Sacrificare se tessi per salvare gli altri

Aperto da The Doctor, 04 Marzo 2023, 23:43:36

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The Doctor

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Non sono uno di quelli nati con il desiderio di voler fare il medico, questa per me è stata una scelta ben ponderata e raggiunta solo al 4° anno di liceo e rafforzata, proprio durante l'anno in cui non sono riuscito a superare quel maledetto test di medicina.

Entrato a medicina una cosa mi è sempre stata chiara, saranno 6 anni tosti e in parte sacrificati, specie per me che nella vita ho sempre fatto fatica a concentrarmi solo su di un'unica cosa. Con il tempo questo percorso mi ha portato a fare delle scelte e annesse rinunce, fino ad abbandonare quasi tutto per concluderlo al meglio.

Ad oggi sono un medico specializzando il che significa altri anni di sacrificio, in una società organizzata male e che fonda la mano d'opera ospedaliera proprio sugli specializzandi non considerandoli ne lavoratori ne studenti. Uno specializzando è un po' come Balto il cane lupo, "lui sa solo quello che non è".
Lo stipendio è misero, il tempo libero davvero esiguo e la cosa ancora più triste è che avendo scelto una branca chirurgica ho completato l'opera di autoannientamento.

Ho deciso di perseguire la mia carriera lontano da casa, avevo bisogno di crescere e il nido di casa mi stava stretto era ora di cadere, volare e ancora cadere e ancora volare. Ma ad oggi mi sto facendo molte domande sul mio futuro. Perdermi un nuovo capello grigio di mio padre, un abbraccio di mia madre, un piatto di mia nonna...questo percorso vale tutti questi sacrifici?

Nonostante mi sia ormai iscritto in palestra non riesco a ritornare in forma, non riesco a ritagliarmi del tempo per conoscere persone nuove alla vecchia maniera. Odio tutto ciò che concerne le app di incontri ma la maggior parte delle ultime conquiste derivano dai social, simile meccanismo solo leggermente più complicato. Questo mi rattrista molto perché sono un introverso che ha imparato a fare l'estroverso ma con orari massacranti, a volte di 14 ore o più, lavoro che comunque si protrae a casa e lo studio, non riesco più ad esserlo con persone nuove; sempre se riesco a conoscerne. Il più delle volte mi trovo ad uscire con colleghi e di fatto a non staccare mai, ma ormai, anche quando esco da solo sono talmente chiuso che è come camminare in strade vuote.

Inoltre, per decisione mia personale, ho deciso che tutto ciò che è in ospedale per me non è percorribile in termini di relazioni sessuali, che siano di una notte o relazioni importanti. La trovo davvero una pessima idea.

La cosa triste è che sto notando che anche la vita da specialista di fatto non è che migliori molto. Sento che sto sacrificando la mia vita e la mia salute per questo lavoro ma alla fine a cosa mi porterà?

Credo che essere medico sia la cosa più bella del mondo ma mi rendo conto che è la stessa che più mi sta distruggendo. Non so come andrà a finire ma vi terrò aggiornati .
Alla forza rispondete con la gentilezza

Reality or Not

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Anch'io volevo fare il medico, poi ho scelto quasi all'ultimo un'altra carriera che mi ha portato ad un lavoro che invece al contrario del tuo mi consente di fare una vita da borghese, con tutto il tempo per pensare, coltivarmi oppure semplicemente cazzeggiare.
Nella tua descrizione da specializzando rivedo quel periodo di un amico, poi diventato chirurgo come te, che alla fine sacrificando molto ha raggiunto l'obiettivo di diventare un medico affermato. Ai tempi ha avuto la fortuna di avere avuto un gruppo di amici affiatati (tra cui io solo per un tratto di strada diciamo) e di conoscere la sua futura moglie all'università, per cui non ebbe il problema di dover sedurre e di crearsi un circolo sociale, in sostanza.
Non credere che chi ha tempo e magari non troppi problemi finanziari sia per ciò stesso privilegiato con le donne al contrario di te: se manca la volontà e la determinazione alla fine i risultati non arrivano lo stesso.
Per concludere, molto spesso ci concentriamo sulle difficoltà del momento senza guardarci in modo prospettico: per questo non vediamo quanto siamo diventati forti, colti, esperti, maturi, quanta strada abbiamo fatto, quanti obiettivi abbiamo raggiunto, forse è il caso di riconoscere anche il nostro valore prima di pensare che abbiamo problemi a metterci sul mercato.

The DJ

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Citazione di: The Doctor il 04 Marzo 2023, 23:43:36Non sono uno di quelli nati con il desiderio di voler fare il medico, questa per me è stata una scelta ben ponderata e raggiunta solo al 4° anno di liceo e rafforzata, proprio durante l'anno in cui non sono riuscito a superare quel maledetto test di medicina.

Entrato a medicina una cosa mi è sempre stata chiara, saranno 6 anni tosti e in parte sacrificati, specie per me che nella vita ho sempre fatto fatica a concentrarmi solo su di un'unica cosa. Con il tempo questo percorso mi ha portato a fare delle scelte e annesse rinunce, fino ad abbandonare quasi tutto per concluderlo al meglio.

