Domande su TermYnator

Aperto da TermYnator, 26 Aprile 2009, 18:04:27

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Kierkegaard

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Mi è capitato più volte leggere questa tua affermazione: "prima di tutto, seduci te stesso". Ecco, potresti allargare il concetto?

Grazie,

K.

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Citazione di: Kierkegaard il 25 Ottobre 2009, 18:41:49
Mi è capitato più volte leggere questa tua affermazione: "prima di tutto, seduci te stesso". Ecco, potresti allargare il concetto?

Il motto sotto al tuo avatar recita: "Se mi etichetti mi annulli".
ed uno dei principali ostacoli al buon funzionamento di un uomo, è l'etichettarsi da solo.
Un uomo che si autoetichetta, si riterrà sempre incapace di fare cose nuove:
in fin dei conti si ritiene noioso ed immutevole. un uomo del genere, non rischia più, non evolve più,
pensa di sapere tutto di se stesso, e non si cimenta più con se stesso.
Questa limitatezza di orizzonti, ti fa sembrare tutto scontato: non cerchi più situazioni nuove, ma solo cose che
corrispondono all'etichetta che ti sei autoattribuito.
Ma questo modus vivendi, lo proietti pari pari sugli altri, ed alla fine non li stupisci più: non li seduci.
Perchè sappiamo bene che uno degli effetti più grandi del fascino è proprio lo stupore compiaciuto dell'interlocutore.
Una persona veramente libera, invece, riesce a stupire se stessa, e rimane sedotta da se stessa.
Questo tipo di persona, sedurrà se stessa e sedurrà gli altri.
ad ogni atto seduttivo, verrà a contatto con un nuovo pezzo di se stessa, ed acquisirà una nuova forma di consapevolezza, scissa dal fare, inteso come avere una capacità nota.
La nuova consapevolezza è all'essere: ovvero all'avere il potenziale di fare, anche se non hai mai affrontato la situazione che stai per vivere.
Questo stadio superiore di consapevolezza di se è estremamente profondo, e costituisce la consapevolezza del possedere qualità che hanno valenza assoluta, primigenia.
E' lo stadio creativo, nel quale non sei più quello che hai appreso, ma quello che potrai fare.

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Acqua

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Citazione di: TermYnator il 26 Ottobre 2009, 02:00:17
una nuova forma di consapevolezza, scissa dal fare, inteso come avere una capacità nota.
La nuova consapevolezza è all'essere: ovvero all'avere il potenziale di fare, anche se non hai mai affrontato la situazione che stai per vivere.
Questo stadio superiore di consapevolezza di se è estremamente profondo, e costituisce la consapevolezza del possedere qualità che hanno valenza assoluta, primigenia.
Questo aspetto assomiglia un pochino troppo alle tanto condannate "convinzioni potenzianti"...
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Citazione di: Acqua il 26 Ottobre 2009, 14:01:00
Questo aspetto assomiglia un pochino troppo alle tanto condannate "convinzioni potenzianti"...
Secondo me no
Per me le "convinzioni potenzianti" sono frasi del tipo: "sono un figo, tutte mi vogliono etc...", buone magari per caricarsi di adrenalina prima di approcciare ma inutili a lungo termine.

invece questo concetto
CitazioneLa nuova consapevolezza è all'essere: ovvero all'avere il potenziale di fare, anche se non hai mai affrontato la situazione che stai per vivere.
l' ho trovato anche su alcuni libri che trattavano l' aumento dell' autostima (tipo quello di McKenna).
In pratica di fronte ad una situazione nuova (sia esso un rimorchio o un problema) si ha la consapevolezza che la propria mente e' perfettamente in grado di analizzare il momento, individuare eventuali ostacoli e generare le soluzioni.

Arrivare a questo pero' credo richieda dei periodi di riflessione profonda e di autoanalisi, insomma un qualcosa di di piu' complesso rispetto a un "vado e spacco il set"...

Poi se ho scritto minchiate correggetemi!

Acqua

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Citazione di: JBGrenouille il 26 Ottobre 2009, 15:30:47
invece questo concetto l' ho trovato anche su alcuni libri che trattavano l' aumento dell' autostima (tipo quello di McKenna).
McKenna non è nessuno...  ::)
Se leggi "the power of now" avrai l'impressione di ascoltare una di quelle cassette new age sui versi delle balene nel profondo oceano.

Citazione
In pratica di fronte ad una situazione nuova (sia esso un rimorchio o un problema) si ha la consapevolezza che la propria mente e' perfettamente in grado di analizzare il momento, individuare eventuali ostacoli e generare le soluzioni.
Boh... appoggio il TermY quando dice "bisogna confrontarsi con la realtà", argomentazione principale con cui abbiamo sempre contrastato la pappa sulle convinzioni potenzianti. Nel momento in cui si parla di potenzialità di cui essere sicuri (prima di averle messe in pratica), abbiamo solo cambiato nome alla medesima st*onzata.

