MODA E LOOK 5 overdressed ~~ dandify too much (trasformarsi in un damerino) ~

[maxcavezzi]

Riapro la saga "moda e look" col capitolo 5.
Lungi da me definirmi un guru del settore.. ma sicuramente ne sono un attento osservatore.


Il giusto look per la giusta serata: col tempo mi sono formato la convinzione che non esista un look che vada sempre bene per ogni occasione, mentre osservando le persone che ho intorno noto diverse cose.

Gli uomini si dividono sostanzialmente in 3 macrogruppi e alcuni sottogruppi che elenchero' sotto:
1- LOOK DELLO SCAPPATO DI CASA:   assenza di logica nel vestire.  
2- MI PRESENTO AL PARTY IN SPIAGGIA VESTITO DA PRIMA COMUNIONE: hanno un proprio look ma non riescono ad adattarlo alle occasioni.
3- LOOK UOMO CHE SA VESTIRE: hanno propensione al look quasi femminile, sanno comprare, scegliere e vestire,e sono a loro agio con qualsiasi cosa addosso. Si distinguono perche' sono in netta minoranza.

Gruppo 1.  1- LOOK DELLO SCAPPATO DI CASA:
A) quelli che non si curano del look.    
Ritengono che sia prerogativa femminile girare a fare shopping e per questo non se ne curano. Fanno acquisti occasionali alla c*zz*, probabilmente non si curano allo stesso modo della loro forma fisica.
B) quelli che spendono cercando le marche ma senza gusto ne logica. Seguono la massa ma non basta spendere tanto per spendere..
C) estremisti del look. Ad es. i bunkabbestia o i truzzi. Vanno vestiti alla stesso modo sia alla serata del centro sociale che al battesimo del loro cuginetto.
D) quelli che comprano anche qualche pezzo discreto ma non hanno una loro idea forte di look, quindi non sanno abbinare i capi.. quindi non si distinguono, rispetto da A e B pero' possono migliorare e passare al gruppo 2, diciamo che possono farsi consigliare.


Nella realta' ci si puo' vestire bene, senza strafare, a prezzi ragionevoli, ma lo scappato di casa non lo sa, e spende + del necessario per un look decente col risulttato del vestirsi di cacca.

Gruppo 2.  2- MI PRESENTO AL PARTY IN SPIAGGIA VESTITO DA PRIMA COMUNIONE
A) damerino
Prendo spunto da un esempio di vita vissuta recente.
Sabato scorso a Genova: MTV day+ notte bianca, centinaia di migliaia per le strade,calda serata da fine estate.
Incontro un tizio che ormai chiamo "vesto GQ ma parlo solo con uomini".. camicia bianca e sopra giacca elegante a 3 bottini.. il look giusto per non sfigurare in uno dei locali alla moda della riviera, ma decisamente overdressed per una serata estiva all' aria aperta dove il 99% dei presenti era in jeans e maglietta se non in pantaloncini e maglietta.
In assoluto era vestito bene,ma secondo me bisogna sapersi adattare al tipo di serata, e' una questione caratteriale.. tra chi veste elegante c'e' chi non riesce mai a sbottonarsi un po'.. lui ne e' un ottimo esempio.
La stessa persona l'ho vista altre volte a party estivi in spiaggia, sulla sabbia, con i mocassini viola alla Briatore.. mentre gli atrl erano tutti in infradito..
Gli anglosassoni hanno termini migliori per definirlo.. overdressed ~~~ dandify too much (trasformarsi in un damerino); ~~  dress flamboyantly; dress too formally for an occasion
B) vesto discretamente ma in modo inadatto per il mio fisico.
La realta' e' che un fisico SLIM grosso modo sta bene con tutto, ovviamente scegliendo le taglie giuste.
Se i kg di troppo cominciano ad essere >=5 comincia ad essere un tantino + complicato, se invece i kg in eccesso sono >=10 allora prima di investire troppo in abbigliamento farei un salto dal dietologo.
C) vesto discretamente ma in modo inadatto per la mia eta'.
Se hai 35anni ben portati.. non mi vestirei con jeans larghi da rapper e felpa col cappuccio.
D) vesto discretamente ma non mi distinguo.
Categoria con tanti ragazzi dentro.. li incontri per strada..   polo Lacoste o Fred Perry d'ordinanza + jeans di marca.  altrimenti camicia + jeans di marca.
Sicuramente vestiti in modo ordinato.. ma spendendono tanto e non emergono dalla massa... urge peacocking. Ma come la categoria 1D hanno chance di uscirne e spiccare il volo verso il gruppo 3.

