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Le lacrime del coccodrillo

Aperto da TermYnator, 27 Novembre 2024, 23:53:01

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TermYnator

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Questo vecchio detto, in modo allegorico, rappresenta la situazione nella quale ci si pente delle proprie azioni una volta che il danno è fatto. Nella fattispecie, il detto si rifà alla credenza che i coccodrilli possano piangere le proprie vittime dopo averle mangiate. Ma se ben guardiamo, anche nella sua negatività questo detto rappresenta un modo di fare sano.

Gli errori di cui pentirsi
Vi sarà sicuramente capitato di fare qualcosa di cui vi siete pentiti. In particolare in amore, a volte si fanno scelte che si ritorcono contro chi le ha fatte come un boomerang. Un esempio classico è quello rappresentato dalla seguente situazione: state con una donna che vi interessa, ma vi capita l'occasione di far sesso con una sconosciuta molto bella. Qualcuno, resiste, i più cedono.
Chi ha resistito non corre rischi, ma una parte di quelli che hanno ceduto potrebbe ritrovarsi in una situazione terrificante: le due donne si conoscevano, parlano fra loro e viene fuori il tradimento. Spesso il finale è l'uomo che versa lacrime da coccodrillo: se infatti non avesse ceduto, la sua bella non l'avrebbe mollato a causa del tradimento.

Scelte avventate
Può anche capitare che non ci si comporti male, ma si piangano lacrime di coccodrillo.
Supponiamo ad esempio di fare la corte (perdonatemi, ma "provarci" è orribile: un VU non ci prova: prima corteggia, poi conquista.) ad una ragazza, che a prima vista sembra perfetta e che vi fa vibrare come un crine di cavallo teso. A mano a mano che la conoscenza procede, iniziate a capire che qualcosina non torna. Che qualcosa non va. Insistete un pochino, finchè ad un test lei reagisce dandovi una conferma del fatto che state perdendo tempo e non succederà nulla fra voi. Lei infatti sembra accontentarsi e pascersi nell'essere corteggiata, ma ogni volta che parlate di vedervi, cambia discorso o sorvola. Non necessariamente è importante scoprire perchè lo fa: il problema è che lo fa e quindi il suo interesse nei vostri confronti è inferiore a quello che nutrite voi. Un cocktail esplosivo, che prima o poi farà si che lei sparisca e vi lasci a terra intontito senza aver capito che è successo.
A quel punto vi trovate di fronte ad un bivio: continuare il corteggiamento sapendo che nella migliore delle ipotesi non porterà a nulla autoperculandovi, oppure troncare la relazione e passare oltre, in pratica cercare di conoscere più ragazze possibile, rendendo così più probabile l'incontro di una persona che vi faccia vibrare di nuovo.
L'autoperculazione è una soluzione molto usata dai senza palle. Essi autoperculandosi si estraneano dalla realtà e vivono apparentemente meglio in una sorta di sogno ad occhi aperti. Quando si accorgono però di aver investito nel nulla, piangono lacrime vere. Di fatto, vere lacrime di coccodrillo, perchè la colpa dell'essersi autoperculati è solo loro.

Chi invece si è privato anche della gioia di ricevere un messaggio dalla persona che lo fa fremere, troncando una relazione che in modo evidente non porta da nessuna parte, si autoinfligge un dolore. Perchè il bambino interiore, incapace di una progettualità e di una visione del futuro,  vorrebbe continuare quella relazione per la gioia che prova nel presente. Chi tronca sapendo di soffrire, lo fa in via conservativa per non stare peggio dopo: ovvero quando questa vibrazione a causa della frequenza delle comunicazioni e del peso che quella persona pian pianino assume nella propria vita, si riveli un bluff dolorosissimo che lascerà un vuoto proporzionale allo spazio che quella persona aveva occupato.
Da una ottica superficiale, soffrendo per la mancanza, il nostro seduttore potrebbe piangere lacrime di coccodrillo: in fondo è stato lui a troncare. In realtà, il dolore autoinflitto è sicuramente infinitesimo rispetto al dolore che avrebbe patito se la rottura fosse arrivata dall'altra parte, magari senza preavviso alcuno come spesso accade. L'importante, quando fate scelte che coinvolgono anche altre persone, è lasciare a queste persone la possibilità di invertire la vostra scelta se attuano un comportamento. In tal caso, il loro non reagire sarà la conferma che l'argomento che vi separa non è superabile.

