Ciao!

[Wild30]

Un saluto a tutti voi! Sono vari anni che mi interesso di seduzione ma vorrei raccontarvi la mia storia.
Innanzitutto, quando ero adolescente, come penso moltissimi di voi, non sapevo assolutamente nulla dell'argomento; sentivo ovviamente solamente l'attrazione per l'altro sesso. Ero e sono una persona dall'indole timida di base.
Poi, l'estate in cui avevo 15 anni, iniziai ad uscire con un amico di una città diversa appunto nella sua zona; incredibilmente varie ragazzine si avvicinavano per conoscermi, chiedevano a lui di me o addirittura mi "placcavano" in bicicletta. Non tutti all'epoca avevano i telefonini, quindi non avevo nemmeno la facilitazione del mezzo. Non combinai nulla, ma ero esaltato: "Ho capito come funziona!" mi dissi. Sbagliando, credevo infatti che le ragazze dovevano essere loro a cercarmi!
L'anno dopo, un disastro: quello che era successo in quello precedente, non avvenne più! O meglio, avvenne ma molto meno! Non capii più nulla. Cos'era successo? Immediatamente pensai ad un problema estetico o fisico mio, alla mancata fortuna e tante altre ca..ate. Lo stesso mio amico, invece, quell'anno ebbe occasioni simili alle mie e in parte ne approfittò. Ero davvero perso e depresso. Non sapevo cosa incolpare di tale situazione. Mi "rifugiai" nelle chat (che in quegli anni stavano spopolando) ed effettivamente conobbi alcune persone, una con la quale mi baciai e frequentai di persona per un breve periodo. Ancora però qualcosa non quadrava. Ebbi storie brevi e di rado. Mi concentravo troppo sul virtuale e dal vivo lasciavo trasparire ben poca sicurezza in me stesso (che ritenevo, sbagliando clamorosamente, essere coincidente con la pura spavalderia). Avevo la classica idea del "macho" come uomo perfetto, ma non potevo e non volevo esserlo. Gli amici della mia stessa compagnia avevano gli stessi problemi, e ricordo fine-serata interi a discutere con uno di loro in particolare di essere e apparire, di serietà con le donne e dei motivi per cui non si avvicinassero a noi. Non si arrivava però mai a nulla.
Le persone più grandi di me mi dicevano: "con le ragazze devi farti avanti! cercale tu!" e cose simili... ma mi mancavano le basi. Ancor peggio chiedere consigli alle stesse ragazze, credendo che possano conoscere bene i meccanismi, ma ottenevo risposte ancora più vicine al grottesco ("sarà un periodo non fortunato" oppure "quando arriva arriva"!)
Così andavo avanti, tra conoscenze nelle quali appariva un barlume di interesse da parte di ragazze ma che puntualmente fallivano o non arrivavano quasi più neppure al bacio. Scarsa autostima.
Nel frattempo, stavo crescendo e avevo iniziato l'università. Anche lì, stessa storia: buone capacità sociali ma mancava il creare attrazione, l'abilità in fasi come il "rapport". Amicizie che puntualmente restavano tali e neppure rischiavo per paura di "pali" (confesso nella mia vita di averne presi pochissimi, ma solo perchè non osavo).
Da notare anche un'altra conoscenza, sempre a lezione: una ragazza che guardavo spesso e che mi sorrideva e io ricambiavo. Mi avvicinai, pensando e dicendomi "è assurdo perdere un'occasione del genere!" e mi diede segnali di interesse (es. le chiesi di poter sedermi con lei in prima fila per seguire meglio una lezione con slide; nemmeno mi fece finire la frase dicendomi di sì con evidente felicità; e altre piccole cose in fatto di dialogo). Non funzionò per colpa mia. Cercavo attenzioni in modo evidente e addirittura infantile: pretendendo che mi scrivesse lei e facendole "squilli" come i ragazzini a cui lei rispose una volta scrivendomi "ma cosa vuoi?"
