de 'migliorare' e de 'voler migliorare'

Aperto da JeanCloud 2.0, 01 Febbraio 2015, 17:05:37

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JeanCloud 2.0

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condivido con voi un pensiero che spero rappresenti per me punto di crescita anche grazie ai vostri pareri.

siamo qua perchè vogliamo migliorare qualcosa. e quando si parla di qualcosa bisogna prendere in considerazione il punto di partenza di chi ne sta parlando.

Nella vita ci sono tanti livelli di 'maturazione' intellettiva, intesa come modo di vedere le cose e reagire alla vita di ogni giorno. A volte è questione di disillusione e presa di consapevolezza di come gira il mondo.

ci capita di parlare con persone di livello di 'maturazione' inferiore o precedente al nostro e riconoscere che anche noi eravamo come loro ma abbiamo imparato con l'età o la tecnica a comportarci in maniera diversa. Allora, come funziona questo meccanismo di step tra un livello di maturazione a un altro? cosa ci rende più esperti e alpha (in grado di dominare efficacemente la situazione) rispetto al nostro precedente livello di maturazione?

se comprendessi questo meccanismo in grado di farmi maturare e diventare più alpha sarei in grado di ottenere risultati più velocemente, mi dico.

e allora ecco il mio punto attuale. ho buone capacità e potenzialità ma ho un freno che mi blocca: troppi pensieri, troppe ansie, troppe pippe a fare effettivamente quello che scrivo su mille foglietti sul miglioramento personale.

Io 'voglio migliorare' disperatamente, ma non 'miglioro' altrettanto disperatamente.

C'è un blocco, troppi pensieri e progetti. Ho una lista di cose che vorrei migliorare fare realizzare, ma li delego a un futuro, e nel frattempo spendo il mio tempo a scrivere foglietti e a definire sempre meglio questo mio sogno. e continuo a studiare pensare desiderare senza cambiare il mio modo di vivere i giorni.

Allora pensavo, troppi progetti contemporaneamente, affronta una cosa alla volta e poi passa alla successiva. prima pensa a migliorare la postura, poi a migliorare il look, poi quest'altro e quest'altro... foglietti su foglietti. no forse non è nemmeno questo.

pensieri pensieri ansie ansie... delusione, procrastinare, emozioni negative e momenti di entusiasmo si susseguono in una lotta sfiancante. è questo, mi sento sfiancato e con poco traguardo rispetto ad altri.

attacco bottone con molte ragazze, senza continuare alla prima difficoltà. delego al futuro i miglioramenti nel lavoro che vorrei tanto veder realizzati. Salto allenamenti per definire meglio il progetti. vedo ammucchiarsi polvere in casa in attesa di aver risolto prima le cose importanti.

come ne esco? qual'è la soluzione. pensare al tipo di giornata che vorrei e viverla già da stasera? dedicare un periodo allo studio e poi alla pratica? allontanare da me i foglietti e le penne? quale pensate, voi esperti, essere la cosa migliore per risolvere una situazione di quasi stallo generale e imparare a 'maturare'?

vi ringrazio per le risposte. chiedo solo di non scrivere cose solo pensate ma vissute.

JeanCloud 2.0

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provo già a darmi una risposta, perchè come insegna confucio "le risposte che cerchi sono dentro di te".

poniamo i miei desideri:
1-bel fisico e bel look
2-avere una vita sociale più vivace e proficua
3-guadagnare di più

ovviamente tutti e 3 i temi hanno molti sotto-obiettivi:
1. allenarsi in un certo modo, curare la dieta per definirsi, cambiare vestiario, cambiare taglio di capelli, curare la pelle di viso e mani, ecc...
2, uscire di più, saper intrattenere, avere un bel portamento, saper aprire gruppi nuovi, avere un bel tono di voce, migliorare modo di dialogare...
3, trovare nuovi clienti, aumentare pubblicità, imparare nuove specializzazioni...

