Seduzione Italiana

Hobbies e cultura => Recensioni => Discussione aperta da: zlatan il 07 Novembre 2008, 10:32:39

Titolo: Come trattare gli altri e farseli amici - Dale Carnegie
Inserito da: zlatan il 07 Novembre 2008, 10:32:39
Su richiesta di Pitix (ormai di un pò di tempo fa  ::)) posto qui gli appunti che presi quando lessi questo libro, festeggiando i 2000 post.
Di conseguenza riporto semplicemente quello che io ho ritenuto essere il succo del libro. Per qualcuno le cose importanti potrebbero essere state altre.

Credo di aver riportato anche i titoli dei capitoli, non ne sono sicuro che siano tutti, non ho più il libro. Comunque è tranquillo da leggere, ma leggendo qui è sufficiente, IMHO. In fondo capirete che basta farsi furbi in certe occasioni e avere una buona educazione.

Buona lettura!
Ah, per quanto riguarda i punti karma. Non datemi punti karma, io ho solo copiato, questa roba è di Carniege. Preferisco un grazie sincero, guardandoci neglio occhi o nell'avatar, piuttosto che karma e adulazioni false.  :lol:

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COME TRATTARE GLI ALTRI E FARSELI AMICI

PARTE PRIMA: Tecniche fondamentali per trattare con la gente.


SE VUOI PRENDERTI IL MIELE, NON TIRAR CALCI ALL'ALVEARE

Il 99% delle volte la gente non accetta critiche sul proprio modo di comportarsi, per quanto sbagliato possa essere. La critica è pericolosa perché ferisce l'orgoglio della gente, la fa sentire impotente e suscita risentimento. Con la critica non solo non si riesce a correggere gli errori della gente, ma si suscita risentimento.

Hans Selege: "Siamo tanto smaniosi di approvazione quanto timorosi di critiche".

Lincoln. "Non giudicare per non essere giudicato"

Trattando con la gente ricordiamoci che abbiamo a che fare con creature governate non dalla logica ma dalle passioni, impastate di pregiudizi e mosse dall'orgoglio e dalla vanità.

Carlyle:  "Un grande uomo mostra la sua grandezza dal modo in cui tratta gli altri"

Invece di condannare l'ooperato della gente cercate piuttosto di capirla. Cercate di immaginare perché la gente fa quello che fa. E' molto più utile e interessante che criticare, senza contare che genera simpatia, tolleranza e gentilezza. "Chi tutto sa, tutto perdona"

PRINCIPIO: Non criticate, non condannate, non recriminate.


IL GRANDE SEGRETO PER TRATTARE CON LA GENTE

Fare in modo che l'altra persona voglia quello che vogliamo noi. E' l'unico sistema. Il solo sistema valido perché io ottenga da voi quello che voglio è che anche voi lo vogliate. Sigmund Freud sostiene che alla base di ogni azione umana stanno due motivazioni: l'impulso sessuale e il desiderio di grandezza, cioè il desiderio di essere importanti.

A tutti fanno piacere i complimenti; una della più radicate caratteristiche della natura umana è quella di perseguire infaticabilmente l'apprezzo altrui.
La gente ha bisogno di incoraggiamento continuo.

Schwab:  "Non ho mai conosciuto nessuno che non lavorasse meglio e non rendesse di più in un atmosfera di approvazione piuttosto che di critica"

L'attore Alfred Lurt: "Non c'è niente di cui io abbia tanto bisogno quanto del nutrimento per la mia autostima"

Qual è la differenza tra apprezzamento e adulazione? Semplice. L'apprezzamento è sincero. L'adulazione è falsa. Non aver paura degli amici che ti attaccano, ma guardati dagli amici che ti adulano. L'adulazione consiste nel dire a un'altra persona esattamente quello che lei pensa di se stessa. Una delle virtù meno apprezzate oggigiorno è proprio quello di sapere gratificare la gente.

Nei rapporti interpersonali non dobbiamo dimenticare che i nostri compagni di vita o di lavoro sono esseri umani e in quanto tali avidi di gratificazione. E' questo il segreto. Un aprrezzamento sincero da molti risultati della critica a oltranza o dello scherno. Ferire la gente non solo non la induce a cambiare, ma è sempre una mossa sbagliata.

PRINCIPIO: Siate prodighi di apprezzamenti onesti e sinceri.


CHI MI SEGUIRA' AVRA' IL MONDO DALLA SUA, CHI NON LO FARA' CAMMINERA' SOLO IN UN DESERTO

Ciascuno prova interesse per ciò che desidera, anche se agli altri non importa niente. La sola via sicura per influenzare una persona consiste nel conversare di quanto le interessa. La chiave è il punto di vista degli altri.

Il mondo è pieno di gente egoista e attenta solo al proprio profitto. Cosi le poche persone che danno la sensazione di occuparsi in qualche modo degli altri riscuotono un successone.

PRINCIPIO: Suscitate negli altri la vostra stessa volontà.


PARTE SECONDA: Sei modi per farsi ben volere

COME ESSERE BENE ACCOLTI OVUNQUE

Mostrarsi sinceramente interessato agli altri.
Essere amichevoli con tutti.
Tutti, dal più umile stradino al più potente re sul suo trono provano simpatia e affetto nei confronti di chi ci ammira. Se vogliamo farci degli amici, entriamo nell'ordine di idee di fare qualcosa per gli altri. Comincio col chiedere loro se credono che la data di nascita abbia influenza sul carattere ecc.
Nel gennaio di ogni anno annoto sul calendario tutte le ricorrenze che devo ricordare. E al momento giusto mi faccio vivo: una telefonata, una lettera, un telegramma, un fax, (un pm ahahaha n.t.z ).

E' sempre un successone. Spesso sono la sola persona al mondo che se ne ricordi. Se vogliamo avere degli amici, salutiamo la gente con entusiasmo e vivacità. Ci interessiamo degli altri solo quando loro si interessano a noi. La manifestazione di interesse, come ogni altro rpincipio enlla relazioni umane, dev'essere sincera.

PRINCIPIO: Interessatevi sinceramente alle altre persone.


