Seduzione Italiana

Miglioramento personale => Miglioramento personale a 360° => Discussione aperta da: Acqua il 29 Marzo 2009, 18:47:55

Titolo: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: Acqua il 29 Marzo 2009, 18:47:55
Capisco tutti quelli che hanno paura del cambiamento. Non è facile cambiare stile di vita, cambiare look, iniziare uno sport, smettere di farsi le seghe, soprattutto non è facile parlare con un'estranea in una discoteca piena di luci e rumori. Non è facile mettersi in gioco, perchè ci si può tranquillamente continuare a lamentare aspettando che le cose si risolvano da sè.
Credo non sia facile perchè in fondo le garanzie di successo non le può dare nessuno, quindi tanto vale scegliere la via facile. Ecco perchè ad arrivare sono in pochi, e molti degli arrivati non sono nemmeno poi così contenti... si domandano: valeva la pena di fare questo culo per sentirmi così?

Capisco la spontaneità delle persone, il male che fanno senza accorgersene. Capisco che in cuor loro, non si sognerebbero mai di sminuire o ferire qualcuno... in realtà si stanno semplicemente autoconservando. Non possono capirlo perchè vivono sempre e e comunque all'interno del loro cervello. Il rispetto che ci si guadagna per se stessi va per forza di cose tolto agli altri. Non vedo altre soluzioni.
Che poi io mi rovini le giornate a pensare a queste cose, credo derivi dal fatto che mi accorgo di essere schiavo dello stesso meccanismo e non riesco ad accettarlo.

Nonostante gli ideali di fratellanza e collaborazione, siamo tutti degli animaletti piuttosto irrequieti alla ricerca di potere. Il potere può manifestarsi nel conto in banca, nella quantità o qualità delle donne trombate, nella muscolatura o nell'intelligenza. Tutti vogliono essere al vertice di quella piramide, soprattutto nel momento in cui si diviene consapevoli della sua esistenza e delle dinamiche che la formano.

Credo che questa storia della piramide in realtà sia una grande farsa.
Ognuno si sbatte per arrivare in cima ma non vi è nessuna cima. Se ti piace giocare a biglie puoi sperare di comprarne un po' e non perderle tutte. Se ti accorgi di essere bravino, vuoi vincere le biglie dei tuoi amici. Una volta sottomesso il vicinato nel gioco delle biglie, cercherai i giocatori di biglie a livello regionale, poi nazionale, poi mondiale. Quando sarai diventato il campione mondiale del gioco delle biglie, quasi ti senti stupido per quanto tempo ci hai dedicato. Ti ritroverai ad invidiare i giocatori di un-due-tre-stella, o di nascondino. Se per assurdo diventi campione oltre che di biglie ma anche di tutto il resto, finisce per forza di cose a noia. Mi è stato spesso fatto notare: "però ti sei divertito a giocare a biglie"! Io rispondo: "col caxxo, per vincere mi sono dovuto fare un mazzo così."
Quindi? Tutto ciò è di un non-sense che personalmente mi fa tremare le gambe.
Qualcuno mi può aiutare? Per favore.

Due paroline sul Forum.
Capisco chi voleva essere leader, per aver dato la sua anima ad un forum, e non è stato ripagato dei suoi sforzi. Non lo poteva pretendere. Capisco anche quelli che non accettano di cambiare idea, perchè hanno sposato dei concetti, in essi hanno riposto fiducia e dopo aver ottenuto dei successi, gli restano fedeli.
Capisco chi entra solo per chiedere consigli e se ne frega di tutto il resto. Come faccio a farla squirtare, come faccio a farle venire l'orgasmo multiplo, e magari quella poveraccia voleva solo passare un po' di tempo con lui. Lui però non lo fa con cattiveria, non afferra il fatto che ha a che fare con una persona e non con una vagina.
Capisco chi è innamorato e pensa di trarre dal forum il segreto per conquistare "lei". Ne abbiamo mandati affanculo una marea, non solo perchè sappiamo benissimo che certe situazioni sono irrisolvibili, ma soprattutto perchè ci siamo passati anche noi e la cicatrice non si è ancora rimarginata.
Capisco chi è schiavo dell'immagine che proietta sul forum, magari perchè nella realtà nessuno gli regala delle attenzioni così. Sa di dover tenere la realtà al pari dell'immaginazione, probabilmente desiderava fosse l'inverso.
Capisco che posso sembrare negativo, che mi pongo spesso come l'anti-eroe della seduzione e che posso far abbassare il morale invece di incoraggiare tutti. Me ne sbatto, le mie scuse sono di circostanza.

Per concludere, io comprendo tutto questo.
La visione complessiva però mi manca, sembra uno di quei rebus fatti di figure semplici che nascondono parole impossibili.
Quindi fondamentalmente, non capisco un caxxo.

Il tormentato,
Acqua
Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: nuke il 29 Marzo 2009, 20:30:51
Mi è piaciuto molto come hai inquadrato i "frequentatori" del forum, leggendo quelle righe sposavo appieno l'idea che vi era di ogni persona, hai usato anche termini molto soft, mentre fosse stato scritto da altri il post sarebbe stato molto più duro.
La frase che ci descrive come animali in cerca di potere, si rifà a qualche termydelirio, nel tuo post ho letto tra le righe parole come "egoismo" "dare per ricevere".
Non capisco però quando demolisci la piramide, vuoi forse dire che è una corsa contro l'infinito?
Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: Acqua il 29 Marzo 2009, 22:10:55
Citazione di: nuke il 29 Marzo 2009, 20:30:51
La frase che ci descrive come animali in cerca di potere, si rifà a qualche termydelirio, nel tuo post ho letto tra le righe parole come "egoismo" "dare per ricevere".
Per me tutto quello che ha scritto il TermY è fonte di ispirazione, ci hai preso ;)
Nel mio caso però più che un'accusa di egoismo era una giustificazione dello stesso. Per quello ho intitolato il post "chi tutto comprende, tutto perdona".

Citazione
Non capisco però quando demolisci la piramide, vuoi forse dire che è una corsa contro l'infinito?
Sì.

Grazie del commento :*
Acqua
Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: falco il 29 Marzo 2009, 22:21:12
Riguardo alle tue domande, ti dico che a volte mi capita anche a me di guardarmi "arrivato" e domandarmi e ora?
L'ennesimo inganno del nostro cervello, il cervello è contraddittorio per eccellenza.
Non arriveremo mai al punto di soddisfazione, ci sarà sempre un altro punto su cui arrivare, altri desideri su cui continuare.
D'altronde superare i nostri limiti è la nostra natura, e ci sarà sempre da imparare.
Non si arriva mai.

Mi rendo conto che il tuo discorso non versa su un solo argomento ma ne prende molti di più, mi è difficile darti una mia opinione.

Mi hai fatto pensare, quando hai detto:
Che poi io mi rovini le giornate a pensare a queste cose, credo derivi dal fatto che mi accorgo di essere schiavo dello stesso meccanismo e non riesco ad accettarlo

Pensa che io se non passo almeno una mezza giornata ad accrescere la mia cultura mi deprimo, io bramo il potere e il sapere, avere il controllo e padronanza su tutto.
Impossibile, ma è la mia natura.

Siamo individui totalmente diversi l'uno dall'altro sotto ogni aspetto, che trovare un punto di incontro su tutto mi pare pura utupia.
Generalizzando possiamo raggrupparci in categorie come tui hai ipotizzato:

Citazione di: Acqua il 29 Marzo 2009, 18:47:55

Capisco chi voleva essere leader, per aver dato la sua anima ad un forum, e non è stato ripagato dei suoi sforzi. Non lo poteva pretendere. Capisco anche quelli che non accettano di cambiare idea, perchè hanno sposato dei concetti, in essi hanno riposto fiducia e dopo aver ottenuto dei successi, gli restano fedeli.
Capisco chi entra solo per chiedere consigli e se ne frega di tutto il resto. Come faccio a farla squirtare, come faccio a farle venire l'orgasmo multiplo, e magari quella poveraccia voleva solo passare un po' di tempo con lui. Lui però non lo fa con cattiveria, non afferra il fatto che ha a che fare con una persona e non con una vagina.
Capisco chi è innamorato e pensa di trarre dal forum il segreto per conquistare "lei". Ne abbiamo mandati affanculo una marea, non solo perchè sappiamo benissimo che certe situazioni sono irrisolvibili, ma soprattutto perchè ci siamo passati anche noi e la cicatrice non si è ancora rimarginata.
Capisco chi è schiavo dell'immagine che proietta sul forum, magari perchè nella realtà nessuno gli regala delle attenzioni così. Sa di dover tenere la realtà al pari dell'immaginazione, probabilmente desiderava fosse l'inverso.
Capisco che posso sembrare negativo, che mi pongo spesso come l'anti-eroe della seduzione e che posso far abbassare il morale invece di incoraggiare tutti. Me ne sbatto, le mie scuse sono di circostanza.


Ma in ogni categoria assumiamo varie forme, ognuno con la sua filosofia, dipendente da infiniti fattori che renderebbero diverso persino un clone.
L'unica cosa che ci rende "uniti" è l'ideale, cioè la fika.

Post complesso ed interessante :up:

Falco
Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: Dante1982 il 30 Marzo 2009, 11:03:50
amen
+1
Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: ^X^ il 30 Marzo 2009, 12:15:14
Le tue sono domande senza risposta definitiva che ogni persona saggia deve continuare a farsi. E ad incaponircisi sopra.

Per quanto riguarda la piramide, io cerco di scalarla con moderazione e senza eccessivo sbattimento, cercando di godermi il percorso perchè - come dici tu - non c'è un arrivo.

+1
Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: JBGrenouille il 30 Marzo 2009, 12:31:47
Come sempre quello che scrivi mi dá da pensare, pure troppo...

Il discorso della piramide mi sembra tanto simile a quel post "ego vs autostima" o al "bambino occultato" di termynator, peró non so darmi risposte...

Anzi peggio, a volte credo sia vera la massima di Quelo "la risposta é dentro di te, peró é sbagliata!"  :idiot:

+uan
Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: Mr. Right il 30 Marzo 2009, 14:19:40
Mi piacciono sempre molto le tue distorte analisi della realtà, nuda e cruda.
Voglio però far presente una cosa: nelle tue righe parli di domande alle quali non trovi risposte. Ma bada bene che quelle determinate domande, a mio avviso, in quanto a difficoltà di comprensione e analisi ed eccetera eccetera, sono alla pari del "Chi siamo" "Da dove veniamo" "Dove andiamo" ("e dove parcheggiamo?").