allora si parte da una di queste cose:
-esco
esco ma vedo che non ho amici
-esco con amici che abbiano un certo giro sociale
vado ma vedo che non attacco bene bottone
-studio come essere interessante ed esco di nuovo
ho discreti risultati ma non colgo l'interesse come vorrei
-studio come migliorare il tono di voce e come dialogare meglio
va meglio ma le ragazze mi ignorano
-miglioro il look ed esco
va meglio ma ho bassa energia
-miglioro portamento e body language a casa e riprovo
va meglio ma dopo poco non so cosa dire
-ritorno a casa, studio come fare transizione e riprovo, e intanto mi faccio un po di pubblicità...

insomma, probabilmente questo potrebbe essere un buon modo per uscire dal guscio e cominciare a 'maturare' più velocemente.
eliminare tutte le fonti di distrazione (film, facebook, alcool, musica) che mi intasano i momenti liberi per procedere a piccoli frequenti passi. gli esperti me la confermerebbero?

CrazyHorse

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Hola fratello ;)

Ti dico la mia.

sei consapevole del fatto che hai un problema e degli obbiettivi da raggiungere. Questo non è poco perchè come sai c'è anche gente che si rifiuta di porsi degli obbiettivi. Se c'è un problema tutto sta a trovare la soluzione al problema. Quello che ci fa maturare secondo me è la consapevolezza di ciò che si vuole unita però all'azione...cioè ai dati concreti.

hai posto diversi problemi:

esco ma vedo che non ho amici Io penso che l'amicizia sia un legame molto delicato da coltivare ( prima di dire che  una persona è un vero amico ci vogliono anni e spesso non bastano..) chiediti perchè vuoi degli amici??

esco ma vedo che non riesco ad attaccare bottone Questo può dipendere da diverse cose...ma di fatto chiediti se le persone con cui esci ti piacciono. Se gli consideri diversi da te e quindi non ti ci relazioni bene..allora il problema potresti essere tu. Magari gli consideri diversi e metti una barriera tra te e loro. In questo caso dovresti essere meno rigido e pensare che è bello e anche utile confrontarsi con chi è diverso da noi..potrebbe arricchirti.

le ragazze mi ignorano perché forse ti sei concentrato troppo su alcuni aspetti tralasciandone altri.

io penso che per maturare devi affrontare i problemi..lascia perdere l'alcool e tutte le altre cazzate  Azn

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JeanCloud 2.0

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ciao arm. scusa ma l'unica parte che ritengo attinente al mio problema è questa
Citazione di: Armwrestle il 01 Febbraio 2015, 18:35:10
Se c'è un problema tutto sta a trovare la soluzione al problema. Quello che ci fa maturare secondo me è la consapevolezza di ciò che si vuole unita però all'azione...cioè ai dati concreti.
.....
io penso che per maturare devi affrontare i problemi..lascia perdere l'alcool e tutte le altre cazzate  Azn

solo che gradirei qualche spunto più approfondito.

il punto della questione non sono le singole cose da migliorare. questione amici, donne.. non è questo il discorso. il discorso a cui voglio dare una risposta è come rendere reale il cambiamento che uno vuole, a prescindere da quale esso sia.
Cambiare non è facile. Ma è il punto per cui siamo qua. Come si cambia efficacemente? come si diventa fluidi e non immobili? come si diventa più 'intelligenti' e come procrastinare meno?


some

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Argomento molto difficile e personale. Avendolo vissuto e vivendolo (anche se in maniera minore ora) posso parlarti per la mia esperienza. Ho vissuto momenti sfiancanti anche io, belle e brutte sensazioni che portano a momenti di esaltazione e momenti di tristezza indefinibile, un'altalena continua che non ci fa sentire in pace con noi stessi. Quando mi iscrissi anni fa feci un post abbastanza simile anche se molto più delirante e infantile del tuo. Questo modo di sentirsi fa molto male, un senso di incompletezza che porta ad autoanalizzarsi, forse troppo, a chiedersi cosa non va, a chiedersi dove e come migliorare. Ci porta a fare programmi, a trovare la giusta successione, la giusta sequenza di cose da fare. Inevitabilmente il fare programmi porta purtroppo ad avere delle aspettative. Porta ad avere troppe aspettative che ci fanno vivere il tempo con una sensazione di ansia. Una smania di vedere il risultato. Dico 'purtroppo' perchè in alcuni casi questo può portare a non vivere il presente e di conseguenza a non migliorare. Pensiamo solo al 'dopo'. E allora torniamo a far programmi, a cambiare sequenze pensando che cambiarle possa velocizzare il miglioramento in un circolo vizioso che non ci porta avanti.
Adesso posso dire di sentirmi abbastanza bene. Non mi sento da dio. Ma abbastanza bene. Difficile spiegare o consigliare il 'trucco' per risolvere il problema perchè onestamente non lo conosco. So che imparare e far proprio il concetto di 'accettazione' mi ha aiutato. E attenzione non dico 'rassegnazione'. Son due cose molto diverse. Arm ha detto bene: affronta i problemi e dai importanza all'azione. Io posso aggiungere: non idealizzare troppo il risultato finale. Mi sentirei di dirti: non avere aspettative, ma questo può risultare deleterio e poco 'motivazionale'...

