Cosa posso fare per iniziare a migliorarmi?

Aperto da Xfiles02, 25 Febbraio 2023, 19:58:56

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Xfiles02

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Buonasera

Mi presento

Sono un ragazzo di 21 anni che non ha nemmeno mai baciato una ragazza

Divertente come  io mi ponga questi problemi da quando avevo 14 anni pensando che prima o poi sarebbe arrivato il mio momento ed invece incredibilmente mi ritrovo a scrivere queste cose a 21 anni appena compiuti.

Premetto  che  sono sempre stato considerato dai miei coetanei un emarginato fin dal primo giorno in cui ho messo piede in un istituto

crescendo mi sono isolato sempre di piu' ed il mio unico amico che conosco da 10 anni è mio amico per il fatto che condividiamo la stessa sorte

fino a 13-14 anni sono stato il ragazzo che veniva preso di mira da parecchia gente e venivo bullizzato spesso.

Attenzioni dalle ragazze se ci ripenso ne ho ricevute,però siccome a me non piacevano esteticamente non ho mai ricambiato.

Con il passare del tempo ,alle superiori nonostante  non venissi piu preso in giro non ho fatto altro che rinchiudermi in se stesso

letteralmente le uniche persone con cui ho stretto amicizia sono maschi nerd che condividono la mia passione per i videogiochi,anime e queste cose qui

ai prof rispondevo solo se erano loro a farmi le domande e per il resto se non avevo a scuola quei pochi amici che mi ero fatto stavo letteralmente 6 ore senza aprire bocca .

Probabilmente i miei compagni e le mie compagne di classe pensano che fossi gay considerando che comunque dai 16 anni a livello estetico ho fatto uno switch pazzesco e per magia sono diventato un figo della maremma dal ragazzo pallido tutto ossa che ero.

tuttavia se l'aspetto muta,il carattere no e quindi sono anni che mi porto dietro il mio essere taciturno,sempre sulle sue,senza un minimo di empatia.

Questa ansia sociale sono anni che mi si ritorce contro con vari sintomi anche fisici.

E dopo un episodio significativo che mi è appena successo,ho deciso che nonostante siano anni che penso di sbloccarmi senza mia riuscirci,forse è arrivato davvero il momento della svolta del tipo adesso o mai piu

anche se avrei preferito che questo momento arrivasse un po' prima,ma meglio tardi che mai.

Ed ecco che arriviamo al nocciolo della questione.

Io non voglio snaturare me stesso per diventare cio' che non sono

non voglio diventare un gigolò rimorchiatore seriale che se le tromba tutte

vorrei solo qualche suggerimento per modificare determinati aspetti del mio carattere pur conservando comunque il mio io interiore

Ad esempio c'è questa ragazza che avevo in classe quando ero un bambino che all epoca non mi piaceva ma sono praticamente 6 anni che ogni tanto la penso e vorrei almeno parlarle per capire se provo qualcosa per  lei nonostante sia gia impegnata invece puntualmente le volte che mi ricordo di lei perchè la vedo in giro e allora mi accende qualcosa dentro l'unica cosa che faccio è lo stalker sui social che praticamente ormai ho il master in stalking ma  questo mi fa sentire un po' uno schifo.

Quindi niente,se qualcuno ha qualche consiglio o esercizio per aiutarmi ad uscire dal guscio sarebbe ben accetto.

Grazie.

TermYnator

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#1
Citazione di: Xfiles02 il 25 Febbraio 2023, 19:58:56
vorrei solo qualche suggerimento per modificare determinati aspetti del mio carattere pur conservando comunque il mio io interiore

Buonasera a te.
Qui sono approdati migliaia di ragazzi con il tuo stesso quadro "para-Hikikomori", ma sei il primo che parla di "io interiore" da difendere. Non ho idea di cosa tu intenda per "io interiore", ne tantomeno per "snaturamento", ma il primo passaggio se si vuole cambiare il proprio status è quello di vuotare il sacco delle cose che non vanno. Altrimenti, non c'è progresso. Se fino a 21 anni non sei stato efficace nelle relazioni, non è trincerandoti su posizioni pregresse che le cose cambieranno. Il primo esercizio quindi, è il descrivere il tuo "io interiore".