UN MODO SEMPLICE PER FARE SUBITO BUONA IMPRESSIONE

Il sorriso dice di più di mille parole. "Mi piaci, sono contento di vederti!".
Non sorrisi falsi, stereotipati, che non ingannano nessuno. Parlo del sorriso semplice, spontaneo, cordiale, che conquista i cuori. Perché l'incoraggiamento è un sistema educativo più efficace della repressione. Se volete che la gente sia contenta di stare con voi, bisogna che anche voi dimostriate che siete contenti di trovarvi in loro compagnia. Con il sorriso sulle labbra è molto più facile accomodare tutto quanto. Ho scoperto che il sorriso mi frutta denaro, sempre denaro ogni giorno che passa.

PRINCIPIO: Sorridete


SE NON SEGUITE QUESTO CONSIGLIO, AVRETE PROBLEMI

Le persone di solito sono più interessate al proprio nome che non a tutti gli altri che esistono sulla terra. Ricorda quel nome e ripetilo appena ti si presenta l'occasione e avrai fatto un sottile ed efficacissimo complimento.

PRINCIPIO: Ricordatevi che per una persona il suo nome è il suono più importante e più dolce in qualsivoglia lingua.


UN MONDO FACILE PER DIVENTARE BUON CONVERSATORI

Ascolta con molta attenzione l'altro, facendo vedere che sei veramente interessato e farglielo capire. Basta prestare la massima attenzione alla persona che parla. Anche la persona più brutale, più attaccabrighe, più criticona di questo mondo si calma e si acquieta alla presenza di uno che lo ascolti con pazienza con pazienza e simpatia, che se ne sta silenziosa mentre lui va su tutte le furie e sprizza veleno da tutti i pori.

Molta gente non riesce a fare una buona impressione perché non ascolta con attenzione. Sono cosi preoccupati di quello che stanno per dire che non si preoccupano certo di ascoltare. Persone molto importanti mi hanno detto che preferiscono avere a che fare con buoni ascoltatori piuttosto che con buoni parlatori.

La gente che parla solo di se stessa pensa solo a se stessa. Se volete diventare un buon conservatore, siate prima di tutto un ascoltatore attento. Per interessare, mostratevi interessati. Fate domande che sapete fanno piacere al vostro interlocutore. Incoraggiatelo a parlare di sé e dei propri successi. Ricordatevi che la gente alla quale state parlando si interessa molto di più ai suoi problemi che ai vostri.

PRINCIPO: Siate buoni ascoltatori. Incoraggiate gli altri a parlare di sé stessi.


COME SUSCITARE L'INTERESSE DELLA GENTE

Parlare tenendo conto degli interessi dell'altra persona è utile a entrambi gli interlocutori.


COME RESTARE SUBITO SIMPATICI ALLA GENTE

Date sempre agli altri l'impressione di essere importanti.
William James: "Il più grande desiderio della natura umana è quello di venire apprezzati"

Fate agli altri quello che vorreste fosse fatto a voi. Si ha sempre bisogno dell'approvazione di coloro con i quali si viene in contatto. Si vuol vedere riconosciuta la propria dignità. Si vuole la consapevolezza di sentirsi importanti sul nostro piccolo mondo. Niente adulazione falsa, un'approvazione sincera.

Frasi come "Scusi il disturbo", "Per favore", "Grazie" aiutano molto e sono anche segno di buona educazione. L'innegabile verità è che tutta la gente che incontriamo si sente superiore a noi in qualcosa, e un modo sicuro per giunger al loro cuore è quello di far loro credere che riconosciete questa pretesa superiorità. Parla alla gente di sé stessa.

PRINCIPIO: Fate in modo che gli altri i sentano importanti, e cercate sempre di ottenere questo risultato con la massima naturalezza e sincerità. 


PARTE TERZA: Come convincere il prossimo a condividere le vostre opinioni

IMPOSSIBILE AVERE LA MEGLIO DISCUTENDO

9 volte su 10, alla fine di una controversia gli avversari si ritrovano esattamente dello stesso parere, più convinti che mai di essere dalla parte del giusto. E' impossibile avere la meglio discutendo. Una forzata convinzione non farà mai cambiare opinione. Discutendo, polemizzando e contraddicendo, a volte si può anche vincere; ma è una vittoria di Pirro (?) perché non si otterrà mai la simpatia dell'avversario.

Buddha: "L'odio non si spegne con l'odio, ma con l'amore".

E un malinteso non si chiarirà mai discutendo ma usando tatto e diplomazia, dimostrando un atteggiamento conciliante e il desiderio di capire il punto di vista dell'altro. In una discussione: mantenere la calma e tenere sotto controllo la reazione istintiva. Dare sempre all'avversario la possibilità di parlare. Non opporre resistenza, difese o discussioni: crea solo delle barriere. Costruire ponti di comprensione, non muri di incomprensione. Considerare i punti d'accordo. Scusarsi se ci si sbaglia. Servirà a disarmare l'avversario e a fargli abbassare la guardia.

PRINCIPIO: Il modo migliore per avere la meglio in una discussione consiste nell'evitarla.


COME FARSI SICURAMENTE DEI NEMICI E COME EVITARLO

Lord Chesterfield: "Sii più saggio degli altri, s ci riesci; ma non andarglielo mai a dire".

Se qualcuno fa un'affermazione e te la pensi diversamente: "Forse mi sbaglio. Mi succede spesso. Esaminiamo il problema".

Ammettendo di poter sbagliare non ci si troverà mai in difficoltà. Impedirà ogni discussione e disporrà l'avversario in uno stato d'animo chiaro e aperto come il vostro. Sarà pronto ad ammettere di potersi sbagliare a sua volta. Se ci viene detto che siamo in torto, ci sentiamo sotto accusa e ci mettiamo sulla difensiva.
Non si può far niente di buono e si dice chiaro e tondo ad una persona che ha sbagliato. Se riesce solo a distruggere la dignità di quella persona e a rendersi antipatici.
Date ragione ai vostri avversari. Non dire all'altro che sta sbagliando, non fatelo inalberare: usate un po' di diplomazia.

PRINCIPO: Mostrate rispetto per le altrui opinioni. Non dite mai: "Lei ha torto!"


SE AVETE TORTO, AMMETTETELO

Suscitate nell'avversario un atteggiamento magnanimo e di perdono e i vostri errori verranno minimizzati. Se sei nel torto ammettilo subito e in modo chiaro.

Proverbio: "Lottando si ottiene sempre poco; cedendo si ottiene sempre di più di quanto si sperava."

PRINCIPIO: Se avete torto, ammettetelo subito e spassionatamente. Questo metterà l'altro in condizione di sentirsi a voi superiore e di avere la ragione nella discussione.


