L'ossessione per il sesso: del vivere come mera sopravvivenza

Aperto da Naddolo, 01 Ottobre 2009, 16:11:25

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Naddolo

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"Dio è morto, Marx è morto... e anch'io oggi non mi sento molto bene" diceva profeticamente Woody Allen; uno dei temi principe della riflessione novecentesca è quello della crisi, della morte, del tramonto della civiltà; da Spengler ad Huizinga, da Freud ad Heidegger, fino ad arrivare ai teorici della post-modernità, i Foucault, i Derrida, i Lyotard, tutti si esercitano intorno a queste speculazioni sulla fine. Ora. Che Dio esista o meno, onestamente poco me ne importa. Tanto piu' che, se anche esso avesse tra i suoi attributi quello dell'esistenza, quello che ci riguarda è l'idea che noi ce ne facciamo, non il suo reale contenuto.

Ma so bene che questi discorsi vi rompono il caxxo; non lo dite a me, mi rompe solo l'idea di dover pensare e parlare di queste cose; quasi mi annoio da solo! Quindi, di che parliamo? Penso che qualcosa di divertente ce l'abbiate in mente, ed ha sicuramente a che fare con tette enormi, fighe pelose, cazzi giganti e via dicendo. Ah, brutti maniaci che non siete altro! Tutti dal prete a confessarvi vi dovrei mandare (e tu, direte voi? No, io sono casto a conti fatti dal '91!)

Si, che se c'è un argomento che mette tutti d'accordo circa l'interesse che vi è su investito, questo è proprio il sesso; non so voi, ma ogni volta che mi trovo con gli amici, non c'è una volta, dico una, che non si finisca a parlare di sesso; sempre a parlare di quello che si fa 12 seghe giornaliere, del tale che ce l'ha di 27 cm ( e chi sarà mai? Scrivetemi in privato ed il mistero avrà risposta! ;-) ), di quell'altro che è ricchione; di chi scopa, di chi non scopa, di quanto si scopa, di come si scopa; di quanto possa esser godurioso un bocc*ino fatto per bene ecc. ; insomma, tutto ruota intorno a quello; continua ad esserci, nonostante l' apparenza  mostri una società disinibita e libertina, ove la trasgressione ha perso quasi di significato nel momento in cui è divenuta normalità, dove orgie, sadomaso, feticismo  e quant'altro, non fanno piu' notizia per quanto essi sono oramai diffusi; dove in ogni pubblicità che si rispetti è cosa ovvia l'esaltazione degli oggetti tramite la giustapposizione di messaggi sessuali, mediante perlopiu' i corpi di bele ragazze; dove non c'è trasmissione che si rispetti che non abbia la sua valletta doverosamente svestita; ebbene, in questo tripudio di sesso, i discorsi sul sesso, invece d'esser diventati banali, noiosi, in quanto presenti con una costanza che ad un occhio attento risulterà sconcertante,  sono invece in proliferazione continua; se ne parla ossessivamente, le battute che fanno ridere sono sempre quelle sconce. Perchè io mi chiedo, perchè?

Argomentare a dovere la cosa richiederebbe troppo tempo (ed è gia stato fatto con dovizia di dettagli da Foucault, se vi interessa leggetevi la sua storia della sessualità in 3 volumi); volendo essere sintetici: la vulgata vuole che dal XVII secolo in avanti si sia affermata un'idea repressiva della sessualità, fomentata in qualche modo dalle figlie dell'etica cattolica, ossia l'etica di matrice luterano-protestante-calvinista. Si sarebbe affermata quindi una censura dei comportamenti sessuali dei cittadini, comportamenti di natura soprattutto linguistica: tutto ciò che aveva a che fare col sesso andava pronunciato piano e con pudore. Nei discorsi seri il sesso veniva bandito. Senza nemmeno il bisogno di dirlo, il pudore moderno otterrebbe che non se ne parli, col solo gioco delle probizioni; mutismi che, a forza di tacere, impongono il silenzio; e la censura.

