Seduzione Italiana

Seduzione e società => Off topic => Discussione aperta da: Funtasy il 22 Maggio 2008, 22:45:17

Titolo: il lavoro del PUA
Inserito da: Funtasy il 22 Maggio 2008, 22:45:17
CIao belli, quasi belli, brutti, bruttissimi e pecorai...
Secondo voi, quale lavoro dovrebbe svolgere un AFC per diventare PUA? Intendo un lavoro che lasci spazio alla cultura, la ricerca, lo studio, l'inventiva, che non ti assorba ma che ti faccia sargiare e via dicendo.

A presto,
Funtasy
Titolo: Re: il lavoro del PUA
Inserito da: Jason N. Dohring il 22 Maggio 2008, 22:58:05
Citazione di: Funtasy il 22 Maggio 2008, 22:45:17
CIao belli, quasi belli, brutti, bruttissimi e pecorai...
Secondo voi, quale lavoro dovrebbe svolgere un AFC per diventare PUA? Intendo un lavoro che lasci spazio alla cultura, la ricerca, lo studio, l'inventiva, che non ti assorba ma che ti faccia sargiare e via dicendo.

A presto,
Funtasy

come lavori intendi: venditore di automobile o commercialista?
poiche' in realta' un pua puo' fare qualsiasi lavoro...poi essere stilista ,attore ,cantante,musicista,miliardario o possessore di un night possono darti una mano ma non ti fanno diventare PUA...

o come lavoro intendi quanto tempo dedicare a quest'arte?

il tempo dipende da te'...da quanto ne vuoi trovare,da quanto ti diverte sargiare,sperimentare e migliorare...nessuno ti corre dietro, anche a 100 anni puoi ancora sargiare,ma ti dico che io che come sai sono giovane,gia' risento di non aver avuto conoscenze specifiche in certi ambiti della mia vita...ad esempio il fatto di aver poca intelligenza sociale mi ha fottuto non sai quante volte(approposito grazie bello)...percio' pensa anche a questo...

quanto spendere? dipende da persona a persona...io ci spendo quanto riesco...e a volte anche troppo...tu' capisci quanto puoi e vuoi spendere...

ps.non si capisce se parli del lavoro(e allora a che caxxo serve lo studio?) oppure tempo libero...in entrambi i casi ho scritto quello che pensavo...

Jason
Titolo: Re: il lavoro del PUA
Inserito da: TheJoker il 22 Maggio 2008, 22:59:27
Quello che gli piace e che ha scelto e che lo fa sentire realizzato, un pò la stessa mentalità con cui cercare e trovare donne. ;D
Titolo: Re: il lavoro del PUA
Inserito da: Funtasy il 22 Maggio 2008, 23:00:21
Ciao Jas intendevo quale lavoro nella vita svolgere, appunto. Certo lavorare 13 ore al giorno non ti permette di essere un PUA ;)
Funtasy

Titolo: Re: il lavoro del PUA
Inserito da: Satira il 22 Maggio 2008, 23:11:47
Ciao Fun

Un lavoro che ti permette di utilizzare 24 ore al giorno le tue capacità sociali con le persone che incontri.

E' ovvio che se stai in catena di montaggio 8 ore più gli straordinari svilupperai tutto con più difficoltà di chi per esempio fa il venditore porta a porta (che costantemente tratta con le persone).

:)
Titolo: Re: il lavoro del PUA
Inserito da: ^X^ il 23 Maggio 2008, 10:53:09
Quoto Satira, ha scritto quello che avrei scritto io!
Aggiungo solo che in qualsiasi ambito si trovano ruoli che implichino continui contatti umani, anzi in settori tecnologici sono i piu' facili da ottenere perchè nessuno li vuole! ahahaha

Esempio: se sei uno scienziato, specializzati in pubblicazioni e convegni!
Se sei un ingegnere, i ruoli migliori sono Product Manager, presales Consultant (da li si puo' un giorno diventare commerciali puri) o Business Consultant.
Se sei un informatico, allora cerca di metterti nell'analisi di processo (sei costantemente fuori ufficio a investigare i processi altrui e devi sviluppare enormi skill sociali per vincere le resistenze degli intervistati)

