Cari fratelli,
questa è la stanza dedicata al rapporto con gli altri e qui voglio esporre un problema che mi porto dietro da quando ho iniziato il percorso.
Tutti sappiamo che le mamme non accettano mai ( o quasi)un figlio marpione: in particolare la mia. Mia mamma ha avuto una vita difficile, un padre che non c'era mai, una madre che la vessava...insomma ha avuto un brutto rapporto con i genitori. Si è sposata giovane e noto che ha qualche complesso da rmp ( gli uomini sono tutti st*onzi, le cose non vanno più bene come una volta, tu sei un egoista di cacca come tutti gli uomini ecc), insomma fino a quando ero il bravo bambino, no problem ero un needy. da quando ho demolito una serie di comportamenti da matrice e iniziato il mio percorso purtroppo mi sono ritrovato a litigare diverse volte con mia mamma. Le famose scelte impopolari..a me è toccata questa. Più di una volta ho dovuto far comprendere a mia mamma che dovevo vivere la mia vita, che se volevo la gnocca dovevo conquistarmela..quindi alle sue domande " che caxxo esci la sera?? sei come tuo nonno..." io ho sempre cercato di farle capire che per me sedurre è l'ossigeno della mia vita...ma finora niente, non accetta proprio l'idea che il figlio si stia emancipando. Una donna dovrebbe essere felice che il figlio si faccia la sua vita e che segua la sua strada, dovrebbe essere felice che il figlio si faccia le sue esperienze ( verbalmente ci sono momenti in cui lo dice che è giusto..ma poi di fatto nei comportamenti tira fuori la sua frustrazione). A me dispiace, perché voglio bene ai mia mamma ( anche se lei tira fuori frasi del tipo " tornassi indietro col caxxo che farei dei figli..." oppure " ah mi vuoi bene? di cosa hai bisogno?")e non ci litigo volentieri..cerco sempre di evitare che questo accada..ma lei non può pensare che a 27 anni un ragazzo sia incollato la sera alla tv invece di uscire e rompere il caxxo a qualche ragazza. Lei sarebbe forse stata contenta se il figlio si sposava e metteva su prole a 25 anni ma non è questo il cammino che ho scelto...voglio fare esperienze e vivere le donne, invece lei cerca di impostarmi secondo quello che lei vorrebbe. Come comportarsi quando una mamma ostacola così il percorso del figlio?
Una domanda? Vivi con tua madre?
Se si, penso che un uomo non dovrebbe vivere con i propri genitori una volta maggiorenne. E così hai risolto il 90 % dei problemi di relazione con loro.
Se no, non è che a tua madre debba piacere per forza quello che fai. Come non penso che a te piacerebbe se tua madre cambiasse uomo ogni settimana.
Non ho mai avuto grossi problemi di relazioni con i miei genitori, ma sono andato via di casa appena diplomato e la mia è una famiglia abbastanza libertina.
Citazione di: Armwrestle il 09 Marzo 2015, 14:30:50
Si è sposata giovane e noto che ha qualche complesso da rmp ( gli uomini sono tutti st*onzi, le cose non vanno più bene come una volta, tu sei un egoista di cacca come tutti gli uomini ecc), insomma fino a quando ero il bravo bambino, no problem ero un needy.
...
Non è da RmP ma da persona che ha perso fiducia nei maschi. Cosa ben diversa...
Comunque sia, il problema è grosso e mi spiego tante cose.
Le soluzioni morbide credo che non esistano: non riuscirai a "riprogrammare" tua madre attuando il comportamento che probabilmente è a causa della sua sofferenza. La soluzione di Johnny Suede è efficace ma molto dura dal momento che mi sembra di capire tua Madre sia anche molto sola.
Forse, è proprio questa la chiave da adottare: far qualcosa affinchè tua Mamma abbia nuovi interessi, nuove amicizie e non abbia solo te su cui contare ed a cui dedicare il proprio affetto.
Non parlo di partner, ma di amicizie. Potrebbe andare a giocare a Burraco in qualche circolo o robe del genere che fanno molte donne per svago e per socializzare e svagarsi un po'...
