ABC dell'intelligenza sociale

Aperto da Blixa, 02 Marzo 2014, 20:14:19

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Blixa

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Ultimamente mi è capitato tra le mani un libro parecchio interessante: 'Intelligenza sociale' di Daniel Goleman.
Mi ha fatto molto riflettere su quelle dinamiche sociali che vengono a crearsi quotidianamente, senza che ce ne rendiamo conto, anche perchè spesso sono governate da impulsi che sfuggono al nostro controllo.
Comunque, comprendere COSA, COME e PERCHE' succede nelle interazioni umane non può che essere utile per migliorarci come persone e gettare un po' di vecchie paranoie al vento  ::)

Goleman abbozza uno schema dell'intelligenza sociale:

CONSAPEVOLEZZA SOCIALE
• Empatia primaria
• Sintonia
• Attenzione empatica
• Cognizione sociale

ABILITA' SOCIALE
• Sincronia
• Presentazione di sè
• Influenza
• Sollecitudine


[Le parti in corsivo sono citazioni del testo. Per sintetizzare trascrivo solo le cose che meglio riassumono il concetto]
Empatia primaria:
(Sentire con gli altri, percepire segnali emotivi non verbali)
L'uomo aveva richiesto un visto. Mentre parlavano, il suo interlocutore all'ambasciata notò qualcosa di strano: alla domanda sul perchè volesse il visto, una momentanea espressione di stizza balenò sul viso dell'uomo.
L'interlocutore, allarmato, gli chiese di attendere pochi minuti e andò in un'altra stanza per consultare una banca dati dell'Interpol. Il nome dell'uomo si rivelò quello di un evaso ricercato in molti paesi.
La persona che ha saputo cogliere quell'espressione fugace ha il dono dell'empatia primaria, ovvero la capacità immediata di percepire le emozioni altrui.

Possiamo anche tacere, ma non possiamo smettere di inviare segnali (lo sguardo, le espressioni fugaci) su ciò che sentiamo. Anche quando l'individuo cerca di sopprimere tutti i segni delle sue emozioni, i sentimenti trovano comunque un modo per trapelare. In questo senso, quando si tratta di emozioni, non possiamo NON comunicare.


È quindi perfettamente inutile cercare di assumere un atteggiamento diverso da quello che si "sente" dentro.
es. se sono a disagio in una determinata situazione diventa nocivo resistere stoicamente in quell'ambiente cercando di rimanere imperturbabili; piuttosto è meglio sfogare il proprio disagio o allontanarsi da quella situazione sgradita. L'avessi capito prima avrei evitato anni di emicranie e umiliazioni.

Sintonia:
(ascoltare con piena ricettività; essere sulla stessa lunghezza d'onda di un'altra persona)
La capacità di ascoltare sembra essere un atteggiamento spontaneo.
Eppure, come avviene in ogni dimensione dell'intelligenza sociale, le persone possono migliorare le proprie doti di sintonia. Tutti noi possiamo agire in tal senso, scegliendo di prestare maggior attenzione all'interlocutore.
Nei momenti di autentica connessione, ciò che diciamo è una reazione a ciò che l'altro sente, dice e fa. Quando la connessione è scadente, invece, le comunicazioni diventano proiettili verbali: il messaggio non cambia per adattarsi allo stato d'animo dell'altra persona, ma riflette semplicemente il nostro.
L'attenzione piena si offusca ogniqualvolta ci concentriamo su argomenti diversi contemporaneamente. L'egocentrismo e le preoccupazioni hanno effetti negativi su di essa: ne consegue che siamo meno capaci di notare gli stati d'animo e le esigenze altrui, e quindi di agire con empatia. La capacità di entrare in sintonia ne risente, impedendo una vera intesa.
Saper ascoltare ottimizza la sincronia psicologica, permettendo alle emozioni di allinearsi. Ascoltare sollecitamente, con la massima attenzione, indirizza i circuiti neurali verso la connessione, ponendoci sulla stessa lunghezza d'onda.


Quindi se siamo a tu per tu con una donna, e mentre parliamo nel nostro cervello frullano pensieri DIVERSI da quelli che la conversazione impone si diventa incongruenti, letteralmente non riusciamo a stabilire una connessione, una stessa lunghezza d'onda con l'altro.
Il mio periodo più difficile è stato quello di uscita dalla timidezza: avevo letto molto materiale su come comunicare efficacemente, tono di voce, body language, contatto visivo, tutte cose che cercavo di applicare pedissequamente ad ogni conversazione.. ad esempio " ora la guardo negli occhi per 3,5 secondi poi giro lo sguardo verso destra ma non verso il basso che sennò pensa che sono timido e sottomesso caxxo sì ma dopo che devo fare?" perdendomi un buon 70% di quello che l'altra persona mi diceva, finendo per creare (e percepire) un'atmosfera di disagio, oltre a risultare ìstrano' e 'socialmente non adatto'.

