Ego e seduzione

Aperto da --Alchelion--, 07 Ottobre 2008, 23:32:36

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--Alchelion--

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Oggi, mentre riflettevo su tutte le cose su cui migliorare, completamente proiettato in un mondo pieno di donne e situazioni future, ho avuto un intuizione.

Ho capito quale è una delle più grosse ancore che mi trattiene a riva. Una specie di karma che ci portiamo dietro e che fa sentire il suo peso ogni momento. Esso condiziona la nostra evoluzione, le nostre scelte e la nostra percezione di tutto quello che appartiene alla nostra storia personale.

Ho percepito chiaramente questo peso, continuo, nella mia vita: è il peso del mio Ego.
Ho avuto la chiara sensazione di come proprio a causa dei bisogni dell' ego la mia vita viene appesantita, ogni scelta si carica di aspettative e ogni fatto si può improvvisamente caricare di angosce.

Il problema, sinteticamente è questo: la tendenza a migliorarsi e impegnarsi con il solo scopo di avere conferme del proprio valore.

Questo modo d'essere anche se in apparenza ci spinge a migliorare noi stessi, ben presto rivela tutta la sua doppia faccia. Come in tutte le faccende umane, questo meccanismo gode di una certa simmetria: lo stesso impulso che ci ha fatto arrivare dove siamo diventa il nostro maggiore nemico e la nostra ancora. Essa ci impedisce di salpare.

Nella seduzione, come in molte altre sfide, mi sono accorto che spesso le mie scelte e i miei sforzi hanno proprio questo obbiettivo: confermare grazie a risultati tangibili, la percezione che ho del mio valore.
La donna svolge questa funzione per moltissimi di noi maschi, e lo fà alla perfezione proprio grazie al compito che madre natura le ha assegnato. Il loro giudizio, espresso attraverso il sacro gesto di aprirsi intimamente a noi, diviene nutrimento essenziale per la nostra autostima.

Questo stesso meccanismo che ci ha permesso di superare paure, osare e impegnarci, diviene la nostra catena: non affrontiamo più le situazioni al meglio, con lo scopo di educare noi stessi, e goderne, ma con l'unico scopo di ottenere dei risultati per nutrire il nostro ego.

Anche se queste due finalità possono apparire vicine, in realtà non lo sono affatto. Chi veramente vuole toccare il fondo di un'arte, deve avere la libertà di poter spaziare senza paura attraverso tutte le proprie possibilità di azione, senza troppo curarsi di quali potrebbero essere i risultati immediati.

La tendenza innescata da queso meccanismo invece è quella di doversi sempre preoccupare dei risultati, al fine di continuare ad alimentare la nostra affamata autostima, che è oramai abituata a nutrirsi di questo.

Cosi, quello che avviene è che appena si sono ottenuti alcuni risultati, si tende a soffermarsi e a continuare in quella direzione, consapevoli delle dolorose cadute che si potrebbero sperimentare in mancanza di un risultato da mostrare a noi stessi.

Parliamoci chiaro: dopo un pò, se non abbiamo il coraggio di fare qualcosa, non è per paura di scopare una volta di meno, ma è solo per paura di perdere la stima in noi stessi, a seguito di un rifiuto.

Questo è il peggiore ostacolo: abbiamo abituato l'ego a nutrirsi di una dieta sbagliata. Rimaniamo lì, ancorati alle nostre fragili certezze, sempre spaventati che qualche imprevisto possa far andare male i riscontri a cui siamo assuefatti.

Quello che vorrei è fregarmene dei risultati. Prendere un rifiuto con il sorriso sulle labbra e la tranquillità nell'animo, perchè "....ho fatto la cosa giusta".
Quello che vorrei è percepire il mio valore "direttamente": né attraverso le cosce di una donna né dalla stima degli altri.
Quello che vorrei è agire liberamente, e nutrire il mio ego con le sensazioni che provo in ogni istante, prima di avere qualsiasi risultato.

Forse, la conseguenza di questo potrebbe anche essere di diventare un seduttore, o qualsiasi cosa voglia essere nella mia vita...
Ultima modifica: 07 Ottobre 2008, 23:34:44 di --Alchelion--
In bilico fra sacro e profano

-eFFe-

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bellissimo post di profonde riflessioni, che ti vale un +1 :up:

Molto di cio' che scrivi lo provo sulla mia pelle...