Acqua
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Citazione di: Acqua il 26 Ottobre 2009, 16:09:44
McKenna non è nessuno...  ::)
Se leggi "the power of now" avrai l'impressione di ascoltare una di quelle cassette new age sui versi delle balene nel profondo oceano.
curioso ma l' mp3 di "the power of now" ha esattamente questo sottofondo  :lol:

CitazioneBoh... appoggio il TermY quando dice "bisogna confrontarsi con la realtà", argomentazione principale con cui abbiamo sempre contrastato la pappa sulle convinzioni potenzianti. Nel momento in cui si parla di potenzialità di cui essere sicuri (prima di averle messe in pratica), abbiamo solo cambiato nome alla medesima st*onzata.
Si ma la consapevolezza di avere delle poetnzialita' la sviluppi nel tempo e con la pratica, non ti ci svegli dall' oggi al domani.

Kierkegaard

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Citazione di: TermYnator il 26 Ottobre 2009, 02:00:17

La nuova consapevolezza è all'essere: ovvero all'avere il potenziale di fare, anche se non hai mai affrontato la situazione che stai per vivere.


JB ma qui dice: anche se non hai mai affrontato la situazione che stai per vivere. Aspetta però lui non dice la certezza del risultato. Solo la consapevolezza del fare...

Forse mi sto intrecciando.

Daccordo per il momento con Acqua che mi convince... aspetto il commento di Zio TermY.

molto dubbioso,

Kierkegaard

TermYnator

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#262
Citazione di: Acqua il 26 Ottobre 2009, 14:01:00
Questo aspetto assomiglia un pochino troppo alle tanto condannate "convinzioni potenzianti"...
Citazione di: Acqua il 26 Ottobre 2009, 16:09:44
Boh... appoggio il TermY quando dice "bisogna confrontarsi con la realtà", argomentazione principale con cui abbiamo sempre contrastato la pappa sulle convinzioni potenzianti. Nel momento in cui si parla di potenzialità di cui essere sicuri (prima di averle messe in pratica), abbiamo solo cambiato nome alla medesima st*onzata.

C'è un misunderstanding. Se prendi l'assunto per intero, il dubbio dovrebbe sciogliersi all'istante.
Ho scritto:

Una persona veramente libera, invece, riesce a stupire se stessa, e rimane sedotta da se stessa.
Questo tipo di persona, sedurrà se stessa e sedurrà gli altri.
ad ogni atto seduttivo, verrà a contatto con un nuovo pezzo di se stessa, ed acquisirà una nuova forma di consapevolezza, scissa dal fare, inteso come avere una capacità nota.
La nuova consapevolezza è all'essere: ovvero all'avere il potenziale di fare, anche se non hai mai affrontato la situazione che stai per vivere.


Il percorso è abbastanza evidente: porti la persona a focalizzarsi su una capacità fondamentale, e gli fai applicare questa sua capacità (atto seduttivo). Dopo un certo numero di feedbacks, egli diverrà coscente che la sua capacità che gli consente di risolvere determinati problemi.(verrà a contatto con un nuovo pezzo di se stesso)
Da quel momento in poi, egli affronterà i problemi in modo diverso: non più con la paura di essere incapace di risolverli, ma con la consapevolezza di riuscire a risolverli, anche se il problema non è mai stato risolto in quella forma, ovvero una donna che non ha mai sedotto perchè diversa da tutte le altre (acquisirà una nuova forma di consapevolezza, scissa dal fare). La sostanziale differenza fra questo atteggiamento mentale ed una convinzione potenziante, è nell'origine della certezza. In una convinzione potenziante, si aggira il processo di crescita inteso come ricerca e potenziamento della capacità.
In sintesi, si impianta una serie di comportamenti per imitazione, che sono normalmente generati dal possesso della capacità. I due approcci sono quindi sostanzialmente diversi.

Volendo parlare più terra terra, prendiamo quello che nella letteratura comune,  viene considerato il principale DHV: il voler apparire sicuri di se. Abbiamo 2 approcci, uno basato sul teorema:
"Non mi interessa il perchè una cosa funzioni, l'importante è che funzioni" dalla quale nasce la PNL.

L'altro è quello che pongo come base del TM, ovvero "individua e potenzia i tuoi valori primigeni,
Tutto il resto verrà da solo in quanto un comportamento funzionante, altro non è che l'esercizio della qualità primigenia in una interazione".