Attenzione empatica:
(capire i pensieri, i sentimenti e le intenzioni di un'altra persona)
Questo tipo di attenzione si basa sull'empatia primaria, ma aggiunge una comprensione esplicita di ciò che un'altra persona sente e pensa.
L'attenzione empatica sembra essere uno dei segreti per un matrimonio riuscito, soprattutto nei primi anni. Le coppie che nei primi uno-due anni di matrimonio riescono a 'leggersi' meglio degli altri sono molto più soddisfatte, ed è probabile che la loro unione duri. Una carenza in tal senso è preoccupante: quando un partner capisce che l'altro sta male emotivamente, ma non ha idea di quale sia il problema, è il segno che la relazione traballa.
Questo tipo di intuizione comporta un'empatia più accurata che consente di prevedere meglio le azioni altrui e può fare la differenza tra la vita e la morte se, ad esempio, ci troviamo faccia a faccia con un rapinatore o una folla inferocita


Questo ci consente di giocare di vantaggio permettendoci sia di evitare situazioni imbarazzanti/pericolose/spiacevoli sia di pensare una,due,tre mosse prima rispetto a chi abbiamo di fronte.
es. mi accorgo che la tipa con cui sto parlando da mezz'ora inizia a darmi segnali che non autorizzano più il normale fluire della conversazione (quella lunghezza d'onda di cui sopra) come muoversi nervosamente, battere il piede per terra, sbuffare, rispondere a monosillabi etc.. segno che dobbiamo fare dietro front e trovare una strategia più efficace che permetta di stabilire (o ristabilire) la nostra connessione.

Cognizione sociale:
(Sapere come funziona il mondo sociale)
La cognizione sociale è la conoscenza del funzionamento effettivo del mondo sociale. Le persone dotate di tale competenza sanno cosa bisogna fare in tutte le situazioni sociali e sono inoltre esperte di semiotica, poichè decodificano i segnali sociali che rivelano, ad esempio, quale potrebbe essere la persona più importante in un gruppo.
Un modo in cui può manifestarsi la cognizione sociale è la capacità di trovare soluzioni a dei problemi; chi riesce a raccogliere informazioni rilevanti e a escogitare una soluzione in modo razionale saprà trovare in fretta le soluzioni migliori dal punto di vista sociale. L'incapacità cronica di risolvere problemi sociali non solo complica le interazioni con gli altri, ma è un fattore aggravante di disturbi psicologici che vanno dalla depressione alla schizofrenia
(e alla fobia sociale aggiungo io)
Ma uno sguardo che si focalizza solo su ciò che sappiamo del mondo interpersonale ignora quello che effettivamente facciamo quando interagiamo con le persone. Il risultato? Una persona ricca di cognizione sociale, ma priva delle basi dell'abilità sociale, sarà comunque molto impacciata con la gente.

In parole povere si tratta di capire come gira il mondo, di frequentare un po' tutti e tutto, vedere cosa fanno e cosa non fanno le persone in determinati contesti, come ha scritto bene il termy in questo post..
http://seduzioneitaliana.com/forum/miglioramento-personale-a-360/la-sensibilita-miti-e-realta/
Io, come molte altre persone, ho sempre avuto problemi a fare quello che una data situazione sociale richiedeva, pur sapendo effettivamente cosa le persone facessero in quel determinato frangente sociale.
Esempio stupido: al primo anno di università alzare la mano per chiedere spiegazioni o fare un intervento in mezzo ad una folla di 150 persone rappresentava per me un ostacolo pari a quello che un asmatico deve affrontare per salire dieci piani di scale.
Eppure ero cosciente della cosa: 'è il professore e le mie tasse vanno a finire anche a lui, sono qui per imparare ed ho il diritto di chiedere spiegazioni, così come lo faccio io può farlo chiunque altro'
Però, pur avendo tutti i buoni motivi del mondo, non riuscivo ad agire, a fare quello che in quel determinato contesto sociale era lecito fare. Però mi mancava la vera consapevolezza, oltre a qualche etto di palle.
Oggi, non ho problemi ad alzare la mano in qualsiasi momento e chiedere spiegazioni. E se qualcuno si permette di fare una considerazione sarcastica gli rispondo a tono.

