Mi è capitato tante volte di parlarne con amici/conoscenti.
Forse c'è inconsciamente un po' di pnl, di autoanalisi, wurstel e salsicce, non lo so...
A me sembra tanto semplice:
- si presenta un problema
- lo si studia e analizza
- se il problema è molto piccolo, forse non vale la pena di risolverlo (rischiando di ingrandirlo invece che eliminarlo), ma in questo caso bisogna renderlo trasparente&invisibile, dimenticarsene... tipo windows, buttarlo nel cestino, svuotare il cestino, salvare gli altri file, riformattare l'hard-disk.
- se il problema è appena più che piccolo bisogna affrontarlo SUBITO, capirne le cause e non gli effetti, troncarlo alla base; oppure utilizzarlo per scoprire alternative alla condizione che il problema ci impone.
- in linea col punto sopra, se il problema ci impedisce di fare qualcosa e non è eliminabile, niente di più bello che scoprire che per una cosa che NON possiamo più fare, ce ne sono altre centinaia che non facevamo e potremo fare...
Io vivo così... e sembra funzionare.
aggiungerei la mia piccola teoria sui problemi...
ci sono solo due categorie di problemi, quelli che hanno soluzione (*) e quelli che non ce l'hanno.
se il tuo problema ha soluzione, risolvilo
se il tuo problema non ha soluzione, aggiralo/fregatene, tanto non ha soluzione
(*) oppure dove la soluzione c'è ma richiede uno sbattimento eccessivo in un'ottica di costo/risultato
P.
Citazione di: Kleos il 22 Febbraio 2009, 17:32:42
"Se c'è soluzione perché ti preoccupi? Se non c'è soluzione perché ti preoocupi?" (mi pare fosse di Aristotele)
ganzo st'Aristotele! è un amico tuo ? :)
(oh, ho fatto l'iti!)
Semplice.
Ma alcune persone, vuoi per egocentrirmo inconscio vuoi per troppa cacca subita,
preferiscono lagnarsi e attirare l'attenzione...
purtroppo è un male comune. :-\