Forse sto dicendo una cazzata, forse, ma secondo me dietro gli argomenti trattati in questo post c'è la nostra vita, e di tante altre persone.
Non è facile ne parlarne, ne trovarvi rimedi o soluzioni o che sia. No. Credo.
Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: -eFFe- il 30 Marzo 2009, 18:03:40
Citazione di: Acqua il 29 Marzo 2009, 18:47:55
Il rispetto che ci si guadagna per se stessi va per forza di cose tolto agli altri. Non vedo altre soluzioni.

no, non ci sono altre soluzioni... o forse si':
l'ascetismo, la meditazione pura, il totale distacco dalla realta' per sposare la non-violenza (non solo fisica intendo) e vivere di Buddhistica virtu', in uno stato superiore che nulla danneggia perche' nulla fa piu' male... e si sorride anche al dolore.
Visto da fuori pero', questo assomiglia all'altra faccia della medaglia:
togliere "rispetto" a se' stessi per donarlo agli altri, facendosi piacere il "rispetto" tolto a se'.

Tertium non datur.


CitazioneCredo che questa storia della piramide in realtà sia una grande farsa.
Ognuno si sbatte per arrivare in cima ma non vi è nessuna cima.
Se ti piace giocare a biglie puoi sperare di comprarne un po' e non perderle tutte. Se ti accorgi di essere bravino, vuoi vincere le biglie dei tuoi amici. Una volta sottomesso il vicinato nel gioco delle biglie, cercherai i giocatori di biglie a livello regionale, poi nazionale, poi mondiale. Quando sarai diventato il campione mondiale del gioco delle biglie, quasi ti senti stupido per quanto tempo ci hai dedicato. Ti ritroverai ad invidiare i giocatori di un-due-tre-stella, o di nascondino. Se per assurdo diventi campione oltre che di biglie ma anche di tutto il resto, finisce per forza di cose a noia. Mi è stato spesso fatto notare: "però ti sei divertito a giocare a biglie"! Io rispondo: "col caxxo, per vincere mi sono dovuto fare un mazzo così."
Quindi? Tutto ciò è di un non-sense che personalmente mi fa tremare le gambe.
Qualcuno mi può aiutare? Per favore.

hai scoperchiato il vaso di Pandora :O
Questo discorso tocca argomenti di una profondita' e vastita' insondabile, cui non ho la presunzione di saper rispondere...anche perche' su cose simili ci si interroga da quando l'umanita' esiste.
Pero' tra le migliaia/milioni di volte che mi son posto queste domande, mi son dato anche qualche risposta.
La mia.
Quando ero giovane, giustamente avevo molti sogni, speranze, valori... ero un idealista e speravo (o meglio, mi illudevo) che la realta' esterna ed interiore potesse aderire a questi ideali "perfetti".
Poi pian piano ho ridimensionato mio malgrado queste aspettative...
Per esempio, crescendo ho scoperto che essere stato "il migliore" nel contesto ristretto in cui avevo vissuto, non significava essere migliore altrove, ne' rispetto ad altri (una volta uscito dal contesto locale).
Di piu': ho capito in seguito che umanamente non si puo' essere il migliore di tutti, in tutto e per tutto...ma che anche questo concetto e' soggetto a relativita' ("migliore del luogo", "migliore di altri", "migliore dell'anno").
Si puo' essere il migliore di tutti per un tempo limitato e in una specialita' molto ristretta (vedi ad esempio, record del mondo nei 100m di corsa).
Ma devi fare SOLO QUELLA COSA, PER (QUASI) TUTTA LA VITA. Con tutto te stesso.
Ho capito molto bene che non saro' mai Il Migliore, non ci sono tagliato. Non daro' mai il 100% di me stesso a niente e a nessuno.
Concetto: poliedricita' contro eccellenza, adattabilita' contro specializzazione.

Ecco lo sgretolarsi della piramide:
lascio volentieri che altri si facciano un culo cosi' a costruire la loro piramide dei sogni, io me ne costruiro' un'altra piu' bassa, meno bella, ma nel frattempo faro' anche dell'altro, e salendo sulla modesta vetta mi guardero' intorno, godendomi il panorama :)

Ecco allora un altro concetto: quello del godersi il viaggio, non solo la meta...
Perche' il percorso dura molto piu' dell'arrivo. E la soddisfazione e' effimera per umana natura.
Si puo' anche deviare, cambiare percorso strada facendo...

E allora, in virtu' di quel rispetto per se' stessi (che si puo' guadagnare togliendone un po' agli altri, ma anche imparando ad auto-volersi bene), si puo' scegliere di diventare migliori nel senso di stare meglio (di prima, di altri).

Per chi ancora non trova pace, posso solo dire che probabilmente non la trovera' (e forse e' meglio cosi', altrimenti la vita si fermerebbe).
Nel dubbio, una frase di un mio amico potrebbe aiutare:
"se non esistesse la figa, mi sarei gia' sparato (cit.)" :lol:


CitazioneDue paroline sul Forum.
Capisco chi voleva essere leader, per aver dato la sua anima ad un forum, e non è stato ripagato dei suoi sforzi. Non lo poteva pretendere.

esatto.
Dimostri onesta' ancora una volta :up:


CitazioneCapisco chi è schiavo dell'immagine che proietta sul forum, magari perchè nella realtà nessuno gli regala delle attenzioni così. Sa di dover tenere la realtà al pari dell'immaginazione, probabilmente desiderava fosse l'inverso.

succedono strane cose sulle cosiddette "comunita' virtuali" come i forum: che gli altri percepiscano un'immagine piuttosto differente da cio' che realmente sei (questo accade anche dal vivo, ma meno) e allora spesso ti trovi a dover decidere se alimentare questa scissione (magari traendone personale vantaggio), oppure tenere bene a mente chi sei, correggendo e puntualizzando continuamente la tua presenza sul forum... oppure semplicemente fregandotene.

Io alterno queste due ultime situazioni, con preferenza per la chiarezza:
e allora conosco i membri del forum, mettendoci la mia faccia, posto i miei report anche quando fallisco l'obiettivo, pubblico i miei numeri che non hanno niente di fenomenale, rendo noti i miei dubbi, le mie debolezze ecc...
Eppure, nonostante cio', a volte mi vedo citato in mezzo ai PUA, qualche volta ho letto cose come "il grande eFFe" (mi fa un po' ridere ma vi voglio bene), ho 75 punti di karma e a 100 vinco il navigatore per la macchina :lol:, ricevo un +1 per aver scritto delle considerazioni che mi credevo ovvie, anziche' per aver scopato una HB10 che non avro' forse mai...
E' cosi', bisogna accettarlo oppure ignorarlo. Purche' si rimanga onesti almeno con se' stessi.


CitazioneCapisco che posso sembrare negativo, che mi pongo spesso come l'anti-eroe della seduzione e che posso far abbassare il morale invece di incoraggiare tutti. Me ne sbatto, le mie scuse sono di circostanza.

Diciamoci la verita':
chissene frega del morale della truppa, se la minestra e' fredda bisogna dirlo apertamente, e fare qualcosa perche' la prossima volta sia meglio ;)
Per pomparsi il morale esistono manuali, video, audio e corsi di coaching specifici; noi non siamo qui (solo) per questo.
Onesta' prima di tutto.
La strada e' lunga, faticosa e densa di insidie, ma da' anche tante soddisfazioni.
Non gratis.


CitazionePer concludere, io comprendo tutto questo.
La visione complessiva però mi manca, sembra uno di quei rebus fatti di figure semplici che nascondono parole impossibili.
Quindi fondamentalmente, non capisco un caxxo.

Io a volte non vedo nemmeno il rebus... :-\
Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: Edward Bloom il 30 Marzo 2009, 18:18:20
 :up: +1

Citazione di: Acqua il 29 Marzo 2009, 18:47:55
Credo che questa storia della piramide in realtà sia una grande farsa.
Ognuno si sbatte per arrivare in cima ma non vi è nessuna cima. Se ti piace giocare a biglie puoi sperare di comprarne un po' e non perderle tutte. Se ti accorgi di essere bravino, vuoi vincere le biglie dei tuoi amici. Una volta sottomesso il vicinato nel gioco delle biglie, cercherai i giocatori di biglie a livello regionale, poi nazionale, poi mondiale. Quando sarai diventato il campione mondiale del gioco delle biglie, quasi ti senti stupido per quanto tempo ci hai dedicato. Ti ritroverai ad invidiare i giocatori di un-due-tre-stella, o di nascondino. Se per assurdo diventi campione oltre che di biglie ma anche di tutto il resto, finisce per forza di cose a noia. Mi è stato spesso fatto notare: "però ti sei divertito a giocare a biglie"! Io rispondo: "col caxxo, per vincere mi sono dovuto fare un mazzo così."
Quindi? Tutto ciò è di un non-sense che personalmente mi fa tremare le gambe.
Qualcuno mi può aiutare? Per favore.

Esatto, non c'è una cima, non c'è un arrivo.
Partendo da questa consapevolezza penso che la "soluzione" sia godersi il cammino. Questo non vuol dire il classico "vivoallagiornata", classica scusa di chi poi sostanzialmente non combina granché, ma vuol dire lottare per i propri obiettivi con anche un pò di leggerezza, che nel mio caso deriva dalla consapevolezza che nulla è eterno.
Ma su questo aspetto mi fermo qui perché non vorrei essere fuori luogo a parlare di morte in questa sede, anche se secondo me tutto parte da li  ;)
Aggiungo che la nostra società spinge sempre a raggiungere il potere in ogni settore, come gli esempi che citi giustamente tu Acqua: ecco, il potere è qualcosa di oggettivamente piacevole, quello che c'è di perverso secondo me è assegnare un valore esistenziale al potere.
Mi spiego meglio:
E' indiscutibilmente affascinante essere un manager cazzuto e potente, o il miglior seduttore del globo terracqueo. Ed è, inoltre, perfettamente sano cercare con tutti i propri mezzi di raggiungere tali obiettivi. Il pericolo risiede, tuttavia, nell'assegnare un valore esistenziale a questa cosa, una auto-validazione con idee del tipo "se non riesco in questo sono un fallito". Così la vita rischia di diventare una sorta di continuo e snervante auto-esame, con promozioni e bocciature, come quei dipendenti che sono sempre tenuti in tensione dai mille rimproveri del loro capo e si sentono sempre di dover dimostrare qualcosa. Molto meglio avere un "capo" amorevole, motivante, ironico, anche severo ma giusto. Molto meglio quindi essere, nei confronti di se stessi, amorevoli, motivanti, ironici, anche severi ma giusti.

