò a sbraitare minchiate per strada. Non ricordo come fini, pero capii presto di avere fatto una cazzata. Chiaramente ero un ragazzino (16/17 anni) e sicuramente ora non lo rifarei.
Tornando ai giorni nostri, tempo fa una femminista famosa pubblicò su tutti i social  (se chiedete pubblico il video da yt) la foto di un paio di scarpe di un ragazzo di fronte a lei sul treno. Voleva sottolineare come il tipo si fosse messo a fissarla "considerandola solo un buco e pezzo di carne" (le prove?) e chiedendo che fossero presi provvedimenti a riguardo. A chi le facesse notare che non poteva dimostrare nulla di quanto diceva o al limite, se fosse stata cosi infastidita, di chiamare il controllore o cambiare posto, lei rispondeva che era li che "aveva deciso di stare" ( se ti senti in pericolo in un posto rimani li? ma che cazz...).
Ora sento pure in tv che Miss America ( potete controllare con google se non vi fidate) NON farà più sfilare le ragazze in bikini per valorizzare invece "carattere ed interiorità". io ci vedo una netta somiglianza coi casi sopra, ahime. Quindi, secondo voi, cosa si dovrebbe fare con una pazza ( ormai purtroppo sono sempre più, soprattutto fra le giovanissime) che ritiene, SULLA BASE DEL NULLA, che la si stia odiando/molestando/stuprando con lo sguardo, e che ora come ora può rovinarti con un click?
Ovviamente portando il massimo rispetto per le vittime VERE  di certe brutalità e oscenità.
Grazie mille per i consigli

ScarTissue

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Un mio collega di lavoro stava finendo in gattabuia perché dopo aver lasciato l'ex compagna, lei è andata a denunciarlo dicendo che veniva regolarmente picchiata. Lei senza un graffio, un segno o altro. La legge italiana dal 2016 dice che sei tu, a dover dimostrare di non averla picchiata e non il contrario. Lui ha vissuto nell'ansia di dover finire dentro, spese legali e tutto.
Tra l'altro, la gentilissima signora, nemmeno si presentava ai processi, tanto per farvi capire quanto le interessasse di difendere la propria bugia! Per fortuna i figli di lei hanno testimoniato a favore del mio collega, dicendo che davanti a loro si era sempre comportato bene e trattato bene la ex compagna. È stato assolto, non per non aver commesso il fatto, ma per mancanza di prove. Ergo, spese legali a suo carico e non ha potuto contro denunciare l'ex compagna per calunnia.
Il carabiniere gli ha detto "se si fosse presentato lei al posto della signora per denunciare violenza, quasi sicuramente ci saremmo fatti una risata".
Purtroppo la società è palesemente femminista, la disparità è evidente, soprattutto a livello legislativo e sociale.
Tant'è vero che è socialmente accettabile che una donna stia a casa a fare la mantenuta, mentre il contrario definirebbe l'uomo come un'fallito' nel migliore dei casi.
Non so di chi sia la colpa e nemmeno mi importa, dico solo che questo mondo inizia a farmi schifo.
P. S. Ovviamente anche per le donne non è facile andare avanti con tutti i pregiudizi e le meschinità che molti uomini dedicano loro ogni giorno, anzi sono fermamente convinto che l'ignoranza sia universale.
Ma vedere una donna che entra in discoteca gratis, a cui vengono dedicati appositi parcheggi, spazi e quant'altro solo perché donna... Beh, io se fossi donna e ci tenessi a dichiararmi pari dell'uomo, rifiuterei tutto ciò.
Il discorso è ndato un po' per i fatti suoi ma sono pensieri che mi tengo dentro da un po', perché se ne parli con qualcuno magari ti prendono anche per un troglodita maniaco misogino, quando in realtà io amo le donne con tutto me stesso. Ma le donne, non le squallide approfittatrici sociali.
Ah, come quelle che fanno i post su facebook tipo 'ehi piccola, tu sei donna, sei guerriera, il mascara non lo far colare e blablabla'. Proprio 'come manifestare la propria inferiorità mentale starter pack'
"La figa è il sacco a pelo del caxxo" mi ha detto un vecchio, da allora in scimmia col campeggio: sono un lupetto!"
"Per amarmi devi sapere che cos'ho dentro, non ti può bastare la macchina in cui entro!"

