Mi piace, però...

[TermYnator]

E si, cari marpioncelli adorati, c'è quel "però" di troppo. Che effetto fa quel "però" nella testa di un ragazzo, nel momento in cui si accinge a rompere il ghiaccio per tentare una relazione con una sconosciuta?

L'optimum
Toricamente, per mostrarsi in tutto il pèroprio splendore ed impressionare positivamente un'altra persona, si dovrebbe essere in uno stato di totale felicità. Questo stato parte sicuramente da una consapevolezza del proprio essere "a posto", ma anche dal desiderio e dall'aspettativa che si hanno nei riguardi della persona a cui ci si rivolge.

I casi
Ci sono quindi varie tipologie di incontro. Ponendo la propria percezione di come siamo visti come primo termine e come percepiamo l'interlocutore come secondo, abbiamo:
Perfetto - perfetto.
Relazione ideale: l'energia schizza subito al massimo e la relazione salvo errori grossolani, nasce spontaneamente.

Imperfetto - perfetto.
IL sentirsi da meno provoca molte reazioni diverse, che vanno dall'abbattersi in un patetico vittimismo fino alla produzione di deliri che per quanto funzionali prima o poi vengono scoperti. LA relazione, se nasce, ha vita breve.

Imperfetto - imperfetto.
Il più delle volte si ignorano o abbandonano il campo dopo un breve scambio al quale succede un pesantissimo ed imbarazzante silenzio.

Perfetto - imperfetto.
Questa è la relazione più interessante, oggetto di questo articolo.

Perfetto - Imperfetto: l'origine del dubbio
Nella modalità perfetto imperfetto, il soggetto ha l'impressione di far troppo rispetto a quello che ha davanti. La percezione di un qualche difetto nel partner (fisico, culturale o nel processo cognitivo) fa si che si stia sempre con la mano sul freno a mano, pronti a tirarlo per fermarsi. Va da se che questo tipo si sensazione non favorisca la spontaneità, si tende a pesare le parole, a preoccuparsi eccessivamente dell'impatto che avranno i nostri comportamenti, ed in definiiva si risparmiano le cartucce per non far troppo danno.
Il soggetto quindi non vive bene l'episodio, si sente limitato, e rischia persino di avere comportamenti del tutto sottotono rispetto al proprio standard. IL rischio di essere rifiutati in quanto percepiti come poco sinceri/spontanei si innalza, e con esso aumentano i comportamenti della partner per sondare il terreno (shit tests). Tale atteggiamento può mettere in difficoltà e destare reazioni di difesa sentendosi aggrediti, arrivando anche a creare una situazione di GAP temporaneo, che può portare al palo...
Ma anche in caso di successo nel relazionarsi con persone che non riteniamo nostre pari, permane il fatto che i comportamenti frenati descritti prima o poi genereranno sofferenza in chi ci sta accanto, rischiando di farla/o sentire sminuita/o. Tale situazione, quindi, va attentamente evitata.

Conclusioni
La regola di base è quindi sempre la stessa: relazionati sempre e solo con persone che ritieni al tuo stesso livello. La relazione, se nasce, non potrà che essere più stimolante, solidificherà le tue convinzioni e ti renderà più forte e più maschile. Ti farà crescere.
Quindi patti chiari amicizia lunga: dite sempre chiaramente ciò a cui aspirate, non mentite e vi sentirete sicuramente più liberi di muovervi e di vivere anche situazioni che sapete sin dall'inizio non avere un futuro al di la dei singoli momenti.

T

[ilmaredinemo]

Perfetto - imperfetto.
Questa è la relazione più interessante, oggetto di questo articolo.

Perfetto - Imperfetto: l'origine del dubbio
Nella modalità perfetto imperfetto, il soggetto ha l'impressione di far troppo rispetto a quello che ha davanti. La percezione di un qualche difetto nel partner (fisico, culturale o nel processo cognitivo) fa si che si stia sempre con la mano sul freno a mano, pronti a tirarlo per fermarsi. Va da se che questo tipo si sensazione non favorisca la spontaneità, si tende a pesare le parole, a preoccuparsi eccessivamente dell'impatto che avranno i nostri comportamenti, ed in definiiva si risparmiano le cartucce per non far troppo danno.
Il soggetto quindi non vive bene l'episodio, si sente limitato, e rischia persino di avere comportamenti del tutto sottotono rispetto al proprio standard. IL rischio di essere rifiutati in quanto percepiti come poco sinceri/spontanei si innalza, e con esso aumentano i comportamenti della partner per sondare il terreno (shit tests). Tale atteggiamento può mettere in difficoltà e destare reazioni di difesa sentendosi aggrediti, arrivando anche a creare una situazione di GAP temporaneo, che può portare al palo...
Ma anche in caso di successo nel relazionarsi con persone che non riteniamo nostre pari, permane il fatto che i comportamenti frenati descritti prima o poi genereranno sofferenza in chi ci sta accanto, rischiando di farla/o sentire sminuita/o. Tale situazione, quindi, va attentamente evitata.