Ma ti rigiro la frittata:
se io invece so di avere valore (indipendentemente da quante donne seduco), e malgrado cio' non riesco a farlo davvero comprendere ed apprezzare alle HB... come fare?
E' solo questione di saper comunicare meglio? Di rendere piu' efficace il mio game?
Oppure c'e' altro?

Questo e' il mio caso.
"ti avverto: stasera non ho intenzione di fare niente"
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zlatan

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Citazione di: -eFFe- il 08 Ottobre 2008, 12:01:14
bellissimo post di profonde riflessioni, che ti vale un +1 :up:

Molto di cio' che scrivi lo provo sulla mia pelle...

Ma ti rigiro la frittata:
se io invece so di avere valore (indipendentemente da quante donne seduco), e malgrado cio' non riesco a farlo davvero comprendere ed apprezzare alle HB... come fare?
E' solo questione di saper comunicare meglio? Di rendere piu' efficace il mio game?
Oppure c'e' altro?

Questo e' il mio caso.


Io mi aggrego a -eFFe-.

Quello che mi fa girare le scatole quando sargio, è quando prendo C&B o cmq vengo trattato dal set in malo modo, snobbandomi, senza avermi dato la possibilità di trasmettere la mia personalità, di far capire loro chi sono e come sono.

So bene che non posso piacere a tutte le persone della faccia della terra e so anche bene che un C&B non ti provoca la morte, infatti ho sempre tirato dritto. Ma son cose che mi fanno pensare.

La riflessione Alche è molto bella! +1 anche da parte mia

Zlatan
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Se le persone che non si comprendono, comprendessero almeno di non comprendersi, si comprenderebbero meglio di quando, non comprendendosi, non comprendono nemmeno che non si comprendono - Gustave Ichheiser

tuono

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+1 e se posso permettermi **Best of** perchè credo che quello che Al ha scritto sia una cosa che prende un po' tutti noi. Perchè vorremmo farcene 4 nella stessa sera? Diciamocelo, il nostro appetito sessuale è già saziato alla 2!
Credo che sia una tendenza comune finire in un nuovo gioco di numeri, di tacche sulla cintura, tutto a favore del nostro ego.
La società ci ha abituato all'importanza del giudizio degli altri, tanto da spingerci a giudicare sempre più anche noi stessi. E così anche l'ego ha cambiato in parte la sua natura, e ora stiamo meglio a pancia vuota ma con un ego sazio che viceversa.
Forse è un po' estrema così ma....Non è vero che dopo aver chiuso una bellissima HB9 siamo così carichi del nostro ego che se non fossimo in mezzo alla gente ci daremmo pacche sulle spalle da soli (io lo faccio comunque;D)?
Si parla spesso tra di noi di evoluzionismo ecc.. pensate che l'uomo delle caverne caricasse il suo ego scopando?
Comunque, non credo che ci sia una via d'uscita da questo. E' una cosa ormai troppo naturale. Però dovremmo sempre ricordarci che sentirsi grandi viene da qualcosa dentro, e quello che effettivamente facciamo può esserne solo una prova in quanto conseguenza, non una causa.
Guardare negli occhi di una persona e volerla possedere, dopo aver studiato a lungo le tecniche per agevolare la cosa, aver personalizzato il processo, aver messo continuamente in discussione se stessi... non è arte da dilettanti, questa.
-Acqua

--Alchelion--

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#4
Citazione di: tuono il 08 Ottobre 2008, 13:09:51
+1 e se posso permettermi **Best of** perchè credo che quello che Al ha scritto sia una cosa che prende un po' tutti noi. Perchè vorremmo farcene 4 nella stessa sera? Diciamocelo, il nostro appetito sessuale è già saziato alla 2!
Credo che sia una tendenza comune finire in un nuovo gioco di numeri, di tacche sulla cintura, tutto a favore del nostro ego.
La società ci ha abituato all'importanza del giudizio degli altri, tanto da spingerci a giudicare sempre più anche noi stessi. E così anche l'ego ha cambiato in parte la sua natura, e ora stiamo meglio a pancia vuota ma con un ego sazio che viceversa.
Forse è un po' estrema così ma....Non è vero che dopo aver chiuso una bellissima HB9 siamo così carichi del nostro ego che se non fossimo in mezzo alla gente ci daremmo pacche sulle spalle da soli (io lo faccio comunque;D)?
Si parla spesso tra di noi di evoluzionismo ecc.. pensate che l'uomo delle caverne caricasse il suo ego scopando?
Comunque, non credo che ci sia una via d'uscita da questo. E' una cosa ormai troppo naturale. Però dovremmo sempre ricordarci che sentirsi grandi viene da qualcosa dentro, e quello che effettivamente facciamo può esserne solo una prova in quanto conseguenza, non una causa.

