Domande su TermYnator

Aperto da TermYnator, 26 Aprile 2009, 18:04:27

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zlatan

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Ciao pa, cosa pensi di Aldo Carotenuto?

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II TermYraduno: "AlY' Papà e i 40 Marpioni". Io c'ero.


Ogni ostacolo che si pone tra te e i tuoi sogni non è altro che una prova per verificare quanto veramente desideri raggiungerli


Se le persone che non si comprendono, comprendessero almeno di non comprendersi, si comprenderebbero meglio di quando, non comprendendosi, non comprendono nemmeno che non si comprendono - Gustave Ichheiser

TermYnator

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Citazione di: zlatan il 10 Febbraio 2010, 17:22:46
Ciao pa, cosa pensi di Aldo Carotenuto?

Chi caxxo è?  :lol:

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Citazione di: nad84 il 10 Febbraio 2010, 17:40:17
Psicologo di scuola junghiana!  :)

Grazie Nad.
Ho letto brevemete i titoli delle opere, e direi che sembra piuttosto interessante.
Più vado avanti, e più mi rendo conto che invece di leggere st*onzate su PNL e altre robe
new age, un aspirante marpione dovrebbe farsi il culo su testi di psicologia e psicanalisi.
Idem per chi ha la pretesa di scrivere un libro sulla seduzione (me compreso, che ad intervalli  di
15 giorni, praticamente rimanipolo completamente il testo del TM).
L'esito sul campo, è frutto di una grande comprensione dei meccanismi umani.
Ovviamente non basta conoscerli, bisogna anche applicarli: altrimenti gli amici di Costanzoshow sarebbero
dei grandissimi marpioni...  ;D

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zlatan

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Citazione di: TermYnator il 10 Febbraio 2010, 17:51:37
Grazie Nad.
Ho letto brevemete i titoli delle opere, e direi che sembra piuttosto interessante.
Più vado avanti, e più mi rendo conto che invece di leggere st*onzate su PNL e altre robe
new age, un aspirante marpione dovrebbe farsi il culo su testi di psicologia e psicanalisi.

Straquoto.

Sinceramente pensvo tu lo conoscessi! ;D

Sto leggendo "Eros e Pathos" ed è moooooooolto interessante.  
Per me devi leggerlo...cosi puoi dirmi che ne pensi... ;D

Zlatan

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dragonfly

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Citazione di: TermYnator il 10 Febbraio 2010, 17:51:37

Più vado avanti, e più mi rendo conto che invece di leggere st*onzate su PNL e altre robe
new age, un aspirante marpione dovrebbe farsi il culo su testi di psicologia e psicanalisi.

E' quello che mi piacerebbe fare :)
Purtroppo non conosco testi validi di psicologia, soprattutto inerenti alle relazioni umane. Mi sapresti indicare qualche testo?
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Tidus

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Termynator, che rapporto hai con Hermann Hesse? Penso che tu abbia letto qualche suo libro. Ho notato che alcuni tuoi pensieri collimano con quelli dello scrittore tedesco.
Hesse è il mio autore preferito, sopratutto perchè impartisce vere e proprie lezioni di vita..
"Non preoccuparti del fatto che la gente non ti conosce, preoccupati del fatto che forse non meriti di essere conosciuto."

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Citazione di: zlatan il 11 Febbraio 2010, 13:16:00
Straquoto.
Sinceramente pensvo tu lo conoscessi! ;D

No. L'unico del quale ho letto scritti affini alla seduzione, è stato Alberoni.

Citazione
Sto leggendo "Eros e Pathos" ed è moooooooolto interessante.  
Per me devi leggerlo...cosi puoi dirmi che ne pensi... ;D

Grazie della dritta. Vedrò di ottemperare ;)

@Dragonfly: leggiti qualche cosa di divulgativo su Jung e Freud, come base.
Poi leggiti qualcosa di Alberoni: per me è stato illuminante negli anni '80.

@Tidus: Non ho letto Hesse. Le mie letture non scientifiche (fatta eccezione per alberoni, e Licia Alberti)
si contano sulla punta delle dita.
Migliorerò :)

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GuyMontag

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Considerando che questo articolo di Evola è del 1952 e che sono solo estratti...che ne pensi?
CitazioneLe ragazze italiane.
La donna mediterranea, quasi senza eccezione, ha la propria vita orientata nel modo più unilaterale e, diciamo pure, più primitivo verso l'uomo. Noi siamo ben lungi dall'esaltare la donna mascolinizzata o la "compagna": fatto è però che la donna mediterranea trascura quasi sempre di formarsi una vita propria autonoma, una sua personalità, indipendentemente dalla preoccupazione del sesso, tanto da potersi permettere poi, nel campo del sesso, quella libertà, e mantenere in esso quella spregiudicatezza unita a linea, che si riscontrano, ad esempio, in una berlinese, in una viennese, in una danese.



