Che significato ha secondo la PNL...

Aperto da SunBeam, 17 Giugno 2008, 13:24:26

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SunBeam

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Citazione di: -eFFe- il 18 Giugno 2008, 10:11:11
...
Sostanzialmente fissi l'occhio sinistro della ragazza. Lo faccio anch'io.

Citazione di: AndyYY il 18 Giugno 2008, 13:00:31
Per conto,ho visto persone cambiare radicalmente con la pnl...
Io ne ho viste altre cambiare radicalmente, solo con la passione e la forza di volontà, senza avere mai letto una riga di PNL: me stesso ;)

Citazione di: actarus il 18 Giugno 2008, 13:37:52
( io in mezzo, nettamente più efficace per validissimi motivi già spiegati)
Cioè tu fissi in mezzo agli occhi. Sul naso. Ed è nettamente più efficace a fare cosa e secondo chi? E dov'è stato "già spiegato"?

Citazione di: Acqua il 18 Giugno 2008, 13:43:08
Ossia riprogrammare i circuiti cerebrali attraverso l'uso del linguaggio e di tecniche immaginative. Quello che non stà scritto da nessuna parte, è che il giochetto funziona quando i contenuti da riprogrammare non sono troppo radicati (alias non hano una valenza emotiva troppo forte).
Ti quoto, ma anche qui, per dire che qualcosa "funziona" o per dire che un determinato assunto della PNL o qualunque altra materia sia valido, servono dei risultati misurabili. Che purtroppo non ci sono.
L'unico mezzo per misurare i risultati sono le testimonianze di chi ha partecipato a tali corsi. Ma quello indica solamente quanto è stato bravo il trainer a convincere i propri clienti a cercare nuove persone che partecipano ai corsi.
Oltretutto a nessuno piace ammettere di essere stato fregato e aver buttato soldi, quindi solo per questo motivo, le testimonianze saranno generalmente positive.

Citazione di: Satira il 18 Giugno 2008, 13:52:07
La pnl è come un allenamento: ti fai un mese in palestra e mette su massa, ma se smetti e non fai più un nulla dopo un po' ritorni come prima.

Se vai al seminario di robbins lui fa questo: ti mette in uno stato positivo. Ma se ritorni alle vecchie abitudini ritorni come prima. E la colpa non è di robbins ;)
Sì ma in un mese di palestra puoi quantificare il tuo miglioramento in peso e centimetri... cosa che non puoi fare dopo un seminario di Robbins.
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Citazione di: Satira il 18 Giugno 2008, 14:58:06
Ciao Acqua, una cosa che mi ha sempre incuriosito della psicologia classica è l'analisi delle situazione problematiche in modo molto approfondito, ma la relativa mancanza di soluzioni a queste patologie.

Uno psicologo analizza le fobie, sviscera le fobie, ma quali strumenti utilizza la psicologia classica per far superare le fobie?

Ciao!  :)
Il problema c'è eccome, ossia tanta teoria e poca pratica (soprattutto nella psicologia europea  :'( ).

Cosa intendi per psicologia classica?
Faccio degli esempi sulle terapie più comuni; immaginiamo che un ragazzo abbia la fobia dei ragni (aracnofobia?).

- Terapia Comportamentale: Senza indagare troppo sulle cause, si impongono al ragazzo dei comportamenti via via più vicini a quelli desiderabili. Prima si parla dei ragni, se ne legge qualcosa, poi se ne guardano le foto, poi li si guarda dal vivo, poi li si toccano (e mangiano  :lol:).
- Terapia Cognitiva: si approfondiscono le credenze che il soggetto ha (a livello conscio) sui ragni, a quali esperienze li collega. Si lavora su queste credenze dimostrandogli - razionalmente - che la paura è immotivata.
- Psicoanalisi: il ragno è inteso come simbolo di qualche contenuto inconscio che il soggetto non accetta, quindi si cerca di portare allo scoperto il significato profondo del "ragno". Il semplice portare alla coscienza il significato inconscio del ragno dovrebbe risolvere il problema.

In generale, ogni scuola basa la sua terapia su quelli che si pensa siano "i principi" del funzionamento della mente. Ad esempio nella psicoanalisi è l'inconscio il motore psichico primario, quindi è lì che si cerca di agire con la terapia.

