Problemi comunicazione verbale

Aperto da Tidus, 18 Aprile 2009, 20:44:01

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Tidus

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Scrivo ora per descrivere un problema che mi affligge da parecchio tempo e che di certo è deleterio per le mie prestazioni in campo comunicativo.
Mi trovo talvolta a pensare di indossare una "maschera" di tipo pirandelliana dalla quale non riesco a fuggire. Le altre persone mi hanno da sempre considerato un ragazzo che non sa destreggiarsi verbalmente, che ha un accento rozzo e che non sa pronunciare con cura le parole. Ed io, di conseguenza, mi sono sempre ritenuto tale. Penso però che ci sia la possibilità di togliere questa maschera e di incominciare ad usare le parole e il tono di voce per attirare le persone.
Il mio principale problema sta nell'avere molto spesso un tono di voce monotono, molte volte mi trovo in difficoltà nel pronunciare una frase (o perché non trovo le parole o  perché le pronuncio male) e alcune volte vado troppo veloce.
Un altro problema è invece quello della capacità di discutere ed ottenere la meglio nelle conversazioni verbali. Non riesco a sostenere adeguatamente una disputa perché finisco col criticare la persona ( e quindi dandola vinta a lui) o semplicemente sventolando bandiera bianca. Non riesco molto spesso dire in faccia ciò che penso e devo sovente ricorrere a sotterfugi per farlo.
Un'altra cosa che vorrei ottenere è l'"apertura mentale" con gli amici. Spesso non riesco dir loro ciò che provo in un dato momento e non riesco nemmeno creare quell'atmosfera di fratellanza che permette l'aiuto reciproco. Chiedo quindi consigli da voi più esperti in questo per potermi migliorare in questo senso. So che sembrerò a voi un inetto ma sono veramente disposto a cambiare...
Grazie

Tidus
"Non preoccuparti del fatto che la gente non ti conosce, preoccupati del fatto che forse non meriti di essere conosciuto."

panurge

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Premetto che sono l'ultimo degli st*onzi. Per il resto, provo a rispondere....

Citazione di: Tidus il 18 Aprile 2009, 20:44:01
Le altre persone mi hanno da sempre considerato un ragazzo che non sa destreggiarsi verbalmente, che ha un accento rozzo e che non sa pronunciare con cura le parole.

Sono tre problemi abbastanza distinti. Per quanto riguarda il sapersi destreggiare verbalmente, non saprei bene come aiutarti. Spesso, in ogni caso, la cosa migliore da fare quando si è in difficoltà è fare una faccia buffa, dire una cazzata e finirla lì. Può darsi che il tuo problema non derivi da una reale incapacità di articolare pensieri profondi (da come scrivi, in effetti, non si direbbe), quanto dalle inibizioni che impediscono a tali pensieri di venire espressi al meglio. Se questo ti crea disagio, è naturale che ti impappini.
Ho un amico, che possiamo considerare un PUA 'natural', che ha inventato la frase perfetta da usare in casi del genere. In effetti, la usa molto spesso: sia quando non sa bene cosa rispondere, sia quando non ha capito cosa gli hanno detto. La frase è: "minchia, è vero."
Nota bene: se detta nel modo giusto, questa frase dà enormi vantaggi. Primo, dà ragione all'interlocutore, rendendoselo quindi amico. Secondo, è così duttile, nella sua inconsistenza semantica, da poter essere usata in ogni occasione. Terzo: dimostra, se pure ce ne fosse stato bisogno, che a contare non è tanto quello che si dice, quanto la sicurezza con cui lo di dice.

Per quanto riguarda l'accento, c'è poco da fare. Se sei in grado di correggerlo da solo, provaci. (personalmente, da piccolo pronunciavo un sacco di lettere in modo buffo, il che mi causava vari problemi sociali. In prima superiore ho deciso di smettere. Dopo due mesi parlavo correttamente senza alcuno sforzo. Una volta che hai capito come fare, e una volta che hai capito che è il caso di cambiare le cose, la soluzione spesso si presenta da sé).