Titolo: Re: il lavoro del PUA
Inserito da: SunBeam il 23 Maggio 2008, 11:16:58
Citazione di: ^X^ il 23 Maggio 2008, 10:53:09
Quoto Satira, ha scritto quello che avrei scritto io!
Aggiungo solo che in qualsiasi ambito si trovano ruoli che implichino continui contatti umani, anzi in settori tecnologici sono i piu' facili da ottenere perchè nessuno li vuole! ahahaha

Esempio: se sei uno scienziato, specializzati in pubblicazioni e convegni!
Se sei un ingegnere, i ruoli migliori sono Product Manager, presales Consultant (da li si puo' un giorno diventare commerciali puri) o Business Consultant.
Se sei un informatico, allora cerca di metterti nell'analisi di processo (sei costantemente fuori ufficio a investigare i processi altrui e devi sviluppare enormi skill sociali per vincere le resistenze degli intervistati)


Grande X ottimi spunti!! Ma quello che vorrei chiederti è: come si fa? Cioè ci sono proprio aziende che ricercano quei ruoli o pensi che ci si debba muovere all'interno dell'azienda?
Titolo: Re: il lavoro del PUA
Inserito da: ^X^ il 23 Maggio 2008, 11:55:54
Citazione di: SunBeam il 23 Maggio 2008, 11:16:58
Grande X ottimi spunti!! Ma quello che vorrei chiederti è: come si fa? Cioè ci sono proprio aziende che ricercano quei ruoli o pensi che ci si debba muovere all'interno dell'azienda?

Dipende molto da dove parti.
Se sei neolaureato, la prima che hai detto: cercando di iniziare da verginello proprio in quei ruoli.
Se invece lavori già, è quasi impossibile che un'altra azienda ti assuma per un ruolo diverso da quello che gia' ricopri nella tua (soprattutto se hai un ruolo tecnico, nessuna azienda seria ti offrira' mai un ruolo commerciale); pertanto la migliore strategia è quella di muoversi internamente alla tua azienda in modo da ricoprire il ruolo che desideri (al limite facendotelo creare per te! basta un po' di iniziativa) e poi nel caso cercare sul mercato una differente possibilità.
Ovviamente non puoi andare dal tuo capo e dire: "da domani sono un project manager, un business analyst o altro". Quello che puoi fare pero' è, qualunque ruolo tu ricopra, iniziare a studiarti l'altro ruolo e a ricoprire tale funzione in modo informale e nei ritagli di tempo. Dopo un po' di mesi vedrai che la cosa ti verra' riconosciuta.
Esempio: un programmatore vuole diventare analista di processo.
Bene, allora prima cosa si studia un po' di metodi formali, poi iniziera' a chiedere al PM di poter partecipare SILENZIOSAMENTE alle riunioni di analisi (con la scusa di capire meglio fin da subito e poter programmare in modo piu' efficace), poi magari offrirà al Business Analyst una mano nella formalizzazione grafica o nella stesura dei documenti (la parte piu' pallosa, ve ne sarebbe grato!) e cosi' via.
Titolo: Re: il lavoro del PUA
Inserito da: Frankyhigh il 23 Maggio 2008, 14:42:16
Citazione di: ^X^ il 23 Maggio 2008, 11:55:54
Esempio: un programmatore vuole diventare analista di processo.
Bene, allora prima cosa si studia un po' di metodi formali, poi iniziera' a chiedere al PM di poter partecipare SILENZIOSAMENTE alle riunioni di analisi (con la scusa di capire meglio fin da subito e poter programmare in modo piu' efficace), poi magari offrirà al Business Analyst una mano nella formalizzazione grafica o nella stesura dei documenti (la parte piu' pallosa, ve ne sarebbe grato!) e cosi' via.

Concordo, anche se ribalterei un pò la cosa, cercherei di sfruttare le esperienze e competenze nel sarge per brillare in ambito lavorativo al fine di massimizzare i guadagni e le soddisfazioni. Faccio da anni quello che consiglia ^X^ come lavoro, ma le mie capacità con le HB non sono mai salite più di tanto (dopo un pò vai comunque in zona confort). Invece, da quando mi metto in gioco sul campo e faccio gli esercizi di inner consigliati, cerco di fare cose nuove ogni volta, prendo coscenza di certi meccanismi, le miei capacità e opportunità sul lavoro, anche senza volerlo, sono salite.

Invece, IMHO, per rispondere alla domanda "quale lavoro dovrebbe svolgere un AFC per diventare PUA", nella mia esperienza ti dico, che la prima cosa è, un lavoro che ti lasci il tempo anche di fare altro, che non ti porti ad essere sempre esclusivamente focalizzato su lavoro/carriera...

