Confidential: "Gli Horcrux e lo specchio del panta rhei (parte 2)"

Aperto da Lupo, 15 Gennaio 2013, 12:26:12

Discussione precedente - Discussione successiva

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questa discussione.

Lupo

  • SI-Reliable User
  • Messaggi: 913
*
Eccoci alla conclusione del mio primo "Confidential", una serie di post sparsi sul forum a seconda dell'argomento che mi gira, i quali post parlano del mio percorso personale e dei miei punti di vista su ciò che imparo e sperimento... in soldoni, dei cazzi miei ^^'
Prima di proseguire, se non l'avete fatto o non ve lo ricordate, leggete la parte 1 che trovate qui.
A seguito di un piccolo scambio epistolare con Tuco sul suddetto topic circa la necessità di crearsi o meno i nostri Horcrux personali, vado a sviluppare i motivi per i quali li ritengo necessari, e quale credo sia il modo migliore per sfruttarli.

Invece degli Horcrux, non è meglio acquisire una consapevolezza di noi stessi che ci faccia sentire sicuri di riuscire in quel che si fa? Sì e no. Per uno che ancora non è sicuro di sé, come me, riempirsi la vita con gli Horcrux degli amici, del lavoro/studio, dell'amore, è essenziale, perché non può stare da solo e contemporaneamente migliorare. Fare questo, secondo me, è indispensabile se si vuole intraprende una strada di miglioramento personale: a parte pochissimi casi eccezionali, nessuno può raggiungere una sicurezza in se stesso senza riempirsi la vita, perché si sentirà sempre frustrato, isolato, inadatto, inetto. Parimenti e disparinasi, non si potrà raggiungere una vera consapevolezza senza riempirsi la vita, perché avremo un metro di valutazione distorto: io negli anni del liceo ero sempre solo e credevo di avere consapevolezza di me stesso... ora che invece ho degli amici che sono il mio specchio, che mi fanno stare bene, be' il mio modo di percepirmi cambia, e di conseguenza il mio comportamento. E quindi, cambia anche il modo di percepirmi degli altri, che è il punto per cui ho scritto questo Confidential.

Compra un immobile anche tu. Come ho detto nella prima parte, la vita è fatta di alti e bassi, e se non abbiamo un Horcrux che ci tenga in vita, al presentarsi della prima banalissima difficoltà, l'effetto su di noi sarà devastante, amplificato e ingigantito molto più di quanto dovrebbe, e ci sentiremo dei falliti per colpa di oggettive st*onzate. Tutto perchè, non abbiamo altri introiti di vitalità.
Se un uomo possiede 5 appartamenti dai quali prende 500 euro ciascuno, poco gli frega se un paio di essi rimarranno sfitti per alcuni mesi, o anni: avrà comunque un introito di 1500 euro mensili e vivrà felice e sereno senza troppi grattacapi. Vi fanno schifo? A me per niente. Diciamo quindi che, ogni appartamento, influisce del 20% sulla sua sfera finanziaria.
Ora, mettiamo il caso che un altro uomo abbia solo un appartamento: secondo voi, quanto gli fregherà che rimanga sfitto o meno? Se ci rifacciamo alla logica di cui sopra, direi proprio che l'appartamento in questione influisce sulle sue finanze del 100%.
Chi, tra questi due uomini, è più preoccupato di tenere un appartamento perennemente in affitto? E chi verrà maggiormente danneggiato da un mancato affitto? Sempre il secondo, perchè il suo mensile dipende tutto da quell'appartamento! Si è messo nelle mani di un'unica fonte di introiti senza diversificare il rischio, e quando questa fonte non eroga, lui si trova con l'acqua fino al collo. O galleggia a pelo di cacca. Fate voi ^^'
Gli Horcrux nella vita secondo me sono essenziali per darci la forza di cambiare, quella per non demordere, fino a raggiungere il momento in cui avremo la capacità di auto-gestirci. Dagli Horcrux non si deve certo dipendere, ma è bene circondarsene in ogni modo, perchè nei momenti difficili possono essere un toccasana: infatti credo poco al fatto che si possa restare da soli ma ugualmente sereni per periodi prolungati, proprio per il motivo di cui sopra.
"E se l'uomo con i 5 appartamenti non riesce a fittarne neanche uno? E se tutti gli ambiti della nostra vita vengono percossi contemporaneamente da negatività?". Beh, in questo caso, oltre a sollecitarvi nel conferire con un esorcista, vi consiglio di stringere i denti e di fare l'unica cosa che vi rimane da fare in questi casi: aspettare che passi seguendo il motto
Citazione
Se c'è soluzione, di che ti preoccupi?
Se non c'è soluzione, di che ti preoccupi?