Innanzitutto grazie del +1!

Sono completamente daccordo con te, la sociètà ci ha abituato ai voti, alle classificazioni e dipendere dal giudizio degli altri... ma questo non vuol dire che non possiamo liberarcene. Si può iniziare dall'esserne consapevoli.

@ -eFFe- e Zlatan:

Citazione di: -eFFe- il 08 Ottobre 2008, 12:01:14
...
se io invece so di avere valore (indipendentemente da quante donne seduco), e malgrado cio' non riesco a farlo davvero comprendere ed apprezzare alle HB... come fare?
E' solo questione di saper comunicare meglio? Di rendere piu' efficace il mio game?
Oppure c'e' altro?
...

Da ciò che  scrivi si intuisce l'idea, comune purtroppo a noi tutti, che in fondo le donne siano sedotte dal nostro "reale" valore come persone. Al limite, come tu stesso scrivi, il problema è che non siamo riusciti a comunicarlo bene.
Questa è una idea molto comune, pensa solamente alla suddivisione PUA / AFC (o Mdp), che nell'uso comune quasi sempre trascende il dominio della seduzione, per essere usato come giudizio "in toto" sulla persona. O anche il modo con cui molti di noi si identificano con i propri successi sul campo.

Quello che penso è che non bisogna proprio collegare la seduzione al proprio "valore" nella vita. In nessun modo, neanche considerando il fatto di sedurre come effetto del valore. Quindi, da un lato non è vero che se rimorchio molto ho valore. Dall'altro non è vero che se ho valore allora necessariamente "rimorchio". L'impostazione mentale che è alla base dei due ragionamente è la stessa, e bisogna liberarsene. Non si puo liberarsi di una idea senza l'altra, perche sono conseguenze di un unica visione delle cose: l'idea secondo la quale le donne siano effettivamente dei giudici obiettivi del nostro "valore".

Io rifiuto questa convinzione.

Infatti, la conseguenza di questa convinzione è che ogni volta che ho un rifiuto, esso è una dimostrazione della mia mancanza di valore, ed ogni volta che ho un successo esso è la conferma del mio valore. Questo ciclo è quello che bisognerebbe evitare perche ci rende dipendenti dalle donne, e dagli altri.

La mia idea è questa: considerare la seduzione come un'arte, un passione, al pari delle altre. Un successo è semplicemente un
progresso nella pratica di questa arte. Un insuccesso è un'occasione in più per migliorare in quest'arte.  Nulla a che vedere con ciò che siamo davvero nella vita come "persone".

Un esempio con la musica: se non riesci a suonare un pezzo come vorresti, cerchi di fare del tuo meglio. Questo tentativo però non ha conseguenze negative sulla tua autostima, semplicemente perche sai che nella chitarra sei ad un certo livello, e cerchi di migliorare superando le difficoltà.

Con le donne purtroppo il discorso cambia, perche si tende a considerare i propri successi o insuccessi come un metro del proprio "valore" in assoluto, come persone. Questo accade perche in effetti nella seduzione ci si trova a mostrare moltissime caratteristiche.  Ma è solo un'illusione, se pensi ai coglioni che riescono a rimorchiare al tuo posto,e se pensi anche al fatto che nessuna ti conosce davvero.

Quindi la mia idea è che non dobbiamo più essere dipendenti da questo giudizio, ed essere liberi di esprimerci davanti ad una donna come se stessimo facendo una jam session con gli amici... ;)







Ultima modifica: 08 Ottobre 2008, 14:47:32 di --Alchelion--
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Acqua

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Questo post è uno di quelli che mi ha intrippato di più da quando mi sono iscritto al forum. Soprattutto perchè mette al centro del discorso quello di cui scriviamo sempre poco... i nostri DIFETTI.
Quindi per me è da Best Of. (e +1 per l'autore)  :D

Citazione di: --Alchelion-- il 07 Ottobre 2008, 23:32:36
Nella seduzione, come in molte altre sfide, mi sono accorto che spesso le mie scelte e i miei sforzi hanno proprio questo obbiettivo: confermare grazie a risultati tangibili, la percezione che ho del mio valore.
La donna svolge questa funzione per moltissimi di noi maschi, e lo fà alla perfezione proprio grazie al compito che madre natura le ha assegnato. Il loro giudizio, espresso attraverso il sacro gesto di aprirsi intimamente a noi, diviene nutrimento essenziale per la nostra autostima.

