meglio essere un 7 in tutto o un 10 in poche cose?

Aperto da Jason N. Dohring, 09 Marzo 2011, 14:51:25

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Edward Bloom

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Da un punto di vista teorico l'ideale secondo me sarebbe:
- Fino più o meno ai 25 anni, cercare di diventare un 7 in tutto.
- Dopo, specializzarsi in un campo e inseguire un 10.
(Le età, ovviamente, sono da modificarsi a seconda del settore che interessa: se vuoi diventare un 10 nel giocare a calcio, 25 anni sono troppi).
Così facendo, si può essere un 7 in tutto, e al tempo stesso un 10 in un singolo campo. Inoltre, i vari campi sono collegati, quindi diventare un 7 in tutto consente di fare tantissime esperienze nei settori più disparati, essenziali per diventare poi un 10 in un singolo campo. Non crediate che il classico secchionazzo che all'università studia 12 ore al giorno diventi necessariamente più un "10" in quel settore professionale rispetto a un ragazzo che magari studia meno, ma coltiva molti interessi e quindi sviluppa un carattere con determinate caratteristiche.
Insomma, la poliedricità secondo me è un pregio solo fino a una certa età, dopo se non viene incanalata diventa "fumosità".

^X^

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Edward, purtroppo non è possibile quello che scrivi. Ogni volta che vedo un'eccellenza da adulto, scava scava questa nasce come monomania già prima dell'adolescenza.
In realtà è più fattibile il contrario, e riportare a livello di sufficienza alcuni aspetti trascurati in gioventù facendo leva sulle proprie eccellenze e trasportando le competenze in altri campi.
-eFFe-: quando parli di figa, mi trovi sempre :)
TermYnator:Gli unici soggetti irrecuperabili sono i morti. Sei vivo? Allora esci, rimorchia e tromba! E se non è oggi, sarà domani.

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Edward Bloom

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Premetto ^X^ che ho rispetto della tua maggiore esperienza in questo ambito, e premetto anche che è difficile capirsi su queste tematiche, perché è un discorso molto legato ai termini: cosa intendiamo per "eccellenza", per "7", per "10", eccetera.
Comunque per spiegare cosa intendo faccio un esempio, molto semplificato ovviamente rispetto alla realtà.
Tizio e Caio hanno 10 anni, e sono entrambi portati a diventare ottimi pittori.
Tizio sin da piccolo non fa altro che studiare e dipingere giorno e notte.
Caio studia e dipinge mezza giornata, e il resto del tempo scopa, viaggia, legge, fa sport, passa del tempo con gli animali, scrive poesie, impara a cucinare e a relazionarsi con gente di tutti i tipi.
A 25 anni, Caio inizia a dipingere tutta la giornata, come già faceva Tizio.
A 35 chi sta messo meglio?
Secondo la mia opinione, e ribadita la difficoltà di tradurre in formule matematiche questi concetti:
- Tizio sarà uno 0 in tutto, e un 8-9 nella pittura. Difficilmente un 10.
- Caio sarà un 7 in tutto, e nella pittura almeno 8-9, se sarà fortunato anche 10.
Questo perché oltre ad una certa misura l'eccellenza non è solo fatta di studio, ma anche di quel pizzico di genialità che si allena con le esperienze, perché queste aumentano la sensibilità. Quando Tizio dipingerà sarà magari perfettamente tecnico e rigoroso, ma lo stesso rigore lo può raggiungere Caio, il quale se avrà la capacità di trasferire nei suoi dipinti le sue esperienze di vita saprà trasmettere delle emozioni più forti, perché vere e da lui vissute in prima persona. Inoltre, Caio con ogni probabilità vivrà meglio: Tizio sarà più "instabile", le sue carenze gli toglieranno serenità, energia, lucidità, tempo.
Per concludere, più che la monomania secondo me il requisito di base è il talento, sul quale si può lavorare ma che oggettivamente deve un po' esserci alla base, altrimenti è dura e, in definitiva, se il talento non c'è non vale la pena inseguire chimere che non portano a nulla.

^X^

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Capisco Edward, ma il tuo è un ragionamento completamente astratto.
La realtà per come la estrapolo dalla mia esperienza è che il tuo Caio sarà un 7 in tutto e un 7++ in pittura, perchè non ci si puo' svegliare a 25 anni e decidere di eccellere in qualcosa che già non si domina.
Puoi anche vederlo alla rovescia: non è che Tizio raggiunge l'eccellenza perchè dipinge come un matto da quando ha 10 anni; magari dipinge come un matto da quando ha 10 anni perchè è l'unica cosa che gli viene bene...
-eFFe-: quando parli di figa, mi trovi sempre :)
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mark86

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Ma chi ci giudica se siamo dei 7  o dei 10 in un determinato ruolo piuttosto che in un altro?
Penso sia soggettivo.
Tizio  puo' dirmi che non sono bravo a disegnare,caio puo' dirmi che ho fascino,sempronio puo' dirmi che sono simpatico...ma bisogna capire se si ci si autovaluta o ci si basa sul giudizio altrui.
Se io mi reputo in media un 7 in tutto,poi magari una donna mi dice che non so parlare,cosa faccio ?
Lo prendo come un consiglio ho mi butto a terra,mi considero una cacca?
E' difficile stabilire dei voti.