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ARES_ONE

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Sono delle sceme, ci puoi fare ben poco.
L'unico modo per rinsavirle è mostrare loro chi sei veramente.
Ma ne vale la pena?

Comunque la causa di tutto ciò sono sto schifo di campagne contro la violenza sulle donne, che dipingono l'uomo come una bestia immonda e fa passare le donne da vittime innocenti e candide.
Quando dati alla mano se si parla di violenza ambo i sessi lo sono in egual misura, solo che come ha detto Scar, se un uomo denuncia una violenza da parte di una donna lo pigliano per culo.
Ipocrisia portami via....
"Mettersi le penne nel culo non fa di te una gallina." Tyler Durden,Fight Club.

Shark72

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Citazione di: ScarTissue il 06 Giugno 2018, 23:51:23
Un mio collega di lavoro stava finendo in gattabuia perché dopo aver lasciato l'ex compagna, lei è andata a denunciarlo dicendo che veniva regolarmente picchiata. Lei senza un graffio, un segno o altro. La legge italiana dal 2016 dice che sei tu, a dover dimostrare di non averla picchiata e non il contrario. Lui ha vissuto nell'ansia di dover finire dentro, spese legali e tutto.
Tra l'altro, la gentilissima signora, nemmeno si presentava ai processi, tanto per farvi capire quanto le interessasse di difendere la propria bugia! Per fortuna i figli di lei hanno testimoniato a favore del mio collega, dicendo che davanti a loro si era sempre comportato bene e trattato bene la ex compagna. È stato assolto, non per non aver commesso il fatto, ma per mancanza di prove. Ergo, spese legali a suo carico e non ha potuto contro denunciare l'ex compagna per calunnia.
Il carabiniere gli ha detto "se si fosse presentato lei al posto della signora per denunciare violenza, quasi sicuramente ci saremmo fatti una risata".
Purtroppo la società è palesemente femminista, la disparità è evidente, soprattutto a livello legislativo e sociale.
Tant'è vero che è socialmente accettabile che una donna stia a casa a fare la mantenuta, mentre il contrario definirebbe l'uomo come un'fallito' nel migliore dei casi.
Non so di chi sia la colpa e nemmeno mi importa, dico solo che questo mondo inizia a farmi schifo.
P. S. Ovviamente anche per le donne non è facile andare avanti con tutti i pregiudizi e le meschinità che molti uomini dedicano loro ogni giorno, anzi sono fermamente convinto che l'ignoranza sia universale.
Ma vedere una donna che entra in discoteca gratis, a cui vengono dedicati appositi parcheggi, spazi e quant'altro solo perché donna... Beh, io se fossi donna e ci tenessi a dichiararmi pari dell'uomo, rifiuterei tutto ciò.
Il discorso è ndato un po' per i fatti suoi ma sono pensieri che mi tengo dentro da un po', perché se ne parli con qualcuno magari ti prendono anche per un troglodita maniaco misogino, quando in realtà io amo le donne con tutto me stesso. Ma le donne, non le squallide approfittatrici sociali.
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Il problema di fondo è che la donna ha troppi diritti e troppo pochi doveri, non dico che occorrerebbe tornare al Medio Evo, ma una robusta marcia indietro sarebbe salutare.
"Il tuo è un gioco molto politico" - Athos
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dani56

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Ah aggiungo: questa "splendida" ragazza ovviamente aveva fatto il lavaggio del cervello alle tipe della sua classe. Me ne accorsi perché a ginnastica mi guardavano malissimo e appena passavo bisbigliavano fra loro. Tutto questo prima dell'episodio del"ciao" riportato. Ma che senso ha rompere la palle ad uno e rovinargli la reputazione per tue seghe mentali? Cioè, posso "capire" nei casi di divorzio ecc ... fare le st*onze ma qui boh, secondo me è roba fuori dal mondo. Che poi che avrei potuto fare? Querelarla? Fosse stato un uomo ne avrebbe prese di botte, ma se mi fossi incazzato con lei sul serio non avrei fatto alteo che darle ragione, passando dalla parte del torto, ovviamente

Emix

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Citazione di: ARES_ONE il 07 Giugno 2018, 00:43:09
Sono delle sceme, ci puoi fare ben poco.
L'unico modo per rinsavirle è mostrare loro chi sei veramente.
Ma ne vale la pena?