Titolo: Re: Come trattare gli altri e farseli amici - Dale Carnegie
Inserito da: zlatan il 07 Novembre 2008, 10:40:09
UNA GOCCIA DI MIELE


Il sole e il vento litigavano su chi fosse il più forte. Il vento diceva: "Ti proverò ce sono io il più forte. Guarda quel vecchio laggiù con l'impermeabile, scommetto che glielo toglierò prima di quanto riusciresti a fare tu". Così il sole andò dietro ad una nuvola e il vento soffiò fino a diventare un tornado a più forte lui soffiava, più stretto il vecchio si teneva il suo impermeabile. Alla fine rinunciò e il sole venne fuori da dietro le nubi e sorrise gentilmente al vecchio. Lui si asciugò la fronte e si sfilò il soprabito. Il sole disse al vento che la gentilezza
e la cordialità sono sempre più potenti della forza bruta.

PRINCIPIO: Cominciate sempre col mostrarvi amici.



IL SEGRETO DI SOCRATE

Quando si parla con una persona, non bisogna cominciare subito a discutere di cose sulle quali non si è d'accordo. Una risposta negativa è l'handicap più difficile da superare. Quando si è detto no, l'orgoglio richiede di restare coerenti con sé stessi.

PRINCIPIO: Fate in modo che il vostro interlocutore sia indotto a rispondere "Si" fin dal principio.


LA VALVLA DI SICUREZZA PER FAR FRONTE ALLE LAMENTELE

Quando vogliamo indurre gli altri a condividere le nostre idee, abbiamo il vizio di parlare troppo. Lasciamo invece che siano gli altri a parlare. Cosi facciamo loro delle domande. Lasciamoli parlare. Se non siamo d'accordo con loro, avremo la tentazione di interromperli. Questa è una cosa da non fare. E' pericoloso. Se hanno ancora un sacco di cose da dire, non ci staranno nemmeno a sentire.
Perfino i nostri amici preferiscono di gran lunga parlare di sé stessi piuttosto che stare ad ascoltare le nostre spacconate.

La Rochefoucauld: "Se vuoi crearti dei nemici, mostrati superiore ai tuoi amici. Ma se vuoi farti degli amici, lascia che i tuoi amici si credano superiori a te".

Perché questo è vero? Perché quando i nostri ci superano, provano un senso di importanza, ma quando siamo noi a superarli, loro, almeno la maggior parte, si sentono inferiori e provano invidia.

La Rochefoucauld: "E' una grande abilità saper nascondere le proprie abilità".

PRINCIPIO: Lasciate che i vostri interlocutori chiacchierino quanto vogliono.


COME RIUSCIRE A OTTENERE COLLABORAZIONE DAI NOSTRI SIMILI

La tattica di dare agli altri l'impressione di essere stati loro ad aver avuto l'idea non funziona solo sul lavoro, negli affari o in politica, ma anche nella vita familiare. Così il saggio che desidera porsi al di sopra degli uomini di fatto si pone al di sotto di loro; il saggio che desidera porsi davanti agli altri uomini, di fato si pone dopo di loro.

PRINCIPIO: Date agli altri la sensazione che siano stati loro per primi ad aver l'idea giusta.

La Rochefoucauld"Le menti mediocri condannano tutto ciò che è a loro superiore.


UN SISTEMA CHE FARA' MERAVIGLIE


Ricordate che il vostro interlocutore può anche aver torto marcio, ma è convinto del contrario. Non condannatelo per partito preso, tutti gli stupidi ne sarebbero capaci. Cercate di capirlo. Solo le persone sagge, tolleranti e fuori del comune ci riescono. C'è sempre un motivo se gli altri si comportano in un certo modo. Scovate questo motivo e avrete in mano la chiave del loro comportamento, per non dire addirittura della loro personalità. Chiedetevi: "Se fosse nei pani di questo qui come mi sentirei? Come reagirei?
In effetti il successo nei rapporti interpersonali dipende dalla capacità di vedere le cose dal punto di vista altrui.

PRINCIPIO: Cercate di vedere onestamente le cose dal punto di vista del vostro interlocutore


QUELLO CHE TUTTI VOGLIONO

"Non la biasimo affatto se la pensa cos'. Anzi, se fossi nei suoi panni credo proprio che anch'io farei lo stesso".
E ricordate che le persone che vengono da voi irritate e infuriate hanno ben poca colpa di esere quello che sono. Cercate di capirle: i tre quarti delle persone che incontrate abitualmente hanno fame e sete della vostra comprensione.

Il bambino quando si fa male mostra subito i lividi e le piccole ferite per destare simpatia nei grandi; allo stesso modo gli adulti parlare volentieri dei loro problemi, della malattie, degli accidenti e delle operazioni chirurgiche. A tutti piace venir compassionati per delle sventure reali o immaginarie che siano.

PRINCIPIO: Siate comprensivi nei confronti delle idee e dei desideri altrui.


UN APPELLO CHE NON RESTA INASCOLTATO

Tutte le persone hanno una grande opinione di sé stesse, noi compresi e si considerano buone, care e altruiste. Le persone sono oneste e vogliono pagare i loro debiti.

PRINCIPIO:  Fate appello ai motivi più nobili.


CINEMA E TV LO FANNO: PERCHE' VOI NO?

PRINCIPIO: Drammatizzate le vostre idee


SE NON RIUSCITE  IN ALTRO MODO PROVATE QUESTO SISTEMA

Il modo per fare le cose è di stimolare la competizione, non in un modo sordido e calcolatore, ma per il desiderio di eccellere in sé per sé. E' questo il segreto: il desiderio di sentirsi importanti.

PRINCIPIO: Lanciate una sfida.


SE PROPRIO SI DEVE CRITICARE UN DIFETTO ECCO COME COMINCIARE

PRICNIPIO: Iniziate sempre con le lodi e l'apprezzamento  sincero.


COME CRITICARE SENZA FARSI ODIARE

Nell'esprimere le loro critiche molto esordiscono con lodi sincere, terminano il primo periodo del discorso con un "ma" e finiscono con una frase di critica. Esempio: "Siamo davvero orgogliosi di te Zlatan perché hai superato gli esami, MA se tu ti fossi applicato un po' di piè n algebra i risultati sarebbero stati migliori".

In questo caso Zlatan potrebbe sentirsi incoraggiato fino al fatidico MA. A questo punto di chiederà se la lode è davvero sincera.