Conclusioni
La regola di base è quindi sempre la stessa: relazionati sempre e solo con persone che ritieni al tuo stesso livello. La relazione, se nasce, non potrà che essere più stimolante, solidificherà le tue convinzioni e ti renderà più forte e più maschile. Ti farà crescere.
Quindi patti chiari amicizia lunga: dite sempre chiaramente ciò a cui aspirate, non mentite e vi sentirete sicuramente più liberi di muovervi e di vivere anche situazioni che sapete sin dall'inizio non avere un futuro al di la dei singoli momenti.

T

che bellissime parole Termynator. grazie per averle scritte. così random mi sono venute alcune cose in mente. ma non si può rischiare di essere percepiti per delle persone strane? poi il concetto di fondo mi pare cozzi un pò con quello della calibrazione nella comunicazione di cui parlavi in un commento recente sul forum, che invece richiede un certo adattamento alle aspettative dell'altro per non deluderle. io sono molto di più per la verità e la leatà, che non per la ricerca dell'approvazione degli altri. così è più dura, ma se ce la fai e hai la forza porti avanti le tue idee (vabbè se poi non ce la fai ti attacchi al tram. almeno ci hai provato). grazie

[Snake]

E si, cari marpioncelli adorati, c'è quel "però" di troppo. Che effetto fa quel "però" nella testa di un ragazzo, nel momento in cui si accinge a rompere il ghiaccio per tentare una relazione con una sconosciuta?

L'optimum
Toricamente, per mostrarsi in tutto il pèroprio splendore ed impressionare positivamente un'altra persona, si dovrebbe essere in uno stato di totale felicità. Questo stato parte sicuramente da una consapevolezza del proprio essere "a posto", ma anche dal desiderio e dall'aspettativa che si hanno nei riguardi della persona a cui ci si rivolge.

I casi
Ci sono quindi varie tipologie di incontro. Ponendo la propria percezione di come siamo visti come primo termine e come percepiamo l'interlocutore come secondo, abbiamo:
Perfetto - perfetto.
Relazione ideale: l'energia schizza subito al massimo e la relazione salvo errori grossolani, nasce spontaneamente.

Imperfetto - perfetto.
IL sentirsi da meno provoca molte reazioni diverse, che vanno dall'abbattersi in un patetico vittimismo fino alla produzione di deliri che per quanto funzionali prima o poi vengono scoperti. LA relazione, se nasce, ha vita breve.

Imperfetto - imperfetto.
Il più delle volte si ignorano o abbandonano il campo dopo un breve scambio al quale succede un pesantissimo ed imbarazzante silenzio.

Perfetto - imperfetto.
Questa è la relazione più interessante, oggetto di questo articolo.

Perfetto - Imperfetto: l'origine del dubbio
Nella modalità perfetto imperfetto, il soggetto ha l'impressione di far troppo rispetto a quello che ha davanti. La percezione di un qualche difetto nel partner (fisico, culturale o nel processo cognitivo) fa si che si stia sempre con la mano sul freno a mano, pronti a tirarlo per fermarsi. Va da se che questo tipo si sensazione non favorisca la spontaneità, si tende a pesare le parole, a preoccuparsi eccessivamente dell'impatto che avranno i nostri comportamenti, ed in definiiva si risparmiano le cartucce per non far troppo danno.
Il soggetto quindi non vive bene l'episodio, si sente limitato, e rischia persino di avere comportamenti del tutto sottotono rispetto al proprio standard. IL rischio di essere rifiutati in quanto percepiti come poco sinceri/spontanei si innalza, e con esso aumentano i comportamenti della partner per sondare il terreno (shit tests). Tale atteggiamento può mettere in difficoltà e destare reazioni di difesa sentendosi aggrediti, arrivando anche a creare una situazione di GAP temporaneo, che può portare al palo...
Ma anche in caso di successo nel relazionarsi con persone che non riteniamo nostre pari, permane il fatto che i comportamenti frenati descritti prima o poi genereranno sofferenza in chi ci sta accanto, rischiando di farla/o sentire sminuita/o. Tale situazione, quindi, va attentamente evitata.

Conclusioni
La regola di base è quindi sempre la stessa: relazionati sempre e solo con persone che ritieni al tuo stesso livello. La relazione, se nasce, non potrà che essere più stimolante, solidificherà le tue convinzioni e ti renderà più forte e più maschile. Ti farà crescere.
Quindi patti chiari amicizia lunga: dite sempre chiaramente ciò a cui aspirate, non mentite e vi sentirete sicuramente più liberi di muovervi e di vivere anche situazioni che sapete sin dall'inizio non avere un futuro al di la dei singoli momenti.