Sincronia:
(interagire omogeneamente a livello non verbale)
La sincronia ci permette di abbandonarci con grazia a una danza non verbale con un'altra persona. Caposaldo dell'abilità sociale, è la base su cui poggiano gli altri aspetti. Un errore nella sincronia compromette la competenza sociale, vanificando le interazioni.
Sincronizzarsi con qualcuno esige che entrambi interpretiamo simultaneamente i suggerimenti non verbali e lavoriamo su di essi senza sforzo, senza doverci pensare.

[Aggiungo una parte di un altro capitolo che mi sembra molto adatto]
Contrariamente a quanto affermano i testi divulgativi sull'argomento, imitare intenzionalmente qualcuno (ad esempio la posizione delle sue braccia, o la postura in generale) non contribuisc a rafforzare il rapporto. È una sincronia falsa e meccanica che non funziona (alla faccia della PNL)
I segni non verbali della sincronia comprendono una vasta gamma di interazioni armonosiamente gestite: sorridere o annuire al momento giusto, orientare il nostro corpo verso l'altra persona eccetera. Chi non riesce a sincronizzarsi, invece, si agita inquieto, si blocca o semplicemente ignora la propria incapacità a tenere il passo nel duetto non verbale.
Quando una persona ha difficoltà con la sincronia, l'altra si sente a disagio ed è impossibile stabilire qualcosa che assomigli a un'intesa. Le persone che non padroneggiano bene questa abilità sociale di solito soffrono di 'dissemia' ossia l'incapacità di leggere, e quindi di interpretare, gli indizi non verbali che presiedono alle interazioni riuscite.
(mi viene in mente un mio amico che è solito parlare di uno stesso argomento in maniera maniacale per ore intere, senza rendersi conto che il suo interlocutore si guarda intorno alla ricerca disperata di una via di fuga, continuando comunque a sorridere e rispondere a monosillabi per cortesia.
Per il resto è una gran brava persona)
E ancora una volta..
Stabilire una sincronia spontanea crea una risonanza emotiva maggiore rispetto a quando il tentativo è consapevole.

Presentazione di sé:
(presentarsi in maniera efficace)
Gli attori professionisti (e i seduttori ndr) sono molto abili nel presentare se stessi, ossia hanno la capacità di offrire un'immagine di sé tale da produrre l'impressione desiderata.
E il rimando all'IV e IR è d'obbligo: http://seduzioneitaliana.com/forum/generale/termypensiero-14-il-territorio-virtuale/

Il carisma è uno degli aspetti della presentazione di sé. Il carisma di un autorevole oratore, o di un grande leader o insegnante, consiste fra le altre cose nella capacità di suscitare in noi le emozioni che esprime, coinvolgendoci in una situazione emotiva condivisa. Quando osserviamo una figura carismatica che incanta la folla, assistiamo a un contagio emotivo su larga scala. Le persone carismatiche hanno la capacità di spingere gli altri a sincronizzarsi con il loro ritmo e a condividerne i sentimenti. I comici o gli attori di teatro divertono e 'contagiano' emotivamente il loro pubblico sfruttando abilmente il tempismo e la cadenza ritmica, ovvero modulando la voce a seconda della battuta.
La capacità di 'controllare e mascherare'
(badate bene, non reprimere) l'espressione delle emozioni è talvolta considerata il segreto del sapersi presentare. Le persone abili in tal senso si trovano a loro agio in quasi tutte le situazioni sociali, e non avranno difficoltà nei settori professionali in cui serva una reazione sfumata: vendite, servizi, diplomazia e politica.

Qui non mi sento di aggiungere altro e rimando a http://seduzioneitaliana.com/forum/generale/termypensiero-23-il-fascino/

