Oggi parliamo di ... amore ! :-*
ho imparato una cosa , anzi oggi ho avuto una conferma di cio' che ho maturato da tempo : non esiste la donna perfetta per un uomo, la cosiddetta anima gemella.
Cio' deriva da una mia osservazione circa il continuo ripetersi di un difetto appartenente alla mia fidanzata.
In questi casi sento sempre una vocina dentro di me che sussurra : Sting, sei sicuro che sia la donna giusta per te ?
E' chiaro che nessuna persona e' perfetta, quindi nessuna donna e' perfetta e se siamo sempre pronti con la lente di ingrandimento puntata sui difetti di una donna, sperando di trovarne una che non ne abbia, rimaniamo zitelli tutta la vita !
Anche perche' per ogni suo difetto, ne esiste almeno uno mio :buck:
Quindi ora che ho preso atto che non esiste la donna perfetta, mi chiedo : come fa ad esistere l'amore se non c'e' la donna perfetta per un uomo ?
Se una donna ha dei difetti , l'unico modo per andare oltre, e' accettarli, ma per far questo bisogna ri-accendere il cervello e quindi fare uno sforzo comprensivo utilizzando la razionalita'.
L'amore non dovrebbe essere una cosa naturale senza forzature ?
Se l'amore e' puro istinto , perche' dovrei "sforzarmi" di amare ?
Mi sembra un controsenso.
Dunque cosa vuol dire amare una persona ?
Vuol dire pretendere che sia sempre bella e splendente e che non ci crei nessun problema ?
Se cosi' fosse, vorrebbe dire che noi prima desideriamo ricevere amore per poi darlo.
In realta' cosi' potremmo passare tutta la vita a sperare di trovare una persona che e' esattamente quello che vogliamo al 100% senza compromessi (no al 90%, neanche al 95%, ma al 100% , ovvero esente da difetti e da problemi)
Quindi dobbiamo accettare solo l'amore totale, cio' che calza a pennello col nostro carattere e il resto sta fuori dalla nostra porta del cuore ?
Devo sforzarmi di amare o l'amore e' puro istinto ?
Se fosse puro istinto, oggi avrei dovuto abbandonare la mia ragazza a se stessa perche' non ha fatto altro che lamentarsi, affossando pure il mio umore.
Fortunatamente sono diventato abbastanza maturo da ri-accendere il cervello e non lasciarmi coinvolgere troppo dalle sue paranoie.
Ma se si da' retta solo al proprio istinto, l'amore di coppia e' destinato a morte sicura, perche' si rischia di SUBIRE le oscillazioni dovute a scazzi, discussioni e divergenze di idee, e questo 'fare e disfare' continuo, non porta a costruire niente di duraturo.
Ecco che per superare le salite occorre che l'istinto faccia spazio alla razionalita'.
L'amore non e' solo istinto nei momenti belli
L'amore e' anche razionalita' nei momenti difficili.
E poi e' proprio nei momenti difficili che si vede la vera unione della coppia, ovvero quanto e' forte il legame tra un uomo e una donna, e l'ultimo dei miei pensieri e' quello di lasciare la mia ragazza, anzi l'idea non mi sfiora neanche proprio perche' il mio sentimento verso di lei e' molto forte, e non concepisco una vita senza di lei.
Quindi nonostante non mi faccia coinvolgere emotivamente dalle sue paranoie, da parte mia e' tutto ben saldo con lei, ma mi dispiace che il suo umore sia un po' a terra.
Ora mi nasce una domanda : sto facendo tutto il possibile per renderla felice ?
Se facessi questa domanda a lei , penso che mi risponderebbe una cosa di questo tipo :
"tu dormi e non pensare
ai dubbi dell'amore
ogni stupido timore
e' la prova che ti do'
e rimango
e ti cerco
non ti lascio piu'
non ti lascio piu'
non ti lascio"
Spero che queste mie riflessioni possano aiutare chi come me si e' smarrito parecchie volte di fronte alle difficolta' della vita di coppia.
Ho capito che senza l'impegno non si va molto lontano e che a volte , per la nostra felicita', e' piu' proficuo mettere da parte l'IO per far spazio al NOI.
Bene, l'amore è istinto nei momenti belli e razionalità in quelli difficili, sono d'accordo.