Questo stesso meccanismo che ci ha permesso di superare paure, osare e impegnarci, diviene la nostra catena: non affrontiamo più le situazioni al meglio, con lo scopo di educare noi stessi, e goderne, ma con l'unico scopo di ottenere dei risultati per nutrire il nostro ego.
Riflessione da applausi.  :up:

Citazione di: tuono il 08 Ottobre 2008, 13:09:51
Comunque, non credo che ci sia una via d'uscita da questo. E' una cosa ormai troppo naturale. Però dovremmo sempre ricordarci che sentirsi grandi viene da qualcosa dentro, e quello che effettivamente facciamo può esserne solo una prova in quanto conseguenza, non una causa.
Anche io credo che non ci sia una via d'uscita, ma forse un compromesso sì. Un compromesso un pò sporco, in cui comprendi a fondo il tuo egoismo, il tuo narcisismo, la tua mentalità ambiziosa... e la accetti sapendo che può farti male (senza trascurare il male che facciamo a molte pulzelle).

Quello che bisognerebbe sempre tenere a mente, a mio avviso, è che siamo un gruppo di persone molto particolari. L'intelligenza media è elevata; le capacità sociali in continua evoluzione; l'abilità di leggere l'ambiente ed agire nel modo migliore è nel nostro DNA... stiamo solo cercando di tirare fuori tutto. Possediamo personalità variopinte, cangianti, non classificabili. Ognuno di noi ha vissuto una storia di vita poco tipica, e di questo ne ho conferma ad ogni interazione sia nel forum sia dal vivo.
Siamo "fighi".

A queste belle caratteristiche, si accompagna un difetto irrimediabile che è rivelato dalla stessa parola: Seduzione. Se-durre, ossia condurre a sè, verso di sè. Siamo manipolatori, qualcuno ha il coraggio di dire il contrario? Siamo falsi... nella misura in cui siamo attori. Siamo narcisisti, ci piace godere dell'effetto che abbiamo sulle persone, abbiamo l'aspirazione all'onnipotenza nel sangue. Io questo non me lo nascondo, nè lo nego, semplicemente lo accetto (il famoso "compromesso").

I motivi per cui la "seduzione" è un'arte anomala sono vari. Come tu scrivi, ci si impegna in essa con tutta la propria persona, ci si mette in gioco totalmente. Tutti qui sopra sanno quanta vita ti può succhiare via il rimorchio (al di là dei risultati). La seduzione è arte nel momento in cui richiede sofferenza. La nostra sofferenza risiede nel nostro egoismo.

Ognuno di noi stà combattendo una guerra contro tutti, in primis contro sè stesso. Ciò può sembrare eccessivamente negativo, ma è intrinseco al concetto di seduzione. Negando questo sentirei di prendermi per il culo.

Citazione di: --Alchelion-- il 08 Ottobre 2008, 14:44:35
La mia idea è questa: considerare la seduzione come un'arte, un passione, al pari delle altre. Un successo è semplicemente un progresso nella pratica di questa arte. Un insuccesso è un'occasione in più per migliorare in quest'arte.  Nulla a che vedere con ciò che siamo davvero nella vita come "persone".
Guardare negli occhi di una persona e volerla possedere, dopo aver studiato a lungo le tecniche per agevolare la cosa, aver personalizzato il processo, aver messo continuamente in discussione sè stessi... non è arte da dilettanti, questa.

Vorrei darte ragione, ma per me è il prezzo da pagare. I veri, grandi artisti erano dei totali disadattati.
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Citazione di: --Alchelion-- il 08 Ottobre 2008, 14:44:35
Io rifiuto questa convinzione.

Infatti, la conseguenza di questa convinzione è che ogni volta che ho un rifiuto, esso è una dimostrazione della mia mancanza di valore, ed ogni volta che ho un successo esso è la conferma del mio valore. Questo ciclo è quello che bisognerebbe evitare perche ci rende dipendenti dalle donne, e dagli altri.