Poi, un fatto che mi colpì davvero: il giorno prima avevo suonato al mio primo concerto; pochi spettatori ma molta carica da parte mia. Il giorno dopo, proprio mentre pensavo felicemente a quello che avevo fatto, appena arrivato all'università, salutai una ragazza che conoscevo solo di vista. Lei mi chiese "ci conosciamo?" e io risposi di sì, di essere amico di un suo compagno di corso. In men che non si dica, quasi senza accorgemene e con naturalezza, mi ritrovai a passare tantissimo tempo con questa ragazza, con chiari segnali di interesse (es. partecipava, pur di stare assieme, a lezioni che non erano nel suo piano di studi, mi faceva "test" di ogni tipo, che probabilmente fallivo, mi si avvicinava in modo incredibile al viso mentre parlavamo da soli ecc.); lo capii solamente dopo e mi soffermavo solamente sul fatto che lei già aveva simpatia per l'amico in comune che ci fece conoscere; sbagliai molte cose come il cercare troppa approvazione da parte sua e farmi sembrare "migliore". Con lei quindi fallì e si frequentò con l'amico, seppur fisicamente peggiore di me.
L'ottima impressione iniziale che le diedi, probabilmente a causa della mia sicurezza tramite l'esibizione al concerto del giorno prima, era sfumata. Ci capivo sempre meno. Sempre più depresso. Anche perchè tutti gli amici della mia compagnia si stavano fidanzando, uno dei quali addirittura con una ragazza che conobbi prima io e con cui uscii, in quanto dimostrava molto interesse nei miei confronti, la cui storia però nemmeno iniziò, perchè le chiesi esplicitamente se volesse stare con me e non avevo intenzione di aspettare! Assurdo!
Stavo per compiere 23 anni, quando mi si presentò un buon periodo: gli amici fidanzati mi diedero maggior possibilità di creare uscite da solo, o comunque di "formare" piccole compagnie di amici single che quasi "dirigevo", senza però essere capriccioso, con serietà. Stavo rafforzando le mie capacità sociali. Complice anche un social network del periodo, conobbi varie ragazze a me interessate virtualmente. Con una mi incontrai e fidanzai per quasi due anni. Fu la mia prima storia lunga.
Anche se a lungo termine, dovetti comprendere altre mie debolezze, che mi causarono appunto la fine della storia. Anche se fu un bene, in quanto si scoprì essere persona poco sincera e poco seria.
Nel frattempo ebbi un grave problema in famiglia; reagii però con forza e anche "filosofia". Non mi fermai di uscire e conoscere gente. Inizialmente mi confidavo troppo e velocemente, poi iniziai ad aggiustare il tiro.
Qui ebbi una storia che, rispetto alle precedenti, definii quasi "da manuale", in quanto avevo iniziato (ma in modo molto molto sporadico) a leggere qualcosa in internet in ambito generico seduttivo.
Eravamo in un locale con amici e c'era una ragazza (che avevo già visto in precedenza ma non considerato). Pensai: "voglio assolutamente conoscerla, ma non mostrarmi bisognoso di attenzioni!". Iniziai a coinvolgerla con semplici discorsi, senza però appunto cercare approvazione o volerla stupire ad ogni costo. Mi lasciai però andare sul mio problema avuto in famiglia, restando però quasi filosofico e senza mostrarmi sconfitto, parlando anzi della forza di vivere e del desiderio di stare bene. Lei mi confidò i suoi e rimase davvero presa, tanto da restare con me a parlare, mentre gli altri amici stavano uscendo dal locale. La conoscenza era iniziata (mi raccontarono poi, moltissimo tempo dopo, di un cenno di "intesa" tra lei e un'altra amica, mentre appunto stavamo parlando assieme io e la ragazza... un qualcosa del tipo:"state flirtando, eh?" ).
Non volevo però perdere l'occasione. Restai calmo e feci passare mezza giornata circa. La contattai su un noto social network e ci scrivemmo. Non pretesi nulla, un po' la iniziai a conoscere e capii che non voleva essere pressata. Passarono alcuni giorni senza insistenze mie e ci incontrammo con gli amici in pizzeria. Era ad un altro tavolo; ci andai per salutarla e mi chiese di rimanere. Rimasi un po' dicendole che era vestita bene, facendo qualche battuta generica e scherzosa, poi tornai dagli amici. Volevo mostrare un po' di indipendenza e sicurezza... fossi rimasto di più sarei stato patetico e avrei rischiato di esagerare, finendo con il pretendere attenzioni.