Concentriamoci sui momenti difficili perché su quelli facili c'è poco da dire: cos'è un momento difficile? Un momento difficile può essere un rompipalle che viene a dare fastidio alla tua donna e ti accorgi che a lei in realtà non è che dispiaccia poi così tanto, oppure un amico di vecchia data che, anche se sai che non ha nessuna speranza, si prende un po' troppe confidenze con lei.
Ancora, un momento difficile potrebbe essere se le vacanze sono organizzate insieme, e per una spesa improvvisa o un problema di altra natura le vacanze saltano.
Un momento ancora più difficile potrebbe essere il concepimento di un figlio quando non lo desiderate, la morte di una persona cara ad entrambi, la famiglia tua o la sua che ostacolano il rapporto, un problema sessuale tuo o suo che vi compromette qualunque tipo di rapporto intimo per un certo periodo.
Possiamo andare avanti: il licenziamento dal lavoro di uno dei due quando si ha un certo tenore di vita insieme, o la presenza di un pappone pieno di soldi che fa avanche sessuali alla tua donna in cambio di "favori" lavorativi, o che le offre addirittura direttamente grosse cifre in denaro in cambio delle suddette prestazioni e che insiste nonostante i ripetuti no da parte di lei in un modo che genera preoccupazione in entrambi, data l'influenza e i mezzi di tale pappone in vari campi.
Tutti questi esempi e queste situazioni possono mettere a dura prova il rapporto.
Ma come vedi tutte le cause che ti ho elencato sono esterne.
Come la mettiamo quando la causa del disagio, del malumore e della perdita di serenità, sono continue paranoie, lamentele, e scenate isteriche da parte di lei senza nessun motivo se non quello che la donna troppo pensa e troppo parla?
Cosa succede quando sei in perfetta buona fede e per un motivo o per un altro diventi lo sfogo e il buco nero in cui lei può riversare tutte le sue paranoie, i suoi disagi e le sue preoccupazioni addosandoti colpe e traendo conclusioni che non hanno nessun fondamento nella pratica e nella logica ma che sono solo la sua reazione a un bisogno di conferme e a una sua insicurezza congenita?
Be' in questi casi sono del parere sono del parere che il "salvare la coppia a tutti i costi" e l' "essere tolleranti al massimo senza mai minacciare la relazione" sono emerite cazzate: voglio una donna che mi sostenga e che mi rispetti, non che mi attacchi e che mi critichi senza fondati motivi.
Per questo, in questi casi, sono un convinto fautore dello schiaffone in faccia (figurato): bisogna imporre certi limiti ed evitare che si arrivi al punto che la donna cominci a pensare di poter farci sopportare di tutto tanto siamo "maturi" e tolleranti.
Inoltre, in questo modo, non si da mai la relazione per scontato il che farebbe perdere qualunque stimolo a coltivarla.
Ci sono delle regole da rispettare per entrambi: se si decide di stare insieme, ognuno dei due deve lottare per non far superare certi limiti e certi confini, e se questo non è possibile si arriverà in definitiva alla rottura, anche se nel mio caso di solito questo avviene per mancanza di desiderio.
Il discorso ha ancora più validità se si frequentano varie donne contemporaneamente.
Citazione di: SunBeam il 15 Maggio 2009, 01:01:36
Be' in questi casi sono del parere sono del parere che il "salvare la coppia a tutti i costi" e l' "essere tolleranti al massimo senza mai minacciare la relazione" sono emerite cazzate
Vero.
Sono d'accordo.
Mi sembra corretto non farsi mettere i piedi in testa da una donna.
Inoltre penso che c'e' sempre un motivo per cui una donna attacca e critica, altrimenti e' una pazza e come tale va sfanculata al volo.
E un uomo dotato di sensibilita', se ne accorge se una donna e' pazza o no.
In generale le donne hanno sempre un motivo per attaccare e criticare, ma spesso noi uomini facciamo l'errore di pensare che loro ragionino come noi.
Nulla di piu' sbagliato.
L'ho provato sulla mia pelle prendendo sonore mazzate...e non e' stato piacevole...ho sofferto parecchio fino a che non ho scoperto il mondo della seduzione e ho capito che le donne non comunicano come noi, ma in un altro modo piu' viscerale, piu' di 'stomaco'.
Ecco perche' sono piu' sensibili di noi uomini.