Sono dei soggetti con idee estreme che vanificano gli sforzi fatti dalle donne con buoni propositi.
Anche mostrarsi per chi si è veramente secondo me non è soluzione visto che spesso si tratta di soggetti che di un buon principio ne fanno un pretesto per farsi giustizia ad ogni costo.

Citazione
Comunque la causa di tutto ciò sono sto schifo di campagne contro la violenza sulle donne, che dipingono l'uomo come una bestia immonda e fa passare le donne da vittime innocenti e candide.
Quando dati alla mano se si parla di violenza ambo i sessi lo sono in egual misura, solo che come ha detto Scar, se un uomo denuncia una violenza da parte di una donna lo pigliano per culo.
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Qui dissento per non cadere in torto noi come "uomini" perchè la violenza sulle donne esiste e non è un bene per la nostra società, secondo me questi casi si rischia di generalizzare un problema per colpa di pochi.

In ogni caso, concordo sul fatto che ultimamente si sta cercando di mettere l'uomo in un angolino anzichè stabilire una parità sensata.
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ScarTissue

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Esiste la violenza. Punto. Se un uomo da uno schiaffo a una donna è una bestia, se una donna tira l'acido in faccia al proprio ragazzo (quel fatto di cronaca avvenuto qualche mese fa), prima di dare ragione a lui mi ricordo tutti a dire "eh ma chissà lui cosa le aveva fatto", "finalmente qualcuna che si ribella" e poi semplicemente lei era una bestia alla pari di tanti uomini. La violenza è universale, non esiste la violenza di genere, andate a vedervi i dati. Poi la tv può dire ciò che vuole, io la guardo solo per le serie tv
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Citazione di: ScarTissue il 06 Giugno 2018, 23:51:23
Purtroppo la società è palesemente femminista
...
Tant'è vero che è socialmente accettabile che una donna stia a casa a fare la mantenuta, mentre il contrario definirebbe l'uomo come un'fallito' nel migliore dei casi
Citazione di: Shark72 il 07 Giugno 2018, 09:24:27
Il problema di fondo è che la donna ha troppi diritti e troppo pochi doveri
Citazione di: ARES_ONE il 07 Giugno 2018, 00:43:09la causa di tutto ciò sono sto schifo di campagne contro la violenza sulle donne

Io mi chiedo dove vivete....
Sono felice di venire a sapere che vivo in un paese femminista, che ho un sacco di diritti premium in quanto patata-munita (diritti che evidentemente ignoro...), che addirittura potrei comodamente stare a farmi mantenere (salvo poi innescare un cortocircuito fra i troppi diritti e l'angelo del focolare). Per non parlare di come mi sento enormemente più sicura per la mia incolumità fisica con i dati alla mano.
Come mi piacerebbe che per un giorno poteste cambiare sesso, come delle orate, e venire in giro con me a guardare il mondo da un altro punto di vista.
Tutta la campagna 'metoo' e quelle collegate, hanno portato con sé degli estremi che non sono così scontati da interpretare. Ma mettersi a discuterne col filtro del livore mi parrebbe fatica sprecata...
La Signorina RottermaYer