Influenza:
(plasmare l'esito delle interazioni sociali)
La Cadillac era parcheggiata in doppia fila in una stradina fiancheggiata da alberi in una delle zone più belle di Manhattan, bloccando le macchine che dovevano uscire. Un vigile era intento a scrivere la multa per l'auto in sosta vietata.
All'improvviso si sentì un grido angoscioso e arrabbiato: 'Ehi! Cosa diavolo sta facendo?'. Il proprietario della Cadillac, un uomo elegante di mezz'età in giacca e cravatta, era uscito sbraitando da una lavenderia, con i suoi vestiti appena lavati.
'Faccio solo il mio lavoro. Lei ha parcheggiato in doppia fila' rispose il vigile con calma.
'Non può fare questo a me! Io conosco il sindaco! La farò licenziare!' minacciò il proprietario della Cadillac, furibondo.
'Perché non si limita a prendere la sua multa e ad andarsene prima che io chiami il carro attrezzi?' replicò il vigile pacatamente.
L'uomo afferrò la contravvenzione, salì in macchina e si allontanò continuando a brontolare.
I poliziotti migliori sono abili a esercitare influenza, ovvero a modellare costruttivamente l'esito di un'interazione usando tatto e autocontrollo.
Gli esponenti ideali delle forze dell'ordine ricorrono raramente all'uso della forza, benchè dispongano di metodi energici a sostegno delle loro parole.
(a volte tirano qualche manganellata prima di proferire parola, ma si sa, è per farsi ascoltare meglio )
Negli incontri quotidiani, ci basiamo sostanzialmente sugli stessi circuiti che mitigano l'aggressività, ma a livello più sottile. Per esercitare un certo ascendente su qualcuno è indispensabile che ci esprimiamo in modo tale da produrre il risultato sociale desiderato, come metterlo a suo agio. Le persone in grado di esprimersi molto bene sono considerate dagli altri sicure di sè, simpatiche e, in genere, fanno un'ottima impressione.
Chi sa esercitare influenza si basa sulla consapevolezza sociale per guidare le sue azioni; ad esempio, sa riconoscere le situazioni in cui chiudere un occhio può arrecare beneficio ad una relazione.
La discrezione sociale permette di adattarsi a qualunque situazione, riducendo al minimo le increspature emotive sfavorevoli nella nostra scia.


In sostanza: il vigile (quello intelligente) è l'alpha del traffico, ed eserciterà la sua autorità e la sua influenza con discrezione, senza ostentazione, e soprattutto con abilità nel suo campo di competenza.
Il seduttore farà lo stesso in ogni contesto, perchè si è spaccato il culo e avrà acquisito abilità nella maggior parte dei possibili campi di competenza. (alpha 'assoluto')
http://seduzioneitaliana.com/forum/generale/termypensiero-3-luomo/

Sollecitudine:
(interessarsi ai bisogni degli altri e agire di conseguenza)
Più entriamo in empatia con qualcuno in difficoltà e ci preoccupiamo per lui, maggiore sarà il desiderio di aiutarlo: è un legame che si riscontra in tutte le persone che desiderano alleviare le sofferenze umane. Uno studio sulla beneficenza condotto in Olanda ha confermato che la probabilità che una persona doni qualcosa ai bisognosi dipende dal suo senso di sollecitudine sociale.
Chi è fisiologicamente colpito dall'angoscia altrui (cioè chi è più vulnerabile al contagio emotivo) è anche colui che aiuta per primo.
Viceversa, chi non si lascia coinvolgere dalla sollecitudine empatica tende ad ignorare il dolore altrui.
La sollecitudine da sola a volte non basta, bisogna anche saper agire in maniera efficace. Troppi leader di organizzazioni umanitarie si trovano in difficoltà perchè non hanno capacità amministrative; è necessario essere scaltri anche nel fare del bene.
La sollecitudine riflette il grado di sensibilità di una persona. Gli individui manipolatori possono esercitare bene le altre doti dell'intelligenza sociale, ma in questo caso si rivelano carenti. Le lacune in questo aspetto dell'abilità sociale segnalano senza ombra di dubbio caratteri antisociali, che ignorano i bisogni o le sofferenze dei loro simili e non si sognano neppure di aiutarli.


Termino qui.
Spero di aver dato una mano, uno spunto o un'illuminazione, per chi come me ha sempre avuto tendenze un po' antisociali o difficoltà a capire/accettare come funzionasse l'ambiente sociale.
Dedico questo post a tutti quelli che mi hanno preso per il culo, fatto sentire fuoriposto, strano, pazzo, disadattato etc..  e a tutte quelle che non me l'hanno data; siete state le mie molle per il cambiamento  :-*