A noi il compito di fare da pilastro, da obelisco a cui possono sempre far riferimento (o attaccare LOL) : caratteristica che loro cercano in un vero uomo, perche' loro non sono capaci di esserlo (tranne alcune eccezioni ovviamente)
Ma per entrare nel loro mondo non possiamo comunicare con loro come facciamo con il nostro compagno di squadra o di bevute, dobbiamo sviluppare anche un altro lato : quello della sensibilita'.
Secondo me , colui che riesce ad avere questo duplice aspetto (razionalita' + sensibilita') ottiene la combinazione magica per avere successo con le donne.
Ho capito che quando veniamo attaccati o criticati senza un *APPARENTE* motivo, in quel momento non siamo noi l'oggetto dell'attacco o della critica , ma e' solo un loro sfogo, un modo per comunicarci che esse sono tristi per una determinata cosa e che vogliono essere solo amate e comprese.
E comunque il mio discorso e' riferito a una relazione stabile con una donna che ami in quanto ti da' sensazioni che nessuna ti ha mai dato fino a quel momento, che ti fa star bene, che ti rende felice.
Per la seduzione di una sconosciuta questo discorso non e' applicabile al 100%.
Citazione di: SunBeam il 15 Maggio 2009, 01:01:36
Un momento difficile può essere un rompipalle che viene a dare fastidio alla tua donna e ti accorgi che a lei in realtà non è che dispiaccia poi così tanto,
oppure un amico di vecchia data che, anche se sai che non ha nessuna speranza, si prende un po' troppe confidenze con lei.
continue paranoie, lamentele, e scenate isteriche da parte di lei senza nessun motivo
sei in perfetta buona fede e per un motivo o per un altro diventi lo sfogo e il buco nero in cui lei può riversare tutte le sue paranoie, i suoi disagi e le sue preoccupazioni addosandoti colpe e traendo conclusioni che non hanno nessun fondamento nella pratica e nella logica ma che sono solo la sua reazione a un bisogno di conferme e a una sua insicurezza congenita?
O frequentiamo la stessa ragazza oppure questi sono difetti comuni a tutte le donne.
E più parlo con persone il LTR e più me ne convinco.
Forse l'amore "serve" proprio a questo: farti sopportare i difetti senza rompere la relazione.
Mi viene in mente una frase semi-seria che ho sentito una volta:
"Sapete perchè il buon Dio ha fatto i piccini così teneri e carini? per resistere alla tentaziione di soffocarli nel sonno dopo l'inferno che ti hanno fatto passare durante il giorno tra pianti,strilla,capricci,sveglie notturne e cambi pannolini"
Penso che l'amore faccia una cosa simile nei riguradi del partner
Citazione di: difficile il 15 Maggio 2009, 10:09:42
Mi viene in mente una frase semi-seria che ho sentito una volta:
"Sapete perchè il buon Dio ha fatto i piccini così teneri e carini? per resistere alla tentaziione di soffocarli nel sonno dopo l'inferno che ti hanno fatto passare durante il giorno tra pianti,strilla,capricci,sveglie notturne e cambi pannolini"
Penso che l'amore faccia una cosa simile nei riguradi del partner
tristemente concordo :-\
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Now playing: Marillion - Throw Me Out
Citazione di: Sting il 15 Maggio 2009, 02:02:08
In generale le donne hanno sempre un motivo per attaccare e criticare, ma spesso noi uomini facciamo l'errore di pensare che loro ragionino come noi.
E già qui non sono d'accordo... a meno appunto di non includere tra i "motivi" quelli negativi che ha splendidamente descritto SunBeam.
Quindi a volte hanno motivi che a noi sfuggono in quanto maschi, ma validi: allora si occorre fare quello che dici tu.
Ma spesso e volentieri non sono validi neanche da un'ottica femminile, e allora partono i
vaffanculo.
consiglio sempre il solito "gli uomini vengono da marte le donne da venere"
Dunque, stando ai miei decennali studi le cose stanno così:
- l'omo va a zappà la tera e quanno torna a casa pija a carci in culo i pupetti, s'acchitta nà cannetta e se la stura mentre la moje prepara da magnà. La notte la sventra da tergo e pennica.