Per quanto riguarda il "pronunciare con cura le parole", la soluzione migliore viene data da Mystery: abituati a parlare lentamente. La regola si applica anche al linguaggio non verbale: parole e movimenti lenti danno solo vantaggi. In primo luogo, sono più comprensibili. In secondo luogo, non danno l'impressione di qualcuno che 'ha fretta'. E, come ci insegnano, aver fretta è da morti di figa.

Citazione di: Tidus il 18 Aprile 2009, 20:44:01
Un altro problema è invece quello della capacità di discutere ed ottenere la meglio nelle conversazioni verbali. Non riesco a sostenere adeguatamente una disputa perché finisco col criticare la persona ( e quindi dandola vinta a lui) o semplicemente sventolando bandiera bianca. Non riesco molto spesso dire in faccia ciò che penso e devo sovente ricorrere a sotterfugi per farlo.

Qui il problema mi sembra più serio. Se sei nella situazione di dover fare una vera discussione, i trucchi del caxxo non funzionano.
Personalmente mi sono accorto di una cosa: quando devo discutere di qualcosa, molte argomentazioni che potrei utilizzare finiscono per 'sfuggirmi'. In un certo senso, una forma di pudore mi impedisce di tenere a mente quelle argomentazioni che mi darebbero instantanea vittoria contro il mio interlocutore. Riuscire a bypassare questo strano meccanismo non potrebbe che giovare. (sempre che questo mio problema sia anche il tuo).
In ogni caso, ci sono sempre le frasi che funzionano sempre. Esempio:
lui: eh, però bla bla bla bla.
tu: si, ma questo cosa c'entra?
Chiedere all'altro "cosa c'entra" lo obbliga a spiegarsi di nuovo, e questo aumenta le probabilità che lui faccia qualche cappella, di cui poi tu puoi usufruire.
Potresti leggere "l'arte di ottenere ragione" di schopenhauer, se ti interessa.

Tidus

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Citazione di: panurge il 19 Aprile 2009, 02:36:02
sia quando non sa bene cosa rispondere, sia quando non ha capito cosa gli hanno detto. La frase è: "minchia, è vero."
Grazie, ci proverò ;)

Citazione di: panurge il 19 Aprile 2009, 02:36:02
Per quanto riguarda il "pronunciare con cura le parole", la soluzione migliore viene data da Mystery: abituati a parlare lentamente. La regola si applica anche al linguaggio non verbale: parole e movimenti lenti danno solo vantaggi. In primo luogo, sono più comprensibili. In secondo luogo, non danno l'impressione di qualcuno che 'ha fretta'. E, come ci insegnano, aver fretta è da morti di figa.
Proverò anche questo ;) La chiave mi sembra proprio questa...
http://www.youtube.com/watch?v=qR-dKTTDi2U&feature=related
La voce di BadBoy mi sembra un ottimo esempio

Grazie mille
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SunBeam

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#3
Ti fai le canne? E' una domanda seria.
Per il resto è mancanza di fiducia e di esperienza per muoverti bene nelle conversazioni e rispondere velocemente e a tono. Questa la acquisti continuando a fare esperienza, collezionando successi e insuccessi, non c'è scorciatoia. Vedrai che presti ti libererai da quei blocchi e starai più rilassato e a mente libera in modo tale da riuscire ad esprimerti come vorresti.

Aggiungo che parole "lente" a priori, non danno per niente un vantaggio: c'è modo e modo. Avete mai frequentato ragazze che parlano a mille all'ora e che hanno uno span di attenzione di 5 secondi?
Con i vostri discorsi impostati ci faranno poco, alla terza parola avranno già fatto un commento su qualcos'altro che non c'entra un caxxo spezzando definitivamente il flusso del vostro pensiero, e mettendovi in una situazione in cui continuare a parlare sarebbe ridicolo.
Unico mezzo a disposizione: parlare in modo molto deciso e serrato, in modo tale da richiedere il 100% dell'attenzione e non ammettere replica.