Edward
Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: Edward Bloom il 30 Marzo 2009, 18:23:20
Citazione di: -eFFe- il 30 Marzo 2009, 18:03:40
no, non ci sono altre soluzioni... o forse si':
l'ascetismo, la meditazione pura, il totale distacco dalla realta' per sposare la non-violenza (non solo fisica intendo) e vivere di Buddhistica virtu', in uno stato superiore che nulla danneggia perche' nulla fa piu' male... e si sorride anche al dolore.
Visto da fuori pero', questo assomiglia all'altra faccia della medaglia:
togliere "rispetto" a se' stessi per donarlo agli altri, facendosi piacere il "rispetto" tolto a se'.

In realtà il Buddhismo è il contrario del distacco dalla realtà: è consapevolezza, è totale presenza nella realtà  ;)

Edward
Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: -Nova- il 30 Marzo 2009, 23:23:22
Citazione di: Acqua il 29 Marzo 2009, 18:47:55
Capisco tutti quelli che hanno paura del cambiamento. Non è facile cambiare stile di vita [...]

il plus uàn te l'eri guadagnato già dal titolo, caro Watergate. e il post spacca.

quanto alle domande che ti poni, udite udite, non ho risposta a nessuna di esse. ma proprio a niente.

ed è una figata.
Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: SunBeam il 31 Marzo 2009, 00:28:42
Citazione di: Nova99 il 30 Marzo 2009, 23:18:53
quoto.
e aggiungo che è una figata O0
Arghhhhhh... no. Non ce la posso fare. Non posso stare a spiegare chi erano i buddhisti che ho conosciuto, cosa fa la Soka Gakkai e come pensare che l'amorfismo della pratica porti a risultati che se ci sono, bene, è merito della pratica, se non ci sono... bisogna fare più pratica!

Ma non lo voglio dire, e infatti non lo dico.

Per il post di Acqua, un +1 è d'obbligo, anche se poteva avere più mordente... non si capisce molto dove vuoi andare a parare, anche se sono concetti tutti validi.

Io ti dico la mia: si vocifera che l'eterna insoddisfazione è il motore della natura umana, e quello che non ci fa fermare mai con le mani in mano pensando di essere arrivati chissà dove, facendoci stare tranquilli, ma ogni volta, fatto uno scalino, si vuole arrivare a quello dopo, e così via...

E io ci aggiungo che: le cose che vuoi ottenere di più, che ti sembrano favolose e che daresti di tutto per averle, le avrai solamente quando non te ne fregherà più un caxxo. Perché dato il mazzo che ti sei fatto per arrivare dove sei, ti sembreranno una normalissima conseguenza.

Così con le donne, così con il denaro e così con la salute.

E' la pillola magica quello da cui siamo attratti veramente. Pensaci bene: vuoi avere un miliardo di euro? Certo! Ma solo se sei arrivato al punto che il miliardo di euro è una scontata conseguenza delle azioni che hai fatto avrai quel miliardo. E non ti farà più ne tanto caldo ne freddo, perché sarà solo una conseguenza.

Quello che voglio dire, è che cercando di arrivare a un obiettivo, è tanta la fatica, il sudore, e la passione impiegata che mentre si sta lì per arrivare a conquistarlo lo vorresti urlare a tutto il mondo. Ma quando cominci a capire che l'obiettivo ce l'hai in mano, è stata così tanta la fatica, il sudore, e la passione che ti rendi conto che la soddisfazione ce l'hai già avuta rincorrendo l'obiettivo. E di declamare il tuo miliardo non te ne frega più un caxxo.

Perché quel miliardo, è una conseguenza di quello che sei. E perciò sei in grado di gestirlo e hai diritto di averlo! Tutti quei pochi che l'hanno avuto senza sforzo, diventeranno pazzi e lo perderanno .

Sostituisci la parola miliardo con la parola donna. Non cambia nulla (niente misoginia s'intende).

E mi spingo oltre: chi si innamora come un fanciullo di una ragazza perché magari ci è uscito mezza volta senza risultati, sono quelli a cui è capitata quella pillola magica, che li ha fatti scopare senza che loro ne capissero il motivo e se lo fossero guadagnati. Per questo si ritenevano "tanto fortunati a stare con lei".

Io non sono fortunato caxxo. Le donne che ho avuto, che ho e che avrò mi spettano di diritto! Perché ho faticato, per dare loro l'uomo che vorrebbero avere accanto.

E quindi, anche se un po' di goliardia rimane, è difficile che uno come me e come per fortuna tanti altri, lo sentirete declamare: "mi sono chiuso un HB9, mi sono chiuso un HB9.5". Perché non c'è pillola magica. Perché non è un risultato inaspettato. Non ho avuto botte di culo, non ho usato trucchetti e cazzatelle per fregare una rincoglionita, figa quanto vuoi, per portarmela a letto.
Ma ero solo molto poco cosciente di quello che potevo fare e di dove potevo arrivare...
Ma sono le donne che mi spettano cristo santo!

E la domanda è: chi è qui disposto a farsi un culo così tanto quanto basta per smettere di lamentarsi dell'insoddisfazione... ed arrivare al gradino successivo dell'insoddisfazione?
Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: JBGrenouille il 31 Marzo 2009, 09:23:10
Citazione di: SunBeam il 31 Marzo 2009, 00:28:42
E io ci aggiungo che: le cose che vuoi ottenere di più, che ti sembrano favolose e che daresti di tutto per averle, le avrai solamente quando non te ne fregherà più un caxxo. Perché dato il mazzo che ti sei fatto per arrivare dove sei, ti sembreranno una normalissima conseguenza.

E' la pillola magica quello da cui siamo attratti veramente. Pensaci bene: vuoi avere un miliardo di euro? Certo! Ma solo se sei arrivato al punto che il miliardo di euro è una scontata conseguenza delle azioni che hai fatto avrai quel miliardo. E non ti farà più ne tanto caldo ne freddo, perché sarà solo una conseguenza.

E mi spingo oltre: chi si innamora come un fanciullo di una ragazza perché magari ci è uscito mezza volta senza risultati, sono quelli a cui è capitata quella pillola magica, che li ha fatti scopare senza che loro ne capissero il motivo e se lo fossero guadagnati. Per questo si ritenevano "tanto fortunati a stare con lei".

E la domanda è: chi è qui disposto a farsi un culo così tanto quanto basta per smettere di lamentarsi dell'insoddisfazione... ed arrivare al gradino successivo dell'insoddisfazione?
+1 al Raggio di Sole, post come questo dovrei stamparli e attaccarli in camera.
Anzi forse lo faró...
Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: Ivanilgrande il 31 Marzo 2009, 10:24:33
Citazione di: Acqua il 29 Marzo 2009, 18:47:55
Capisco che posso sembrare negativo, che mi pongo spesso come l'anti-eroe della seduzione e che posso far abbassare il morale invece di incoraggiare tutti. Me ne sbatto, le mie scuse sono di circostanza.

Per concludere, io comprendo tutto questo.
La visione complessiva però mi manca, sembra uno di quei rebus fatti di figure semplici che nascondono parole impossibili.
Quindi fondamentalmente, non capisco un caxxo.

Il tormentato,
Acqua

Mi è piaciuta tantissimo l'onestà e l'umiltà di questo tuo post Aqua. Una capacità di condividere i propri dubbi disarmante. Complimenti.
Ho apprezzato molto le integrazioni di falco, ^X^, JBG, -Effe-, Sunbeam.
Inoltre, nella mia esperienza è doveroso aggiungere due spunti di riflessione:
eccettazione e complessi di inferiorità.
Infatti:
- accettazione di sè = soddisfazione di sè = accettazione delle proprie opere = sapersi porre dei limiti agli obiettivi = apprezzare e godere dei propri obiettivi.
Allo stesso modo:
- complessi di inferiorità <> accettazione di sè. cura dei propri complessi d'inferiorità (o di superiorità che è lo stesso) = accettazione di sè = accettazione degli altri. E' quando c'è l'accettazione che il rispetto di sè e degli altri NON diventa un gioco a somma a zero, ma diventa un gioco a somma positiva: rispetto me e anche rispetto gli altri e non ho bisogno di dominare nessuno.
E ancora complimenti. E' questa onestà che (a leggerti) ti rende un'ottima persona.
Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: Ivanilgrande il 31 Marzo 2009, 10:35:17
Citazione di: SunBeam il 31 Marzo 2009, 00:28:42
E io ci aggiungo che: le cose che vuoi ottenere di più, che ti sembrano favolose e che daresti di tutto per averle, le avrai solamente quando non te ne fregherà più un caxxo. Perché dato il mazzo che ti sei fatto per arrivare dove sei, ti sembreranno una normalissima conseguenza.
...
Perché quel miliardo, è una conseguenza di quello che sei. E perciò sei in grado di gestirlo e hai diritto di averlo!

Bellissima Sunbeam.
:up: :up: :up:
Ottimo spunto.
Ci ricordiamo tutti la frase di Mystery "c'è una sorta di karma, nel gioco, chi lascia andare tutto il suo attaccamento, sarà quello che molto più probabilmente raggiungerà il proprio risultato" ?
C'è una vera e propria scuola basata su questo punto ed è quella fondata da Lawrence Crane sulle spalle di Lester Leverson. Loro hanno ipotizzato proprio una "release tecnique" in cui, lasciando andare tutti le emozioni relative ad un obiettivo, puoi aprirti al raggiungerlo facilmente.
E infatti è proprio il principio di Goleman sull'intelligenza emotiva.
Riscrivendolo, potrei proporlo in questo modo:
Allo stesso modo di come "una persona più intelligente" (intellettivamente) di altri, ha più capacità di altri a comprendere come realiizzare un obiettivo... "una persona più 'emotivamente' intelligente" di altri, ha più capacità di altri ad ACCETTARE e trovarsi a suo agio nel realiizzare un obiettivo.
Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: ^X^ il 31 Marzo 2009, 11:00:26
Citazione di: SunBeam il 31 Marzo 2009, 00:28:42
E io ci aggiungo che: le cose che vuoi ottenere di più, che ti sembrano favolose e che daresti di tutto per averle, le avrai solamente quando non te ne fregherà più un caxxo. Perché dato il mazzo che ti sei fatto per arrivare dove sei, ti sembreranno una normalissima conseguenza.