L'angoscia del dubbio
Capita che si piangano lacrime di coccodrillo per non avere la certezza di aver fatto la scelta giusta. Accade infatti che sebbene un tradimento possa sembrare evidente ai più, al tradito non risulti facile accettare i fatti: egli riserba sempre un alibi all'amata traditrice per preservare il suo fragile ego. Accade anche che l'interrompere una relazione che non avrebbe portato a nulla, possa apparire come una scelta affrettata destata dall'impulsività: "se avessi aspettato di più...". Queste situazioni possono portare anche nel caso di scelte corrette al vivere l'angoscia del rimorso. E quindi a piangere lacrime di coccodrillo dandosi dell'idiota per aver agito. Di fatto, se avevate analizzato bene la situazione quando la mente era ancora libera dall'angoscia e dal dolore, ragionavate lucidamente e probabilmente avete fatto la scelta giusta. E' nel momento in cui smettete di ragionare e siete disposti ad adottare situazioni sbagliate per lenire la sofferenza che commettete un errore per debolezza. L'unica cura che conosco in questi casi, è il distrarsi e il sublimare nel lavoro e nelle attività ludiche in questi casi. Drogatevi di fare, non state un attimo fermi. Riprenderete fiato, pian pianino il vostro cervello prenderà le distanze dal fatto, e quella persona pian pianino diventerà come una nebbiolina lontana che svanisce e non lascia traccia.

Conclusioni
Quando dovete prendere una decisione, in primis analizzate accuratamente i fatti. Se possibile, fatevi un grafo che rappresenti vantaggi e svantaggi della situazione. Scrivetevi sempre le prove che vi portano a fare una determinata valutazione. E non pensate MAI di farla franca se fate qualcosa di sbagliato nei confronti di un terzo: tutto ritorna prima o poi. Una volta che sarete veramente sicuri, scrivete il vostro pensiero e le vostre motivazioni. Vi servirà nel momento in cui vacillerete per il dolore e penserete di tornare sui vostri passi.
Se tutte queste cose saranno coerenti e rimarrete convinti della vostra scelta, fatela prima possibile. Non ve ne pentirete.

T
Ultima modifica: 29 Novembre 2024, 00:39:44 di TermYnator
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Citazione di: TermYnator il 27 Novembre 2024, 23:53:01Questo vecchio detto, in modo allegorico, rappresenta la situazione nella quale ci si pente delle proprie azioni una volta che il danno è fatto. Nella fattispecie, il detto si rifà alla credenza che i coccodrilli possano piangere le proprie vittime dopo averle mangiate. Ma se ben guardiamo, anche nella sua negatività questo detto rappresenta un modo di fare sano.

Gli errori di cui pentirsi
Vi sarà sicuramente capitato di fare qualcosa di cui vi siete pentiti. In particolare in amore, a volte si fanno scelte che si ritorcono contro chi le ha fatte come un boomerang. Un esempio classico è quello rappresentato dalla seguente situazione: state con una donna che vi interessa, ma vi capita l'occasione di far sesso con una sconosciuta molto bella. Qualcuno, resiste, i più cedono.
Chi ha resistito non corre rischi, ma una parte di quelli che hanno ceduto potrebbero ritrovarsi in una situazione terrificante: le due donne si conoscevano, parlano e viene fuori il tradimento. Spesso il finale è l'uomo che versa lacrime da coccodrillo: se infatti non avesse ceduto, la sua bella non l'avrebbe mollato a causa del tradimento.