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Tuco

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#5
Quando senti di dover correre, forse è quello il momento di fermarsi...

Ultima modifica: 01 Febbraio 2015, 19:24:15 di Tuco

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Citazione di: jeancloud il 01 Febbraio 2015, 18:52:45
ciao arm. scusa ma l'unica parte che ritengo attinente al mio problema è questa
solo che gradirei qualche spunto più approfondito.

il punto della questione non sono le singole cose da migliorare. questione amici, donne.. non è questo il discorso. il discorso a cui voglio dare una risposta è come rendere reale il cambiamento che uno vuole, a prescindere da quale esso sia.
Cambiare non è facile. Ma è il punto per cui siamo qua. Come si cambia efficacemente? come si diventa fluidi e non immobili? come si diventa più 'intelligenti' e come procrastinare meno?


Gli esempi che ti ho fatto sono per farti capire che il vero problema nel mondo della seduzione , ma in generale anche in altri ambiti della vita è che se non si fanno materialmente le cose sotto il profilo pratico..i risultati non arrivano. vedi io ho il difetto di essere molto " materialista", per cui risolvo il problema dicendo a me stesso...se voglio una cosa non saranno certo gli altri a creare per me il mio cammino...e quindi faccio quella cosa. non penso ad altro..se vpoglio uscire e conoscere una tipa..prendo e esco....quello che ci immobilizza secondo me è il crogiolarsi in se stessi, lamentando che il mondo non è come noi vorremmo che fosse...ma in realtà non è il mondo a dover cambiare..siamo noi a doverci evolvere...un po' come quegli animali che si adattano a un nuovo clima. Quando sai quello che vuoi, battiti per ottenerlo, non adagiarti in quella zona di commiserazione mista al rimandare le cose da fare...falle e basta. i risultati arriveranno solo se si gioca con determinazione, insistendo, perchè occorre tenacia...in pratica passare dalle parole all'azione. Non serve a un caxxo che una persona abbia dei sogni...tutti gli abbiamo..ma c'è chi fa le cose  a livello pratico e chi invece non le fa. secondo me è il fare che ci fa cambiare, che ci fa evolvere. in questo percorso serve tanta tenacia e continuità...dimmi se ho risposto al tuo problema :)
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si ma non esaustiva.

io intendo anche il discorso "no mente". del tipo, io sono uno, immagino come tanti, che quando sta in un gruppetto durante un discorso pensa 'cosa posso dire in modo da catalizzare l'attenzione?'. Penso. il mio problema e di chi sta nella mai situazione è di pensare troppo. Allora pensavo che sarebbe stato utile fare esercizi di concentrazione atti a migliorare la mia presenza mentale sul momento, invece che sul futuro immediato.

Come dice il nemico di james bond 'intuizione e improvvisazione sono le doti del genio'. "Pensare è per gli sciocchi" parafrasando Arancia Meccanica. questo intendo, devo cercare di muovermi ogni volta che mi accorgo di star armeggiando con il pensiero?