Insomma, vedi che puoi fare e se proprio non riesci a far nulla deciderai se fare il grande passo per una vita solitaria. Magari in una città diversa e per motivi di lavoro per non darle uno schiaffo che non capirebbe...
Vivere con i propri genitori non è sempre un'opzione. Non sempre ci si può staccare e andare a vivere da soli (a meno che si decida di fare il barbone o di non avere un millesimo di secondo libero per potersi pagare un'agognata libertà che non c'è). Qualcuno può dire che sono scuse per non affrontare la vita ma purtroppo per molti ragazzi e addirittura trentenni o quasi (come me) di sti tempi andarsene di casa non è così facile come sembra. Personalmente non vedrei nemmeno lo spiraglio in cui infilarmi nonostante mi impegni nel lavoro. E' questione di tempo.
Per Arm: immagino la tua situazione. A me capitò qualcosa di simile anche se in modo molto più blando. Può essere che lei si riveda nelle donne che ti porti a casa e questo la fa soffrire perchè di conseguenza rivede in te un uomo che non vorrebbe più vedere o che rimpiange. Prova a farle capire che tu non sei quell'uomo e che se anche ti porti a casa un caravan di donne...questo non vuol dire che tu non sia onesto con loro ma che le rispetti; non vuol dire che tu le prenda in giro e che le stai 'sfruttando'...anzi che invece stai condividendo esperienze ed emozioni nella massima trasparenza. Stai facendo un percorso per non essere quell'uomo che lei tanto detesta...spero di essermi spiegato bene :)
Citazione di: TermYnator il 09 Marzo 2015, 16:26:00
Insomma, vedi che puoi fare e se proprio non riesci a far nulla deciderai se fare il grande passo per una vita solitaria. Magari in una città diversa e per motivi di lavoro per non darle uno schiaffo che non capirebbe...
Sai mia mamma ha degli interessi, ma questi interessi sono fonte di richiesta di approvazione. vale a dire che se qualcuno non riconosce il suo valore lei inizia a rosicare e questo nervosismo lo trasmette anche a me....della serie " la mia amica non mi ha chiamato è una st*onza ecc." coltiva cioè molte aspettative sugli altri.
Citazione di: some il 09 Marzo 2015, 18:48:20
Per Arm: immagino la tua situazione. A me capitò qualcosa di simile anche se in modo molto più blando. Può essere che lei si riveda nelle donne che ti porti a casa e questo la fa soffrire perchè di conseguenza rivede in te un uomo che non vorrebbe più vedere o che rimpiange. Prova a farle capire che tu non sei quell'uomo e che se anche ti porti a casa un caravan di donne...questo non vuol dire che tu non sia onesto con loro ma che le rispetti; non vuol dire che tu le prenda in giro e che le stai 'sfruttando'...anzi che invece stai condividendo esperienze ed emozioni nella massima trasparenza. Stai facendo un percorso per non essere quell'uomo che lei tanto detesta...spero di essermi spiegato bene :)
Il problema è che ci ho già provato a farle capire l'abissale differenza che c'è tra quel genere di uomo che lei odia e quello che sto facendo io..ma non riesce a vedere una differenza, per lei gli uomini sono tutti uguali. Inoltre non ho mai portato una ragazza a casa....ti basti pensare che da quando sono fidanzato la mia ragazza non ho potuto portarla a casa. Adesso sembra che le cose stiano cambiando e forse riuscirò a farle cambiare idea.
Dev'essere un peperino ;D
Citazione di: some il 09 Marzo 2015, 18:48:20
Vivere con i propri genitori non è sempre un'opzione. Non sempre ci si può staccare e andare a vivere da soli (a meno che si decida di fare il barbone o di non avere un millesimo di secondo libero per potersi pagare un'agognata libertà che non c'è). Qualcuno può dire che sono scuse per non affrontare la vita ma purtroppo per molti ragazzi e addirittura trentenni o quasi (come me) di sti tempi andarsene di casa non è così facile come sembra.