La mia idea è questa: considerare la seduzione come un'arte, un passione, al pari delle altre. Un successo è semplicemente un
progresso nella pratica di questa arte. Un insuccesso è un'occasione in più per migliorare in quest'arte.  Nulla a che vedere con ciò che siamo davvero nella vita come "persone".

Un esempio con la musica: se non riesci a suonare un pezzo come vorresti, cerchi di fare del tuo meglio. Questo tentativo però non ha conseguenze negative sulla tua autostima, semplicemente perche sai che nella chitarra sei ad un certo livello, e cerchi di migliorare superando le difficoltà.

Con le donne purtroppo il discorso cambia, perche si tende a considerare i propri successi o insuccessi come un metro del proprio "valore" in assoluto, come persone. Questo accade perche in effetti nella seduzione ci si trova a mostrare moltissime caratteristiche.  Ma è solo un'illusione, se pensi ai coglioni che riescono a rimorchiare al tuo posto,e se pensi anche al fatto che nessuna ti conosce davvero.

Applauso!  :up:
Cavolo, sto avendo risposte ai miei dubbi amletici! :O
Hai detto una cosa potentissima, voglio proprio interiorizzarla.


CitazioneQuindi la mia idea è che non dobbiamo più essere dipendenti da questo giudizio, ed essere liberi di esprimerci davanti ad una donna come se stessimo facendo una jam session con gli amici... ;)

ecco... questa frase si presta all'equivoco:
non interpretiamola come il classico "per sedurre basta essere se' stessi" perche' allora direi proprio che non ci aiuta.
Va bene a livello di inner game.
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Bellissima riflessione
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Citazione di: Acqua il 08 Ottobre 2008, 15:41:47
Ognuno di noi stà combattendo una guerra contro tutti, in primis contro sè stesso. Ciò può sembrare eccessivamente negativo, ma è intrinseco al concetto di seduzione. Negando questo sentirei di prendermi per il culo.
Guardare negli occhi di una persona e volerla possedere, dopo aver studiato a lungo le tecniche per agevolare la cosa, aver personalizzato il processo, aver messo continuamente in discussione sè stessi... non è arte da dilettanti, questa.

Vorrei darte ragione, ma per me è il prezzo da pagare. I veri, grandi artisti erano dei totali disadattati.

Come sempre Acqua complimenti. I tuoi post hanno una dose di introspezione e di sincerità che mi intrippano sempre (senza nulla togliere a Termy ed agli altri grandi di IL naturalmente) (anche perchè termy con una sberla mi stacca la testa mi sa  :D :P). +1
Qui hai ammesso una cosa che è fottutamen*e vera. In fondo, il 99% degli utenti qui non sono natural che vogliono migliorare il gioco, ma ex AFC (più o meno 'ex' ;D) che si sono ritrovati ad un certo punto a voler reinventare se stessi. E non sto parlando di maschera come molti mi obbiettano quando parlo di seduzione, attenti, ma di lavorare a fondo sulla propria persona per cambiare. La riprova sta nella molteplicità degli argomenti trattati. Se fosse altrimenti, quasi tutti i topic riguarderebbero routine o al max FR, di certo non palestra, alimentazione, libri e tutto il resto. Anche i libri consigliati, non sono tutti e-book dei grandi PUA, ma spesso 'manuali' di psicologia sullo star meglio con se stessi!
che poi il nostro stare meglio e sentirci più a nostro agio con noi stessi in ogni situazione si rifletta sul nostro gioco è...una controindicazione!
credo che questo sia un concetto importante (anche se espresso malaccio ;) ) da interiorizzare ed ammettere nel proprio cervelletto AFC ;)
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#9
Citazione di: -eFFe- il 08 Ottobre 2008, 15:51:15
....
ecco... questa frase si presta all'equivoco:
non interpretiamola come il classico "per sedurre basta essere se' stessi" perche' allora direi proprio che non ci aiuta.
Va bene a livello di inner game.
....
Chiaramente non intendo "basta essere se stessi" , se stessi non esiste, esiste "noi" stessi per me...  ;)

Citazione di: Acqua il 08 Ottobre 2008, 15:41:47
Quello che bisognerebbe sempre tenere a mente, a mio avviso, è che siamo un gruppo di persone molto particolari. L'intelligenza media è elevata; le capacità sociali in continua evoluzione; l'abilità di leggere l'ambiente ed agire nel modo migliore è nel nostro DNA... stiamo solo cercando di tirare fuori tutto. Possediamo personalità variopinte, cangianti, non classificabili. Ognuno di noi ha vissuto una storia di vita poco tipica, e di questo ne ho conferma ad ogni interazione sia nel forum sia dal vivo.
Siamo "fighi".