- la donna esegue l'ordini
Il mondo è andato avanti così per 5.550 anni, poi sono arrivate le femministe ed hanno rotto i coglioni a tutti. :mad: :mad:
Se non ci fossero state quelle frigide scassacazzi, avremmo avuto bisogno della legge sul divorzio? NO! :knuppel:
Citazione di: sfigatto il 06 Agosto 2009, 15:22:56
Il mondo è andato avanti così per 5.550 anni, poi sono arrivate le femministe ed hanno rotto i coglioni a tutti. :mad: :mad:
Se non ci fossero state quelle frigide scassacazzi, avremmo avuto bisogno della legge sul divorzio? NO! :knuppel:
Visto che le faccine non sorridono, presumo tu dica seriamente. :down:
In tal caso ti ricordo che quelle che tu etichetti come "frigide scassacazzi" sono state in realta' persone coraggiose che hanno combattuto per i sacrosanti diritti di parita', ottenuti i quali il mondo occidentale finalmente e' diventato moderno e (quasi) equo.
Purtroppo non e' cosi' dappertutto e rimangono molte zone del mondo dove la donna non ha diritti e vive succube o peggio schiavizzata da uomini senza scrupoli :knuppel:
Quanto alla legge sul divorzio, non mi addentro nei cavilli legali ma osservo che un matrimonio si fa in 2, e basta uno qualunque dei 2 per poterlo invalidare se ci sono le ragioni; non ci vedo nulla di strano.
L'aumento di separazioni ai giorni attuali e' solo sintomo che molte unioni del passato erano forzate e di facciata, mentre ora emergono; inoltre certamente c'e' anche una crisi dei valori (da ambo le parti).
Citazione di: -eFFe- il 06 Agosto 2009, 16:34:50
L'aumento di separazioni ai giorni attuali e' solo sintomo che molte unioni del passato erano forzate e di facciata, mentre ora emergono; inoltre certamente c'e' anche una crisi dei valori (da ambo le parti).
Non sono maschilista ma sono anti-femminista.
Secondo me uno dei motivi per cui siamo qui sul forum invece di trombare a sangue è che stiamo subendo sempre più intensamente il predominio sociale femminile.
In un mondo in cui conta solo quanto di corsa riesci a fare le cose, dove siamo tutti iperprotetti, dove si evita ogni tipo di scontro diretto, dove le cose si ottengono con i sorrisi, è un mondo tutto femminile.
E' come se noi maschi non servissimo più a niente; prima la donna stava in casa e badava alla famiglia non perchè "era costretta" come piace a tutti dire adesso, ma perchè uscire di casa poteva essere PERICOLOSO. In quel contesto il coraggio di un uomo poteva essere speso e dimostrato. Adesso per dimostrare coraggio bisogna farlo nello sport o cercarsi delle inutili risse da bar. Puah.
Crisi epilettica finita, mi scuso.
Acqua
Citazione di: -eFFe- il 06 Agosto 2009, 16:34:50
Quanto alla legge sul divorzio, non mi addentro nei cavilli legali ma osservo che un matrimonio si fa in 2, e basta uno qualunque dei 2 per poterlo invalidare se ci sono le ragioni; non ci vedo nulla di strano.
il fatto che il matrimonio sia l'atto fondamentale su cui si costruisce la famiglia, su cui si basa l'intero nostro sistema sociale-politico-culturale, non mi sembra un cavillo di poco conto
Citazione di: Acqua il 06 Agosto 2009, 17:20:36
Non sono maschilista ma sono anti-femminista.
Secondo me uno dei motivi per cui siamo qui sul forum invece di trombare a sangue è che stiamo subendo sempre più intensamente il predominio sociale femminile.
In un mondo in cui conta solo quanto di corsa riesci a fare le cose, dove siamo tutti iperprotetti, dove si evita ogni tipo di scontro diretto, dove le cose si ottengono con i sorrisi, è un mondo tutto femminile.
E' come se noi maschi non servissimo più a niente; prima la donna stava in casa e badava alla famiglia non perchè "era costretta" come piace a tutti dire adesso, ma perchè uscire di casa poteva essere PERICOLOSO. In quel contesto il coraggio di un uomo poteva essere speso e dimostrato. Adesso per dimostrare coraggio bisogna farlo nello sport o cercarsi delle inutili risse da bar. Puah.
Crisi epilettica finita, mi scuso.
Acqua
mai letto tante cavolate tutte insieme, giuro
Citazione di: Dylan il 06 Agosto 2009, 22:13:29
mai letto tante cavolate tutte insieme, giuro
Argomenta.