Raccontata così la storia sembra corretta; ma è solo una parte. Visto in una prospettiva piu' ampia, il porre limiti, freni, restrizioni, al solo parlare del sesso, ha come effetto principale quello di incitare i discorsi su esso; e precisamente questo è accaduto: la proliferazione dei discorsi, che, in alcune sedi interdetto, in sedi piu' ristrette ed amichevoli, "esplodeva"; se a questo aggiungete che i principali interdetti dalla conoscenza del sesso sono sempre stati i bambini (per quanto noi stessi siamo piu' o meno nati  e vissuti dopo il '68 , penso che tutti ricorderanno l'estrema cautela, se non il sospetto con cui si affrontavano tali discorsi, o meglio, con cui non si affrontavano tali discorsi, quando eravamo piccoli al cospetto dei "grandi"); note sono le raccomandazioni che, fino ancora ad una quarantina d'anni fa i medici facevano ai genitori circa il dover sorvegliare i comportamenti "sospetti" dei figli, o, per voler fare un esempio terra terra, la classica  diceria sulla masturbazione "non farti le seghe altrimenti diventerai cieco (quindi nonno era un gran segaiolo? :idiot: Lasciamo perdere);vedrete che i bambini, poi ragazzini, accumulano una tale mole di interesse in quel periodod, e che poi si porteranno dietro tutta la vita.

Il discorso corretto è quindi: ad un primo livello i discorsi sul sesso risultavano repressi, sopratutto in sedi "serie"; questo però favoriva il proliferare incontrollato di questi discorsi nele sedi periferiche, in modalità piu' o meno nascoste, fatto che in sè non faceva altro che aumentarne il fascino.

La domanda quindi è: perchè? Se esiste una logica sociale, come io penso che esista, un sorta di mano invisibile che tiene le redini del tutto, perchè ha incentivato tutto ciò? La risposta chiaramente non è univoca; vi dirò la mia ipotesi (provvisoria ) in merito.

Il mondo contemporaneo ha alcuni totem; uno dei piu' importanti, se non il principale, riguarda la sacralità della vita; ora, non vi fate confondere dai discorsi sulla bioetica, sugli embrioni, sulle cellule staminali; sono specchietti per le allodole. La vita è il bene supremo; al di sopra di essa non vi è nulla; e questo si dimostra nel fatto che, contrariamente ad altre epoche e civiltà, non c'è nulla che faccia piu' scandalo della morte. Quanto questa impostazione debba al cristianesimo è cosa ovvia anche se grandemente misconosciuta. Il cristianesimo ha fondato la categoria dell'individuo, mettendolo al posto dell'umanità in quanto specie. Se andiamo a spulciare i codici morali di civiltà altre dal cristianesimo, notiamo subito che nessuno di essi pone come pietra miliare del proprio sistema la sacralità delle vita, di chunque sia parli; basta ricordare poi come il decalogo, il sistema su cui si basava la convivenza e la morailtà ebraica, per quanto contemplasse tra i divieti l'omicidio, lo poneva insiema e sullo stesso piano di altri nove; per noi è oggi inconcepibile pensare che l'assassinio di un essere umano abbia la stessa rilevanza della  blasfemia, o dell'adulterio! Da notare inoltre che questa suprema importanza data alla nuda esistenza si abbina all'incapacità (gigantesca) di pensare orizzonti che in qualche modo la trascendano, la oltrepassino; l'attaccamento alla vita è ampliato mercè l'esorcizzazione, intesa perlopiu' come negazione, del contrario della vita: la morte. Se solo la vita ha senso, la morte rappresenta invece l'assenza del senso; rappresenta l'assurdo, come spiegavano moltobene i filosofi esistenzialisiti.

Nulla è mai stato rimosso così pesantemente come la morte nel mondo di oggi; nulla fa così scandalo come la morte di qualcuno, a maggior ragione se a noi noto. E ce ne accorgiamo ogni benedetta volta che muore qualche st*onzo in Afghanistan (o in Iraq quando avevamo un contingente degno di questo nome ). Ed è così inaccettabile il perdere la vita che non ci viene piu' nemmeno in mente che potrebbe esistere qualcosa di piu' elevato in nome del quale sacrificare (sacrum facere, rendere sacra) la nostra di esistenza; la vita non ha altro senso al di fuori del suo nudo essere; vivere = sopravvivere; questo spiega anche l'ossessione per la lunghezza della vita, tanto piu' vivi, tanto meglio è. Un discorso che ci porta molto vicino all'aspetto quantitavo (piuttosto che qualitativo) e materialistico  che domina il modo di pensare contemporaneo. Quanto questo discorso sia a mio avviso assurdo è inutile stare qui a spiegarlo; quello che importa è che è "vero", nel senso che è vissuto intimamente come tale dai viventi attuali. Se la vita come sopravvivenza, inteso quindi anche come sopravvivenza della specie umana, è quanto di piu' importante, esiste allora vedete che il collegamento vita-sopravvivenza-sesso-lavoro (su perchè anche lavoro c'è un discorso che faremo in seguito, ma è perfettamente correlato); il sesso è infatti il modo in cui si assicura la sopravvivenza a livello di specie. Quanto piu' il sesso è vissuto come intrigante, interessante, affascinante, tanto piu' le persone hanno interesse a procurarselo. Questo spiega il perchè della nascita di tali meccanismi sociali in superificie repressivi, ma che in realtà spronano ed incitano i discorsi e le pratiche sessuali.