.. non esageriamo...  :)


Citazione di: Acqua il 08 Ottobre 2008, 15:41:47
A queste belle caratteristiche, si accompagna un difetto irrimediabile che è rivelato dalla stessa parola: Seduzione. Se-durre, ossia condurre a sè, verso di sè. Siamo manipolatori, qualcuno ha il coraggio di dire il contrario? Siamo falsi... nella misura in cui siamo attori. Siamo narcisisti, ci piace godere dell'effetto che abbiamo sulle persone, abbiamo l'aspirazione all'onnipotenza nel sangue. Io questo non me lo nascondo, nè lo nego, semplicemente lo accetto (il famoso "compromesso").

I motivi per cui la "seduzione" è un'arte anomala sono vari. Come tu scrivi, ci si impegna in essa con tutta la propria persona, ci si mette in gioco totalmente. Tutti qui sopra sanno quanta vita ti può succhiare via il rimorchio (al di là dei risultati). La seduzione è arte nel momento in cui richiede sofferenza. La nostra sofferenza risiede nel nostro egoismo.

Ognuno di noi stà combattendo una guerra contro tutti, in primis contro sè stesso. Ciò può sembrare eccessivamente negativo, ma è intrinseco al concetto di seduzione. Negando questo sentirei di prendermi per il culo.
Guardare negli occhi di una persona e volerla possedere, dopo aver studiato a lungo le tecniche per agevolare la cosa, aver personalizzato il processo, aver messo continuamente in discussione sè stessi... non è arte da dilettanti, questa.

Vorrei darte ragione, ma per me è il prezzo da pagare. I veri, grandi artisti erano dei totali disadattati.

Anche io penso che siamo Narcisisti, attori, e che godiamo profondamente dell'effetto che facciamo sugli altri. Godiamo di questo effetto come un musicista gode della propria musica. Nel nostro caso inoltre è fondamentale percepire il feedback della donna che abbiamo davanti, come è fondamentale conoscere a fondo l'animo femminile.

Ma quello di cui parlo è altro: è consegnare la propria autostima nelle mani delle donne. Legare la nostra autostima ad una variabile che non è in nostro potere è una garanzia per essere infelici.  Questo è quanto di più sbagliato possa fare un uomo, anche se sene scopa a centinaia. Ritengo inoltre che questo atteggiamento, sebbene naturale all'inizio, sia proprio un ostacolo in questo percorso. Penso che chi lo fà solo per questo,la stragrande maggioranza delle persone, non raggiungerà alti livelli.

Sedurre per avere un riscontro di cui si ha bisogno è tutt'altro che essere dei veri artisti. Al contrario è una caratteristica di tutte le persone comuni: tutti si preoccupano di avere un riscontro dagli altri, e dalle donne.

Per come la vedo io, l'arte inizia proprio quando ci si è liberati di questo peso. I più grandi artisti, producono guidati dalla  propria sensibilità, senza troppo curarsi di "piacere". Tant'è che molti non sono stati capiti subito, e al contrario, quelli che cercano unicamente di andare incontro ai gusti del pubblico vengono presto dimenticati.

E' naturale che i veri artisti siano dei "disadattati", non si preoccupano troppo di "adattarsi"...  ;)


Ultima modifica: 08 Ottobre 2008, 20:02:00 di --Alchelion--
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Citazione di: --Alchelion-- il 08 Ottobre 2008, 19:58:31
Per come la vedo io, l'arte inizia proprio quando ci si è liberati di questo peso. I più grandi artisti, producono guidati dalla  propria sensibilità, senza troppo curarsi di "piacere". Tant'è che molti non sono stati capiti subito, e al contrario, quelli che cercano unicamente di andare incontro ai gusti del pubblico vengono presto dimenticati.

E' naturale che i veri artisti siano dei "disadattati", non si preoccupano troppo di "adattarsi"...  ;)

Chiaro, credo di aver compreso meglio il messaggio.