Citazione di: Acqua il 06 Agosto 2009, 17:20:36
In un mondo in cui conta solo quanto di corsa riesci a fare le cose, dove siamo tutti iperprotetti, dove si evita ogni tipo di scontro diretto, dove le cose si ottengono con i sorrisi, è un mondo tutto femminile.
queste convinzioni da dove le derivi? certo questa non e' la vita reale. tutti iperprotetti? anzi il contrario, semmai siamo sempre piu' soli - vedi mio post precedente sugli effetti della globalizzazione -: le strutture culturali ci impongono modelli di successo, ricchezza, che molti di noi non possono oggettivamente raggiungere (e non mi venite a raccontare che una cosa basta volerla), perche' sia le proprie intrinseche capacita', sia l'ambiente, non glielo consentono. Ecco che ne nasce una guerra di tutti contro tutti, senza esclusione di colpi: per tentare di arrivare agli obiettivi di successo e ricchezza si cercano altre vie, oltre a quelle socialmente accettate, ci si rifugia nel crimine, nella violenza, nella corruzione, o altrimenti si abbandonano completamente i sogni di gloria (in pochi lo fanno) e ci si rifugia nella droga, nel fumo, nell'alcol, altri crimini, ma che non portano a nulla, se non ad alleviare la frustrazione del vivere. Le statistiche giudiziarie cii dicono che la criminalita' violenta e' in costante aumento, e tu mi dici che si evita lo scontro diretto. mah.
Cosa si ottiene con un sorriso? forse un 18 al primo esame di universita', da li in poi e' tutta salita....ma tu che lavoro fai?
Citazione di: Acqua il 06 Agosto 2009, 17:20:36
E' come se noi maschi non servissimo più a niente; prima la donna stava in casa e badava alla famiglia non perchè "era costretta" come piace a tutti dire adesso, ma perchè uscire di casa poteva essere PERICOLOSO. In quel contesto il coraggio di un uomo poteva essere speso e dimostrato. Adesso per dimostrare coraggio bisogna farlo nello sport o cercarsi delle inutili risse da bar. Puah.
evidentemente limiti il "coraggio" al non farsi problemi ad alzare le mani quando se ne presenta l'occasione. Ma esistono altri coraggiosi. Chi decide di denunciare il proprio estorsore non e' coraggioso? chi si espone nella lotta alla criminalita' organizzata, rischiando tutti i giorni la propria vita, mettendola a servizio della Patria.
Ma il coraggio non e' virtu' solo dei grandi, gli atti di piccolo coraggio sono all'ordine del giorno. E sono quelle situazioni a fare un uomo, Uomo.
Ora basta, altrimenti mi commuovo
Citazione di: Dylan il 07 Agosto 2009, 11:12:44
queste convinzioni da dove le derivi? certo questa non e' la vita reale. tutti iperprotetti?
Forse i miei toni sono stati grotteschi, mi spiego.
Che siamo iperprotetti lo testimonia l'incidenza di patologie come l'obesità, l'involuzione demografica, le gerontocrazie, le burocrazie, l'isolamento lussuoso in cui viviamo. Non abbiamo linfa vitale, sembriamo dei gattoni addormentati. Ho l'impressione (certo, potrei sbagliare) che le nostre vite siano talmente incasellate fin da prima della nascita, che sembra di vivere la vita di qualcun altro. Ci tolgono il potere di scegliere in cambio della sicurezza (vedi legislazione statunitense a seguito dell'11 settembre). Io nel mio piccolo preferisco rinunciare ad un po' di sicurezza per poter scegliere la mia strada. Per 'coraggio' intendevo questo.
Citazione
Le statistiche giudiziarie cii dicono che la criminalita' violenta e' in costante aumento, e tu mi dici che si evita lo scontro diretto. mah.
Proprio nel tuo post sugli effetti della globalizzazione scrivevi che ci sono modi sempre più elaborati e falsati di interagire con il prossimo (magari per vendere dei servizi). A questo mi riferivo: se nei tempi andati esistevano modalità di scontro diretto (brutali certo, ma limpide), adesso non ne vedo. Non parlo solo di scontro fisico, ma anche verbale.