Invece: "Siamo veramente orgogliosi di te Zlatan perché hai superato gli esami (si del sangue n.t.z.) E continuando ad applicarti potrai laurearti prima del 2028 (ahaha)"

Ora Zlatan potrebbe accettare le lodi. Richiamare l'attenzione sugli errori in maniera indiretta fa meravigle con le persone sensibili che potrebbero risentirsi tremendamente di ogni critica diretta.

PRINCIPIO: Richiamate l'attenzione sugli errori altrui in maniera indiretta.


PARLARE DEI PROPRI ERRORE E DIFETTI

Ammettere gli errori, anche se non si è in grado di correggerli, può aiutare a convincere l'interlocutore a combinare il suo atteggiamento.

PRINCIPIO: Parlate dei vostri errori prima di sottolineare quelli altrui.


A NESSUNO PIACE SENTIRSI DARE ORDINI

Fare domande non solo rende un ordine più tollerabile, spesso stimola la creatività delle persone cui viene impartito. Gli altri accettano più volentieri un ordine se hanno una parte nella decisione che porta all'ordine stesso.

PRINCIPIO: Fate domande invece di impartire ordini diretti.


PERMETTERE AGLI ALTRI DI SALVARE LA FACCIA

Rinfacciando colpe, criticando, rimproverando un bambino o un dipendente di fronte agli altri senza nemmeno pensare di ferire profondamente la gente. Anche se abbiamo ragione e l'altro ha torto marcio, facendogli perdere la faccia riusciamo solo a distruggere il suo ego.

PRINCIPIO: Fate in modo che l'altra persona salvi la faccia. Non umiliare.


COME SPRONARE LAGENTE AL SUCCESSO

Lodiamo anche il più piccolo miglioramento. Questo fa si che l'altro voglia migliorare ancora. E' sempre meglio che scendere nel dettaglio, quando si fanno dei complimenti, non mantenersi sulle generali; cosi la lode risulta molto più incisiva e gradita a che la riceve. A tutti fa piacere essere lodati, una s la lode è specifica, diventa più sincera e non soltanto qualcos che si dice per far paicere all'altro.

PRINCIPIO: Lodate il più piccolo progresso. Siate calorosi nell'approvazione e prodighi di lodi (se esiste il lodabile.


L'IMPORTANZA DI UNA REPUTAZIONE DA DIFENDERE

In breve se vuoi migliorare il comportamento di una persona agisci come se quella virtù particolare che ti interessa fosse già una delle sue principali caratteristiche.

Shakespeare: "Presumete nell'altro una virtù anche se ancora non esiste".

Date a chiunque una buona reputazione da sostenere e vedrete che farà sforzi prodigiosi piuttosto che disilludervi.

PRINCIPIO:  Date agli altri l'impressione di avere una reputazione da difendere. In questa maniera non ci smentiranno.


FATE IN MODO CHE OGNI ERRORE SEMBRI FACILE DA CORREGGERE

Facendo sembrare facile ogni problema, facendo sentire all'altra persona che avete fiducia nelle sue possibilità, che ha un sacco di potenzialità non sviluppate da tirar fuori, e quella si darà da fare dala mattina alla sera per diventare in gamba sul serio.

PRINCIPIO: Usate l'incoraggiamento., Mostrate quant'è facile correggere gli errori.


FATE IN MODO CHE LA GENTE SIA CONTENTA DI FARE QUEL CHE LE CHIEDETE

Quando chiedi quello che vuoi, mettila in modo che l'altra persona abbia l'impressione di poterne ricavare un vantaggio personale.

PRINCIPIO: Fate si che l'altra persona sia felice di fare quanto le suggerite.

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Ogni correzione è ben accetta, di qualsiasi tipo.

Zlatan
Titolo: Re: Come trattare gli altri e farseli amici - Dale Carnegie
Inserito da: Dally85 il 07 Novembre 2008, 11:11:54
Sei stato bravissimo zlatan!!L'ho letto anch io il libro..
La tua sintesi è da stampare e infilare dentro il libro qualora qulcuno voglia rinfrescarsi un po' i concetti..  ;)

certe volte però mi sono chiesto se i concetti di Carnegie non siano un po' superati..Ricordiamo che il libro è vecchio come il mondo..
Al giorno d'oggi un eccesso di gentilezza potrebbe essere interpretato come ruffianaggio..
Mi riferisco ai complimenti ad es..
E' sottinteso che tutto ciò che dice il libro vada fatto con spontaneità,ma in una società come la nostra è facile essere fraintesi..
Titolo: Re: Come trattare gli altri e farseli amici - Dale Carnegie
Inserito da: zlatan il 07 Novembre 2008, 11:35:02
Si Dally, hai detto delle cose giuste. Ricorda infatti che non è un libro di sarge e di rimorchio. Ci sono spunti riutilizzabili in alcune circostante. Per esempio, riempire di compliementi le donne è una cosa da limitare.

Però, quando spiega come trattare gli altri per farseli amici, sono concetti utili se ad esempio apri un set misto. Insomma, per befriendare i mag del set, o anche una CB.

Zlatan
Titolo: Re: Come trattare gli altri e farseli amici - Dale Carnegie
Inserito da: Nat il 07 Novembre 2008, 12:49:02
Minchia che bel lavoretto... sei proprio un nerd  :lol:
Titolo: Re: Come trattare gli altri e farseli amici - Dale Carnegie
Inserito da: Acqua il 07 Novembre 2008, 13:26:43
Citazione di: zlatan il 07 Novembre 2008, 10:40:09
La Rochefoucauld: “E’ una grande abilità saper nascondere le proprie abilità”.