Stando a questo ragionamento, non bisogna conferire all'ambiente la capacità di assegnarci valore, bensì dobbiamo farlo da soli, dobbiamo sentirlo a priori. Giusto?
Ragionando per estremi:

- Hai valore totale indipendentemente da tutto = dissociazione dalla realtà  :down:
Ciò implica avere un'idea gloriosa di sè che rimane solo nella propria testa.

- Hai valore soltanto in base ai feedback esterni = totale dipendenza dall'ambiente  :down:
Questo è quello che condanni (giustamente) tu.

La via di mezzo tra queste due possibilità è il mio obiettivo.
Quando scrivevo del "compromesso", intendevo dire che di questo bilancere non ci si può liberare. Il punto focale secondo me non stà nel riscontro che ricevi da altri e dalle donne, ma nel grado di egoismo personale.

Se sei egoista non ne hai mai abbastanza.
Così come l'artista crea la sua opera per esprimersi, noi ci diamo valore a priori.
Così come l'artista vuole che sia riconosciuta la sua opera, noi cerchiamo feedback dalle donne.

P.S.: discussione interessante, ma io sono partito per la tangente. Rileggo domani  :buck:
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Due considerazioni su quello che hai detto.

a) La storia di un uomo, è segnata da una serie di "salti", e da una serie di "cali".
Il salto, lo fai ogni volta che entri in contatto con una nuova parte di te stesso.
In campo feminile, ogni volta che rimorchi una che realmente ti stupisce. Li,
l'ego perde il sopravvento, perchè sei proiettato all'esterno, comunichi con
un altro essere, perchè non sei ancora riuscito a capirlo.
Il tuo modo di essere esteriore, ingloba questa nuova caratteristica con il tempo,
e considerandola figa, cerca costantemente di avere delle riprove di questo
nuovo stato. Questo ti porta inconsciamente, ad attrarre sempre lo stesso tipo
di donne, che rimorchi per dar conferma a te stesso del possesso della nuova
parte.
Questa è la Sindrome da Modello Vincolante:
(http://seduzioneitaliana.com/forum/index.php?topic=1090.0)

Finita la fase di comunicazione con l'esterno (La donna), l'uomo comincia quindi
a comunicare con se stesso, cercando conferme. Questo però, è un circolo vizioso
che allontana il seduttore dalla realtà, così come la sindrome narcisistica allontana
l'uomo dall'oggetto del desiderio, accontentandosi del proprio successo.
Le due sindromi sono molto simili all'atto pratico, e possono viaggiare a braccetto.
Ed in entrambe i casi, c'è un difetto di comnicazione con l'esterno.
Nel post indicato, definii la cura con questa frase:

"Quindi, al pari di un MdP, il MasM va motivato a superare se stesso."

B) Il legare l'insuccesso alla mancanza di valore personale, è un tipico retaggio
dell'essere in una società che si basa su valori aggiunti, non evolutivi.
Il parlare dei propri valori con i propri simili infatti, genera nel soggetto che parla
l'idea di collocarsi in un preciso posto nella scala delle abilità.
Questo processo può agevolmente essere esteso alla comunicazione con il se:
se l'idea che abbiamo di noi non collima con i nostri risultati, entriamo in conflitto
con il mondo, assumendo una sorta di rifiuto che ci fa perdere di vista il corretto
modo di relazionarci. Questo è il problema di molti MdP, che odiando profondamente
le donne, pensano che andarci a provare sia "un abbassarsi", un chiedere da
bisognosi. Il concetto stesso di "needy" è un indice del pensare da morto di pippe.
Ma come si fa a recuperare il perfetto rapporto con il mondo?

Io ho avuto una esperienza eccezionale in merito, e l'ho postata nel Field Report "Alpha".
http://seduzioneitaliana.com/forum/index.php?topic=843.0
In quella occasione, ho assunto con il mondo un rapporto puro, non mediato dal linguaggio,
ne tantomeno da valori che fossero distanti da quelli puramente evolutivi.
M sono completamente estraneato da questa realtà fasulla, ho vissuto con i mezzi
che la natura mi aveva dato, ed usando solo quelli.
Giorno dopo giorno, in completo isolamento e dipendendo solo dai ritmi che il mio corpo
sentiva, ho realizzato la mia vera essenza, cosa sono veramente.
Per la prima volta nella mia vita, mi sono collocato dentro il mondo, senza pensare
quale fosse il mio livello d'appartenenza, la politica che seguo, i cazzi,l i mazzi etc etc.
Ho toccato me stesso, ma senza parlarci.
Mi sono reso conto di avere veramente tutto per vivere, che non avevo bisogno che di
pensare di fare per potre avere.
Io penso che quella esperienza, sia la cosa che mi ha segnato di più.
E in assoluto, è quella che più di tutte mi ha fatto diventare uomo.
Consiglio quindi a chiunque, di lasciare uno spazio nella propria vita da dedicare
ad un'esperienza del genere: ve la ricorderete per sempre.

