Domande su TermYnator

Aperto da TermYnator, 26 Aprile 2009, 18:04:27

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frenchkiss

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Citazione di: SunBeam il 26 Aprile 2009, 18:04:27
Inauguro il The Well di TermYnator. Postate pure le vostre domande.
Cosa ne pensi del sargin? Non pensi che tutto questa cancelli la tua personalità e il tuo modo d'essere saresti come adesso se tu non avresti mai conosciuto questo mondo?
Cosa mi consiglieresti un alettura un film qualcosa di importantissimo per migliorare il sargin?
il fatto che ho messo la testa a posto.... ma non so dove..!

odio e nostalgia
ho visto questi anni , di una vita passata al margine
ho visto litri d'inchiostro nero su pagine
ho visto quanto è facile sbagliare
e quanto può essere difficle ricomnciare...

Kierkegaard

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Ultimamente non riesco, per usare un termine in voga, a seguire il "flow". Mi sento bloccato e penso sempre a cosa dire? cosa fare ora? E quando non ci penso comunque rimango nel silenzio o bloccato senza sapere cosa fare. Come rompo questo blocco? Ho pensato alle corrispondenze e dire/fare la prima cosa che mi viene in mente ma... boh!

TermYnator

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Citazione di: Kierkegaard il 08 Aprile 2010, 22:18:34
Ultimamente non riesco, per usare un termine in voga, a seguire il "flow". Mi sento bloccato e penso sempre a cosa dire? cosa fare ora? E quando non ci penso comunque rimango nel silenzio o bloccato senza sapere cosa fare. Come rompo questo blocco? Ho pensato alle corrispondenze e dire/fare la prima cosa che mi viene in mente ma... boh!
Perchè non stai in pace con te stesso.
Ritrova la tua serenità, e vedrai che di parole ne usciranno a fiumi.

BodYdarma
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kaka89

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ciao termy,ho letto il post in cui racconti la storia della tua vita,dall'infanzia ad oggi...complimenti per il post,davvero molto molto molto bello...ho pero da farti una domanda,ho visto che non hai avuto un'infanzia facile,sopratutto per il rapporto con gli altri ragazzini della tua età,bene io vorrei chiederti,una volta che sei diventato adolescente,ed hai iniziato a provarci piu assiduamente con le ragazze,qual'era la tua reazione,sopratutto nelle prime esperienza,quando ricevevi un rifiuto?

TermYnator

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Citazione di: kaka89 il 03 Maggio 2010, 13:36:29
ciao termy,ho letto il post in cui racconti la storia della tua vita,dall'infanzia ad oggi...complimenti per il post,davvero molto molto molto bello...ho pero da farti una domanda,ho visto che non hai avuto un'infanzia facile,sopratutto per il rapporto con gli altri ragazzini della tua età,bene io vorrei chiederti,una volta che sei diventato adolescente,ed hai iniziato a provarci piu assiduamente con le ragazze,qual'era la tua reazione,sopratutto nelle prime esperienza,quando ricevevi un rifiuto?

Sinceramente, venendo dal basso, per me ogni cosa era un qualcosa di guadagnato.
Le mie prime esperienze erano abbastanza particolari, nel senso che andavo a rimorchiare in pista ragazze di cui non sapevo assolutamente nulla.  I rifiuti mi sono pesati dopo il mio ritorno a Roma.
Da li, iniziai a praticare una prassi prudenziale, che ad un primo contatto con presa di telefono, faceva succedere un day2 nel quale avveniva il primo contatto "erotico".
Tale prassi, essendo socialmente più accettabile che probvarci subito, mi garantiva una certa tranquillità sul fronte rifiuto. Successivamente, ho ripreso la pratica "veloce", ricominciando a frequentare disco.
Ma in questo contesto, ho sempre considerato il rifiuto come una variabile inevitabile.
DA questa considerazione nasce la mentalità del Facchino della Figa: entri in disco, e tacchini la più bona di tutte, sapendo perfettamente che potrebbe darti un palo. Se te lo da, passi a quella immediatamente meno  bona e così via. Il rifiuto, con questa mentalità, è insignificante.

Quindi, consiglio a chi è alle prime armi di recarsi in ambienti dove sia possibile Facchinare liberamente, piuttosto che intraprendere percorsi dove un rifiuto costringe a lunghe ed estenuanti ricerche, ovvero a ricominciare da capo.