Zlatan, complimenti... me lo stampo subito e lo infilo dentro (il culo... ahahah) la cartella dove ho il materiale per il rimorchio.
Leggendo mi sono venute in mente due osservazioni, ecchitele:

1 - la parte difficile in tutto ciò è continuare a dare, dare, dare senza ammosciarsi se non si riscontrano buoni feedback. Ossia puoi tessere le lodi sincere ed incoraggiare tutti, ma se loro se ne approfittano facendosi grossi e calpestandoti può essere che demordi. Quello che nel libro non c'è scritto forse, è che per mettere in pratica SISTEMATICAMENTE questi consigli ci vuole una base di coraggio, amorproprio e fiducia nel mondo non indifferente.
Però noi queste cose ce le abbiamo, quindi... ;)  :D  8)

2 - ho trovato in questa sintesi molti dei suggerimenti del TermYnator su come sviluppare carisma, quindi credo che sia utile per chi legge quel 3d, di leggere anche questo e viceversa :D
---> http://seduzioneitaliana.com/forum/index.php?topic=1811.0

EDIT: la storia del vento e del sole mi ha fatto letteralmente sborrare.
Titolo: Re: Come trattare gli altri e farseli amici - Dale Carnegie
Inserito da: Pitix il 07 Novembre 2008, 13:44:19
Ben fatto,
ti meriti una mancia
Titolo: Re: Come trattare gli altri e farseli amici - Dale Carnegie
Inserito da: Kant il 07 Novembre 2008, 13:49:14
Poi arrivai io mi misi il caschettino marcio.. e il giorno dopo tutti avevano il caschettino marcio....

Ma ti levi da - - - - - - - eh - - -   - - - e!!!!
Titolo: Re: Come trattare gli altri e farseli amici - Dale Carnegie
Inserito da: Dally85 il 07 Novembre 2008, 14:16:58
Citazione di: zlatan il 07 Novembre 2008, 11:35:02
Si Dally, hai detto delle cose giuste. Ricorda infatti che non è un libro di sarge e di rimorchio. Ci sono spunti riutilizzabili in alcune circostante. Per esempio, riempire di compliementi le donne è una cosa da limitare.

Però, quando spiega come trattare gli altri per farseli amici, sono concetti utili se ad esempio apri un set misto. Insomma, per befriendare i mag del set, o anche una CB.

Zlatan

quello è vero si..però anche in quei contesti ci vuole un po' di moderazione..  ;)
Titolo: Re: Come trattare gli altri e farseli amici - Dale Carnegie
Inserito da: TermYnator il 07 Novembre 2008, 15:39:20
Citazione di: zlatan il 07 Novembre 2008, 10:40:09
...
La Rochefoucauld: “Se vuoi crearti dei nemici, mostrati superiore ai tuoi amici. Ma se vuoi farti degli amici, lascia che i tuoi amici si credano superiori a te”.
...
La Rochefoucauld: “E’ una grande abilità saper nascondere le proprie abilità”.
...
PRINCIPIO: Date agli altri la sensazione che siano stati loro per primi ad aver l’idea giusta.
...
La Rochefoucauld“Le menti mediocri condannano tutto ciò che è a loro superiore.
...
PRINCIPIO: Cercate di vedere onestamente le cose dal punto di vista del vostro interlocutore

Gran bel lavoro + :up:
Però su questi punti, dissento apertamente.
La Rochefoucauld appartiene ad un periodo particolare, nel quale il cerimoniale imponeva
un eccesso di salamelecchi poco in linea con il nostro tempo.
Le sue strategie, inoltre, sono dettate dall'inserirsi al meglio in una piramide di potere, nella
quale si sa a priori di non poter mai coprire il ruolo principale.
Non bisogna infatti dimenticare che a quei tempi, un nobile che non fosse appartenente alla
famiglia reale, per aumentare il suo potere poteva solo entrare nelle grazie del Re.
Mostrarsi abile, in questo contesto, avrebbe generato invidie nei "parigrado", che avrebbero
complottato per infamarlo agli occhi del sovrano.
E' quindi logico apparire "piccoli" agli occhi degli "amici" per non incappare nelle loro invidie
e nel loro tentativo di diffamarti, per porsi invece come estremo lecchino del potente per
ottenere i suoi favori. Ma è una logica da gregario, conscio di non poter mai essere il leader.
In un'ottica senza questo limite, il comportamento di La Rochefoucauld è un comportamento
Beta, teso a rimanere tale.

PRINCIPIO: Cercate di vedere onestamente le cose dal punto di vista del vostro interlocutore

Questo principio è giusto, ma è ambiguo nelle implicazioni.
Se il tuo interlocutore è in buona fede, ovvero la discussione nasce casualmente a causa del dissenso
su un argomento, è buona cosa applicare il principio:
"Quando mi accingo ad un dibattito dialettico, cerco sempre di capire le ragioni del mio interlocutore"
(Cit.  ;D )
Ma se pensi che non sia così, DEVI usare un metro diverso.

Tanto per usare esempi comuni, a titolo di studio del comportamento umano, si è recentemente
assistito ad un incredibile tentativo di discredito di alcuni nostri fratelli del forum.
Applicando il principio che citi, in tutta onestà, non si può affermare che l'intenzione di chi ha
alimentato la polemica fosse un dissenso su argomenti risolvibili: era una chiara aggressione, con il
puro intento di far male. Il male per il male.
Non c'è quindi argomento di discussione, e non c'è dialettica che tenga: perchè non c'è
nell'interlocutore una volontà a cercare una verità, ma solo lo stupido intento di perseguire
lo scopo personale di danneggiare qualcuno ai danni degli altri, per mostrarsi grande.

E' quello che succede pari pari nei rimorchi, quando mentre ti lavori una tipa, si presenta il
medesimo tipo di beta decerebrato, che tenta di buttarti giu ai suoi occhi per apparire più alpha di te.
Ed è evidente che non puoi porgli l'altra guancia, ma devi essere abbastanza furbo da farlo sparire
come uomo sfruttando le sue stesse parole.
E' il principio dell'amog destruction.
Ed in questi casi, Budda non si può applicare, mentre si applica alla perfezione
la nota massima di De Coubertin:
"A la guerre comme a la guerre"


TermYnator
Titolo: Re: Come trattare gli altri e farseli amici - Dale Carnegie
Inserito da: zlatan il 07 Novembre 2008, 15:54:35
Citazione di: TermYnator il 07 Novembre 2008, 15:39:20
Gran bel lavoro + :up:
Però su questi punti, dissento apertamente.
La Rochefoucauld appartiene ad un periodo particolare, nel quale il cerimoniale imponeva
un eccesso di salamelecchi poco in linea con il nostro tempo.
Le sue strategie, inoltre, sono dettate dall'inserirsi al meglio in una piramide di potere, nella
quale si sa a priori di non poter mai coprire il ruolo principale.
Non bisogna infatti dimenticare che a quei tempi, un nobile che non fosse appartenente alla
famiglia reale, per aumentare il suo potere poteva solo entrare nelle grazie del Re.
Mostrarsi abile, in questo contesto, avrebbe generato invidie nei "parigrado", che avrebbero
complottato per infamarlo agli occhi del sovrano.
E' quindi logico apparire "piccoli" agli occhi degli "amici" per non incappare nelle loro invidie
e nel loro tentativo di diffamarti, per porsi invece come estremo lecchino del potente per
ottenere i suoi favori. Ma è una logica da gregario, conscio di non poter mai essere il leader.
In un'ottica senza questo limite, il comportamento di La Rochefoucauld è un comportamento
Beta, teso a rimanere tale.

grazie termy per l'intervento.
Sono pienamente d'accordo con la parte che ho quotato. Non avevo proprio pensato al motivo per cui La Rochefoucauld avesse scritto quelle cose, e nemmeno ci sarei arrivato. In effetti torna tutto pienamente.