Così con le donne, così con il denaro e così con la salute.

WOW. +1
Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: Mr. Right il 31 Marzo 2009, 14:06:04
Citazione di: SunBeam il 31 Marzo 2009, 00:28:42

...


Bellissimo.
Grazie.

Citazione di: Ivanilgrande il 31 Marzo 2009, 10:35:17
... Loro hanno ipotizzato proprio una "release tecnique" in cui, lasciando andare tutti le emozioni relative ad un obiettivo, puoi aprirti al raggiungerlo facilmente.
E infatti è proprio il principio di Goleman sull'intelligenza emotiva.
Riscrivendolo, potrei proporlo in questo modo:
Allo stesso modo di come "una persona più intelligente" (intellettivamente) di altri, ha più capacità di altri a comprendere come realiizzare un obiettivo... "una persona più 'emotivamente' intelligente" di altri, ha più capacità di altri ad ACCETTARE e trovarsi a suo agio nel realiizzare un obiettivo.


Significa che bisogna disumanizzarsi per raggiungiere più facilmente un obiettivo? E poi la soffisfazione che fine fa? Forse ho capito male non so..
Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: Acqua il 31 Marzo 2009, 14:27:14
Porca pu**ana avevo scritto una rispostona con i quote e tutto ma mi è imploso il PC.

@Falco:
"Ma in ogni categoria assumiamo varie forme, ognuno con la sua filosofia, dipendente da infiniti fattori che renderebbero diverso persino un clone.
L'unica cosa che ci rende "uniti" è l'ideale, cioè la fika."
Equilibrato e acuto come sempre... respect.
:D :D :D


@Kierkegaard:
"Perché il bisogno di una visione complessiva? Sei andato nel particolare, spiegando bene e sinteticamente singoli casi. Qual'è la necessità di ritornare al complessivo? Forse trovare un "quid" che lega tutto? Ma a che scopo?"
Allo scopo di ridurre la "dissonanza cognitiva". E' lungo da spiegare, ma è il vero motivo di tutto ciò. ;)


@DrJerry:
"vorrei da te delle delucidazioni su questo concetto. per quale motivo il rispetto che ci si guadagna per se stessi va per forza di cose tolto agli altri ?"
Perchè abbandonati i valori cattolici con cui sono stato cresciuto, mi sono progressivamente trovato ad affrontare una realtà ben diversa di quella prevista dalle "scritture". La seduzione ti mette di fronte al fatto compiuto, ti sbatte in un gioco di forze dove o vai su, o vai giù... senza via di mezzo.
Pensa ad esempio a quando senti le persone parlare, e sei convinto che siano in buona fede. Pensa a quando senti parlare le stesse persone potendone però osservare coscientemente il BL... e scoprire che in buona fede non lo sono mai state.

"ti sei dimenticato della richiesta su come durare più a lungo.... cmq dove sta la cattiveria in queste richieste?"
Non una cattiveria in senso dispregiativo, ma nel senso di "egoismo esplicito". Come quelli che rompono i coglioni a mezzo locale quando vogliono una sigaretta, o i barboni che pretendono l'elemosina.
Si tratta del prendere senza dare a sè stante, immotivato, puro. E' talmente bello che lo odio.

"chi ti dice che le tue certezze siano vere in assoluto?"
Già...


@Dante:
"amen"
...e sempre sia lordato :D


@^X^:
"Per quanto riguarda la piramide, io cerco di scalarla con moderazione e senza eccessivo sbattimento, cercando di godermi il percorso perchè - come dici tu - non c'è un arrivo."
E' parecchio che ti leggo, mi pare che tu sia parecchio esperto dell'avere successo nella vita senza dannarti troppo. A me sembra impossibile... come fai?
C'è qualche procedura standard che usi per darti degli obiettivi? Come puoi essere rilassato quando questi diventano grandi?


@JBG:
"Il discorso della piramide mi sembra tanto simile a quel post "ego vs autostima" o al "bambino occultato" di termynator, peró non so darmi risposte..."
La risposta di base del TermY a certi dilemmi, a quanto ho capito, è il focus su quello che si vuole veramente. A quel punto non esiste frustrazione, perchè sei impegnato nel realizzare i tuoi desideri intimi, quelli che motivano sul serio. Questo concetto mi ha (non credo di essere l'unico) migliorato di parecchio il flusso dei pensieri e il dispendio di energie. Però c'è sempre qualcosa che mi riporta qui. Ha ragione Quelo. ;)


@Dan:
"quelle determinate domande, a mio avviso, in quanto a difficoltà di comprensione e analisi ed eccetera eccetera, sono alla pari del "Chi siamo" "Da dove veniamo" "Dove andiamo" ("e dove parcheggiamo?")."
Sai perchè tendo a scriverle nel forum? Perchè qui ho conosciuto (di persona e non) tutta una serie di persone non banali, che spesso e volentieri non davano risposte ma quantomeno davano un cambio di prospettiva.
E' vero le domande sono assurde, è proprio quello il motivo per cui le ho scritte... ma che dici se metto la macchina sulle strisce gialle se la portano? ;)


@-Effe-
"Tertium non datur"
Mi garba. Forse dovrei leggere qualcosina di filosofia orientale, è l'unico campo di cui sono curioso e di cui non conosco assolutamente niente. Qualcuno mi consiglia da dove partire?

"Ecco lo sgretolarsi della piramide:
lascio volentieri che altri si facciano un culo cosi' a costruire la loro piramide dei sogni, io me ne costruiro' un'altra piu' bassa, meno bella, ma nel frattempo faro' anche dell'altro, e salendo sulla modesta vetta mi guardero' intorno, godendomi il panorama"
Non male... ma corri il problema di chiederti se sia stato giusto accontentarti.
Del tipo: se costruisco la piramide più grande non arrivo a niente; se ne costruisco una piccola, beh perchè non potevo farla più grande? Paradosso!
Bel commento, mi ha tirato su ;)


@Edward Bloom:
"Ma su questo aspetto mi fermo qui perché non vorrei essere fuori luogo a parlare di morte in questa sede, anche se secondo me tutto parte da li"
Mi interessa tantissimo... perchè non approfondisci? Qui possiamo veramente andare in fondo alla questione. Il pensiero della morte può spaventare, ma da una certa prospettiva è l'UNICO motivo per cui valga la pena di godersi la vita.
La consapevolezza di un tempo finito è una delle poche scintille che può motivare all'azione al 100%.
Grande Edward!


@Nova99
"quanto alle domande che ti poni, udite udite, non ho risposta a nessuna di esse. ma proprio a niente."
Yesssss :D
Grazie del plus uàn :)


@SunBeam
"E la domanda è: chi è qui disposto a farsi un culo così tanto quanto basta per smettere di lamentarsi dell'insoddisfazione... ed arrivare al gradino successivo dell'insoddisfazione?"
Colpito e affondato. Eppure di culo me ne sono già fatto tanto... ma proprio tanto.
Sembra non basti mai.


@Ivanilgrande
"Infatti:
- accettazione di sè = soddisfazione di sè = accettazione delle proprie opere = sapersi porre dei limiti agli obiettivi = apprezzare e godere dei propri obiettivi.
Allo stesso modo:
- complessi di inferiorità <> accettazione di sè. cura dei propri complessi d'inferiorità (o di superiorità che è lo stesso) = accettazione di sè = accettazione degli altri. E' quando c'è l'accettazione che il rispetto di sè e degli altri NON diventa un gioco a somma a zero, ma diventa un gioco a somma positiva: rispetto me e anche rispetto gli altri e non ho bisogno di dominare nessuno."
Grazie dei complimenti e del tuo schema. Come diceva anche Edward Bloom, forse il mio problema è che ho fatto del raggiungimento dei miei obiettivi un test per il mio valore... quando invece il valore dovrebbe esserci a priori.
Sulla questione della somma diversa da zero ho i miei dubbi... la trovo biologicamente non plausibile, e ne ho conferme in ogni sperdutissimo angolo delle relazioni umane. Ci sono delle relazioni win-win, ma rappresentano comunque un'alleanza contro il resto del sistema.



GRAZIE A TUTTI RAGAZZI...

Il ridestato,
Acqua

Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: ^X^ il 31 Marzo 2009, 14:50:58
Citazione di: Acqua il 31 Marzo 2009, 14:27:14
E' parecchio che ti leggo, mi pare che tu sia parecchio esperto dell'avere successo nella vita senza dannarti troppo. A me sembra impossibile... come fai?
C'è qualche procedura standard che usi per darti degli obiettivi? Come puoi essere rilassato quando questi diventano grandi?