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kaka89

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Citazione di: TermYnator il 03 Maggio 2010, 15:16:19
Sinceramente, venendo dal basso, per me ogni cosa era un qualcosa di guadagnato.
Le mie prime esperienze erano abbastanza particolari, nel senso che andavo a rimorchiare in pista ragazze di cui non sapevo assolutamente nulla.  I rifiuti mi sono pesati dopo il mio ritorno a Roma.
Da li, iniziai a praticare una prassi prudenziale, che ad un primo contatto con presa di telefono, faceva succedere un day2 nel quale avveniva il primo contatto "erotico".
Tale prassi, essendo socialmente più accettabile che probvarci subito, mi garantiva una certa tranquillità sul fronte rifiuto. Successivamente, ho ripreso la pratica "veloce", ricominciando a frequentare disco.
Ma in questo contesto, ho sempre considerato il rifiuto come una variabile inevitabile.
DA questa considerazione nasce la mentalità del Facchino della Figa: entri in disco, e tacchini la più bona di tutte, sapendo perfettamente che potrebbe darti un palo. Se te lo da, passi a quella immediatamente meno  bona e così via. Il rifiuto, con questa mentalità, è insignificante.

Quindi, consiglio a chi è alle prime armi di recarsi in ambienti dove sia possibile Facchinare liberamente, piuttosto che intraprendere percorsi dove un rifiuto costringe a lunghe ed estenuanti ricerche, ovvero a ricominciare da capo.

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io ho assunto un atteggiamento simile al tuo,prendo sempre il numero di cellulare,per creare un po di conoscenza con la tipa,capire se ci sta(le propongo di uscire,se accetta allora ci sta,altrimenti no,ma un rifiuto al telefono almeno da come le vedo io è diverso che dal vivo)non riesco a provarci con una di cui non so niente e che ho appena conosciuto....

Beeblebrox

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Secondo te quanto conta, sia in positivo che in negativo l' autocritica?

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#442
Citazione di: Beeblebrox il 09 Maggio 2010, 13:11:30
Secondo te quanto conta, sia in positivo che in negativo l' autocritica?

Ottima domanda.
Da uno a 10, 10. L'autocritica è fondamentale in un processo di crescita, e quindi presumibilmente di miglioramento.
L'autocritica però, presenta un enorme problema: l'avere dei riferimenti oggettivi sui quali confrontarsi.
Se non possiedi questi riferimenti, scivoli nella sega mentale, che ha due opposti: la mitomania con delirio istrionico da un canto, e la depressione nichilistica dall'altro.
L'autocritica quindi, per essere efficace, deve sempre partire da una fotografia oggettiva del mondo e di come funziona. Per fare un esempio di cosa possa essere questa fotografia, cito il TermYdelirio, che è la mia fotografia del modo, e quindi il caposaldo che uso per confrontare la mia rappresentazione di me stesso con il mondo. La fotografia deve essere il più possibile dinamica, ovvero tener debito conto della valenza "sperimentale" offerta dal feedback che rappresenta il pensiero di massa. Ogni scostamento da questo criterio valutativo, va esaminato con attenzione, per scovare falle nella rappresentazione del mondo.
Questa prassi, non implica che se la pensi diversamente dalle masse, tu sia necessariamente in torto:
potresti essere una mosca bianca, che ha capito prima degli altri.
Ma non deve neanche portarti a vivere il mondo con la mentalità della mosca bianca nel caso tu abbia avuto ragione in più d'una occasione. Se sviluppi questo tipo di "fotografia" del mondo, hai un valido sistema di riferimento per praticare l'autocritica ottenendo dei risultati tangibili: ovvero l'insieme delle strategie che devi adottare per ottenere quello che ritieni per te migliore dal mondo.
Se invece pratichi l'autocritica ed usi come riferimento un modello autoreferenziante, ovvero che non tiene conto della realtà, ma solo delle tue percezioni, rischi di scivolare in uno dei due estremi della sega mentale che ho citato in premessa: la mitomania con delirio istrionico da un canto, e la depressione nichilistica dall'altro.
Nel primo caso, tendi a pensare che tutto quello che fai sia giusto, e ti convinci di essere quello che non sei, fino ad arrivare al paradosso patologico di crearti un passato inesistente. Ogni insuccesso viene imputato all'errore degli altri, perchè ti consideri perfetto. Nel secondo, tendi invece a ridurre qualsiasi cosa tu possa fare a qualcosa di assolutamente inutile, che in ogni caso non potrà cambiare la situazione. Questo perchè ti consideri assolutamente inadatto al mondo.
In entrambe i casi, il problema è la ricostruzione di se stessi (quello che io chiamo Immagine Virtuale), che è scollata dalla realtà.