Come si cambia? Digerendo il passato. Volendolo. Se non cambi, significa che, anche se ti lamenti, tutto sommato la tomba di cacca in cui ti sei sepolto da solo, ti piace, perchè ti piace cullarti nella tua malinconia. A me la malinconia piace, ma ho capito che non è sempre una giusta via. Anzi, quasi mai lo è.
Io ero uno che ha aspettato 19 anni per dare il primo bacio perchè desiderava che fosse con la ragazza che lo avrebbe ricambiato e con cui si sarebbe fidanzato. Io ero uno che pensavo al matrimonio. Io ero uno che pensava a dei figli a cui dare una bella famiglia unita che non ho avuto. Io ero uno che voleva l’eccezionale. E tutto, perchè non ho accettato il passato e volevo portarlo continuamente alla luce e riviverlo all'infinito e tentare di cambiarlo rivalendomi sul presente e sul futuro.
E io, soprattutto, ero uno che ascoltava ciò che le donne dicevano di desiderare, e questo mi ha fatto procedere nell’illusione di realizzare l’uomo che tutte avrebbero desiderato, trasformandomi invece nell’Antifiga.

Le lacrime della gratificazione. Tornando al discorso con cui ho esordito nel primo post, vi chiederete cosa c’entri tutto questo con la mia professoressa. Be’, quando sono andato a trovarla, mi ha trovato cambiato, più consapevole e sicuro di me. Benchè, ripeto, non abbia comunque ancora toccato un culo o una tetta.
E poi, è accaduto ciò che mi ha spinto a scrivere questo post: mentre parlavo con lei, è arrivata anche la prof di chimica che non mi vedeva da quando ho finito il liceo (e che all’epoca si arrabbiava con me perchè non studiavo la sua materia ;D). Ecco, lei ha avuto una reazione inaspettata: quando sonoo entrato nella sala professori, mi ha guardato con gli occhi sgranati e la bocca aperta, è rimasta ammutolita per qualche secondo, e dopo, rivolgendosi all’altra ha detto “oddio, ma com’è cresciuto...”. Poi mi ha guardato, ha sorriso e ha continuato “come sei cresciuto... sei proprio cambiato, sei diverso... sei proprio diventato uomo...”.
Volevo abbracciarla. (e trombarmela, perchè non è male ::)). Già. Perchè queste sono le parole che ti gratificano immensamente di tutta la fatica, la sofferenza, la disperazione e le lacrime che ti sei fatto fino a farti scoppiare gli occhi; sono quelle che arrivano proprio al momento giusto per dirti che sei sulla strada giusta. Non sono le parole di una persona, ma sono le parole della Vita messe in bocca ad una persona... la Vita, che una volta chiamavo pu**ana e che adesso invece amo anche se mi ha solo dato solo il 5% di ciò di cui ho bisogno, perchè è un 5% di qualità, perchè è il 5% che mi serve per iniziare. Sono le parole che ti fanno commuovere, e ti fanno venir voglia di urlare la tua felicità al mondo intero.

Hai bisogno di una donna? Diventa un killer. Per anni, ho sempre creduto che la mia vita, e io con essa, sarebbe migliorata avendo una donna al mio fianco... anzi, credevo che si sarebbe riempita. Riempita? Come potevo pensare che un’altra persona potesse riempirmi la vita? Se la mia vita era vuota, nessuna persona avrebbe mai voluto farne parte! E ripensandoci, io volevo una ragazza perchè non ero capace di stare da solo con me stesso, di affrontarmi, di guardare in faccia lo schifo che ero e di trovare il coraggio di spalare la cacca di cui avevo ricoperto il vero me. E tutto questo, perchè avevo bisogno di cose che il passato non mi aveva dato. Porcaccia la tr*ia, ragazzi, uccidete i bisogni incompresi senza pietà, perchè sono la cosa più deleteria che ci sia, e non solo in ambito seduttivo! E una volta che ve ne sarete distaccati, questi figli di pu**ana tenteranno di impietosirvi, vi ammalieranno, faranno i lecchini pur di tornare a governarvi, perchè voi siete il loro nutrimento! Ma voi, non dovete lasciare in nessun modo che ci riescano! Siate senza cuore, perdincibacco, abbandonateli e guardateli morire!
Questo tipo di bisogni, sono veleno per il vostro pisello!!!
E tralasciando per un attimo le coccole all’ego, è utile notare come, in termini di donne, nella mia vita sia cambiato poco: non trombavo prima e non trombo adesso. E la Dea Passera mi manca allo stesso modo. Tuttavia, è cambiato il modo di percepirmi. caxxo, io non ho aperto bocca, e la prof con una sola occhiata ha avuto quell’impressione, e l’ha espressa con meraviglia: quando si dice “feedback positivo”. Questa è la prova provata che le donne e il sesso non ti riempiranno la vita, non ti renderanno un coglione migliore, e anzi queste cose puoi scordartele fino a quando non avrai smesso di ostinarti ad essere un coglione! Se vuoi la Dea Passera, non devi pensare alla Dea Passera.