ScarTissue

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Guarda, possiamo parlarne tranquillamente e in maniera civile. Sicuramente avrai letto il caso del mio collega e delle conseguenze che avrebbe potuto avere il semplice fatto di averla mollata. Ma tivripeto, succede anche al contrario, è che mi sembra che a livello legislativo e "sociale", la donna sia più tutelata dell'uomo. Tutto qui.
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Ma certo che ci sono problemi di parità in entrambi i sensi. Un esempio è quello del tuo amico, un altro è quello dei padri e dell'affidamento dei bambini nelle separazioni, solo per dire una delle cose più macroscopiche.
Ma non possiamo mettere sullo stesso piano tutto, dalle ca**ate alle cose gravi. O perpetuare noi per primi certi stereotipi che danneggiano tutti, uomini e donne.
CitazioneTant'è vero che è socialmente accettabile che una donna stia a casa a fare la mantenuta, mentre il contrario definirebbe l'uomo come un'fallito' nel migliore dei casi.
Ad esempio questa secondo me è una cosa che sta cambiando, stiamo già un bel po' lontani da questa rappresentazione. Intanto perché si lavora spesso anche da casa, poi perché c'è molta più condivisione di occupazioni domestiche e familiari. Tutto dipende anche da come si legge la situazione e dalle parole che si scelgono di usare.
La mantenuta del tuo esempio che fa, a casa? Perché se a casa ha un nonno col catetere, due neonati e il resto delle incombenze, non è che sia mantenuta 'a ufo'. Un uomo che sta a casa, siamo noi a  additarlo come fallito, mammo, o altre etichette ridicole senza magari sapere niente delle sue scelte e delle sue necessità familiari.
Citazione
Ma vedere una donna che entra in discoteca gratis
Ahah ma dai  :D Ecco, questa è una delle ca**ate. La donna entra gratis perché attira maschi, e il gestore guadagna di più. Non è un privilegio ovarico, ma la conseguenza di un mercato. Quindi...?
Citazionecui vengono dedicati appositi parcheggi, spazi e quant'altro solo perché donna... Beh, io se fossi donna e ci tenessi a dichiararmi pari dell'uomo, rifiuterei tutto ciò.
Ovvía, su. Le quote rosa sono una aberrazione. Un parcheggio rosa invece ti serve: quando è buio, sei sola, e è il posto più vicino all'ingresso. Quando hai venti kg in più addosso e un pancione da balena e nessuno ti aiuta manco se svieni per strada. Che altri spazi dedicati conosci...? Le casse prioritarie alla conad? Non ti preoccupare, nessuno ti fa mai passare lo stesso.
Questi non sono vantaggi dell'essere donna, ma piccoli palliativi (in genere sabotati dai più) per i momenti in cui sei più in difficoltà.

La Signorina RottermaYer

ScarTissue

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Se ti va di leggere, questo è per quanto riguarda la parte legislativa, una mera statistica.
Ah hai mai letto in biblioteca o in libreria quei titoli tipo: 'gli uomini sono tutti stro.. '
Oppure 'falli soffrire'. Pensa a parti invertite, nemmeno gli avrebbero fatto pubblicare, all'autore.

Comunque...
Una ricerca dell'Università di San Francisco, pubblicata anche sul Berkeley Journal of Gender, Law & Justice, afferma:
"Abbiamo anche esaminato, attraverso questo studio e precedenti studi della California, i dati più generali sulle disparità di genere nel condannare a morte e abbiamo trovato una sostanziale disparità riguardante il genere-dell'-imputato e il genere-della-vittima. Le donne colpevoli di omicidio capitale hanno molte meno probabilità degli uomini di essere condannate a morte, e gli imputati che uccidono le donne hanno di gran lunga maggiori probabilità di essere condannati a morte degli imputati che uccidono gli uomini. Noi sosteniamo che tutti questi risultati sono in linea con le norme cavalleresche, e possiamo concludere che, nelle decisioni dei pubblici ministeri di chiedere la morte e nelle decisioni delle giurie di imporla, la cavalleria sembra essere viva e vegeta."
FONTE: [Shatz, Steven F. and Shatz, Naomi R., Chivalry is Not Dead: Murder, Gender, and the Death Penalty (February 19, 2011). Univ. of San Francisco Law Research Paper No. 2011-08; Berkeley Journal of Gender, Law & Justice, Vol. 27, No. 1, 2012.].

Sonja B. Starr dell'Università del Michigan ha riscontrato che "le arrestate femmine hanno significativamente più probabilità di evitare accuse e condanne del tutto, e due volte più probabilità di evitare il carcere se condannate", e che a parità di reato e movente, gli uomini subiscono, mediamente, pene del 63% più severe rispetto agli uomini.
FONTE: [Starr, Sonja B., Estimating Gender Disparities in Federal Criminal Cases (August 29, 2012). University of Michigan Law and Economics Research Paper, No. 12-018.]

Theodore R. Curry e colleghi dell'University of Texas hanno "trovato l'evidenza che i delinquenti che vittimizzavano femmine ricevevano condanne sostanzialmente più lunghe dei delinquenti che vittimizzavano maschi. I risultati mostrano anche che gli effetti del genere delle vittime sulla lunghezza delle sentenze sono condizionate dal genere dell'autore del reato, in modo tale che i delinquenti maschi che vittimizzavano le femmine ricevevano le condanne più lunghe di qualsiasi altra combinazione genere della vittima/genere dell'autore del reato".
FONTE: [Theodore R. Curry, Gang Lee, S. Fernando Rodriguez (2004). Does Victim Gender Increase Sentence Severity? Further Explorations of Gender Dynamics and Sentencing Outcomes. Crime & Delinquency 50:319–43.]