Beh Acqua, il concetto di successo è una cosa totalmente arbitraria. Io proietto l'immagine di successo perchè sono soddisfatto di quello che sono e lo dichiaro direttamente e indirettamente, quindi persone come voi che mi sono simili in qualche caratteristica lo percepiscono.
Secondo altri metri di giudizio, io sono un perdente (un carrierista standard come il mio ex-capo italiano la pensava sicuramente cosi', alcuni miei vecchi amici con la fissa del lavoro sicuro-famiglia-figli-macchina familiare mi considerano probabilmente un poveraccio senza speranza).
Secondo: probabilmente sono fortunato ad avere alcune qualità innate.
Terzo e fondamentale: ho una buona comprensione di quali siano, senza mentire a me stesso, i miei punti di forza e i miei limiti
Quarto: conoscendo i limiti, si cerca un pelo di migliorarli, ma soprattutto di mettersi in situazioni nelle quali questi limiti non siano un grave intralcio. Esempio: mi rompo il caxxo a fare attività puramente esecutive... quindi ho fatto di tutto per buttare nel cesso le mie competenze informatiche tecniche e ho fatto di tutto per passare ad altro.
Quinto: conoscendo i punti di forza, si cerca dualmente di mettersi in situazioni nelle quali questi punti di forza sono apprezzati! So di essere un entusiastico propositore/innovatore/comunicatore, quindi per esempio mi sono posizionato in passato nel Demand Management (sempre IT era, ma a contatto con i clienti...)
Sesto: quello che io chiamo il meccanismo del gradiente. Nulla è eterno, quindi occorre continuamente analizzare cio' che ci sta intorno per valutare se ci sono possibilità di facile miglioramento in qualsiasi direzione esse siano. Questo mi impedisce di immaginare obiettivi precisi di lungo termine (e questo risponde alla tua domanda), ma se vedo una possibilità migliorativa intorno a me, la prendo anche se va fuori strada.
E quando gli obiettivi sono troppo grossi e mi fanno uscire dallo stato di rilassatezza, li smonto e li rimonto in modo da farli apparire differenti e piu' maneggevoli: l'esempio è la mia attuale ricerca di una casa, cosa che mi rende estremamente irritabile perchè sotto sotto non ne ho assolutamente voglia...
Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: Edward Bloom il 31 Marzo 2009, 17:50:08
Citazione di: Acqua il 31 Marzo 2009, 14:27:14
@Edward Bloom:
"Ma su questo aspetto mi fermo qui perché non vorrei essere fuori luogo a parlare di morte in questa sede, anche se secondo me tutto parte da li"
Mi interessa tantissimo... perchè non approfondisci? Qui possiamo veramente andare in fondo alla questione. Il pensiero della morte può spaventare, ma da una certa prospettiva è l'UNICO motivo per cui valga la pena di godersi la vita.
La consapevolezza di un tempo finito è una delle poche scintille che può motivare all'azione al 100%.
Grande Edward!
Con piacere. Apro un topic in "Miglioramento personale a 360°" per non andare off-topic  ;)
Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: SunBeam il 31 Marzo 2009, 18:37:30
Citazione di: Ivanilgrande il 31 Marzo 2009, 10:35:17
C'è una vera e propria scuola basata su questo punto ed è quella fondata da Lawrence Crane sulle spalle di Lester Leverson. Loro hanno ipotizzato proprio una "release tecnique" in cui, lasciando andare tutti le emozioni relative ad un obiettivo, puoi aprirti al raggiungerlo facilmente.
E infatti è proprio il principio di Goleman sull'intelligenza emotiva.
Grazie della segnalazione! Se esiste una scuola basata su questo concetto non posso fare altro che documentarmi meglio :)
Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: nemesi il 31 Marzo 2009, 18:43:39
Citazione di: Ivanilgrande il 31 Marzo 2009, 10:35:17
Bellissima Sunbeam.
:up: :up: :up:
Ottimo spunto.
Ci ricordiamo tutti la frase di Mystery "c'è una sorta di karma, nel gioco, chi lascia andare tutto il suo attaccamento, sarà quello che molto più probabilmente raggiungerà il proprio risultato" ?
C'è una vera e propria scuola basata su questo punto ed è quella fondata da Lawrence Crane sulle spalle di Lester Leverson. Loro hanno ipotizzato proprio una "release tecnique" in cui, lasciando andare tutti le emozioni relative ad un obiettivo, puoi aprirti al raggiungerlo facilmente.
E infatti è proprio il principio di Goleman sull'intelligenza emotiva.
Riscrivendolo, potrei proporlo in questo modo:
Allo stesso modo di come "una persona più intelligente" (intellettivamente) di altri, ha più capacità di altri a comprendere come realiizzare un obiettivo... "una persona più 'emotivamente' intelligente" di altri, ha più capacità di altri ad ACCETTARE e trovarsi a suo agio nel realiizzare un obiettivo.


Bellissimo post. Mi puoi consigliare qualcosa degli autori che hai citato. Soprattutto di Crane. Grazie :)
Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: BlackNexus il 31 Marzo 2009, 20:41:09
Citazione di: Acqua il 29 Marzo 2009, 18:47:55
Per concludere, io comprendo tutto questo.
La visione complessiva però mi manca, sembra uno di quei rebus fatti di figure semplici che nascondono parole impossibili.
Quindi fondamentalmente, non capisco un caxxo.

La piramide esiste. E tutti combattono per salire al vertice.
Questa è la visione d'insieme.
Ma non esiste una sola piramide, per questo vedi i componenti del puzzle staccati, mentre
sono le mille facce di un unico poliedro.
La persona che chiede solo consigli, cerca di porsi al vertice della sua personale piramide,
la persona con identità vituale considera l'ambiente come piramide, il leader ideologico
considera come vertice l'affermazione della propria ideologia sulle altre.
Cambia l'aspetto della piramide, non le regole che la gestiscono.
Quando un gruppo di uomini combatte per lo stesso vertice si produce un fatto strano:
se si rendono conto di non poter raggiungere la vetta, creano piramidi parallele, antagoniste.
In questo modo, si garantiscono comunque la possibilità di arrivare al vertice.
E le piramidi si moliplicano.
Se togli il vertice di una piramide, come d'incanto appaiono nuovi concorrenti.
Spesso sono concorrenti di vecchia data, che erano stati smentiti dal precedente leader,
e la corsa ricomincia.
Il tuo articolo mi sembra un urlo silenzioso lanciato al mondo ed a te stesso: "dov'è la verità?".
Tu sai gia quale è, stai solo chiedendo una conferma.
Ti costa fatica accettarla, perchè non vuoi rinunciare a cose che ritieni facciano parte del tuo essere,
che ti distaccherebbero definitivamente da una immagine precedente al tuo cambiamento, che l'ambiente ti sta riproponendo intonza, con mille domande sul perchè non sei più quello di prima.
Ora hai una tua piramide, e devi raggiungere il vertice: dominare la tua reale natura.

BN

Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: Sting il 31 Marzo 2009, 22:56:00
Citazione di: Ivanilgrande il 31 Marzo 2009, 10:35:17
Allo stesso modo di come "una persona più intelligente" (intellettivamente) di altri, ha più capacità di altri a comprendere come realiizzare un obiettivo... "una persona più 'emotivamente' intelligente" di altri, ha più capacità di altri ad ACCETTARE e trovarsi a suo agio nel realiizzare un obiettivo.

Sottoscrivo al 100%.

Basterebbe accettarsi per come si e' , quando ci SENTIAMO inferiori rispetto agli altri > smetteremmo di andare a rubare agli altri quello che abbiamo gia' dalla nascita e scopriremmo la nostra VERA natura, ovvero tutto quello che ci serve per essere UOMINI MIGLIORI

Basterebbe prendere coscienza del fatto che siamo esseri troppo piccoli per sapere dove sta la VERITA', quando ci arrovelliamo per conformare qualcosa secondo il nostro pensiero > non sapremmo cos'e' la superbia e la guerra e godremmo cosi' dei benefici IMMENSI della collaborazione tra gli uomini.

Basterebbe accettare l'esistenza e la validita' di pensieri e persone diversi da noi , per VIVERE e stare in pace col mondo...

Perche' anche dal fango puo' nascere un fiore.
Questo e' il miracolo della vita.

Grazie fratelli per aver condiviso i vostri pensieri.
Peace
:D
Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: Ivanilgrande il 01 Aprile 2009, 10:22:32
Citazione di: Acqua il 31 Marzo 2009, 14:27:14
Porca pu**ana avevo scritto una rispostona con i quote e tutto ma mi è imploso il PC.
capita... tranqui... è capitato a tutti prima o poi...  :'(

Citazione di: Acqua il 31 Marzo 2009, 14:27:14
@Ivanilgrande
"Infatti:
- accettazione di sè = soddisfazione di sè = accettazione delle proprie opere = sapersi porre dei limiti agli obiettivi = apprezzare e godere dei propri obiettivi.
Allo stesso modo:
- complessi di inferiorità <> accettazione di sè. cura dei propri complessi d'inferiorità (o di superiorità che è lo stesso) = accettazione di sè = accettazione degli altri. E' quando c'è l'accettazione che il rispetto di sè e degli altri NON diventa un gioco a somma a zero, ma diventa un gioco a somma positiva: rispetto me e anche rispetto gli altri e non ho bisogno di dominare nessuno."
Grazie dei complimenti e del tuo schema. Come diceva anche Edward Bloom, forse il mio problema è che ho fatto del raggiungimento dei miei obiettivi un test per il mio valore... quando invece il valore dovrebbe esserci a priori.
Sulla questione della somma diversa da zero ho i miei dubbi... la trovo biologicamente non plausibile, e ne ho conferme in ogni sperdutissimo angolo delle relazioni umane. Ci sono delle relazioni win-win, ma rappresentano comunque un'alleanza contro il resto del sistema.

Dio mio... fratello... cos'è questa visione della vita improntata alla scarsità? La biologia stessa è un enorme esempio di crescita basata su risorse gratuite come sole, aria, acqua, la hai mai vista una cellula sdoppiarsi e poi ancora sdoppiarsi solo perchè così vuole crescere? Quando ci si apre alla mentalità dell'abbondanza, si scopre che c'è abbondanza anche di relazioni e nelle relazioni...
Abbondanza a parte... grazie a te!
Penso che molti di noi abbiano passato lunghi periodi in cui hanno "fatto del raggiungimento di obiettivi un test per il valore"... ma ad un certo punto, per coloro a cui non è stata inculcata da piccoli, l'autostima è anche una semplice scelta: vaffanculo a tutti, scelgo di piacermi! Hai presente il thread "inner game core" che avevo aperto sul TAF?

Citazione di: Sting il 31 Marzo 2009, 22:56:00
Basterebbe accettarsi per come si e' , quando ci SENTIAMO inferiori rispetto agli altri > smetteremmo di andare a rubare agli altri quello che abbiamo gia' dalla nascita e scopriremmo la nostra VERA natura, ovvero tutto quello che ci serve per essere UOMINI MIGLIORI

Basterebbe prendere coscienza del fatto che siamo esseri troppo piccoli per sapere dove sta la VERITA', quando ci arrovelliamo per conformare qualcosa secondo il nostro pensiero > non sapremmo cos'e' la superbia e la guerra e godremmo cosi' dei benefici IMMENSI della collaborazione tra gli uomini.

Basterebbe accettare l'esistenza e la validita' di pensieri e persone diversi da noi , per VIVERE e stare in pace col mondo...

Perche' anche dal fango puo' nascere un fiore.
Questo e' il miracolo della vita.
Bella lì Sting: hai presente quando ai bordi delle strade, scopri quelle piantine, legere leggere, piccole piccole, che sono spuntate spaccando l'asfalto, facendosi strada sul duro? Trovo che siano qualcosa di fantastico: un grandissimo esempio di come la vita ha una sua potenza dolce, ma fortissima.