Basta prendere alla lettera queste guru-cazzate. Vi fate del male.

P.S. Un tizio come BB qui sopra con quell'atteggiamento, a parte con qualche super coatta del qube non riesco a immaginarmi dove possa fare breccia...
Ultima modifica: 20 Aprile 2009, 14:40:24 di SunBeam
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Tidus

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Ho notato comunque che se lo sfondo in cui si svolge la comunicazione è quello lavorativo, scolastico o che altro, dove bisogna adottare un atteggiamento serio, riesco a distreggiarmi bene con le parole e con un lessico molto ricercato..mentre se sono con gli amici tendo a buttare tutto all'aria, fregandomene di pronunciare parole corrette etc...

Citazione di: SunBeam il 20 Aprile 2009, 14:33:20
Ti fai le canne? E' una domanda seria.
No, assolutamente. Mai fatto uso.

Citazione di: SunBeam il 20 Aprile 2009, 14:33:20
Per il resto è mancanza di fiducia e di esperienza per muoverti bene nelle conversazioni e rispondere velocemente e a tono. Questa la acquisti continuando a fare esperienza, collezionando successi e insuccessi, non c'è scorciatoia. Vedrai che presti ti libererai da quei blocchi e starai più rilassato e a mente libera in modo tale da riuscire ad esprimerti come vorresti.

Penso che il punto in cui devo far leva sia proprio l'improvvisazione, perchè in effetti è questa quella che temo un pò..una mia paura è quella di trovarmi davanti ad una persona e non saper che dire (spesso mi capita di non saper come intervenire nei discorsi per rendere gli altri partecipi delle mie idee).

Grazie ancora
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Tidus,
mi pare che la questione abbia 2 aspetti fondamentali:
1) la padronanza dei mezzi comunicativi (eloquenza, correttezza di termini, efficacia nell'esposizione ecc)
2) aspetti interiori (sicurezza, autostima, chiarezza di cio' che si vuol dire ecc)

nel caso 1) ricadono la ricchezza del vocabolario, la pronuncia/dizione, la velocita' e densita' di parole ecc. Son tutte cose che s'imparano leggendo/studiando molto, ripetendo con parole proprie (come nelle interrogazioni di scuola oppure agli esami universitari) e recitando (teatro, spettacoli pubblici).

Nel caso 2) ricadono tutti quei blocchi e pulsioni che spesso fanno parte del nostro carattere, come ad esempio la ricerca dell'attenzione o di approvazione dagli altri. Cosa che riscontro in quanto dici (ad esempio per essere del tutto sinceri con un amico, e' necessario accettare il fatto di poter dire anche qualcosa che non piacera').
Qui si parla di inner game (ma non solo).
Ti consiglio il solito Wayne Dyer "le vostre zone erronee": libro compatto, economico ed illuminante  :up:
"ti avverto: stasera non ho intenzione di fare niente"
fclose ;-)
-
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SunBeam

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Infatti. Perché non provi a farci qualche esempio più specifico di una conversazione dove avresti voluto dire la tua e non ci sei riuscito?
Come notava -eFF con la proprietà di linguaggio che hai mi risulta difficile immaginarti in una situazione in cui non riesci a pronunciare correttamente pensieri e parole.
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aladesi

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Se posso permettermi, il parlare lento non è una cazzata, ma quello che fanno i professionisti della parola come attori di teatro, presentatori del telegiornale, speaker/deejay radiofonici e doppiatori. Comunque non è solo la lentezza, ma anche il tono di voce, la cadenza, l'accento.. Tutte cose che si possono imparare.
Come?
1. Registrati (oggi la maggior parte dei cellulari fa anche da registratore..) quando parli e ascoltati. Poi cambia quello che ti suona male. Solo questo ha già un effetto formidabile.
2. iscriviti a un corso di teatro/recitazione. ci sono anche dei corsi speciali sulla voce.