JeanCloud 2.0

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per dire meglio cosa succede nella pratica, sennò resta tutto fumoso...

ho molto materiale su cui lavorare e a tratti lavoro sodo e a tratti niente. Esco e apro gruppi ma non vado oltre un certo punto. ma il problema grave è che, sia sul lavoro della seduzione, sia nei lavori di casa, sia nel lavoro, quando affronto i problemi inizio bene, poi magari vedo che sono difficili e richiedono una buona dose di impegno e mi prendo una pausa per prenderla easy. inizio unaltra cosa e succede la stessa cosa. e mi ritrovo a oziare consapevole di dover fare quelle cose ma senza ritornarci, rimandando l'appuntamento. Questo è voler migliorare.
Voglio passare a un me che 'migliora'. Adesso so bene che dovrei alzare il culo, spegnere il pc e fare, fare, fare. ma magari qualcuno aveva esperienza di come superare una difficoltà simile, e in modo permanente, duraturo nel carattere.
tutti abbiamo le nostre difese, ma come facciamo a abbandonarle definitivamente e lanciarci in una crociata senza fare passi indietro?

TermYnator

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Dal dizionario TreCCani si legge:
Migliorare: "Elevarsi, divenire più soddisfacente o più rispondente alle necessità"

E' quindi obbligatorio capire quali siano le necessità che implicano la volontà di miglioramento.
Nel tuo caso citi tre fattori: soldi, amici, figa, look, fisico.
In realtà sai esattamente cosa fare per risolvere queste variabili: se tu ti iscrivessi a 30 circoli scacchi, canottieri, rotary, Bridge, Md. P.  International etc etc) nel giro di poco tempo avresti molte amicizie, probabilmente troveresti molti clienti altolocati, e forse il tuo nuovo tenore di vita ti porterebbe ad abitare in una zona più centrale con maggiori opportunità di conoscere figa.

Ma tu fai 3 lavori e quindi non hai il tempo materiale di frequentare 30 circoli...

Il fatto di fare tre lavori inoltre, sebbene ti dia da mangiare e in qualche modo ti soddisfi mentalmente, ti toglie energie per i tuoi progetti futuri. Non puoi inoltre permetterti un flat nel centro della città più figa dove potresti scendere tutte le sere e far l'ape a caviale e champagne. Il punto fondamentale non è quindi tanto il pianificare obiettivi quanto il misurare e gestire le risorse.
Ma il gestire risorse deve far i conti con gli impegni presi.
Supponiamo che io sia innamorato della mia bici e tutti i giorni affronti un percorso di un'ora per recarmi al lavoro, e di un'ora per tornare. E supponiamo pure che sia uno stakanovista del caxxo che lavora 12 ore al giorno. Il mio problema è che voglio più figa e nel contempo più amici.
Ma fatti due conti, se dormo 8 ore mi rimangono solo 2 ore al giorno. Tolto il tempo di vestirsi, lavarsi mangiare e ... rimane si è no mezz'ora che non basta neanche ad andare in città...
Devo quindi capire bene dove trovare il tempo: se non voglio lavorare di meno, dovrò ottimizzare i tempi, che nel caso di questo esempio comportano una rinuncia: l'amata bicicletta.
Andare a lavoro in macchina potrebbe infatti comportare un risparmio di tempo ed energie fondamentale, che mi consentirebbe finalmente di dedicarmi meglio alla soluzione del problema amici e conseguentemente quello figa.

La mancanza di pedalare sulla bicicletta una volta che comincerò a cavalcare una cavalla, non si sentirà più...  Azn

In sintesi, io penso tu sia scivolato in una sorta di zona confort nella quale da un lato sei soddisfatto da cose alle quali sei legato da tempo ed alle quali non vuoi rinunciare, dall'altro il tuo io ti manda dei segnali per farti capire che la vita che fai non è quella che vuole lui.

Da qui l'angoscia, l'arrovellarsi in mille pensieri ed in mille contraddizioni per avere un background razionale a qualsiasi scelta. Background che (in teoria) dovrebbe garantirti solo successi e nessuna sconfitta).
La realtà non è così semplice però. Ogni passo che fai ti allontana da un punto e nel frattempo ti avvicina ad un altro. Ogni passo quindi, può essere vitale o fatale nel caso stia cascando un meteorite dal cielo nella zona dove cammini. Il punto è che non sempre abbiamo la possibilità di analizzare la situazione in modo da aver il dato migliore. Non per questo possiamo però rimanere fermi nel dubbio che il passo possa portarci sotto al meteorite, terrorizzati però dal fatto che se non facciamo il passo il meteorite potrebbe cadere proprio sulla nostra testa. La vita è quindi si una questione di grandi scelte, ma è anche una questione di azzardo: ovvero buttarsi. A te che sei persona saggia e responsabile posso dire in tutta sicurezza: buttati. Ad un altro non lo direi.