Addirittura secondo le statistiche del Dipartimento di Giustizia statunitense  (che inizialmente non divise questo dato a seconda del genere, ma grazie ad Alan Dershowitz del Washington Times, che chiese agli autori di farlo, vennero alla luce i risultati), le donne che uccidono i propri mariti hanno il 12,9% di probabilità di essere assolte e il 17% di ottenere la libertà condizionale, mentre i mariti che uccidono le mogli hanno solo il l'1,4% di possibilità di essere assolti e appena l'1,6% di ottenere la libertà condizionale. Inoltre, le donne colpevoli di aver ucciso i propri mariti ricevono una condanna media di 6 anni, mentre gli uomini colpevoli di aver ucciso le proprie mogli ricevono una condanna media di 17 anni. (Per comparazione, la sentenza media per l'omicidio di un non-familiare, negli USA, è di 14,7 anni).
FONTE: [Michael Weiss, Cathy Young. Feminist Jurisprudence: Equal Rights Or Neo-Paternalism? Policy Analysis No. 256, Cato Institute, June 19, 1996.]

Anche fonti femministe, come uno studio del 2012 su "Feminist Criminology" confermano il dato, mostrando che a parità di crimine, nei reati sessuali, gli uomini ricevono condanne più lunghe:
"L'ipotesi "donna cattiva" affermerebbe che le donne siano condannate più duramente, ma i dati mostrano che gli uomini ricevono condanne più lunghe per i reati sessuali rispetto alle donne. Il supporto è fornito per l'"ipotesi cavalleria" per spiegare l'immediata disparità di condanna".
FONTE: [Embry R & Lyons Jr. PM. (2012) Sex-based sentencing: sentencing discrepancies between male and female sex offenders. Feminist Criminology, 7(2):146-162.]

In aggiunta, uno studio del 2013 afferma che "non è sorprendente che Mellor e Deering (2010) abbiano trovato atteggiamenti differenti nei confronti di abusi sessuali infantili perpetrati da maschi e da femmine in un campione di 231 psichiatri, psicologi, psicologi in prova e operatori di protezione dell'infanzia. I perpetratori femminili avevano più possibilità di essere trattati con clemenza, portando ad una minimizzazione degli abusi sessuali commessi da donne su bambini [...]. Inoltre, il sistema di giustizia penale sembra essere discriminante nei confronti dei maschi. Sandler e Freeman (2011) hanno trovato che al sesso femminile si riduce significativamente la probabilità di incarcerazione per i trasgressori condannati per reati sessuali. Deering e Mellor (2009) hanno confermato un minor tempo di carcere e un più breve periodo di fermo per le pedofili femminili nel loro studio australiano. In termini di politiche di arresto, Felson e Pare (2007) hanno dimostrato che è particolarmente improbabile che la polizia arresti donne che aggrediscono i loro partner maschili. Gli stessi risultati sono stati precedentemente riportati da Brown (2004).".
FONTE: [Koller, Jürgen. "The ecological fallacy" (Dutton 1994) revised. Journal of Aggression, Conflict and Peace Research 5.3 (2013): 156-166.]

Secondo uno studio dell'Università di Harvard, non si salverebbero da questo gap sessista (che viene paragonato a quello razzista nelle percentuali) neanche gli omicidi veicolari:
"In particolare, le caratteristiche delle vittime sono importanti determinanti della condanna tra gli omicidi veicolari, dove le vittime sono fondamentalmente casuali e dove il modello ottimale di punizione prevede che le caratteristiche delle vittime debbano essere ignorate. Tra gli omicidi veicolari, i conducenti che uccidono donne ottengono il 56 per cento di sentenze più lunghe. I conducenti che uccidono neri ottengono il 53 percento di sentenze più corte.".
FONTE: [Bruce Sacerdote and Edward Glaeser. "Vengeance, Deterrence, and Incapacitation." The Journal of Legal Studies 32, 2 (June 2003).]

Una ricerca statunitense del 2001 su 77.236 casi federali ha esaminato le differenze nelle sentenze per quanto riguarda i reati di rapina in banca, traffico di droga, possesso/traffico di armi, furto, frode e immigrazione, trovando che maschi e neri avevano meno probabilità di ottenere assoluzione quando questa opzione era disponibile, meno probabilità di ricevere diminuzioni di pena e più probabilità di ricevere aumenti di pena rispetto a bianchi e a femmine.
FONTE: [Mustard, D. (2001). Racial, ethnic and gender disparities in sentencing: Evidence from the U.S. federal courts. Journal of Law and Economics, 44, 285-314.]