Difatti, come in ogni cosa, le teorie e i principi di questo libro vanno applicati nel contesto giusto per ottenere certi risultati, come è anche inutile prenderli completamente alla lettera.

Zlatan
Titolo: Re: Come trattare gli altri e farseli amici - Dale Carnegie
Inserito da: Neji il 07 Novembre 2008, 16:10:15
Che lavorone di post! devo ancora finire di leggere la seconda parte.
Molto utile per il befriending quindi +1  :up:

occhio pero' a non esagerare senno' si finisce che ci inzerbiniamo e otteniamo un effetto controproducente  :lol:
Titolo: Re: Come trattare gli altri e farseli amici - Dale Carnegie
Inserito da: Acqua il 07 Novembre 2008, 16:22:37
Citazione di: TermYnator il 07 Novembre 2008, 15:39:20
Tanto per usare esempi comuni, a titolo di studio del comportamento umano, si è recentemente
assistito ad un incredibile tentativo di discredito di alcuni nostri fratelli del forum.
Applicando il principio che citi, in tutta onestà, non si può affermare che l'intenzione di chi ha
alimentato la polemica fosse un dissenso su argomenti risolvibili: era una chiara aggressione, con il
puro intento di far male. Il male per il male.

Che è successo?
Questo spazio è pubblico, se dici questo davanti al volgo devi dire pure i nomi.

Per il resto ti dò ragione, ma dò ragione pure a Zlat. Non è che la vita è solo salire come dici tu. Certe volte bisogna mettersi da parte, perchè se tutti cercano di arrivare in cima alla piramide alla fine non ci arriva nessuno.

Il distinto,
Acqua
Titolo: Re: Come trattare gli altri e farseli amici - Dale Carnegie
Inserito da: TermYnator il 07 Novembre 2008, 16:40:02
Citazione di: Acqua il 07 Novembre 2008, 16:22:37
Che è successo?

Lo sanno pure i sassi...   ;)
Scendere in ulteriori dettagli è OT.

Citazione
Per il resto ti dò ragione, ma dò ragione pure a Zlat. Non è che la vita è solo salire come dici tu. Certe volte bisogna mettersi da parte, perchè se tutti cercano di arrivare in cima alla piramide alla fine non ci arriva nessuno.

Uno ci arriva comunque...
O più d'uno se la piramide è fondata su un concetto democratico piuttosto che dittatoriale.
Inoltre, tra due persone, perchè questo è in realtà il contesto d'applicazione del rimorchio,
se il leader non sei tu, colui che conduce diventa lei.
E sappiamo bene che le donne amano essere condotte...
Ergo, ducere est conditio sine qua non seducere.
Minchia come m'è venuta bene questa... Mo me l'appunto  :lol:

TermYnator
Titolo: Re: Come trattare gli altri e farseli amici - Dale Carnegie
Inserito da: Acqua il 07 Novembre 2008, 18:13:13
Citazione di: TermYnator il 07 Novembre 2008, 16:40:02
Uno ci arriva comunque...

Fascistello.  :knuppel:
Titolo: Re: Come trattare gli altri e farseli amici - Dale Carnegie
Inserito da: Seb il 08 Novembre 2008, 05:35:30
ammetto che leggere alle 5.30 di mattina "il carisma" di termYnator e la recensione di zlatan fa un effetto particolare.

pero' e' meglio perche' quando la mente e' stanca il conscio lascia spazio all'inconscio e le letture entrano meglio nella testa

grazie e bravi ad entrambi!!!!

Seb
Titolo: Re: Come trattare gli altri e farseli amici - Dale Carnegie
Inserito da: zlatan il 08 Novembre 2008, 10:48:29
Citazione di: Seb il 08 Novembre 2008, 05:35:30
ammetto che leggere alle 5.30 di mattina "il carisma" di termYnator e la recensione di zlatan fa un effetto particolare.

pero' e' meglio perche' quando la mente e' stanca il conscio lascia spazio all'inconscio e le letture entrano meglio nella testa

grazie e bravi ad entrambi!!!!

Seb

CAxxo che bel coraggio che hai!  :D
Grazie!  ;)

Zlatan
Titolo: Re: Come trattare gli altri e farseli amici - Dale Carnegie
Inserito da: Dally85 il 08 Novembre 2008, 14:28:10
Citazione di: TermYnator il 07 Novembre 2008, 15:39:20
Gran bel lavoro + :up:
Però su questi punti, dissento apertamente.
La Rochefoucauld appartiene ad un periodo particolare, nel quale il cerimoniale imponeva
un eccesso di salamelecchi poco in linea con il nostro tempo.
Le sue strategie, inoltre, sono dettate dall'inserirsi al meglio in una piramide di potere, nella
quale si sa a priori di non poter mai coprire il ruolo principale.
Non bisogna infatti dimenticare che a quei tempi, un nobile che non fosse appartenente alla
famiglia reale, per aumentare il suo potere poteva solo entrare nelle grazie del Re.
Mostrarsi abile, in questo contesto, avrebbe generato invidie nei "parigrado", che avrebbero
complottato per infamarlo agli occhi del sovrano.
E' quindi logico apparire "piccoli" agli occhi degli "amici" per non incappare nelle loro invidie
e nel loro tentativo di diffamarti, per porsi invece come estremo lecchino del potente per
ottenere i suoi favori. Ma è una logica da gregario, conscio di non poter mai essere il leader.
In un'ottica senza questo limite, il comportamento di La Rochefoucauld è un comportamento
Beta, teso a rimanere tale.