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#12
Quindi  Termy se ho capito bene, non contraddici quello che ho scritto ma sostieni che le "cause" sono due:

a) La Sindrome da modello vincolante e il Narcisismo

b) Le categorie imposte dalla società


Ti vorrei fare una domanda:
E' possibile secondo te arrivare ,con il tempo e l'esperienza, a rimorchiare senza il fine di dover dimostrare qualcosa a se stessi,
oppure le due cose sono indissolubilmente legate?

Se non è possibile, come si può accettare di consegnare la propria autostima nelle mani (o fra le cosce ;) ... ) delle donne?

Ultima modifica: 09 Ottobre 2008, 14:10:12 di --Alchelion--
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Citazione di: --Alchelion-- il 09 Ottobre 2008, 14:08:22
Quindi  Termy se ho capito bene, non contraddici quello che ho scritto ma sostieni che le "cause" sono due:
a) La Sindrome da modello vincolante e il Narcisismo
b) Le categorie imposte dalla società

Si, contraddirti è impossibile: hai fatto una riflessione che rispecchia il reale in modo cristallino.

Citazione
Ti vorrei fare una domanda:
E' possibile secondo te arrivare ,con il tempo e l'esperienza, a rimorchiare senza il fine di dover dimostrare qualcosa a se stessi,
oppure le due cose sono indissolubilmente legate?

C'è un sistema molto semplice, ed è andare a rimorchiare prede che sono secondo il tuo giudizio, assolutamente
disinteressate al tuo personaggio.
Sai in partenza che prenderai un palo, quindi non hai la certezza del risultato.
Il fatto di non avere questa certezza, ti libera anche dal rodimento in caso di sconfitta, e dagli inevitabili perchè:
"come posso aver padellato una che sapevo ci stesse? Sono una cacca, non sono più quello di prima"
Se vai da una che sai in partenza che non ci starà, sarai molto più libero.
Sembra un controsenso, ma è così.
Peraltro, in modo più articolato, è proprio questa la cura che postai su FIDM alla Sindrome da Modello Vincolante.
L'esito, e che se comunque rimorchi, avrai una donna che sfugge alle tue previsioni a specchiare la tua personalità.
Quindi, ritorni alla fase di comunicazione con il mondo, e termini il circolo vizioso.

Citazione
Se non è possibile, come si può accettare di consegnare la propria autostima nelle mani (o fra le cosce ;) ... ) delle donne?

Alla fine, si instaura lo stesso processo che c'è con gli uomini: non siamo impatici a tutti nello stesso modo.
Cominci a percepire il valore umano delle persone, a pescindre dal grado sociale.
E ti rendi anche conto, che molte persone, per la differenza di esperienze e di mentalità, è talmente diversa
da te, da non poterci entrare in contatto empatico.
La conclusione, è che non ti importa un fico secco di piacere a tutti (sete di autodimostrazione di valore), ma ti
limiti a considerare di aver trovato persone con cui parlare piacevolmente.

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#14
Citazione di: TermYnator il 09 Ottobre 2008, 15:50:11
C'è un sistema molto semplice, ed è andare a rimorchiare prede che sono secondo il tuo giudizio, assolutamente
disinteressate al tuo personaggio.

Sarà un caso, ma è proprio quello che "spontaneamente" ho iniziato a fare in questo periodo: cerco di rimorchiare quella che preferisco in assoluto, disinteressandomi completamente del fatto che potrebbe darmi un palo, e senza ripiegare su tipe più "facili".
Naturalmente i pali rispetto a prima non si fanno attendere, ma ho notato che non mi toccano più di tanto... :) ...per ora :D

Grazie, come sempre...

p.s. Centesimo post :)... come sono giovane! ;)
Ultima modifica: 09 Ottobre 2008, 16:15:44 di --Alchelion--
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