^X^

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Citazione di: mark86 il 17 Marzo 2011, 00:25:54
Ma chi ci giudica se siamo dei 7  o dei 10 in un determinato ruolo piuttosto che in un altro?
Penso sia soggettivo.
Tizio  puo' dirmi che non sono bravo a disegnare,caio puo' dirmi che ho fascino,sempronio puo' dirmi che sono simpatico...ma bisogna capire se si ci si autovaluta o ci si basa sul giudizio altrui.
Se io mi reputo in media un 7 in tutto,poi magari una donna mi dice che non so parlare,cosa faccio ?
Lo prendo come un consiglio ho mi butto a terra,mi considero una cacca?
E' difficile stabilire dei voti.


Certo, infatti i numeri non dicono niente. Ma se si parla di essere scarso, essere normale ed essere eccezionale allora è più facile misurare (dal consenso generale, per quanto la cosa sia pericolosa).
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Edward Bloom

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Citazione di: ^X^ il 16 Marzo 2011, 21:17:32
Capisco Edward, ma il tuo è un ragionamento completamente astratto.
La realtà per come la estrapolo dalla mia esperienza è che il tuo Caio sarà un 7 in tutto e un 7++ in pittura, perchè non ci si puo' svegliare a 25 anni e decidere di eccellere in qualcosa che già non si domina.
Puoi anche vederlo alla rovescia: non è che Tizio raggiunge l'eccellenza perchè dipinge come un matto da quando ha 10 anni; magari dipinge come un matto da quando ha 10 anni perchè è l'unica cosa che gli viene bene...

Non mi torna il tuo punto di vista. Ti spiego perché.
Nel mio esempio Caio fino a 25 anni ha comunque dedicato il 50% della sua vita alla pittura, dedicando ogni mezza giornata con costanza a dipingere e studiare. E' quindi diventato un 7, pertanto un ottimo pittore, già migliore di molti altri. Quindi ha già il dominio del mezzo, anche se gli manca tutto ciò che distingue un ottimo artista da un genio della pittura. Se Caio, a questo punto, inizia a dedicarsi solo alla pittura, anima e corpo, dubito fortemente che raggiungerà un semplice 7++: almeno un 8, o un 9. Raggiungere il 10 non si può dire, perché entrano in gioco una serie infinita di fattori, tra cui la fortuna, delle doti innate molto particolari, i necessari aiuti esterni, ecc. ecc. Infatti ho scritto "inseguire un 10", ovvero arrivare alla propria massima espressione possibile su quel campo, che sia un 8, un 9 o un 10: ognuno ha il suo limite, che quasi sempre è ovviamente ben prima del "10".
Le mie osservazioni mi hanno portato, insomma, a ritenere che sia preferibile una crescita costante e  progressiva in intensità rispetto a una monomania, che inevitabilmente col tempo tende a portare squilibrio, e quindi rallentamenti sul proprio percorso.

^X^

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Per due motivi: l'apprendimento non è graduale ma "a valanga", ovvero per molto tempo non si ha risultati apprezzabili finchè non si raggiunge una "singolarità" o un'illuminazione che cambia tutto.
Secondo, con l'avanzare dell'età e l'aumentare delle informazioni già stoccate nel cervello, diventa sempre più difficile immagazzinarne di nuove in modo veramente profondo. Ti sfido per esempio ad imparare in modo eccellente (accento compreso) una lingua totalmente nuova dopo i 25 anni...
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Liam

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La chiave secondo me è che non esiste nello scibile umano una cosa che sia completamente distaccata da un'altra. A volte i legami sono visibili (per esempio tra pittura/storia dell'arte/fare i murales), altre volte gli stessi legami sono solamente intuibili e richiedono di essere vissuti per poterne riconoscere la validità (per esempio pittura/musica/poesia)...altre volte i legami sono proprio invisibili, almeno ad una prima occhiata. Molti saranno portati a sostenere ad esempio che tra l'ingegneria aerospaziale e la musica o la seduzione non ci possa essere nessuna connessione..ma quello che l'ingegnere ha appreso nel metodo di applicazione e negli strumenti (per esempio l'uso avanzato del computer), la sua predisposizione a immaginare, inventare, mettere insieme i pezzi...non gli potrà forse essere utile nella composizione di un brano musicale? Io credo di si.. Quindi credo fortemente che non esistano davvero discipline o azioni a compartimento stagno, penso che tutto sia comunque connesso. Il vantaggio(o handicap se non ci riuscirà) che avrà colui che si cimenterà in più cose sarà l'inventiva che dovrà sviluppare per mettere insieme i pezzi e quindi secondo me alla fine dei conti avrà qualcosa in più rispetto a colui che si è dedicato monotematicamente (anche se è un'ipotesi azzardata che esista davvero qualcuno che ha fatto solo una cosa per tutta la vita) ad un'attività.
Lo stupido è uno sciocco che non parla, e in questo è più sopportabile dello sciocco che parla.

