Literature for dummies: se proprio non vi piace leggere…

Aperto da Astruso, 06 Luglio 2017, 17:46:08

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Astruso

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L'aspirante seduttore sa per certo quanto la lettura influisca direttamente sulla creatività, sull'improvvisazione e sulla capacità di conversare, eppure non tutti gli aspiranti seduttori sono lettori affiatati...
Lo scopo del topic è di fornire una bibliografia, basica quanto insolita, a coloro che non leggono abitualmente romanzi, magari perché non hanno tempo o perché si dedicano ad altri interessi.
Il criterio è semplice: Grandi autori, piccoli libri. Zero sforzo, massimo coinvolgimento.
Così sarà possibile affrontare le grandi tematiche del romanzo e cimentarsi nella lettura dei più grandi scrittori senza sorbire pagine e pagine, cosa che chi non è abituato a leggere raramente sopporta, naturalmente tutti i testi sono reperibili con facilità in qualsiasi libreria.
Potete acquistare uno qualsiasi di questi romanzi e leggervelo comodamente in un solo fine settimana, dal momento che nessuno di questi supera le 250 pagine.
Ho selezionato una serie di autori e di opere estremamente vario al fine di permettere a coloro che non leggono romanzi di avvicinarsi alla letteratura.
Insomma, considerate questo elenco non solo come una semplice "Panoplia" per rafforzare il D'Annunzio che è in voi, ma soprattutto per contribuire allo sviluppo della vostra sensibilità.
Se non sapete cos'è una panoplia... Beh, avete una ragione valida per leggere di più...

PS: Potete aggiungere alla lista i vostri libri consigliati, purché non superino le 250 pagine, dal momento che è dedicato a chi non può/non vuole legge molto.
PPS: So per certo che molti degli utenti di questo forum probabilmente avranno letto il doppio, se non il triplo dei libri che ho letto io, lungi da me il voler "volgarizzare" la letteratura o peggio, fare il Fabio Fazio della situazione.

IL NOVECENTO AMERICANO

Fiesta (Ernest Emingway) 1926

"È un vino troppo buono per fare un brindisi. Non bisogna mescolare i sentimenti a un vino come questo. Se ne perderebbe il sapore."

Dieci anni prima del grande massacro della guerra civile, un giovanissimo Emingway, reduce del fronte italiano, racconta il suo viaggio nella Spagna delle corride, dell'alcol e delle belle donne.
Amante disilluso, studente universitario e pugile iracondo, questo è Robert Cohn, l'alter-ego dell'autore con cui si intraprende il "Paseo" della Spagna all'insegna dell'amore e della malinconia.

Chiedi alla Polvere (John Fante) 1939

"Dio Onnipotente, mi dispiace di essere diventato ateo, ma hai mai letto Nietzsche? Ah, che libro!"

John Fante, scrittore italoamericano, ci racconta la sua gioventù di autore esordiente e scapestrato nella Los Angeles degli anni trenta, dove si innamorò perdutamente di una donna messicana.
Scorrevole quanto sagace, Fante rappresenta l'Italia venuta da lontano, l'Italia degli espatriati che si perdono nei meandri del mondo in cerca di una svolta.

I Sotterranei (Jack Kerouac) 1958

"Gesù che entra nel secchio della spazzatura, compare incarnato luminoso sui comignoli delle case popolari e attraversa a grandi passi la luce."

Jack Kerouac, profeta della Beat Generation, reduce del suo viaggio lungo le strade d'America, racconta la sua tormentata storia d'amore con una ragazza afroamericana.
Lungo lo sfondo cupo della San Francisco dei primi anni Cinquanta, vaga con lei assieme agli hipsters assetati di droga e jazz, inseguendo le note dell'ispirazione.
Romanzo contestatissimo in Italia, tra i pochi ad essere, a suo tempo, censurato dall'editoria nostrana.

Post Office (Charles Bukowski) 1971

"Ma ogni tanto arriva una donna, in pieno rigoglio, una donna che scoppia dal vestito... una creatura tutta sesso, una maledizione, la fine di tutto."