La Leggenda Personale. Ecco, il tempo aggiusta le cose, e il mondo è lo specchio che ti mostra come hai fatto fruttare quello che ti è stato messo a disposizione. “Panta rhei” è tutto ciò che scorre: non impedire alla corrente di lasciarti trascinare, perchè se nuoti contro la corrente, ti troverai esausto credendo di aver fatto chissà quali sforzi, e invece ti accorgerai di essere al punto di partenza, se non peggio.
Tutto scorre, e tu devi scorrere assieme il flusso della vita, senza paura, senza ostinarti a fare l’originale, il brillante, lo splendido, l’alternativo. Basta. Trova te stesso; accetta te stesso; accetta il mondo anche se non ti piace e anzi sfruttalo per avere il meglio; crea i tuoi Horcrux; lasciati andare. E sarai soddisfatto.
Leggete L’Alchimista di Coelho, e capirete che spesso ci ostiniamo a voler percorrere direzioni strade che non ci appartengono, e che quando facciamo questo, l’universo ci rema contro. Mentre, quando prendiamo la via che ci è stata assegnata, tutto l’universo cospira affinchè giungiamo a destinazione. E smettetela di fare gli alieni, perchè, che io sappia, ET non se l'è mai trombato nessuna donna.
A proposito, ma lo sai che stando a questi due post, prima eri davvero un extraterrestre: cosa ti ha spinto a cambiare?” La fame, amici. La fame. Quella che sentivo ogni sera mentre io ero emarginato in casa a forgiarmi come Antifiga, e le mie amiche nelle stradine più buie della città.

L
Ultima modifica: 15 Gennaio 2013, 13:00:38 di Leongatto

hartrock

  • Messaggi: 125
*
mi sono quasi commosso. vedrai che i risultati presto arriveranno, pensa a incanalarti nei binari giusti come stai facendo ora :)
..Perchè è in questo tuo vagare, che risposte troverai..

Lupo

  • SI-Reliable User
  • Messaggi: 913
*
Lo spero :) ho ancora un grosso ostacolo duro a morire, da superare... e serve molto tempo

Leone.Bianco

  • Messaggi: 20
*
Citazione di: Lupo il 15 Gennaio 2013, 12:26:12
Come si cambia? Digerendo il passato. Volendolo. Se non cambi, significa che, anche se ti lamenti, tutto sommato la tomba di cacca in cui ti sei sepolto da solo, ti piace, perchè ti piace cullarti nella tua malinconia. A me la malinconia piace, ma ho capito che non è sempre una giusta via. Anzi, quasi mai lo è.
ciao!
Per quanto riguarda la parte da me evidenziata, siamo sicuri che basti "accettarsi" e "accettare il passato"?
In molti un po' ovunque (presumo anche su questo forum) consigliano, per quanto riguarda il miglioramento personale, la lettura de "le vostre zone erronee". Un pilastro. Ok va bene, l'ho letto e a breve lo rileggerò.

Ma il vero cambiamento non risiede nei feedback che seguono l'azione?  C'è chi dice che così facendo si riponga tutta la nostra autostima sull'esterno (ed è un male, lo riconosco) però sinceramente l'accettazione a me non ha aiutato, la pratica, l'azione invece sì.

TermYnator

  • Gran Maestro
  • Administrator
  • Messaggi: 12.204
*
Citazione di: Leone.Bianco il 09 Ottobre 2013, 22:55:56
Ma il vero cambiamento non risiede nei feedback che seguono l'azione?  C'è chi dice che così facendo si riponga tutta la nostra autostima sull'esterno (ed è un male, lo riconosco) però sinceramente l'accettazione a me non ha aiutato, la pratica, l'azione invece sì.
La storia è un pelino più sottile.
IL feedback aiuta a formare dei criteri di valutazione che condizionano le scelte future.
Il feedback è quindi una forma di educazione che l'adulto attua su se stesso.
Chi non possiede questi criteri di valutazione è profondamente insicuro nel rapportarsi con l'esterno, oppure assolutamente disinvolto come alcuni sociopatici che non distinguono il bene dal male e finiscono con il macchiarsi di orrendi delitti.
- Vuoi informazioni sui miei corsi di seduzione? -
- Vuoi mandarmi un   messaggio? -
- Per richieste di moderazione clicca QUI -