Frankyhigh
Titolo: Re: il lavoro del PUA
Inserito da: ^X^ il 23 Maggio 2008, 15:54:37
Citazione di: Frankyhigh il 23 Maggio 2008, 14:42:16
... un lavoro che ti lasci il tempo anche di fare altro, che non ti porti ad essere sempre esclusivamente focalizzato su lavoro/carriera...

ça va sans dire!
Focalizzarsi su lavoro/carriera è esattamente come andare in one-itis per una HB. Stesso spreco di energie, stessi risultati scoraggianti...
Non nego che in alcuni ambienti gli stakanovisti abbiano raggiunto qualche risultato degno di nota, esattamente come è effettivamente possibile conquistare una HB per sfinimento dopo un anno di intensi corteggiamenti (la mia prima LTR ando' cosi'...).
Il mio pensiero pero' è abbastanza semplice: se per fare carriera devi lavorare 16 ore al giorno, vuol dire che sei un incapace idiota che compensa la scarsa qualità con la quantità...
Titolo: Re: il lavoro del PUA
Inserito da: SunBeam il 23 Maggio 2008, 16:07:41
Citazione di: ^X^ il 23 Maggio 2008, 15:54:37
è effettivamente possibile conquistare una HB per sfinimento dopo un anno di intensi corteggiamenti

Ovvio. Perché scusa, come si fa se no?!
Titolo: Re: il lavoro del PUA
Inserito da: Funtasy il 27 Maggio 2008, 19:56:43
Citazione di: ^X^ il 23 Maggio 2008, 15:54:37
Il mio pensiero pero' è abbastanza semplice: se per fare carriera devi lavorare 16 ore al giorno, vuol dire che sei un incapace idiota che compensa la scarsa qualità con la quantità...
Concordo ma considera che spesso sei bravo ma circondato da incapaci leccaculo che passano le ore in ufficio, sembrando molto produttivi e in realtà concludendo ben poco. A quel punto, tu che finisci il tuo lavoro in orario, passi per sfaticato, anche perché, a differenza degli altri, trovi il tempo per divertirti, oltre che per pubblicare 20 articoli in 5 anni...e questo rincara la dose: ti diverti oltre a non vivere sul posto di lavoro? Forse non lavori tanto...ed il capo diventa schizofrenico e non capisce come tu possa avere prodotto tanto divertendoti, perché spesso il capo è uno che ha fatto finta di lavorare molto e ha leccato il culo.

Sono felice che la mia domanda abbia prodotto risposte tanto serie, visto che considero quello del lavoro un problema fondamentale di come "spendere" la mia vita. Attendo altri spunti.

Funtasy

Titolo: Re: il lavoro del PUA
Inserito da: Dante1982 il 27 Maggio 2008, 21:33:07
credo che il miglior lavoro in assoluto per un pua sia il commerciale di punta dell'azienda.
Ti giri l'italia e il mondo e le tecniche di persuasione e marketing aiutano un casino a vendere il tuo "prodotto"
Inoltre girare ti permette di imparare da molti wing temporanei
meno male che ho fatto gestionale ;D
Titolo: Re: il lavoro del PUA
Inserito da: TermYnator il 27 Maggio 2008, 22:52:57
Citazione di: Funtasy il 22 Maggio 2008, 22:45:17
Secondo voi, quale lavoro dovrebbe svolgere un AFC per diventare PUA? Intendo un lavoro che lasci spazio alla cultura, la ricerca, lo studio, l'inventiva, che non ti assorba ma che ti faccia sargiare e via dicendo.

L'Artista.
Perchè la fica è arte, perchè farle innamorare è arte, perchè vivere è un'arte.


TermYnator: L'Artiste
Titolo: Re: il lavoro del PUA
Inserito da: Satira il 27 Maggio 2008, 23:08:44
Tra i lavori a contatto con le persone, utili ad aumentare le tue social skills dividerei la cosa in 2 macro aree.

Quelli dove deve rapportarti positivamente alle persone e quelli dove devi imparare a valutare le persone.

Per intenderci: un commerciale deve imparare a rapportarsi positivamente alle persone. Un direttore acquisti deve imparare a valutare le persone. Così come un selezionatore di personale.

Entrambe le capacità sono indispensabili e si possono sviluppare parallelamente. Per esempio un direttore commerciale sviluppa la prima quando vende e la seconda quando seleziona dei commerciali.

