l'origine dell'ansia da approccio

Aperto da festadanzante, 06 Agosto 2009, 18:57:23

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Tuvia

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#15
Citazione di: esty75 il 07 Agosto 2009, 19:02:25
... Scusa, ma cosa c'entra questo articolo con l'ansia d'approccio?

- Sei un Bengalese?
- Ci hai provato con la ragazza di un altro?
- Hai avuto a che fare con dei minchioni che per risolvere le loro questioni si muovono sempre in branco perchè se no da soli non hanno le palle e si pisciano nel pannolino?  ;D

... Beh !!! prendere questo articolo ad esempio per giustificare l'ansia d'approccio mi sembra eccessivo.  :coolsmiley:

Per me l'AA deriva da quattro fattori:

- Scuola;
- Religione;
- Famiglia;

... ed amici.

Tutti e tre hanno fallito nel trasmettere i valori che da sempre fin da piccoli hanno cercato di inculcarci con il libro cuore, con la carità, con il rispetto delle regole ... smentiti da loro in primis con  il loro comportamento con il loro "Buon Esempio".

- Amici : beh ... amici e molto spesso coetanei sono cresciuti con i stessi tuoi valori nel tuo stesso contesto hanno visto quello che hai visto tu di questo mondo ... e molto spesso ... parcheggiati difronte a televisione o peggio ancora difronte alla playstation.

Con che valori può crescere uno parchgeggiato li difronte?

- Che si rincoglionisce;
- Perde tempo e diventa grasso, così dopo deve iscriversi in palestra per essere di nuovo attraente;
- Perde autostima nei suoi mezzi e nelle sue capacità perchè non ha mai approccito una ragazza ed è persino timoroso di chiedere l'ora.

... e dopo, magari, quando gli  ormoni cominciano ad andare su di giri non trovano di meglio che dirti : Amico : ... O hai visto quella che Fixa !!!
      Pua : ... Si beh!! Andiamo a conoscerla.
      Amco : ... No guarda, vai avanti Tu ...
      Amico : ... anzi No guarda, cosa vuoi che mi dica ... mi mandera a quel paese , piuttosto me
                 ne vado  a casa afarmi una parita a GTA.
      Pua : Ok ... Ciao, a dopo.

... fidatevi, a me e capito per un certo periodo di girare con tipi simili, ad oggi preferisco girare e sargiare da solo piuttosto che rincoglionirmi difronte alla Play.

Con quali valori e sicurezza nei propri mezzi può crescere uno (Fanciullo prima e domani Uomo) se quelli a cui la vita ha delegato essere i tuoi mentori sono latitanti?
Latitanti sopratutto nel formare quei valori tanto osannati da tutti i media e che adesso sembrano perduti?

Ecco da dove nasce l'AA dalla mancanza di tutti questi fattori del nostro sviluppo e del nostro essere Uomini.

... alla luce di quanto sopra esposto, mi stupisco che ci sia ancora qualcuno che ci prova.

saluti a tutti esty75.



Ma sai che sto trovando difficoltà pure io? Ti spiego, ho un po' paura ad approcciare, ma non tanto per il rifiuto in se che mi frena, ma perchè non saprei come continuare la conversazione e perchè non sono mai uscito con gente che sapeva come muoversi con una donna. Così finisce che se sei frenato in qualche modo e vorresti conoscere una ragazza non ci vai perchè tutti ti danno buca inventando le storie più assurde. Possibile che io non trovi qualcuno che voglia farmi uscire da sto giro, svezzarmi? Da solo mi viene difficile conoscere donne, anche perchè sono spesso in gruppo e non saprei cosa dire, soprattutto se sono un po' st*onzette, finendo per essere poco naturale. Avessi vicino una persona come te che mi dicesse "andiamo a conoscerla" lo farei subito anche se poi mi scuserei con te dopo perchè non ho saputo interagire  come avrei voluto ma non si arriva da nessuna parte se si sta li ha guardare.
Ultima modifica: 10 Ottobre 2009, 00:35:47 di Tuvia

InnerLighT

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#16
Citazione di: esty75 il 07 Agosto 2009, 19:41:01
Far risalire le nostre paure la nostra AA ad un periodo così atavico ed ancestrale mi e sempre parso un pò anacronistico considerando il tempo attuale.

Ma come ti dicevo a mio avviso e coloro che ci dovrebbero formare quando siamo giovani a darci almeno le basi  di come fare altrimenti arriviamo già adulti senza sapere come fare e con questa ansia d'approccio.

... per fortuna che c'è questo forum ed altre persone a cui piace la FIXA per cui in casi di dubbio e consiglio si può sempre chiedere.
Se la definiamo ansia di approccio, stiamo dando implicitamente ragione a Mystery, lo stesso se la chiamiamo paura d'approcciare. Io credo che a contribuire al non approccio siano fattori che vanno su entrambi i piani, ossia istintivo (paura ed ansia) e culturale/comportamentale (motivazione, esempi, valori...).

