Cerco consiglio sulla mia sfortuna metafisica

Aperto da dani56, 19 Febbraio 2020, 17:39:54

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dani56

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Buonasera a tutti, cerco un consiglio, se possibile, per la mia situazione. Nel caso il post fosse ot cancellatelo pure senza problema, ma non so dove sbattere la testa e qui leggo uomini e donne saggi. La faccenda tocca anche ovviamente il tema della seduzione e dell'autostima.
Comincio col dire che sono il tipico "uomo" (24 anni), normale, senza qualità, come direbbe Musil. Certo, ciò non sarebbe un problema, sarei solo uno fra tanti in una massa indistinta e amorfa, che conduce la sua vita con serenità. Il problema sta appunto nel contorno, in quella parte che noi, purtroppo, non scegliamo e ci condiziona in modo profondo. Non parlo solo della famiglia, ma anche della classe sociale a cui si appartiene. Comincio col dire che mia madre ha gravi problemi di salute, destinati ad aggravarsi ( 5 interventi alla schiena), con tutto ciò che ne deriva. Già ora la devo aiutare molto e la situazione non è destinata a migliorare. Ovviamente per non farmi mancare nulla ha un rapporto conflittuale con mio padre, praticamente si odiano, ma il divorzio sarebbe un bel problema. Io frequento l'università, sono fuoricorso e non nego che la situazione mi freni parecchio, non perché io sia incapace, ma perché so che la mia vita ha già un so lo tracciato, con me costretto a stare accanto a mia madre, a fare i conti con l'essere uno sfigato rispetto ad altri a cui la vita va tutto bene. Non che io sia invidioso, ma mi chiedo perché a me capiti proprio tutto ciò, eventi che non posso controllare ma hanno un peso enorme sulla mia esistenza. Ovviamente donne nemmeno a parlarne, chi vorrebbe stare con una mezzasega incasinata come il sottoscritto?
Non so che fare e dove sbattere la testa, mi pare che per me ormai non ci sia una via d'uscita.
Dimenticavo che mia madre mi ha pure confessato di aver pensato più volte al suicidio, adducendo di non averlo fatto solo per me. Mi sento caricato di responsabilità che vanno oltre ciò che io posso fare e sopportare. Cosa mi consigliate, se potete? Se avete domande fate pure, magari ho dimenticato qualcosa in questo post scritto di getto

Whiteout

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#1
Ciao Dani,
Mi ha colpito il tuo messaggio, perché mi riporta a delle riflessioni che anch'io sono stata costretta a fare di recente. (Oltre a scatenarmi l'istinto della zia).
Non conosco abbastanza la tua situazione da darti consigli pratici (*), né sarei nella posizione di farlo, ma ti lascio solo qualche spunto su cui riflettere in autonomia, che magari ti porterà nel tempo a riconsiderare le tue opzioni:

- i genitori danno alla luce i figli per scelta propria, non è che il figlio possa decidere nulla. Se questa sembra una ovvietà, non sempre viene riconosciuta la diretta conseguenza e cioè che il figlio non è mai responsabile dei suoi genitori e non può esserlo per definizione

- purtroppo tanti genitori invece mettono al mondo i figli e li allevano, perché siano i figli stessi a 'ricambiare' un presunto debito, ad esempio realizzando le loro aspettative, rendendoli felici, o occupandosi di loro quando divengono vulnerabili per l'età o per scelte di vita scriteriate

- cazzate. I figli hanno il dovere di essere responsabili di se stessi, non dei loro genitori. Un vero genitore sano, che prima di essere genitore è un adulto ovvero una persona autonoma e che risponde di se stessa, non chiederà mai al figlio qualcosa 'in cambio', perché sa che il figlio non gli deve nulla

- caricare la vita dei figli con ricatti più o meno espliciti, sensi di colpa, allusioni a un destino predeterminato, non è sano e fisiologico. È manipolatorio.

Sei tanto giovane, fai tutto il possibile per non vivere sotto ricatto e cercare la tua felicità  <3


(*) solo un consiglio può avere senso, dato da un estraneo: se appena puoi, investi nel supporto di uno psicoterapeuta per aiutarti a raggiungere l'autonomia, nell'accezione più ampia possibile.


Ultima modifica: 19 Febbraio 2020, 21:12:44 di Whiteout
La Signorina RottermaYer

Pintahouse

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Ciao Dani,
visto che Without ti ha già dato consigli molto utili sul tema ...io mi limiterò a farti ragionare su un aspetto facendo una considerazione di carattere più generale...
Citazione di: dani56 il 19 Febbraio 2020, 17:39:54
Non che io sia invidioso, ma mi chiedo perché a me capiti proprio tutto ciò, eventi che non posso controllare ma hanno un peso enorme sulla mia esistenza. Ovviamente donne nemmeno a parlarne, chi vorrebbe stare con una mezzasega incasinata come il sottoscritto?
La vita di tutti noi è attraversata da una serie di eventi che purtroppo sfuggono al nostro controllo e tu non sei il solo. Tutti vorremmo avere il controllo su tutto, ma così non è. Non puoi impedire o prevedere tutti gli eventi come non lo posso fare io o altri qui...preso atto che la sorte incide in maniera significativa nella vita di ciascuno di noi( e incide anche nel rimorchio), ciò che dovresti fare è cambiare l'atteggiamento verso ciò che di fortuito ti accade. Vedi ci sono delle persone che se trovano una avversità, si impegnano per trovare una soluzione oppure  ci lavorano sodo per uscirne e poi realizzano che tutto sommato gli è andata bene. Può sembrarti banale ma se cambi questo punto di vista e cominci a pensare in maniera più centrata su te stesso, non vedrai più la sorte come qualcosa di meschino come un essere divino che ce l'ha con te e capirai invece che hai delle enormi potenzialità......e che ciò che ti accade di fortuito è comunissimo nella vita di molte persone, a volte anche peggio. ;) Quindi lavora su questo aspetto, poniti in un atteggiamento più costruttivo ogni volta che hai un problema, cerca una soluzione , cerca di vedere le difficoltà come un opportunità .  Churchill diceva "il pessimista vede le difficoltà in ogni opportunità, l'ottimista vede le opportunità in ogni difficoltà".