Si penso sia una scusa, perchè a meno che uno non abbia problemi di salute in famiglia, o come nel caso di armwrestle il nucleo sia fin troppo ristretto, non vedo altri motivi per non lasciare la casa dei propri genitori.
Si tratta di scelte. Se non vuoi rinunciare al tempo libero, è una scelta. Rinunci a una libertà per ottenerne un`altra. Non dico che è una cosa che debba essere fatta da chiunque. Dipende anche dalla cultura e dalla educazione che si è avuto. Vivere coi genitori è normalissima tra i miei amici, in italia e nel sud europa in genere mentre non lo è nel nord europa (dove ci sono anche degli ammortizzatori sociali che lo permettono). Ma anche in Italia ho conosciuto persone che pur di cambiare vita hanno deciso di fare 3 lavori e non potersi permettere una pizza il sabato sera. Scelte.
Io personalmente mi sono arrangiato con mille lavori, borse di studio e programmi universitari pur di non pesare sul groppone dei miei che avevano altre 3 rette universitarie da pagare.
Inoltre aggiungo che mi sono sentito dire più volte: "È incredibile come voi italiani ancora a 30 anni state a sentire quello che dicono i vostri genitori".
La mia di madre mi disse prima che lasciassi la sua casa: "Strappa le tue radici. Ti ho fatto perchè tu possa essere figlio del mondo e non una continuazione di me". E così ho fatto. Sto parlando di una donna che ha avuto una vita fatta di abusi, lutti, violenze e insoddisfazioni che ancora condivide con me.
Stiamo andando OT...comunque nulla in contrario a chi è riuscito ad andare a vivere da solo. Senza parlare di fatti personali o del perchè vivo con i miei, dico solo che generalizzare ed avere una visione delle cose così 'obbligata' non sia il modo corretto di pensare... ;)
Devi tenere ben presente che non devi farti condizionare dai complessi e dai problemi che ha tua mamma.
Non ha mai avuto - da quel poco che ho letto - il controllo sulle situazioni con gli uomini, ha sempre vissuto ogni cosa passivamente e l'unico uomo su cui aveva "potere" eri tu. Adesso che vede che stai staccandoti - finalmente - dal grembo materno, tenta in tutti i modi di farti sentire in colpa affinché tu possa tornare da lei. Ti vede un po' come il suo fidanzatino. In psicologia sarebbe il rovescio del complesso di Edipo. E' un problema più grave di come la state vedendo, perchè sua madre gli metterà i bastoni tra le ruote ogni volta che potrà (non le andrà mai bene nessuna fidanzata, ecc..).
Purtroppo secondo me in questi casi non esistono mezze misure e dovresti dirle chiaro e tondo che se ti vuole bene veramente deve lasciare che tu prenda la tua strada senza nessun timore, perchè tu sei una persona diversa da tuo padre o da tuo nonno, a prescindere dal bene che le vuoi. Se non lo accetta significa che ha dei problemi non superati nella sua vita e purtroppo credo che noi non ti possiamo essere di aiuto...
Citazione di: some il 09 Marzo 2015, 18:48:20
Vivere con i propri genitori non è sempre un'opzione. Non sempre ci si può staccare e andare a vivere da soli (a meno che si decida di fare il barbone o di non avere un millesimo di secondo libero per potersi pagare un'agognata libertà che non c'è). Qualcuno può dire che sono scuse per non affrontare la vita ma purtroppo per molti ragazzi e addirittura trentenni o quasi (come me) di sti tempi andarsene di casa non è così facile come sembra. Personalmente non vedrei nemmeno lo spiraglio in cui infilarmi nonostante mi impegni nel lavoro. E' questione di tempo.
Esatto, andarsene di casa è più facile a dirsi che a farsi. Ricordo certe discussioni con i miei, quando ero ancora studente, e mi rompevano i coglioni quando tornavo tardi. " Sei maggiorenne? Sticazzi. Finchè dormi qui sotto fai come dico io".