Nad84
Ultima modifica: 01 Ottobre 2009, 16:39:00 di nad84

Naddolo

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Citazione di: Kleos il 01 Ottobre 2009, 16:39:03
+1 perché la riflessione è interessante, contiene molte citazioni alla situazione culturale novecentesca, della quale oggi siamo figli (?); devi esserti sbattuto parecchio per aver scritto questo post.

Grazie per il +1! In realtà l'ho scritto in un paio d'ore, ma ci sono dietro studi che sto portando avanti da po'!

Citazione di: Kleos il 01 Ottobre 2009, 16:39:03
Tuttavia non capisco bene qual'è la conseguenza di questo tuo pensiero articolato, che spazia da struttura e sovrastruttura: mi sembra più una constatazione che una premessa a una conclusione che generi quel genuino stupore che sa di rose fresche appena colte dal prato e che fa dire all'uomo "apperò!"

Beh, non è una constatazione perchè è controintuitivo rispetto a quello che viene spesso detto, e rispetto a quello che io stesso pensavo tempo fa in base ad altre letture (pensa al Marcuse di Eros e civilizzazione, o agli studi di Reich); è vero che non va a sfociare in nessun luogo, ma fa parte di una serie di riflessioni che sto portando avanti, per i fatti miei, è che ho postato qui perchè in qualche modo attinente con i forum! Il tema di fondo  piu' vasto della sola riflessione sulla sessualità!

Citazione di: Kleos il 01 Ottobre 2009, 16:39:03
Un unico appunto:Io non penso che esista.

Questo in effetti è una sorta di postulato, di ipotesi che tengo alla base del mio modo di vedere; ma è legittimo non essere d'accordo; per il momento la tengo, poi si vedrà!
Grazie dell'interessamento

Nad84

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io non ho capito il senso del post, ne' dove vuoi andare a parare  :idiot:
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Edward Bloom

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Secondo me si parla sempre di sesso perché praticamente nessuno lo fa quanto, come e con chi vorrebbe!
Non ho fatto studi specifici in materia, ma sono convinto che un essere umano SANO, lasciato libero di seguire i propri istinti, tromberebbe più volte al giorno, e con partner sempre nuovi (almeno, io lo farei  ;D).
Nella nostra realtà invece chi è single nel 99,99& dei casi deve impegnarsi parecchio per ogni singola trombata, ed i più anche impegnandosi non riescono. Chi è fidanzato, i primi anni spesso tromba parecchio, poi sempre meno e sempre con la stessa persona.
E' veramente raro avere una vita sessuale appagante, quantitativamente e qualitativamente: io non ho mai conosciuto nessuno sessualmente appagato per un lungo periodo.
I motivi di questo bombardamento?
Beh secondo me, molto semplicemente, si fa passare all'uomo-donna media il seguente messaggio: "Vivi in una società dove tutti trombano, tranne te. Sono tutti fighi, tranne te. Riga dritto, compra questo e quello, lavora 20 ore al giorno, non rompere i coglioni, sacrificati e impegnati e vedrai che anche tu, un giorno, avrai la tua rivincita".
E' una delle tante forme di potere, di sottomissione del singolo. E' una delle tante trame intessute dalla mano invisibile di cui parli, che poi forse così invisibile non è.
L'aspetto davvero fondamentale da capire per salvarsi, anche solo parzialmente, è che molto spesso alla fine non c'è alcuna rivincita: non è come nei film americani, dove il più sfigato alla fine ce la fa, si riabilita e frega la ragazza al capitano della squadra di football del college col ciuffetto biondo e la faccia da st*onzo: il lieto fine bisogna costruirselo.