Non pensare sia facile... come tutte le cose ci vuole costanza e allenamento, ma si può ottenere moltissimo.

Comunque se fai queste cose lavori sulla scatola, non sul contenuto.

Per il contenuto  mi sembra che tu abbia delle convinzioni limitanti, che la tua autostima sia il tuo limite. Probabilmente sei in grado di parlare in modo brillante e competente di più cose di ciò che tu creda. Ma forse non ci credi ancora.
Ciao
welcome to my world!
Non cerco semplicemente sesso, voglio la scopata perfetta...

Tidus

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Citazione di: aladesi il 20 Aprile 2009, 21:32:24
Per il contenuto  mi sembra che tu abbia delle convinzioni limitanti, che la tua autostima sia il tuo limite. Probabilmente sei in grado di parlare in modo brillante e competente di più cose di ciò che tu creda. Ma forse non ci credi ancora.
Ciao
Infatti, prima per esempio mi son registrato parlando di un argomento di scuola e parlavo in modo sciolto e con parole ben "altolocate".
Ora l'obbiettivo sta nel trasportare questo modo di parlare nelle relazioni quotidiane..
Per quanto riguarda l'autostima, a casa ho il libro di Paul McKenna..credo che incomincierò ad ascoltare il cd di programmazione mentale quotidianamente come primo passo..
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Tidus

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Citazione di: SunBeam il 20 Aprile 2009, 17:01:17
Infatti. Perché non provi a farci qualche esempio più specifico di una conversazione dove avresti voluto dire la tua e non ci sei riuscito?
Come notava -eFF con la proprietà di linguaggio che hai mi risulta difficile immaginarti in una situazione in cui non riesci a pronunciare correttamente pensieri e parole.
Ad esempio qualcuno chiede al gruppo: "Chi di voi ha già provato questa esperienza?"
Io incomincio a dire la mia e poi, o per la fretta di concludere il discorso  (forse per il bisogno di attirare l'attenzione) o per cos'altro, le mie parole si soffocano, mi mangio le parole e lo ultimo in maniera pessima..cioè non mi sento libero di esprimermi come io vorrei...
Comuque dai ho capito, penso sia solo questione di inner game e di esperienza...Devo lavorarci su..
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Tidus

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Mi potete indicare un esempio di voce guida da seguire per adattarmi a quella? Conoscete qualche manuale con esercizi per migliorare il tono di voce e resto?
Grazie
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Edward Bloom

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Vedi Tidus se i tuoi amici ti vedono come uno che non sa parlare ti sarà molto più difficile riuscire a migliorare in loro presenza: i loro atteggiamenti probabilmente ti fanno sentire sotto esame, e l'ansia di voler dimostrare di essere diverso rende tutto più complicato.
Sotto questo punto di vista io vedo principalmente due strade: o inizi a frequentare nuove persone per un po' di tempo, o pretendi dai tuoi amici il rispetto che meriti.
Per quanto riguarda il controllo del tono di voce e del body language, ti consiglio questo esercizio che usavo per gli esami universitari e che, quasi inaspettatamente, mi ha aiutato molto in tutti i settori della mia vita che riguardano la comunicazione: siediti a una scrivania, mettiti un bello specchio davanti al volto, e inizia a parlarti. Fallo seduto, è più difficile. Fissati sempre negli occhi. I primi minuti non è semplice, ti sentirai idiota. Poi vedrai che prenderai progressivamente confidenza, e riuscirai a comunicare con te stesso quasi come se fossi un'altra persona. Parlati di tutto, argomenti a piacere. A me ha aiutato a prendere confidenza con me stesso, con la mia immagine esteriore, di fare in un certo senso "amicizia" con la mia parte "pubblica" nuda e cruda, che spesso ti renderai conto essere molto diversa dall'immagine di te stesso che proietti dal tuo interno.