Gruppo 3.   3- LOOK UOMO CHE SA VESTIRE
Ci finisci di diritto quando le donne ti fanno osservazioni, commenti o complimenti sul tuo look, ovviamente tralasciando quelle che lo fanno in quanto azzerbinate o con intento "leccatorio".
Tendenzialmente comunicano con la tua parte femminile e quindi non esitano a loro volta a chiederti consigli.
Sono dinamiche che la nostra cultura in passato catalogava come "femminili" ma i tempi stanno cambiando velocemente.
Il gruppo 3 si distingue dal gruppo 2 per alcune capacita':
- capacita' di adattare il look alle circostanze e alla serata.
- propensione a variare il tema.. se ti piace girare per negozi, toccare, vedere, valutare avrai decisamente + chance di essere orginale rispetto a chi va sempre alla jenseria sotto casa.
- gusto. o ce l'hai o non ce l'hai, ci sono margini di miglioramento.. ma e' una dote poco maschile, infatti gli stilisti "so' tutti froci".
- cura del capo. Provate a lavare un paio di jeans 2 volte al mese (non dico tutte le settimane) e poi ditemi per quanto tempo hanno la sensazione di "nuovo."
- sa comprare senza spendere cifre folli creandosi delle alternative valide nel guardaroba per le varie occasioni.
- sa abbinare il capo e i colori
- cura dei dettagli e degli accessori. E" spesso l' accessorio a fare la differenza.
Anche qui si potrebbero fare differenziazioni tra diversi tipi di uomo, ma sarebbe sfumature scolastiche di poco interesse, chi sta nella categoria di ritrova gia' in un "approdo sicuro".

[Naddolo]

Classificazione condivisibile; rimane da aggiungere che almeno il 90% dei maschi fa parte delle prime due categorie; maschi che o non hanno la minima idea di cosa mettersi (prima cat.) o che ne hanno solo una (formale al falò in spiaggia, col giubbotto di pelle al colloquio di lavoro, ecc); catagorie ambedue da  disprezzare. Sono l'immagine del maschio incapace di fare scelte, e che da bambino/ragazzo viene vestito dalla madre, poi si trova una tipa e sarà a questa ad urlargli cosa mettere (o meglio, cosa non mettere).
Io penso che vestirsi bene, in modo consono alle circostanze, esercitando il nostro buon gusto, sia un qualcosa da fare a prescindere dalle finalità sargistiche; è un modo di dimostrare che teniamo a noi stessi ed alla nostra immagine; andare in giro vestiti male comunica sciatteria, indolenza, e scarso amore per noi stessi.
Enunci poi quello che è, a mio avviso, uno dei principi base del vestire:
la capacita' di adattare il look alle circostanze e alla serata
Senza di questo saremo sempre fuori luogo, stonati, e per definizione in-eleganti; ad ogni situazione corrisponde una maniera appropriata di vestire; non si può pensare che le stesse cose che mettiamo in un weekend in barca, le matteremo per un periodo in campagna;che andremo in una cantina di ubriaconi vestiti allo stesso modo in cui andremmo all'aperitivo fighetto in centro della tarda domenica pomeriggio! e questo ben pochi riescono a capirlo( ed attuarlo) fino in fondo.
Mi sbilancio e propongo alcuni punti cardine del ben vestire:
-Tutto quello che nel vestiario rivela un contatto diretto con i soldi mediante cui è stato acquistato, è di cattivo gusto.
Non c'è nulla di piu' volgare della gente che esibisce i cinturoni giganti by D&G, o della Rich; o che mette maglie, felpe, o quant'altro con su scritto a caratteri cubitali i nomi delle marche.
Agire in questo modo significa rinunciare al nostro gusto, e delegarlo ad altri; quanti vanno in giro tutti firmati, pensando di conseguenza di essere anche ben vestiti? beh, le due cose non sono affatto consequenziali. I capi devono esser tarati sulla nostra persona, essere l'espressione compiuta e corente del nostro pensiero circa l'estetica!
- L'esibizione, l'affettazione, insieme a tutto quel che mira all'effetto, è indice di cattivo gusto.
Sono del tutto contrario al peacocking all'americana, che si scontra con qualsiasi logica del ben vestire. Mettere un dettaglio appariscente e dissonante in un insieme che purtuttavia rimane scialbo è come ascoltare una mediocre sinfonia, che fa venir sonno all'ascoltatore, ed inserire in questa dei colpi ad effetto come ad esempio un rullo di tamburi fortissimo, o uno squillo di tromba: certo, lo svegliate, ma forse preferiva dormire! Non il dettaglio fine a se stesso, ma il dettaglio inserito in una logica coerente ed unitaria.
Questo perchè il principio base dell'eleganza è l'unità; come dice Balzac nel "Trattato della vita elegante":
-Non c'è unità possibile senza armonia, pulizia, e semplicità relativa.