La seconda cosa che va stabilita è la sensazione di "ansia sociale" che descrivi. Non so se hai usato un linguaggio improprio, ma l'ansia è una sensazione precisa, e può avere connotazioni che spesso esulano da una risoluzione spontanea. HAi mai esposto questa tua sofferenza (di questo si tratta, visto che parli anche di sintomi "fisici") ad un terapeuta qualificato?

Sul resto non mi pronuncio che dopo le prime tue risposte. Considera comunque che il fatto che tu non abbia ancora fatto esperienze arrivato ai 21, non è assolutamente un problema.

T
Ultima modifica: 25 Febbraio 2023, 21:33:51 di TermYnator
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Xfiles02

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Ringrazio per la celere risposta.
Per "io interiore" intendo la persona che sono.
Nel senso che per inziare ad avere successo nelle relazioni non vorrei sacrificare i miei valori o le mie abitudini.
Vorrei rimanere credibile per quello che sono
Per fare un esempio concreto non voglio trasformarmi in un casanova presuntuoso che se ne strafotte di tutto e di tutti.
Mi piacerebbe comunque mantenere una certa sensibilità e dolcezza nel carattere che mi contraddistingue.
Per "io interiore" intendo gli aspetti del mio carattere che mi contraddistinguono: l'essere gentile.sensibile,di buon cuore,ma anche un po' freddo e misterioso.
per "snaturamento" intendo cercare di  cambiare senza diventare  presuntuoso,arrogante e privo di tatto verso gli altri.
Per quanto concerne il fattore da Hikikomori preciso che si lo sono ,ma non per causa mia.
A me sarebbe piaciuto  e piacerebbe tutt ora uscire di casa fare nuove esperienze etc etc tuttavia il fatto che non avessi amici interessati a queste cose mi ha bloccato.

TermYnator

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#3
Uhm...
Come esprimi attualmente la tua "dolcezza"?

Cosa ti fa pensare che chi ha una vita relazionale soddisfacente, sia presuntuoso o arrogante come riporti?

Non hai risposto sulla questione ansia, che è invece il punto piú importante

Ci sono delle guide gratuite sul miglioramento sul forum , il mio metodo riassunto ed un estratto di quella che considero la filosofia del Vero Uomo. Queste cose sono generiche e puoi usufruirne quando vuoi.
Basta leggere questa  guida per principianti

Se ti chiedo queste cose però, è per capire un po' meglio il tuo problema e se ne hai uno. Non esistono formule prefabbricate, ed ognuno di noi ha le sue chiavi. Più il distacco dagli standard è alto, più la chiave deve essere precisa. Per darti una mano concreta quindi, nei limiti di quello che si può fare per iscritto, occorre trovare le tue chiavi.

Quando scrivi che il tratto hikikomori c'è ma non per causa tua ad esempio, stai gia affermando parte di un paradigma che va smontato. Non per diventare un Casanova, ma per riappropriarti di te stesso. Se tu mi dicessi però che stai bene a letto la sera e che non vuoi uscire perchè questo fa parte del tuo "essere coerente con te stesso", non abbiamo molto margine d'azione. L'entità del miglioramento parte dall'entità dell'investimento iniziale. Se parti piantando i piedi, rimarrai dove sei con i piedi piantati come un albero.

Non per fare confronti, ma solo per darti una idea.
Per il primo quarto della mia vita,  sono stato un solitario assoluto. Non sto a raccontarti per filo e per segno le cose, ma stavo sempre chiuso in casa a realizzare oggetti che avevano parti di meccano unite a parti di elettronica o strumenti musicali. Uscivo per i pranzi di famiglia e solo perchè c'era mio cugino, con il quale essendo lui un po' come me, mi trovavo a condividere molte passioni. Poi sono cresciute le nostre esigenze. Ed io ho iniziato a relazionarmi con le signorine esattamente come facevo con il resto del mondo: da solo.
Sono anni che quando non sono fidanzato, vado in vacanza da solo. Sono andato in discoteca per anni da solo. Faccio anche aperitivo da solo. Tu esci da solo, ma non sai con chi o con quali speranze torni però.
Questa certezza è quello che fa si che io non senta il bisogno di infilarmi in un branco per sentirmi "giusto".
Ergo, sostenere che non esci perchè non hai un branchetto nel quale sentirti "gruppo", non è una giustificazione al non uscire. E la responsabilità del non essere uscito, è solo tua.

