Soluzione per superare i difetti della nostra donna

Aperto da Sting, 14 Maggio 2009, 23:15:59

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Dylan

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Citazione di: Acqua il 06 Agosto 2009, 17:20:36
In un mondo in cui conta solo quanto di corsa riesci a fare le cose, dove siamo tutti iperprotetti, dove si evita ogni tipo di scontro diretto, dove le cose si ottengono con i sorrisi, è un mondo tutto femminile.
queste convinzioni da dove le derivi? certo questa non e' la vita reale. tutti iperprotetti? anzi il contrario, semmai siamo sempre piu' soli - vedi mio post precedente sugli effetti della globalizzazione -: le strutture culturali ci impongono modelli di successo, ricchezza, che molti di noi non possono oggettivamente raggiungere (e non mi venite a raccontare che una cosa basta volerla), perche' sia le proprie intrinseche capacita', sia l'ambiente, non glielo consentono. Ecco che ne nasce una guerra di tutti contro tutti, senza esclusione di colpi: per tentare di arrivare agli obiettivi di successo e ricchezza si cercano altre vie, oltre a quelle socialmente accettate, ci si rifugia nel crimine, nella violenza, nella corruzione, o altrimenti si abbandonano completamente i sogni di gloria (in pochi lo fanno) e ci si rifugia nella droga, nel fumo, nell'alcol, altri crimini, ma che non portano a nulla, se non ad alleviare la frustrazione del vivere. Le statistiche giudiziarie cii dicono che la criminalita' violenta e' in costante aumento, e tu mi dici che si evita lo scontro diretto. mah.

Cosa si ottiene con un sorriso? forse un 18 al primo esame di universita', da li in poi e' tutta salita....ma tu che lavoro fai?

Citazione di: Acqua il 06 Agosto 2009, 17:20:36
E' come se noi maschi non servissimo più a niente; prima la donna stava in casa e badava alla famiglia non perchè "era costretta" come piace a tutti dire adesso, ma perchè uscire di casa poteva essere PERICOLOSO. In quel contesto il coraggio di un uomo poteva essere speso e dimostrato. Adesso per dimostrare coraggio bisogna farlo nello sport o cercarsi delle inutili risse da bar. Puah.
evidentemente limiti il "coraggio" al non farsi problemi ad alzare le mani quando se ne presenta l'occasione. Ma esistono altri coraggiosi. Chi decide di denunciare il proprio estorsore non e' coraggioso? chi si espone nella lotta alla criminalita' organizzata, rischiando tutti i giorni la propria vita, mettendola a servizio della Patria.
Ma il coraggio non e' virtu' solo dei grandi, gli atti di piccolo coraggio sono all'ordine del giorno. E sono quelle situazioni a fare un uomo, Uomo.
Ora basta, altrimenti mi commuovo 

Acqua

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Citazione di: Dylan il 07 Agosto 2009, 11:12:44
queste convinzioni da dove le derivi? certo questa non e' la vita reale. tutti iperprotetti?
Forse i miei toni sono stati grotteschi, mi spiego.
Che siamo iperprotetti lo testimonia l'incidenza di patologie come l'obesità, l'involuzione demografica, le gerontocrazie, le burocrazie, l'isolamento lussuoso in cui viviamo. Non abbiamo linfa vitale, sembriamo dei gattoni addormentati. Ho l'impressione (certo, potrei sbagliare) che le nostre vite siano talmente incasellate fin da prima della nascita, che sembra di vivere la vita di qualcun altro. Ci tolgono il potere di scegliere in cambio della sicurezza (vedi legislazione statunitense a seguito dell'11 settembre). Io nel mio piccolo preferisco rinunciare ad un po' di sicurezza per poter scegliere la mia strada. Per 'coraggio' intendevo questo.