G. Casanova

Diablo

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Citazione di: Shark72 il 09 Marzo 2011, 16:47:15
Ricordati del puma : se non gli va bene la caccia grossa, si contenta di andare  anche a uccelli (cosa che mi auguro qui dentro non faccia nessuno !  :lol: ), e pure a pesca nei fiumi

e questa mi è piaciuta!!! (anche se ironica)
ragazzi se non trovate FIGA andate a caccia di UCCELLI e di PESCI..
come il Puma!!!

>:D

Diablo

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per quanto mi riguarda cerco di essere almeno un 8,5\9,5 in tecniche
che amo
(per cui studiarle ed esercitarle non è uno sforzo ma una goduria) e
rimanere almeno un 6,5\7,5 in altre più noiose ma pur fondamentali (ad esempio
io odio esagerazioni in palestra, in pillole, droghe e cavolate simili).

Quindi voto per 80% tecnica (quella che ti piace) e 20% abilità rimanenti fondamentali.
Cioè essere 9 in una punta di cose minime e un 6,5 almeno in tutto il resto.

E poi ricordiamoci che con un'abilità messa al massimo puoi fare addirittura successo
e avere tutta la patata che vuoi, per il resto basta essere almeno discreti e sei al top.
Vedi grandi personaggi che sono un disastro in tutto ma tromberebbero come makaki
se solo lo volessero per una sola abilità al massimo (es al volo: benigni)

Diablo  >:D

Shark72

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#26
Citazione di: Diablo il 21 Marzo 2011, 13:31:54
per quanto mi riguarda cerco di essere almeno un 8,5\9,5 in tecniche
che amo
(per cui studiarle ed esercitarle non è uno sforzo ma una goduria) e
rimanere almeno un 6,5\7,5 in altre più noiose ma pur fondamentali (ad esempio
io odio esagerazioni in palestra, in pillole, droghe e cavolate simili).

Quindi voto per 80% tecnica (quella che ti piace) e 20% abilità rimanenti fondamentali.
Cioè essere 9 in una punta di cose minime e un 6,5 almeno in tutto il resto.

E poi ricordiamoci che con un'abilità messa al massimo puoi fare addirittura successo
e avere tutta la patata che vuoi, per il resto basta essere almeno discreti e sei al top.
Vedi grandi personaggi che sono un disastro in tutto ma tromberebbero come makaki
se solo lo volessero per una sola abilità al massimo (es al volo: benigni)

Diablo  >:D

Grazie del  + 1 .
Pochi dubbi sul fatto che si debba fare ciò che più ci piace, anche perchè se una cosa ci piace, presumibilmente ci riesce anche meglio. Comunque, sia secondo il mio pensiero che secondo la linea dominante dei master di questo forum, la seduzione è decisamente più una questione di fondamentali che di tecniche : sia andando avanti con il gioco, che con la lettura e la partecipazione qui dentro, ti renderai conto che chi pensa di risolvere i problemi affidandosi a metodi preconfezionati e routines, è spacciato.

Infine, sul puma : chiaro che il riferimento agli uccelli fosse un C&F, però l' esempio serviva a dare un prototipo di soggetto polivalente , che non si limita ad una singola attività ma sa fare di tutto (caccia, pesca, combattimento sia sugli alberi che a terra per difesa da altri predatori, ecc.) . Solo che in tutte queste cose è decisamente bravo, non ha appena dei rudimenti. :)

Quindi, chi vuole essere un soggetto poliedrico, deve arrivare almeno al 7 in tutto ciò che fa, il che può non essere facile.
Ultima modifica: 22 Marzo 2011, 09:40:38 di Shark72
"Il tuo è un gioco molto politico" - Athos
"Non hai letto il MM? Allora devi essere espulso dal gioco !" - Neo1987
"L' assaporatore ufficiale dell' AdM - TermYnator
"Non è il massimo?E che ti frega, se ti attizza vacci uguale! Piuttosto che niente, meglio piuttosto" - Athos
"Quando fai l' espressione giusta, sei quasi fico" - TermYnator
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"Meglio una russa bona, che un' italiana cessa"  - TermYnator
"Sergente Hartman della Fregna" - Azimut, già Expeausition

Diablo

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concordo Shark72,

per tecniche infatti intendo cose che sai fare abilmente con spontaneità e naturalezza,
che sono diventate un tuo modo di essere. Ad esempio il saper nuotare o guidare sono
tecniche ma se le impari bene non dici 'uso una tecnica'.

I fondamentali e tutto il resto è un'ottima base di partenza, rientra in ciò che io scrivo
"essere almeno 6,5 in tutto il resto".

Le routine e il canned lo odio, ritengo sia utile essere in un certo modo tuo, magari mano a mano
costruito e ottimizzato, ma che debba avere come risultato un grande grado di spontaneità acquisita.
Poi te stesso diventa il tuo 'canned' routine. E vai a pipo ritto alla grande!

Tutto sommato per quanto penso io, meglio essere un 6,5 con abilità 10 che un 10 con abilità 6,5 !!!
(è più diabolico)

>:D