Citazione di: nemesi il 31 Marzo 2009, 18:43:39
Bellissimo post. Mi puoi consigliare qualcosa degli autori che hai citato. Soprattutto di Crane. Grazie :)
Grazie nemesi, purtroppo anch'io ho trovato poco, solo un librettino in pdf che trovi sui mezzi standard ;)

Citazione di: SunBeam il 31 Marzo 2009, 18:37:30
Grazie della segnalazione! Se esiste una scuola basata su questo concetto non posso fare altro che documentarmi meglio :)
Come sempre un mito e un grandissimo studioso :up:

Citazione di: Dan il 31 Marzo 2009, 14:06:04
Significa che bisogna disumanizzarsi per raggiungiere più facilmente un obiettivo?
No è il contrario: quando hai troppe emozioni contrastanti nel perseguire un obiettivo, l'obiettivo stesso diventa "troppo" per te e quindi diventa "disumano".
Tieni presente che il tuo corpo, le tue emozioni e il tuo inconscio (giustamente) ti trattengono dal raggiungere obiettivi che percepiscono come pericolosi. Il "rilassarsi" nell'obbiettivo lo rende più umano...

p.s. è venuto fuori proprio un bel thread: complimenti Aqua.
Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: Ivanilgrande il 01 Aprile 2009, 10:26:45
Citazione di: JBGrenouille il 30 Marzo 2009, 12:31:47a volte credo sia vera la massima di Quelo "la risposta é dentro di te, peró é sbagliata!" 
:lol: :lol: :lol:
HAHAHAHAHA
:D ;D ;)
:up:
Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: Acqua il 01 Aprile 2009, 18:11:02
Ciao BN, davvero una bella risposta.

Citazione di: BlackNexus il 31 Marzo 2009, 20:41:09
La piramide esiste. E tutti combattono per salire al vertice.
Questa è la visione d'insieme.
Ho scritto che la piramide è una farsa, non che "non esiste".
E' una farsa proprio perchè essendo onnipresente, multidimensionale, autorigenerante, di fatto il vertice VERO e UNICO non esiste. Non che io pretenda di conoscere la verità assoluta, ma perlomeno di non essere schiavo di un meccanismo becero come questo. Sembra di essere in corsa con la corsa stessa, hai presente?

Citazione
Il tuo articolo mi sembra un urlo silenzioso lanciato al mondo ed a te stesso: "dov'è la verità?".
Tu sai gia quale è, stai solo chiedendo una conferma.
Ti costa fatica accettarla, perchè non vuoi rinunciare a cose che ritieni facciano parte del tuo essere,
che ti distaccherebbero definitivamente da una immagine precedente al tuo cambiamento, che l'ambiente ti sta riproponendo intonza, con mille domande sul perchè non sei più quello di prima.
Ora hai una tua piramide, e devi raggiungere il vertice: dominare la tua reale natura.
+1 per la lettura psicologica.
Ti consiglio anche di leggere questo post:
http://seduzioneitaliana.com/forum/miglioramento-personale-a-360/amore-e-morte/
Per me è stato illuminante.

Acqua
Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: Acqua il 01 Aprile 2009, 18:25:32
Citazione di: Ivanilgrande il 01 Aprile 2009, 10:22:32
Dio mio... fratello... cos'è questa visione della vita improntata alla scarsità? La biologia stessa è un enorme esempio di crescita basata su risorse gratuite come sole, aria, acqua, la hai mai vista una cellula sdoppiarsi e poi ancora sdoppiarsi solo perchè così vuole crescere? Quando ci si apre alla mentalità dell'abbondanza, si scopre che c'è abbondanza anche di relazioni e nelle relazioni...
Abbondanza a parte... grazie a te!
Piacere mio!
Vedi, la biologia non è un esempio di abbondanza, quanto un esempio di RIDONDANZA. La ridondanza biologica (fin dai contenuti del DNA) è dovuta alla necessità di fronteggiare la SCARSITA' di risorse in un ambiente SELETTIVO. Non ti parlo di una mia opinione, ma di una proprietà biologica fondamentale la cui utilità è stata dimostrata anche matematicamente (in campo informatico).
Qui cerchiamo motivazioni per apprezzare la vita (noto che tu ci riesci e un po' te lo invidio), ma la vita di per sè è priva di significato... è un'entità autopoietica, è autoconservazione allo stato più puro.
Il significato alla vita glie lo dai tu, se vuoi darglielo. Ma i tuoi 90, speriamo 100 anni di vita sono nulla in confronto alla vera necessità per cui sei nato: tramandare la specie. Proprio come la piantina che si fa strada nell'asfalto. Questo va ben oltre qualsiasi nostro discorso di inner game. Questo è il fatto crudo, poi rimane la scelta di esserne felici o esserne devastati.
Amen.

Citazione
p.s. è venuto fuori proprio un bel thread: complimenti Aqua.
Complimenti anche a te.
P.S.: Acqua ;)
Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: Sting il 01 Aprile 2009, 18:53:38
Citazione di: Acqua il 01 Aprile 2009, 18:25:32
Qui cerchiamo motivazioni per apprezzare la vita (noto che tu ci riesci e un po' te lo invidio), ma la vita di per sè è priva di significato... è un'entità autopoietica, è autoconservazione allo stato più puro.
Questo è il fatto crudo

Concordo al 100%.
Proprio ieri pensavo che la vita c'era prima di me e ci sara' dopo di me.
Non ho scelto di nascere, non scegliero' se morire.
E' curioso che nella nostra vita possiamo fare un'infinita' di scelte, dire di si o di no, ma non possiamo dire di "NO" ne' al'inizio ne' alla fine.
Abbiamo qualcosa in comune con le piante e gli animali :)

Questo mi porta a pensare che c'e' qualcosa di piu' grande di noi...

Una cosa e' certa : ho solo una vita, una sola cartuccia da sparare.
Rimarro' su questa terra solo 80 ? 90 ? 100 anni ? chi lo sa.
Non ho vissuto prima di me, non vivro' dopo di me.
Nessun video

Citazione di: Acqua il 01 Aprile 2009, 18:25:32
Il significato alla vita glie lo dai tu, se vuoi darglielo. Poi rimane la scelta di esserne felici o esserne devastati.

Giusto.
Io ho scelto di esserne felice.
80 anni sono lunghi da passare...meglio passarli al meglio possibile  ;)
Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: Neji il 02 Aprile 2009, 03:45:12
Citazione di: Acqua il 29 Marzo 2009, 18:47:55
Ti ritroverai ad invidiare i giocatori di un-due-tre-stella, o di nascondino. Se per assurdo diventi campione oltre che di biglie ma anche di tutto il resto, finisce per forza di cose a noia. Mi è stato spesso fatto notare: "però ti sei divertito a giocare a biglie"! Io rispondo: "col caxxo, per vincere mi sono dovuto fare un mazzo così."
Quindi? Tutto ciò è di un non-sense che personalmente mi fa tremare le gambe.
Qualcuno mi può aiutare? Per favore.


Si dice: l'importante non è la meta, ma il viaggio...
Tu ti godi il viaggio?
al posto di pensare "col caxxo, per  vincere mi son dovuto fare un mazzo così" magari se la pensassimo più "caxxo mi son fatto il mazzo, però che figata e che divertimento ogni partita di biglie!" è diverso...

La domanda che bisogna porsi allora è: so come godermi il viaggio?
mi piace quello che sto facendo?

se già ti sta sul caxxo farti il mazzo per quello che stai facendo e ciò non ti gratifica allora forse è meglio cambiare proprio strada.
Il trucchetto secondo me sta nell'apprezzare ogni piccolo traguardo, sentirsi felici di aver raggiunto ogni volta un livello superiore, guardare nel presente e apprezzare i miglioramenti fatti. Non guardare al futuro cercando di raggiungere l'obiettivo al più presto possibile con l'ansia sulle spalle.
Ti sei fatto il mazzo e hai raggiunto un piccolo traguardo che ti porterà a conseguire i tuoi obiettivi, ti piace come ti senti ora?
Se no allora vai a fare qualcos'altro, se ti senti soddisfatto (ma soddisfatto del miglioramento di te stesso, non di raggiungere l'obiettivo finale) allora ovviamente vorrai continuare a volere sempre di più a migliorare sempre di più, è una piramide che non finisce mai?? no! è la vita, è la voglia umana di essere sempre meglio.
dove sta l'inghippo?? è il percorrere per tutta la vita uno e un solo obiettivo utopistico, se  non ci arrivi ti senti fallito, se ci arrivi allora ti senti scemo come dici tu acqua.
Ho letto effe con il quale mi sono trovato molto d'accordo sul fatto della POLIEDRICITA' ...
abbiamo i nostri obiettivi diversi, alcuni con più priorità, altri con meno, viviamoli tutti, ogni tanto concentriamoci di più su uno quando serve, godiamoci il viaggio e la nostra crescita mentre cerchiamo di raggiungerli.
Secondo me non bisogna vederla come una scalata di una piramide (verticale) , ma come un ampliamento su più fronti diversi(orizzontale) della nostra persona che sarà più adattabile a cose varie, e poi ovviamente ognuno avrà le sue specialità.
Non ti sentirai mai arrivato, perchè anche quando arriverai ci sarà sempre qualcuno che il giorno dopo ti avrà superato, la sfida continua
Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: Ivanilgrande il 02 Aprile 2009, 10:35:03
Citazione di: Acqua il 01 Aprile 2009, 18:25:32
Piacere mio!
Vedi, la biologia non è un esempio di abbondanza, quanto un esempio di RIDONDANZA. La ridondanza biologica (fin dai contenuti del DNA) è dovuta alla necessità di fronteggiare la SCARSITA' di risorse in un ambiente SELETTIVO. Non ti parlo di una mia opinione, ma di una proprietà biologica fondamentale la cui utilità è stata dimostrata anche matematicamente (in campo informatico).
Qui cerchiamo motivazioni per apprezzare la vita (noto che tu ci riesci e un po' te lo invidio), ma la vita di per sè è priva di significato... è un'entità autopoietica, è autoconservazione allo stato più puro.
Il significato alla vita glie lo dai tu, se vuoi darglielo. Ma i tuoi 90, speriamo 100 anni di vita sono nulla in confronto alla vera necessità per cui sei nato: tramandare la specie. Proprio come la piantina che si fa strada nell'asfalto. Questo va ben oltre qualsiasi nostro discorso di inner game. Questo è il fatto crudo, poi rimane la scelta di esserne felici o esserne devastati.