Se non entri in questa mentalità, sarà difficile che tu riesca (da solo) a cambiare gli eventi. Il colpo di fortuna può sempre accadere. Da qui a sperarci però, ne passa.
Ultima modifica: 26 Febbraio 2023, 15:04:21 di TermYnator
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Xfiles02

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Ringrazio per la risposta esaustiva
Per quanto concerne la risposta sull'essere presuntuoso o arrogante non intendevo dire che chiunque abbia una relazione soddisfacente lo sia.
Mi sono espresso male
intendevo solamente dire che non vorrei diventare ne presuntuoso ne arrogante.
Rileggendo ora cio' che avevo scritto mi rendo conto che praticamente ho detto che chiunque abbia successo nelle relazioni sia per forza presuntuoso o arrogante ma io facevo solo riferimento al classico stereotipo della persona sfacciata  che non vorrei diventare.
Per quanto riguarda la parte dell'ansia credo che il mio sia il classico problema delle paranoie.Nel senso che io sono una persona che prima di parlare cerca sempre di immaginarsi migliaia di scenari e aperture possibili e se magari le cose non vanno come avevo previsto mi viene il panico e ho paura di fare una figuraccia.
Per il resto nell'approcciare persone sconosciute c'è imbarazzo da parte mia perchè cerco sempre di mettermi nei panni delle persone che subiscono l'approccio e quindi ho paura che se mi avvicino possano pensare cose del tipo;"oddio,ma che vuole questo?,non sara' mica un molestatore o cose cosi"
Questo mio pensiero credo derivi dal fatto che di per mio io sono super diffidente nelle persone e probabilmente le cose che ho scritto sopra sono le stesse che penserei io se una persona tentasse di approcciarmi.
Detto cio' sto entrando nel mindset che alla fine se proprio l'approccio tentato dovesse andare male il massimo che puo' succedermi potrebbe essere o una risata o un occhiataccia quindi credo che da questo punto di vista potrei inziare a sbloccarmi presto.
Il rammarico è di non averlo capito prima.
Per quanto riguarda il fattore delle uscite è assolutamente giusto quello che dici.
le cose si possono fare benissimo da soli
credo sia tutta una questione di mindset da cambiare.



TermYnator

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Citazione di: Xfiles02 il 26 Febbraio 2023, 16:36:54
Mi sono espresso male
intendevo solamente dire che non vorrei diventare ne presuntuoso ne arrogante.
Perfetto: per avere una vita relazionale soddisfacente, non è necessario essrlo. Ti dirò pure che secondo me, (che tendenzialmente ero un bravo ragazzo, vedi quello che ho detto as "Una poltrona per due", sull'educazione)  le persone dovrebbero essere gentili ed a modo. Ovviamente con chi ti rispetta.
Se non ti rispettano, o eviti ( e non sempre ci riesci) o li raddrizzi e ristabilisci gli equilibri.
Citazione
Per quanto riguarda la parte dell'ansia ... ho paura di fare una figuraccia.
Ok, quindi non hai una vera e propria sindrome ansiosa quando pensi di trovarti in pubblco o di relazionarti con altri. La tua "ansia" si limita all'approccio?
Citazione
Questo mio pensiero credo derivi dal fatto che di per mio io sono super diffidente nelle persone e probabilmente le cose che ho scritto sopra sono le stesse che penserei io se una persona tentasse di approcciarmi.
Chi fa da se fa per tre.
Giustissimo, anche se, ogni tanto, l'aver imparato a delegare è fondamentale. Il rischio è il cercare di fare tutto da soli, con il rischio di non riuscire a terminare nulla. Nelle relazioni, puoi sempre modulare l'impegno però. Ovvero rivelare il giusto di te stesso, in modo che una persona malintenzionata non possa nuocerti. Con le donne, però, se non ti esponi, difficilmente riesci a creare empatia.  Ergo, sapere cosa puoi esporre con sicurezza (questo è uno dei lavori che si fanno sulle persone nei miei corsi) è una parte importante di come racconti il tuo vissuto.
Citazione
Detto cio' sto entrando nel mindset che alla fine se proprio l'approccio tentato dovesse andare male il massimo che puo' succedermi potrebbe essere o una risata o un occhiataccia quindi credo che da questo punto di vista potrei inziare a sbloccarmi presto.
Corretto. Noi quando usciamo socializziamo (non mi piace molto il termine "approcciamo") per strada con sconosciute. Ed ovviamente ai veterani capita pure che la conoscenza muti in interesse e quindi in brevi relazioni. Più questo accade, più l'ansia da approccio svanisce velocemente.
A tal proposito puoi leggere:
https://seduzioneitaliana.com/forum/termynators-method-133/ansia-da-approccio-i-gradi-della-paura/
Citazione
Il rammarico è di non averlo capito prima.
Per quanto riguarda il fattore delle uscite è assolutamente giusto quello che dici.
le cose si possono fare benissimo da soli
credo sia tutta una questione di mindset da cambiare.
Ci vuole molta determinazione per riuscirci da soli. IO ritengo sia più profiquo stabilire un periodo di preparazione e poi affrontare il campo.
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Domanda fuori contesto
Come si fa a impostare le citazioni in modo da segmentare i vari paragrafi e rispondere per argomento?
Per il resto hai centrato il punto:
io sono una persona che se deve fare un discorso in pubblico lo fa senza problemi
il focus è proprio  la socializzazione con la singola persona o comunque quelle poche con cui vorrei relazionarmi in un determinato momento se sono in gruppo.
Non ho compreso invece la parte del delegare.