Uno articolo del 2000 su Criminal Justice Policy Review mostra come ancora nel 2000, a Chicago, Miami e Kansas City, le donne continuavano ad avere minori percentuali di incarcerazione. Inoltre, sebbene la discriminazione colpisse maggiormente gli uomini di colore rispetto ai bianchi, non vi era differenza nel trattamento a seconda dell'etnia per quanto riguardava le donne.
FONTE: [Spohn C and Beichner D (2000) "Is Preferential Treatment of Females Offenders a Thing of the Past? A Multisite Study of Gender, Race, and Imprisonment". Criminal Justice Policy Review vol 11 no 2 pp 149–84.]

Questo stesso risultato è stato confermato da una ricerca del 2006 sul Journal of Quantitative Criminology.
FONTE: [Darrell Steffensmeier, Stephen Demuth. Does Gender Modify the Effects of Race–ethnicity on Criminal Sanctioning? Sentences for Male and Female White, Black, and Hispanic Defendants. J Quant Criminol (2006) 22:241-261.]

Minore possibilità di incarcerazione per le donne e sentenze più lunghe per gli uomini sono state trovate anche per quanto riguarda i dati del Sud dell'Australia, come riportato da uno studio del 2010 su Current Issues in Criminal Justice.
FONTE: [Jeffries, Samantha & Bond, Christine (2010) Sex and sentencing disparity in South Australia's higher courts. Current Issues in Criminal Justice, 22(1), pp. 81-97.]

Addirittura nel Regno Unito le linee guida hanno richiesto ai giudici di sentenziare le donne colpevoli di crimini in maniera più leggera rispetto agli uomini( http://www.dailymail.co.uk/news/article-1311004/Judges-ordered-mercy-women-criminals-deciding-sentences.html)

P.S: Ovviamente questo vale in tutto il mondo perchè in tutto il mondo vige lo stereotipo "uomo forte e rude/donna debole, inerme e inoffensiva". Inoltre va detto che sicuramente in Italia questo gap a sfavore degli uomini è ancora maggiore di quanto avviene negli USA, cioè in un nazione in cui la giustizia verso le donne è più severa a confronto rispetto alla giustizia italiana verso le donne, infatti negli USA il "gap" percentuale tra uomini e donne carcerate (92% uomini, 8% donne) è minore del relativo "gap" in Italia (97% uomini, 3 % donne), quindi in Italia in Italia la sproporzione di severità tra donen e uomini è ancora maggiore. Questo significa che in Italia tale disparità a scapito maschile nella giustizia  è sicuramente ancora più netta rispetto alla pur già drammatica disparità a scapito maschile negli USA.
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Citazione di: dani56 il 06 Giugno 2018, 22:13:32
alle superiori c'era una ragazza della mia città o dintorni (andavo al liceo in un'altra città) che si era convinta, su nessunissima base, che io la guardavo con "odio".
...
tempo fa una femminista famosa pubblicò su tutti i social  (se chiedete pubblico il video da yt) la foto di un paio di scarpe di un ragazzo di fronte a lei sul treno. Voleva sottolineare come il tipo si fosse messo a fissarla "considerandola solo un buco e pezzo di carne"
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Inizio a dirti la mia opinione.
Nel primo caso hai descritto una tua esperienza personale parlando di un'unica ragazza. Sicuramente al liceo hai conosciuto, anche solo di vista, molte altre ragazze, erano tutte come lei o erano più normali?
Nel secondo caso la femminista in questione può tranquillamente aver imbastito tutta la storia solo per avere un maggior seguito sui social. Cosa che ormai fanno in molti.
Nel terzo caso la vedo più come una trovata pubblicitaria per stimolare la curiosità di capire come la miss vuole vestire le ragazze per valorizzarne "carattere ed interiorità".
Insomma tre casi diversi che ritengo possano avere una loro spiegazione ben lontana dal disprezzo verso il genere maschile

Citazione di: dani56 il 06 Giugno 2018, 22:13:32
Mi riferisco al fatto che in molte, ormai infettate da certe idee, vedano uno sguardo come "molestia".