Opera prima dell'ubriacone più celebre di Los Angeles, che nei panni di Henry Cinaski, postino alcolizzato, ci trascina nell'angolo più oscuro d'America.
Un mondo di pu**ane, ippodromi, risse ed alcol, tanto alcol... Da cui nasce però una riflessione profonda sulla realtà umana e su quel poco d'amore che alla fine sopravvive.

Fight Club (Chuck Palaihnuk) 1996

"Tyler mi trova un posto da cameriere, dopodiché c'è Tyler che mi caccia una pistola in bocca e mi dice che il primo passo per la vita eterna è che devi morire"

Un anonimo protagonista, distrutto dalla routine e dal consumismo imperante, si ritrova per caso a vivere con Tyler, un rivoluzionario ispirato che sogna di riportare indietro le lancette della civiltà grazie a un esercito di disadattati forgiato nei suoi circoli clandestini di lotta libera.
Palaihnuk mette a rovescio le sicurezze dell'uomo occidentale, ridiscute il valore della civiltà, del lavoro e del danaro, dimostrando come il confine tra ribellione ed obbedienza sia invisibile quanto relativo.

Prossimo post: l'Ottocento Russo.
Non essere giù perché la tua donna ti ha lasciato: ne troverai un'altra e ti lascerà anche quella

-C. Bukowski

TermYnator

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EnrY

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Io consiglierei anche 1984 di Orwell e La Fattoria degli Animali di Hemingway. La prima non è per nulla leggera come lettura, la seconda invece è godibilissima. A me la fecero leggere in prima liceo...

Dal lato storico, consiglio invece la saga di Alexandros (Alessandro Magno) di Valerio Massimo Manfredi, che è un ottimo storico e un graan bravo scrittore. Le sue storie sono romanzate, ma essendo lui uno storico, sono quanto più possibile vicine alle ricostruzioni storiche fatte finora. Anche la saga di Camelot scritta da Bernard Cornwell merita un sacco a mio avviso. Questa è molto romanzata, però.  Entrambe queste serie sono godibilissime, a mio avviso, e ricche di approfondimenti storici e di leggende che sfuggono ai più.


Per chi, poi, come me ha l' anima del nerd, non posso che consigliare il Signore degli Anelli, o meglio ancora, il Silmarillion (un mattone, ma veramente bello), oppure la saga del Witcher di Andrej Sapkowski, da cui sono stati pure tratti tre videogiochi e, prossimamente, anche una serie tv.....A me sta piacendo molto anche questa, soprattutto perchè è abbastanza politically scorrect!


EDIT: non avevo visto il ''divieto'' di superare le 250 pagine.....di libri così corti ne ricordo pochi, onestamente :/
Ultima modifica: 06 Luglio 2017, 19:22:16 di EnrY

Whiteout

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Bella iniziativa + :up:, poi l'ordine cronologico e il format che hai dato appagano il mio lato bibliofilo (o quello ossessivo compulsivo). Unica nota: si può editare quell'Hemingway senza H? Mi ferisce gli occhi! :-\

Aggiungerei, nel solco della brevità e del 900 americano:

CATTEDRALE (Raymond Carver, 1983).
C'era questo cieco, un vecchio amico di mia moglie, che doveva arrivare per passare la notte da noi.
Una raccolta di racconti, quindi ancora più facile da mandare giù se la lunghezza mette ansia. Un autore che accende grandi entusiasmi, nonostante la devastante malinconia di cui sono intrisi i racconti. Sento già echeggiare dalle pulzelle uno stupefatto: "Naaaa, conosci Carver??".

CARRIE (Stephen King, 1974).
Scritta incisa su un banco della scuola media di Barker Street a Chamberlain:
Carrie White mangia cacca.

Non credo che King abbia scritto altro di così breve. Una chicca da intenditori, e uno squarcio sugli aspetti più cattivi dell'adolescenza al femminile.