Uno degli ambienti in cui contano i sorrisi e la totale finzione delle proprie intenzioni è il mondo accademico: gli ordinari (che peraltro hanno un'età media > 60) non fanno altro che leccarsi il culo a vicenda dal vivo per poi scannarsi attraverso i mezzi più indiretti (tesi su un certo argomento, partecipazione a certi convegni), il tutto pur di non dirsi in faccia quello che pensano. Questi meccanismi li ritrovi in tutti i sistemi culturalmente elevati, anche nella politica e nell'industria di primo piano.
Con questo non voglio negare l'importanza della cultura; piuttosto, ad un rinnovo di quest'ultima in modo che si integri meglio con le esigenze dei giovani. Quei modelli di successo a cui ti riferisci non li abbiamo chiesti, ci sono stati imposti. Dovremmo liberarcene! (possibilmente senza diventare dei criminali).
Citazione
Chi decide di denunciare il proprio estorsore non e' coraggioso? chi si espone nella lotta alla criminalita' organizzata, rischiando tutti i giorni la propria vita, mettendola a servizio della Patria.
Ma il coraggio non e' virtu' solo dei grandi, gli atti di piccolo coraggio sono all'ordine del giorno. E sono quelle situazioni a fare un uomo, Uomo.
Quoto.
Citazione di: Dylan il 07 Agosto 2009, 11:12:44
queste convinzioni da dove le derivi? certo questa non e' la vita reale. tutti iperprotetti? anzi il contrario, semmai siamo sempre piu' soli - vedi mio post precedente sugli effetti della globalizzazione -: le strutture culturali ci impongono modelli di successo, ricchezza, che molti di noi non possono oggettivamente raggiungere
...
Cosa si ottiene con un sorriso? forse un 18 al primo esame di universita', da li in poi e' tutta salita....ma tu che lavoro fai?
evidentemente limiti il "coraggio" al non farsi problemi ad alzare le mani quando se ne presenta l'occasione. Ma esistono altri coraggiosi. Chi decide di denunciare il proprio estorsore non e' coraggioso? chi si espone nella lotta alla criminalita' organizzata, rischiando tutti i giorni la propria vita, mettendola a servizio della Patria.
Ma il coraggio non e' virtu' solo dei grandi, gli atti di piccolo coraggio sono all'ordine del giorno. E sono quelle situazioni a fare un uomo, Uomo.
+1 a Dylan per l'analisi e i contenuti profondi.
Mi chiedo in quale realta' stia vivendo Acqua (seriamente, potrebbe essere molto diversa dall'ambiente in cui vivo io) :idiot:
Il tuo discorso e' certamente vero in una situazione in cui versava la Germania fino al 45, o la Russia fino all'89, o l'Italia fino al 42, ove i potenti avevano strumenti veramente coercitivi per dirci cio' che si doveva o non si doveva fare, come incanalare la propria vita. Oggi le cose sono diverse. Il significato piu' profondo della liberta' e' proprio questo: la possibilita' dell'individuo di realizzarsi sia come singolo, sia come membro della collettivita', di trovare un proprio modus vivendi, tra le varie possibilita' che gli si pongono innanzi.
( questo vale per i piu', ma non per tutti. Alcuni nascono in ambienti estremamente ostili alla propria realizzazione, tanto da esserne per sempre condizionati, nei modi che ho detto)
Ma se da una parte non e' possibile dare a tutti una infinita liberta', non e' possibile soddisfare tutti gli interessi, ecco allora che interviene il legislatore, nel suo compito di fare propri alcuni interessi anziche' altri, e dare la precedenza ai primi. Chiaro che qualcuno ne rimane deluso.
certamente le lobbies, i gruppi veramente dominanti vorrebbero che noi avessimo certune abitudini, certaltri stili di vita. Ma questo, viene da se che non risponde ad un interesse della collettivita', bensi' ad uno proprio egoistico.
E' chiaro che l'azienda che vende nutella, cerca di farci mangiare nutella, ed e' logico che la spacci per un alimento sano, la colazione dei campioni.
E di messaggi di questo tipo ne e' piena la vita.
Siamo pertanto lasciati in balia di queste influenze? Io credo di no. Eccetto una minoranza, abbiamo gli strumenti per discernere cosa sia importante, da cosa non lo sia. Alcuni di questi strumenti non dipendono da noi: l'essere cresciuti in un determinato ambiente e' certamente significativo, altri si: il condurre una vita retta, rispettosa della legge e dei propri valori, mantenere sempre la distanza tra cio' che e' bene, cio' che e' male e cio' che non e' importante, quello lo possiamo - e dobbiamo - farlo tutti. Chi fallisce in cio, allora si lascia in balia di chi persegue - legittimamente - i propri interessi. Mi ha colpito la pubblicita' di un detersivo (credo) dove si dice che tenere ben pulita la lavapiatti e' importante come assicurarsi che il proprio figlio giri in motorino senza casco. A voi pare la stessa cosa?