In pratica: se hai voglia di una cosa, cerca di capire cosa ti trattiene dal non farla e valuta se il non farla per mantenere il vecchio non sia più dannoso che non tentare il nuovo.




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JeanCloud 2.0

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Citazione di: TermYnator il 01 Febbraio 2015, 21:32:55
Il punto fondamentale non è quindi tanto il pianificare obiettivi quanto il misurare e gestire le risorse.
Ma il gestire risorse deve far i conti con gli impegni presi.

In sintesi, io penso tu sia scivolato in una sorta di zona confort nella quale da un lato sei soddisfatto da cose alle quali sei legato da tempo ed alle quali non vuoi rinunciare, dall'altro il tuo io ti manda dei segnali per farti capire che la vita che fai non è quella che vuole lui.

In effetti la scrematura, grazie anche ai tuoi incoraggiamenti, è iniziata e ad aprile m libererò di uno di questi con somma liberazione personale... ;)

Citazione di: TermYnator il 01 Febbraio 2015, 21:32:55
La vita è quindi si una questione di grandi scelte, ma è anche una questione di azzardo: ovvero buttarsi. A te che sei persona saggia e responsabile posso dire in tutta sicurezza: buttati. Ad un altro non lo direi.

In pratica: se hai voglia di una cosa, cerca di capire cosa ti trattiene dal non farla e valuta se il non farla per mantenere il vecchio non sia più dannoso che non tentare il nuovo.

questo è il punto della questione. Forse una cosa che un Alpha fa di default, valutare quello che sta facendo e quello che vuole, cosa che a me risulta invece non automatica... ma ci proverò caxxo. non ho intenzione di far marcire il mio tempo nella melma.  :up:

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Citazione di: jeancloud il 01 Febbraio 2015, 21:52:27
questo è il punto della questione. Forse una cosa che un Alpha fa di default, valutare quello che sta facendo e quello che vuole, cosa che a me risulta invece non automatica... ma ci proverò caxxo. non ho intenzione di far marcire il mio tempo nella melma.  :up:
Non è questione di essere alpha o beta. Il punto è che una persona che fatica e pianifica i propri sforzi, inevitabilmente è anche legato agli sforzi passati. Se per 10 anni uno fa un lavoro di cacca raggiungendo comunque una buona conoscenza e magari anche la stima di qualcuno, ha per le mani qualcosa di sicuro. Rinunciarvi per un qualcosa di poco definito o di aleatorio è un salto nel vuoto, un atto di fede nelle proprie capacità che da un punto di vista terzo è un atto di incoscienza.
Ma il progresso è fatto di pionieri , quindi bisogna tentare!
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VenerabYle

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Ciao jeancloud :)
Finito di leggere la discussione ho pensato " ma parla di me o di sè"?!
Di recente avevo iniziato anche io una discussione dai contenuti molto simili a quelli da te esposti ora, mi ritrovo nella stessa tua situazione. Come ha detto termy, le linee generali ricadono sulla sicurezza e sul coraggio.
Come ha scritto some però, è sempre una faccenda tutta personale, io proverò a dire cosa per me ha funzionato, vedi tu se ci sono analogie =)
Di recente ho fatto qualche passo avanti..
La prima cosa è stata mettere nero su bianco che trovavo difficoltà nel passare da quello che volevo, a quello che ottengo. Quindi già venire qui a scrivere tutto questo è un passo avanti da non sottovalutare  :up:

