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G. Casanova - "Il Duello"

Aperto da Acqua, 23 Agosto 2008, 17:19:05

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Acqua

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Uno dei modi per arricchire la propria cultura in fatto di Seduzione è rispolverare quei testi antichi ma sempreverdi, scritti dai più grandi seduttori della storia. Fino ad ora ho trovato qualcosa su Casanova e Kierkegaard (qualcuno ne conosce altri? Sono disponibilissimo allo scambio di materiale).

Il nome di Giacomo Casanova è entrato a far parte del linguaggio comune, non solo in Italia ma probabilmente in tutto il mondo. Casanova E' il Seduttore. Di seguito riporto il mio parere su un piccolo racconto, "il duello", scritto da Casanova e riguardante un fatto avvenuto nientepopodimenochè nel 1766.

Il racconto non riguarda direttamente le donne, ma riflette comunque una mentalità a cui è difficile rimanere indifferenti. L'ho trovato per caso e per caso ho iniziato a leggerlo, fino a che non l'ho finito.

TRAMA:
Siamo in Polonia, ambiente cortigiano. In breve, Casanova si mette a fare il provola con una ballerina... ottenendo non la ballerina, ma l'insulto di un alto esponente dell'esercito polacco.
Offeso dall'AMOG, Casanova si decide in breve a sfidarlo a duello. L'AMOG risponde a tono, mantenendo il massimo rispetto ma anche la volontà di mostrarsi superiore.
Il duello causa ferite gravi ad entrambi, anche se Casanova (grazie ad una "astuzia" volta a ribaltare la maggior abilità dell'avversario in ambito di combattimento) risulta vincitore.
A causa di una serie di calunnie il nostro eroe, pur essendo onorato della vittoria e aver ristabilito un rapporto di massima stima con l'altro duellante, è costretto ad andare via dalla Polonia: il re lo vuole fuori dal paese dopo aver letto delle lettere anonime che calunniavano il povero Giacomo.

COMMENTO:
Inizialmente sembra di leggere le parole di un coglione, massimamente orgoglioso di sè, arrogante ed inconcludente nei discorsi. Dopo breve però, si rimane incastrati nei suoi giri di parole, nel suo evocare tante sensazioni e concetti diversi dove sembra non c'entrino niente. Sono del parere che mettendosi d'impegno ad analizzare la logica dello scritto, si troverebbero decine di difetti. Tuttavia la logica assume un inportanza secondaria quando si parla di seduttori...  ;)
La storia non è di per sè un gran che, ma presumo sia vera e fà sì che adesso io provi una grande stima per Casanova. La morale del racconto per me è un pò: "meglio un giorno da leone che cento A pecora".
E' fighissimo il modo in cui descrive le persone, evidenziandone pregi e difetti ed affrontandole con uno stile che non saprei proprio mettere in parole. E' affascinante soprattutto il modo in cui descrive se stesso, chiamandosi "il veneziano" e rivelando aspetti positivi e negativi di sè, alternativamente ed a ritmi diversi.
Insomma, a mio avviso valeva la pena di leggerlo.

ESTRATTI:
Riporto alcune frasi che mi hanno colpito:

"corre gran pericolo a questo mondo chi intraprende il difficil mestiere di disingannar gl'ingannati."
(si riferisce al fatto che spesso conviene lasciar credere alle persone quello che credono, seppur palesemente sbagliato)

"Il 'non posso' è troppo di frequente sulle labbra dei mortali; per l'uomo che vuole, vi si trova assai di raro."
(a me sembra una specie di "se vuoi, puoi" spiegato in negativo)

"Non so decidere qual de' due personaggi merita maggior correzione; se il vile che scrive contro un uomo qualunque una lettera anonima, o l'incauto che, dandole retta, fa che il perfido che l'ha scritta, ottenga il suo intento."
(chi è il peggiore, colui che spara cazzate o quello che gli crede?)

"Il veneziano è bravo per ruminar vendette, debole poi quando si viene al punto di eseguirle, poichè per sua buona sorte è sottoposto al sentimento di pietà, sentimento eroico, che è gran peccato, che quando il pensatore l'esamina, lo scorga procedente da debolezza d'animo."
(parla di sè stesso e di un trip psicologico sul concetto di vendetta)

"Tra i suoi difetti non è il minore quello ch'egli ha di voler far conoscere certe verità di mondo a persone che, prevenute troppo in proprio favore, non sono suscettibili di documento, o non possono soffrire che scaturisca da chi riguardano come loro subalterno."
(ammette di non seguire un principio che lui stesso ha formulato (vedi primo passaggio))

"Gli uomini per natura son tali che non si possono disporre ad imparare cosa alcuna da quelli che vogliono far loro da maestri a forza: ed hanno tanta ragione quanto han torto i primi."
(...chi ce l'ha più lungo?)

CONCLUSIONI:
Lo consiglio a tutti:
- è corto (meno di 30 pagine)
- il linguaggio è un pò antiquato ma comprensibilissimo
- leggere Casanova è diverso da leggere Magic Bullets (a buon intenditore poche parole)
- in ambito di rimorchio, mettersi a parlare delle avventure di Casanova con una bella pulzella può avere un certo effetto ;)

Spero qualcuno vorrà condividere con me la bella esperienza di questa lettura...  :D
Acqua :*

P.S.: il pdf lo trovate facilmente su internet, se proprio non lo trovate (improbabile) chiedete al mulo e se và male pure lì (impossibile) ve lo passo io.  Azn

P.S.: qualcuno ha le "Memorie" di Casanova in italiano? Pleeeeease!
Ultima modifica: 23 Agosto 2008, 17:23:13 di Acqua
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SAKU39

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Io ho Storia della Mia vita, sono due libri da 2000 pagine l'uno. Ora sto leggendo altre cose, ma quando li leggerò farò se volete una recensione.

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Citazione di: SAKU39 il 26 Agosto 2008, 12:58:12
Io ho Storia della Mia vita, sono due libri da 2000 pagine l'uno. Ora sto leggendo altre cose, ma quando li leggerò farò se volete una recensione.

sono sempre ben accette!  ;)

Zlatan
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Se le persone che non si comprendono, comprendessero almeno di non comprendersi, si comprenderebbero meglio di quando, non comprendendosi, non comprendono nemmeno che non si comprendono - Gustave Ichheiser