Citazione
Le statistiche giudiziarie cii dicono che la criminalita' violenta e' in costante aumento, e tu mi dici che si evita lo scontro diretto. mah.
Proprio nel tuo post sugli effetti della globalizzazione scrivevi che ci sono modi sempre più elaborati e falsati di interagire con il prossimo (magari per vendere dei servizi). A questo mi riferivo: se nei tempi andati esistevano modalità di scontro diretto (brutali certo, ma limpide), adesso non ne vedo. Non parlo solo di scontro fisico, ma anche verbale.
Uno degli ambienti in cui contano i sorrisi e la totale finzione delle proprie intenzioni è il mondo accademico: gli ordinari (che peraltro hanno un'età media > 60) non fanno altro che leccarsi il culo a vicenda dal vivo per poi scannarsi attraverso i mezzi più indiretti (tesi su un certo argomento, partecipazione a certi convegni), il tutto pur di non dirsi in faccia quello che pensano. Questi meccanismi li ritrovi in tutti i sistemi culturalmente elevati, anche nella politica e nell'industria di primo piano.
Con questo non voglio negare l'importanza della cultura; piuttosto, ad un rinnovo di quest'ultima in modo che si integri meglio con le esigenze dei giovani. Quei modelli di successo a cui ti riferisci non li abbiamo chiesti, ci sono stati imposti. Dovremmo liberarcene! (possibilmente senza diventare dei criminali).

Citazione
Chi decide di denunciare il proprio estorsore non e' coraggioso? chi si espone nella lotta alla criminalita' organizzata, rischiando tutti i giorni la propria vita, mettendola a servizio della Patria.
Ma il coraggio non e' virtu' solo dei grandi, gli atti di piccolo coraggio sono all'ordine del giorno. E sono quelle situazioni a fare un uomo, Uomo.
Quoto.
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Citazione di: Dylan il 07 Agosto 2009, 11:12:44
queste convinzioni da dove le derivi? certo questa non e' la vita reale. tutti iperprotetti? anzi il contrario, semmai siamo sempre piu' soli - vedi mio post precedente sugli effetti della globalizzazione -: le strutture culturali ci impongono modelli di successo, ricchezza, che molti di noi non possono oggettivamente raggiungere
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Cosa si ottiene con un sorriso? forse un 18 al primo esame di universita', da li in poi e' tutta salita....ma tu che lavoro fai?
evidentemente limiti il "coraggio" al non farsi problemi ad alzare le mani quando se ne presenta l'occasione. Ma esistono altri coraggiosi. Chi decide di denunciare il proprio estorsore non e' coraggioso? chi si espone nella lotta alla criminalita' organizzata, rischiando tutti i giorni la propria vita, mettendola a servizio della Patria.
Ma il coraggio non e' virtu' solo dei grandi, gli atti di piccolo coraggio sono all'ordine del giorno. E sono quelle situazioni a fare un uomo, Uomo.

+1 a Dylan per l'analisi e i contenuti profondi.

Mi chiedo in quale realta' stia vivendo Acqua (seriamente, potrebbe essere molto diversa dall'ambiente in cui vivo io)  :idiot:
"ti avverto: stasera non ho intenzione di fare niente"
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Dylan

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Il tuo discorso e' certamente vero in una situazione in cui versava la Germania fino al 45, o la Russia fino all'89, o l'Italia fino al 42, ove i potenti avevano strumenti veramente coercitivi per dirci cio' che si doveva o non si doveva fare, come incanalare la propria vita. Oggi le cose sono diverse. Il significato piu' profondo della liberta' e' proprio questo: la possibilita' dell'individuo di realizzarsi sia come singolo, sia come membro della collettivita', di trovare un proprio modus vivendi, tra le varie possibilita' che gli si pongono innanzi.
( questo vale per i piu', ma non per tutti. Alcuni nascono in ambienti estremamente ostili alla propria realizzazione, tanto da esserne per sempre condizionati, nei modi che ho detto)
Ma se da una parte non e' possibile dare a tutti una infinita liberta', non e' possibile soddisfare tutti gli interessi, ecco allora che interviene il legislatore, nel suo compito di fare propri alcuni interessi anziche' altri, e dare la precedenza ai primi. Chiaro che qualcuno ne rimane deluso.

certamente le lobbies, i gruppi veramente dominanti vorrebbero che noi avessimo certune abitudini, certaltri stili di vita. Ma questo, viene da se che non risponde ad un interesse della collettivita', bensi' ad uno proprio egoistico.
E' chiaro che l'azienda che vende nutella, cerca di farci mangiare nutella, ed e' logico che la spacci per un alimento sano, la colazione dei campioni.
E di messaggi di questo tipo ne e' piena la vita.
Siamo pertanto lasciati in balia di queste influenze? Io credo di no. Eccetto una minoranza, abbiamo gli strumenti per discernere cosa sia importante, da cosa non lo sia. Alcuni di questi strumenti non dipendono da noi: l'essere cresciuti in un determinato ambiente e' certamente significativo, altri si: il condurre una vita retta, rispettosa della legge e dei propri valori, mantenere sempre la distanza tra cio' che e' bene, cio' che e' male e cio' che non e' importante, quello lo possiamo - e dobbiamo - farlo tutti. Chi fallisce in cio, allora si lascia in balia di chi persegue - legittimamente - i propri interessi. Mi ha colpito la pubblicita' di un detersivo (credo) dove si dice che tenere ben pulita la lavapiatti e' importante come assicurarsi che il proprio figlio giri in motorino senza casco. A voi pare la stessa cosa?