Secondo, confrontati con quante più persone possibile su questa tua difficolta, e racimola quante più informazioni puoi. Per me è stato liberatorio parlarne in famiglia, soprattuto con mia sorella. da quella discussione che è durata più di un ora, siamo arrivati a toccare un punto importantissimo, che è stato quello di capire se fosse possibile autogenerare il coraggioche ci manca  per prendere delle decisioni  che altrimenti prima non avremmo mai preso ( leggi: "esco ma vedo che non ho amici"  Bene, allora guardati allo specchio e vedi di capire qual è il tuo interesse che vuoi coltivare e vallo a coltivare davvero, hai il coraggio di iniziare qualcosa di nuovo senza avere nessun amico che ti spinga? )
Questo coraggio te lo puoi "fabbricare in casa"?
Il suo punto di vista è stato quello di dire: NO, intraprendi una strada nuova solo quando ti senti pronto. Tutto quello che ho fatto io è stato fatto con il minimo delle energie spese, NON mi sono sforzata a raggiungere certi obbiettivi, non entravo in stato di ansia per questo.
Il mio punto di vista era: si, ma ancora non ho capito come.

Ora sto iniziando a pensare che un modo per racimolare questo coraggio è stare con persone coraggiose. Detto cosi sembra una cazzata ma se ci pensi bene il contesto nel quale viviamo ci modella tantissimo. Tanto vale cambiare contesto no?
Terzo: inizia a dare delle priorità alle esigenze ( e desideri ) che vuoi soddisfare.
Per te viene prima il look? il viso? i soldi? le amicizie? o Vuoi liberarti dall' ansia che ti pervade quando sei con un gruppo di persone che ti porta a pensare" e ora che dico per fare bella figura?"

Quarto: Anche io come te mettevo ( e lo faccio tutt'ora ancora) tutti gli impegni in serie. Questo mi deriva di sicuro dal mio  metodo di studio che ho applicato  per forza di cose all'università: prima studio la materia A, e la B mi dimentico che esista. passato l'esame A ho 3 giorni per studiare da zero la materia B, ma ho anche C da dare più in la e cosi via. 
Questo approccio ha i suoi vantaggi, ma anche i suoi svantaggi, il più grosso dei quali è l'incostanza che ti porta necessariamente a dimenticare tutto quello che avevi imparato nel giro di pochi giorni.

Ora ( non so di preciso quando mi è scattata questa molla) sto iniziando ad affrontare i problemi in parallelo: dedico un po' del mio tempo giornaliero nel tentare di realizzare tutti i desideri che ho. ho voluto migliorare il mio aspetto fisico e per arrivare a questo mi sono chiesto qual è lo sport più completo, scelto lo sport ( es piscina,tennis, arti marziali, fai tu) mi sono preso la settimana, l'ho analizzata nei minimi dettagli, e ho trovato un buco per andarci.
la differnza sostanziale tra questi due approcci è che col primo anche se vuoi qualcosa la rimandi ( prima faccio questo poi quello..) con l'altra no perchè l'hai già iniziata!

Prova anche a scrivere i tuoi pensieri, fai chiarezza nella tua testa. scrivi senza mai cancellare e di getto. quando ne hai abbastanza chiudi e ti dimentichi di quello che hai scritto. la volta dopo apri il quaderno e vedi che problemi avevi..
Prova un po' e dicci come va..
La pietra grezza, appena estratta dalla cava, deve essere tagliata nella giusta forma prima di essere collocata nella costruzione. Rappresenta l'Apprendista che ha iniziato il suo viaggio e che deve lavorare per migliorare se stesso, per passare da uno stato imperfetto, passivo e incosciente ad uno più elevato, creativo e disciplinato.

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Io mi sto accorgendo che i miglioramenti arrivano un po' per volta contemporaneamente in tutte le aree. D'altronde siamo un tutt'uno, la distinzione in settori è solo una comodità, ma questi settori sono interdipendenti tra di loro.
Non esiste che si migliori un'area in blocco e le altre rimangono ferme al loro punto in attesa che sia al loro turno. Anche perchè, se pure decidessi d'incanalare tutte le risorse in un'area questa avrebbe comunque un transfer su altre aree interconnesse.
Incanalerei le risorse su 2-3 aree di miglioramento alla volta, dando però diverse priorità l'una all'altra. Quando una sarà arrivata almeno a sufficienza potremo cambiare i rapporti di priorità.