Scelte avventate
Può anche capitare che non ci si comporti male, ma si piangano lacrime di coccodrillo.
Supponiamo ad esempio di fare la corte (perdonatemi, ma "provarci" è orribile: un VU non ci prova: prima corteggia, poi conquista.) ad una ragazza, che a prima vista sembra perfetta e che vi fa vibrare come un crine di cavallo teso. A mano a mano che la conoscenza procede, iniziate a capire che qualcosina non torna. Che qualcosa non va. Insistete un pochino, finchè ad un test lei reagisce dandovi una conferma del fatto che state perdendo tempo e non succederà nulla fra voi. Lei infatti sembra accontentarsi e pascersi nell'essere corteggiata, ma ogni volta che parlate di vedervi, cambia discorso o sorvola. Non necessariamente è importante scoprire perchè lo fa: il problema è che lo fa e quindi il suo interesse nei vostri confronti è inferiore a quello che portate voi. Un cocktail esplosivo, che prima o poi farà si che lei sparisca e vi lasci a terra intontito senza aver capito che è successo.
A quel punto vi trovate di fronte ad un bivio: continuare il corteggiamento sapendo che nella migliore delle ipotesi non porterà a nulla  autoperculandovi, oppure troncare la relazione e passare oltre, in praticacercare di conoscere più ragazze possibile, rendendo così più probabile l'incontro di una persona che vi faccia vibrare.
L'autoperculazione è una soluzione molto usata dai senza palle. Essi autoperculandosi si estraneano dalla realtà e vivono apparentemente meglio in una sorta di sogno ad occhi aperti. Quando si accorgono però di aver investito nel nulla, piangono lacrime vere. Di fatto, vere lacrime di coccodrillo, perchè la colpa dell'essersi autoperculati è solo loro.

Chi invece si è privato anche della gioia di ricevere un messaggio dalla persona che lo fa fremere, troncando una relazione che in modo evidente non porta da nessuna parte, si autoinfligge un dolore. Ma lo fa in via conservativa per non stare peggio dopo: ovvero quando questa vibrazione a causa della frequenza delle comunicazioni, e del peso che quella persona pian pianino assume nella propria vita, si riveli un bluff dolorosissimo, che lascerà un vuoto proporzionale allo spazio che quella persona aveva occupato. Da una ottica superficiale, in questo caso soffrendo per la mancanza, il nostro seduttore potrebbe piangere lacrime di coccodrillo: in fondo è stato lui a troncare. In realtà, il dolore autoinflitto è sicuramente infinitesimo rispetto al dolore che avrebbe patito se la rottura fosse arrivata dall'altra parte, magari senza preavviso alcuno. L'importante, quando fate scelte che coinvolgono anche altre persone, è lasciare a queste persone la possibilità di invertire la vostra scelta se attuano un comportamento. In tal caso, il loro non reagire sarà la conferma che l'argomento che vi separa non è superabile.

L'angoscia del dubbio
Talvolta se non spesso, si piangono lacrime di coccodrillo per non avere la certezza di aver fatto la scelta giusta. Capita infatti che sebbene un tradimento possa sembrare evidente ai più, al tradito non risulti facile accettare i fatti. O che l'interrompere una relazione che non avrebbe portato a nulla, possa apparire come una scelta affrettata destata dall'impulsività. Queste situazioni possono portare anche nel caso di scelte corrette al vivere l'angoscia del rimorso. E quindi a piangere lacrime di coccodrillo dandosi dell'idiota per aver agito. Di fatto, se avevate analizzato bene la situazione quando la mente era ancora libera dall'angoscia e dal dolore e ragionavate bene, avete fatto la scelta giusta. E' nel momento in cui smettete di ragionare e siete disposti ad adottare situazioni sbagliate per lenire la sofferenza che commettete un errore per debolezza. L'unica cura che conosco in questi casi, è il distrarsi e il sublimare nel lavoro e nelle attività ludiche in questi casi. Drogatevi di fare, non state un attimo fermi. Riprenderete fiato, pian pianino il vostro cervello prenderà le distanze dal fatto, e quella persona pian pianino diventerà come una nebbiolina lontana che svanisce e non lascia traccia.

Conclusioni
Quando dovete prendere una decisione, in primis analizzate accuratamente i fatti. Se possibile, fatevi un grafo che rappresenti vantaggi e svantaggi della situazione. Scrivetevi sempre le prove che vi portano a fare una determinata valutazione. E non pensate MAI di farla franca se fate qualcosa di sbagliato nei confronti di un terzo: tutto ritorna prima o poi. Una volta che sarete veramente sicuri, scrivete il vostro pensiero e le vostre motivazioni. Vi servirà nel momento in cui vacillerete per il dolore e penserete di tornare sui vostri passi.
Se tutte queste cose saranno coerenti e rimarrete convinti della vostra scelta, fatela prima possibile. Non ve ne pentirete.