Amico mio, è grazie proprio alla stessa ridondanza biologica, che una struttura può continuare ad essere vitale per l'organismo e viene sospinta ad assumere nuovi compiti, favorendo la continuazione della vita e il miglioramento della vita, con creatività, ma questo tu lo sai meglio di me.
Io questa la chiamo abbondanza di possibilità e abbondanza di spinta alla vita e ne sono grato.
In ogni caso so che siamo entrambi troppo intelligenti per non rispettare le reciproche sensazioni, percezioni, opinioni ed esperienze.
Io la vedo esattamente all'opposto (spero che per questo non ci attraiamo... hahahah...  Azn)... e cioè... vedo che:
- non ho bisogno di un motivo per apprezzare la vita: è bella di per sè,
- la mia vita è piena di significato, non solo, ne ha tanti di significati, e non glieli ho dati io, basta vederli,
- io non sono affatto nato per tramandare la specie, anzi posso vivere anche senza riprodurmi, io sono nato perchè i miei genitori mi hanno voluto,
- io sono felice di ogni giorno su questa terra.
Ma questo sono io, non pretendo che tutti la pensino come me, ho abbastanza rispetto degli altri da rispettare le loro consapevolezze o le loro tappe di felicità.
A beneficio del tuo bel thread aggiungo alcuni spunti.
Se hai una mentalità di scarsità e o pessimismo, vedrai la scarsità OVUNQUE, anche dove non c'è.
Se ti abbassano il prezzo dell'auto che vuoi comperare non ti dirai "sono contento che avrò più denaro per me", ma dirai "sono preoccupato, l'industria dell'automobile è in crisi".
Se ti danno un aumento e un avanzamento di carriera non ti dirai "sono soddisfatto di me", ma ti dirai "adesso avrò più preoccupazioni, sarà più dura e avrò più persone che vogliono farmi le scarpe".
E via così...
A mio avviso (e non solo) uscire dal tunnel della mentalità della scarsità e della privazione e quindi finalmente aprirsi alla percezione dell'abbondanza, è quello che ti permetterà di essere grato e soddisfatto della vita che hai e delle qualità che hai.
La stessa evoluzione e creazione di nuove specie, sia essa per allogenesi, cladogenesi, simpatria, bacchetta magica, eccetera, non è forse un esempio di "crescita" della vita? E la crescita non è incremento dell'abbondanza? E la crescita del numero di esseri umani, contemporanea alla crescita del raggio di esplorazione dell'essere umano (terra, luna, marte, e poi?) non è un esempio di abbondanza?
Attenzione, che la mentalità di scarsità porta alle guerre, mentre la mentalità di abbondanza porta alle esplorazioni...
Non è forse la mentalità di gretta scarsità che ha portato una degenerazione del pensiero evoluzionista, prima a giustificare il razzismo bianco in Inghilterra e poi a supportare il razzismo nazista?
Il forte livello di ambiguità del genoma, con l'elevato grado di libertà e di auto-organizzazione che contraddistingue i geni, non è forse un altro esempio di positiva abbondanza, crescita e creatività?
Io rimango affascinato non solo quando vedo gli aminoacidi unirsi a formare le proteine, prima nel citoplasma, poi nel nucleo, ma rimango affascinato anche quando vedo i bambini di famiglia crescere fisicamente, emotivamente e intellettivamente... e mi sembrano tutti esempi di abbondanza.
Ma la percezione dell'abbondanza va alimentata e va anche esercitata.
Dopotutto quanti di noi si lamentano pur se:
- sono nati sani
- hanno un corpo completamente funzionante, hanno due occhi, due mani, due braccia, parlano correttamente e hanno i genitali funzionanti,
- hanno un padre
- hanno una madre
- hanno parenti e familiari che li supportano e li amano
- cibo a sufficienza, dispensa piena, anzi, tieni giù le mani dal frigo sennò diventi una botte!!!
- sono nati in una delle prime 10 nazioni al mondo per economia (e non me ne frega se qualcuno dice ottava, teniamoci pure larghi, non sono un politico io)
- hanno uno stipendio o una famiglia che riesce a pagargli gli studi
- hanno un'istruzione tale che tanta gente nel mondo si taglierebbe una mano per avere
- possiedono un pc e una connessione internet per navigare nel mondo
- hanno trovato una community fatta da volontari come SunBeam e in cui scambiarsi informazioni con amici e "crescere" intellettivamente e sessualmente
- hanno un auto che l'80%, ma facciamo anche il 70% della popolazione mondiale non può permettersi (provate ad andare con una Panda a calcutta e poi fate il FR=))
- scopano ragazze diverse ogni settimana e hanno delle trombamiche e anzi sono preoccupati di quale sia il profilattico migliore, dove trovo la pillola del giorno dopo, eccetera...
Insomma... proviamo un attimo a quantificare questa abbondanza, questa ricchezza: quanto VALUTERESTE economicamente queste fortune? Per che prezzo sareste disposti a rinunciare?
Per quale cifra rinuncieresti alla tua salute?
Per quale cifra rinuncieresti ai tuoi occhi, mani, braccia, a tua madre, tuo padre, i parenti che ti amano, la tua istruzione, o per dimenticare tutto quello che hai imparato nella community???
Per quale cifra?
Ci rendiamo conto di quanto abbondantemente siamo RICCHI ?
Ma torno a me e non solo... mi rendo conto che per i miei progetti, per i miei sogni, per i miei desideri, per le mie visioni...
c'è abbastanza tempo, abbastanza denaro e abbastanza amore?


Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: Acqua il 02 Aprile 2009, 11:20:34
Citazione di: Ivanilgrande il 02 Aprile 2009, 10:35:03
Ma la percezione dell'abbondanza va alimentata e va anche esercitata.
Dopotutto quanti di noi si lamentano pur se:
- sono nati sani
- hanno un corpo completamente funzionante, hanno due occhi, due mani, due braccia, parlano correttamente e hanno i genitali funzionanti,
- hanno un padre
- hanno una madre
- hanno parenti e familiari che li supportano e li amano
- cibo a sufficienza, dispensa piena, anzi, tieni giù le mani dal frigo sennò diventi una botte!!!
- sono nati in una delle prime 10 nazioni al mondo per economia (e non me ne frega se qualcuno dice ottava, teniamoci pure larghi, non sono un politico io)
- hanno uno stipendio o una famiglia che riesce a pagargli gli studi
- hanno un'istruzione tale che tanta gente nel mondo si taglierebbe una mano per avere
- possiedono un pc e una connessione internet per navigare nel mondo
- hanno trovato una community fatta da volontari come SunBeam e in cui scambiarsi informazioni con amici e "crescere" intellettivamente e sessualmente
- hanno un auto che l'80%, ma facciamo anche il 70% della popolazione mondiale non può permettersi (provate ad andare con una Panda a calcutta e poi fate il FR=))
- scopano ragazze diverse ogni settimana e hanno delle trombamiche e anzi sono preoccupati di quale sia il profilattico migliore, dove trovo la pillola del giorno dopo, eccetera...
Insomma... proviamo un attimo a quantificare questa abbondanza, questa ricchezza: quanto VALUTERESTE economicamente queste fortune? Per che prezzo sareste disposti a rinunciare?
Per quale cifra rinuncieresti alla tua salute?
Per quale cifra rinuncieresti ai tuoi occhi, mani, braccia, a tua madre, tuo padre, i parenti che ti amano, la tua istruzione, o per dimenticare tutto quello che hai imparato nella community???
Per quale cifra?
Ci rendiamo conto di quanto abbondantemente siamo RICCHI ?
Ho capito cosa intendi per abbondanza.
Ti sorprenderò (forse): l'elenco delle cose che 'abbiamo' e che ci rendono 'ricchi' (non in mero e schifoso senso monetario) non mi sembrano sufficienti a giustificare quello che siamo.
Sono cresciuto in una famiglia amorevole, sono laureato, ho tanti amici, mangio e bevo e dormo e scopo e cago come ognuno di noi. Non mi manca niente.
Però guarda caso, comincio a sentire tutte queste ricchezze come un peso. Comincio a sentire l'istinto di vita andarsene lentamente, come se fossi invecchiato a morte prima dei 30. Tutto questo avere, corrisponde all'essere?
Una delle soluzioni al dilemma è stato iscrivermi in una palestra di pugilato. Non perchè sono un violento; ma
perchè ho capito che nella mia vita mancava un aspetto fondamentale, quello del confronto. Ho scoperto la gioia di essere in piedi solo dopo aver preso un destro alla mascella. Mi sento vivo solo se per un motivo o per l'altro mi avvicino a comportamenti animaleschi... come se fossi troppo civilizzato. Tutto questo è iniziato proprio col 'game', laddove prima ero un pacifista caxxomoscio convinto. Non perchè penso che sia giusta la guerra (dove i poveracci muoiono per l'interesse dei potenti), ma perchè penso sia giusto il duello ad armi pari, tra due persone che entrano in conflitto.
Per questo la mia non la chiamo SCARSITA', piuttosto la chiamerei NOIA. La noia di una vita decisa a priori da altri, una vita da passare a realizzare desideri non miei. Io non voglio fare i soldi e comprarmi una barca per andarci in giro con un paio di pu**anoni. Questo è un modello mediatico, non lo sento mio. Preferisco avere dello spazio per me, vedere la prole rotolarsi nel fango e sbattere la mia donna con foga almeno un paio di volte al dì. Voglio sentire la potenza scoppiarmi nel petto, voglio alzarmi la mattina con grinta e non con rabbia.
Questi obiettivi sono difficili da realizzare, perchè sono degli stati d'animo. Mi risulta più facile guadagnare i soldi per comprare una moto che sentirmi sereno. E questo è quanto.

Acqua
Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: Sting il 02 Aprile 2009, 12:15:13
Citazione di: Acqua il 02 Aprile 2009, 11:20:34
Per questo la mia non la chiamo SCARSITA', piuttosto la chiamerei NOIA. La noia di una vita decisa a priori da altri, una vita da passare a realizzare desideri non miei.

Noia.
Quando sento parlare di noia, provo fastidio...come e' possibile annoiarsi ?
Non riesco a concepirlo.
Si puo' essere insoddisfatti della propria vita, si puo' essere felici o infelici, ma... come ci si fa ad annoiare ?
Io non faccio in tempo ad annoiarmi perche' scelgo sempre qualcosa da fare che mi piaccia.

