Sono molto selettivo (Ma apro poco e chiudo meno...)

Aperto da TermYnator, 07 Ottobre 2009, 01:10:51

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TermYnator

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Salve Marpions,
questo post ha qualche mese (dicembre), ma ho deciso di postarlo solo ora.
Spesso sento ragazzi che interrompono una interazione, o non la cominciano per nulla, portando come giustificazione la loro selettività. Frasi tipiche sono: "E' troppo stupida... E' una 6,5..."
Alla fine, pur parlando come dei gran marpioni, non concludono nulla.
E' evidente che spesso queste giustificazioni siano solo scuse per giustificare l'abbandono del set, avendo percepito un imminente C&B, ma non è sempre così: molti provano realmente un qualcosa che gli fa pensare che non sia la donna giusta, nonostante le premesse ci fossero tutte. Ed è a queste persone che si rivolge questo post.

La selettività: ovvero la punta dell'iceberg.
Una delle motivazioni più frequenti sull'abbandono del set, è il "valore" in punti della ragazza. Il più delle volte, è una cazzata evidente: a meno che la pioggia non abbia fatto colare il trucco, la tipa non è certo cambiata in 5 minuti.
Poi si scopre che le poche donne che questi ragazzi rimorchiano e descrivono come 8, in realtà sono 6... O che la tipa in questione era tutt'altro che scema, se la giustificazione all'abbandono è stata l'intelligenza della tipa.
Non erano quindi motivazioni reali, ma tentativi razionali di motivare un abbandono che ha radici molto più profonde.
In realtà, dietro a questi abbandoni, è onnipresente un complesso, spesso temporaneo.
Per qualche periodo della mia vita, ho personalmente accusato queste forme di abbandono. Ma essendo un hiperrazionale, non accetto facilmente che qualcosa di cui non conosco l'origine, limiti la mia libertà d'azione. Ho quindi sottoposto me stesso ad un'accurata analisi per capire cosa mi stesse succedendo.
La chiave per capire questo meccanismo è venuta dalle frequenti discussioni che ho avuto negli anni che hanno preceduto il mio ingresso in questo forum, con le decine di MdP che ho conosciuto in real life.
Con molti di questi ho raggiunto un certo livello di intimità, che alla fine li ha portati a sbottonarsi (dopo diverse birre), consentendomi di catalogare questi complessi in modo empirico. L'insieme dei complessi, è il corpo dell'iceberg del quale la selettività è solo il sintomo rivelatore.
Ho diviso questi complessi in due grandi gruppi:
I complessi da senso di colpa.
I complessi da senso di inadeguatezza.

I complessi da senso di colpa.
Questi complessi derivano principalmente da retaggi paleocattolici, o da un amore sviscerato per la figura materna. Molti ragazzi (in particolar modo i figli di maschi adulteri o violenti), vedendo soffrire la madre a causa del padre, tendono a limitarsi nei rapporti con le donne per una sorta di paura di far del male.
Paura motivata non tanto dalla propria indole, ma dal solo appartenere al sesso maschile,
come se tutti i maschi fossero cattivi. La ricerca di donne evidentemente disponibili è per i maggiormente afflitti un cruccio. Talmente forte da far considerare ai più colpiti le prostitute l'unica possibilità di sesso "autorizzato": stanno li per quello, quindi non si fa male a nessuno.
Parallelamente, la paura che una donna si innamori di noi, quando desideriamo solo sesso.
Alla base di questi complessi, è evidente una concezione distorta degli stereotipi sessuali,
che colloca la donna come una vittima innocente, ed il maschio come un feroce approfittatore.
L'atteggiamento protettivo circa le ragazze molto più giovani, rientra in questo gruppo di complessi, ed è generalmente proprio di persone che hanno sorelle più piccole.
Se questi complessi fossero razionalizzati, le cose sarebbero semplici.
Il problema è che non lo sono.
Il complessato, quindi, non agisce su base logica, ma su base irrazionale: in pratica percepisce un senso di fastidio nei riguardi di quello che fa durante l'interazione, che lo porta ad interrompere la stessa. Egli realmente percepisce un fastidio al proseguimento dell'azione, ma non riuscendo a darsi un perchè, motiva l'abbandono con tesi razionali usualmente considerate motivo di abbandono.
A tutti coloro che provano sensi di eccessiva protettività nei confronti delle donne, consiglio quindi di meditare accuratamente sulle loro sensazioni.