Citazione di: Astruso il 06 Luglio 2017, 17:46:08


Prossimo post: l'Ottocento Russo.

(L'800 russo in meno di 250 pagine?? Ti piacciono le imprese temerarie, eh!!)  :D
La Signorina RottermaYer

KikY

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Finito di leggere il post sono corsa alla mia libreria per poter cercare un libro o un autore con cui contribuire.
Dell'innumerevole quantità di libri che ho 3/4 sono saggistica e tra i libri di narrativa quasi non ho un autore americano, cercando ovunque ho trovato qualcosa, mi salvano, infatti, soltanto tre emarginatissimi libri: uno di Miller, uno di Fitzgerald e uno di Orwell  :-\

Aspetto trepidante che si arrivi a parlare di Austria, Francia o Sud America  ;)
Ultima modifica: 06 Luglio 2017, 23:43:11 di KikY

Astruso

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Ragazzi... non so come sia potuto succedere ma mi sono mangiato la H di Hemingway  :-?...
Scusate...
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-C. Bukowski

Snake

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Citazione di: EnrY il 06 Luglio 2017, 19:00:39
Io consiglierei anche 1984 di Orwell e La Fattoria degli Animali di Hemingway. La prima non è per nulla leggera come lettura, la seconda invece è godibilissima. A me la fecero leggere in prima liceo...

NO! O0 E' di Orwell pure quello (ovviamente il tutto è detto in modo tranquillo, sono errori che capitano, non sai quanti ne faccio pure io ;))

Ottimo topic e ottime risposte.
Qualche tempo fa avevo iniziato a leggere "Il Piacere" di Gabriele D'annunzio, ma avendolo dovuto abbandonare per cause varie, lo riprenderò a breve.

Un libro che mi ha colpito molto e mi ha fatto riflettere è "Se questo è un uomo" di Primo Levi, letto in preparazione della mia visita ad Auschwitz.
L'ho letto per la prima volta e ciò che mi ha colpito è "de-umanizzazione"  attuata verso le persone; concetto che mi ha fatto riflettere anche sulla vita odierna.

Altro libro che mi è piaciuto molto è "Non è un paese per vecchi" di Cormac McCarthy; letto anni dopo aver visto il film. Il libro da più spazio ai personaggi del film, rendendo più chiare certe dinamiche. Ovviamente la trasposizione cinematografica ha dovuto fare alcuni adattamenti.

Ora sto leggendo "A volte ritorno" di John Niven che tratta in modo umoristico un'eventuale seconda venuta di Gesù Cristo; ovviamente ambientato nei giorni nostri. Non avendolo finito, non posso trarre un giudizio, però posso dire che è interessante leggere le ipotetiche gesta di un ipotetico Messia ambientato nei giorni nostri, le difficoltà a cui va incontro non sono così banali, anzi fanno riflettere...
"Kept you waiting, huh?"

Snake

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Citazione di: Whiteout il 06 Luglio 2017, 22:31:47

CARRIE (Stephen King, 1974).
Scritta incisa su un banco della scuola media di Barker Street a Chamberlain:
Carrie White mangia cacca.

Non credo che King abbia scritto altro di così breve. Una chicca da intenditori, e uno squarcio sugli aspetti più cattivi dell'adolescenza al femminile.

Sbaglio o è stato tratto un film in cui c'era anche John Travolta?
"Kept you waiting, huh?"

Astruso

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Accidenti, non immaginavo che il topic tirasse fuori tutta questa partecipazione  :D

In realtà l'idea mi era venuta in mente mesi fa, durante un'uscita con il buon Termy, il giovine Dio2nd, l'inarrestabile Teomat e tanti altri...
Ricordo che si stava parlando, ovviamente, di seduzione e qualcuno disse:"La cultura o ce l'hai o ce l'hai, mica te la puoi inventare su due piedi".
Allora mi venne in mente di creare una panoplia-last minute sulla letteratura, per carità, se volte postare anche della saggistica fatelo, è tutto a vantaggio dei nostri amici marpioni!  O0

Bene, veniamo al dunque.