Nel primo modo di procedere, l'ipotetico teorizzatore individuerà una serie di comportamenti che egli ritiene propri di chi è sicuro di se, e tramite il ricalco di persone sicure, cercherà di farli suoi.
Avremo quindi il parlare in un certo modo, il lean back, determinati movimenti etc etc.
A questo potrebbero aggiungersi pratiche che hanno IHMO effetti placebo: come l'EFT il famoso cerchio o la "centratura".
L'individuo, si sentirà più sicuro di se, ma quando affronterà il campo, il minimo scostamento dallo schema azione-reazione previsto, genererà una nuova crisi: questo perchè, la sua sicurezza si basa sul nulla essendo la sicurezza un comportamento derivato dalla consapevolezza di una capacità.

Nel secondo approccio, invece, l'apprendista lavora in modo da prendere coscienza della qualità primigenia per poi potenziarla. Al termine di questo percorso di ricerca e potenziamento, quando si relazionerà con il mondo esterno, riceverà dei feedbacks che gli faranno capire di possedere effettivamente un valore universale.
Quando approccia una situazione nuova, non ha paura (quindi è sicuro di se), perchè per esperienzasa di poter risolvere problemi. Il resto, ovvero i comportamenti derivati verranno da soli per adattamento.

Il secondo comportamento è quello tipico dei natural, anche se essi non prendono mai completamente coscienza di quali siano le loro qualità primigenie a livello razionale.
Semplicemente, si sentono sicuri di poter riuscire, e si comportano di conseguenza.

TermYnator





Ultima modifica: 26 Ottobre 2009, 19:37:02 di TermYnator
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Anzitutto volevo chiederti qual'è il comportamento migliore da adottare quando il nostro segno zodiacale ha Saturno contro in terza casa congiunto a Venere e in quadratura con Giove, e se, nel caso, ti è successo anche a te e come hai reagito.

Poi, una cosa che non ho afferrato forse è questa. All'interno del TV, l'immagine virtuale da creare sottende a qualità oggettive o soggettive?
O meglio, la sua creazione vincente implica l'uso di caratteristiche assolute?
Da una parte risponderei per te, di no, perchè sostieni che il modello di alpha non è un modello assoluto, da un'altra però hai elencato quelle che sono le caratteristiche del VU, e hai parlato quà e là di "alpha per natura".
Ci sono per te delle componenti comunque necessarie?

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Citazione di: kant il 26 Ottobre 2009, 20:33:06
Anzitutto volevo chiederti qual'è il comportamento migliore da adottare quando il nostro segno zodiacale ha Saturno contro in terza casa congiunto a Venere e in quadratura con Giove, e se, nel caso, ti è successo anche a te e come hai reagito.

Semplice: ho sfrattato Saturno, trombato Venere, e spiegato a Giove che è perfettamente inutile che cerchi di far quadrare tutto con una che gli spu**ana mezzo Olimpo ogni volta che va a fare shopping.

Citazione
Poi, una cosa che non ho afferrato forse è questa. All'interno del TV, l'immagine virtuale da creare sottende a qualità oggettive o soggettive?
O meglio, la sua creazione vincente implica l'uso di caratteristiche assolute?
Da una parte risponderei per te, di no, perchè sostieni che il modello di alpha non è un modello assoluto, da un'altra però hai elencato quelle che sono le caratteristiche del VU, e hai parlato quà e là di "alpha per natura".
Ci sono per te delle componenti comunque necessarie?

Non voglio fartela troppo lunga con i principi che sono alla base di quanto asserirò, ( è uno dei nuovi capitoli del librone) comunque: per me ci sono nella specie umana delle qualità che sono tutte assimilabili a potenziale vincente dal punto di vista evolutivo. Alcune di queste, dimostrano l'efficienza cerebrale, e quindi la tua competitività rispetto ad altri uomini.
Queste qualità di base, formano un cocktail molto variabile da persona a persona, e vengono coadiuvate (o mascherate in caso di mancanza) da strategie ottenute tramite l'apprendimento.
La variabilità del cocktail, è responsabile della relatività del concetto di alpha assoluto.
La scarsezza di una di queste componenti, genera la catalogazione con aggettivi negativi in ambito seduttivo.
Tutti i comportamenti ritenuti seducenti, sono la risposta dell'individuo ad una situazione problematica in base ai potenziali di base. Un DHV, non è quindi tale in se, ma solo perchè porta il tuo interlocutore ad intravedere in te il possesso della qualità di base. Quando una donna percepisce inconsciamente che hai queste qualità, prova attrazione per te.
Le potenzialità di base, possono essere alterate nella loro manifestazione esteriore: ad esempio, la fisicità, sinonimo visibile di caratteristiche di potenza fisica trasmissibili con i geni, è alterabile con l'allenamento.
La stessa cosa si può fare con il resto.
Ovviamente, il genotipo rimane inalterato. Ma l'immagine che dai è una funzione della tua capacità di elaborazione, ovvero dell'efficienza in termini evolutivi del tuo cervello.
Che di fatto, è l'unico organo che consente all'uomo di sopravvivere in una forma così vulnerabile.
L'alpha per natura, possiede un insieme di qualità di base equilibrato, che lo rende seducente su un campione relativamente vasto di donne. Una delle qualità di base è la creatività.
Per motivi "burocratici" devo fermarmi qui...
Spero tu capisca.