TermYnator

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Citazione di: dani56 il 19 Febbraio 2020, 17:39:54
Non so che fare e dove sbattere la testa, mi pare che per me ormai non ci sia una via d'uscita.
Capisco bene la tua situazione. Le soluzioni comunque si trovano.
Innanzitutto devi renderti finanziariamente indipendente.
Tu mi dirai che ci vogliono anni. Quasi vero, ma qualche giorno, mese o anno, sono nulla rispetto all'eternitá Senza una vita che prospetti. Il tuo imperativo categorico ora é laurearti. Senza se e senza ma.

Il tempo per te stesso puoi comunque trovarlo.
Inizia ad avere degli impegni fissi, in modo che tua madre sappia che durante quelle ore tu sei altrove.
Un po' starai con lei, ma quando vorrai uscire sarai libero di farlo.
Il giorno che sarai indipendente, se necessario, potrai pagare una badante.

Poche cose che partono tutte dalla tua laurea.
Prendi in mano la tua vita.

<3
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shyguy

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Ciao Dani.

Mi permetto di risponderti perchè credo di poter comprendere lo stato d'animo in cui ti ritrovi.
Anche se mia madre, fortunatamente, non ha problemi di salute fisica è una persona estremamente complicata, complessa, complessata e con problemi comportamentali e di salute mentale che diventano con il tempo sempre più importanti.
Problemi per cui, nonostante abbia provato a chiedere aiuto a medici e specialisti, c'è poco da fare in quanto è Lei a non riuscire a riconoscere di avere un problema.
Mio padre di questa situazione se ne frega. Il rapporto con mia sorella è ormai quasi irrimediabilmente compromesso. Una buona fetta di responsabilità nel fatto che la mia relazione (di anni e anni, e tormentata per tanti aspetti) sia andata a putt**e è per colpa di mia madre. Non si rende conto del male che mi fa e continua imperterrita nel suo atteggiamento vittimista, facendo leva sul mio affetto per ricattarmi moralmente.
A volte penso che la mia vita sia condannata all'infelicità. Al non poter avere una mia vita, una mia famiglia perchè sempre tutto irrimediabilmente rovinato o compromesso da Lei.
Però ho cercato dei compromessi.
Ho cercato di trovare qualcosa a cui aggrapparmi.
Ho cercato di costruirmi un equilibrio per la sopravvivenza attuale e una via di fuga per il domani.

Ho iniziato a fare tutto ciò che era necessario per prendere la laurea nel più breve tempo possibile. A costo di studiare di notte, a costo di scrivermi gli appunti nel retro della calcolatrice. Dovevo uscire da quell'ambiente con il mio pezzo di carta.
Facendo leva sul fatto che "ci tiene agli studi" sfruttavo le ore buche tra una lezione e l'altra (o a volte inventavo il fatto che avessi una lezione) per dare ripetizioni. In questo modo ho cercato di fare proprio quello che ha detto Termy, di avere una mia indipendenza economica. Qualcosa che potesse darmi la possibilità anche solo a livello "potenziale" di poter fare piccole cose senza dover chiedere il permesso o le risorse a qualcuno.
Questo da un punto di vista psicologico mi ha aiutato molto.
Altra cosa che ho fatto... è stato il consolidare delle abitudini (a volte anche non dicendo la verità...... e qui si apre un problema che è OT rispetto al post) che mi dessero la possibilità di avere del tempo per me.
Esempio: Facevo uno stage che finiva alle 17, ma "ufficialmente" finiva alle 18,30. In questo modo avevo 1,5 h tutti i giorni per poter seguire i miei interessi, per poter vedere un amico, andare a bere una cosa, fare una passeggiata etc... senza dover dare spiegazioni a nessuno.
Altra abitudine che ho cercato di consolidare nel tempo è che il sabato dalle 19 in poi io non ci sono.
Ci sono state volte in cui ho passato l'intera serata, fino magari all'1 di notte, in macchina ad ascoltare musica perchè non avevo nessuno con cui uscire... ma era importante consolidare quell'abitudine. Quel click mentale del "sabato non c'è"...
Non è stato facile, e c'è voluto molto molto tempo. Considera che ho iniziato questo "lavoro" che avevo 23 anni e attualmente ne ho 8 in più di te.
Ma... per quanto la situazione faccia sempre schifo e sotto certi aspetti è pure peggiorata... sto meditando l'acquisto di una casa. Nonostante paghi io le bollette di casa, paghi io le assicurazioni etc etc. Ma ho la forza (sebbene al pelo pelo e facendo sacrifici) di sostenere economicamente questa scelta.

Non devi abbatterti e non devi considerare te stesso un "uomo senza qualità" che già il fatto che conosci Musil mi fa capire che hai una testa migliore del 80% dei ragazzini là fuori!
"Mi scrive sulla bocca le parole che non posso dire quando piango in questo mondo stupido..."