Ma non posso essere perennemente annoiato nella mia vita, perche' qualcuno mi ha messo al mondo e quindi un motivo ci sara' !
Quindi la noia e' solo uno stato emotivo, non e' una condizione.
La noia e' come la paura : puo' durare un attimo . Decidiamo sempre noi quanto farla durare.
Se una cosa mi annoia faccio altro.
Ed ecco che ho scacciato la noia.

Se la noia si ripresenta nella mia vita ciclicamente con una certa frequenza allora mi devo porre alcune domande, perche' il troppo stroppia :)

Ognuno di noi dovrebbe cercare di capire prima di tutto che razza di coso e', di cosa e' fatto.
Una volta che ha capito che cos'e' , allora puo' spingersi verso le sue passioni.
Nessuno ci puo' obbligare a fare quello che non vogliamo.
Siamo piu' liberi di quanto pensiamo.
E finche' una persona fa qualcosa con passione non ha il tempo per fermarsi a ricevere, o ad aspettare di ricevere, perche' il suo e' un continuo DARE, in quanto , spinto dalla sua passione per qualcosa, trova soddisfazione mentre sta FACENDO quel qualcosa.

Ecco, la noia secondo me e' il risultato dell'inerzia mentale che cerca sempre di ricevere senza dare.
Cosi' quando non riceve , non 'alza il suo culo dal divano' , ma rimane li' ferma ad aspettare che arrivi qualcosa dall'esterno che le dia soddisfazione , ma non sempre cio' avviene . Risultato : ci si annoia.
Inerzia mentale di colui che, quando da', si aspetta sempre qualcosa in cambio altrimenti non e' soddisfatto.

Quindi manca sempre un tassello che completi il puzzle...

Scoprire se stessi , quindi agire in coerenza con se stessi e' la strada verso la soddisfazione personale, la felicita' e l'eccellenza.

Sono stato duro, lo so.
Ma e' quello che penso riguardo la noia.
Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: Acqua il 02 Aprile 2009, 12:27:33
Citazione di: Sting il 02 Aprile 2009, 12:15:13
Ecco, la noia secondo me e' il risultato dell'inerzia mentale che cerca sempre di ricevere senza dare.
Cosi' quando non riceve , non 'alza il suo culo dal divano' , ma rimane li' ferma ad aspettare che arrivi qualcosa dall'esterno che le dia soddisfazione , ma non sempre cio' avviene . Risultato : ci si annoia.
Inerzia mentale di colui che, quando da', si aspetta sempre qualcosa in cambio altrimenti non e' soddisfatto.
E perchè dovrei dare senza pensare di ricevere? Chi sono, madre Teresa di Calcutta?
Se qualcuno ci guadagna dalle mie azioni senza che io ci perda qualcosa, ci posso stare. Ma di 'dare valore' in giro tanto per darlo non me ne può fregare di meno.

Ragazzi se c'è un'eredità del Termy che va rispettata è quella della scorrettezza politica: l'altruismo è solo una forma elaborata ed elegante di egoismo. Quindi me lo risparmio volentieri.
Mettiamoci in testa che la seduzione è diabolica, non gesuita. Sedurre significa prendere il più possibile dando il meno possibile. Pensavo fosse scontato... a quel punto mi domando: perchè siete su questo forum? Perchè studiate tecniche per scopare di più e più agevolemente? Perchè volete migliorarvi? Non vi accettate per quello che siete?
Il discorso "migliorati e poi avrai le donne" è sempre valido, ma è un dare a noi stessi comunque.
Dai, non prendiamoci per il culo.

>:D >:D >:D
Acqua
Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: JBGrenouille il 02 Aprile 2009, 13:14:10
Citazione di: Ivanilgrande il 02 Aprile 2009, 10:35:03
Amico mio, è grazie proprio alla stessa ridondanza biologica, che una struttura può continuare ad essere vitale per l'organismo e viene sospinta ad assumere nuovi compiti, favorendo la continuazione della vita e il miglioramento della vita, con creatività, ma questo tu lo sai meglio di me.
Io questa la chiamo abbondanza di possibilità e abbondanza di spinta alla vita e ne sono grato.
Uhm... questa é una forma diversa per descrivere la spinta dell´evoluzione ;)
Ma evito accuratamente pallosi discorsi da biologo :)

CitazioneCi rendiamo conto di quanto abbondantemente siamo RICCHI ?
Ma torno a me e non solo... mi rendo conto che per i miei progetti, per i miei sogni, per i miei desideri, per le mie visioni...
c'è abbastanza tempo, abbastanza denaro e abbastanza amore?
La lista delle ricchezze che Ivan ha elencato potrebbe essere riassunta come: vedi il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
Credo che il sapere riconoscere le risorse che uno giá possiede (in senso intellettuale e NON materiale) oltre che la possibilitá di poterle usare e migliorare, faccia parte di quella parolina magica chiamata autostima.
per dirla in maniera brutale
- raggiungi i tuoi obbiettivi (lavoro, donne etc...) perché sei ricco e hai la carta di credito del papy o perché hai imparato a conoscere, accettare e quando possibile migliorare le tue capacitá?

CitazioneUna delle soluzioni al dilemma è stato iscrivermi in una palestra di pugilato. Non perchè sono un violento; ma
perchè ho capito che nella mia vita mancava un aspetto fondamentale, quello del confronto. Ho scoperto la gioia di essere in piedi solo dopo aver preso un destro alla mascella.
Il Confronto che dici te non é forse un modo per raggiungere i propri obbiettivi, per capire che si é in grado di avere quel che vuoi? (anche restare in piedi dopo un gancio destro alla mascella!)
Per la cronaca io pure mi son segnato a un corso di arti marziali e mi diverto un casino, anche se ho rischiato di fracassarmi un ginocchio l´ultima volta. perché? perché volevo farlo...

CitazioneLa noia di una vita decisa a priori da altri, una vita da passare a realizzare desideri non miei. Io non voglio fare i soldi e comprarmi una barca per andarci in giro con un paio di pu**anoni. Questo è un modello mediatico, non lo sento mio. Preferisco avere dello spazio per me, vedere la prole rotolarsi nel fango e sbattere la mia donna con foga almeno un paio di volte al dì. Voglio sentire la potenza scoppiarmi nel petto, voglio alzarmi la mattina con grinta e non con rabbia.
Che sia un modello mediatico non ci sono dubbi, ma si era capito che NON é quello che tu vuoi, nel caso contrario non staresti a scrivere qui ma su un forum di "affari&finanza".
Direi che accumulare beni per il gusto di farlo non sia una forma di Abbondanza quanto un modo vuoto per mettersi l´Ego in pace. e pure questo era giá stato scritto e non da me ;)

Citazione di: Sting il 02 Aprile 2009, 12:15:13
E finche' una persona fa qualcosa con passione non ha il tempo per fermarsi a ricevere, o ad aspettare di ricevere, perche' il suo e' un continuo DARE, in quanto , spinto dalla sua passione per qualcosa, trova soddisfazione mentre sta FACENDO quel qualcosa.

Ecco, la noia secondo me e' il risultato dell'inerzia mentale che cerca sempre di ricevere senza dare.
Cosi' quando non riceve , non 'alza il suo culo dal divano' , ma rimane li' ferma ad aspettare che arrivi qualcosa dall'esterno che le dia soddisfazione , ma non sempre cio' avviene . Risultato : ci si annoia.
Inerzia mentale di colui che, quando da', si aspetta sempre qualcosa in cambio altrimenti non e' soddisfatto.

Scoprire se stessi , quindi agire in coerenza con se stessi e' la strada verso la soddisfazione personale, la felicita' e l'eccellenza.
Quoto al 100%. Se vogliamo "scoprire sé stessi" é una forma di accettazione e di autostima

Citazione di: Acqua il 02 Aprile 2009, 12:27:33
Se qualcuno ci guadagna dalle mie azioni senza che io ci perda qualcosa, ci posso stare. Ma di 'dare valore' in giro tanto per darlo non me ne può fregare di meno.
Ragazzi se c'è un'eredità del Termy che va rispettata è quella della scorrettezza politica: l'altruismo è solo una forma elaborata ed elegante di egoismo. Quindi me lo risparmio volentieri.
Il punto é: se c´é abbondanza é DAVVERO necessario togliere qualcosa a qualcuno?
La filosofia di Termynator e quella di Ivan sono esattamente agli antipodi.

Citazionea quel punto mi domando: perchè siete su questo forum? Perchè studiate tecniche per scopare di più e più agevolemente? Perchè volete migliorarvi? Non vi accettate per quello che siete?
Il discorso "migliorati e poi avrai le donne" è sempre valido, ma è un dare a noi stessi comunque.
Dai, non prendiamoci per il culo.
Rispondo si a tutte le domande perché ancora non riesco ad accettarmi (soffro di bassa autostima lo so ::) )
Dai a te stesso, va bene!
ma perché questo deve implicare PER FORZA togliere qualcosa ad altri???
Massimo rispetto per il "politically Scorrect" di termynator ma la situazione deve essere per forza "bianca o nera"?
Ad esempio:
Acqua migliorando la tua tecnica seduttiva hai si dato qualcosa ha te stesso, ma lo anche dato ad altri tipo le ragazze che hai reso felici ;)

CitazioneMettiamoci in testa che la seduzione è diabolica, non gesuita. Sedurre significa prendere il più possibile dando il meno possibile. Pensavo fosse scontato...
Ottimizzazione delle risorse.
A Roma poi si dice "buono si ma fesso no", quindi penso che pure il dare, come ogni cosa, vada fatta con un minimo di criterio...

my 2 cents, sperando di non avere scritto solo ca$$ate
Titolo: Re: Chi tutto comprende, tutto perdona...
Inserito da: SunBeam il 11 Aprile 2009, 04:29:51
Citazione di: Ivanilgrande il 02 Aprile 2009, 10:35:03
- non ho bisogno di un motivo per apprezzare la vita: è bella di per sè,
+1

Citazione di: Acqua il 02 Aprile 2009, 11:20:34
Preferisco avere dello spazio per me, vedere la prole rotolarsi nel fango e sbattere la mia donna con foga almeno un paio di volte al dì. Voglio sentire la potenza scoppiarmi nel petto, voglio alzarmi la mattina con grinta e non con rabbia.
+1

Citazione di: Acqua il 02 Aprile 2009, 11:20:34
Io non voglio fare i soldi e comprarmi una barca per andarci in giro con un paio di pu**anoni.
A me non dispiacerebbe ;D