T

Che bel post.

in questo periodo sto ragionando molto sul concetto di libertà e che cosa rappresenti per me.
troppo spesso ho avuto paura delle lacrime, sia reali che di coccodrillo, e quindi ho solo rimuginato senza mai "fare". Ovviamente le lacrime arrivano anche dal non fare e sono inizialmente lacrime vere perchè inconsapevoli per poi diventare di coccodrillo nel momento in cui si ci rende conto che si poteva fare qualcosa.

la libertà in questo caso è concedersi di sbagliare, di versare lacrime, a patto di imparare dall'esperienza
Il mondo ti chiederà chi sei, e se non lo saprai, il mondo te lo dirà. (Carl Jung)

Shark72

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"Se per ogni sbaglio avessi mille lire, che vecchiaia che passerei" (Luciano Ligabue)

Quotato da uno che ne ha commessi tanti, e pagati pesantemente sulla sua pelle. Versando quindi quantità industriali di lacrime di coccodrillo.
Ma è inevitabile, per quanto vi sforziate di valutare accuratamente ogni sfaccettatura delle situazioni che la vita vi parerà davanti, non c'è nulla da fare. Anche perchè il più delle volte, l' aver fatto una scelta sbagliata si palesa dopo, non prima. Tipo quando al giochino di Affari Tuoi uno accetta un' offerta da 50.000  € e poi scopre che nel suo pacco ne aveva 300.000 : caxxo, ho sbagliato, me lo dovevo tenere fino alla fine. Già, facile dirlo dopo che lo hai aperto... ::)
Quindi, soprattutto mi rivolgo ai più giovani, sappiate che nella vostra vita di sbagli ne commetterete tanti, e di lacrime di coccodrillo ne verserete tante. E un sacco di gente, a partire dalle persone a voi più prossime, sarà sempre pronta in prima fila a rinfacciarvi di tutto. Quindi,  cercare di evitare errori è importante, ma ancor di più è , dopo averli commessi, saper reagire con forza e coraggio, e rimettersi in carreggiata. E' lì che si vede la differenza tra uno che è, per usare un termine che va di moda, resiliente, e uno che non lo è. Il che equivale all' antico detto latino Animi vis conspicitur rebus adversis.
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Citazione di: Shark72 il 28 Novembre 2024, 15:51:27"Se per ogni sbaglio avessi mille lire, che vecchiaia che passerei" (Luciano Ligabue)

Quotato da uno che ne ha commessi tanti, e pagati pesantemente sulla sua pelle. Versando quindi quantità industriali di lacrime di coccodrillo.
Ma è inevitabile, per quanto vi sforziate di valutare accuratamente ogni sfaccettatura delle situazioni che la vita vi parerà davanti, non c'è nulla da fare. Anche perchè il più delle volte, l' aver fatto una scelta sbagliata si palesa dopo, non prima. Tipo quando al giochino di Affari Tuoi uno accetta un' offerta da 50.000  € e poi scopre che nel suo pacco ne aveva 300.000 : caxxo, ho sbagliato, me lo dovevo tenere fino alla fine. Già, facile dirlo dopo che lo hai aperto... ::)
Quindi, soprattutto mi rivolgo ai più giovani, sappiate che nella vostra vita di sbagli ne commetterete tanti, e di lacrime di coccodrillo ne verserete tante. E un sacco di gente, a partire dalle persone a voi più prossime, sarà sempre pronta in prima fila a rinfacciarvi di tutto. Quindi,  cercare di evitare errori è importante, ma ancor di più è , dopo averli commessi, saper reagire con forza e coraggio, e rimettersi in carreggiata. E' lì che si vede la differenza tra uno che è, per usare un termine che va di moda, resiliente, e uno che non lo è. Il che equivale all' antico detto latino Animi vis conspicitur rebus adversis.
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