Si perderenno tanti bei ragazzi  ;D

Citazione di: dani56 il 06 Giugno 2018, 22:13:32
Quindi, secondo voi, cosa si dovrebbe fare con una pazza ( ormai purtroppo sono sempre più, soprattutto fra le giovanissime) che ritiene, SULLA BASE DEL NULLA, che la si stia odiando/molestando/stuprando con lo sguardo, e che ora come ora può rovinarti con un click?

Mah... sono sempre più numerosi i post di chi vuole farsi vedere, in qualsiasi modo, anche a danno di altri; talmente numerosi che un post su di te verrebbe dimenticato dopo massimo un giorno per lasciare spazio a nuovi post di qualsiasi altro genere.
Oltre ad un fatto da considerare: tutto l'odio che si genera sui social rimane li tra qualche insulto, flame, spam, ecc... difficilmente qualcuno verrà a prenderti a casa dopo aver visto la foto di un paio di scarpe.
Poi ci sono sempre i casi d'eccezione, ma è più probabile finire sotto una macchina che vedersi rovinati da un post (ho letto di chi l'ha passata brutta dopo aver pubblicato frasi razziste, ma questo è un altro discorso).

Citazione di: ScarTissue il 06 Giugno 2018, 23:51:23
Purtroppo la società è palesemente femminista, la disparità è evidente, soprattutto a livello legislativo e sociale.

Più che altro la società è formata da gonzi pipparoli e privi di palle, pronti a difendere tutto ciò che odora di passera nella speranza di riceverne un po'.

Citazione di: Whiteout il 08 Giugno 2018, 23:17:02
La donna entra gratis perché attira maschi, e il gestore guadagna di più. Non è un privilegio ovarico, ma la conseguenza di un mercato.

;D Vero! Ricordo ancora le discoteche di Rimini assalite da orde di tedeschine che entravano gratis e bevevano gratis. A seguirle orde di ragazzucci che pagavano le care vecchie 10.000 lire per entrare, e una volta dentro la disco si prosperava il paradiso!  ;D ;D


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Whiteout

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CitazioneInoltre va detto che sicuramente in Italia questo gap a sfavore degli uomini è ancora maggiore
Questo merita un topic a parte, tipo 'Violenza di genere o giustizia di genere'. Ho letto il sito da cui hai preso le info, ma manca qualsiasi commento sul contesto. Intendo dire che sproporzioni così eclatanti avranno probabilmente anche altre cause, oltre al supposto paternalismo dei giudici. Tema da approfondire, ma appunto siamo ampiamente OT.
Se sulla giustizia abbiamo un gap a sfavore del sesso maschile, ci dobbiamo lavorare e esserne consapevoli. Ciò purtroppo non annulla gli altri, di divari, come la maggior disoccupazione delle donne, i salari inferiori a parità di posizione, gli ostacoli alla carriera, la riduzione dell'aspettativa di vita, etc etc.
Non è che un'ingiustizia ne lava via un'altra, quindi inutile ignorare lo stato di fatto.
Citazione di: AlterEgo il 09 Giugno 2018, 01:56:01
Nel primo caso hai descritto una tua esperienza personale parlando di un'unica ragazza. Sicuramente al liceo hai conosciuto, anche solo di vista, molte altre ragazze, erano tutte come lei o erano più normali?
Nel secondo caso la femminista in questione può tranquillamente aver imbastito tutta la storia solo per avere un maggior seguito sui social. Cosa che ormai fanno in molti.
Nel terzo caso la vedo più come una trovata pubblicitaria per stimolare la curiosità di capire come la miss vuole vestire le ragazze per valorizzarne "carattere ed interiorità".
Insomma tre casi diversi che ritengo possano avere una loro spiegazione ben lontana dal disprezzo verso il genere maschile
Alter riporta tutto in una dimensione più pragmatica, condivido. La storia del concorso, di cui non conosco i dettagli, ha probabilmente una matrice 'affaristica' così come gli ingressi gratis in disco: il concorso serve a vendere sogni e pubblicità, e in ultimo a fare soldi. Il prodotto si adegua alle pressioni del momento per vendere meglio.
Citazione di: AlterEgo il 09 Giugno 2018, 01:56:01
Più che altro la società è formata da gonzi pipparoli e privi di palle, pronti a difendere tutto ciò che odora di passera nella speranza di riceverne un po'.
Ecco :lol: Divisione di responsabilità....!
La Signorina RottermaYer

Emix

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Whiteout ho aperto un topic separato per discuterne separatamente perchè secondo me è un argomento che merita e ti ringrazio per il suggerimento, a maggior ragione che possiamo anche avere un riscontro femminile sull'argomento.