Come molti di voi sapranno, gli sfortunati scrittori russi erano spesso pagati a cartella (se non proprio a pagina) dai loro editori, a ciò si deve l'immensa mole che caratterizza le loro opere.
Per chi non ha l'abitudine alla lettura, è facile scoraggiarsi di fronte alla mole di certi libroni... Ma non temete, esistono comunque ottimi romanzi brevi in questo travagliato periodo della storia russa.

L'OTTOCENTO RUSSO

Un Eroe del Nostro Tempo (Michail Lermontov) 1840

"Non c'è niente di più paradossale della mente femminile; è difficile convincere le donne di qualcosa, bisogna condurle a convincersene da sole"

Se il buon Termy fosse vissuto sotto lo Zar, questo libro l'avrebbe sicuramente scritto lui.
Lermontov, militare e poeta nonché duellante impavido, redige una biografia fittizia di un suo compagno d'armi, il famigerato ufficiale Grigorij Pecsorin, un seduttore cinico, ribelle, corazzato da un'aura di sarcasmo impenetrabile.
Nelle desolate terre del Daghestan e della Cecenia si intrecciano i complotti, i duelli e i segreti inconfessabili di una generazione di romantici.

Racconti di Pietroburgo (Nikolaj Gogol) 1842

"La bellezza fa autentici miracoli. Ogni difetto morale di una bella donna, lungi dal generare repulsione, diventa invece al massimo grado attraente"

Probabilmente è la miglior raccolta dei racconti di Gogol, dove si toccano tutte le tematiche care all'autore, dalle descrizioni estasiate di San Pietroburgo fino alle realtà oniriche dell'amore, dall'ironia grottesca fino alla perfezione dell'arte.
Artisti scapestrati, impiegati impazzisti, amanti tossicomani, sono questi i volti di San Pietroburgo immortalati in una raccolta scorrevole e di facile lettura.

Le Notti Bianche (Fedor Dovstoevskji) 1848

"Ama la vita più della sua logica, solo allora ne capirai il senso"

Un solitario insonne incontra una giovane ragazza sul lungofiume di Pietroburgo, folgorato dalla sua bellezza decide di rinunciare alla solitudine, alla sua eterna autocommiserazione, tentando di sedurla per riscattarsi da una vita insignificante nelle notti di Pietroburgo, dove la città è desolata, così vuota da sembrare un palco, un teatro surreale.

La Felicità Familiare (Lev Tolstoj) 1859

"Ho vissuto molto, e ora credo di aver trovato cosa occorra per essere felici..."

Tolstoj ci introduce nella vita quotidiana dei mugiki e della borghesia contadina, dove una giovane orfana diciassettenne (l'Io narrante) decide di sposare il suo tutore, un uomo maturo e colto.
Nasce così una profonda riflessione sull'amore e il tempo, sulla ricerca della felicità, sulla semplicità dell'esistenza, il contatto con la natura e la fuga dalla mondanità.

Memorie dal Sottosuolo (Fedor Dovstoevskji) 1864

"Lasciateci soli, senza libri, e ci confonderemo subito, ci smarriremo: non sapremo dove far capo, a che cosa attenerci; che cosa amare e che cosa odiare, che cosa rispettare e che cosa disprezzare"

Un giovane istruito, da tempo impiegato della burocrazia zarista vive un complesso di inadeguatezza, una vera e propria crisi di identità che lo spinge a comportamenti irrazionali, che vanno dalla menzogna compulsiva alle fantasie di grandezza al punto da distruggere la sua reputazione e i suoi pochi affetti.
Il romanzo narra la sua discesa nel "Sottosuolo" negli abissi più profondi dell'inconscio, di fatto uno dei primi grandi romanzi "Psicologici" dell'autore, assieme a Il Giocatore.