I complessi da senso di inadeguatezza.
L'origine di questi complessi è legata a fattori per i quali l'attore si ritiene inferiore alle aspettative delle donne.
Il principale fattore, riguarda il sesso e la capacità di esercitare la propria maschilità.
Ho conosciuto ragazzi che erano dei veri treni nell'aprire e nell'intavolare discussioni produttive, ma al momento di chiudere cambiavano improvvisamente, quasi a farsi dire di no.
No che puntualmente arriva, non appena la donna si accorge che l'attore diventa incongruente con quello che ha fatto sino a quel momento.
Raramente l'origine di questi sensi di inadeguatezza è reale, o quantomeno dimostrabile:
nel senso che spesso, o non esiste un parere medico, o nonostante il parere medico che attesta una funzionalità (o delle dimensioni) corretta, l'attore continua a ritenersi inadeguato.
Ho personalmente attraversato un triste periodo di "uccello morto".
Alla base di questi complessi, molto spesso ci sono confronti con donne che apparendo indifferenti al sesso, rivelano di aver avuto storie precedenti con uomini con cazzi enormi.
Il povero marpione, comincia a sentirsi inadeguato, ma non somatizza subito.
Somatizza appena cambia donna, cominciando a chiedersi se il suo pisello sarà all'altezza di soddisfare la nuova preda. Più la preda si concede facilmente, più inconsciamente egli "penserà" che è richiesto un caxxo enorme.
L'esito, è che i troppi pensieri, influiranno negativamente sull'erezione, confermando all'attore di essere inadeguato.
Esiste una unica soluzione al problema: fare sesso solo quando se ne ha veramente voglia.
Spesso, in un rimorchio lampo (2/3 ore) non si ha il tempo di "familiarizzare" sessualmente:
si arriva a letto senza aver avuto un reale desiderio sessuale. E se si è paghi, l'uccello non si muove più di tanto.
Occorre quindi fermarsi a del petting pesante, senza andare oltre, perchè il trovarsi a caxxo moscio, peggiorerebbe le cose, facendo si che si ancori alla nuova donna il senso di inadeguatezza.
PIano piano, con il succedersi degli incontri, aumenterà il desiderio, e l'erezione tornerà ad essere normale. Il constatare che ci si eccita, darà sicurezza, e finalmente si potrà procedere all'amplesso (come me fate parlà scYentifico...)

Della stessa matrice sono spesso i sensi di inadeguatezza dovuti al non ritenersi coinvolgenti o sufficientemente interessanti, malgrado si possegga un livello di conoscenza tecnica adeguato. Non sto parlando quindi di persone che di questo mondo non sanno nulla, che rimando ad un sano studio di come si rimorchia.
La soluzione è nettamente più facile, non essendo implicati fenomeni non direttamente controllabili.
Anche qui, la soluzione è semplice, e perfettamente in linea con il vecchio detto "il pisello non vuole pensieri": basta sostituire a "pisello" la parola "cervello", ed il gioco è fatto.
Se vi sentite inadeguati, invece di pensare a cosa dire, sparate la prima cosa che vi passa per la testa, e liberatevi.
Fottetevene del fatto che interessi o meno: in questi casi è meglio far qualcosa, piuttosto che incrementare il livello di autocommiserazione, che è la vera fonte del risultare poco attraenti. Se avrete feedbacks positivi, acquisirete l'entusiasmo necessario ad andare avanti profiquamente. Se non succede al primo tentativo, insistete.

L'ultimo grande filone, è il sentirsi inadeguati fisicamente, attitudine responsabile della maggioranza dei set che si decide di abbandonare ancor prima di aprire.
Anche qui, a meno che non siate dei cessi senza tavoletta, si tratta di pippe mentali che nascondono uno dei complessi precedenti.
Se invece siete cessi senza tavoletta, dovete affrontare il vostro problema, e vincere una volta per tutte.
Non è ammissibile che una persona sia vittima del proprio aspetto fisico, a meno che non sia affetta da mali senza cura.
E persino persone di 340 kili sono riuscite a dimagrire, o rimorchiare prima ancora di dimagrire. La realtà, e che anche pesando 340 kili, ci sono persone che si accettano, e riescono a dimostrare positività che genera attrazione.
L'aspetto fisico è una scusa per non ammettere che non si accetta se stessi per quello che si è, e spesso, l'eccessiva grassezza è un sintomo di lassismo dovuto ad una personalità eccessivamente remissiva nei confronti delle proprie debolezze. In questi casi, posso dare un'unica dritta: riprendete contatto con voi stessi, trovatevi delle passioni che vi consentano di apprezzare quanto siete in grado di fare, date una mano agli altri, e cercate in ogni modo di farvi amare.
L'amore degli altri, inevitabilmente vi porterà ad amare voi stessi.