T

Concordo in pieno. Sono appena uscito da una relazione con una persona "imperfetta", e fortunatamente è finito tutto agli inizi.
Mi sono riconosciuto in alcuni passaggi, salvo il fatto di essermi fermato in tempo e di non aver "rovinato" me stesso.
Da parte mia c'è sempre stata sincerità, ma dall'altra parte non era apprezzata.
Pazienza, guardo oltre 

[TermYnator]

Ma non si può rischiare di essere percepiti per delle persone strane?

Non ti seguo: cosa nel mio post ti fa pensare che applicandolo, si possa esser percepiti come strani?

poi il concetto di fondo mi pare cozzi un pò con quello della calibrazione nella comunicazione di cui parlavi in un commento recente sul forum, che invece richiede un certo adattamento alle aspettative dell'altro per non deluderle.

Perdonami ma stai mischiando concetti che non hanno nulla in comune.
Calibrare, significa abbassare il proprio livello al livello percepito dell'interlocutore, per evitare che egli si senta sminuito/da meno o che provi GAP. In questo post, non sostengo che non si debba calibrare, ma che quando si calibra su soggetti che riteniamo non adatti ad una relazione, si sta facendo un errore. Ergo, vanno chiarite le cose prima in modo da dare a chi riteniamo sia meno "forte", la possibilità di decidere. Se vuoi vederla in modo estremo, in questo post si dice che chi si accontenta troppo, non gode

[Snake]

in questo post si dice che chi si accontenta troppo, non gode

purtroppo è assolutamente vero!

[ilmaredinemo]

Non ti seguo: cosa nel mio post ti fa pensare che applicandolo, si possa esser percepiti come strani?Perdonami ma stai mischiando concetti che non hanno nulla in comune.
Calibrare, significa abbassare il proprio livello al livello percepito dell'interlocutore, per evitare che egli si senta sminuito/da meno o che provi GAP. In questo post, non sostengo che non si debba calibrare, ma che quando si calibra su soggetti che riteniamo non adatti ad una relazione, si sta facendo un errore. Ergo, vanno chiarite le cose prima in modo da dare a chi riteniamo sia meno "forte", la possibilità di decidere. Se vuoi vederla in modo estremo, in questo post si dice che chi si accontenta troppo, non gode

forse ho frainteso. scrivo "pane e peperoni". volevo dire, ma se uno è di livello troppo superiore all'interlocutore, questi a disagio, non può pensare < ma questo da che pianeta viene>? considerandolo a causa anche della sua mediocrità come una persona appunto strana. tutto qui. io credo che ci siano persone che fanno questo effetto sugli altri.

per il resto tutto chiaro. grazie per la gentile risposta, come sempre

[El mudo]

purtroppo è assolutamente vero!

Soprattutto in una relazione

El mudo

[TermYnator]

...questi a disagio, non può pensare < ma questo da che pianeta viene>? considerandolo a causa anche della sua mediocrità come una persona appunto strana.

Ok, ho capito cosa intendi. L'obiezione è sensata, ma se analizzi un attimo, tale impressione è indifferente all'attore principale. Se infatti uno dei dueha un livello talmente superiore al suo interlocutore da metterlo a disagio nonostante le tecniche descritte nel post sulla calibrazione, non ci sarà dialogo, perchè non ci sono punti di contatto. Se uno dei due cita distanze in parsec e l'altra risponde che il suo motorino fa due parsec con un litro, non c'è storia e non può esserci dialogo 
A quel punto, meglio lasciar perdere subito.

[LYon]

Io credo che la cosa peggiore di tutte sia il fatto di non avere la certezza di poter sperimentare durante il corso di una propria vita tutte le possibili combinazioni di donne che possono sposarsi con noi. Sposarsi intendo a livello caratteriale e intendo al livello fisico, intendo anche a livello umano. Bene durante la vita siamo come delle palline che vengono messe in un grandissimo calderone e che qualcuno ogni tanto mette una monetina gira la combinazione e le tira fuori. Ogni tanto ne tira fuori due che vanno bene ogni tanto ne tira fuori due che vanno male. Quindi forse era il vero segreto della vita è iniziare a conoscer se stessi e capire quali sono quelle caratteristiche per cui io posso dire Ok dai ora posso fermarmi. L'amore in questa infame perché a volte viene provato anche per persone che non hanno necessariamente quello optimum di cui si parla. Questo ci mette in una situazione di difficoltà, proviamo un sentimento molto forte per una persona ma in realtà non siamo nemmeno noi capace e conci di capire qual è la vera ragione. allora a questo punto che cosa facciamo facciamo Next e arriviamo al prossimo step siamo tanto coraggiosi da vedere se c'è qualcosa di meglio o restiamo cercando di riparare i cocci di qualcosa che potrebbe essere inevitabilmente irreparabile.