Dentro, però, quasi bruciavo. Ricordo bene che riflettevo pensando, in auto con gli amici di ritorno dalla pizzeria, anche perchè nella sua compagnia c'era un suo ex e non sapevo bene che rapporto mantenessero i due. Feci, la sera stessa, una cosa discreta: quando gli amici tornarono a casa, io passai invece nei pressi di casa sua, per vedere se c'era l'automobile o comunque la presenza di questo ex. Senza ovviamente farmi vedere. Restai un attimo e non vidi nessuno. Forse i due davvero non si frequentavano più. Tornai quindi a casa e aspettai ancora mezza giornata, senza contattarla. Volevo anche ridurre al minimo la seduzione virtuale.
La sera ci sentimmo e, come pretesto, trovai il fatto di portarle un album musicale, mentre "casualmente" sarei passato nel suo paese. Accettò; fu la prima uscita assieme. Parlammo semplicemente di noi. Non mi facevo nessuna aspettativa ma nemmeno mi mostravo in cerca di approvazione. Pagai io la consumazione, ma di certo non per essere zerbino ma per "galanteria". Ci salutammo e lei mi disse, per me inaspettatamente: "scrivimi poi quando sei arrivato a casa!". Così feci, ma sempre senza essere ossessivo nei messaggi. La contattai il giorno dopo sul social network; le proposi un'uscita serale in modo scherzoso. Accettò e uscimmo assieme. Eravamo sulla sua auto (mi disse: usiamo la mia, che tu hai già fatto strada per venire qui! Io risposi che non c'era comunque problema, ma lei continuò ad insistere) e lì forse sbagliai non capii subito il momento per il bacio. Un po' in ritardo (anche se di certo non me lo disse a voce) capii il linguaggio del corpo e bacio fu Mi scrisse poi che era talmente presa che la notte stessa non riuscì quasi a dormire. Poi, arrivò la fase di conoscenza sessuale... ma anche questa storia finì... forse incompatibilità di carattere di fondo e sempre la mia insicurezza.
Ora, sono fidanzato da parecchi anni, con un'altra persona; resta sempre la difficoltà di comprendere i segnali non verbali, ma anche nella sua seduzione ritengo di non aver commesso grossi errori, cercando di superare anche i classici "test".
Ritengo che, almeno per me, sia difficile diventare un Uomo infallibile e completo ("alpha"?); posso avvicinarmici. Essere uomini migliori è un percorso che secondo me dovrebbe durare tutta la vita. Non siamo perfetti.
Vorrei anche dire una cosa, a chi magari sta iniziando fasi seduttive o è single: è un bellissimo periodo! è bello perchè si può far uscire il proprio potenziale e migliorarlo. La seduzione è la più bella delle interazioni umane.
C'è sempre qualcosa da imparare, per questo leggo ed inizio a scrivere in questo forum. magari potrò dare il mio contributo. Grazie e a presto!

[Emix]

Benvenuto Wild30 

Che bella presentazione dettagliata! Il 30 nel tuo nick sta a simboleggiare la tua attuale età?

Vorrei anche dire una cosa, a chi magari sta iniziando fasi seduttive o è single: è un bellissimo periodo! è bello perchè si può far uscire il proprio potenziale e migliorarlo. La seduzione è la più bella delle interazioni umane.
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Parti con il piede giusto in questo ambiente, così si fa 

Un piccolo aiuto per utilizzare al meglio il forum
http://seduzioneitaliana.com/forum/manuale-duso-di-seduzione-italiana/guida-al-forum-per-i-principianti/

[TermYnator]

Benvenuto!

[Snake]

Benvenuto!

[CrazyHorse]

Benvenuto!

[Wild30]

Benvenuto Wild30 

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Sì, anche se attualmente ho 31 anni!

[Emix]

Ci vai bene lo stesso 

[TermYnator]

Sì, anche se attualmente ho 31 anni!

E che vuoi che siano? Pensa che quando sei nato tu, io avevo già 9 anni di rimorchio sulle spalle...