TermYnator
Ultima modifica: 07 Ottobre 2009, 01:27:44 di TermYnator
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maxcavezzi

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E' interessante il post ma secondo me c'e' un terzo filone che non si puo' tralasciare.. causa di tantissimi abbandoni del set..
la primordiale paura di essere rifiutati che con la scusa di preservarci da quella spiacevole sensazione.. spesso ci blocca o rende impacciati rendendo probabile il rifiuto.
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SunBeam

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Micione

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Citazione di: TermYnator il 07 Ottobre 2009, 01:10:51
Salve Marpions,
CUT
Non è ammissibile che una persona sia vittima del proprio aspetto fisico, a meno che non sia affetta da mali senza cura.
CUT
L'amore degli altri, inevitabilmente vi porterà ad amare voi stessi.

TermYnator
Te la fai semplice, tu... :(
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Citazione di: TermYnator il 07 Ottobre 2009, 01:10:51
Non erano quindi motivazioni reali, ma tentativi razionali di motivare un abbandono che ha radici molto più profonde.
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james.mar

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TermY, perchè nella tua analisi non includi quelle persone che si basano molto sull'approvazione altrui e non aprono/trombano ragazze "passabili" per non fare brutta figura con gli amici?

ad esempio, nella mia uni ci sono alcune tipe passabili che magari tromberei anche, ma poi non mi sentirei a mio agio col giudizio (soprattutto tacito) di alcuni miei amici, con quello che pensano di me e cose simili.
pertanto, mi risparmio a monte la "fatica" di sedurla, e come motivazione aggiuntiva penso "ma chi me lo fa fare? alla fine è scopabile, non mi piace mica!" (il che è comunque vero).

lo so, è grave.

blackhat

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Mi hai dato sicuramente molto su cui riflettere con questo post.

Mi riconosco in un mix di senso di colpa e di inadeguatezza, dovuti al mio vissuto.
Sto piano piano superando inadeguatezza prendendo coscienza delle nuove capacità acquisite, per il senso di colpa... lo trovo più difficile.

Dimenticavo: +1 e best of
III TermYraduno: io c'ero!

La seduzione è l'arte che ci porta a conoscere realmente chi siamo.-TermY

Un Vero Uomo ha come Maestro ed Idolo solo se stesso.-TermY

L'armonia con se stessi, è il premio per aver fatto di se un'opera d'arte.-TermY

Il fare di te stesso un'opera d'arte, il conoscerti rispecchiandoti in una donna, il trovare in lei una complice, il diventare il suo punto di riferimento e l'uomo nelle cui braccia lei si abbandonerà-Me medesimo

Kierkegaard

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Standing ovation! E mi inchino.

ma pecché non mi rippondi al pm?   :'(

il cucciolo,

J.
Ultima modifica: 15 Agosto 2010, 10:57:38 di Juan

Kierkegaard

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#9
Citazione di: james.mar il 07 Ottobre 2009, 13:12:59
TermY, perchè nella tua analisi non includi quelle persone che si basano molto sull'approvazione altrui e non aprono/trombano ragazze "passabili" per non fare brutta figura con gli amici?

ad esempio, nella mia uni ci sono alcune tipe passabili che magari tromberei anche, ma poi non mi sentirei a mio agio col giudizio (soprattutto tacito) di alcuni miei amici, con quello che pensano di me e cose simili.
pertanto, mi risparmio a monte la "fatica" di sedurla, e come motivazione aggiuntiva penso "ma chi me lo fa fare? alla fine è scopabile, non mi piace mica!" (il che è comunque vero).

lo so, è grave.

James sono più gravi i tuoi high-standard!!!!  :lol:  Ma vuoi vedere che sono motivati da quello che hai scritto?

J.
Ultima modifica: 15 Agosto 2010, 10:55:10 di Juan

james.mar

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Citazione di: Kierkegaard il 07 Ottobre 2009, 13:55:14
James sono più gravi i tuoi high-standard!!!!  :lol:  Ma vuoi vedere che sono motivati da quello che hai scritto?

K.

in parte è come dici tu, kierk...ma in realtà i miei gusti (preferisco gusti: standard sa troppo di "abbelli io me faccio solo le fighe") estetici sono reali e non "psicologici".
il punto è che di fronte a tipe che, secondo i miei gusti raggiungono il livello di "scopabile", mi fermo di fronte al giudizio esterno, o di alcuni amici.

va da sè che questi amici non siano dei sof ma ad esempio, restando nel contesto universitario, uno dei miei più cari amici assomiglia a josh hartnett  Azn

Kierkegaard

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#11
Citazione di: james.mar il 07 Ottobre 2009, 14:04:24
in parte è come dici tu, kierk...ma in realtà i miei gusti (preferisco gusti: standard sa troppo di "abbelli io me faccio solo le fighe") estetici sono reali e non "psicologici".
il punto è che di fronte a tipe che, secondo i miei gusti raggiungono il livello di "scopabile", mi fermo di fronte al giudizio esterno, o di alcuni amici.

va da sè che questi amici non siano dei sof ma ad esempio, restando nel contesto universitario, uno dei miei più cari amici assomiglia a josh hartnett  Azn

Si è successo anche a me. La situazione tipo è stata del tipo: vedevo una che mi attizzava (non ho detto che mi piaceva da impazzire), quindi come dici tu "scopabile". Pensavo dentro di me che ci potevo fare un pensierino per una, come dire? ons! Poi dopo poco arrivavano i commenti negativi dei miei amici (segaioli).