Violenza di genere o giustizia di genere

I commenti sulla violenza di genere e affini si fanno sul nuovo topic, qui limitiamoci a rispondere alla richiesta fatta da dani56.
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TermYnator

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#14
Interessante.
Come al solito ho però trovato il commento di Whiteout che distingue il "mercato" dal resto. Ma siamo sicuri che esista una differenza?

Le donne in disco entrano gratis.
Qualcuno nei secoli scrisse "Tira più un pelo di fiha che un carro di buoi". Tal goliardico proverbio spiega una lunga serie di equilibri sessuali. Ad esempio il fatto che gli uomini cerchino le donne attivamente, mentre non è vero il contrario.
Esempio?
Per riempire una discoteca, fai entrare le donne gratis o poco più. Gli uomini si sposteranno in massa perchè sanno che "li ci sono donne". Se invece fai entrare i maschi gratis, non ci sarà una sola donna (sotto i 320 kg  Azn ). Quindi far entrare le donne gratis in disco, è una questione di mercato, non di privilegio.

Le donne vengono discriminate sui lavori fisici
MI serve un operaio che deve faticare. Va da se che un maschio, a parità di peso, sia fisicamente superiore ad una donna. Se sottoponiamo maschi e femine a prove fisiche, o creiamo un livello di selezione diverso (lo schifo che avviene nelle selezioni per diventare militari), o il numero di donne che passa è irrisorio rispetto a quello degli uomini. Assumere un operaio maschio discriminando la donna è quindi una questione di mercato e non di privilegio.

Le donne vengono discriminate sui lavori intellettuali.
In ambito lavorativo si sente spesso parlare di discriminazione delle donne anche in ambienti intellettuali. Ambienti nei quali non esiste una provata superiorità maschile come in quelli basati sul lavoro fisico. Anzi, le statistiche sembrano privilegiare le donne per quanto riguarda l'attitudine allo studio...
MA se devo assumere un dirigente donna e questa mi va in maternità per poi sparire un anno, rischio di trovarmi con l'azienda bloccata e di dover assumere un altro manager. Per non parlare dell'isterismo mensile... L?assumere una donna è quindi un rischio MI ricordo di films dove si descriveva la situazione paradossale di una impiegata che veniva licenziata perchè il sorvegliante scopriva che la ragazza era fidanzata in deroga al contratto di assunzione. La paura di veder l'impiegata in maternità spingeva infatti ad assumere solo ragazze single...  Certo, in questo caso le leggi potrebbero appianare le differenze: se la maternità fosse equamente condivisa fra uomini e donne sarebbe più facile sgravare il compito dei figli sulla coppia. MA rimane la preoccupazione della donne nei confronti della prole, l'allattamento e tante altre cose che fanno si che:
Anche qui quindi, l'assunzione di uomini rispetto a donne è una questione di mercato e non di privilegio..

Potrei andare avanti all'infinito, ma una conclusione serve.

La legge contro il mercato.
Dimostrato che a parità di prestazioni intellettuali è più vantaggioso assumere un uomo che non una donna,
rimane un interrogativo: perchè fare leggi sulla base delle quote rosa che in qualche modo obblighino ad assumere un certo numero di donne?

La risposta è semplice. Dal momento in cui si riconosce alla donna la piena parità intellettuale (Nonostante io pensi che determinate potenzialità di genere che rendono femine o maschi superiori all'altro sesso in taluni settori) e che questa ha il pieno diritto di accedere al mondo del lavoro, si presenterebbe una singolare eccezione: se per legge le donne dovessero rinunciare alla maternità, esse di fatto (fatta eccezione per i lavori fisici) sarebbero identiche agli uomini. Avremmo un mondo dove tutti lavorano che sarebbe però sterile da contratto. Un mondo che nell'arco di 60 anni finirebbe...


Conclusione
E' quindi palese che una società civile non possa non farsi carico della propria perpetrazione favorendo in qualche modo le donne, sollevando queste ultime dell'handicap della maternità.
Ecco perchè in una società civile quando trovate qualche giusta disparità di genere a favore delle donne, trovate una convenienza di mercato e non un privilegio.

<3

Ultima modifica: 11 Giugno 2018, 15:43:26 di TermYnator
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