La vita interiore della gran parte delle nostre ragazze si esaurisce, invece ed appunto, nella preoccupazione pel sesso e per tutto ciò che può servire per ben "apparire" e per attrarre l'uomo nella propria orbita. È così che noi vediamo spesso donne e giovanissime, tenute ancora dalla famiglia in una specie di recinto di protezione, tutte pittate ed attrezzate come, nei paesi del Nord non lo sono nemmeno le professionals. E basta esaminarle un momento per accorgersi che, malgrado tutto, l'uomo e i rapporti con l'uomo sono l'unica loro preoccupazione, tanto più palese, per quanto è mascherata da ogni specie di limitazioni borghesi ovvero da una sapiente, razionalizzata amministrazione dell'abbandono. Al che, subito si aggiungono complicazioni ben comprensibili, data la corrispondente attitudine dell'uomo.



Si può vedere ogni giorno, in una via di grande città, che cosa succede quando una ragazza appena desiderabile passa dinanzi ad un gruppo di giovani: questi la scrutano e la seguono con lo sguardo "intenso", come se fossero tanti Don Giovanni o degli affamati tornati dopo anni di Africa o di Artide; l'altra mentre nelle pitture, nell'incedere, nelle vesti e così via non fa mistero di tutta la sua qualificazione femminile, affetta un'aria di sovrana indifferenza e di "distacco" (anche quando si tratta di una mezza calzetta, ove sarebbe difficile trovar dell'altro, oltre la qualità biologica di esser nata, per caso, donna); tanto che l'osservatore di simili scenette è portato a chiedersi seriamente se l'una e gli altri non abbiano davvero nulla di meglio da pensare per compiacersi di una simile commedia.



Col carattere immediato e, diciamo pure, grezzo delle sue inclinazioni erotiche, un certo tipo umano, purtroppo da noi molto diffuso, allarma la donna, la mette sulle difese, favorisce ogni specie di complicazioni dannose: dannose, in primo luogo, proprio per lui. La donna, mentre da un lato non pensa che a possibili rapporti con l'uomo e all'affetto che essa può produrre sull'uomo, dall'altro si sente come una specie di preda desiderata e inseguita, che deve star bene attenta ad ogni passo falso e "razionalizzare" adeguatamente ogni relazione ed ogni concessione.



Ma a parte queste circostanze esteriori, di cui ha colpa l'uomo, devesi accusare un atteggiamento effettivamente falso proprio ad un diffuso tipo femminile. Si può affermare che, nel 95% dei casi, una ragazza può aver già detto interiormente "si", ma che essa si sentirebbe avvilita nel comportarsi risolutamente di conseguenza, senza sottoporre l'uomo a tutta una trafila di complicazioni, ad una via crucis erotico-sentimentale. Temerebbe, altrimenti di non esser considerata come una "persona seria" o "per bene", laddove da un punto di vista superiore, proprio una tale insincerità e artificialità sono segno di poca serietà. Su base analoga si svolge la prassi ridicola di flirts, il rituale dei "complimenti", del "fare la corte", della obbligata "galanteria" del "forse che si, forse che no". E che in tutto ciò l'uomo non si senta offeso nella sua dignità, quasi come per una prostituzione psichica che, alla fine, dovrebbe fargli chiedere si le jeu vaut la chandelle – ciò dimostra l'influenza che sul nostro sesso hanno componenti razziali poco felici.



Ciò che una donna potrà essere conformisticamente e, diciamo così, su di un piano naturalistico, come "sposa" e "madre", qui non entra propriamente in discussione. Certo è però che, sotto ogni altro riguardo, la ragazza italiana molto avrebbe bisogno di esser "rettificata" secondo uno stile di sincerità, di chiarezza, di coraggio, di libertà interiore. Cosa naturalmente impossibile, se l'uomo non la aiuti, in primo luogo facendole sentire che, per quanto importanti, amore e sesso non possono avere che una parte subordinata rispetto a più alti interessi; in secondo luogo, smettendola di atteggiarsi continuamente come un Don Giovanni o come una persona, che mai abbia visto una donna: perché, in via normale, dei due è la donna che deve cercare e chiedere l'uomo, non viceversa.
First Real Fucking FeroAllievo.