Ma in tutto cio', nel fare le proprie scelte, siamo sempre piu' soli. Sempre piu' prende piede il relativismo tassativo, sempre piu' siamo lontani dalla concezione di bene e male. Tutto e' parimenti importante, tutto e' lecito

tu dici che i modelli che ci sono imposti non sono stati richiesti.  In realta' quei modelli hanno larga diffusione proprio perche' siamo noi a chiederli, siamo noi: e' il gioco della domanda e offerta


esty75

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Citazione di: Dylan il 07 Agosto 2009, 11:12:44
queste convinzioni da dove le derivi? certo questa non e' la vita reale. tutti iperprotetti? anzi il contrario, semmai siamo sempre piu' soli - vedi mio post precedente sugli effetti della globalizzazione -: le strutture culturali ci impongono modelli di successo, ricchezza, che molti di noi non possono oggettivamente raggiungere (e non mi venite a raccontare che una cosa basta volerla), perche' sia le proprie intrinseche capacita', sia l'ambiente, non glielo consentono. Ecco che ne nasce una guerra di tutti contro tutti, senza esclusione di colpi: per tentare di arrivare agli obiettivi di successo e ricchezza si cercano altre vie, oltre a quelle socialmente accettate, ci si rifugia nel crimine, nella violenza, nella corruzione, o altrimenti si abbandonano completamente i sogni di gloria (in pochi lo fanno) e ci si rifugia nella droga, nel fumo, nell'alcol, altri crimini, ma che non portano a nulla, se non ad alleviare la frustrazione del vivere. Le statistiche giudiziarie cii dicono che la criminalita' violenta e' in costante aumento, e tu mi dici che si evita lo scontro diretto. mah.

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... cosa dire di più ... condivido tutt quello che hai detto.

Beccati stò più + :up:
"Se, Dio el xe, dappertutto ed in ogni luogo El xe anche in mona." (Giorgio Baffo)
"Io non conquisto, mi sottometto, non ho mai cercato la gloria come amante. . cerco un attimo che valga una vita intera.
L'infelicità non è attraente. Se volete essere amato, dovete meritare di essere amato, la prima regola. La seconda, siate la fiamma, non la falena".
Heath Ledger, nel film "Casanova".
''Le gambe delle donne sono dei compassi che misurano il globo terrestre in tutti sensi donandogli i suo equilibrio e la sua armonia''. Francois Truffaut nel film ''L'Uomo che amava le Donne''.

Acqua

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Citazione di: Dylan il 07 Agosto 2009, 19:05:50
Ma in tutto cio', nel fare le proprie scelte, siamo sempre piu' soli. Sempre piu' prende piede il relativismo tassativo, sempre piu' siamo lontani dalla concezione di bene e male. Tutto e' parimenti importante, tutto e' lecito
Se mi sforzo riesco a vedere le cose per come le proponi tu, in base ad una prospettiva giuridico/etica. Per me la visione dominante deriva dalla biologia e dalla psicologia, per forza di cose non se ne viene a capo.
Tra l'altro, il primo passo per allontanarmi dall'etica l'ho compiuto proprio leggendo le righe di questo forum. Prenderò i tuoi commenti come un richiamo ad uno stile di pensiero che ho abbandonato ma che rimane importantissimo.

Citazione
tu dici che i modelli che ci sono imposti non sono stati richiesti.  In realta' quei modelli hanno larga diffusione proprio perche' siamo noi a chiederli, siamo noi: e' il gioco della domanda e offerta
Non ho chiesto a nessuno di guardare cartoni animati pieni di pubblicità di giocattoli o di incarnare il figlio dell'operaio che brilla all'università.
Io dico che è nato prima l'uovo, tu che è nata prima la gallina, e stai sicuro che tra dieci giorni o un anno le cose potrebbero tranquillamente ribaltarsi. (tanto per restare in tema di relativismo)

Love & Peace,
Acqua
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