Point Break - Punto di rottura (la mia) :)

Aperto da Sting, 17 Giugno 2009, 12:06:09

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Dylan

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vedi,i "collanti" che tengono insieme gli individui, sono di due tipi. da un lato ci sono quelli spontanei: il sentimento di appartenere alla stessa comunita', le tradizioni, il matrimonio, la famiglia, della Patria, religione, l'amicizia....
tutto cio' al giorno d'oggi si sta indebolendo. pensiamo che fino a 60 anni fa la famiglia era la "societa' naturale" fondata sul matrimonio. il matrimonio non era solo un contratto, ma il fondamento stesso dello Stato civile. Oggi l'abominio del matrimonio tra omosessuali (ora, anche io sono favorevole a una forma di tutela giuridica per i conviventi eterosessuali o omosessuali non sposati, ma nulla che si avvicini seppur lontanamente al matrimonio). Dall'altra parte si grida allo scandalo quando si richiede un riconoscimento formale che l'Europa affonda le sue radici nei valori della Cristianitas e del mondo classico
Siamo sempre piu' soli, accecati dal fondamentalismo del relativismo, perdiamo i punti di riferimento Essenziali, e tutto ci pare importante, tutto ci pare poco importante.   
Dall'altra parte l'avanzamento dell'industrializzazione, lo smaliziamento dei costumi, il progresso insomma...richiede che il legislatore intervenga sempre piu' spesso e sempre piu' incisivamente nei rapporti tra i singoli, per tamponare le lacune di tutela. Crea pertanto legami artificiali, costruiti. E mi riallaccio al discorso di prima: anche l'ordinamento giuridico e' uno degli strumenti con cui la cultura dominante esercita il suo controllo sulle altre sub-culture Ma dobbiamo aggiungere a questo discorso due cose, due limiti che il legislatore deve tenere a mente.
la prima e' che la legge non e' una creatura aliena, un dogma imposto dall'alto, ma una regola che nasce dai fatti ed ai fatti stessi si rivolge.
l'altra parte e' che la legge, per essere "umana", deve tendere verso la riproduzione di quei legami universalizzanti che sono stati smarriti e che lo scienziato giuridico deve ricostruire in vitro

Impe

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hai sollevato un problema non di poco rilievo,che a mio parere è fuori dalle nostre capacità in quanto è un contrasto che negli ultimi decenni ha vistro scontrarsi bioetici,giuristi ,chiesa,stato e società senza raggiungere nemmeno l ombra di un accordo!cmq volevo precisare che, ciò che tu definisci "sub-culture", è un concetto che dalla filosofia attuale è stato analizzato gia qualche tempo fa definendolo "stranieri morali" ossia la siocietà attuale con la globalizzazione,con i nuovi modelli culturali e l informatica ha perso l uniformita di certi pensieri ,per farvi un esempio la chiesta:la forza della chiesa è sempre stato quello della divulgazione di un pensiero autentico perche universale, con l arrivo di tutti i problemi che hai sopra detto e che ora non sto ad elencare si sono venute a formare tantissime correnti di pensiero differenti ,tante quanto è la popolazione umana,tutti oramai seguiamo i nostri canoni dir egole non ci appoggiamo alle altre, ogni singolo nella sua individualità ha la propria " morale"(stranieri morali),e questa plurimoralità ha depotenziato notevolmente il pensiero cristiano in quanto minando le basi dell universalismo cattolico viene meno quell autenticità che ha fatto la sua forza nei millenni precedenti,.

infatti non se se hai letto in giro qualcosa al riguardo,negli ultimi anni veri e propri consigli di bioetici hanno cercato di trovare l'unificazione morale tramite concetti universali,e l'unico che hanno trovato,(o meglio che è nato da solo)è l'universalità dei diritti dell uomo,sotto l incitamento fortissimo di un unico e grande precetto " che auschwitz non si ripeta"


l'unica arma che abbiamo verso questo sfagliamento di morale è il diritto, l'unico che puo regolare la vita degli"stranieri morali" e qua nascono i problemi che tu hai citato sopra(quelli che riguardano i due limiti del legislatore)

Veni Vidi Vici/
nota "imperator" è alla latina(imperàtor)