A chi vuole leggere poco e bene (ovvero i destinatari principali del topic) è inoltre consigliatissima una buona antologia dei racconti di Cechov o di Puskin, non me la sentirei di consigliare direttamente un'edizione in particolare, d'altronde con una buona ricerca su google qualcosa salterà fuori.

Ovviamente, come nel precedente post, nessuno dei romanzi supera le 250 pagine...  O0

Molti di voi noteranno che non sto suddividendo in base alle correnti o ai grandi movimenti letterari... Tenete presente che la mia è una suddivisione molto arbitraria, connessa ai periodi storici più che ai fenomeni letterari in se...





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-C. Bukowski

Astruso

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Citazione di: Snake il 07 Luglio 2017, 08:43:03
NO! O0 E' di Orwell pure quello (ovviamente il tutto è detto in modo tranquillo, sono errori che capitano, non sai quanti ne faccio pure io ;))

Ottimo topic e ottime risposte.
Qualche tempo fa avevo iniziato a leggere "Il Piacere" di Gabriele D'annunzio, ma avendolo dovuto abbandonare per cause varie, lo riprenderò a breve.

Un libro che mi ha colpito molto e mi ha fatto riflettere è "Se questo è un uomo" di Primo Levi, letto in preparazione della mia visita ad Auschwitz.
L'ho letto per la prima volta e ciò che mi ha colpito è "de-umanizzazione"  attuata verso le persone; concetto che mi ha fatto riflettere anche sulla vita odierna.

Altro libro che mi è piaciuto molto è "Non è un paese per vecchi" di Cormac McCarthy; letto anni dopo aver visto il film. Il libro da più spazio ai personaggi del film, rendendo più chiare certe dinamiche. Ovviamente la trasposizione cinematografica ha dovuto fare alcuni adattamenti.

Ora sto leggendo "A volte ritorno" di John Niven che tratta in modo umoristico un'eventuale seconda venuta di Gesù Cristo; ovviamente ambientato nei giorni nostri. Non avendolo finito, non posso trarre un giudizio, però posso dire che è interessante leggere le ipotetiche gesta di un ipotetico Messia ambientato nei giorni nostri, le difficoltà a cui va incontro non sono così banali, anzi fanno riflettere...

OT:
Se ti è piaciuto Primo Levi, vorrei consigliarti "I sommersi e i salvati" in cui Levi analizza non solo la prigionia, ma anche l'impatto che questa ha avuto sulla sua vita, soffermandosi soprattutto sul lato psicologico.
Tra gli scritti di Levi è quello che mi ha colpito di più, è uno spaccato devastante sull'Olocausto, descriverlo tutto in poche righe mi pare quasi impossibile, te lo consiglio alla cieca.


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Micione

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Complimenti per l'iniziativa.


Sulla stecca delle 250 pagine non so se ci sto, ho letto ed apprezzato tantissimo "la giusta decisione", un libro avvincente e dai ritmi molto serrati, penso che possiate leggere anche Asimov, se vi piace il genere lui è un vero mito in materia, ma solo dopo aver letto tutto Verne, un genio visionario che ha anticipato a suo modo, quasi tutto quanto ora esiste o addirittura è divenuta "archeologia industriale".
Penso che non si possa fare a meno di leggere il Bello, quindi Pablo Neruda, Alda Merini, ma anche altri poeti, o comunque persone che, scrivendo, vanno a toccare l'anima di chi legge.
Credo che Wilde sia un autore interessante e che i sui aforismi meritino di essere letti e pensati.
Consiglio di leggere "I promessi sposi", così adattabili anche ad oggi che...
Inoltre consiglierei "il treno del Sole" ed anche "la famiglia Trapp", offrono due spaccati di vita molto belli.
Inoltre ci si può leggere qualche libro filosofico, EVITANDO così parlò Zaratustra, che è pericoloso.
Ma anche altri, come ad esempio quelli già citati, senza dubbio utili.