Concludendo: prima di poter fare autocritica, occorre indagare su cosa hai intorno, scardinando i preconcetti. Il che, non è assolutamente facile... :)

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Ultima modifica: 10 Maggio 2010, 14:00:42 di TermYnator
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Leo

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Salve Termy ho una domanda per te:

In che senso, secondo te, la seduzione può essere intesa come arte?

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Citazione di: Leo il 12 Maggio 2010, 15:27:08
Salve Termy ho una domanda per te:
In che senso, secondo te, la seduzione può essere intesa come arte?

http://seduzioneitaliana.com/forum/generale/termydelirio-17-lassoluto/

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JBGrenouille

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Premesso che neanche a me piace usare acronimi inglesi in italiano (tipo HB), ho notato che spesso usi il termine "femine" per definire le donne.

Da cosa deriva e cosa significa per te precisamente?


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Citazione di: JBGrenouille il 16 Giugno 2010, 14:14:35
Premesso che neanche a me piace usare acronimi inglesi in italiano (tipo HB), ho notato che spesso usi il termine "femine" per definire le donne.

Da cosa deriva e cosa significa per te precisamente?

Fémina (equivalente in italiano a fémmina) secondo una leggenda metropolitana, non viene dal francese, ne tantomeno da foe mina (o fevina) ma dal Malleus Maleficarum: il libro degli inquisitori.
In esso, la donna veniva descritta come più propensa al peccato perchè inferiore nella fede, ovvero:
Fe minus...
Il termine Femmina, quindi è errato perchè presenta una "m" di troppo.

Uso questo termine in senso goliardico. Anche se, talvolta, in tono semiserio ho intimato a qualche donna:
"Stai zitta, femina!"

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Beeblebrox

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Nel Termydelirio n°2 affermi:
La gratitudine dei Palledotati

Come ho scritto, il palledotato non fa mai nulla per ricevere qualcosa in cambio:
lo fa è basta. Se il fare qualcosa per altri gli costa rinunce, lo fa finchè la sua condizione
esistenziale glielo permette, e finchè la sua vanità risulta soddisfatta.
Eh si, gli uomini con le palle sono tanto vanitosi quanto immodesti, ma come scritto
nel precedente TermYdelirio, la modestia è uno schifoso tentativo di nascondere il proprio
egoismo.


Il palle dotato è una persona che da senza aspettarsi nulla dagli altri. Nella mia via ho trovato numerose persone   che per quanto io dessi a loro lo non apprezzavano il mio aiuto anzi quasi erano scocciati da questo. In quanto non riuscivano a comprendere/comprendermi. Anche se alcune dopo se ne sono ravvedute.

ora la domanda è il palledotato da le perle ai porci o no?


JBGrenouille

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#448
Citazione di: TermYnator il 16 Giugno 2010, 14:50:07
Uso questo termine in senso goliardico. Anche se, talvolta, in tono semiserio ho intimato a qualche donna:
"Stai zitta, femina!"
Interessante l' etimologia del termine  :)

Solo pensavo che per te fosse una specie di sinonimo di "Vera Donna", in opposizione alle RMP, o sbaglio?

Ricordo la tua recensione di "The Game" in cui definivi appunto "femina" la donna che Style si rimorchia alla fine, sottolineando come lui sia stato costretto ad andare oltre lo schema delle routine poiche' lei apparteneva ad una categoria diversa rispetto alle varie "simil strappone" descritte in precedenza nel libro.
Ultima modifica: 16 Giugno 2010, 16:34:17 di JBGrenouille

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Citazione di: Beeblebrox il 16 Giugno 2010, 16:09:12
ora la domanda è il palledotato da le perle ai porci o no?

Risponderò metafisicamente e con tremendi giri di parole.
Il palledotato da perle ai porci per scovare se fra essi ci sono altri palledotati che ancora non sanno di esserlo,
ma credono di essere porci a loro volta.
Gradualmente, i palledotati emergeranno dai porci. Ma per far ciò, il palledotato deve sterminare i porcari, che tendono a far credere ai palledotati ignari di esserlo di essere porci.
La strategia dei porcari è quella di dare ghiande a tutti, perchè sanno che le ghiande piacciono, sono facili da mangiare e comunque tendono a dare un livello di soddisfazione che inibisce la ricerca di perle.
Dal m omento che il palledotato è un superuomo, è anche suo dovere aiutare altri superuomini a scoprire la loro natura, così come fu fatto a lui stesso.
Per questo il palledotato da perle ai porci.

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