Nad84

[^X^]

Post apprezzabile, +1! E te lo dice un fiero appartenente alla categoria 1C, sottospecie Homo Metallicus 

[dsa]

bella classificazione,io mi ritrovo nel gruppo 1D

[esty75]

... Complimenti bel post +1 , ma ... difetta della mia categoria    ovvero di chi si deve accontentare di ciò che riesce a trovare; ... mi spiego meglio Io sono alto 1.91 abbastanza robusto (non più grasso  ) e di 48 di scarpe, quando vado in un negozio a scegliere qualcosa di carino e di nuovo ed accattivante sono sicuro che non c'è della mia taglia o della mi misura ... sto meditando di farmi fare uno stock di vestiario da un sarto o nella peggiore delle ipotesi trasferirmi in Germania (almeno forse delle scarpe eleganti che non siano da tennis le riesco a trovare ... un 48 !!!).

Per il resto penso di identificarmi con il gruppo 2D. 

[maxcavezzi]

grazie a tutti per i feedback positivi al post.

Classificazione condivisibile; rimane da aggiungere che almeno il 90% dei maschi fa parte delle prime due categorie; maschi che o non hanno la minima idea di cosa mettersi (prima cat.) o che ne hanno solo una (formale al falò in spiaggia, col giubbotto di pelle al colloquio di lavoro, ecc); catagorie ambedue da  disprezzare.
Nad84

Condivido.  credo che si possano fare queste stime.
gruppo 1        60% dei maschi
gruppo 2        30%   Ma attenzione che all' interno del gruppo 2 il "2D) vesto discretamente ma non mi distinguo. " la fa da padrone al 50%
gruppo 3        10%

... Complimenti bel post +1 , ma ... difetta della mia categoria    ovvero di chi si deve accontentare di ciò che riesce a trovare; ... mi spiego meglio Io sono alto 1.91 abbastanza robusto (non più grasso  ) e di 48 di scarpe

Hai ragione, ho notato che soprattutto le case modaiole non fanno proprio taglie molte grandi. Io sono solo 180*75kg e vesto gia' in molti articoli XL.