Chiedo però, volendo passare dalla narrativa ad altro, un qualche facile testo di tipo sociologico, non troppo tecnico e quindi più digeribile, non c'è? :-?
per la forza di volontà che ci metti nel superarti sempre©beeblebrox
Sono convinto che ce la farai©^X^
Bello come descrivi il sesso, dovrebbe essere sempre così©Acqua
Sei una splendida persona, dentro, fuori e ricoperto@Amica
Ottimo osservatore@Termynetor
Si vede che stai diventando forte. Continua così e tra poco ce l' avrai fatta@Shark
mi piaci, uno che dice le cose dirette come stanno, fanculo il politically correct @Kleos
Sfigatto è uno che ci prova incessamente a differenza di moltissimi altri @ SunBeam
Sei un porco @ amichette

EnrY

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Citazione di: Snake il 07 Luglio 2017, 08:43:03
NO! O0 E' di Orwell pure quello (ovviamente il tutto è detto in modo tranquillo, sono errori che capitano, non sai quanti ne faccio pure io ;))




EPIC FAIL

stavo pensando a ''Il Vecchio e il Mare'' mentre scrivevo ''La Fattoria degli Animali'' è il risultato è stato un fail clamoroso :'(  chiedo venia

Snake

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Citazione di: EnrY il 07 Luglio 2017, 14:58:12


EPIC FAIL

stavo pensando a ''Il Vecchio e il Mare'' mentre scrivevo ''La Fattoria degli Animali'' è il risultato è stato un fail clamoroso :'(  chiedo venia

Fossi l'unico a sbagliare ;) ;) devo ancora leggerlo, perciò pure io sono da Epic Fail!!
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Citazione di: Astruso il 07 Luglio 2017, 10:49:47
OT:
Se ti è piaciuto Primo Levi, vorrei consigliarti "I sommersi e i salvati" in cui Levi analizza non solo la prigionia, ma anche l'impatto che questa ha avuto sulla sua vita, soffermandosi soprattutto sul lato psicologico.
Tra gli scritti di Levi è quello che mi ha colpito di più, è uno spaccato devastante sull'Olocausto, descriverlo tutto in poche righe mi pare quasi impossibile, te lo consiglio alla cieca.




L'avevo preso in prestito in biblioteca, assieme ad altri testi, però alla fine non sono riuscito a leggerlo e al momento sono passato ad altri temi... L'ho solo spostato in avanti, ma ho intenzione di leggerlo! Grazie!
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Kim

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Eccellentissimo Astruso, questo è un topic che meditavo di aprire da un paio d'anni e che avrei cominciato proprio con Lermontov :D. Naturalmente, apprezzo e modestamente sostengo  tutti gli altri suggerimenti.

Come già sottolineato, se si ha poco tempo per leggere è di gran lunga meglio orientarsi solo sui classici. Infatti se sono classici è perché sono più belli.

Aggiungo qualche titolo "sentimentalmente e seduttivamente rilevante" (non so se rientro nel limite delle 250 pp. però):

E. Hemingway, "Per chi suona la campana". Un Vero Uomo, posto di fronte alle scelte più difficili, nonché davanti all'amore.

E. Hemingway, "Addio alle armi". Come sopra.

E. Hemingway, "La breve e felice vita di Francis Macomber". Un racconto sulla "scoperta della virilità".

G.G. Marquez, "Dell'amore e di altri demoni". Carnalità, poesia e magia, alla sudamericana.

E. De Luca, "I pesci non chiudono gli occhi". Il primo bacio di un bambino.

H. Murakami, "Norwegian wood (Tokyo blues)". L'adolescenza, la solitudine, la scoperta dell'amore e del sesso.

G. D'annunzio, "L'innocente". Tradimenti, passioni e sconquassi interiori. Un capolavoro di penetrazione psicologica.

E. Carrére, "Limonov", la biografia (romanzata) di un moderno e spregiudicato avventuriero.

F. Dostoevskij, "Delitto e castigo". Genesi e morte del Superuomo. Uno dei più grandi romanzi di tutti i tempi. Basta?