Io negli ultimi anni ho lavorato moltissimo sulla seconda, tra casting e selezione del personale. Mi è stato veramente utile per imparare a capire le persone. Soprattutto perchè ti trovi a valutare persone che tentano di mostrare o fingere lati positivi e di nascondere quelli negativi per piacerti. Anche questo mi ha fatto sviluppare la forte distinzione tra l'essere e l'apparire. E a dire con sicurezza che se vuoi apparire figo e sei uno sfigato prima o poi ti sgamano (il tempo in cui ti scoprono dipende unicamente da quanto è bravo l'altro nel valutare le persone) :)
Titolo: Re: il lavoro del PUA
Inserito da: ^X^ il 28 Maggio 2008, 10:56:42
Citazione di: TermYnator il 27 Maggio 2008, 22:52:57
L'Artista.

Domanda: come si diventa artisti?
Titolo: Re: il lavoro del PUA
Inserito da: Funtasy il 28 Maggio 2008, 20:41:55
già...io dipingo per hobby...
Funtasy
Titolo: Re: il lavoro del PUA
Inserito da: Funtasy il 29 Maggio 2008, 07:29:11
Citazione di: Funtasy il 27 Maggio 2008, 19:56:43
Concordo ma considera che spesso sei bravo ma circondato da incapaci leccaculo che passano le ore in ufficio, sembrando molto produttivi e in realtà concludendo ben poco. A quel punto, tu che finisci il tuo lavoro in orario, passi per sfaticato, anche perché, a differenza degli altri, trovi il tempo per divertirti, oltre che per pubblicare 20 articoli in 5 anni...e questo rincara la dose: ti diverti oltre a non vivere sul posto di lavoro? Forse non lavori tanto...ed il capo diventa schizofrenico e non capisce come tu possa avere prodotto tanto divertendoti, perché spesso il capo è uno che ha fatto finta di lavorare molto e ha leccato il culo.

Perdonate questo crogiuolo di credenze limitanti, benchè basate sull'esperienza reale. A differenza dell'AFC, un PUA deve sempre cavarsela ;-)

Funtasy
Titolo: Re: il lavoro del PUA
Inserito da: TermYnator il 29 Maggio 2008, 11:10:45
Citazione di: ^X^ il 28 Maggio 2008, 10:56:42
Domanda: come si diventa artisti?

Gli artisti di professione si distinguono in due categorie:
quelli cha hanno una elevata capacità tecnica, ovvero i virtuosi, e quelli che non ce l'hanno.
Nella prima categoria possono rientrare tutte le forme d'arte, dallo stilismo
alla musica, passando per il cinema.
Nella seconda, l'arte figurativa moderna, alcuni attori, qualche stilista, pochissimi musicisti.
In comune alle due categorie ci deve essere comunque un'idea, una particolare interpretazione del mondo, o della
forma d'arte praticata, che ti distingua dalla massa.
La forma d'arte attualmente più scevra da virtuosismo e più legata al concetto, è il figurativo.
Le entrate di un artista sono indissolubilmente legate alla sua fama, che per forme d'arte non-consumer, ovvero che
non danno un godimento immediato e ripetibile (dischi, abiti, oggetti di design o rappresentazioni)
è spesso legata al fattore Post-MOrtem...
Ci sono comunque eccezioni famose, conosco personalmente Cossuth e Bassiri, che non hanno certo aspettato
l'infausto evento.
Il percorso di un aspirante artista figurativo, passa per le mostre ed i vernissage.
Spesso si trovano comuni che mettono a disposizione i propri androni o delle apposite sale per questo tipo di
eventi.
Il coinvolgimento di critici in questi casi è fondamentale.
Più mostre fai, più acquisisci recensioni e quindi materiale per accedere a circuiti nei quali si entra solo se hai
un nome. Da notare che più che il contenuto che proponi, è infatti il nome legato all'opera che ne determina il
valore.
La "Merde D'artiste", ne è un eloquente esempio.
La vendita, si materializza con la conoscenza della tua arte nel circolo sociale delle persone disposte ad inserire
un tuo oggetto nella loro casa, quindi contano molto le relazioni sociali che riesci a stabilire.
E' altresì evidente, che se fai astratto o concettuale, anche le strutture comunali siano un bersaglio molto
appetibile.
Si comincia così...

TermYnator