InnerLighT

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Citazione di: Edward Bloom il 01 Ottobre 2009, 18:58:24
E' veramente raro avere una vita sessuale appagante, quantitativamente e qualitativamente: io non ho mai conosciuto nessuno sessualmente appagato per un lungo periodo.
Forse semplicemente perché il sesso è solo una parte, molto importante, di una vita appagante.
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Naddolo

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Citazione di: -eFFe- il 01 Ottobre 2009, 18:45:48
io non ho capito il senso del post, ne' dove vuoi andare a parare  :idiot:

Lol! è un po' criptico, lo ammetto! Ma in definitiva nasce da una domanda: perchè siamo ossessionati dal sesso? Perchè invitabilmente, quando si sta tra amici, si finisce a parlare di sesso? Perchè siamo bombardati da questo tema? Al che, ho pensato che facesse parte di una logica sovra-individuale, quindi sociale. Ho collegato l'idea repressiva sul tema, con il suo contraltare: tutto ciò che è nascosto, crea curiosità; da qui il proliferare dei discorsi sul sesso, e questo non da oggi, ma a partire dall'800; ho posto poi l'equivalenza vita>sesso>sopravvivenza; a livello sociale il sesso implica la riproduzione; la mia idea è che l'ossessione per la sessualità si abbini al totem della società contemporanea: il persistere, in una società che si vuole secolarizzata, della sacralità ed intoccabilità della vita umana; in soldoni è quanto ho scritto piu' su.

Nad84

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Citazione di: Edward Bloom il 01 Ottobre 2009, 18:58:24

Beh secondo me, molto semplicemente, si fa passare all'uomo-donna media il seguente messaggio: "Vivi in una società dove tutti trombano, tranne te. Sono tutti fighi, tranne te. Riga dritto, compra questo e quello, lavora 20 ore al giorno, non rompere i coglioni, sacrificati e impegnati e vedrai che anche tu, un giorno, avrai la tua rivincita".
E' una delle tante forme di potere, di sottomissione del singolo. E' una delle tante trame intessute dalla mano invisibile di cui parli, che poi forse così invisibile non è.

Ineccepibile!  :up:

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Citazione di: InnerLighT il 01 Ottobre 2009, 19:15:32
Forse semplicemente perché il sesso è solo una parte, molto importante, di una vita appagante.

:O Inner non ti seguo...sarà che a quest'ora arrivo un po' fuso!
Chiaramente è vero che, come scrivi, "il sesso è solo una parte, molto importante, di una vita appagante", ma io ho scritto "E' veramente raro avere una vita sessuale appagante, quantitativamente e qualitativamente: io non ho mai conosciuto nessuno sessualmente appagato per un lungo periodo"...sono due discorsi diversi.
Astrattamente una persona, infatti, potrebbe essere del tutto appagata sul piano sessuale, ma non in altri settori della vita.

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Citazione di: Edward Bloom il 01 Ottobre 2009, 20:52:59
:O Inner non ti seguo...sarà che a quest'ora arrivo un po' fuso!
Chiaramente è vero che, come scrivi, "il sesso è solo una parte, molto importante, di una vita appagante", ma io ho scritto "E' veramente raro avere una vita sessuale appagante, quantitativamente e qualitativamente: io non ho mai conosciuto nessuno sessualmente appagato per un lungo periodo"...sono due discorsi diversi.
Astrattamente una persona, infatti, potrebbe essere del tutto appagata sul piano sessuale, ma non in altri settori della vita.
Hai ragione, tu hai scritto bene, mi sono reso conto della confusine di termini dopo aver scritto.
Ho cercato di individuarne la causa: credo sia in un periodo di confusine per cui faccio fatica a pensare ad un appagamento a comparti. Per il momento l'appagamento mi sembra un concetto olistico.
Sto cercando di migliorare agendo su più fronti, questo mi crea stress e ancora non riesco a individuare soluzioni per i diversi aspetti.
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Citazione di: nad84 il 01 Ottobre 2009, 16:11:25
Ed è così inaccettabile il perdere la vita che non ci viene piu' nemmeno in mente che potrebbe esistere qualcosa di piu' elevato in nome del quale sacrificare (sacrum facere, rendere sacra) la nostra di esistenza; la vita non ha altro senso al di fuori del suo nudo essere; vivere = sopravvivere; questo spiega anche l'ossessione per la lunghezza della vita, tanto piu' vivi, tanto meglio è. Un discorso che ci porta molto vicino all'aspetto quantitavo (piuttosto che qualitativo) e materialistico  che domina il modo di pensare contemporaneo.
Speravo che saresti arrivato a questo punto, perchè è da qui che cominciano i cambiamenti veri.
Giunti qui, o si continua a predicare a vuoto con il culo appoggiato sul divano, o si passa all'azione.

