Come "accettare" e "superare" i blocchi psichici.

Aperto da Acqua, 18 Agosto 2008, 23:39:57

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johnny

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Come prima cosa propongo di cambire il nome del sintomo.
Anzichè blocco psicologico, chiamalo qualcosa del tipo "momento temporaneo di stasi". Anzichè depressione, malinconia e via dicendo.

Come seconda cosa, propongo di agire in maniera tale da produrre volontariamente l'effetto indesiserato. Se per es. la tua paura è quella di fare una figura di cacca facendo qualcos'altro (aprendo un set, parlando con una tipa o davanti ad un pubblico etc. etc.), il tuo obiettivo deve diventare PROPRIO fare una figura di cacca.
Il motivo per cui questo sistema funziona è ovvio: il tuo cervello non può considerare come una cosa da evitare ciò che ti procuri volontarimente.




Citazione di: brandon il 05 Gennaio 2009, 00:33:07
si.

Kant

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Cioè mi appresto ad agire con l'idea di fare la figura di cacca?
La paura nasce dal timore di un'incongruenza?
Non so se hai capito cosa voglio intendere...

johnny

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#17
Sì scusa non mi sono spiegato bene..  ::)

L'idea è quella creare ad hoc una sorta di incongruenza nel cervello tra la paura che avvertiamo e quello che realmente FACCIAMO. Se cioè io penso di avere paura di una cosa, e tuttavia faccio *proprio* quella cosa, la mia mente non può conservare l'immagine di me come di una persona che ha paura di quella cosa. I *fatti* dimostrano il contrario.

Mi spiego.
Se la tua paura è quella di fare una figura di cacca aprendo un set, e ti sforzi di aprire il set evitando di fare la figura di cacca, come viene di solito consigliato, questo NON risolve così bene il problema. Perchè ciò significa solo che sai vincere una paura che tuttavia è reale ed esiste, e ottieni questo magari censurando alcuni aspetti del tuo modo d'essere, interpretando una parte che sei sicuro che funziona o ancora recitando un canned (si chiamano così? Non mi ricordo più  :-?). Non entri mai faccia-a-faccia con la tua paura. La eviti, ma lei ti rimane sulle spalle.
Serve inoltre molto tempo per dimostrare a te stesso che riesci a superare la paura in tutte le situazioni e con tutti i set, e comunque sai che hai ottenuto questo al prezzo di una certa rigidità e di una netta diminuzione della tua libertà (vedi le routine, opener preconfezionati etc.). E comunque rimane la sensazione di dover stare attento a "qualcosa" quando apri bocca o quando ti muovi, e questo "qualcosa" diventa col tempo una tua debolezza.

Io invece VOGLIO fare una figura di cacca. E' proprio il mio obiettivo. Facendo in modo che ciò che vuoi evitare diventi tuo obiettivo, la paura svanisce. Non esiste più, cessa di essere tale. Ma intendo nell'immediato, non dopo aver aperto 200 set. Perchè chiaro che una cosa non può essere contemporaneamente ciò che vuoi avere e ciò che vuoi evitare.
Solo che le azioni sono più convincenti di qualsiasi mantra, quindi alla fine l'immagine di te stesso, la tua autoimmagine, si costruisce su ciò che fai. 

PS. Ci tengo a precisare che io non ho inventato niente. Sono anni che questa terapia "del paradosso" viene applicata in psicoterapia  ::)



Citazione di: kant il 06 Gennaio 2009, 16:31:28
Cioè mi appresto ad agire con l'idea di fare la figura di cacca?
La paura nasce dal timore di un'incongruenza?
Non so se hai capito cosa voglio intendere...
Ultima modifica: 06 Gennaio 2009, 17:11:31 di johnny

Kant

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Grazie.. comunque l'avevo capito.

E' qualcosa che già avevo e ho visto sperimentare sul campo con successo.

WINNER

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Johnny mi ha colpito molto quello che hai detto e soprattutto come l'hai detto.

Si chiama "terapia del paradosso"?

No perchè m'interessa e quindi mi cerco un pò di materiale, se tu conosci siti in particolare.....

Puoi rispondermi anche in pm se ti và.

Grazie.
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johnny

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#20
ciao winner
guarda puoi cercare qualsiasi esponente della scuola di palo alto (Mental Research Insitute Palo Alto)... di solito le chiamano "psicosoluzioni paradossali" o qualcosa del genere. Cmq il libro "giusto" e più completo su questo argomento è per me CHANGE di paul watzlawick (con Weakland e Fish). E' di livello universitario ma chiarissimo e assolutamente privo di tecnicismi  ;)

chi decide di leggerlo mi faccia sapere poi cosa ne pensa  :)



Citazione di: WINNER il 07 Gennaio 2009, 17:41:08
Johnny mi ha colpito molto quello che hai detto e soprattutto come l'hai detto.

Si chiama "terapia del paradosso"?

No perchè m'interessa e quindi mi cerco un pò di materiale, se tu conosci siti in particolare.....

Puoi rispondermi anche in pm se ti và.

Grazie.
Ultima modifica: 08 Gennaio 2009, 09:55:16 di johnny

villevalo

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Johnny...una domanda...il concetto del paradosso adottato in psicoterapia mi è piaciuto molto, sei stato anche molto chiaro però mi sorge spontanea una domanda... Se io vado con l'intensione di fare una figura di cacca, d'accordo che la faccio e diventa il mio obiettivo. Ma in quel momento la mente non crea lo stesso l'immagine negativa di me come uno che fa figure di cacca e non è capace a fare altro?
Cioè, quali immagini positive poi posso far creare alla mia mente attraverso questa cosa?

johnny

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#22
Citazione di: villevalo il 11 Gennaio 2009, 18:14:48
Johnny...una domanda...il concetto del paradosso adottato in psicoterapia mi è piaciuto molto, sei stato anche molto chiaro però mi sorge spontanea una domanda... Se io vado con l'intensione di fare una figura di cacca, d'accordo che la faccio e diventa il mio obiettivo. Ma in quel momento la mente non crea lo stesso l'immagine negativa di me come uno che fa figure di cacca e non è capace a fare altro?
Cioè, quali immagini positive poi posso far creare alla mia mente attraverso questa cosa?

Grazie...
penso di avere capito il tuo dubbio.

Qui si tratta  dell'interpetazione del concetto "figure di cacca". Le persone possono ridere DI te o CON te. Se ridono DI te, allora hai fatto un figura di cacca, se invece ridono CON te, no. Ma la differenza sta tutta nell'interpretazione che tu dai di uno stesso episodio.
Se tu NON fuggi dalle figure di cacca, come nelle psicosoluzioni paradossali, allora la gente ride CON te, perchè tu stesso ridi. Ridono loro, ridi tu. Quindi ti crei l'immagine di una persona che, oltre a dire cose intelligenti, sa anche dire cazzate, e la gente ride con lui.
Tra l'altro, giocando con le cosiddette figure di cacca, puoi essere facilmente TU quello che ride di LORO, per il fatto che hanno pensato che tu l'avessi fatta sul serio, la figura di cacca...mentre li hai ingannati  ::)
Vabbé non so se si è capito il concetto, stasera sono stanchissimo.. Ma a parte tutte le possibili interpretazioni su COME funziona, posso dirti in prima persona che funziona  ;).
Ultima modifica: 20 Gennaio 2009, 23:26:38 di johnny