Ma in tutto cio', nel fare le proprie scelte, siamo sempre piu' soli. Sempre piu' prende piede il relativismo tassativo, sempre piu' siamo lontani dalla concezione di bene e male. Tutto e' parimenti importante, tutto e' lecito
tu dici che i modelli che ci sono imposti non sono stati richiesti. In realta' quei modelli hanno larga diffusione proprio perche' siamo noi a chiederli, siamo noi: e' il gioco della domanda e offerta
Citazione di: Dylan il 07 Agosto 2009, 11:12:44
queste convinzioni da dove le derivi? certo questa non e' la vita reale. tutti iperprotetti? anzi il contrario, semmai siamo sempre piu' soli - vedi mio post precedente sugli effetti della globalizzazione -: le strutture culturali ci impongono modelli di successo, ricchezza, che molti di noi non possono oggettivamente raggiungere (e non mi venite a raccontare che una cosa basta volerla), perche' sia le proprie intrinseche capacita', sia l'ambiente, non glielo consentono. Ecco che ne nasce una guerra di tutti contro tutti, senza esclusione di colpi: per tentare di arrivare agli obiettivi di successo e ricchezza si cercano altre vie, oltre a quelle socialmente accettate, ci si rifugia nel crimine, nella violenza, nella corruzione, o altrimenti si abbandonano completamente i sogni di gloria (in pochi lo fanno) e ci si rifugia nella droga, nel fumo, nell'alcol, altri crimini, ma che non portano a nulla, se non ad alleviare la frustrazione del vivere. Le statistiche giudiziarie cii dicono che la criminalita' violenta e' in costante aumento, e tu mi dici che si evita lo scontro diretto. mah.
Cosa si ottiene con un sorriso? forse un 18 al primo esame di universita', da li in poi e' tutta salita....ma tu che lavoro fai?
evidentemente limiti il "coraggio" al non farsi problemi ad alzare le mani quando se ne presenta l'occasione. Ma esistono altri coraggiosi. Chi decide di denunciare il proprio estorsore non e' coraggioso? chi si espone nella lotta alla criminalita' organizzata, rischiando tutti i giorni la propria vita, mettendola a servizio della Patria.
Ma il coraggio non e' virtu' solo dei grandi, gli atti di piccolo coraggio sono all'ordine del giorno. E sono quelle situazioni a fare un uomo, Uomo.
Ora basta, altrimenti mi commuovo
... cosa dire di più ... condivido tutt quello che hai detto.
Beccati stò più + :up:
Citazione di: Dylan il 07 Agosto 2009, 19:05:50
Ma in tutto cio', nel fare le proprie scelte, siamo sempre piu' soli. Sempre piu' prende piede il relativismo tassativo, sempre piu' siamo lontani dalla concezione di bene e male. Tutto e' parimenti importante, tutto e' lecito
Se mi sforzo riesco a vedere le cose per come le proponi tu, in base ad una prospettiva giuridico/etica. Per me la visione dominante deriva dalla biologia e dalla psicologia, per forza di cose non se ne viene a capo.
Tra l'altro, il primo passo per allontanarmi dall'etica l'ho compiuto proprio leggendo le righe di questo forum. Prenderò i tuoi commenti come un richiamo ad uno stile di pensiero che ho abbandonato ma che rimane importantissimo.
Citazione
tu dici che i modelli che ci sono imposti non sono stati richiesti. In realta' quei modelli hanno larga diffusione proprio perche' siamo noi a chiederli, siamo noi: e' il gioco della domanda e offerta
Non ho chiesto a nessuno di guardare cartoni animati pieni di pubblicità di giocattoli o di incarnare il figlio dell'operaio che brilla all'università.
Io dico che è nato prima l'uovo, tu che è nata prima la gallina, e stai sicuro che tra dieci giorni o un anno le cose potrebbero tranquillamente ribaltarsi. (tanto per restare in tema di relativismo)
Love & Peace,
Acqua