Vi amo

Shark72

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Trovo il tuo contributo sicuramente utile, per chi è in difficoltà su più ambiti della vita a causa di una vita socio-relazionale limitata. Molti soggetti, a causa di un simile vissuto, non hanno sviluppato la cosiddetta "intelligenza sociale", io stesso ne ho sofferto tanti anni orsono. Per me, in pratica, fino ai 23-24 anni sono esistiti solo i libri, avevo poche amicizie, e non con gente meglio di me, per cui, a livello sociale, in pratica ero disadattato. Ben vengano contributi come questo, tuttavia la cosa più importante per chi soffre di simili problemi, è uscire, girare, VIVERE E NON VEGETARE. Solo così si capisce la gente, il mondo, e come funziona.
"Il tuo è un gioco molto politico" - Athos
"Non hai letto il MM? Allora devi essere espulso dal gioco !" - Neo1987
"L' assaporatore ufficiale dell' AdM - TermYnator
"Non è il massimo?E che ti frega, se ti attizza vacci uguale! Piuttosto che niente, meglio piuttosto" - Athos
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Samu

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Mi è piaciuto molto questo riassunto quindi mi vorrei comprare il libro completo ma  vorrei sapere se è più teorico (descrive questo schema e la butta sul teorico) oppure è pratico (come sono i libri sul non verbale ovvero spiegano un  gesto e lo riferiscono nella pratica)?
Il fine giustifica i mezzi N.Machiavelli

O rinnovarsi o morire! Gabriele D'Annunzio

Tyler Durden: Toccare il fondo non è un ritiro spirituale, non è uno stramaledetto seminario. Smettila di cercare di controllare tutto, pensa solo a lasciarti andare, lasciati andare!

Volevo infilare una pallottola tra gli occhi di tutti i panda che si rifiutano di fottere per salvare la loro specie. Volevo aprire le valvole di scarico delle petroliere e inondare tutte le spiagge francesi che avrei visto. Volevo respirare fumo. [A Tyler] Volevo distruggere qualcosa di bello.

La fica alla fine li uccideva... avevo solo vent'anni
(Appino vent'anni)

Blixa

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Citazione di: Shark72 il 03 Marzo 2014, 12:03:06
Trovo il tuo contributo sicuramente utile, per chi è in difficoltà su più ambiti della vita a causa di una vita socio-relazionale limitata. Molti soggetti, a causa di un simile vissuto, non hanno sviluppato la cosiddetta "intelligenza sociale", io stesso ne ho sofferto tanti anni orsono. Per me, in pratica, fino ai 23-24 anni sono esistiti solo i libri, avevo poche amicizie, e non con gente meglio di me, per cui, a livello sociale, in pratica ero disadattato. Ben vengano contributi come questo, tuttavia la cosa più importante per chi soffre di simili problemi, è uscire, girare, VIVERE E NON VEGETARE. Solo così si capisce la gente, il mondo, e come funziona.

Lo stesso problema ho avuto io, per questo ho cercato di dare una mano a chi potesse aver passato la mia stessa situazione.
Dici bene, anche perchè secondo me ultimamente il valore sociale (e se non interagisci e non sai come interagire hai il valore sociale pari a quello di un barbone) sta acquisendo un valore sempre più alto nel rimorchio, parlo di rimorchio e non di seduzione perchè credo ancora nell'esistenza delle Donne..
Un esempio a caso: sabato sera esco con una mia vecchia amica che si è fidanzata da poco, una birra tira l'altra e inizia a lamentarsi su alcuni aspetti del suo nuovo ragazzo: "vuole che mi trucchi da pu**ana come stasera, non vuole che faccia questo o quest'altro, è pressante e appiccicoso blablabla", per poi aggiungere subito dopo "eh però mi ha fatto conoscere l'ambiente della radio, i gruppi che suonano al locale dove faccio le foto, il barista dell'X il fotografo dell'Y".
Siamo usciti di casa per raggiungere il suo ragazzo che c'ha scarrozzati in macchina fino al locale della radio dove davano una festa "esclusiva", e vedevo la mia amica con gli occhi luccicanti che seguiva il tizio come un cagnolino, mentre lui stringeva mani a destra e sinistra.
Per inciso, sto tizio è brutto, grasso e con gli occhiali, l'unico miglioramento a 360° che ha mai fatto in vita sua è stato quello di cambiare marca di mortadella.. Però è "nel giro".
La mia previsione è che lei lo mollerà brutalmente non appena avrà avuto modo di inserirsi stabilmente negli ambienti di cui sopra, a dimostrazione del fatto che, se non ci si migliora comunque come persone, si rimane con un pugno di briciole ogni volta.