A me piacerebbe sapere: come si risolve il problema dei ragni con la PNL?
(nota: non è una domanda provocatoria, ma dettata da curiosità)
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Queste scuole come vengono suddivise? E come vengono percepite dall'utente?
Per intenderci, il ragazzo aracnofobico, decide di rivolgersi ad uno psicologo, in base a cosa verrà seguito da una terapia comportamentale, cognitiva o psicanalitica? Semplicemente rispetto al caso che si rivolga a uno o all'altro? O la terapia viene strutturata in base al paziente :)
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Citazione di: AndyYY il 18 Giugno 2008, 14:25:51
Sicuro? Perchè il caro vecchio Paul di gente con problemi seri ne ha avuta ( e curata)
Consigli la psicoanalisi? Sai che c'è gente che con problemi minimalistici rimane in terapia 3 anni?

La persona che dicevo, mi ha detto una cosa interessante:
"Io la pnl, in realtà l'ho sempre fatta per convincere le persone, ma non sapevo di farla, perchè agivo istintivamente.
Ora ho capito quello che facevo, quali meccanismi usavo, e mi riesce più semplice ".
La sua esperienza post Robbins (che ha descritto come un esaltato che crea dipendenza), è molto diversa.
E' riuscita a motivare i figli nello studio, a risolvere molti problemi di comunicazione, è sicuramente più sicura di se.
Ma i suoi veri problemi sono rimasti inalterati...

Di questa valenza di "funzionalizzare la motivazione" nelle persone con la PNL, ci sono decine di esempi,
ma è altrettanto vero che sono pochissimi quelli che riescono a farlo. E quelli che ho conosciuto avevano tutti una
personalità (prima e dopo lo studio della pml) fortissima.

Viene quindi spontanea la domanda: chiunque può automotivarsi con la pnl diventando un "guru" della motivazione
senza questa base personale di partenza?
Ed ancora: per risolvere un problema radicato, occorre una conoscenza delle meccaniche mentali molto profonda,
proprio per andare a focalizzare le variabili che generano il problema.
Per far questo, ci sono schemi di "depersonalizzazione" del patologo, proprio per evitare che il paziente sembri
apparentemente guarito per la carica che potrebbe dargli il patologo stesso con la sua personalità.
Tale carica, non risolve i problemi limitandosi a nasconderli con l'assunzione di un modello imitativo di tipo junghiano.
Ma non appena cause esterne fanno rivivere il problema, lo stato patologico riemerge come prima...
Pertanto, mancando la pnl di queste solide basi conoscitive (che richiedono anni di studio e l'analisi del patologo stesso),
la lascerei alla soluzione di problemi motivazionali, lasciando il campo della soluzione di problematiche profonde a pratiche
basate su dimostrazione scientifica.

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Citazione di: Acqua il 18 Giugno 2008, 15:20:49
Faccio degli esempi sulle terapie più comuni; immaginiamo che un ragazzo abbia la fobia dei ragni (aracnofobia?).
Io ne conosco uno con la prierasfobia: è grave?

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Citazione di: TermYnator il 18 Giugno 2008, 15:48:39
per risolvere un problema radicato, occorre una conoscenza delle meccaniche mentali molto profonda,
proprio per andare a focalizzare le variabili che generano il problema.
Per far questo, ci sono schemi di "depersonalizzazione" del patologo, proprio per evitare che il paziente sembri
apparentemente guarito per la carica che potrebbe dargli il patologo stesso con la sua personalità.
...
Ma non appena cause esterne fanno rivivere il problema, lo stato patologico riemerge come prima...
Pertanto, mancando la pnl di queste solide basi conoscitive (che richiedono anni di studio e l'analisi del patologo stesso),
la lascerei alla soluzione di problemi motivazionali, lasciando il campo della soluzione di problematiche profonde a pratiche
basate su dimostrazione scientifica.
Quoto a manetta!