Con questo non voglio dire "vai incontro alla morte", essendo io cattolico ( :lol:), ma più semplicemente "vai incontro alla paura". La guerra imho non va fatta con le donne o con gli AMOG; ma con i propri limiti, il proprio senso di comfort e la propria vigliaccheria. Più stringi il culo e più cresci.

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Citazione di: nad84 il 01 Ottobre 2009, 16:11:25
Ed è così inaccettabile il perdere la vita che non ci viene piu' nemmeno in mente che potrebbe esistere qualcosa di piu' elevato in nome del quale sacrificare (sacrum facere, rendere sacra) la nostra di esistenza; la vita non ha altro senso al di fuori del suo nudo essere; vivere = sopravvivere; questo spiega anche l'ossessione per la lunghezza della vita, tanto piu' vivi, tanto meglio è. Un discorso che ci porta molto vicino all'aspetto quantitavo (piuttosto che qualitativo) e materialistico  che domina il modo di pensare contemporaneo.
Speravo che saresti arrivato a questo punto, perchè è da qui che cominciano i cambiamenti veri.
Giunti qui, o si continua a predicare a vuoto con il culo appoggiato sul divano, o si passa all'azione.

Con questo non voglio dire "vai incontro alla morte", essendo io cattolico ( :lol:), ma più semplicemente "vai incontro alla paura". La guerra imho non va fatta con le donne o con gli AMOG; ma con i propri limiti, il proprio senso di comfort e la propria vigliaccheria. Più stringi il culo e più cresci.

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Citazione di: nad84 il 01 Ottobre 2009, 20:01:20
Lol! è un po' criptico, lo ammetto! Ma in definitiva nasce da una domanda: perchè siamo ossessionati dal sesso? Perchè invitabilmente, quando si sta tra amici, si finisce a parlare di sesso? Perchè siamo bombardati da questo tema? Al che, ho pensato che facesse parte di una logica sovra-individuale, quindi sociale. Ho collegato l'idea repressiva sul tema, con il suo contraltare: tutto ciò che è nascosto, crea curiosità; da qui il proliferare dei discorsi sul sesso, e questo non da oggi, ma a partire dall'800; ho posto poi l'equivalenza vita>sesso>sopravvivenza; a livello sociale il sesso implica la riproduzione; la mia idea è che l'ossessione per la sessualità si abbini al totem della società contemporanea: il persistere, in una società che si vuole secolarizzata, della sacralità ed intoccabilità della vita umana; in soldoni è quanto ho scritto piu' su.

Nad84

grazie Nad ;)
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esty75

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... L'Uomo come la Donna si muove nel mondo con i propri sensi ... riesci a trovarmi, qualcosa che riesca a polarizzare meglio l'attenzione di una bella Gnocca che ti passa a fianco,  :coolsmiley: ... e che non riesca a suscitare in Te i più bassi istinti di riproduzione?  ;D

Secondo me, è un'istinto naturale, ed una risposta del nostro essere più intimo ed animale poco propenso alla cultura delle buone maniere che ci è stata imposta fin dalla più tenera età, tramite religione scuola e famiglia.

... alla fine l'istinto di sopravvivenva ... il lato animale, emerge sempre.  :coolsmiley:
"Se, Dio el xe, dappertutto ed in ogni luogo El xe anche in mona." (Giorgio Baffo)
"Io non conquisto, mi sottometto, non ho mai cercato la gloria come amante. . cerco un attimo che valga una vita intera.
L'infelicità non è attraente. Se volete essere amato, dovete meritare di essere amato, la prima regola. La seconda, siate la fiamma, non la falena".
Heath Ledger, nel film "Casanova".
''Le gambe delle donne sono dei compassi che misurano il globo terrestre in tutti sensi donandogli i suo equilibrio e la sua armonia''. Francois Truffaut nel film ''L'Uomo che amava le Donne''.