Ad oggi sono un medico specializzando il che significa altri anni di sacrificio, in una società organizzata male e che fonda la mano d'opera ospedaliera proprio sugli specializzandi non considerandoli ne lavoratori ne studenti. Uno specializzando è un po' come Balto il cane lupo, "lui sa solo quello che non è".
Lo stipendio è misero, il tempo libero davvero esiguo e la cosa ancora più triste è che avendo scelto una branca chirurgica ho completato l'opera di autoannientamento.

Ho deciso di perseguire la mia carriera lontano da casa, avevo bisogno di crescere e il nido di casa mi stava stretto era ora di cadere, volare e ancora cadere e ancora volare. Ma ad oggi mi sto facendo molte domande sul mio futuro. Perdermi un nuovo capello grigio di mio padre, un abbraccio di mia madre, un piatto di mia nonna...questo percorso vale tutti questi sacrifici?

Nonostante mi sia ormai iscritto in palestra non riesco a ritornare in forma, non riesco a ritagliarmi del tempo per conoscere persone nuove alla vecchia maniera. Odio tutto ciò che concerne le app di incontri ma la maggior parte delle ultime conquiste derivano dai social, simile meccanismo solo leggermente più complicato. Questo mi rattrista molto perché sono un introverso che ha imparato a fare l'estroverso ma con orari massacranti, a volte di 14 ore o più, lavoro che comunque si protrae a casa e lo studio, non riesco più ad esserlo con persone nuove; sempre se riesco a conoscerne. Il più delle volte mi trovo ad uscire con colleghi e di fatto a non staccare mai, ma ormai, anche quando esco da solo sono talmente chiuso che è come camminare in strade vuote.

Inoltre, per decisione mia personale, ho deciso che tutto ciò che è in ospedale per me non è percorribile in termini di relazioni sessuali, che siano di una notte o relazioni importanti. La trovo davvero una pessima idea.

La cosa triste è che sto notando che anche la vita da specialista di fatto non è che migliori molto. Sento che sto sacrificando la mia vita e la mia salute per questo lavoro ma alla fine a cosa mi porterà?

Credo che essere medico sia la cosa più bella del mondo ma mi rendo conto che è la stessa che più mi sta distruggendo. Non so come andrà a finire ma vi terrò aggiornati .


forse hai bisogno di un momento di pausa, di un periodo sabbatico, in cui fare tutt'altro e che possa farti capire se questa professione è quella che vuoi fare.

Un mio caro amico ha studiato farmacia, ha lavorato in farmacia qualche tempo ma era troppo stressante. ha cambiato mestiere e s'è messo a fare il rappresentante per prodotti per l'edilizia. dopo qualche tempo è tornato in farmacia perchè si era reso conto che era quello il suo mondo. ovviamente non alle stesse condizioni di prima (cambiato città, orari, ecc)
Il mondo ti chiederà chi sei, e se non lo saprai, il mondo te lo dirà. (Carl Jung)

AlterEgo

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Hai solo bisogno di un momento di pausa, giusto perché la tua mente consolidi tutto quello che hai imparato. Poi si riparte.
Tutto qui  :)


.\ /.
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The Doctor

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Momento delicato superato, alla fine effettivamente c'era bisogno di una pausa e fortunatamente da Aprile sono andato in rete formativa,lontano da un ambiente universitario . Qui sono molto più coccolato e libero (nonostante comunque le ore di lavoro e viaggio per andare in ospedale siano tante).

Anche in palestra sto notando finalmente la perdita di peso e sto mettendo su un discreto fisichetto.

Sto realizzando sempre di più che la vita da medico ospedaliero in Italia è uno schifo totale e credo che a breve il SSN crollerà se non cambia velocemente (e dubito lo farà); motivo per il quale probabilmente la mia carriera da specialista virerà all'estero.

Lasciare questo lavoro non è contemplato in nessun modo. I sogni sono grandi e la strada è una cacca ma ce la faremo. Seguono aggiornamenti.

La cosa che manca attualmente è donzelle nuove, ormai siamo in estate e sta tornando la fame. Vediamo prossimamente
Alla forza rispondete con la gentilezza

-Nova-

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Citazione di: The Doctor il 04 Marzo 2023, 23:43:36La cosa ancora più triste è che avendo scelto una branca chirurgica ho completato l'opera di autoannientamento
Posso chiedere perché? Pensavo fosse uno dei pinnacoli della professione

-Nova-

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Citazione di: The Doctor il 30 Giugno 2023, 20:36:01Anche in palestra sto notando finalmente la perdita di peso e sto mettendo su un discreto fisichetto.
Ottimo... l'unico modo per rimettersi in piedi un passo alla volta  :up:  :up:

The Doctor

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#7
Citazione di: -Nova- il 30 Giugno 2023, 22:53:36Posso chiedere perché? Pensavo fosse uno dei pinnacoli della professione

La scuola di specializzazione in Italia è già di per sè bella dura, per non parlare di quella chirurgica in cui i primi anni spesso si è relegati alle "scartoffie" e con orari massacranti nonostante da contratto siano 32 ore di lavoro + 4 ore di formazione alla settimana; non è raro finire la settimana con il doppio delle ore. In più c'è da considerare che una volta specialista non saprai mai fare tutto e sarà ancora più difficile operare una volta specialista. Non a tutti è concesso e soprattutto ad alti livelli. Per questo l'opzione estero è sempre più viva in me sebbene io per il momento sia stato parecchio fortunato.
Ultima modifica: 02 Luglio 2023, 00:13:41 di The Doctor
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