Citazione di: Satira il 18 Giugno 2008, 15:47:23
Queste scuole come vengono suddivise? E come vengono percepite dall'utente?
Per intenderci, il ragazzo aracnofobico, decide di rivolgersi ad uno psicologo, in base a cosa verrà seguito da una terapia comportamentale, cognitiva o psicanalitica? Semplicemente rispetto al caso che si rivolga a uno o all'altro? O la terapia viene strutturata in base al paziente :)

Ti sei risposto esaustivamente da solo  ;) :

Se entri in uno studio serio dove più psicologi (o uno particolarmente preparato) lavorano con diverse terapie, dopo un colloquio iniziale si sceglie insieme una terapia o la combinazione di più di una;

Se vai sparato da uno psicologo perchè ti ci manda qualcuno (un dottore, un amico) compri a scatola chiusa (comunque adesso la terapia più diffusa credo sia una combinazione di Cognitiva e Comportamentale, lì vai tranquillo perchè è quella con le basi scientifiche più solide  :) ).

Altrimenti, ti informi un pò su Internet (siti attendibili) o con qualcuno che ti sà spiegare i diversi approcci (io sono sempre disponibile, se ti fidi) e poi fai la tua scelta.  ;)

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Citazione di: TermYnator il 18 Giugno 2008, 15:49:48
Io ne conosco uno con la prierasfobia: è grave?
Per quella non c'è rimedio... ;)
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Sati, non sono d'accordo con te riguardo alla pnl vista come un allenamento in palestra. perlomeno non del tutto.

questa è una convinzione limitante e ti spiego perchè:
una volta un coach di pnl disse "le persone quando guariscono da qualche paura con la pnl iniziano a chiedere "ma durerà?". chissà perchè le persone sono così demotivate e hanno queste convinzioni limitanti: se ho una paura, quella rimarrà lì per sempre, quando la paura mi passa ho già paura che tutto questo duri per poco"


ciononostante so benissimo che va coltivata, perlomeno, come dice andy, l'attitudine va mantenuta sempre tale ;)
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Citazione di: Estilo_ il 18 Giugno 2008, 17:07:00
questa è una convinzione limitante e ti spiego perchè:
una volta un coach di pnl disse "le persone quando guariscono da qualche paura con la pnl iniziano a chiedere "ma durerà?". chissà perchè le persone sono così demotivate e hanno queste convinzioni limitanti: se ho una paura, quella rimarrà lì per sempre, quando la paura mi passa ho già paura che tutto questo duri per poco"

Te lo spiega il nonno:
la paura è una difesa.
Se il nostro progenitore non avesse avuto paura dei leopardi, non staremmo qui a scrivere tattiche sul come riprodurci.
SE uccidi tutti i leopardi, non toglierai la paura finchè non avrai convinto il tuo allievo che non ci sono più leopardi.
Finchè egli pensa che ci siano leopardi, andrà in giro con fare circospetto.
Avrà comunque paura dei leopardi, ma questa paura non influenzerà più il suo comportamento.
Se invece lo convinci che i leopardi non fanno paura, affronterà i leopardi, ed al primo graffio, se riesce a sopravvivere, se la darà a gambe .
Dopo avrà molta più paura di prima...
Il nostro Ego è pieno di paure ancestrali dovute a leopardi, a genitori, a traumi infantili etc etc...
Se non vai a scovarle, (e non è da tutti) quando sarai graffiato dal leopardo che hai stupidamente sottovalutato sfifandolo,
non solo rivedrai in faccia la tua paura, ma la vedrai leopardi ovunque.

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la paura dei leopardi è giustificata, avere paura è giusto: coraggioso è chi affronta le sue paure non chi non ne ha.
ma se hai paura degli ascensori per un qualche motivo e qualcuno ti toglie questa paura, per quale motivo andare in ascensore dovrebbe farti venire sensazioni negative?
se hai paura di approcciare un gruppo di ragazze e qualcuno ti toglie questa paura, per quale motivo ciò non è una cosa positiva?

;)
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Citazione di: Estilo_ il 18 Giugno 2008, 19:38:24
la paura dei leopardi è giustificata, avere paura è giusto: coraggioso è chi affronta le sue paure non chi non ne ha.