Naddolo

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Esty, che a noi piacciano le femmine mi pare evidente; viceversa, non sarei iscritto su questo forum! ;)
Che gli uomini traggano piacere dal sesso, mi pare altrettanto evidente! Ma quando scrivi
Citazione di: esty75 il 02 Ottobre 2009, 12:07:32
Secondo me, è un'istinto naturale, ed una risposta del nostro essere più intimo ed animale poco propenso alla cultura delle buone maniere che ci è stata imposta fin dalla più tenera età, tramite religione scuola e famiglia.

dici una cosa esattamente opposta a quanto ho detto sopra: affermi l'idea che ci sia una repressione intorno al sesso; io dico che la repressione è solo superficiale, per incentivare l'interesse su questo, e, ancor di piu', il dilagare dei discorsi su esso. Ribadisco: ad interessarmi non è tanto il fatto (scontato) che alle persone piaccia scopare, ma il fatto che intorno al sesso siano esplosi i discorsi, e che questo sia divenuto un criterio importante per valutare l'appetibilità sociale di una persona; se ne quasi fatto il criterio fondante circa l'essere cool, figo, contro l'esser perdente, sfigato. E questo vale tanto per i maschi quanto per le femmine Freud aveva ragione: viviamo in una mondo pan-sessuale; tutto è sesso; i messaggi sono sempre allusivi del sesso.
Quando un qualcosa diviene così ossessivo, a mio avviso esula, alla fin fine, dal suo messaggio esplicito; qui si va a finire in un tema che non è il caso di sviluppare in queste pagine: si finisce nell'ambito di una nuova sacralità, a cui si accompagnano delle nuove ritualità, dei nuovi luoghi dove questi vengano officiati. Volendolo dire in una battuta: il sacro non abita piu' nella chiese, o nelle sinagoghe, o chi per loro, ma si è trasferito: nelle palestre, nei centri fit-ness, nei centri commerciali; in questi luoghi non si va banalmente a comprare, si va a "pregare", a fare sacrifici in onore di una nuova divinità!

Nad84

esty75

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Ti ho risposto sull'onda dell'emotività, anche se devo dire che il post se pur interessante mi è sembrato un po' fumoso.   :-?

quote author=nad84 link=topic=4959.msg54646#msg54646 date=1254486230]
... Ribadisco: ad interessarmi non è tanto il fatto (scontato) che alle persone piaccia scopare, ma il fatto che intorno al sesso siano esplosi i discorsi, e che questo sia divenuto un criterio importante per valutare l'appetibilità sociale di una persona; se ne quasi fatto il criterio fondante circa l'essere Cool, figo, contro l'esser perdente, sfigato.
[/quote]

... questo, succede solo quando una persona usa un solo canale per conoscere la realtà che lo circonda ovvero i mass-media.  :)
Il VU(Vero Uomo) e VD(Vera Donna), non si fanno condizionare né dalla moda del momento né dall'estetica, ma si limitano a vivere la loro vita cercando amici, partner nel riscontro dei valori che ritengo fondamentali per instaurare qualsiasi tipo di rapporto: che sia di amicizia, finanziario ... ecc.
L'essere cool, figo stà nell'occhio e nei valori di chi guarda non ... nei valori che i mass-media vogliono proporre.  :)

quote author=nad84 link=topic=4959.msg54646#msg54646 date=1254486230]
E questo vale tanto per i maschi quanto per le femmine Freud aveva ragione: viviamo in una mondo pan-sessuale; tutto è sesso; i messaggi sono sempre allusivi del sesso.
Quando un qualcosa diviene così ossessivo, a mio avviso esula, alla fin fine, dal suo messaggio esplicito; qui si va a finire in un tema che non è il caso di sviluppare in queste pagine: si finisce nell'ambito di una nuova sacralità, a cui si accompagnano delle nuove ritualità, dei nuovi luoghi dove questi vengano officiati. Volendolo dire in una battuta: il sacro non abita piu' nella chiese, o nelle sinagoghe, o chi per loro, ma si è trasferito: nelle palestre, nei centri fit-ness, nei centri commerciali; in questi luoghi non si va banalmente a comprare, si va a "pregare", a fare sacrifici in onore di una nuova divinità!
[/quote]

... qui, se interpreto bene vuoi dire che tutto è ridotto a mero commercio e che lo stà diventando  anche la sfera sessuale?

Beh ... se è così, questo e merito dei genetori, degli insegnati e dei valori con i quali uno e cresciuto, se uno innalza sul piedistallo uno che è uscito dal grande fratello come modello di riferimento, non posso far altro di ritenermi fortunato di non essere il suo tipo ed essere fiero che mi considerino uno sfigato.
"Se, Dio el xe, dappertutto ed in ogni luogo El xe anche in mona." (Giorgio Baffo)
"Io non conquisto, mi sottometto, non ho mai cercato la gloria come amante. . cerco un attimo che valga una vita intera.
L'infelicità non è attraente. Se volete essere amato, dovete meritare di essere amato, la prima regola. La seconda, siate la fiamma, non la falena".
Heath Ledger, nel film "Casanova".
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