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Citazione di: Xfiles02 il 26 Febbraio 2023, 17:47:06
Domanda fuori contesto
Come si fa a impostare le citazioni in modo da segmentare i vari paragrafi e rispondere per argomento?

Userò parentesi tonde al posto di quadre, altrimenti il forum interpreta il codice HTML.
All'inizio del periodo da quotare, devi inserire la parola (quote)
alla fine del periodo quotato, la parola (/quote)

Citazione
Non ho compreso invece la parte del delegare.
L'incapacità di delegare è tipica delle persone che non si fidano di nessuno. Ed è un grave problema se ti trovi a dover amministrare strutture o cose che comprendono molte parti complesse. Dal software al battaglione passando per l'organizzazione della serata in comitiva, la capacità di delegare è sinonimo di riuscita.
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Xfiles02

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Citazione
L'incapacità di delegare è tipica delle persone che non si fidano di nessuno. Ed è un grave problema se ti trovi a dover amministrare strutture o cose che comprendono molte parti complesse. Dal software al battaglione passando per l'organizzazione della serata in comitiva, la capacità di delegare è sinonimo di riuscita.

Ho compreso la parte del delegare ma non mi è chiaro come possa essermi utile nelle relazioni
Non posso certo chiedere ad un amico di andare a parlare con una persona che poi mi ruba l'obiettivo
Ma credo di non aver capito il concetto applicato alle relazioni.

TermYnator

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#9
Citazione di: Xfiles02 il 26 Febbraio 2023, 19:48:17
Ma credo di non aver capito il concetto applicato alle relazioni.
La frase:
Giustissimo, anche se, ogni tanto, l'aver imparato a delegare è fondamentale.
è relativa alla frase precedente:
Chi fa da se fa per tre.
E sta a sottolineare un difetto classico di chi non si fida degli altri. Al di la della valenza negativa in ambito lavorativo di tale atteggiamento, l'incapacità di delegare ha un altro risvolto tipico: il non riuscire a creare empatia.  Il perchè è estremamente semplice: quando scambi informazioni personali, stai di fatto delegando il tuo interlocutore dandogli la facoltà di giudicarti. Cosa che non avviene, ad esempio, mantenendo atteggiamenti freddi e distaccati, grazie ai quali non si da nessun appiglio all'interlocutore per poter dare un giudizio (magari negativo) che potrebbe mettere in crisi chi si è esposto.
Altro aspetto negativo è la tendenza dei non deleganti a non essere leaders carismatici, ma solo capi punitivi, qualora abbiano un grado che gli consente di esserlo.
Il che, nell'ambito di un grupo di persone, crea isolamento ed emarginazione.
Ultima modifica: 27 Febbraio 2023, 14:57:29 di TermYnator
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