Citazione di: Samu il 03 Marzo 2014, 15:34:33
Mi è piaciuto molto questo riassunto quindi mi vorrei comprare il libro completo ma  vorrei sapere se è più teorico (descrive questo schema e la butta sul teorico) oppure è pratico (come sono i libri sul non verbale ovvero spiegano un  gesto e lo riferiscono nella pratica)?

Se ho capito bene cosa intendi per teorico/pratico credo che questo libro sia un po' un mix tra i due..
Ad inizio di quasi ogni capitolo c'è un esempio (come quello sul vigile o sul visto) che serve ad introdurre il concetto da spiegare, affrontandolo comunque in maniera semplice e comprensiva (usa pochi termini tecnici e li spiega ogni volta). Non l'ho ancora finito di leggere, saprò dirti meglio in futuro, comunque consigliatissimo.
Altro libro interessante di Goleman che vorrei leggere è Intelligenza emotiva, ne fa alcuni rimandi all'interno del testo e sembra interessante

Vi amo

Shark72

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Sai, non c'è libro che tenga per "entrare nei giri" . Quello si fa solo uscendo, conoscendo, "colonizzando", come preferisco dire io. Un pò di linee guida possono migliorare il modo in cui ti poni, ma poi il  lavoro pratico è tutto da fare.
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Claro, però se uno non sa dove mettere le mani e va a casaccio torna a casa più frustrato di prima.. Sempre il solito discorso del giusto equilibrio tra teoria e pratica per farla breve
Vi amo

Blixa

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che poi, una volta che inizi a mettere in pratica qualsiasi cosa la teoria l'assimili e da lì è tutta questione d'esperienza e di raffinatezze, ma questo è già per chi ha iniziato a nuotare.
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Citazione di: Blixa il 03 Marzo 2014, 17:26:04
Claro, però se uno non sa dove mettere le mani e va a casaccio torna a casa più frustrato di prima.. Sempre il solito discorso del giusto equilibrio tra teoria e pratica per farla breve
Ecco hai colto in pieno il punto dove volevo arrivare! E' vero che si deve uscire per capire le dinameniche sociali ma senza teoria ci metti una vita mentre se ti crei una tua base( come stò facendo io con il non verbale leggo,esco e poi vedo se c'è un riscontro pratico della lettura)riduci i tempi di apprendimento e sai su cosa puntare.Comunque dopo quello che ho letto sono deciso ad acquistarlo,non per leggerlo e basta ma per leggerlo ed applicarlo come stò facendo con "le armi della persuasione" di Cialdini ed il libro di Allan Paese.Concordo con te Shark troppa teoria fa male,si rischia di diventare nerd di questo o quell'altro argomento  ma andare all'esterno digiuni di tutti gli argomenti che gli altri hanno studiato sul campo mentre io facevo il MUSONE non mi convince perchè si rischia di partine carichi e tornare col morale sotto terra.Appena l'avrò finito di leggere darò il mio parere.Grazie ancora Blixa!
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Volevo infilare una pallottola tra gli occhi di tutti i panda che si rifiutano di fottere per salvare la loro specie. Volevo aprire le valvole di scarico delle petroliere e inondare tutte le spiagge francesi che avrei visto. Volevo respirare fumo. [A Tyler] Volevo distruggere qualcosa di bello.

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Bravo samu, è la cosa migliore.
Che libro dei Pease stai leggendo?
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"Perchè mentiamo con gli occhi e ci vergognamo con i piedi?"è più incentrato sul marketing (dice se vedete il cliente fare X o Y) ma comunque ha basi applicabili ovunque e ben illustrato oltre ad un breve capitol osui segnali del corteggiamento.Ho ordinato un libro di Marco Pacori: Come Interpretare i Messaggi del Corpo e poi leggo quello che proponi qui nel topic.Ho circa 30 giorni di STOP (circoncisione e già all'idea sò in paranoia) da riempire con esercizi letture azzi e mazzi ma nel frattempo mi faccio un giro nel best off.Appeno l'avrò letto ti dico cosa ne penso e se è applicabile facilmente,mi ha colpito molto il fatto che delle caratteristiche descritte qui da te non ne ho manco una  :lol:  :lol: :lol: ce n'è di lavoro da fare!
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Sì l'ho letto anch'io, anche se mi aspettavo qualcosa di più..
Molto utili i consigli su come "far aprire il corpo" dell'altra persona che funzionano bene anche al di fuori dell'ambiente marketing.
Tornando in topic, se venisse a crearsi una mezza discussione intorno all'intelligenza sociale/circoli sociali e altro sarebbe interessante, dite la vostra e non fate i timidi  >:D
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