PRINCIPIO: Cercate di vedere onestamente le cose dal punto di vista del vostro interlocutore

Questo principio è giusto, ma è ambiguo nelle implicazioni.
Se il tuo interlocutore è in buona fede, ovvero la discussione nasce casualmente a causa del dissenso
su un argomento, è buona cosa applicare il principio:
"Quando mi accingo ad un dibattito dialettico, cerco sempre di capire le ragioni del mio interlocutore"
(Cit.  ;D )
Ma se pensi che non sia così, DEVI usare un metro diverso.

Tanto per usare esempi comuni, a titolo di studio del comportamento umano, si è recentemente
assistito ad un incredibile tentativo di discredito di alcuni nostri fratelli del forum.
Applicando il principio che citi, in tutta onestà, non si può affermare che l'intenzione di chi ha
alimentato la polemica fosse un dissenso su argomenti risolvibili: era una chiara aggressione, con il
puro intento di far male. Il male per il male.
Non c'è quindi argomento di discussione, e non c'è dialettica che tenga: perchè non c'è
nell'interlocutore una volontà a cercare una verità, ma solo lo stupido intento di perseguire
lo scopo personale di danneggiare qualcuno ai danni degli altri, per mostrarsi grande.

E' quello che succede pari pari nei rimorchi, quando mentre ti lavori una tipa, si presenta il
medesimo tipo di beta decerebrato, che tenta di buttarti giu ai suoi occhi per apparire più alpha di te.
Ed è evidente che non puoi porgli l'altra guancia, ma devi essere abbastanza furbo da farlo sparire
come uomo sfruttando le sue stesse parole.
E' il principio dell'amog destruction.
Ed in questi casi, Budda non si può applicare, mentre si applica alla perfezione
la nota massima di De Coubertin:
"A la guerre comme a la guerre"


TermYnator


Non son molto d'accordo termy..Premesso che il concetto principale è "come far fronte alle lamentele", perciò si presuppone che quanto pensa il nostro interlocutore abbia più importanza di ciò che pensiamo noi.Contestualizzando possiamo pensare ad un cliente che si lamenta di un nostro prodotto.E' palese che non è opportuno mettersi a discutere e contraddirlo,anche perchè, come dice lo stesso Carnegie giustamente,ognuno di noi è profondamente legato alle nostre idee.
In questo caso quindi è meglio lasciare parlare l'altro.

Ma comunque il principio si può estendere un po' a tutti gli ambiti.La gente è sempre un po' invidiosa del successo altrui,persino i nostri amici.E' un atteggiamento umano credo.Ciò che dice Carnegie è che non serve a niente mostrarsi superiori e vantarsi dei propri risultati.Ma questo non vuol dire che sia un atteggiamento Beta.
Non dice che non bisogna cercare di essere superiori,bensì di cercare di dimostrarlo il meno possibile.
Anche qui contestualizzando,mettiamo ti compri una Porsche nuova.Senza dubbio susciterai l'invidia dei tuoi colleghi.A quel punto non è il caso di mettersi a far lo spaccone esaltando le qualità della tua auto nuova e il fatto che te la sei comprata con grandi successi lavorativi.Meglio essere umili,magari dire che era uno sfizio che avevi da tanto,che hai fatto molti sacrifici,che l'hai presa col leasing in affare e via di seguito.
Ma questo non significa che non devi fare carriera e guadagnare tanti soldi per comprarti la macchina.
L'esempio è frivolo ma credo renda.

Il discorso "guardare col punto di vista degli altri" bisogna guardarlo con elasticità..L'obiezione che hai postoi tu:situazione risolvibile-irrisolvibile è giustissima.
però contestualizzando ancora una volta Carnegie devi pensare ad es al caso di un venditore che cerchi di vendere un prodotto.Se l'altro non lo vuole comprare è opportuno chiedersi il perchè e immedesimarsi in lui, invece che cercare di forzarlo a cambiare idea..
Allo stesso modo questo principio con un po' di elasticità si può applicare anche ad altri aspetti.

Nel caso di chi ha spu**anato il forum ci si può chiedere ad es il perchè,cosa lo ha spinto a comportarsi così,cosa può aver subito da alcuni membri del forum.E relazionarsi di conseguenza.Forse è più proficuo che partire dal fatto che sia un figlio di pu**ana provocatore al quale bisogna spezzare le gambe.


Ciò che ho detto a Zlatan all' inizio, e cio che il libro a volte è difficilmente applicabile alcune volte,si riferisce al fatto che secondo me l'epoca di Carnegie era un epoca con più educazione dei giorni nostri,più rispetto per il prossimo.
Invece nel 2008 se tu tratti bene qualcuno lui si chiede subito "perchè lo sta facendo?cosa vuole ottenere da me?"

Mi viene in mente un bel episodio che si trova nel libro stesso,in cui carnegie vuole farsi amico un impiegato delle sue poste  e gli dice "vorrei avere i capelli come i suoi"..
Credo che se lo facessi tu al giorno d'oggi ti prenderebbero per ruffiano..Comunque è solo la mia opinione e non è neppure generalizzabile.
Titolo: Re: Come trattare gli altri e farseli amici - Dale Carnegie
Inserito da: TermYnator il 08 Novembre 2008, 18:44:49
Citazione di: Dally85 il 08 Novembre 2008, 14:28:10
Non son molto d'accordo termy..

Il che è un bene, altrimenti non avremmo di che discutere...  :)

Citazione
Premesso che il concetto principale è "come far fronte alle lamentele", perciò si presuppone che quanto pensa il nostro interlocutore abbia più importanza di ciò che pensiamo noi.Contestualizzando possiamo pensare ad un cliente che si lamenta di un nostro prodotto.

Veramente il topic è "Come trattare gli altri e farseli amici",
che può anche includere il venditore se però non sta a negozio, ovvero se il rapporto non è
viziato da una situazione di bisogno.
Un venditore di fronte a lamentele, è in una situazione di difetto, mentre un venditore che vuole
vendere e usa la leva dell'amicizia, e un fio de na m...
E' quindi normale che il venditore sia OBBLIGATO a sentire il perchè il cliente si lamenta.
altrimenti perde clienti,  e quindi reddito.
Ma l'amicizia non dovrebbe rientrare in questi schemi...
Quindi non credo proprio che l'esempio che citi possa essere preso come assunto.

Citazione
Nel caso di chi ha spu**anato il forum ci si può chiedere ad es il perchè,cosa lo ha spinto a comportarsi così,cosa può aver subito da alcuni membri del forum.E relazionarsi di conseguenza.Forse è più proficuo che partire dal fatto che sia un figlio di pu**ana provocatore al quale bisogna spezzare le gambe.