TermYnator
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Kant

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"...Non voglio fartela troppo lunga con i principi che sono alla base di quanto asserirò..."
Ma se non ha voglia di ri-scriverli è un conto, se ti preoccupi per me, falla lunga quanto ti pare. L'argomento mi interessa, e molto.
Però:
"..La scarsezza di una di queste componenti, genera la catalogazione con aggettivi negativi in ambito seduttivo..", questo implica che per quanto relativo, il concetto di alpha esiste, e ha un limite alla sua relatività.
Il che è solo in parte in contrasto con la tua affermazione "non esiste l'alpha assoluto".

Comunque il bello è capire quali sono queste qualità assimilabili a potenziale vincente. Alcune le ho già trovate nei tuoi scritti, ma credo tu abbia ancora da dire.

Per il resto capisco, ma muoviti a finire il lavoro  ;)

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Citazione di: kant il 26 Ottobre 2009, 21:50:35
"...Non voglio fartela troppo lunga con i principi che sono alla base di quanto asserirò..."
Ma se non ha voglia di ri-scriverli è un conto, se ti preoccupi per me, falla lunga quanto ti pare. L'argomento mi interessa, e molto.

Non mi preoccupa tanto l'annoiarti, è che non li ho mai postati...  :)
Mancavano di presupposto scientifico. La lettura di Dawkins, pur non togliendo definitivamente "l'IMHO",
ha cambiato un po' di cose.

Citazione
Però:
"..La scarsezza di una di queste componenti, genera la catalogazione con aggettivi negativi in ambito seduttivo..", questo implica che per quanto relativo, il concetto di alpha esiste, e ha un limite alla sua relatività.
Il che è solo in parte in contrasto con la tua affermazione "non esiste l'alpha assoluto".

Certo che esiste l'alpha relativo. E' uno dei presupposti del TM che giustifica il fatto che chiunque posaa diventare rimorchiante. Ma non esiste l'alpha assoluto, ed è semplice dimostrarlo.
Prendiamo un aborigeno australiano, ed uno svedese, entrambi fighissimi e molto alpha nel loro contesto.
Li rapiamo tutti e due, e li scambiamo di posto.
Saranno ancora dei superfighi nel nuovo ambiente ?
Ovviamente no.

Citazione
Comunque il bello è capire quali sono queste qualità assimilabili a potenziale vincente. Alcune le ho già trovate nei tuoi scritti, ma credo tu abbia ancora da dire.

Purtroppo così è...
Ma se ti leggi i miei report, le trovi tutte da solo.

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Kant

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Si esiste l'alpha relativo ovviamente.
Quello che volevo dire è che però questa relatività ha un limite, difatti hai parlato comunque di condizioni necessarie.
Quindi la tua affermazione non esiste l'alpha assoluto è solo in parte in contrasto con ciò di cui sopra poichè esiste comunque una base da cui si sviluppa la relatività.
Come si può non dire che sia l'aborigeno che lo svedese devono possedere "l'idea" dell'essere protettivi e dare sicurezza per essere attraenti ?
Come si può non dire che entrambi devono farsi sentire presenti "nel tempo" per essere attraenti ?
Spostandoli di posto non perdono queste "qualità" se le hanno, ma non le possono esprimere causa una mero sconvolgimento culturale che non gli permetterà mai di mostrarle.

Dunque. Vi sono delle condizioni necessarie, che formano una base che comunque c'è e ci deve essere per ragioni antropologiche, su cui però si instaura un relativismo che è per lo più,  vincente o meno.

trombler

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Citazione di: TermYnator il 26 Ottobre 2009, 22:12:59

Prendiamo un aborigeno australiano, ed uno svedese, entrambi fighissimi e molto alpha nel loro contesto.
Li rapiamo tutti e due, e li scambiamo di posto.
Saranno ancora dei superfighi nel nuovo ambiente ?
Ovviamente no.

T.
e uno svedese con il caxxo di un aborigeno?

TermYnator

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Citazione di: trombler il 27 Ottobre 2009, 01:05:36
e uno svedese con il caxxo di un aborigeno?

Lo scalda, lo copre di mostarda e ci fa un mega hot dog.

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