Per quello che ho letto (prego persone più titolate di me - p. es. Acqua - di correggere e precisare) ansia e paura derivano dalla parte più antica del sistema nervoso, che si è sviluppata prima che l'uomo imparasse a camminare sui soli piedi. Quella c'è e ce la teniamo.
Dal punto di vista comportamentale possiamo reindirizzare questa sensazione primordiale, inevitabile e sana facendola diventare gusto per la sfida, voglia di scoprire l'ignoto, di conoscere noi stessi mettendoci alla prova.
Per questo sono molto utili convinzioni sostitutive come: "non esistono insuccessi ma solo risultati" oppure "l'esperienza è ciò che ottieni quando non ottieni quello che vuoi", ovvero trasformare quello che viene normalmente definito insuccesso in un importante passo lungo la strada dell'apprendimento.
Per far questo si può per esempio fare tanta esperienza e soffermarsi di tanto in tanto ad analizzare cosa si è fatto e cosa si può migliorare, oppure come dice Termy, superare l'ansia di approccia re una singola persona tramite la confidenza in vitro.
Personalmente ritengo il primo metodo più generalizzabile, semplice ma anche meno duraturo, forse solo propedeutico al secondo, che rimane più efficace ed avanzato (è una mia opinione). Prima di avere le capacità di poter leggere a distanza le persone occorre fare esperienza con tante persone, quindi addestrare il nostro istinto con la pratica.
In questa fase avere un compagno più esperto può essere molto utile, fermo restando che ognuno deve trovare la sua strada.

Col tempo, la pratica ed il miglioramento, impariamo che tamite l'approccio possiamo arrivare a quello che ci interessa, o almeno alla soddisfazione di aver provato ad ottenere quello che ci interessa, ovvero passare dal "potessi parlarci" al "ho provato a conoscere" e con un po' più di pratica e di bravura al "ho sedotto".

Per fare un esempio concreto l'ansia d'approccio sta al rimorchio come la paura del vuoto sta al bunjee jumping: c'è, è natrale, è sano che ci sia e ce la tenuiamo.
Con le dovute condizioni possiamo sfidarla ed avere gran belle emozioni.
Rimanendo in metafora, nel caso del rmorchio tecniche e esperienza dal vivo (meglio se all'inizio con altri) hanno il ruolo dell'elastico e del gruppo di amici che si buttano prima di te.
Ora vi saluto che ho capito cosa fare questo weekend :P

InnerLighT ------>-|o

PS: Per chi non conoscesse Roma, Tor Bella Monaca è un quartiere molto periferico (al di là del raccordo). Quando mi è capitato di passare di lì, mi sono trovato a disagio anche andando in macchina. E' brutto, anzi squallido. Ogni grande città italiana che conosca ha almeno una zona di questo tipo, purtroppo. Persino la città modaiola per eccellenza (Milano) ha delle punte di squallore da far accapponare la pelle. Il consiglio è eviarlo. Con questo non voglio offendere gli abitanti del quartiere: ovviamente ci sono persone meravigliose anche lì, ne conosco alcune per fortuna, ma è innegabile che l'ambiente è degradato ed emergere è una gran fatica ed un grande merito per chi ci riesce.

PPS: a parte gli scherzi, mi è venuta davvero voglia di fare bunjee jumping...
Ultima modifica: 10 Ottobre 2009, 12:31:09 di InnerLighT
Be the Light (Waterboys)

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"Come esseri umani siamo tutti sulla stessa barca: egoisti, inappagati e arrapati fracichi." (Escalus)

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Citazione di: Tuvia il 10 Ottobre 2009, 00:32:59
Ma sai che sto trovando difficoltà pure io? Ti spiego, ho un po' paura ad approcciare, ma non tanto per il rifiuto in se che mi frena, ma perchè non saprei come continuare la conversazione e perchè non sono mai uscito con gente che sapeva come muoversi con una donna. Così finisce che se sei frenato in qualche modo e vorresti conoscere una ragazza non ci vai perchè tutti ti danno buca inventando le storie più assurde. Possibile che io non trovi qualcuno che voglia farmi uscire da sto giro, svezzarmi? Da solo mi viene difficile conoscere donne, anche perchè sono spesso in gruppo e non saprei cosa dire, soprattutto se sono un po' st*onzette, finendo per essere poco naturale. Avessi vicino una persona come te che mi dicesse "andiamo a conoscerla" lo farei subito anche se poi mi scuserei con te dopo perchè non ho saputo interagire  come avrei voluto ma non si arriva da nessuna parte se si sta li ha guardare.

Il problema da te evidenziato è l'origine di un buon 50% dei casi di ansia da approccio, è il cosiddetto vuoto dialettico, come ottimamente definito dal TermY .Ecco il link :

http://seduzioneitaliana.com/forum/generale/non-si-rimorchia-per-fasi-lapertura-e-la-transizione/

In effetti, nessuno ha paura di andare lì a dire "ciao" a una ragazza, il problema è che non si sa come fare a proseguire la conversazione rendendola per lei interessante, quindi ci si blocca ancor prima di aprire.

Se ti leggi quel 3d avrai diverse risposte alle tue domande.

Ciao
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Citazione di: Shark72 il 10 Ottobre 2009, 14:35:53
Il problema da te evidenziato è l'origine di un buon 50% dei casi di ansia da approccio, è il cosiddetto vuoto dialettico, come ottimamente definito dal TermY .Ecco il link :

http://seduzioneitaliana.com/forum/generale/non-si-rimorchia-per-fasi-lapertura-e-la-transizione/

In effetti, nessuno ha paura di andare lì a dire "ciao" a una ragazza, il problema è che non si sa come fare a proseguire la conversazione rendendola per lei interessante, quindi ci si blocca ancor prima di aprire.

Se ti leggi quel 3d avrai diverse risposte alle tue domande.

Ciao

Grazie,
come farei senza voi, ora lo vado a leggere con molta attenzione  ;)