Dally, se io ho un conflitto con te, non vengo a dirlo qui...
Perchè se lo dico qui, non è per risolvere il conflitto: se ho un problema con te, lo risolvo tete a tete,
perchè riguarda Me e TE.
Non c'è bisogno del pubblico. POsso anche parlarne con altri amici, ma non ne faccio una questione pubblica,
perchè pubblica non è.
Nelle tue stesse parole si legge il perchè viene resa pubblica :"spu**anato il forum", significa voler estendere
il diverbio, ad una intera comunità di persone che nulla ha a che vedere con la faccenda privata.
La pubblicizzazione della cosa privata, quindi, non è tesa a risolvere un conflitto fra singoli,
ma ad insinuare nei partecipanti al forum l'idea di trovarsi nel posto sbagliato.
Per poi magari indicare il "posto giusto"...

Non c'è molto altro da dire, Dally...

TermYnator
Titolo: Re: Come trattare gli altri e farseli amici - Dale Carnegie
Inserito da: Dally85 il 08 Novembre 2008, 19:50:05
Citazione di: TermYnator il 08 Novembre 2008, 18:44:49
Veramente il topic è "Come trattare gli altri e farseli amici",

Quello non è il topic,è il titolo del libro,anzi la traduzione (che magari sarà pure stata resa male.
Nello specifico il paragrafo di cui discutiamo mi pare fosse "come convincere gli altri a condividere le proprie opinioni" o qualcosa di simile..E secondo me non c'è dubbio che mettersi in uno stato di superiorità sia controproducente.Per il resto effettivamente ammetto di non aver usato l'esempio giusto..

CitazioneDally, se io ho un conflitto con te, non vengo a dirlo qui...
Perchè se lo dico qui, non è per risolvere il conflitto: se ho un problema con te, lo risolvo tete a tete,
perchè riguarda Me e TE.
Non c'è bisogno del pubblico. POsso anche parlarne con altri amici, ma non ne faccio una questione pubblica,
perchè pubblica non è.

Vedi però qui stai guardando le cose dal TUO punto di vista, e non da quello dell' "interlocutore".. :)

Titolo: Re: Come trattare gli altri e farseli amici - Dale Carnegie
Inserito da: TermYnator il 08 Novembre 2008, 20:49:16
Citazione di: Dally85 il 08 Novembre 2008, 19:50:05
Quello non è il topic,è il titolo del libro,anzi la traduzione (che magari sarà pure stata resa male.

NONO, è proprio il titolo del topic, che poi sia anche il titolo del libro, poco importa.
Io rispondo al topic, altrimenti scrivevo all'autore...

Citazione di: Dally85 il 08 Novembre 2008, 19:50:05
Vedi però qui stai guardando le cose dal TUO punto di vista, e non da quello dell' "interlocutore".. :)

I fatti sono fatti, non punti di vista...
Se poi vogliamo parlare del sesso degli angeli, io vado via...

TermYnator
Titolo: Re: Come trattare gli altri e farseli amici - Dale Carnegie
Inserito da: Dally85 il 09 Novembre 2008, 11:56:58
Citazione di: TermYnator il 08 Novembre 2008, 20:49:16
NONO, è proprio il titolo del topic, che poi sia anche il titolo del libro, poco importa.

Secondo me termy non importa poco.Questo topic è stati inserito in "recensioni".E come tale parla di un libro,che ha appunto quel titolo.Ma il titolo non riassume tutti i concetti del libro,anzi il libro è suddiviso in più parti.Il nocciolo della questione trattata non è solo come farsi amici,ma in alcuni casi anche come persuadere.
Nello specifico quella di zlatan è stata una sintesi dei concetti del libro,per cui che tu commenti il topic o commenti il libro la cosa non cambia.


CitazioneI fatti sono fatti, non punti di vista...

Sono d'accordo.Quello che volevo dire è che tu magari tieni la cosa sul personale,altri invece sono più vigliacchi e la mostrano in pubblico.Però, per rifarci a ciò che voleva suggerire il libro, è più proficuo (anche se, lo ammetto, molto difficile) cercare di immedesimarsi nell'altro che incazzarsi.Che poi molte volte giungere a una mediazione nonostante tutto sia impossibile sono d'accordo con te.
Ma se si vuole modificare la volontà altrui è sempre meglio capire la SUA volontà iniziale.
Titolo: Re: Come trattare gli altri e farseli amici - Dale Carnegie
Inserito da: TermYnator il 11 Novembre 2008, 15:32:33
Citazione di: Dally85 il 09 Novembre 2008, 11:56:58
Sono d'accordo.Quello che volevo dire è che tu magari tieni la cosa sul personale,altri invece sono più vigliacchi e la mostrano in pubblico.Però, per rifarci a ciò che voleva suggerire il libro, è più proficuo (anche se, lo ammetto, molto difficile) cercare di immedesimarsi nell'altro che incazzarsi.Che poi molte volte giungere a una mediazione nonostante tutto sia impossibile sono d'accordo con te.
Ma se si vuole modificare la volontà altrui è sempre meglio capire la SUA volontà iniziale.

Ma sono daccordo con te se si parla in generale, infatti ho scritto:

PRINCIPIO: Cercate di vedere onestamente le cose dal punto di vista del vostro interlocutore

Questo principio è giusto, ma è ambiguo nelle implicazioni.
Se il tuo interlocutore è in buona fede, ovvero la discussione nasce casualmente a causa del dissenso
su un argomento, è buona cosa applicare il principio:
"Quando mi accingo ad un dibattito dialettico, cerco sempre di capire le ragioni del mio interlocutore"
(Cit.   )
Ma se pensi che non sia così, DEVI usare un metro diverso.


ma se la volontà iniziale dell'interolcutore di questo specifico episodio e manifestamente il dare addosso
a qualcuno, peraltro "vigliaccamente" come aggiungi tu, non credo ci sia molto da obiettare
sulla sua volontà iniziale: c'è poco da capire.
E sinceramente non vedo l'interesse di modificare la volontà di una persona che si pone in questo modo. ;)

TermYnator

Titolo: Re: Come trattare gli altri e farseli amici - Dale Carnegie
Inserito da: ExcitingLove il 08 Aprile 2009, 16:00:08
A dopo! Stò andando in libreria a comprarlo  ::)