Countdown

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Citazione di: TermYnator il 11 Febbraio 2010, 16:11:25

@Tidus: Non ho letto Hesse. Le mie letture non scientifiche (fatta eccezione per alberoni, e Licia Alberti)
si contano sulla punta delle dita.
Migliorerò :)

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Quale di questi biologi evoluzionisti/etologi hai letto/apprezzato di più: Matt Ridley, Robin Baker, Geoffrey Miller, Niles Eldredge, Stephen Gould, Richard Dawkins? Quelli dei primi tre sono citati in The Game come "testi sacri".

james.mar

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Citazione di: GuyMontag il 11 Febbraio 2010, 18:43:05
Considerando che questo articolo di Evola è del 1952 e che sono solo estratti...che ne pensi?

Pazzesco  :O

TermYnator

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Citazione di: GuyMontag il 11 Febbraio 2010, 18:43:05
Considerando che questo articolo di Evola è del 1952 e che sono solo estratti...che ne pensi?

Ad una prima lettura, mi sembra un testo prefettamente in linea con il pensiero secondo il quale ogni componente comportamentale è esclusivamente frutto di condizionamenti culturali.
L'ultima passo, in particolare, denuncia questa impostazione:

Ciò che una donna potrà essere conformisticamente e, diciamo così, su di un piano naturalistico, come "sposa" e "madre", qui non entra propriamente in discussione. Certo è però che, sotto ogni altro riguardo, la ragazza italiana molto avrebbe bisogno di esser "rettificata" secondo uno stile di sincerità, di chiarezza, di coraggio, di libertà interiore. Cosa naturalmente impossibile, se l'uomo non la aiuti, in primo luogo facendole sentire che, per quanto importanti, amore e sesso non possono avere che una parte subordinata rispetto a più alti interessi; in secondo luogo, smettendola di atteggiarsi continuamente come un Don Giovanni o come una persona, che mai abbia visto una donna: perché, in via normale, dei due è la donna che deve cercare e chiedere l'uomo, non viceversa.

Beh, io la vedo in modo esattamente opposto, ed ho più volte documentato il perchè:
l'uomo tende a spermulare di tutto e di più, mentre la donna tende a selezionare il meglio che offre l'ambiente.
E' quindi l'uomo che chiede, e la donna che offre, non il contrario.
Ritengo la ragazza italiana molto più vicina al modello primitivo, di quanto lo sia la ragazza svedese o danese.
E ritengo il microsistema culturale italiano, molto più vero che non quelli esteri.
I condizionamenti culturali, ovvero il distacco da valori per i quali siamo stati programmati da milioni di anni di sopravvivenza, sono IMHO la causa di problemi della persona.
E questi problemi si chiamano nevrosi.
Più le donne sono "emancipate" più è alto il tasso di nevrosi, ovvero di condizionamenti che distaccano dal vivere naturale.
Basta quindi analizzare il tasso di "benessere mentale di un popolo", che curiosamente è indirettamente proporzionale alla libertà sessuale, per capire chi è in realtà meno condizionato.
Per analizzare questo fattore, indicativo è il tasso dei suicidi: nei paesi dove è stata conquistata da poco la "libertà sessuale delle donne", è in atto una vera e propria selezione naturale maschile.
I paesi dell'est, sono infatti in testa a qualsiasi classifica.
Ma è interessantissimo il tasso dei "paesi stabili":
la Svezia, ha il doppio dei suicidi italiani, e con i paesi più "libertini" conduce le classifiche europee.
Qualcosa vorrà pur dire...

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james.mar

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Mi ha interessato molto la tua risposta (guarda caso......). Ci rifletterò a lungo e mi documenterò...soprattutto sul tasso di suicidi, voglio vederci chiaro, perchè c'è qualcosa che non quadra.

Aggiungo infatti che la Svezia ha un tasso di stupri molto maggiore che in Italia: poichè ciò appare COMPLETAMENTE controintuitivo in un  paese con tale benessere e con una tale criminalità percepita (prossima allo zero) avevo già delineato alcune possibili cause, e forse potrebbero coincidere con quell dei suicidi.

Kant

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Citazione di: TermYnator il 11 Febbraio 2010, 20:55:04


I condizionamenti culturali, ovvero il distacco da valori per i quali siamo stati programmati da milioni di anni di sopravvivenza, sono IMHO la causa di problemi della persona.
E questi problemi si chiamano nevrosi.
Più le donne sono "emancipate" più è alto il tasso di nevrosi, ovvero di condizionamenti che distaccano dal vivere naturale.

Che gran verità.

Naddolo

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Detto in una battuta: che i maschi facciano i maschi, che le femmine facciano le femmine!

il fatto che i maschi non sappiano piu' cosa significhi esser tali (dovuto a mio avviso all'assenza della figura paterna in senso lato), prima ancora delle femmine che hanno (stanno da noi) disimparato ad esser femmine, è il vero problema della contemporaneità!

+1 per la risposta, in particolare la parte quotata da kant!

Nad84