[Micione]

tred interessante, fino a non molti mesi fa ero indiscutibilmente nella cat. A1 D1.
Cioè mi vestivo senza logica negli accostamenti, anche se qualche cosa di carino l'avevo pure, purtroppo non mi sono mai potuto esprimere nel vestire, dato che, quello che per altri è abbigliamento normale, per mia madre è vestire da poveri disgraziati, cioè secondo lei, se non ti vesti come un vecchio da 70 anni non sei vestito con buon gusto.
Ciò ha decretato che, dopo un mese dalla mia iscrizione qui, abbia riempito un sacchetto della coop di abbigliamento "perbene" al fine di donarle ad un vescovo che, 2 volte all'anno, scorta personalmente un container piccolo nella missione vescovile, da li poi, evade le richieste di aiuti per le varie missioni parrocchiali nella diocesi del Burundi dove opera.
Ma il bello è che ho trovato un outlet specializzato in camice e cravatte, dove confluisce anche l'invenduto di marchi interessanti, come enara camice, marlboro, ed altri.
Li ho comprato 6 camice, tre 100% lino a manica lunga e tre 100% cotone a manica lunga, le ho mostrate a donne che si curano molto nel vestire e negli accessori, le hanno definite molto belle, sono tutte ben sciancrate sui fianchi, ed in totale ho speso 150€ quindi 25€ a camicia... 'na pacchia

Sono dell'opinione che, ora come ora, io possa essere quasi inquadrato in "2D", punto comunque, come è mia consuetudine, al massimo possibile, cioè 3.

[JBGrenouille]

intanto +1 per il topic interessante
a seconda dei casi son caduto nell' 2A o 2D, ma sono stato a lungo 1A.

Il commento che mi ha definitivamente aperto gli occhi lo ha fatto qualche anno fa mio fratello dicendo "voi biologi non vi sapete vestire " e detto da lui, economista fighetto all' universita e adesso a lavoro tirato in completo e cravatta, aveva un certo senso.

ho ancora qualche problema con la scelta delle scarpe ma, nel complesso, il mio stile é migliorato. Ed ora che torno a roma ho gia' un appuntamento per farmi fare un paio di camicie su misura 

[trombler]

il cassim ha sicuramente il tipico look da scappato di casa...

[-eFFe-]

il cassim ha sicuramente il tipico look da scappato di casa...

confermo 

[james.mar]

il cassim ha sicuramente il tipico look da scappato di casa...

quando il cassim entra in un locale fanno uscire tutti gli altri perchè il loro abbigliamento non è più conforme alla serata..... 

[blackhat]

il cassim ha sicuramente il tipico look da scappato di casa...

verissimo! :-))

[Cassim]

quando il cassim entra in un locale fanno uscire tutti gli altri perchè il loro abbigliamento non è più conforme alla serata..... 

ehehehe

come avevo gia scritto:

La moda e sempre tra presente e futuro,parlare di moda,sfiorare i mille volti,cercare di indagare i limiti e la grandezza.

La moda è un'osservazione sintetica e permanente della nostra vita,è una lettura del reale e del sognato e c'è anche qualcosa di teatrale in ogni abito,ogni volta una rappresentazione nuova.

Ampio spazio è stato dedicato al corpo umano come contenuto essenziale dell'abito nella sua funzione essenziale di "contenitore" e di elemento imprescindibile della rappresentazione di sé.


Cosa voreste che il vostro total look vi dia come immagine?

[^X^]

La moda è un'osservazione sintetica e permanente della nostra vita,è una lettura del reale e del sognato e c'è anche qualcosa di teatrale in ogni abito,ogni volta una rappresentazione nuova.

Troppe persone confondono la moda con la semplice ricerca della griffe a tutti i costi, o con l'omologazione becera dietro le "tendenze". Questa tua frase invece è davvero illuminante e mi piace molto. Ogni volta che ci vestiamo ci prepariamo consciamente o meno ad affrontare il palcoscenico della vita. +1 

[^X^]

Cosa voreste che il vostro total look vi dia come immagine?

Divago un attimo perchè anche questa seconda frase mi ha fatto pensare. Ogni volta che penso a come vestirmi, ho ben chiaro cosa voglio trasmettere: l'immagine di colui che può, ma non vuole. Messaggio che arriva raramente a destinazione, ma quando lo fa è dirompente.