Edward

Tidus

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Citazione di: Edward Bloom il 27 Aprile 2009, 18:48:43
Vedi Tidus se i tuoi amici ti vedono come uno che non sa parlare ti sarà molto più difficile riuscire a migliorare in loro presenza: i loro atteggiamenti probabilmente ti fanno sentire sotto esame, e l'ansia di voler dimostrare di essere diverso rende tutto più complicato.
Bravo, descrizione perfetta di ciò che provo io.

Citazione di: Edward Bloom il 27 Aprile 2009, 18:48:43
Per quanto riguarda il controllo del tono di voce e del body language, ti consiglio questo esercizio che usavo per gli esami universitari e che, quasi inaspettatamente, mi ha aiutato molto in tutti i settori della mia vita che riguardano la comunicazione: siediti a una scrivania, mettiti un bello specchio davanti al volto, e inizia a parlarti. Fallo seduto, è più difficile. Fissati sempre negli occhi. I primi minuti non è semplice, ti sentirai idiota. Poi vedrai che prenderai progressivamente confidenza, e riuscirai a comunicare con te stesso quasi come se fossi un'altra persona. Parlati di tutto, argomenti a piacere. A me ha aiutato a prendere confidenza con me stesso, con la mia immagine esteriore, di fare in un certo senso "amicizia" con la mia parte "pubblica" nuda e cruda, che spesso ti renderai conto essere molto diversa dall'immagine di te stesso che proietti dal tuo interno.

Edward
Ok grazie Edward, proverò a fare questo esercizio..comunque in questi ultimi giorni mi sono impegnato nel migliorare la comunicazione ed ho già ottenuto qualche risultato..Mi sono già un pò più sciolto ed ottengo già dei feedback più positivi.
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Alfaleffo

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#13
Riguardo alle discussioni, quoto chi ha scritto di leggere "l'arte di ottenere ragione", è sicuramente un ottimo libro per capire come funziona una disputa verbale.
Per quanto riguarda il tono di voce, dai una occhiata a "set your voice free" di Roger Love.
Per il cd di mckenna, usalo pure ma non pensare che sia la soluzione definitiva, io l'ho usato ma dopo qualche tempo ha incominciato a darmi proprio fastidio durante l'ascolto. A posteriori non saprei direi se ha avuto un qualche effetto permanente.

Citazione
mettiti un bello specchio davanti al volto, e inizia a parlarti. Fallo seduto, è più difficile. Fissati sempre negli occhi. I primi minuti non è semplice, ti sentirai idiota. Poi vedrai che prenderai progressivamente confidenza, e riuscirai a comunicare con te stesso quasi come se fossi un'altra persona. Parlati di tutto, argomenti a piacere. A me ha aiutato a prendere confidenza con me stesso, con la mia immagine esteriore, di fare in un certo senso "amicizia" con la mia parte "pubblica" nuda e cruda, che spesso ti renderai conto essere molto diversa dall'immagine di te stesso che proietti dal tuo interno.

Questa mi sembra un'ottima idea, sto usando lo specchio per prender "confidenza con me stesso" ma non avevo pensato a parlarvi davanti   ;D
Ultima modifica: 29 Aprile 2009, 00:13:20 di Alfaleph
Per aspera ad astra!

Tidus

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Citazione di: Alfaleph il 29 Aprile 2009, 00:11:38
Per il cd di mckenna, usalo pure ma non pensare che sia la soluzione definitiva, io l'ho usato ma dopo qualche tempo ha incominciato a darmi proprio fastidio durante l'ascolto. A posteriori non saprei direi se ha avuto un qualche effetto permanente.
L'ho usato un bel pò di volte ma non mi riesce proprio di entrare in uno stato ipnotico..almeno, non mi sembra... Oppure mi addormento e mi risveglio come se fosse successo niente..cosa si dovrebbe provare in uno stato simile? Sei un pò cosciente di quel che stai facendo e pensando? Mi domando se magari quello che io scambiavo per sonno era veramente lo stato ipnotico..
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