Ora che succedeva... intanto anche se la tipa mi continuava ad attizzare anche dopo i loro commenti non la guardavo più come target per paura di eventuali commenti negativi sulla mia reputazione, ma sopratutto confondevo la mia vita con quella degli altri. Perché se vai a vedere poi quegli stessi amici se la facevano con delle ragazze che non erano dei campioni di perfezione genetica. Predicavano "bene" e razzolavano "male". E io intanto perdevo le mie occasioni di fare esperienze.

Secondo me tu hai questo retaggio perché questo è il classico modo di pensare delle nostra città natale.

J.
Ultima modifica: 15 Agosto 2010, 10:54:30 di Juan

james.mar

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Citazione di: Kierkegaard il 07 Ottobre 2009, 14:14:59
Si è successo anche a me. La situazione tipo è stata del tipo: vedevo una che mi attizzava (non ho detto che mi piaceva da impazzire), quindi come dici tu "scopabile". Pensavo dentro di me che ci potevo fare un pensierino per una, come dire? ons! Poi dopo poco arrivavano i commenti negativi dei miei amici (segaioli).

Ora che succedeva... intanto anche se la tipa mi continuava ad attizzare anche dopo i loro commenti non la guardavo più come target per paura di eventuali commenti negativi sulla mia reputazione, ma sopratutto confondevo la mia vita con quella degli altri. Perché se vai a vedere poi quegli stessi amici se la facevano con delle ragazze che non erano dei campioni di perfezione genetica. Predicavano "bene" e razzolavano "male". E io intanto perdevo le mie occasioni di fare esperienze.

Secondo me tu hai questo retaggio perché questo è il classico modo di pensare delle nostra città natale.

K.

ok, quella fase io l'ho superata, o meglio non l'ho mai passata: ci sono tanti MdP che dicono "cessa di qua, cessa di là", e poi fanno dei catafalchi inguardabili. neanche li considero.
diverso il discorso con i josh hartnett di turno.
anche se, ammetto, in parte soffro anch'io della "sindrome da sfoggio": mi piace sentirmi dire "che figa la tua tipa" o cose così. da qui la non voglia di rimorchiare le tipe scopabili.



per quanto riguarda la città natale, non sono d'accordo.
credo che sia retaggio del maschio, forse direi del maschio italico dove c'è più concorrenza, dove la donna è vista come qualcosa da ottenere, un premio, una tacca, qualcosa da sfoggiare. ma ciò non si limita solo alla nostra city.

Kierkegaard

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Citazione di: james.mar il 07 Ottobre 2009, 14:25:11
per quanto riguarda la città natale, non sono d'accordo.
credo che sia retaggio del maschio, forse direi del maschio italico dove c'è più concorrenza, dove la donna è vista come qualcosa da ottenere, un premio, una tacca, qualcosa da sfoggiare. ma ciò non si limita solo alla nostra city.

Si è vero, concordo. Ma io restringerei il campo alle province. Perché a Milano se una sera esci per i cazzi tuoi, incontri una e te la scopi (a meno di coincidenze s-fortuite) è difficile che si venga a sapere.

Invece in provincia c'è sempre più controllo... e qui torniamo sempre al solito discorso delle provincie perbeniste dei social circle ecc...

J.
Ultima modifica: 15 Agosto 2010, 10:53:27 di Juan

TermYnator

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#14
Citazione di: maxcavezzi il 07 Ottobre 2009, 08:30:25
E' interessante il post ma secondo me c'e' un terzo filone che non si puo' tralasciare.. causa di tantissimi
abbandoni del set..
la primordiale paura di essere rifiutati che con la scusa di preservarci da quella spiacevole sensazione.. spesso
ci blocca o rende impacciati rendendo probabile il rifiuto.

Questa categoria è quella citata nel passo sui complessi di inadeguatezza:
il rifiuto è solo ciò che segue il comportamento inadeguato.
Questa scelta è motivata dal cercare come mio solito, di operare una classificazione che fosse il più possibile
rappresentativa del problema, ovvero quella che ti consente una rappresentazione efficiente e piramidale,
permettendo dal sintomo di risalire alla causa in modo univoco.
Nella fattispecie (sottolineo che l'analisi è empirica e ben lontana dall'essere confermata sperimentalmente),
allego questo schema per chiarire la prassi adottata all'origine di questo ed altri post passati.
Ultima modifica: 07 Ottobre 2009, 14:51:12 di TermYnator
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