Non capisco l'inserimento di una valutazione di merito quale "coraggioso"  :O
La paura è sempre giustificata da un problema a monte.
La metafora dei leopardi era per darti l'idea di una paura con una causa immediatamente individuabile.
Ma non  è sempre così facile trovare la causa di una paura, come diceva Acqua.
A volte le paure sono la punta di un iceberg, la cui base non è così facilmente riconducibile all'oggetto della paura.
Se pensi ad esempio alle cause dell'impotenza maschile o della frigidità feminile, troverai spiegazioni che vanno lontanissimo
nella storia dell'individuo.
E se non rimuovi quelle, il pipino rimane a terra e la patatina secca come il deserto... :)

Citazione
ma se hai paura degli ascensori per un qualche motivo e qualcuno ti toglie questa paura, per quale motivo andare in ascensore dovrebbe farti venire sensazioni negative?

Dipende da come è stata tolta la paura, e dalla causa che l'ha generata.
SE la causa è rimossa, tu puoi anche pensare di non aver paura facendoti convincere.
Ma al primo scossone, la paura riaffiorerà più forte di prima...

Citazione
se hai paura di approcciare un gruppo di ragazze e qualcuno ti toglie questa paura, per quale motivo ciò non è una cosa positiva?

Estilo_, in tutto il thread nessuno ha detto il contrario.
Perchè introduci questa ulteriore valutazione di merito?

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 >:D Ragazzi faccio un intervento molto it.

Secondo me, guardare velocemente un'occhio e l'altro può essere una manifestazione di tre dinamiche differenti:

1) La ragazza in questione vuole vedere anche il più minimo segnale dal nostro volto (in cerca di sincerità principalmente) o vuole escludere possibili bugie evitando di guardare altre parti del volto (dove, come sapete, avvengono dei microscatti facciali che rivelano l'emozione non cosciente del momento)

2) Tenta di colmare il suo indice di attenzione coinvolgendosi in massimo modo nella conversazione (quando voi parlate), del tipo si guarda a destra e a sinistra per vedere questo scenario o queste emozioni che le state descrivendo

3) E' un sexual gaze (triangular eye-eye-body or mouth) storpiato per le forti emozioni.

A me personalmente è capitato diverse volte di avere una ragazza con gli occhi sbrilluccicanti a guardarmi in quel modo. Poco mi spiego una persona arrabbiata che faccia così, probabilmente è un'altra situazione che non riguarda quella riportata nel primo post.

Conclusione? IOI forte secondo me

P.S.: scusate una cosa ma la PNL che dovrebbe centrarci ? Questo è un semplice fatto di CNV
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Spesso si sbatte su un vetro, come le mosche.

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Citazione
3) E' un sexual gaze (triangular eye-eye-body or mouth) storpiato per le forti emozioni.

Questa cosa mi ha stuzzicato... perchè non potrebbe essere un vero e proprio triangular gaze?
In fondo noi poveri uomini con la visione a tunnel siamo costretti a dirigere lo sguardo, a differenza delle fanciulle  :)
Spirito libero.
Sto contento quando mi parli dentro.
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Fratello libero sei il Genio della lampada.
Cambia la rabbia dal mio corpo quando ci sei.
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Citazione di: MrBellavita il 06 Settembre 2008, 15:15:08
Questa cosa mi ha stuzzicato... perchè non potrebbe essere un vero e proprio triangular gaze?
In fondo noi poveri uomini con la visione a tunnel siamo costretti a dirigere lo sguardo, a differenza delle fanciulle  :)
;D appoggio!
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Citazione di: Zerg010 il 06 Settembre 2008, 15:18:30
;D appoggio!

Si, ma non spingere, mi raccomando!!  :lol:

Rimane comunque da analizzare il gesto, specie nell'uomo.
Ho ripreso in mano il libro dei Pease ("perchè mentiamo con gli occhi...") e l'unico accenno ad uno sguardo di questo tipo è il cosiddetto "sguardo sociale" (in cui rientra il triangular gaze).
Praticamente è una manifestazione di accettazione, chi utilizza uno sguardo del genere, cioè fissa spesso l'area a triangolo formata da bocca e occhi, ci sta comunicando che non ci considera aggressivi.
Poi, ogni gesto non verbale, è difficile da intepretare "as is", da solo, bisogna sempre analizzarlo insieme al contesto ed agli altri segnali non verbali (anche verbali, perchè no) e solo allora si può tenere veramente in considerazione!


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